Che cos`è il biofeedback - Centro Regionale di Psicologia per lo Sport
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Che cos`è il biofeedback - Centro Regionale di Psicologia per lo Sport
MASTER UNIVERSITARIO DI 2° LIVELLO IN “PSICOLOGIA DELLO SPORT” Corso di: Fondamenti psicofisiologici della prestazione motoria e sportiva. sportiva. Modulo di: Tecniche di Biofeedback Docente: !Prof. Francesco Di Russo Contatti: E-mail: [email protected] Home-page: www.webalice.it/fdirusso/FDR Sito di Psicologia: www.psicologia-iusm.webhop.info Sommario L’approccio Psicofisiologico Che cos’è il biofeedback Biofeedback e sport Applicazioni cliniche e sportive La tecnica e le apparecchiature L’approccio PsicoFisiologico Nasce dallo stretto rapporto tra mente e corpo “Principio psicofisiologico” psicofisiologico” ogni cambiamento dello stato fisiologico è associato ad un parallelo cambiamento dello stato mentale ed emozionale, consapevole o inconsapevole e viceversa …. (Green et al., 1970) La Psicofisiologia studia il rapporto tra indici fisiologici e psicologici Ad es. Nei paracadutisti: la frequenza del battito aumenta e simultaneamente aumenta l’l’ansia (Falk e Bar Eli, Eli, 1995) 1 L’approccio PsicoFisiologico Gli indici psicofiologici Indici elettrofisiologici Temperatura termocutanea EEG Respirazione EMG EKG Pupillometria Misure cardiovascolari GSR EOG Che cos’è il biofeedback Il biofeedback è un procedimento attraverso il quale il soggetto impara a riappropriarsi della capacità di controllare e di poter influenzare le proprie risposte fisiologiche attraverso una retroazione psicofisiologica e una maggiore propriocezione (Blanchard e Epstein, Epstein, 1978) Che cos’è il biofeedback Nell’organismo esistono alcune funzioni che sfuggono al controllo cosciente della persona. Di norma sono prodotte dal sistema nervoso autonomo o neurovegetativo (per esempio il respiro o il battito cardiaco) altre invece diventano automatiche con l’educazione, come nel caso del controllo degli sfinteri, che si apprende in tenerissima età. Tuttavia è dimostrato che anche alcune funzioni autonome sono influenzate da atti di cui la persona è consapevole. Per esempio, l’ira fa aumentare le pulsazioni cardiache 2 Che cos’è il biofeedback In molte situazioni si riesce a controllare certe funzioni “nascoste” soltanto che quasi sempre il soggetto non sa come ha fatto. Scopo del biofeedback è rendere manifesto come si ottiene questo risultato. Uno degli esperimenti più classici è quello della pressione arteriosa: (al soggetto si applica uno sfigmomanometro collegato a un campanello ed ogni volta che la pressione arteriosa scende al di sotto di un livello stabilito, il campanello suona) Che cos’è il biofeedback Letteralmente significa retroazione biologica. Il Biofeedback sono informazioni biologiche sugli stati del nostro corpo. Queste informazioni sono percepite mediante un dispositivo che rileva e monitorizza le risposte psicofisiologiche, di cui il soggetto non è consapevole e che non controlla coscientemente ! Biofeedback training: training: tecnica che usa il biofeedback per insegnare al soggetto come controllare processi psicofisiologici involontari mediante l’esercizio. Che cos’è il biofeedback si impara a influenzare le risposte fisiologiche che normalmente non sono sotto il controllo volontario che normalmente sono controllate facilmente, ma (per trauma/ disturbo) attualmente sono scarsamente controllate ! usato nel trattamento di problemi di salute (ipertensione, mal di testa da tensione, emicrania, ansia, insonnia) ! Recentemente usato anche per migliorare le prestazioni atletiche 3 Storia del biofeedback Anni 40: Iniziano i primi studi Anni 60: introdotto Anni 70: prime applicazioni allo sport (Zaichkowsky, 1975) anni 80: la psicologia dello sport usa il biofeedback per l’applicazione sullo stato di arousal degli atleti Anni 90: prevalentemente in sport closed skill (Collins, 1995) attualmente: parte di un programma complesso di training mentale (la tecnica interessa molto agli atleti) Biofeedback e Sport La psicologia dello sport si è interessata al biofeedback sin dai primi anni ’80 applicandolo: per indurre delle modificazioni nello stato di attivazione degli atleti (ad es. Zaichkowsky, 1983) per individuare le condizioni psicofisiologiche associate al miglioramento della prestazione sportiva. Biofeedback e Sport Nonostante il crescente interesse da parte dei ricercatori il biofeedback, nel mondo dello sport, è ancora poco conosciuto e non applicato in modo ampio. Ad oggi l'utilizzo del biofeedback non è ancora considerato parte integrante dell'ordinaria preparazione sportiva, sia mentale che fisica Molti atleti e allenatori non ne conoscono l'importanza e le potenzialità nei processi di allenamento. 4 Biofeedback e Sport molto usato in sport closed skill (target sport) le misure psicofisiologiche utili per diagnosi e intervento incomprensioni fra praticanti (atleta o allenatore) e psicologi dello sport Biofeedback e Sport lo psicologo: atteggiamento scientifico e un approccio probabilistico il praticante: approccio deterministico; con l’unico obiettivo migliorare la performance. questi diversi punti di vista sono all’origine di fraintendimenti e rifiuti il metodo può apparire troppo scolastico a chi privilegia l’applicazione (ma non si può fare in modo grezzo) Biofeedback e Sport Nel campo della psicologia applicata allo sport, il BFB è una delle tecniche più efficaci per facilitare l'apprendimento dell'autoregolazione dell'attivazione. è stato riconosciuto, infatti, il grande potenziale offerto dalla psicofisiologia per la comprensione e il miglioramento della prestazione atletica. 5 Biofeedback e Sport ! Il BFB, abbinato a tecniche di rilassamento e/o di attivazione, può essere utilizzato con successo al fine di ottenere un apprendimento sistematico del processo di psicoregolazione. psicoregolazione. ! permette all'atleta di definire soggettivasoggettivamente e affrontare attivamente le situazioni, considerandone le caratteristiche specifiche. Biofeedback e Sport L'utilizzo del BFB consente la realizzazione dei seguenti obiettivi : ! Controllo dell'attivazione ! Riduzione dell'ansia da prestazione, del dolore e della fatica ! Incremento della forza muscolare ! Regolazione del ritmo cardiaco ! Gestione dello stress ! Ottimizzazione della performance Obiettivo del biofeedback training giungere all’ all’autoregolazione dell’ dell’atleta (invece che per prove e errori) funzionare da solo, come con pilota automatico, utilizzando il feedback autopercepito 6 Campi applicativi Il numero di applicazioni del Biofeedback per la diagnosi e la terapia è pressoché illimitato. Il Biofeedback migliora il benessere fisico, psicosomatico e mentale Tensione muscolare Emicrania, Mal di testa Incontinenza Disturbi circolatori Tinnito Dolori di schiena Riduzione dello stress Disturbi psicosomatici procedura di preparazione alla competizione Uso del BFB computerizzato e del videoregistratore, abbinati a tecniche di rilassamento e/o attivazione per simulare le sensazioni delle situazioni di gara. Approccio a tre stadi: PRIMO STADIO: baseline SECONDO STADIO: l'atleta viene istruito sul BFB, impara la respirazione e come controllare in modo consapevole le sue risposte psicofisiologiche TERZO STADIO: l'atleta impara a modificare volontariamente i propri livelli di attivazione e a mantenere questo stato per quanto lo desidera Studi scientifici di biofeedback (83) 7 Biofeedback come cura per l’ansia Il biofeedback aiuta a diventare coscienti delle risposte fisiologiche mentre si diventa ansiosi ed aiuta ad imparare a rilassarsi Quando il biofeedback può curare l’ansia? • In presenza di Problemi di respirazione che causano l'ansia • Quando una persona sperimenta forti livelli di ansia • L'ansia perdura molto più a lungo di quanto dovrebbe • Le normali risposte del corpo ad una situazione di emergenza non si interrompono mai. Biofeedback come cura per l’ansia Problemi di respirazione che causano l'ansia: Metà o più delle persone che abitualmente respirano troppo velocemente con respiri poco profondi sono ansiosi a causa degli effetti della loro respirazione sulla chimica dei loro cervelli. La maggior parte di queste persone non sono informate che hanno modelli di respirazione errati. Questi modelli errati sono rilevati facilmente usando le valutazioni psicofisiologiche e sono corretti usando parecchi tipi di biofeedback realizzati per aiutare le persone a normalizzare i loro modelli di respirazione. Quando la respirazione è normalizzata, l'ansia va via. Biofeedback come cura per l’ansia Quando le normali risposte del corpo ad una situazione di emergenza non si interrompono mai. Ciò può causare usura al corpo. Le reazioni fisiologiche all’ansia sono valutate esattamente usando le tecniche di registrazione psicofisiologica. I trattamenti di Biofeedback mostrano al paziente i livelli anormali di risposta fisiologica. I pazienti usano questa comprensione per riconoscere quando stanno diventando ansiosi in modo anormale (così imparano ad identificare cosa realmente sta causando l'ansia) e per controllare la loro ansia. 8 Evidenze sull'efficacia del biofeedback per livelli anormali di ansia La maggior parte degli studi mostra che il biofeedback è equivalente al rilassamento progressivo o alla meditazione. Hurley e Meminger (1992) hanno usato il biofeedback frontale muscolare con 40 soggetti ed hanno trovato una riduzione dell'ansia nel tempo usando il test (STAI). Wenck, Leu e D'Amato (1996) hanno addestrato 150 studenti al biofeedback termico e muscolare ed hanno trovato una riduzione significativa dell'ansia di stato. Evidenze sull'efficacia del biofeedback per livelli anormali di ansia Romney e Roome (1985) hanno confrontato rilassamenti muscolari progressivi con l’addestramento al biofeedback muscolare di 30 bambini ed hanno trovato un vantaggio. Scandrett, Bean, Breeden, & Powell (1986) hanno trovato un certo vantaggio di rilassamento muscolare progressivo con il biofeedback EMG nella riduzione dell'ansia in pazienti adulti psichiatrici. Vanathy, Sharma e Kumar (1998), applicando il biofeedback EEG al disturbo generalizzato di ansia, hanno confrontato i livelli aumentati di onde alfa con i livelli aumentati di theta. Entrambe le procedure erano efficaci nel far diminuire i sintomi. Evidenze sull'efficacia del biofeedback per livelli anormali di ansia Rice, Blanchard e Purcell (1994) hanno studiato la riduzione dell'ansia generalizzata confrontando i gruppi che hanno provato biofeedback . Tutti i gruppi di trattamento hanno avuti diminuzioni paragonabili e significative di ansia. Risultati simili sono stati ottenuti da Sarkar, Rathee e Neera (1999) confrontando la risposta del disturbo di ansia generalizzata alla farmacoterapia ed al biofeedback; i due trattamenti hanno avuti effetti simili sulla riduzione dei sintomi. 9 Evidenze sull'efficacia del biofeedback per livelli anormali di ansia Hawkins, Doell, Lindseth, Jeffers e Skaggs (1980), concludono da uno studio con 40 schizophrenici ospedalizzati che il biofeedback termico e le istruzioni di rilassamento hanno avuto un effetto equivalente sulla riduzione di ansia. Fehring (1983) ha dimostrato che aggiungendo il biofeedback GSR alla tecnica di rilassamento tipo Benson riduceva i sintomi di ansia più del rilassamento da solo. Emozione pre-gara e attività inferire gli stati mentali dagli stati fisiologici Hanin (1995) ha usato una varietà di indici periferici di eccitazione in combinazione con self-perceived rating per stabilire la Zona individuale di funzionamento ottimale (studio hokey) EEG e PE Ritmo alfa (8-13 Hz) indice dell’attenzione visiva (stato di riposo) indicatore di self-talk se presente a certi elettrodi T3 e C3 vicini all’area del linguaggio Broca e Wernike. Self-talking associato con emozioni negative (Hatfield, 1984) associazione fra alfa power nell’emisfero sinistro e buona prestazione in target sports shooting, Hatfield Landers et al., 1984; golf Crews e Landers, 1993; karatè Collins Powell e Davis, 1990; calcio penality taking Collins Powell e Davis, 1991; sollevamento pesi Gannon, 1991. 10 Direzione dei cambiamenti psicofisiologici attesi rispetto alla baseline in un test di SRT Risposta fisiologica HR GSR EMG riposo cala cresce cala tensione cresce cala cresce riscaldamento cala cresce cala competizione cresce cala cresce La tecnica Tre elementi centrali - raccolta dati - analisi ed interpretazione - presentazione del feedback interpretazione dei segnali: ci può essere una overoverinterpretazione si cercano correlazioni fra misure psicofisiologiche e misure verbali/ comportamentali viceversa sarebbe necessario indagare i legami causali fra gli eventi Raccolta dati Il BFB utilizza strumenti dotati di sensori e trasduttori (convertitori) che forniscono informazioni sullo stato di funzioni biologiche che solitamente non sottostanno al controllo volontario. Attraverso il BFB è possibile identificare le condizioni psicologiche dell'atleta associate sia alle prestazioni migliori che a quelle peggiori misurare gli effetti delle tecniche di rilassamento o attivazione. 11 Raccolta dati Il sistema può, simultaneamente o separatamente, mostrare sullo schermo diverse funzioni psico-fisiologiche tra cui: LA FREQUENZA CARDIACA (HR) Prevede la misura della frequenza cardiaca del segnale elettrocardiografico rilevato sulle derivazioni periferiche (ad esempio mano destra-mano sinistra). LA CONDUTTANZA CUTANEA (GSR) utilizza per la rilevazione del segnale due elettrodi da applicare sulle dita della mano dominante. L'ATTIVITÀ ELETTRICA MUSCOLARE (EMG) attraverso elettrodi posti in prossimità dei muscoli interessati che rilevano lo stato di tensione del soggetto Le apparecchiature Poligrafo analogico Poligrafo digitale Le apparecchiature Moderni Poligrafi con tecnologia wireless (wiwi-fi o blue tooth) tooth) Modulo EMG Modulo HR GSR Temperatura Modulo Respiratorio 12 Le apparecchiature I sensori sono di diverso tipo in base alla risposta psicofisiologica da rilevare EMG Respiratori HR Per incontinenza Temperatura GSR Le apparecchiature I sensori EMG sono posizionati in distretti muscolari distinti in base al problema. Le apparecchiature Il Feedback Il feedback visivo è realizzato mediante la rappresentazione a barre su "display" LCD o di simboli di varia natura su monitor per computer. Il feedback acustico consiste in un suono variabile in frequenza (solitamente secondo 3 modalità selezionabili), riprodotto in un piccolo altoparlante oppure, in alternativa, in una cuffia. cuffia. 13 Tipica modalità di visualizzazione del Profilo psicopsico-fisiologico Esempio di visualizzazione del BFB cardiaco Le apparecchiature portatili Termometro per mani e piedi ritmo respiratorio e pressione del sangue. 14 Le apparecchiature portatili attività elettrica cerebrale (ritmo alfa). alfa). conduttanza cutanea (GSR) Conclusioni lo stress psicologico durante l’allenamento e la gara possono essere ridotti con biofeedback le sperimentazioni sono limitate, ci vorrebbero più dati funziona meglio se è parte di un intervento più completo non si può concludere per una relazione causale fra biofeedback e performance; però - HR, EEG, respiro: in compiti di mira task (arco, tiro, golf) - T, EDA, EMG in sport di concentrazione (ginnastica) - EMG, GSR in sport di combattimento (judo, wrestling) - EMG, GSR, respiro in nuoto, biatlon 15