I69 - Telefoni cellulari - Rev. 1 del 4.5.15

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UTILIZZO DI TELEFONI CELLULARI /
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REGISTRO REVISIONI DELLA PROCEDURA:
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Aggiornamenti in carattere rosso
PREMESSA
I telefoni mobili sono ricetrasmittenti a bassa potenza (i picchi di energia emessa non superano i 2 watt)
che per comunicare utilizzano segnali a radiofrequenza nelle bande di frequenza tra 450 e 2700 MHz.
I sistemi di telefonia senza fili utilizzati negli uffici fanno riferimento al sistema DECT: il telefono, per
funzionare, comunica a stazioni base che sono distribuite in tutto l’edificio; le stazioni base ed i telefoni
funzionano ad una frequenza di 1900 MHz; la potenza massima di uscita per la stazione di base e i telefoni
è in genere di 0,25 W.
I telefoni DECT trasmettono durante l’intera chiamata, mentre i normali telefoni cellulari (GSM) emettono
energia a radiofrequenza durante la ricerca stazione (potenza massima) e nel corso della conversazione,
limitatamente alla fase in cui è l’utente del telefono a parlare (non vi è potenza emessa durante la fase di
ascolto dell’interlocutore all’altro capo o è estremamente limitata).
Le condizioni di traffico nella rete possono portare il telefono a cercare la connessione su stazioni diverse
rispetto a quella più vicina. Ciò è possibile in quanto ogni porzione di territorio è in genere coperta da più di
una cella, al fine di ottimizzare e garantire il servizio in caso di guasti. Cambiamenti di stazione (hand-over
in linguaggio tecnico) possono intervenire più volte durante una stessa chiamata e ciò comporta una
maggiore emissione di potenza da parte del telefono; anche il movimento dell’utente (ad esempio per l’uso
in automobile) induce il telefono a ricercare frequentemente nuove connessioni con la migliore stazione
disponibile.
I telefoni GSM possono adattarsi a livelli di potenza più bassa se si è nei pressi di una stazione di base,
mentre i telefoni DECT non hanno questa capacità, e la loro potenza di trasmissione è quindi sempre
invariata.
La terza generazione (3G) emette mediamente 100 volte meno energia a RF di un telefono GSM, gli
auricolati Bluetooth hanno livelli di emissione bassissimi rispetto a quelli di un telefono GSM.
L'uso del telefono cellulare comporta rischi per la salute?
La tecnologia della telefonia cellulare si è sviluppata in un contesto di evidenze scientifiche che, nel
complesso, portavano a ritenere che i bassi livelli di esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza
implicati nell'uso dei telefoni mobili non comportassero effetti negativi sulla salute.
Gli unici effetti sanitari avversi delle onde a radiofrequenza a tutt'oggi accertati sono quelli di natura
termica, associati a livelli di esposizione molto elevati, superiori di alcuni ordini di grandezza rispetto a
quelli prodotti dai telefoni e dalle stazioni radio-base; questi effetti termici delle radiofrequenze, peraltro,
sono comunemente sfruttati nei forni a microonde di uso domestico e industriale.
Nel caso dei telefoni cellulari, gli studi scientifici hanno dimostrato che, anche nei tessuti ed organi
esterni più esposti (come la pelle a diretto contatto con il telefono e l'orecchio, l'aumento di
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temperatura non supera 1 o 2 decimi di grado centigrado neppure nelle condizioni di massima
potenza di emissione e le variazioni di temperatura all'interno del cervello sono tanto piccole da
risultare praticamente non rilevabili. Variazioni di temperatura di questo livello sono inferiori a
quelle che si verificano per motivi fisiologici e sono dunque prive di rilevanza sanitaria.
In considerazione della massiccia penetrazione della telefonia mobile a livello mondiale (6 miliardi di
contratti alla fine del 2011, tre quarti dei quali provengono da paesi in via di sviluppo), numerose autorità
sanitarie nazionali e internazionali hanno promosso programmi di ricerca sugli eventuali effetti negativi
sulla salute da uso dei telefoni cellulari, nel quadro più generale della ricerca sui rischi dell'esposizione a
livelli di campi elettromagnetici inferiori agli standard internazionali in vigore, basati sulla prevenzione dagli
effetti noti, di tipo acuto e a soglia, di questi agenti.
L'insieme di questi studi non fornisce un'evidenza coerente di effetti nocivi per la salute.
Per quanto riguarda eventuali incrementi del rischio di tumori, sono molto informativi i risultati del
progetto Interphone, il più vasto studio epidemiologico finora realizzato sull'occorrenza di tumori
intracranici in relazione all'uso di telefoni mobili. Interphone è stato coordinato dall'Agenzia Internazionale
per la Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione (afferente all'Organizzazione Mondiale della Sanità), e realizzato
contemporaneamente in 13 paesi del mondo, inclusa l'Italia. Questo studio non ha evidenziato alcun
aumento del rischio di glioma, meningioma o neurinoma del nervo acustico (diversi tipi di tumori
intracranici) negli utilizzatori di telefoni cellulari rispetto ai non utilizzatori, né incrementi del rischio
all'aumentare degli anni trascorsi dall'inizio dell'uso (fino a 10-13 anni), del numero totale di chiamate
effettuate, o delle ore totali d'uso. Solo nei soggetti nella categoria più elevata di tempo totale d'uso (che
includeva meno del 10% del totale degli utilizzatori), è stato osservato un incremento del rischio di glioma,
in particolare tra gli utilizzatori recenti (coloro che avevano iniziato ad utilizzare il cellulare da 1-4 anni),
piuttosto che tra utenti di medio e lungo periodo (4-9 anni e 10 anni o più, rispettivamente). Questi
risultati, nel loro insieme, non sono coerenti con le relazioni dose-risposta che caratterizzano i cancerogeni
noti (come le radiazioni ionizzanti o il fumo di tabacco), e devono essere interpretati con prudenza. Gli
autori ritengono che essi potrebbero anche essere dovuti a distorsioni e limiti metodologici nel disegno di
studio (aspetti che in Interphone sono stati approfonditi in numerosi studi collaterali finalizzati a valutare la
presenza e l'impatto sui risultati di sorgenti di errore molto comuni negli studi epidemiologici), per cui non
è possibile trarne un'interpretazione in termini di rapporto di causalità. D'altra parte, queste osservazioni
meritano ulteriori approfondimenti, già in corso a livello internazionale e sui quali è alta l'attenzione del
Ministero della Salute.
In studi specifici è stato evidenziato che l'uso del telefono cellulare durante la guida, anche quando si
utilizzino dispositivi "a mani libere", è associato ad un aumento di incidenti stradali.
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La classificazione delle radiofrequenze da parte dell'Agenzia Internazionale per la
Ricerca sul Cancro (IARC)
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in base
a un’analisi della letteratura scientifica da parte di un gruppo di esperti, nel maggio 2011 ha classificato i
campi elettromagnetici a radiofrequenza come POSSIBILI CANCEROGENI PER L’UOMO (classe 2B) - Press
Release IARC n. 208 del 31.5.11, disponibile all’indirizzo
http://www.iarc.fr/en/media-centre/pr/2011/pdfs/pr208_E.pdf
Rammentando che la scala di valutazione del rischio IARC prevede cinque livelli:
Gruppo 1
Cancerogeno accertato per l’uomo: vi è sufficiente evidenza di cancerogenicità
nell’uomo in studi epidemiologici adeguati.
il gruppo si divide in due sotto gruppi:
Gruppo 2
2A probabile cancerogeno per l’uomo, sulla base di evidenza limitata nell’uomo
ed evidenza sufficiente negli animali da esperimento.
2B possibili cancerogeni per l’uomo, sulla base di evidenza limitata nell’uomo e
evidenza non del tutto sufficiente negli animali da esperimento oppure di
evidenza sufficiente negli animali ed evidenza inadeguata nell’uomo.
Gruppo 3
non classificati per cancerogenicità sull’uomo (tutto ciò che non rientra nei gruppi
precedenti, viene posto in questo gruppo).
Gruppo 4
probabilmente non cancerogeno per l’uomo sulla base di evidenze che indicano
l’assenza di cancerogenicità nell’uomo e negli animali da esperimento e, in alcuni
casi, sulla base di evidenze inadeguate o in assenza di dati sull’uomo, ma assenza
di cancerogenicità negli animali da esperimento in presenza di un ampio numero di
dati sperimentali.
significa che potrebbe sussistere la possibilità di rischio per la salute connesso all’uso dei telefoni cellulari
ma anche che occorrono altre ricerche nel lungo periodo per stabilire con certezza una correlazione tra
chi fa un uso intensivo del cellulare e il rischio di cancro.
Il giudizio di "evidenza limitata" viene dato in situazioni in cui sia stata osservata un'associazione positiva
tra l'esposizione a un agente e lo sviluppo di tumori, ma non sia possibile allo stesso tempo escludere che
detta associazione sia frutto del caso, di distorsioni metodologiche negli studi, o di fattori di
confondimento.
La classificazione delle radiofrequenze si basa sull’aumento di alcuni tipi di tumore, glioma e neurinoma del
nervo acustico (un tumore benigno dell'orecchio) che è stato evidenziato tra gli utilizzatori di telefoni
cellulari in seguito a numerosi studi. Tuttavia la IARC precisa che non si possono trarre conclusioni per altri
tipi di cancro. Le prove sono state ritenute insufficienti anche per quanto riguarda l’esposizione ambientale
e lavorativa.
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NB: nel sistema di classificazione IARC non esiste la categoria "non cancerogeno"; ove le evidenze
scientifiche depongano chiaramente verso l'assenza di cancerogenicità è invece assegnata la categoria
“probabilmente non cancerogeno”, a sottolineare l'incertezza insita in qualsiasi processo di valutazione
scientifica. Peraltro, su circa un migliaio di agenti sinora classificati dalla IARC, uno solo (il caprolattame) è
stato allocato in detta categoria.
Il parere del Consiglio Superiore di Sanità
Il Consiglio Superiore di Sanità, organismo tecnico-scientifico del Ministro della Salute, nel parere del 15
novembre 2011 ha rilevato che allo stato delle conoscenze scientifiche non è dimostrato alcun nesso di
causalità tra esposizione a radiofrequenze e patologie tumorali, sottolineando tuttavia che l'ipotesi di un
rapporto causale non può essere del tutto scartata in relazione ad un uso molto intenso del telefono
cellulare.
Il Consiglio ha raccomandato, a livello prudenziale, l’adozione di comportamenti volti alla riduzione
dell’esposizione a campi elettromagnetici prodotti dal telefono:
Educare i bambini a un uso non indiscriminato, limitato alle situazioni di necessità
(L'interesse nei confronti dei bambini non deriva da particolari evidenze scientifiche che
ne indichino una maggiore suscettibilità ad eventuali rischi, ma dalla considerazione
della più lunga potenziale esposizione lungo l'arco della vita, come anche affermato
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, e dall'opportunità di contenere sin dall'età
infantile eventuali fenomeni di abuso e di dipendenza, in sé negativi)
Utilizzare sistemi a "mani libere" (auricolari e sistemi viva-voce) che
consentono di allontanare il telefono dalla testa e dal corpo
Limitare le telefonate non necessarie, ridurre numero e durata
Utilizzare messaggi di testo
In accordo con l'OMS, evitare l'uso del telefono cellulare durante la guida di veicoli ha invece un sicuro
significato preventivo in termini di benefici per la salute pubblica, poiché la diminuita capacità di attenzione
causata dall'utilizzo del telefono è in grado di aumentare sensibilmente il rischio di incidenti automobilistici,
anche quando si utilizzino dispositivi a "mani libere".
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Disposizioni aziendali
In attesa che siano disponibili ulteriori informazioni, anche in considerazione dei suggerimenti della IARC,
l’azienda ha adottato le seguenti misure precauzionali per ridurre l’esposizione ai campi elettromagnetici
provenienti da telefoni mobili:
E’ stato effettuato un censimento di tutti i cellulari aziendali ai fini della verifica della loro conformità alla
norma Norma CEI EN 50360 utilizzando come fonte il sito
http://www.icta.mu/radiocommunication/list_of_phones.htm (nel quale sono censiti tutte le marche ed i
modelli di cellulari):
i prodotti risultati non conformi sono stati eliminati e saranno sostituiti con prodotti
conformi
tutti i prodotti sono risultati conformi.
Tutti i telefoni cellulari aziendali attualmente presenti sono conformi alla Norma CEI EN 50360
“Norma di prodotto per dimostrare la conformità dei telefoni mobili ai limiti di base relativi
all'esposizione umana ai campi elettromagnetici (300MHz - 3GHz)"; ogni nuovo acquisto di telefono
mobile viene richiesto in conformità a tale norma, indicata quale norma armonizzata ai sensi della
direttiva 1999/5/CE dall’Unione Europea (GUCE C356 del 29/12/10, disponibile all’indirizzo
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:356:FULL:IT:PDF ).
La norma di prodotto CEI EN 50360 rinvia alla norma di base CEI EN 50361 “Norma di base per la
misura del SAR relativo all’esposizione umana ai campi elettromagnetici emessi da telefoni portatili
(300MHz - 3GHz)", rimasta applicabile fino al 1.3.2009 e successivamente sostituita dalla norma CEI EN
62209-1 “Esposizione ai campi a radiofrequenza provenienti da dispositivi di comunicazione senza fili
tenuti in mano o montati sul corpo - Modelli umani, strumentazione e procedure”
Sono stati forniti appositi auricolari e/o sistemi in vivavoce in associazione ad ogni telefono mobile
distribuito.
NB: la verifica della conformità alla norma CEI EN 50360 è normalmente effettuabile collegandosi al sito
Internet dei fornitori dei telefoni stessi, dove sono disponibili e scaricabili le dichiarazioni di conformità dei
vari modelli, oppure attraverso il sito:
http://www.icta.mu/radiocommunication/list_of_phones.htm
L’azienda dispone pertanto che, negli usi professionali, tutti gli utilizzatori di telefoni mobili aziendali hanno
l’obbligo di utilizzare gli auricolari / sistemi in vivavoce forniti ed invita a privilegiare la comunicazione per
SMS.
ULTERIORI RACCOMANDAZIONI:
- Mantenere la testa almeno 6,5 cm distante dalla sorgente di radiazioni
- Non indossare sul corpo i dispositivi radiomobili vicino ad organi con maggiore sensibilità ai
campi elettromagnetici (cuore), soprattutto se la persona è in movimento, ad esempio in
treno o in auto (variazione automatica delle potenza di trasmissione nei cellulari)
- Il telefono dentro l’autovettura senza antenne esterne può fare aumentare
significativamente l’esposizione (potenza maggiore emessa dal telefono rispetto alla
situazione all’esterno).
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RISCHIO DA SOVRACCARICO ARTI SUPERIORI
I computer fissi e portatili, telefoni cellulari e smartphone, o altri PDA (Personale Digital Assistant =
palmare) possono avere in comune il rischio da sovraccarico degli arti superiori ed in particolare del
distretto mano-polso; di seguito sono riportate le principali regole per la prevenzione :
Decalogo per la prevenzione dei disturbi da uso professionale di PDA-phone
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Leggere attentamente le istruzioni del proprio PDA-phone prima dell’uso.
Alternare le altre dita all’uso dei pollici.
Digitare dolcemente i tasti imprimendo la minima forza necessaria.
Effettuare una breve pausa ogni 5 minuti di uso continuativo e comunque limitare una sessione a
10-15 minuti al massimo.
Utilizzare una tastiera esterna ogni volta che è possibile, privilegiando comunque l’uso del
computer da tavolo per invio/ricezione e mail.
Utilizzare il PDA per brevi risposte, o per rapide consultazioni, evitando di scrivere lunghi testi.
Utilizzare, se possibile, il PDA con avambracci appoggiati ad un piano e non ‘sospesi’.
Sospendere l’uso di PDA nel caso di comparsa di sintomatologia tipica al pollice.
Effettuare periodicamente esercizi di allungamento dei muscoli della mano, soprattutto del
pollice (‘stretching’)
Informare il medico competente, anche nell’ambito di eventuale ‘visita su richiesta’ (art.41.2,c
D.Lgs. 81/08 e s.m.i.), nel caso di persistente sintomatologia tipica.
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