Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso
Transcript
Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso
PIATTAFORME Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso la tecnologia IP GIOVANNI CICCOLELLA MARCO DE LUCA SANDRO PERLINI La crescita del traffico dei servizi a valore aggiunto basati sul servizio Short Message e l’elevato numero di clienti raggiunto dai sistemi radiomobili ha spinto l’industria delle Telecomunicazioni a definire soluzioni volte ad ovviare alle limitazioni di scalabilità della rete di segnalazione SS7, che garantisce la gestione della mobilità dei clienti e dei servizi. In questo contesto, TIM Italia ha intrapreso un percorso di evoluzione della piattaforma di segnalazione verso la tecnologia IP realizzando un’architettura per il trasporto del traffico SM (Short Message) a livello nazionale; successivamente, l’esperienza maturata ha permesso di adattare tale soluzione per offrire, con tempi e costi ridotti, servizi a valore aggiunto ai clienti mobili delle consociate estere riutilizzando le piattaforme di servizio di TIM Italia. Tale esperienza sarà alla base del percorso evolutivo della piattaforma di segnalazione per le reti e i servizi GSM/GPRS/UMTS ed IMS. 1. Introduzione Lo sviluppo e la realizzazione di una rete multiservizio che permetta di fornire al cliente l’insieme dei servizi e all’Operatore di gestire un’unica infrastruttura di rete, sono state, negli ultimi anni, uno dei principali driver di evoluzione. Nel mercato, lo sviluppo di Internet e dei servizi dati ha permesso alla tecnologia IP di raggiungere una pervasività e capillarità sempre più simili a quelle della reti di telefonia e al traffico dati di sorpassare quello voce; tale fenomeno ha fatto sì che il traffico dati abbia sorpassato il traffico voce. Tutti questi fattori fanno sì che ci sia un diffuso accordo, all’interno dei principali attori dell’industria, nel prevedere che la tecnologia IP sarà alla base delle reti di telecomunicazioni del futuro integrando varie tecnologie di accesso per fornire un insieme molto vasto di servizi, ovviamente di tipo dati ma anche voce, realizzando così il paradigma della rete multiservizio. Parte di questo percorso evolutivo è stato già percorso attraverso un forte impegno nella definizione e lo sviluppo della tecnologia per intergare servizi voce (VoIP) su una rete dati di tipo IP. Al crescere dell’interesse mostrato dagli Operatori nell’integrare la tecnologia IP all’interno delle reti di telefonia (PSTN/PLMN), il cui “sistema nervoso” è il sistema di segnalazione SS7 (Signalling System n.7) per garantire l’accesso ai servizi, l’industria si è confrontata per definire la soluzione per garantire l’interlavoro tra le tecnologie SS7 e IP e il trasporto di segnalazione di servizio su rete IP. Alla fine degli anni Novanta, si è imposta sul mercato la tecnologia SIGTRAN (SIGnalling TRANsport) definita in ambito IETF e presto abbracciata e armonizzata dagli enti di standardizzazione 3GPP, ETSI e ITU come il riferimento per il trasporto della segnalazione, sia tradizionale SS7 che innovativa SIP (Session Internet Protocol), nella rete multiservizio del futuro. NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 43 CICCOLELLA › DE LUCA › PERLINI • Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso la tecnologia IP TIM è stata pioniere nell’introduzione di questa tecnologia nella rete mobile attraverso la realizzazione di una rete dedicata per il trasporto del servizio Short Message (SMS over IP) per far fronte ad un incremento del traffico del servizio e ottimizzare i costi, grazie anche all’impiego di una rete IP multiservizio. 2. Drivers ed obiettivi gli SMSC (Short Message Service Centre) è di asso l u to ri l i evo . In fatti , o sservan do qu a nt o mostrato in figura 2, si notano due aspetti di rilievo: • un trend d’incremento costante annuo dal 1999 ad oggi del volume medio giornaliero di SMS; • un andamento distribuito nell’anno con picchi di concentrazione nel periodo natalizio di ciascun anno. La peculiarità del servizio SM e l’utilizzo massiccio in particolari periodi dell’anno (caratterizzato dal brusco picco ricorrente nel periodo di Natale-Capodanno, evidenziato in figura 2 con le frecce che indicano le percentuali di incremento del valor massimo rispetto al valor medio), hanno comportato a livello di rete, impatti elevati concentrati sulle risorse di nodo e di trasporto. Inoltre, è da notare che in alcuni giorni particolari si verificano incrementi nell’ora di picco fino anche a dieci volte il volume medio nell’orario ordinario. Pertanto, durante le festività, il traffico per Short Message, a causa della mobilità dell’utente, viene ad assumere volumi comparabili con quelli relativi al traffico MAP. Prima dell’introduzione della core network di segnalazione dedicata al servizio di Short Message (SMS over IP), la rete tradizionale di segnalazione basata su tecnica TDM, gestiva in modo condiviso tutte le componenti SS7 (SMS, mobilità, …). Pertanto, al fine di garantire in primis il trasporto della componente di mobilità, assai delicata ed importante, la comune rete SS7 doveva essere dimensionata tenendo conto non solo del traffico SS7 ordinario, ma anche dell’andamento nel periodo natalizio del traffico SMS, ossia di quei Se per una qualunque rete di telecomunicazioni il sistema di segnalazione rappresenta il sistema nevralgico che consente la fornitura di un canale di comunicazione tra utenti e l’accesso ai servizi, per una rete radiomobile, il ruolo, nonché il peso, della segnalazione risulta ancor più significativo e fondamentale. Va precisato infatti che il sistema di segnalazione SS7 di un Operatore mobile si avvale in ambito di core network di diverse componenti: • MAP (Mobile Application Part), per la gestione della mobilità d’utente, dei servizi supplementari e del servizio SM (Short Message); • ISUP (ISDN User Part) per la gestione della chiamata; • INAP (Inteligent Network Application Part) per i servizi di rete intelligente; • CAP (CAMEL Application Part) per la gestione dell’utenza roaming e di alcuni servizi. Il servizio di Short Message si avvale del protocollo MAP, ovvero di messaggi o pacchetti di segnalazione SS7, per veicolare sia il contenuto d’utente, ossia il testo dello Short Message, che la procedura di segnalazione per espletare la consegna dello Short Message. Fino ad oggi, il trasporto della MAP tra MSC/VLR, HLR ed SMSC è stato assicurato, dalla comune rete di segnalazione ‘core’ basata SMSC SMSC SCP HLR SCP HLR sui nodi di transito TDM (figura 1). Negli ultimi anni, sulla rete mobile TIM Italia sono stati registrati incrementi elevati del traffico SGw SGw di segnalazione, in termini di quota TR TR TR TR relativa al singolo utente e comSS7/TDM SS7/TDM IP Network plessivamente per la crescita delNetwork Network l’utenza. TR TR TR TR SGw SGw In particolare, negli ultimi cinque anni, il traffico di segnalazione MAP che gestisce la mobiMSC/VLR MSC/VLR lità d’utente (HLR) ha subito incrementi del 50% circa, passando da MAP - mobilità ISUP INAP/CAP MAP - SMS 30 Mbit/s di traffico di segnalazione (uplink e downlink registrato CAP = Camel Application Part SGw = Signalling Gateway a livello dei nodi di transito) ad HLR = Home Location Register SMS = Short Message Service INAP = Inteligent Network Application Part SMSC = SMS Centre oltre 45 Mbit/s attuali. Tuttavia, ISUP = ISDN User Part SS7 = Signalling System n. 7 mentre nel 1999 l’incidenza del MAP = Mobile Application Part TDM = Time Division Multiplex MSC = Mobile Switching Centre TR = nodo di TRansito traffico MAP per Short Message SCP = Service Control Point VLR = Visited Location Register rispetto alla quota parte di mobilità era minima (inferiore al 5%), il valore attuale di traffico di segnalazione che gli Short Message svi- FIGURA 1› Evoluzione della rete di segnalazione per SMS. luppano sull’interfaccia da/verso 44 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 CICCOLELLA › DE LUCA › PERLINI • Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso la tecnologia IP 3. Evoluzione piattaforma di segnalazione 60 50 91% 40 30 80% 3.1 Architettura tradizionale della rete di segnalazione di TIM Italia 77% Come descritto nel capitolo precedente, la rete di 20 80% segnalazione garantisce il 10 trasporto del traffico di segnalazione per il set-up 0 delle chiamate voce (ISUP), 1Q 2Q 3Q 4Q 1Q 2Q 3Q 4Q 1Q 2Q 3Q 4Q 1Q 2Q 3Q 4Q la gestione della mobilità dell’utente (MAP [1]), la fornitura 2000 2001 2002 2003 del servizio SMS (MAP) e la Media giornaliera Variazione percentuale tra valore di picco fruizione dei servizi di Rete e valore medio nel periodo Intelligente (INAP o CAP). La struttura della rete di segnalazione garantisce FIGURA 2› Evoluzione del traffico di segnalazione legato a SM in rete TIM Italia. un’infrastruttura di comunicazione a tutti i nodi della rete mobile GSM, ovvero picchi della componente MAP per SM che comunMSC/VLR, HLR, SMSC e i nodi di Rete Intelligente. que andavano ad erodere le risorse di segnalaDato l’elevato numero dei nodi da interconnettere in zione comuni. rete TIM Italia, l’attuale rete di segnalazione, illustrata La soluzione adottata è stata, pertanto, quella in figura 3, possiede un’architettura gerarchica di dedicare nuove risorse di nodo e di rete per il basata su nodi di trasferimento della segnalazione servizio SM al fine di preservare sulla piattaforma STP (Signalling Transfer Point) che garantiscono i tradizionale la delicata componente MAP relativa servizi di instradamento e smistamento del traffico. alla gestione della mobilità dei clienti. L’architettura è strutturata in regioni di segnalaIn conclusione la creazione di una core network zione, ognuna delle quali è composta da: di segnalazione basata su IP per il servizio SM • un insieme di MSC/VLR raggruppati in base a (figura 1) ha consentito di: criteri geografici e di appartenenza ad enti terri1) separare le problematiche relativa alla mobilità toriali; e al servizio SM; • la globalità degli HLR (Home Location Register) 2) utilizzare tecniche di trasporto, nodi e tecnolodove risiedono i profili di utente; gie dedicate, che, tenendo conto della specifi• un nodo SMSC (Short Message Service Centre) cità del servizio, comportino minori investimenti che riceve, mantiene ed invia secondo una rispetto a quelli necessari per ampliare i nodi logica store&forward i messaggi SMS di tipo TDM adibiti a nodi di transito voce e segnalatestuale; zione; • alcuni nodi di Rete Intelligente SCP (Service 3) implementare una soluzione già orientata a Control Point) dove risiedono le logiche dei serfuture evoluzioni (in linea con gli standard). vizi; Il punto 1) ha avuto come primo risultato • una coppia di nodi TR/STP che eseguono funquello di ridurre il traffico di segnalazione sui nodi zionalità di: di transito e di recuperare risorse di segnalazione. - Transito (TR) per il traffico voce tra diverse I punti 2) e 3) hanno comportato l’orientamento regioni di segnalazione e anche all’interno verso soluzioni basate su tecniche di trasporto di della stessa regione; tipo IP. - Signaling Transfer Point (STP) per instradare Tale scelta ha portato a migrare il trasporto il traffico MAP; della segnalazione da una rete dedicata ad alta - Punto di Interconnesione (PdI) con OLO affidabilità ad un Backbone IP multiservizio. Se da (Other Licensed Operators). un lato ciò ha consentito di utilizzare, con investiPer garantire il livello di affidabilità necessario menti ridotti, una piattaforma di trasporto preesiogni nodo è sempre connesso ad almeno i due stente (la rete IP TIM Italia: Unigate) condivisa con nodi che formano la coppia di STP; in particolare: altri servizi, dall’altro tale condivisione ha richiesto • ogni MSC/VLR e ogni SMSC è attestato alla adeguate garanzie sulla qualità del servizio offerto. coppia di nodi STP della regione. D’altra parte, la modalità “Store and Forward”, pro• ogni HLR è attestato a tutti i nodi STP in modo pria del servizio SM, consente di gestire mediante che il numero di segnalatori sia sufficiente a retry (tentativi successivi) l’eventuale mancata consmaltire il traffico sviluppato per la gestione segna dello Short Message offrendo così anche della mobilità, che risulta essere la maggioranza una robustezza intrinseca rispetto a situazioni di del traffico totale. In questo modo si garantisce congestione del backbone IP. il passaggio attraverso un solo nodo STP. NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 45 CICCOLELLA › DE LUCA › PERLINI • Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso la tecnologia IP Queste regole pratiche per la progettazione dell’architettura della rete di segnalazione possono trovare delle eccezioni dovute a situazioni legate a vincoli della rete reale in campo. 3.2 Il sistema di segnalazione SS7 SMSC SCP Pdl OLO TR/ STP MSC/VLR TR/ STP HLR Regione segnalazione ≠1 MSC/VLR SMSC TR/ Regione STP segnalazione ≠5 MSC/VLR SCP TR/ STP Pdl OLO MSC/VLR C o s ì c o m e de finito in Rete di ITU-T durante gli anni segnalazione Novanta, la rete di segnalatradizionale zione è basata su sistema SS7 (Signalling System n.7), formato da due parti: HLR SMSC SCP • la rete di segnalazione MTP (Message Transfer SGw SGw Part) che offre i servizi di instradamento; Pdl TR/ TR/ • gli utilizzatori (User Part) OLO STP STP SGw IP Network SGw che garantiscono le logiche per la gestione del setup delle chiamate e dei servizi supplementari MSC/VLR MSC/VLR (ISUP); della mobilità dell’utente e del servizio SM SMSC = Short Message Service Centre HLR = Home Location Register STP = Signalling Transfer Point MSC = Mobile Switching Centre (MAP); dei servizi di Rete TR = nodo di TRansito OLO = Other Licensed Operator Intelligente (INAP). VLR = Visited Location Register SCP = Service Control Point SGw = Signalling Gateway I livelli utilizzatori fanno affidamento su robustezza e performance della rete di FIGURA 3› Evoluzione dell’architettura della rete di segnalazione TIM Italia. segnalazione per garantire la qualità finale del servizio percepita dal cliente (ad esempio tempo di call setup di una chiamata, I requisiti imposti sulla rete di segnalazione tempo di attach da parte di un utente mobile). sono: La rete di segnalazione MTP (Message Transfer • Affidabilità e disponibilità. La rete deve garantire Part) è una rete a commutazione di pacchetto un trasferimento affidabile dei messaggi di basata su link di livello 2 con capacità di 64 kbit/s segnalazione anche in condizioni critiche: ricavati dai time slot della rete di trasporto TDM - Il livello di link (MTP2) [2] esegue funziona(Time Division Multiplex). lità volte a rilevare e correggere errori di traL’architettura della rete di segnalazione prevede smissione e a garantire la consegna in due tipologie di nodi: sequenza; • SEP (Signalling End Point) presso i quali risie- Il livello di rete (MTP3) [3] esegue funzionadono i livelli utilizzatori che coincidono con lità di instradamento anche al fine di reagire MSC/VLR, HLR, SCP, SMSC; a situazioni di guasto di link o di nodo. • STP (Signalling Transfer Point) che eseguono • Ritardo. Per lo scambio di messaggi, è suffisolo funzionalità di instradamento e presso i ciente che sia garantito un limite massimo di quali non risiedono i livelli utilizzatori. ritardo, mentre non sono presenti vincoli In genere, la regola per la progettazione della sulla variabilità del ritardo a differenza dei rete prevede di collegare ogni nodo SEP ad servizi voce. Tale requisito si rispecchia, a almeno una coppia di nodi STP e di dimensionare i livello di link, in un ritardo massimo di attesa link di segnalazione del collegamento a 0,3 Erlang di un riscontro (ack) prima di considerare il in condizioni nominali; tale regola garantisce la messaggio non consegnato; a livello di rete robustezza della rete al guasto del singolo nodo si traduce in un ritardo massimo di attesa STP, nel qual caso il nodo STP ancora attivo prima di eseguire le procedure di reinstradaavrebbe il link di segnalazione a 0,6 Erlang. mento al fine di evitare duplicazioni o fuori Questo limite di riempimento dei segnalatori è sequenza. dovuto a modelli matematici, i quali garantiscono • Sicurezza. La rete di segnalazione è una rete che fino al limite di 0,6 Erlang la rete non introduce dedicata ai nodi di segnalazione e pertanto può ritardi di accodamento tali da portare ad una definirsi chiusa. Tuttavia, le reti di segnalazione situazione di congestione. tra Operatori possono essere interconnesse, in 46 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 CICCOLELLA › DE LUCA › PERLINI • Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso la tecnologia IP questi casi la sicurezza viene garantita attraverso funzionalità di screening/autorizzazione della sorgente del traffico. La tabella 1 riporta i principali requisiti prestazionali della rete di segnalazione in termini di affidabilità, disponibilità e ritardo. Questi sono anche i requisiti imposti sulla soluzione per il trasporto della segnalazione su rete IP. aspetti di mercato, è maturata in TIM Italia la decisione di realizzare una rete di segnalazione basata su IP per trasportare il traffico SM. La scelta del traffico da veicolare su rete IP si è orientata verso il traffico Short Message per la sua natura Store&Forward che non richiede stringenti garanzie di ritardo e di consegna. Tuttavia, il servizio SM si è imposto sul mercato come un mezzo di comunicazione rapido, infatti il cliente è abituato a percepire una buona qualità del servizio in termini di rapidità di consegna; pertanto, in fase di proRitardo gettazione della soluzione sono stati comunque Livello SS7 Affidabilità / Disponibilità (timer più stringente) imposti requisiti di ritardo per garantire, nella percezione da parte del cliente, la continuità del 500 - 2000 ms MTP2 P errore non rilevato ≤ 10-10 Max ritardo di (ITU-T Q.703) servizio. riscontro (ack) L’architettura evoluta della rete per il trasporto della segnalazione SMS via IP si basa I indisponibilità ≤ 10 minuti/anno MTP2 sull’introduzione di nuovi nodi, detti SGw P perdita messaggio ≤ 10-7 500 - 1200 ms (Signalling Gateway), che sono funzionalmente (ITU-T Q.704) P fuori sequenza messaggio ≤ 10-10 degli STP (Signalling Transfer Point) in grado di gestire, oltre ai link di segnalazione tradizionali su portanti TDM, nuovi link (virtuali) di segnalazione su IP. MTP2 = Message Transfer Part 2 SS7 = Signalling System n. 7 L’architettura, illustrata in figura 3, prevede che gli SMSC siano collegati esclusivamente ai nuovi nodi SGw che smistano il traffico di TABELLA 1› Requisiti prestazionali della rete di segnalazione del sistema SS7. segnalazione verso MSC/VLR e HLR attraverso link di segnalazione tradizionale e che scambiano il traffico tra SGw attraverso link di 3.3 Architettura evoluta per trasporto SMS over IP segnalazione virtuali su IP. Tale archittettura garantisce che il traffico di Negli ultimi anni, l’evoluzione dei servizi e del segnalazione relativo al servizio Short Message sia relativo traffico si è rivolta sempre più verso il interamente gestito da una nuova rete dedicata, mondo dati imponendo agli Operatori di realizzare scaricando così la rete tradizionale di STP. un’infrastruttura adeguata per tali servizi, in 3.4 Tecnologia SIGTRAN e posizionamento nello genere di tipo IP. Contemporaneamente è matustandard rata sul mercato la tecnologia per trasportare anche il traffico voce su rete IP (VoIP) e, infatti, All’interno dell’ente IETF (Internet Engineering alcuni Operatori hanno deciso di adottarla per rinTask Force), dove vengono definite le soluzioni e i novare parti della loro rete telefonica e/o introprotocolli per l’evoluzione della tecnologia basata durre nuovi servizi telefonici e multimediali su su IP, è stato formato nel 1999 un nuovo Gruppo di accessi a larga banda come ha fatto Telecom Lavoro (WG – Working Group), denominato SIGItalia Wireline [4]. TRAN (SIGnalling TRANsport), con l’obiettivo di Con l’obiettivo di rendere i nodi di commutadefinire l’architettura e i protocolli per il trasporto zione sempre più similari a dei nodi di tipo IP, alla della segnalazione di tipo SS7 attraverso una rete fine degli anni Novanta, l’industria e gli standard (in IP, nel rispetto dei requisiti tipici del sistema SS7. primis IETF e poi 3GPP) si sono coordinati per defiI protocolli di trasporto (livello 4) tipici del nire una soluzione tecnologica che permettesse di mondo IP sono UDP (User Datagram Protocol) e trasportare anche il traffico di segnalazione attraTCP (Trasmission Control Protocol). Mentre UDP verso una rete IP. fornisce un servizio connection-less veloce senza Rispetto al trasporto della voce, la definizione meccanismi di affidabilità, TCP fornisce un servizio della soluzione per il trasporto della segnalazione è connection-oriented affidabile ma con limitazioni in stato più rapido, prima di tutto per la caratteristica termini di disponibilità e reazione ai guasti. nativa del sistema SS7 di basarsi già su una tecPertanto entrambi sono stati considerati non adenica a commutazione di pacchetto simile a quella guati allo scopo, sebbene sia stato riconosciuto IP, e inoltre, per l’esperienza già maturata sulla tecche il TCP avesse la caratteristica fondamentale di nologia IP per gli aspetti di Qualità del Servizio. essere connection-oriented. All’inizio del 2001 sono emerse sul mercato le Queste considerazioni hanno spinto il WG SIGprime implementazioni commerciali della tecnoloTRAN a definire un nuovo protocollo di trasporto gia SIGTRAN. In quel periodo, come già scritto nel nel mondo IP: SCTP (Stream Control Transmission paragrafo 1, la rete di segnalazione era in fase di Protocol) [5] (si veda l’omonimo riquadro di espansione per l’esplosione dei servizi basati su approfondimento) al fine di sorpassare alcune limiShort Message. tazioni tipiche del TCP. In questo contesto tecnologico e valutando gli NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 47 CICCOLELLA › DE LUCA › PERLINI • Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso la tecnologia IP SCTP (Stream Control Transmission Protocol) SCTP [5], sviluppato in ambito IETF dal Working Group SIGTRAN, è un protocollo di trasporto connection oriented che, a differenza dei protocolli preesistenti (TCP e UDP) prevede meccanismi atti a rispettare i requisiti del trasporto della segnalazione in rete IP. Un’associazione SCTP è una connessione virtuale tra due entità, contenente diversi s t re a m c h e c o s t i t u i s c o n o i canali logici unidirezionali tra due end point SCTP. SCTP è p ro g e t t a t o p e r t r a s p o r t a re messaggi. Infatti, la struttura d e l d a t a g r a m m a p re v e d e u n header comune e un insieme di unità dati ognuna contenente un messaggio del livello superiore. Ogni messaggio applicativo appartiene ad uno stream, all’interno del quale è garantito u n t r a s f e r i m e n t o a ff i d a b i l e mediante riscontri selettivi e ritrasmissioni (figura A). Ta l e s t r u t t u r a d i S C T P c o n sente: • di migliorare l’efficienza in rete diminuendo l’overhead complessivo, trasportando nello stesso datagramma un insieme di messaggi dei livelli superiori fino a raggiungere la massima dimensione del datagramma (bundling); • di evitare situazioni di head-of-line-blocking e il relativo ritardo (multiplexing). Ciò avviene poiché le ritrasmissioni sono gestite a livello di singolo flusso, pertanto la perdita di messaggi appartenenti ad un certo flusso non blocca la consegna dei messaggi di altri flussi. I n o l t re v i e n e e s e g u i t o u n meccanismo di ritrasmissione selettiva al fine di r i t r a s m e t t e re s o l o i m e s saggi effettivamente persi e 48 dei requisiti di disponibilità e affidabilità garantendo una tolleranza ai guasti IP in rete o presso il nodo con reinstradamento del traffico su percorsi alternativi, come illustrato in (figura B) con un percorso IP primario ed uno secondario. Tale funzionalità garantisce la capacità di reazione al fault IP senza avvertire il livello superiore SS7. La raggiungibilità dell’end point remoto e la disponibilità di tutti non tutti quelli trasmessi successivamente alla perdita del primo messaggio. Un’associazione, a differenza di una connessione TCP, viene aperta una sola volta per il trasferimento di molti flussi informativi, effettuando così un’unica procedura di instaurazione. In maniera analoga al TCP, prevede meccanismi per il controllo di flusso e di congestione direttamente a livello di associazione. Appl A Appl A 2 1 2 1 2 2 2 1 1 1 Appl B 2 1 SCTP A Header SCTP Associazione SCTP 2 1 Appl C Appl C 2 Appl B SCTP B 2 1 1 SCTP = Stream Control Transmission Protocol FIGURA A› Architettura della rete intelligente (fisso e mobile). A d i ff e re n z a d i T C P, i n v e c e , questo protocollo risulta arricchito di una funzionalità chiave, il multihoming, che consente di i percorsi definiti viene testata mediante invio di messaggi periodici, detti hearbeat. SCTP fornisce inoltre varie fun- persorso primario 10.10.1.2 10.10.3.2 IP Network 10.10.2.2 10.10.4.2 persorso secondario FIGURA B› Funzionamento multihoming. a s s e g n a re a d u n e n d p o i n t SCTP “n” indirizzi IP così da poter configurare all’interno di una singola associazione “n” indirizzi di trasporto; il multihoming contribuisce al rispetto NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 z i o n a l i t à p e r r i s p o n d e re a l requisito di sicurezza del trasporto delle informazioni di segnalazione in termini di confidenzialità, autenticazione e integrità. CICCOLELLA › DE LUCA › PERLINI • Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso la tecnologia IP L’architettura definita in IETF dal WG SIGTRAN è orientata a garantire che non ci siano impatti sui protocolli SS7, e si basa su un’architettura protocollare modulare (figura 4), formata da: • un protocollo di trasporto SCTP comune per ogni livello di segnalazione SS7 in grado di superare le limitazioni di TCP e UDP; • un modulo di adattamento specifico per ogni protocollo di segnalazione che si vuole trasportare su IP (x-UA, User Adaptation layer), al fine di poter riutilizzare i livelli applicativi della segnalazione SS7 e adattare i servizi forniti da SCTP. virtuali (connessioni virtuali end to end), che non presentano limitazioni di banda, in quanto realizzati su una rete a pacchetto con interfacce ad alta velocità (ad esempio interfacce FE 10/100 Mbit/s). Come descritto nel paragrafo 3.2, i link tradizionali SS7 sono link a 64 kbit/s in genere dimensionati a 0,3 Erlang, pertanto ne servono molti per smaltire elevate quantità di traffico; inoltre esiste un limite al numero di link tra due nodi SS7 (da standard 16, per una banda massima di circa 300 kbit/s, sebbene alcuni costruttori permettano di arrivare anche a 32). Tali limitazioni pongono vincoli sull’espansione della rete SS7 tradizionale, già raggiunti nella rete mobile di TIM Italia. Con i link virtuali di segnalazione su IP, la scalabilità di questi è limitata solo dalla banda disponiSegnalazione SS7 tradizionale Segnalazione nativa IP bile sulla rete a pacchetto ad alta User Part MAP/CAP RANAP/ segnalazione velocità, pertanto ciò garantisce di BSSAP TCAP sorpassare i limiti e i vincoli della ISUP tecnica SS7 tradizionale. SCCP All’interno del percorso evoluModuli tivo delle architetture delle reti e specifici SUA MTP3 di dei servizi mobili, il 3GPP ha previadattamento M3UA DIAMETER SIP sto, come opzioni, l’utilizzo della M2PA M2UA tecnologia IETF SIGTRAN per il trasporto della segnalazione su IP Livello comune in Core Network dalla Release 4 e SCTP di trasporto in RAN (Radio Access Network) dalla Release 5 (interfaccia Iu CS). IPv4 / IPv6 Il 3GPP [6] ha definito come opzione la possibilità di trasportare MTP3 = Message Transfer Part 3 CAP = Camel Application Part attraverso reti a pacchetto (ATM o SCTP = Stream Control Transmission Protocol IPvx = IP vers x IP) la segnalazione tradizionale SCCP = Signalling Connection Control Part ISUP = ISDN User Part SIP = Session Initiation Protocol M2PA = MTP2 Peer to peer Application layer SS7 (SCCP, ISUP, MAP, CAP) e le SUA = SCCP User Adaptation layer M2UA = MTP2 User Adaptation layer TCAP = Transaction Capability Application Part M3UA = MTP3 User Adaptation layer nuove componenti di segnalazione MAP = Mobile Application Part (H.248 [7], BICC [8]) in CN (Core Network). Nel caso di utilizzo di una rete in tecnologia IP in CN, il FIGURA 4› Architettura protocollare SIGTRAN. trasporto della segnalazione deve avvenire in accordo con l’architettura e i protocolli SIGTRAN. In parL’emergere di SCTP come protocollo di riferiticolare la specifica 3GPP chiarisce che è necessamento per il trasporto in rete IP di traffico segnalario l’utilizzo della pila composta da M3UA [10] e zione ha fatto sì che fosse scelto, come alternativa SCTP. La selezione di una sola opzione è stata ai protocolli UDP e TCP, anche per il trasporto di eseguita nell’ottica di semplificazione, infatti è protocolli di segnalazione nativi del mondo IP, come stato selezionato M3UA poiché risulta l’unico ad esempio SIP (Session Initiation Protocol)1e DIAlivello di adattamento che garantisce il trasporto METER2. L’applicazione di SCTP rimane, ad oggi, della segnalazione sia ISUP che SCCP, ovvero confinata all’interno del segmento di core network rispettivamente call related e non call related. poiché un dispiegamento sui numerosi terminali Tuttavia, per lo scenario di off load del traffico presenti nella rete di accesso potrebbe essere SMS su una rete IP, TIM Italia ha selezionato la pila troppo oneroso in termini elaborativi. protocollare M2PA [11] / SCTP poiché si presenUno dei maggiori vantaggi della segnalazione tava, al momento, come la soluzione più matura sul su IP è la possibilità di realizzare tra i nodi dei link mercato dato che prevede il riutilizzo del livello MTP3 per le funzionalità base di instradamento (1) della rete di segnalazione. SIP è un protocollo per il setup di sessioni nativo IP, scelto come riferimento per i servizi del dominio IMS in 3GPP e considerato il protocollo che si imporrà per i servizi (dati, voce, video) nell’evoluzione di Internet. 4. Realizzazione della rete SMS over IP (2) DIAMETER è un protocollo, evoluto rispetto al RADIUS, per eseguire funzionalità e procedure di AAA (Authentication, Authorization, Accounting). È stato selezionato nello standard 3GPP per tali funzionalità nel dominio IMS. Come già anticipato, l’architettura della rete di segnalazione MAP di TIM Italia prevede una suddivisione geografica in cinque aree di segnalazione. NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 49 CICCOLELLA › DE LUCA › PERLINI • Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso la tecnologia IP La struttura di rete realizzata prevede di garanGli MSC/VLR vengono assegnati alle diverse aree tire l’affidabilità mediante la ridondanza: cercando, compatibilmente con vincoli di carattere • geografica, in quanto ogni nodo di rete è congeografico/organizzativo, di garantire l’equidistrinesso, via TDM, a due SGw di zone geografiche buzione del traffico di segnalazione MAP tra le distinte; regioni. • di apparato, in modo da gestire temporanei In ciascuna area di segnalazione sono presenti fault di nodo, per cui ogni SGw è in grado di due nodi di transito TR/STP. gestire il traffico dell’altro SGw della coppia in L’architettura prevede che: • i nodi di transito siano connessi tra di loro a condizioni normali di traffico; • interna al SGw, realizzata attraverso un’architetmaglia completa; • i nodi HLR siano connessi, direttamente o tratura del nodo completamente ridondata. mite connessioni semipermanenti, con tutti i 4.1 Funzionalità della piattaforma nodi di transito; • i nodi MSC/VLR siano connessi ai due nodi di Durante l’analisi dei requisiti della piattaforma transito della regione di appartenenza. SS7 over IP si sono tenute in considerazione le I nodi di transito gestiscono: • la segnalazione ISUP e i canali fonici relativi al funzionalità implementate sulla piattaforma SS7 traffico voce fra differenti regioni di segnalatradizionale in tecnica TDM, che necessariazione; mente erano richieste anche sulla nuova piat• le procedure MAP, che coinvolgono HLR, taforma. SMSC, MSC/VLR ed altri apparati di servizio; Nel seguito si è focalizzata l’attenzione agli • la funzionalità di Number Portability in maniera aspetti relativi ai seguenti requisiti/funzionalità congiunta ai nodi HLR. della piattaforma SMS over IP: La rete SMS over IP è costituita da sei nodi • routing a livello MTP3 ed SCCP (Global Title Signaling Gateway che realizzano una rete di Translation); segnalazione su IP (mediante connessioni di tipo • screening su utenza originante/terminante gli SS7 con i nodi GSM e di tipo IP con il backbone SMS per interazioni con la MNP (Mobile IP), parallela a quella costituita dai nodi di transito. Number Portability); Questa rete è in grado di gestire tutte le procedure • interlavoro tra SS7 ed IP per l’Interconnessione MAP relative al servizio di Short Message. verso elementi di rete SS7 (MSC, HLR, TR) e via L’architettura della rete di segnalazione viene ad IP con SMSC (Protocol adaptation). essere ridisegnata con l’introduzione della segnalazione su IP, infatti i sei SGw sono organizzati in coppie che costituiscono tre bacini Regione NORD di raccolta del traffico SM. In tal modo, per la rete IP le aree di MSC/VLR SMSC SMSC segnalazione sono state ridotte da MI BO HLR cinque a tre. MSC/VLR La definizione delle tre aree di HLR segnalazione è stata effettuata SGw BO SGw MI considerando: • l’inserimento dei nodi SGw in Rete IP MSC/VLR siti in cui è presente un nodo UNIGATE MSC/VLR SMSC, al fine di risparmiare SGw PI SGw NA connessioni geografiche; HLR • la doppia attestazione geograSMSC NA fica dei nodi SMSC, HLR e SGw CT SGw RM SMSC MSC/VLR ai nodi SGw. PI HLR SMSC Pertanto, come illustrato in CT MSC/VLR figura 5, su una coppia di nodi SMSC MSC/VLR RM SGw insistono: HLR HLR • due centri servizi (SMSC) con Regione CENTRO link SS7; Regione SUD • MSC/VLR, HLR con link SS7 LinksetSS7 dedicati al traffico SMS; Linkset M2PA • TR/STP con link SS7 per veicoHLR = Home Location Register lare il traffico da/verso altri MSC = Mobile Switching Centre SGw = Signalling Gateway Operatori OLO (Other Licensed SMSC = Short Message Service Centre VLR = Visited Location Register Operators); • una rete magliata di linkset logici IP (M2PA) verso gli altri SGw, realizzata mediante il FIGURA 5› Struttura della rete SMS over IP in tre regioni di segnalazione. backbone IP. 50 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 CICCOLELLA › DE LUCA › PERLINI • Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso la tecnologia IP 4.1.1 Funzionalità di routing Il routing nel sistema SS7 è basato su due livelli: livello di rete MTP3 e livello SCCP [9] (GTT). Lo spazio di indirizzamento di MTP3 è basato sulla individuazione degli elementi di rete SS7 mediante Signaling Point Code, pertanto la generica MSU presenta OPC (Originating Point Code) e DPC (Destination Point Code), che individuano rispettivamente l’origine e la destinazione del messaggio. Il livello SCCP estende e completa la capacità d’indirizzamento, infatti lo spazio di indirizzamento si basa sull’individuazione dei nodi di rete mediante un numero telefonico, tipo E.164 (Global Title), per identificare origine (Calling Party Address) e destinazione (Called Party Address). Inoltre, il livello SCCP fornisce il servizio di GTT (Global Title Translation) che permette di tradurre un indirizzo numerico, in genere il Called Party Address SCCP, con l’indirizzo fisico di livello MTP3. Grazie al doppio livello di indirizzamento MTP3 e SCCP si rende l’instradamento molto flessibile, poiché una destinazione è identificata da un numero, pertanto qualsiasi cambiamento di indirizzi PC (Point Code) di rete si riflette in un aggiornamento solo nei nodi che eseguono GTT. Nella rete di TIM Italia, un caso in cui si ricorre alla funzione di GTT è l’invio di un SMS (procedura SM-MO) da parte di un cliente verso il Centro Servizi (SMSC). Il terminale possiede, preimpostato, il numero virtuale (E.164) del SMSC TIM (+39 3359609600); quando il cliente invia uno SM, il MSC/VLR lo instrada verso un nodo intermedio (ora i SGw, precedentemente le TR/STP) che esegue GTT ed individua il PC del SMSC. In questo modo, l’introduzione di un nuovo SMSC in rete, comporta impatti solo sui nodi intermedi e non su tutti i restanti nodi MSC/VLR ed HLR della rete TIM Italia. Tuttavia, la maggiore flessibilità fornita dalla funzionalità di GTT implementata in un nodo SS7 va a gravare sul carico elaborativo del nodo. È quindi necessario valutare con attenzione il suo eventuale utilizzo soprattutto nei nodi intermedi che, per il loro numero ridotto, si prestano maggiormente ad implementare la “decisione” del routing. L’operazione di GTT incide sulle capacità del nodo, per cui il numero di GTT/sec eseguibili rappresenta uno dei dati più significativi per le prestazioni di un nodo di segnalazione. L’introduzione della piattaforma SMS over IP, con il relativo off load del carico di SMS dalle centrali di transito ha portato a spostare la funzionalità di GTT dai nodi di Transito (TR/STP) verso i SGw, con conseguente alleggerimento del carico di elaborazione sui nodi tradizionali. La figura A nel riquadro “Il servizio Short Message” mostra, per ogni procedura MAP componente il servizio SM, la funzionalità di GTT eseguita dal SGw. L’architettura della rete SMS over IP garantisce pertanto le seguenti funzionalità per il servizio Short Message: • Traduzione delle GT relative ai vari elementi di rete: MSC, SMSC, HLR e TR; • Traduzione della GT virtuale del servizio; • Esecuzione del routing. 4.1.2 Funzionalità di Mobile Number Portability (MNP) La migrazione del servizio Short Message sulla piattaforma SMS over IP, ha dovuto tener conto dei vincoli imposti dalla regolamentazione relativa alla portabilità della numerazione del cliente. Come descritto nel riquadro “Il servizio Short Message”, è necessario eseguire in rete le verifiche sulla tipologia del cliente per comprenderne l’operatore di appartenenza ed eseguire le opportune azioni. In particolare, in rete TIM Italia è eseguito: • Screening sull’originante lo Short Message, per abilitarne o meno l’accesso al SMSC TIM, in ottica antifrode. In regime di Number Portability è infatti necessario verificare che alla numerazione MSISDN originante corrisponda effettivamente un cliente TIM Italia. • Verifica dello stato di portabilità del destinatario dello Short Message, mediante accesso ai database di portabilità presenti su HLR e transito TIM, per inviare lo SM all’Operatore presso il quale “risiede” il cliente. Prima della migrazione del servizio Short Message sulla piattaforma SMS over IP, lo screening sull’originante (SMS-MO) veniva effettuato interrogando i database FNR (Flexible Number Routing) presenti sui nodi TR/STP. L’introduzione della piattaforma SMS over IP, con il relativo off load del carico di SMS dai nodi di transito, ha portato a spostare nel SMSC tale controllo mediante la verifica dell’IMSI dell’utente “mittente”, veicolato nel messaggio SM-MO. Per quanto riguarda la verifica dello stato di portabilità del destinatario dello Short Message, le verifiche sulle numerazioni “nominalmente” TIM (numerazione 33X) o OLO (numerazione 3YZ) sono implementate, rispettivamente negli HLR e nei nodi di transito, mediante i database FNR. 4.1.3 Interlavoro SS7 - IP Per trasportare la segnalazione su IP tra SGw diversi, la piattaforma esegue funzionalità di interlavoro tra SS7 ed IP. Per lo scenario SMS over IP, TIM Italia ha scelto di utilizzare il protocollo di adattamento M2PA su SCTP che struttura il SGw come illustrato nella figura 6. M2PA [12] è un protocollo peer to peer che adatta il trasporto dei messaggi di segnalazione MTP3 realizzando un link di segnalazione su rete IP in maniera del tutto trasparente al livello MTP3. Infatti, M2PA fornisce verso MTP3 le stesse primitive di MTP2 e utilizza l’associazione SCTP come se fosse un link virtuale di trasporto. I servizi offerti da M2PA e le relative funzionalità previste per il supporto delle funzionalità di MTP2 sono: • supporto delle primitive di interfaccia tra MTP2 e MTP3; • Mapping dei link SS7 in associazioni SCTP; • Gestione delle associazioni SCTP; • Fornitura dei servizi richiesti da MTP3 in rete IP. NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 51 CICCOLELLA › DE LUCA › PERLINI • Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso la tecnologia IP Questa scelta è stata dettata dalla volontà di riutilizzare il più possibile le logiche consolidate di MTP3, ovvero le procedure ben note per la pianificazione e l’esercizio della rete, e dalla rapida maturità raggiunta dal protocollo M2PA, grazie alla sua semplicità. Struttura fisica SGw Struttura logica SGw Backup RSP GTT SCCP Primary RSP MTP3 / MTP3b Mgmt MTP3 / MTP3b Routing Shared High Speed DMA Memory 4.2 Il nodo Signalling Gateway GTT GTT GTT Le funzionalità precedenteMTP3/SCCP MTP3/SCCP Forwarding mente esposte si concretizzano in Forwarding SCCP MTP3/SCCP una architettura di nodo basata su MTP3/SCCP Filtering MTP3/MTP3b Filtering piattaforma Cisco 7513 su cui M2PA viene inserita una versione dediM2PA VIP VIP VIP cata del sistema operativo IOS. SCTP SCTP MTP2 L’architettura interna del nodo in IP rete TIM Italia è composta da: IP IP • processore centrale (RSP16) che realizza tutte le funzioni di MTP1 Ethernet Ethernet PA Ethernet PA MTP2 gestione, supervisione e sincroEthernet PA Ethernet PA SS7 P.A. nizzazione delle schede periferiche; • schede periferiche (VIP6-80), c h e u n a v olta spe c ia lizza te SS7 Data Flow Sigtran Data Flow OSS Data Flow mediante hardware dedicato per la gestione dell’interfaccia OSS = Operations Support System DMA = Direct Memory Access IP o TDM (Port Adapter IP o SCCP = Signalling Connection Control Part GTT = Global Title Translation SS7), eseguono le funzioni di SCTP = Stream Control Transmission Protocol IP = Internet Protocol SS7 = Signalling System 7 RSP = Route Switch Processor i n te rc o n n e ssione ve rso re ti VIP = Versatile Interface Processor M2PA = MTP2 Per to peer Adaptation layer MTP3 = Message Transfer Part esterne e, oppotunamente configurate, possono eseguire funzionalità di instradamento e switching al fine di alleggerire il FIGURA 6› Architettura distribuita del SGw. carico sul processore centrale. I SGw sono configurati impostando la ridondanza hardware interna: ogni nodo è infatti così configurato: guono i processi fino a livello SCCP (incluse anche • doppia alimentazione in corrente continua assile operazioni di Global Title Traslation) scaricando il curando la disponibilità energetica all’apparato; carico elaborativo del processore centrale, che • due processori centrali con una ridondanza eseguirà il calcolo e la distribuzione delle tabelle di impostata di tipo caldo (Hot Standby); routing solo in caso di cambiamenti di stato del • schede periferiche con doppia interfaccia IP; nodo; infine, vengono dedicate anche delle schede • schede periferiche con doppia interfaccia SS7 per l’interfacciamento a livello IP con i sistemi OSS in modo da avere la completa ridondanza di di gestione (per esempio l’invio dei dati statistici o segnalatori. la ricezione dei comandi di configurazione da Nella prima fase di introduzione in rete, la piatremoto). taforma ITP era dotata di una architettura centralizCon tale architettura il nodo avrà una maggiore zata in cui tutte le funzioni venivano svolte dall’ucapacità che potrà essere incrementata aggiunnità centrale, limitando così le capacità dell’intero gendo ulteriori schede periferiche. Inoltre, sebbene sistema. L’evoluzione tecnologica del nodo ha pornon illustrati in figura 6 per semplicità, tale architettato ad una architettura interna distribuita, spotura risulta flessibile per l’implementazione di altri stando le funzionalità di routing presso le schede protocolli SIGTRAN in ottica evolutiva. periferiche dotate di capacità di switching. Ciò ha 4.3 Il trasporto IP mediante UNIGATE permesso di rendere modulabile la capacità del nodo dotandolo di maggiore flessibilità per ulteriori Il backbone IP di TIM (UNIGATE) fornisce il serampliamenti. vizio di trasporto geografico tra le piattaforme SGw Per implementare tale architettura è stata atticon garanzie di protezione rispetto al guasto di vata la funzionalità (off load) che permette di abilicollegamento o di nodo e di priorità nel trattatare il routing SCCP/MTP3 e M2PA/SCTP nelle mento dei messaggi di segnalazione al fine di assischede periferiche. Come illustrato in figura 6, le curare un ritardo end to end contenuto ed adatto ai schede VIP vengono specializzate per l’interfacciamessaggi di segnalazione. mento con la rete SS7 e con la rete IP ed ese- 52 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 CICCOLELLA › DE LUCA › PERLINI • Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso la tecnologia IP Il servizio SHORT MESSAGE TR/STP/ GW OLO MSC SGw HLR SGw SMSC SM-MO SRI (MSISDN TIM) Il servizio Short Message si compone delle seguenti procedure (figura A): • SM Mobile Originated (SMMO): procedura di invio da parte del terminale di uno SM verso il Service Centre (SMSC). Nel terminale è impostato un numero virtuale di riferimento utilizzato dalla rete per instradare lo SM verso il SMSC; • Send Routing Information (SRI): procedura di richiesta da parte del SMSC all’HLR delle informazioni necessarie ad individuare il MSC Visited presso il quale è registrato il destinatario dello SM; • SM Mobile Terminated (SMMT) : procedura di invio dello SM al MSC visited presso il quale è registrato il destinatario dello SM; • SM waiting Data Set procedure (SM-DS): procedura iniziata dal SMSC per registrare il proprio indirizzo nella waiting list quando la procedura SM-MT non sia andata a buon fine (per esempio, utente non raggiungibile); • Alert: procedure iniziata dal HLR per avvertire il SMSC nel caso in cui il destinatario sia tornato raggiungibile. SRI (MSISDN non TIM) IP Network SM-MT SMDS ALERT Global Title Translation GW HLR MSC MSISDN Reinstradamento verso HLR destinanatario = = = = GateWay Home Location Register Mobile Switching Centre Mobile Station International ISDN Number = MT Mobile Terminated OLO = Other Licensed Operator SGw = Signalling Gateway IMSI screening SMDS = Short Message waiting Data Set procedure = Short Message Mobile Originated = Short Message Service Centre = Send Routing Information = Signalling Transfer Point = nodo di TRansito SMMO SMSC SRI STP TR FIGURA A› Procedure MAP per lo SM. L’introduzione in rete della MNP (Mobile N um be r Portability) permette ad un cliente di cambiare Operatore mobile senza modificare il proprio numero MSISDN (Mobile Station International ISDN Number). Tale funzionalità è supportata dalla rete TIM Italia mediante la funzionalità FNR (Flexible Number Routing) consistente in un database che mantiene lo stato di MNP dell’utente. Nella figura A sono illustrate Tali prestazioni sono ottenute mediante la realizzazione di un backbone secondo l’architettura Differentiated Services, che permette di fornire classi di servizio diverse nelle prestazioni. In UNIGATE sono fornite quattro classi di servizio: • Real Time per i servizi voce che garantisce priorità di trattamento assoluta al fine di ridurre il jitter; • Dati Plus per i servizi dati con qualità; • Controllo per la segnalazione (ad esempio OSPF) tra i nodi IP; • Best Effort per i restanti servizi. Per il trasporto del traffico di segnalazione viene utilizzata la classe Dati Plus che garantisce perdite l e p ro c e d u re S M t r a i n o d i interessati e sono messe in evidenza (bullet rossi) le funzioni di instradamento GTT (Global Title Translation) eseguite dal SGw al fine di tradurre l’indirizzo in formato numero MSISDN, associato al nodo di rete destinatario della procedura, in un indirizzo di re t e ( P o i n t C o d e ) . I n o l t re , sono evidenziate anche le o p e r a z i o n i ( b u l l e t v e rd i e gialli) dovute alla MNP. contenute e un ritardo limitato ma senza garanzie sulla variabilità dello stesso. La robustezza ai guasti è garantita dal backbone IP attraverso un’architettura (figura 7) con due piani di rete paralleli che utilizzano collegamenti geografici diversi e con una struttura di sito ridondata con due nodi, ognuno su un piano diverso della rete. Inoltre la piattaforma SGw usufruisce del servizio di accesso ridondato al backbone IP mediante la funzionalità Cisco HSRP (Hot Standby Routing Protocol). Infatti, ogni SGw è collegato attraverso l’infrastruttura LAN del sito di UNIGATE a due router. Ogni router esegue funzioni di default gateway, ovvero esegue il routing IP, per NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 53 CICCOLELLA › DE LUCA › PERLINI • Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso la tecnologia IP parte delle interfacce del SGw come primario e per la restante parte come secondario. In tale modo è garantita la robustezza al fault di nodo di accesso di UNIGATE. Inoltre, mediante il processo OSPF e la architettura a due piani, UNIGATE garantisce la ridondanza del percorso tra i siti, necessaria per sfruttare a pieno la funzionalità di multihoming sul nodo SGw, fornendo così un meccanismo di reazione a guasti della componente IP di trasporto. 5. Evoluzione architettura rete SMS over IP Regione segnalazione PoP UNIGATE 6509 SMSC PoP FE SMSoIP GSR STM-1 GE SGw HLR 75xx UNIGATE PoP SMSoIP SGw MSC/VLR Gruppi HSRP GSR HLR HSRP MSC PoP SGw SMSoIP VLR = = = = = = = = Gigabit Switch Router Home Location Register Hot Standby Routing Protocol Mobile Switching Centre Point of Presence Signalling Gateway Short Message Service over IP Visited Location Register L’evoluzione degli SMSC verso il trasporto della segnalazione su IP mediante l’adozione dei protocolli SIGTRAN (in FIGURA 7› Architettura interconnessione con backbone IP. particolare nella piattaforma TIM, il protocollo SUA [12], che trasporta i messaggi TCAP su IP) ha portato ad integrare nella nuova generazione di tali apparati, nodi SGw della due nuovi SMSC IP in sostituzione delle piatstessa tipologia e taglia di quelli ad oggi presenti in taforme esistenti di tipo SS7. campo. La contemporanea introduzione di interfacce SIGTRAN (in particolare con protocollo 6. Soluzione a livello internazionale M3UA che trasporta messaggi SCCP su IP) su altre piattaforme di servizio ha determinato la scelta di Un ulteriore esempio significativo di utilizzo sviluppare un’architettura (figura 8), composta da delle tecniche di trasporto della segnalazione SS7 due livelli di SGw: • un primo livello realizzato dai sei SGw già presenti, che costituiscono il nucleo della rete per l’interconnessione verso le piattaforme SS7; Service • un secondo livello di SGw condivisi SMSC Platform tra le diverse piattaforme di servizio SUA M3UA evolute, che esegue funzionalità di Livello 2: adattamento ed interlavoro dei proto- Sigtran protocol interworking colli SUA/M3UA, supportati dalle piat- Routing taforme di servizio, con il protocollo - GTT Linkset M2PA per la comunicazione peer to UNIGATE M2PA peer con i SGw del primo livello. Dato che la funzionalità di GTT (Global Livello 1: Title Traslation) contribuisce in maniera - SS7 interconnection sostanziale al carico dei SGw, la soluzione - Routing proposta permette di diversificare la confi- GTT gurazione di tale funzionalità ripartendola SS7 SS7 SS7 sui due livelli in modo da garantire un utilizzo efficiente in base alle risorse disponiPiattaforme SS7 (HLR, MSC, SMSC, TR) bili nei SGw. MSC/VLR TR HLR Alcuni dei principali benefici introdotti sono: GTT = Global Title Translation • facilità di introduzione delle piattaforme HLR = Home Location Register di servizio su IP poiché gli impatti di M3UA = MTP3 User Adaptation layer MSC = Mobile Switching Centre configurazione sono concentrati solo su SMSC = Short Message Service Centre SGw del secondo livello; SS7 = Signalling System 7 SUA = SCCP User Adaptation layer • introduzione di licenze SUA/M3UA per TR = nodo di TRansito VLR = Visited Location Register eseguire la protocol adaptation solo su SGw di secondo livello, limitando così gli investimenti. Oggi questa architettura si è concre- FIGURA 8› Architettura evoluta a due livelli. tizzata in rete TIM con l’introduzione di 54 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 CICCOLELLA › DE LUCA › PERLINI • Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso la tecnologia IP su backbone IP, è tuttora in fase di realizzazione nell’ambito dei progetti per la fornitura di servizi VAS TIM alle consociate estere. Il progetto generale ha avuto come obiettivo principale “esportare” in modo rapido, affidabile, ed a basso impatto economico (modalità “Plug&Play”), taluni servizi VAS, come “LoSai di TIM”, “Chiama ora” (si veda il riquadro di approfondimento omonimo), servizi MMS/WAP, Voice Mail, Unified Messaging. A tale scopo il progetto prevede di condividere le piattaforme di servizio (TGDS, SMSC, IVR, MMSC, …) già esistenti in rete TIM Italia, così da ridurre gli investimenti e i tempi dovuti ad un’implementazione dei servizi nelle reti delle consociate. L’accesso alle piattaforme di servizio TIM da parte dei clienti delle consociate è realizzato mediante una rete internazionale trasportando il contenuto informativo e di segnalazione previsto da ciascun servizio. Di seguito la descrizione è focalizzata ai servizi: LoSai di TIM e Chiama Ora. Tali servizi sono realizzati con logiche basate su SMS ed interazione con servizi supplementari SS7 (ovvero ISUP/MAP), pertanto si prestano bene ad essere implementati con tecniche di trasporto IP-based in ambito “core internazionale”, riutilizzando l’esperienza positiva dell’implementazione SMS over IP in ambito nazionale TIM Italia. Nella scelta del trasporto IP rispetto al TDM classico, sono risultati determinanti i vantaggi derivanti da una maggiore flessibilità di trasporto per i volumi di traffico in gioco e dalla realizzazione di una architettura internazionale formata da: • una rete di SGw in grado di garantire l’interla- I servizi: Losai di TIM, Chiama Ora Questi servizi consentono all’Operatore mobile di notificare ai propri clienti (SMS “Lo Sai di TIM”) le chiamate ricevute in stato di non raggiungibilità (terminale spento o fuori copertura), e al cliente chiamante (SMS “Chiama Ora”) lo stato di raggiungibilità dell’utenza chiamata. I servizi si compongono di due fasi: • Fase ISUP: durante l’instaurazione della chiamata voro tra livelli SS7 ed IP ed una comunicazione trasparente per i livelli applicativi SS7 coinvolti (ISUP, MAP); • un’infrastruttura IP-based (basata su Backbone IP internazionale) condivisa da vari servizi (servizi dati GPRS/UMTS in roaming) tra diversi operatori esteri. Come nel caso della rete SMS over IP nazionale, l’interlavoro è ottenuto con l’adattamento tra gli stack protocollari SS7 e IP sulle interfacce dei SGw di TIM Italia e della Consociata, mediante lo stack SIGTRAN: • MAP/TCAP sui livelli SCCP / MTP3 / M2PA / SCTP/IP; • ISUP sui livelli MTP3/M2PA/SCTP/IP. L’architettura prevede (figura 9) l’installazione in ogni rete delle consociate di almeno un SGw in grado, in fase di invio, di “imbustare” i messaggi di segnalazione ed inviarli alla destinazione corretta attraverso la rete IP e, in fase di ricezione, di “aprire” i pacchetti IP per ottenere i messaggi di segnalazione, eseguendo l’instradamento verso la destinazione. L’interconnessione via IP tra sistemi SS7 remoti appartenenti ai diversi operatori esteri, ha richiesto di affrontare e risolvere alcune criticità: • rispetto dei vincoli (ritardo, perdita di pacchetti e disponibilità di servizio) stringenti del traffico di segnalazione SS7 (paragrafo 3.2); • coerenza e divisione degli spazi di indirizzamento SS7 (MTP3), in particolare con traduzione nazionale-internazionale degli indirizzi; • ridondanze nell’instradamento dei messaggi per garantire un’opportuna robustezza. Il progetto è attualmente in fase di realizza- verso un cliente con terminale spento o fuori copertura, la chiamata viene rediretta, solo in segnalazione (ISUP) e pertanto senza impegno di circuiti fonici, verso una piattaforma (TGDS) che implementa la logica del servizio di notifica. Inoltre, la chiamata viene deviata in fonia verso una macchina in grado di riprodurre un annuncio che avverte il cliente chiamante della possibilità, tramite opportuna selezione di toni DTMF, di essere notificato (SMS “Chiama Ora”) sullo stato di raggiungibilità del chiamato. Tale opzione viene raccolta dalla piattaforma TGDS che provvede poi a rilasciare opportunamente la chiamata. • Fase MAP (SMS): la piattaforma TGDS prepara ed invia al cliente chiamato non raggiungibile lo Short Message “Lo Sai …” contenente i dati relativi ai chiamanti. Non appena il chiamato si ripresenterà alla rete, gli verrà consegnato lo Short Message contenente la lista dei tentativi di chiamata durante la sua assenza dalla rete. Dopodiché il TGDS, ricevuto un riscontro positivo circa la consegna dello Short Message “Lo Sai …” al chiamato, può inviare lo Short Message “Chiama Ora …” ai chiamanti che ne abbiano fatto richiesta, indicando così nel corpo del messaggio la raggiungibilità del cliente cercato. NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 55 CICCOLELLA › DE LUCA › PERLINI • Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso la tecnologia IP zione, e pertanto resta aperto a possibili evoluzioni legate sia alla tecnologia offerta dai maggiori costruttori sia all’integrazione di ulteriori nuovi servizi/piattaforme, in linea con l’approccio di tipo “Plug&Play”. Consociata B SMSC Service Platform TIM Italia 7. Scenari evolutivi SGw ITZ Rete SS7oIP Internazionale UN IG AT E HLR SGw ITZ MSC/VLR Backbone IP Internazionale Come già citato nel paragrafo 3.3, i costruttori stanno perseguendo la via di rendere i nodi di commutazione delle Core Network SGw ITZ degli Operatori mobili sempre più di tipo IP, secondo gli standard di riferimento definiti nell’ente 3GPP. MSC/VLR HLR Infatti, nelle roadmap dei costruttori è previsto il supporto di interConsociata A facce IP per il trasporto della SMSC = Short Message Service Centre HLR = Home Location Register segnalazione di apparati GSM SS7 = Signalling System 7 MSC = Mobile Switching Centre (MSC, HLR, TR) e UMTS (MSC VLR = Visited Location Register SGw = Signalling Gateway Server, MGw per un’architettura split). Sebbene esuli dal focus del presente articolo, ovviamente è FIGURA 9› Architettura rete di segnalazione su IP internazionale. previsto anche il trasporto della voce su rete IP in Core Network. Nel contempo, il successo del progetto della Nel lungo termine, è altresì prevedibile la realizzarete SMS over IP e la conseguente esperienza zione di una struttura di rete non gerarchica in cui tutti maturata in TIM Italia, fanno sì che ci siano le coni nodi (MSC e HLR) siano interconnessi tra di loro dizioni per riapplicare in scenari di rete evolutivi la attraverso una rete IP, al fine di ridurre la necessità di soluzione di trasporto della segnalazione su IP, nodi aggregatori di tipo TR/STP/SGw. I vari passaggi dove ciò risulti conveniente e opportuno. dell’evoluzione sono riportati nella figura 10. In particolare, dalle analisi di evoluzione del In questi scenari di rete, si prevede di utilizzare l’arsegmento di Core Network, sono emersi due poschitettura protocollare M3UA/SCTP, per il trasporto del sibili scenari evoluti di rete nel medio termine: protocollo SCCP, in alternativa alla pila protocollare • il completamento, in ambito GSM, del processo tradizionale MTP, come definito nello standard 3GPP. di migrazione della segnalazione su IP, realizzando il trasporto anche della parte di mobilità del protocollo MAP; • la disponibilità di MSC in archiHLR HLR SCP HLR SCP SCP tettura split, composta da MSC Server e MGw, con la globalità della segnalazione gestita da TR TR TR TR IP MSC Server trasportata via IP. IP Network SS7/TDM SS7/TDM Nella rete GSM è possibile preveNetwork Network Network dere uno scenario in cui gli MSC e TR TR TR TR SGw gli HLR siano dotati di schede IP atte a trasportare la segnalazione. MSC/VLR Nel medio termine, al fine di distribuire gli investimenti nel tempo e per MSC/VLR MSC/VLR MSC/VLR MSC/VLR MSC/VLR motivi di migrazione della rete, è prevedibile uno scenario in cui tutti gli MAP/TCAP/SCCP/M3UA/SCTP CAP o INAP/TCAP/SCCP/M3UA/SCTP HLR e alcuni nodi di rete siano forniti CAP = Camel Application Part di interfacce IP. In questo scenario INAP = Inteligent Network Application Part M3UA = MTP3 User Adaptation layer alcuni nodi (MSC o TR) potrebbero MAP = Mobile Application Part essere selezionati per eseguire funSCCP = Signalling Connection Control Part = Stream Control Transmission Protocol SCTP zionalità di SGw per aggregare il TCAP = Transaction Capability Application layer traffico dei segnalatori tradizionali SS7 provenienti dai nodi non forniti di interfacce IP e trasportare il traf- FIGURA 10› Scenari evolutivi della rete GSM. fico verso i nodi HLR via IP. 56 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 CICCOLELLA › DE LUCA › PERLINI • Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso la tecnologia IP Nell’evoluzione della Core Network UMTS, l’introduzione dell’architettura split o layered nel dominio CS (Circuit HLR Switched) permette la separazione tra nodi appartenenti al piano di controllo PLMN/ PLMN/ MSC Server MSC Server PSTN PSTN (MSC Server) e nodi appartenenti al piano di utente (MGw) e la realizzazione MGw IP MGw SGw di una struttura di rete in cui l’MSC SGw Network Server diviene un nodo IP (figura 11), RNC MGw mentre la rete di accesso radio (RAN) MGw RNC ATM SGw ATM SGw continua a basarsi su un trasporto di tipo ATM. In questo contesto, il MGw, oltre ad RNC RNC eseguire le funzionalità legate al trattaISUP/MTP3 Centro di Centro di BICC/M3UA/SCTP mento dei flussi nel piano di utente, tercommutazione H.248/M3UA/SCTP commutazione mina lato accesso il trasporto ATM e lato MAP/TCAP/SCCP/M3UA/SCTP RANAP/SCCP/M3UA/SCTP CN utilizza il trasporto IP. RANAP/SCCP/MTP3b/SAAL/AAL5/ATM In questa scenario è previsto l’utilizzo ATM = Asynchronous Transfer Mode PLMN = Public Land Mobile Network di interfacce IP presso: BCC = Bearer INdependent Call Control RNC = Radio Network Controller HLR = Home Location Register SAAL = Signalling ATM Adaptation Layer • MSC Server per trasportare tutte le M3UA = MTP3 User Adaptation layer SCCP = Signalling Connection Control Part MAP = Mobile Application Part componenti di segnalazione: SCTP = Stream Control Transmission Protocol MGw = Media Gateway SGw = Signalling Gateway - RANAP per la gestione dei canali MSC = Mobile Switching Centre TCAP = Transaction Capability Application Part = MTP3 Message Transfer Part 3 verso l’utente, composti da una parte radio e da un parte di rete fissa tra RNC e MGw; FIGURA 11› Architettura CN UMTS e trasporto segnalazione. - H.248 per il controllo del MGw; - BICC per il set-up e la gestione della chiamata tra MSC Server altresì opportuno citare che la piattaforma IMS (IP diversi; Multimedia Subsystem), identificata in maniera - MAP per la gestione della mobilità. concorde nell’industria come la piattaforma per • MGw per trasportare la RANAP su IP verso il l’integrazione dei servizi mobili e fissi, prevede il MSC Server. In questo caso è necessario introtrasporto della segnalazione SIP nativamente su IP. durre anche la funzionalità di SGw per eseguire All’interno di questo percorso evolutivo, TIM l’interlavoro tra il trasporto ATM tra RNC e MGw Italia si è posizionata all’avanguardia nella realizzae quello IP tra MGw e MSC Server; zione di soluzioni tecnologiche innovative che le • presso MGw per trasportare il protocollo H.248 permetteranno di precorrere i tempi. tra MGw ed MSC Server; • presso HLR (come già previsto in rete GSM) per — BIBLIOGRAFIA il trasporto del traffico MAP. [1] 8. Conclusioni In questo articolo si è descritta l’evoluzione della piattaforma di segnalazione della rete TIM verso un’architettura scalabile e ottimizzata basata su IP in risposta alla crescita del traffico SMS verificatosi negli ultimi anni. Ciò ha permesso di beneficiare, in termini economici, della condivisione delle risorse di un backbone che trasporta le varie tipologie di servizi evoluti di un Operatore mobile. La piattaforma evoluta è stata realizzata, in primis, per il trasporto del traffico del servizio Short Message a livello nazionale. Inoltre, è in fase di sviluppo a livello internazionale una soluzione similare per la fornitura di servizi VAS, sviluppati presso piattaforme di TIM, ai clienti delle consociate estere. Il percorso di evoluzione tracciato prevede l’utilizzo del trasporto IP anche per altre componenti di segnalazione, a tal riguardo sono stati descritti gli scenari di rete di medio termine per la rete GSM/UMTS. Questo percorso è coerente ed allineato con la tendenza, tracciata dagli enti di standardizzazione 3GPP ed IETF, all’integrazione delle reti e dei servizi di telecomunicazione verso IP. In tale ottica è 3GPP TS 29.002 (2002-12) “Mobile Application Part (MAP) specification” [2] ITU-T Reccomendation Q.703 “SS7 Message Transfer Part - Signalling Link” [3] ITU-T Reccomendation Q.704 “SS7 Message Transfer Part - Signalling Network function and message” [4] Fratianni et al., “Il BackBone IP per i servizi telefonici”, Notiziario Tecnico N.1 2004 [5] IETF RFC 2960, “Stream Transmission Control Protocol” [6] 3GPP TS 29.202 “SS7 Signalling Transport in Core Network” [7] 3GPP TS 29.232 “Media Gateway Controller (MGC) Media Gateway (MGW) interface” [8] ITU-T Reccomendation Series Q.1900 “Bearer Independent Call Control” [9] ITU-T Reccomendation Q.711 “Functional description of the SCCP Signalling Connection Control Part [10] IETF RFC 3332 “MTP3 User Adaptation Layer (M3UA)” [11] IETF Internet Draft, “MTP2 peer-to-peer Adaptation Layer (M2PA)” [12] IETF Internet Draft, “SS7 SCCP-User Adaptation Layer (SUA)” NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 57 CICCOLELLA › DE LUCA › PERLINI • Evoluzione della piattaforma di segnalazione verso la tecnologia IP — ABBREVIAZIONI 3GPP ATM BICC CAP CN CS DMA DPC ETSI FNR GRX GSR GTT HLR HSRP IETF IMS INAP ISUP ITU M2PA M3UA MAP MGw MNP MO MSC MSISDN MSU MT MTP OLO OPC OSPF OSS PLMN PoP PSTN RAN RANAP RNC RSP SAAL SCCP SCP SCTP SEP SGw SIGTRAN SIP SM 58 3rd Generation Partnership Project Asynchronous Transfer Mode Bearer Independent Call Control Camel Application Part Core Network Circuit Switched Direct Memory Access Destination Point Code European Telecomunications Standards Institute Flexible Number Routing GPRS Roaming eXchange Gigabit Switch Router Global Title Translation Home Location Register Hot Standby Routing Protocol Internet Engineering Task Force IP Multimedia Subsystem Inteligent Network Application Part ISDN User Part International Telecomunications Union MTP2 Peer-to-peer Adaptation layer MTP3 User Adaptation layer Mobile Application Part Media Gateway Mobile Number Portability Mobile Originated Mobile Switching Centre Mobile Station International ISDN number Message Signalling Unit Mobile Terminated Message Transfer Part Other Licensed Operators Originating Point Code Open Shortest Path First Operations Support System Public Land Mobile Network Point of Presence Public Switched Telephone Network Radio Access Network RAN Application Part Radio Network Controller Route Switch Processor Signalling ATM Adaptation Layer Signalling Connection Control Part Service Control Point Stream Control Transmission Protocol Signalling End Point Signalling Gateway SIGnalling TRANsport Session Initiation Protocol Short Message NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 14 n. 1 - Giugno 2005 SMDS SMMO SMSC SMSoIP SRI SS7 STP SUA TCAP TDM TR VIP VLR Short Message waiting Data Set procedure Short Message Mobile Originated Short Message Service Centre Short Message Service over IP Send Routing Information Signalling System n.7 Signalling Transfer Point SCCP User Adaptation layer Transaction Capability Application Part Time Division Multiplex nodo di TRansito Versatile Interface Processor Visited Location Register Giovanni Ciccolella si è laureato in Ingegneria Elettronica, Telecomunicazioni, all’Università di Roma “La Sapienza”, nel 1999. Dopo una breve esperienza lavorativa sulle specifiche nel campo aeronautico, nel 2000 entra in TIM, nell’area di Commutazione, tecnologie ed industrializzazione di Core Network. Quì si occupa di sistemi di segnalazione, modello di traffico, e progetti relativi alla segnalazione su IP, anche in ambito internazionale. Segue le attività di settore inerenti l’introduzione di release software e di nuovi sistemi di centrale curando la definizione delle relative specifiche e documenti di progetto. Collabora infine ai corsi di formazione specialistica per il personale TIM su tecnologie di Core Network. Marco De Luca si è laureato con lode in Ingegneria delle Telecomunicazioni all’Università di Roma “La Sapienza”. Nel 2000 entra in CSELT (oggi TILAB) dove si occupa di evoluzione dell’architettura e dei protocolli dei sistemi di rete fissa verso le reti Next Generation Networks. Dal 2002 opera nell’area di Mobile Co r e Ne t wo r k d e d ic a n d o s i a ll’ e v o l uz i one dell’architettura dei sistemi GSM/GPRS/UMTS. Dal 2003 è il referente delle attività, nell’ambito dei progetti di consulenza per TIM, relative all’evoluzione della rete di s e g n a la zio n e ve r s o I P. Da l 2 0 0 4 s i o c c u p a , in o l tre, di dimensionamento e di servizi dell’architettura IMS, partecipando alla realizzazione del servizio TurboCall. Sandro Perlini si è laureato nel 1998 in Ingegneria Elettronica all’Università di Firenze. Ha conseguito un Master in Telecomunicazioni presso il Centro IFOA di Reggio Emilia. Ha lavorato in Spazio ZeroUno nello sviluppo e nella progettazione di sistemi per Telecommunication Management Network per Pirelli Cable. Dal 1999 al 2001 ha lavorato per TILAB alla qualificazione ed evoluzione delle piattaforme di commutazione della rete mobile GSM e GPRS. Dal 2001 é in TIM, dove si occupa dell’ingegnerizzazione della Core Network GSM e dell’evoluzione per la futura integrazione delle reti 2G/3G. Ha coordinato i progetti per l’introduzione in rete TIM della segnalazione su IP.