RLS - assirem

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RLS - assirem
LA SINDROME DELLE GAMBE SENZA RIPOSO (RLS)
La sindrome delle gambe senza riposo (RLS) è una patologia neurologica caratterizzata dalla
necessità di muovere le gambe, spesso associata a sensazioni fastidiose, soprattutto la sera
quando si và a letto e può essere così intensa da rendere difficile l’addormentamento. I
sintomi migliorano con il movimento. Oltre che la sera può presentarsi anche nei momenti che
il soggetto è fermo a lungo, come ad esempio al cinema, a teatro, durante viaggi in aereo.
Di fatto molte persone con RLS dormono meno, hanno quindi una deprivazione di sonno, ed
un sonno di scarsa qualità, per cui di giorno possono avere sonnolenza, stanchezza, difficoltà
di concentrazione e di memoria. La RLS è considerata una delle più frequenti cause di
insonnia, per cui è importante riconoscerla perché può essere trattata.
E’ stato stimato che nella forma moderata-severa, l’impatto sulla qualità di vita del paziente è
sovrapponibile a quella del diabete e dell’insufficienza cardiaca.
Studi epidemiologici hanno riferito una prevalenzaoltre il 10% della popolazione generale,
mentre se si considera la forma severa, con comparsa dei sintomi almeno due volte a
settimana e con gravi ripercussione sulla qualità della vita, essa è presente in circa 3-5% .
Sebbene possa manifestarsi a tutte le età, se ne riconosce una forma giovanile che di solito
inizia prima dei 45 anni anni, è spesso familiare e generalmente un decorso lento, la forma
tardiva, con una progressione più rapida del disturbo e si associa frequentemente ad altre
patologie quali neuropatie e radicolopatie, insufficienza renale, anemia con carenza di ferro,
Parkinson, artrite reumatoide.
Sia la forma giovanile chequella tardiva prevalgono nel sesso femminile che ne è
particolarmente colpito durante la gravidanza.
Generalmente è una condizione ad andamento cronico, anche se nella forma giovanile sono
segnalate remissioni spontanee.
La diagnosi della Sindrome delle gambe senza riposo è una diagnosi clinica e si basa
essenzialmente sulla presenza di:
1) necessità di muovere le gambe, con o senza parestesie o disestesie
2) Il riposo o l’inattività scatenano la sintomatologia o la peggiora
3) con il movimento si ha un miglioramento
4) i sintomi iniziano o peggiorano la sera
L’urgenza di muovere le gambe è spesso associata asensazioni spiacevoli alle gambe, come
formicolii, intorpidimento, ma anche sensazioni mal definibili che i pazienti fanno fatica a
raccontarli.
Attualmente si ritiene che la comparsa della sindrome dipenda da una carenza di dopamina a
livello cerebrale, in particolare nei nuclei della base che regolano il movimento. La carenza di
ferro che spesso si riscontra in questi pazienti favorirebbe la disfunzione dopaminargica,
essendo il ferro un cofattore nella sintesi della dopamina.
Numerosi sono i farmaci che possono scatenare o peggiorare la RLS. Tra questi gli
antidepressivi (specialmente gli SSRI e la norepinefrina), i neurolettici sia tradizionali
cheatipici, il clordiazepossido, farmaci utilizzati per contrastare il vomito (metoclopramide),
alcuni anticonvulsivanti (zonisamide, fenitoina, metosuccimide), antiistaminici.
Essendo la RLS una condizione molto diffusa nella popolazione generale, che ha un
importante
impatto sulla qualità di vita delle persone, indispensabile è che venga
diagnosticata poiché le risorse terapeutiche attualmente disponibili hanno dimostrato una
notevole efficacia.
Ovviamente nei casi in cui si dimostra una carenza di ferro, è indispensabile iniziare una
terapia marziale con associata vitamina C che ne migliora l’assorbimento intestinale.
Tra i farmaci di primo impiego abbiamo la levodopaed i dopaminoagonisti (pramipexolo,
rotigotina, ropirinolo), generalmente utilizzati nel trattamento dei pazienti con morbo di
Parkinson, ma che a bassissimo dosaggio si sono dimostrati efficaci nel migliorare i sintomi
della RLS.
Con efficacia sono state utilizzate anche altre classi di farmaci quali benzodiazepine (in
particolare clonazepam), antiepilettici (gabapentin), ipotensivi (clonidina) od oppiacei ma che
attualmente sono considerati di seconda scelta.
Non và comunque dimenticato che miglioramenti significativi si possono ottenere anche
modificando le proprie abitudini di vita, in particolare con una corretta igiene del sonno,
praticando regolarmente attività fisica, evitando caffè, alcool e nicotina.