comunicato stampa - Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
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comunicato stampa - Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
Mostra bibliografica e documentaria Pellegrino Artusi: il tempo e le opere Biblioteca Nazionale Centrale Firenze, Sala Dante 31 marzo-30 aprile 2011 Organizzata da: Accademia della Crusca, Biblioteca Nazionale Centrale Firenze, Casa Artusi , Comune di Firenze, Comune di Forlimpopoli, Università per Stranieri di Siena Curata da: Silvia Alessandri, Elisabetta Benucci, Francesca Filippeschi, Giovanna Frosini, Sergio Marchini, Paola Pirolo, Piero Scapecchi Grafica: KIDSTUDIO Inaugurazione Giovedì 31 marzo ore 16 Sala Poliziano Biblioteca Nazionale Centrale Piazza Cavalleggeri, 1 50122 Firenze Interverranno: Maria Letizia Sebastiani Direttore Biblioteca Nazionale Centrale Nicoletta Maraschio Presidente Accademia della Crusca Lucia De Siervo Comune di Firenze Giordano Conti Presidente di Casa Artusi Gianna Salvatori Doney Ricevimenti La Mostra sarà illustrata da Giovanna Frosini, Elisabetta Benucci e Sergio Marchini In occasione del centenario della morte di Pellegrino Artusi, che cade in significativa coincidenza col centocinquantesimo dell'Unità d'Italia, presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze il 31 marzo sarà inaugurata una mostra bibliografica e documentaria organizzata da BNCF, Accademia della Crusca, Comune di Forlimpopoli e Comune di Firenze, Università per Stranieri di Siena e Casa Artusi (Pellegrino Artusi: il tempo e le opere), che, attraverso una selezione di opere dell'autore, di documenti legati alla sua biografia, alla sua attività di studio, particolarmente sulla lingua, alle sue relazioni col mondo editoriale, illustrerà la genesi di un'opera che non è soltanto una raccolta di ricette, ma un testo di indubitabile valore storico e linguistico, che ha contribuito in maniera significativa alla diffusione della lingua italiana unitaria non solo scritta ma anche parlata, entrando, col suo straordinario successo, nella tradizione più consolidata del paese. Nel 1891, Pellegrino Artusi, nel suo elegante appartamento di piazza d’Azeglio a Firenze dove viveva con due domestici e due gatti, realizza per la prima volta con la penna e le pentole quella vera e propria impresa culinaria e editoriale che è l'ideazione, la stesura e la diffusione della Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene. Manuale pratico per le famiglie. La prima edizione esce con 475 ricette; il successo, insperato e imprevisto, che ne consegue determina un progressivo e inarrestabile lavoro di arricchimento, che porterà l'ultima edizione curata dall'autore e uscita quando era ancora in vita, la quattordicesima (1910), a contenere 790 articoli (e in Appendice La cucina per gli stomachi deboli). Completato dal ritratto autorevole e paterno dello scrittore, La scienza in cucina, sempre indicata col suo nome: l'Artusi, diventa familiare a generazioni di italiani e soprattutto di italiane. Superate le difficoltà iniziali per trovare uno stampatore, il libro diventerà uno dei pochi e veri best-sellers e long-sellers dell’editoria italiana. Sarà anche e soprattutto uno straordinario esempio di opera dinamica e aperta, che cresce come raccolta comunitaria e condivisa, non solo con i due domestici, Marietta Sabatini, pistoiese di Massa e Cozzile, e Francesco Ruffilli, di Forlimpopoli, ma col pubblico che attivamente partecipa, suggerisce, critica, accompagna il libro con la pratica e l’affetto. Come scriverà Marietta Sabatini, la fedele cameriera e cuoca, “l'unico suo divertimento era lo scrivere. Il libro lo cominciò quasi per ischerzo. Poi vide che gli veniva bene e vi si appassionò. A poco a poco venne ad avere una corrispondenza con persone d'ogni ceto e d'ogni parte d'Italia. Scriveva sempre. Si alzava la mattina alle otto e si metteva a tavolino fino all'ora del pranzo. Poi riprendeva a scrivere per qualche ora. Ed era un continuo alternarsi fra lo studio e la cucina, la penna e le pentole” La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene è dunque opera della maturità di un anziano gentiluomo di 71 anni, che in gioventù era stato commerciante e imprenditore, ma che dedicatosi da tempo agli studi, dà alle stampe il risultato della sua passione per la gastronomia ma anche per la corretta organizzazione e l’economia domestica, strutturata secondo i principi dell’igiene e della modernità. La Mostra Pellegrino Artusi: il tempo e le opere, nelle sue diverse articolazioni, si propone di ricostruire il lungo percorso di formazione culturale e di vita sociale del suo autore, dagli interessi letterari, concretizzatisi nelle due opere di scarso successo Vita di Ugo Foscolo. Note al carme dei Sepolcri. Ristampa del Viaggio sentimentale di Yorick tradotto da Didimo Chierico (1878) e Osservazioni in appendice a trenta lettere di Giuseppe Giusti (1881), al rigoroso e attento apprendistato sulla lingua italiana, con la consultazione di testi grammaticali e vocabolari dalla cui quotidiana consultazione Artusi formerà la sua lingua., per concludere con le principali edizioni della sua opera, stampata per la prima volta a Firenze nel 1891 a spese dell’autore in mille esemplari e oggi tradotta in inglese, spagnolo e portoghese. Il ricettario di Artusi fonda così il codice alimentare e culinario della nascente Italia borghese: basato sulle tradizioni romagnolo-bolognese e toscano-fiorentina, individua il nucleo essenziale della cucina della nazione appena unita. Orario: Lunedì-Venerdì 10.30-12.30; 15.30-17.30 Sabato 10-12.30 Info: [email protected] Tel. 055 24919257; 055 24919322