Nuovo terremoto in consiglio Bezzi lascia,entra Cesana
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Nuovo terremoto in consiglio Bezzi lascia,entra Cesana
[LECCO 19] LA PROVINCIA MARTEDÌ 29 SETTEMBRE 2009 [ GRANDI MANOVRE ] Nuovo terremoto in consiglio Bezzi lascia,entra Cesana Tensione nella maggioranza, a breve via anche Badessi e Mauri Era da anni che si andava ripetendo lo stesso leit motiv all’interno della maggioranza di centrodestra: «nessuno si dimetta dal consiglio, non si può lasciare il posto a Luca Cesana». Luca Cesana come il lupo nero. Incontrollabile, indipendente, troppo critico e capace di gesti clamorosi. E dal prossimo consiglio comunale invece proprio lui ex consigliere comunale per quattro mandati, ex assessore alla Cultura del Comune, anima indipendente del Pdl esponente di «Lecco Liberale» siederà al posto di Gianluca Bezzi, l’ex capogruppo del Pdl (area formigoniana) che ora ricopre la carica di assessore al Territorio in Provincia. I due ruoli a lungo andare sono diventati insostenibili, la scelta per Bezzi è stata inevitabile. «Mi spiace molto lasciare il consiglio - commenta - sono in quell’aula dal 2001 e con il consiglio ho un legame affettivo, 8 anni di impegno durante i quali ho ricoperto diverse cariche. È stata una decisione sofferta ma credo di responsabilità - aggiunge - visto che ho deciso di far parte dell’amministrazione provinciale». Ma nonostante le rassicurazioni la decisione ha lasciato tutti a bocca aperta. Ieri mattina subito dopo la consegna delle dimissioni è scoppiato il putiferio. Telefonate a raffica al capogruppo del Pdl per cercare di capire cosa stia succedendo, perché mai l’area formigoniana che non ha sganciato consiglieri nemmeno quando si è trattato di entrare in giunta in Comune (e infatti sono stati scelti assessori esterni addirittura da Nibionno) , stavolta ha deciso di mollare la presa e far entrare un consigliere tanto diverso per impostazione. Una scelta? Una casualità? Il capogruppo Filippo Boscagli allarga [ LA SCHEDA ] Il consiglio comunale Negli ultimi anni sono stati moltissimi i ricambi di consiglieri in coniglio comunale, tanto che ormai siamo arrivati quasi in fondo alla lista. Nella prossima seduta il consigliere Gianluca Bezzi dimesso ieri mattina verrà sostituito da Luca Cesana. Ma con ogni probabilità anche Nicola Badessi sempre assente per motivi di lavoro lascerà il consiglio sostituito con Emidio Quaglia, ex segretario le braccia. «Eravamo così sicuri che nessuno avrebbe fatto entrare Luca Cesana che davamo per scontato che nessuno si dimettesse - commenta Filippo Boscagli - ma le motivazioni di Bezzi sono altamente condivisibili e la scelta è stata naturale. Lo capisco. In ogni caso una testa pensante in consiglio non può che far bene». Il sindaco Antonella Faggi in realtà non la pensa così e avrebbe già chiesto di spingere Nicola Badessi (in India?) alle dimissioni per avere un po’ di tranquillità sui numeri con l’ingresso di Emidio Quaglia. Ma non sarà l’unico Airoldi e Muzzi. La Lega invece perderà Emanuele Mauri, presidente di Linee Lecco forse incompatibile con il ruolo, sostituito da Tarcisio Missaglia, e con lui magari Pierino Locatelli, consigliere della comunità parco del Monte Barro a sua volta con problemi di incompatibilità. Al sui posto Luciano Mario Colombo. Anche Francesco Sorrentino in ogni caso è un caso delicato visto che non è mai presente in consiglio. che lascerà il consiglio a breve. Anche Emanuele Mauri, ex presidente del consiglio ora presidente di Linee Lecco, avrebbe deciso di dimettersi per evitare qualsiasi dubbio sull’incompatibilità, vista la delicatezza della normativa. E se passasse questa linea anche Pierino Locatelli (Lega) consigliere del parco Monte Barro dovrebbe decidere se rinunciare all’indennità o mollare il consiglio. Al suo posto, se così fosse, entrerebbe Luciano Mario Colombo. Le sorprese insomma non sono ancora finite. Lorenza Pagano CONSIGLIO COMUNALE nuovi spostamenti L’INTERVENTO «Non sono il soldatino di nessuno,tantomeno del sindaco» Non sarà un consigliere passivo Luca Cesana. In una nota che leggerà come discorso d’ingresso in consiglio comunale, annuncia che pur attendendosi scrupolosamente «all’accordo sottoscritto con l’allora coordinatore provinciale di Forza Italia, Bruno Colombo», sarà leale alla maggioranza ma anche parte attiva. Quindi se serve anche critica e per nulla scontata. «Leggevo, in una recente intervista, che l’attuale Sindaco si definisce "un soldatino della Lega": - scrive Cesana - ecco, io non sono mai stato, non sono, non sarò un soldatino di nessuno e, men che meno, del Sindaco. Per essere chiari, non ho alcuna intenzione di rinnegare alcune critiche, anche dure, che ho rivolto all’Amministrazione». Come ad esempio quella sull’ordinanza che vieta l’uso di bevande alcoli- [ COMMISSIONE CONTROLLO E GARANZIA ] «Mancano parcheggi e uffici pubblici La quarta torre così non si potrà fare» Hanno terminato l’istruttoria e ora la documentazione è stata consegnata a tutti i consiglieri comunali oltre che assessori. E dopo tanto parlare per sentito dire, per illazioni e per prese di posizione, ora sono i documenti che parlano. E sull’area della Meridiana con relativa quarta torre i dati parlano chiaro: l’amministrazione non ha controllato che l’operatore ottemperasse ai suoi obblighi, e l’operatore non ha fatto tutto quel che gli era stato chiesto. L’ipotesi di una quarta torre a queste condizioni sembra remota. non potrebbe essere convertita a residenziale. In questo caso il Comune non ha sorvegliato che la convenzione venisse rispettata. GLI APPROFONDIMENTI La commissione speciale permanente di controllo e garanzia presieduta dal capogruppo di minoranza Alfredo Marelli (nella foto) ha effettuato alcune verifiche e approfondimenti sull’attuazione delle convenzioni e il 15 settembre ha approvato la relazione. L’excursus parte dall’analisi della prima convenzione urbanistica stipulata il 12 luglio del 1988 aggiornata poi in un paio di volte, acquisendo poi documentazione sulla passerella, sugli accordi con le ferrovie, le delibere della giunta del 1991. SOVRAPPASSO: CHI PAGA? Nella convenzione (art.12) era prevista la realizzazione dell’asse interscambio ferro. Non c’è riferimento all’ipotesi di un risarcimento nel caso non venisse realizzata ma a giudizio della commissione l’attuale progetto del sovrappasso che arriva in via Balicco non rappresenta un funzionale collegamento interscambio con il terminal bus ipotizzato e realizzato suolo in parte sul piazzale del Caleotto. Insomma sarebbe scomodo e lontano. Ma l’aspetto più inquietante rilevato dalla commissione è che dalla documentazione, era l’operatore che avrebbe dovuto definire con le Ferrovie i disciplinari per l’autorizzazione, invece il Comune si impegnava a finanziare con mutui o finanziamenti il collegamento. L’operatore non ha rispettato gli accordi, anzi, è stato il Comune ad attivarsi con le ferrovie spendendo 72.930 euro. Perché? IL QUARTO GRATTACIELO Come già detto anche dal Tar, se l’operatore vorrà realizzare la quarta torre potrà farlo solo rispettando tutte le norme vigenti ora, in particolare le aree standard, visto che la concessione è scaduta. Il centro dispone di parcheggi in misura insufficiente e la proprietà non ha ottemperato agli impegni sottoscritti. Ovvero una delle tre torri esistenti non è stata destinata a terziario pubblico e PARCHEGGI E VERDE Gli ingressi e le uscite pubbliche dei parcheggi sono inaccessibili e pericolose, non c’è segnaletica e il verde non è attrezzato. Ma soprattutto per la quarta torre non sono stati realizzati i parcheggi e il Bennet usa quelli pubblici. Insomma in quella zona così caotica un nuovo insediamento senza standard sarebbe problematico. L.Pag. che. «Ciò fa paura a qualcuno? Tanto peggio per lui (o lei). Ove qualcuno andasse alla ricerca di obbedienza supina e sostegno "soldatesco", lo informo (se ce ne fosse bisogno) che, per dirlo con una celebre canzone di Bob Dylan: "It ain’ me you are looking for babe", ovvero: non sono io quello che stai cercando baby. Anche questo suscita malessere? Non me ne potrebbe importare di meno».