La partecipazione del RLS al processo di valutazione dei rischi

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La partecipazione del RLS al processo di valutazione dei rischi
La partecipazione del RLS al
processo di valutazione dei
rischi
Oriana Rossi
30 settembre 2009
Sala Congressi - Ente Livornese Scuola
Edile - Livorno
Definizione normativa di
“valutazione dei rischi”
• valutazione globale e documentata di
tutti i rischi per la salute e sicurezza dei
lavoratori presenti nell’ambito
dell’organizzazione in cui essi prestano la
propria attività, finalizzata ad individuare
le adeguate misure di prevenzione e di
protezione e ad elaborare il programma
delle misure atte a garantire il
miglioramento nel tempo dei livelli di
salute e sicurezza
Valutazione dei rischi
• La valutazione dei rischi è la base
dell’approccio europeo per la prevenzione
degli infortuni sul lavoro e delle malattie
professionali.
• se il processo di valutazione dei rischi viene
condotto in maniera inadeguata o se tale
processo, che costituisce il punto di partenza
dell’approccio alla gestione della salute e della
sicurezza, non viene realizzato affatto, è poco
probabile che siano individuate o messe in atto
misure preventive appropriate
Che cos’è la valutazione dei rischi
• Consiste in un esame sistematico di tutti
gli aspetti dell’attività lavorativa, volto a
stabilire i rischi: R= PXD
1. cosa può provocare lesioni o danni
2. se è possibile eliminare i pericoli
3. nel caso in cui ciò non sia possibile quali
siano le misure di prevenzione o di
protezione da mettere in atto per
controllare i rischi
Cosa non deve contenere il
DVR
• La violazione di norme
• Le fotocopie delle norme di riferimento
• I riferimenti a rischi e situazioni diverse da quelle
aziendali
• Documentazione inutile e superflua rispetto alla
valutazione dei rischi reali
• Il documento deve essere il più possibile
sintetico e consultabile
• (Occorre evitare di compilare enormi tomi di
carta del tutto inutilizzabili!!!)
E in concreto….
• Una relazione in cui sono specificati:
• I nominativi di Rspp, Rls e medico competente
• La descrizione di tutte le attività e mansioni
lavorative
• Il lay out dell’azienda
• I criteri adottati per la valutazione dei rischi
• L’analisi dei rischi individuati (fonti di pericolo,
dati sanitari, dati infortunistici)
• L’indicazione delle misure di prevenzione e
protezione attuate e dei DPI adottati
• Il programma di miglioramento e i soggetti che
vi debbono provvedere (procedure e chi fa cosa)
I contenuti:
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Tipologia di attività
Sede di lavoro unica o multipla
Fasi di lavoro e relative mansioni
Suddivisione dei lavoratori per gruppi
omogenei, relativamente alle mansioni svolte
• Organizzazione e caratteristiche degli
addetti (genere, età, paese di provenienza,
tipologie contrattuali, disabilità)
• Linee guida, norme di buona tecnica,
standard di riferimento ecc. (es. algoritmi per
la valutazione del rischio chimico, Niosh per
la movimentazione manuale dei carichi,
modelli di questionari per lo stress…)
Le differenze di genere
• Uomini e donne sono persone caratterizzate da
specificità fisiche e psichiche che determinano
reazioni differenti per esposizioni ai medesimi
rischi.
• I TLV e i VL sono asessuati: si dice che tutelano
la maggioranza dei lavoratori sani, considerando
il genere, il numero di lavoratrici tutelate è
inferiore a quello dei lavoratori tutelati
• I dati della sorveglianza sanitaria devono essere
obbligatoriamente differenziati per genere.
Perché valutare età, disabilità….?
• I lavoratori minorenni sono soggetti ad una
normativa specifica (lavori vietati,
necessità di tutor, formazione
particolare…..) stante la non completa
maturità psico/fisica
• Le caratteristiche fisiche del corpo umano
si modificano con l’età (es. diversa
tolleranza al carico fisico)
• I disabili devono essere adibiti a mansioni
confacenti (L. 68/99 collocamento mirato)
Provenienza da altri paesi
• Lingua: difficoltà per informazione e
formazione
• Cultura, abitudini, stili di vita
determinano diversità nella percezione
dei rischi e anche diversa sensibilità
rispetto al valore della vita e della salute
• L’etnia comporta diversa suscettibilità
e/o resistenza alle malattie e in generale
agli agenti lesivi
Tipologie contrattuali
• I contratti atipici determinano in generale
un minore livello di tutela
• Frequenti cambiamenti di lavoro generano
una condizione di debolezza rispetto alle
esigenze di informazione e formazione
• Il senso di precarietà fa si che la priorità
sia il mantenimento del posto di lavoro
rispetto alla percezione del rischio
Un percorso per effettuare la
valutazione dei rischi
• Fase 1. Individuare i pericoli e le persone a rischio
• Fase 2. Valutare e dare un ordine di priorità ai rischi • Fase 3. Decidere l'azione preventiva
• Fase 4. Intervenire con azioni concrete
• Fase 5. Controllo e riesame
In sintesi
• La valutazione dei rischi è un processo
dinamico, che consente alle aziende e alle
organizzazioni di mettere a punto una politica
pro-attiva di gestione dei rischi sul lavoro.
• Un'adeguata valutazione del rischio consiste, tra
le altre cose, nell'assicurarsi che siano esaminati
tutti i rischi pertinenti (non solo quelli ovvi o
immediati), verificando l'efficienza delle misure
di sicurezza adottate, documentando gli esiti
della valutazione e provvedendo regolarmente a
una revisione della valutazione per garantire che
rimanga aggiornata.
Ruoli e responsabilità dei lavoratori
• È importante che i lavoratori partecipino al
processo di valutazione dei rischi.
• I lavoratori conoscono le problematiche e sanno
come si svolge in dettaglio l'adempimento delle
loro mansioni o attività.
• Le loro conoscenze o competenze pratiche,
sono spesso necessarie e indispensabili per
elaborare misure di prevenzione efficaci.
• La partecipazione dei lavoratori è un'azione
fondamentale per assicurare una gestione della
sicurezza e della salute sul lavoro efficiente
ed efficace da parte del datore di lavoro.
I RLS hanno il diritto/dovere di:
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essere consultati in merito all'organizzazione della valutazione
dei rischi e alla nomina delle persone incaricate di effettuarla;
avvertire i supervisori o i datori di lavoro sugli eventuali rischi
percepiti;
segnalare i cambiamenti sul luogo di lavoro;
essere informati sui rischi per la loro sicurezza e salute e sulle
misure necessarie per eliminare o ridurre tali rischi;
essere coinvolti nel processo decisionale relativo alle misure di
prevenzione e di protezione da mettere di atto;
chiedere al datore di lavoro di attuare misure adeguate e di
presentare proposte per ridurre al minimo i rischi o rimuovere il
pericolo alla fonte;
cooperare per consentire al datore di lavoro di garantire un
ambiente di lavoro sicuro;
ricevere formazione/istruzioni sulle misure da mettere in atto;
è importante ricordare che i rappresentanti dei lavoratori
devono ricevere una formazione adeguata, tale da consentire
loro di partecipare alla valutazione dei rischi e di essere
consapevoli del proprio ruolo all'interno della stessa.
RLS devono essere informati su :
• i pericoli , i rischi e le modalità con cui si verificano;
• i materiali, le attrezzature e le tecnologie impiegate
sul lavoro;
• le procedure di lavoro, l'organizzazione dell'attività
lavorativa e l'interazione dei lavoratori con i materiali
utilizzati;
• il tipo, la probabilità, la frequenza nonché la durata
dell'esposizione ai pericoli.
• il rapporto tra l'esposizione a un pericolo e il suo
effetto;
• le norme e i requisiti giuridici pertinenti ai rischi
presenti sul luogo di lavoro;
• ciò che è ritenuto buona prassi nei settori non
regolamentati da norme
Strumenti del R L S nel processo di
valutazione del rischio
• Raccolta di
informazioni dai
lavoratori (ascolto
attivo)
• Accesso alle
informazioni aziendali
• Idee e proposte di
miglioramento
• Verifica e controllo sul
campo delle misure
programmate
• segnalazione di
eventuali situazioni a
rischio misconosciuto
Cosa può fare il RLS
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1.
1.
2.
3.
D.lgs 106/09 art.29 c.2 : il datore di lavoro effettua
la valutazione dei rischi ed elabora il relativo
documento previa consultazione del/dei RLS.
Previa vuol dire che la consultazione deve avvenire
prima o durante il processo di valutazione.
Il primo passo è dunque quello di richiedere
ufficialmente di essere consultato.
Il compito più impegnativo per il RLS è poi quello
di verificare che siano valutati tutti i rischi di tutti/e
i lavoratori/trici
Deve inoltre verificare che nel documento siano
esplicitati i criteri adottati per eseguire la
valutazione, le norme tecniche seguite e le
eventuali misurazioni dei livelli di esposizione
specifica effettuate.
il contributo dell’RLS è costituito dalle
conoscenze sui tempi e modalità di esposizione
dei lavoratori per ogni postazione
Alcune proposte
• Un buon metodo per poter contribuire attivamente
alla valutazione dei rischi, o per controllarne la
validità, è costruirsi una propria check-list con i
rischi che si ritiene essere presenti in azienda e
controllare sul documento se sono stati affrontati
tutti e in che maniera.
• Esistono su Internet tantissime check-list già
proposte per i vari settori lavorativi (un elenco
abbastanza esaustivo si trova nel sito dell’ISPESL
www.ispesl.it nella sezione documenti).
• Può essere utile costruirsi la propria inserendo i
vari rischi presenti sul proprio luogo di lavoro (per
ciascuna mansione e/o postazione) consultando i
compagni di lavoro
Una possibile check list
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RISCHIO FISICO:
rumore
vibrazioni
radiazioni elettromagnetiche
radiazioni ottiche artificiali
microclima
radiazioni ionizzanti
VDT
RISCHIO CHIMICO
RISCHIO CANCEROGENO
AMIANTO
Rischi di natura ergonomica (Movimentazione carichi, posture
etc)
RISCHIO BIOLOGICO
RISCHIO PSICOSOCIALE
RISCHI DI GENERE
RISCHIO ORGANIZZATIVO (turni, carichi lavoro etc)
Altre azioni
• Analizzare il registro infortuni e porre particolare
attenzione anche agli incidenti che, pur non avendo
comportato danni importanti, possono però
smascherare situazioni di rischio anche grave da
modificare.
• Analoga considerazione deve essere rivolta ai
risultati degli accertamenti sanitari da riportare tra
l’altro nel documento di valutazione dei rischi
(senza conoscere i danni non è possibile nemmeno
di valutare i rischi) ovvero a eventi sentinella di
patologie professionali o correlate con l’attività
lavorativa e spesso legati a fattori nuovi di rischio
(ergonomici, allergici, chimici, organizzativi etc).
Occorre creatività nella rilevazione
dei problemi di salute:
• Questionari ad hoc (esperienze in Eni,
TRW etc)
• Altri modelli di rilevazione sintomi
• ..................
Una proposta
Attenzione a verificare nel
documento se:
• sono prese in considerazione le differenze di
genere (diversi limiti di riferimento in caso di
lavoratori uomini o donne) e, se nel luogo di
lavoro ci sono lavoratrici, il documento di
valutazione dei rischi deve indicare se ad ogni
mansione possono essere adibite lavoratrici in
gravidanza o in puerperio.
• Sono state valutati i rischi considerando le
differenze di età, etnie, contratti e disabilità dei
lavoratori
Il programma delle misure
• I RLS possono verificare e contribuire alla
programmazione delle misure di prevenzione
ovvero stabilire i tempi di attuazione delle
misure: entro quando
• Occorre stabilire un ordine di priorità
• La priorità sarà determinata da:
-gravità del rischio
-fattibilità tecnica
-disponibilità
economiche del datore di lavoro
• Importante programmare i momenti di verifica
delle misure adottate (sono ancora efficaci?
Occorre modificarle e adattarle alle nuove
condizioni di lavoro?)
Questionario a un campione di RLS
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23% donne
76% uomini
Anzianità come RLS : media 6 anni
Formazione specifica per RLS ?
Ditta con lavori in appalto
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Hai mai consultato la valutazione dei
rischio?
54%
Sei stato coinvolto nel processo di
valutazione?
44%
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75%
15%
Su quali rischi ritieni di non avere abbastanza
informazioni nel documento di valutazione?
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RISCHIO FISICO:
Rumore
29%
Vibrazioni
39%
radiazioni (elettromagnetiche, ottiche artificiali, ionizzanti)44%
Microclima
52%
VDT
21%
RISCHIO CHIMICO
42%
RISCHIO CANCEROGENO
40%
AMIANTO
42%
Rischio ergonomico
54%
RISCHIIO BIOLOGICO
40%
RISCHIO PSICOSOCIALE
50%
RISCHI DI GENERE
33%
RISCHIO INFORTUNISTICO
27%
Grazie e buon lavoro
Le relazioni fondamentali del RLS
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Con i lavoratori
Con il sindacato
Con il datore di lavoro
Con il RSPP
Con il MC
Con gli Esperti
Con le Istituzioni
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RLS
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CONSAPEVOLE DEL RUOLO
CAPACE DI CONTRATTARE E NEGOZIARE
CONOSCENZA DELLE FUNZIONI DEL SINDACATO
AUTONOMIA
FACILITATORE
CAPACE DI RENDERE VISIBILE CIO’ CHE NON E’ VISIBILE
(ESPERIENZA E SOGGETTIVITA’ DEI LAVORATORI)
TRASFORMATORE DI PERCEZIONE INDIVIDUALE IN AZIONE
COLLETTIVA
CAPACITA’ DI COINVOLGIMENTO ATTIVO DEI LAVORATORI
PROTAGONISTA DEL PROCESSO DELLA PREVENZIONE
AUTOREVOLE NEI CONFRONTI DEI COLLEGHI
ESPERIENZA?
RLS Cosa è… e cosa non è
• non è un tecnico
• non è un semplice delegato
• non è un responsabile
NON E’ SANZIONABILE!!!
RAPPRESENTA
gli interessi dei lavoratori sulla
salute e sicurezza
E’ il “nodo” comunicativo tra
i lavoratori e il datore di
lavoratori