On Ice On Line n. 21

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On Ice On Line n. 21
15 Febbraio 2010 n°21 - anno 3
I match-up della Serie A in vista delle ultime giornate
Le due settimane di pausa dovute alla Nazionale stanno
per terminare, e da giovedì 18 febbraio le 9 squadre
saranno di nuovo sul ghiaccio per 6 turni di campionato che si annunciano quanto mai indecifrabili. In questa
splendida Serie A nessuna squadra è tagliata fuori, tutti
lottano per un obiettivo, e verosimilmente sarà così sino
al termine, dunque la griglia playoff sarà definitiva solo
dopo l’ultima sirena dell’ultima partita della 45esima
giornata.
Val Pusteria 69 p. vs. Renon 67
Partiamo dalla testa della classifica, con il Renon a 2 soli
punti dal Brunico, e diciamo subito che nel giro di due
giorni può cambiare tutto o niente: giovedì riposeranno
i pusteresi, sabato sarà il turno dei Rittner Buam, quindi
le squadre vincendo le loro sfide settimanali potrebbero
lasciare immutata la situazione. Ma se Pontebba (avversario del Renon nel 40esimo turno) o Val Pellice (che
ospiterà i Lupi nella 41esima giornata) dovessero fare
degli sgambetti potremmo assistere al sorpasso dei viceCampioni o all’ennesimo tentativo di fuga degli affamati
giallo neri di Stefan Mair. Dulcis in fundo, quale partita
poteva proporre il calendario se non Renon-Val Pusteria
nella 45esima e ultima partita? Sembra uno scherzo ma
non lo è, ancora tante emozioni da vivere in Pusteria e
sull’altopiano. Sfida nella sfida il duello tra Rob Sirianni
e Dan Tudin, due giocatori di assoluto lignaggio capaci
di risolvere una partita in ogni momento. Chi ha parlato
di futuri Fratelli d’Italia?
Asiago 61 p. vs Bolzano 58
La terza posizione sembra essere un affare di Asiago e
Bolzano, con i biancorossi a inseguire a tre lunghezze di
distanza. I berici riapriranno ospitando il Cortina bisognoso di punti, mentre i bolzanini saranno sul difficile
ghiaccio di Alba di Canazei, dunque la giornata sulla
carta sembra essere favorevole ai vicentini. Ma mai diffidare della qualità del roster dei Campioni d’Italia, il recente 4 a 0 rifilato al Renon deve essere un monito alle
avversarie dei biancorossi che Jari Helle non si è stancato
e guiderà i suoi a caccia del tris tricolore.
Fassa 54 p. vs Pontebba 52
Quarta e quinta piazza sono marcate a uomo dalle due
squadre sorpresa della stagione sino a questo punto. I
ladini dopo un grande inizio di stagione si sono assestati su un livello decisamente alto, trascinati dalle grandi
prove del goalie Dennis e da un sistema di gioco degno
di coach da NHL qual è stato Stirling. Le Aquili friulane
hanno un record di 8 vittorie e 1 sconfitta nel 2010,
dunque con l’arrivo dell’anno nuovo hanno indossato
l’abito da schiacciasassi e battuto chiunque. Queste belle prove sono valse alla squadra di Pokel l’allontanamento dalla coda della classifica e il riaggancio al Fassa, verosimilmente le due contendenti si giocheranno la quinta
posizione sino al termine, ma in un Campionato sinora
dal pronostico nebuloso ogni strada è possibile.
Alleghe 39 p. vs Valpellice 35 vs Cortina 33
Ecco qua il confronto diretto forse più emozionante del lotto, probabilmente perché sono 3 e non 2 le
contendenti in ballo, sicuramente perché la battaglia è
senza esclusione di colpi, a partire dagli scontri diretti,
certamente perché quell’ottavo posto vale moltissimo
garantendo almeno due match dei playoff. Capitolo
calendario: l’Alleghe dovrà ospitare i cugini ampezzani
e i torresi, mentre gli stessi valligiani riceveranno la visita del Cortina in una penultima giornata che si preannuncia quanto mai di fuoco. Le tre squadre hanno fatto
vedere di essere in grado di battere pressoché tutte le
altre contendenti, andiamo però a vedere quali possono
essere i punti di forza dei tre team sopra citati. Gli agordini sono pericolosissimi nelle partite a basso punteggio,
quando il goalie Pagliero è in forma non è decisamente
facile scardinare la retroguardia biancorossa. Qualche
problema offensivo c’è (penultimo attacco dopo quello
del Fassa), ma il quartetto Faulkner-Rocco-FontaniveVeggiato ha i numeri per impensierire qualsiasi difesa.
Passiamo poi alla matricola terribile Valpe, squadra pazza se ce n’è una. Incredibili rimonte, gol impossibili o gol
del portiere, trasferte con folle al seguito, anche questo
è stata l’emozionante stagione della squadra che sino a
prima della pausa è stata allenata da Alain Vogin. Qualche problema personale ha per ora messo k.o. il coach
francese, e il gruppo è ora nelle mani di Stefano Canale
e Dino Grossi; chissà che l’assenza del coach non diventi
un’arma in più per caricare la squadra. Matita rossa e
cerchio intorno al nome del terzetto “Lucky” Luciano
Aquino – Dan Sisca – Pat Iannone, la linea delle meraviglie dei piemontesi. Con loro a girare al massimo, e
qualche vite stretta in difesa ecco che il sogno playoff
potrebbe realizzarsi. Infine il Cortina, ultimo in classifica
ma non a livello di roster. Del terzetto di coda sulla carta gli ampezzani sono quelli più dotati, con stranieri di
livello come Cullen o Watson e Nazionali tipo Gallace o
Souza. In panchina c’è un volpone come McKay, la squadra ampezzana è attrezzata per ogni avversario. Quello
che è mancato nelle ultime sfide è stata forse la giusta
attitudine mentale per tutti i 60 minuti, che ha portato
a incassare gol “stupidi” o a fil di sirena, è chiaro che
le speranze cortinesi di andare alla postseason passano
dalla perfetta coordinazione di corpo e mente.
foto Max Pattis
Finisce la seconda Fase di A2, via ai playoff! Riuscirà il Vipiteno a ripetersi?
foto Max Pattis
Ci siamo. Dopo 28 giornate di stagione regolare e 6
della seconda fase prende il via la parte più attesa del
campionato cadetto ovvero i playoff. Si partirà da mercoledì 17 febbraio con la disputa di gara 1 dei quarti di
finale playoff al meglio delle sette partite. Al via tutte e
otto le partecipanti al campionato 2009/10. I campioni
in carica del Vipiteno ripartiranno con il Milano Rossoblu, lo stesso identico incrocio della scorsa stagione. Un
quarto di finale che vede opposta la corazzata del Vipiteno, decisa a difendere il titolo di categoria conquistato la scorsa stagione contro il Valpellice, ed il Milano
che si affaccia alla post season con una forte voglia di
riscatto. Vipiteno che è uscito abbastanza bene dalla
seconda fase. Battuta agevolmente la concorrenza degli avversari del Gruppo A, specialmente l’Appiano, i
Broncos avrà il compito di affrontare un Milano deciso
a riprendere quota dopo una deludente seconda fase
che ha visto la formazione di coach Paijc chiudere all’ultimo posto del Girone B. I meneghini dovranno dare il
meglio di lori stessi e dimenticare in fretta le ultime due
secche sconfitte con zero gol segnati e dodici subiti che
hanno vanificato il vantaggio acquisito nei confronti
del Caldaro. I biancoblù, candidati alla vittoria finale
della Serie A2, non dovranno sottovalutare la squadra
milanese memori anche della bella prestazione dello
scorso anno che vide i rossoblu impegnare fino a Gara
6 la squadra dell’Alta Val d’Isarco.
Il Gherdeina, dopo aver sfiorato la vittoria nel Gruppo B nei confronti del Merano, quest’ultimo premiato per un miglior piazzamento in stagione regolare, si
appresta ad affrontare il Real Torino arrivato terzo nel
Gruppo A. Una sfida che vedrà il Gherdeina di coach
Adey affrontare una delle formazioni più ostiche della serie cadetta. I gardenesi parte con l’ambizione di
migliorare la semifinale raggiunta lo scorso anno ma
la sfida con il Torino sarò alquanto difficile vuoi anche
per la lunghezza delle trasferte e per i ritmi serrati che
impongono i playoff. Il Real che dovrebbe ritrovare un
giocatore come Lefebvre, che di playoff se ne intende
parecchio, potrà fare virtù degli incontri in stagione regolare, tre vittorie di parte sabauda su quattro incontri. Proprio per questi precedenti il playoff non appare
così scontato. Il Gherdeina trascinato dai suo stranieri
dovrà confrontarsi con il solido impianto di gioco dei
piemontesi che può arginare qualsiasi attacco. Per la
parte bassa del tabellone interessante sfida tra il Merano Junior, ambiziosa e forte matricola che ha vinto
il Girone B della seconda fase, che parte nei playoff
con l’intento già dichiarato di arrivare fino in fondo
nel cammino playoff. Di fronte l’Egna per un derby
altoatesino tutt’altro che scontato. Il Merano gode di
un grande attacco in cui si mescolano varie capacità e
con giocatori esperti come Pontus Moren, vincitore del
torneo cadetto due anni fa con il Caldaro e capace di
fare la differenza nei momenti che contano. Di fronte
un Egna che ha dimostrato di essere un valido team
come è apparso dalla seconda fase dopo la squadra
di coach Legros è arrivata addirittura ad insidiare in
classifica l’Appiano ma poi nelle ultime gare ha dovuto
cedere agli avversari. Quello che è emerso, comunque,
vede le Wild Goose molto più pericolose di quanto non
abbiano detto la stagione regolare ed la seconda fase.
Da segnalare che la pista da gioco dell’Egna sarà a Cavalese per i quarti di finale.
Chiude la nostra presentazione la sfida più incerta della
serie dei quarti in quanto la rivalità esistente tra le due
compagine rende la sfida tra Appiano e Caldaro sicuramente difficile da pronosticare. Un derby rovente tra
due formazioni che hanno avuto destini diversi in questa serie cadetta. I Pirati hanno disputato una stagione
al top vincendo all’ultima giornata la stagione regolare
che gli garantirà sempre, in caso di avanzamento, il
vantaggio sulla pista di casa. La seconda fase, invece,
che ha portato in regalo il rinforzo Tuzzolino ha fornito
più ombre che luci. Tuttavia la formazione di Ellis dispone della coppia Tallari - Campbell capace di realizzare
una caterva di gol come nessun altra coppia. Il Caldaro,
invece, è stato a lungo in ultima posizione, ha cambiato
tre allenatori, salvo poi rinvenire nel finale di stagione
e nella seconda fase dove si è tolto qualche soddisfazione. La pressione di questa sfida è sicuramente sulle
spalle dell’Appiano che ha tutti i numeri per battere il
Caldaro anche se i “Lucci” hanno nei fratelli Chelodi
e in Kucharchick giocatori assolutamente in grado si
girare una serie playoff.
Una bella Italia vince l’Euro Challenge, grande difesa e opportunismo per gli Azzurri
Come detto la squadra di Cornacchia ha aperto contro l’Ucraina, in un palazzetto di Pergine strapieno di
entusiasmo per una piazza non abituata all’altissimo livello, e ben contenta di vedere gli Azzurri pattinare sul
suo ghiaccio. Prima frazione equilibrata e a provarlo è
anche il risultato dopo 20 minuti. Al gol di Souza ha infatti risposto immediatamente Pobiedonostev, con una
staffilata che complice qualche deviazione ha spiazzato
Bellissimo. Il secondo tempo è stato però giocato alla
grandissima dagli Azzurri, che hanno infatti siglato il
decisivo parziale di 3 a 0. Grande prova del rientrante
Giulio Scandella, che ha apparecchiato le marcature di
Egger e Pittis. A chiudere i conti per il definitivo 4 a 1 è
arrivato il gol di John Parco, bravo ad insaccare al volo
il passaggio di Souza. Nell’altro incontro di giornata incredibile successo dell’Austria per 4 a 3 sulla Francia,
con i transalpini avanti di 2 gol sino a 13 secondi dal
termine, prima della rimonta austriaca che chiudeva i
regolamentari sul 3 a 3. Nell’overtime immediato gol di
Unterluggauer e vittoria per i biancorossi.
Austriaci che sono stati gli sfidanti dell’Italia nella seconda giornata del torneo, spostatosi all’Odegar di Asiago.
Match ancora una volta tiratissimo, con gli ospiti a farla da padrone sul ghiaccio, ma si schiantavano su un
eccellente Adam Russo, bravo a stoppare ogni chance.
L’attacco italiano è sembrato un po’ ingolfato e non ha
creato eccessivi pericoli alla porta austriaca, e i regolamentari si sono così chiusi sullo 0 a 0. Un problema al
ghiaccio ha fatto si che gli arbitri decidessero di non disputare l’overtime, spedendo direttamente le squadre ai
rigori: ai penalty Russo continuava il suo perfect game
bloccando ogni tiro austriaco, mentre Alex Egger siglava il tiro della vittoria. 1 a 0 e Italia in testa al torneo,
mentre la Francia aveva la meglio sull’Ucraina per 4 a 3,
trasformando il match con gli azzurri nella “finale” della
manifestazione.
E in un Odegar discretamente affollato l’Italia ha giocato una partita estremamente solida, castigando i falli
francesi ed ergendo un muro davanti ad un Adam Russo
ancora perfetto. Prima Gallace con un perentorio tiro
al volo in doppio power play, poi Ansoldi in 6 contro 5
per una penalità differita, infilavano il goalie francese,
chiudendo sul 2 a 0 la prima frazione. Secondo periodo
appannaggio dei transalpini, incapaci però di chiudere
a causa della grande difesa azzurra anche in doppia
inferiorità. Una penalità partita a Capitan Ramoser e
a Borgatello davano ai francesi 120’’ di 5 contro 3 in
apertura di terza frazione, ma una difesa azzurra ancora
solidissima non concedeva nulla agli avversari. Anzi, gli
attaccanti di Cornacchia sfioravano il 3 a 0, guadagnandosi gli applausi del pubblico e la vittoria nella manifestazione. Nell’altro incontro l’Austria ha battuto l’Ucraina per 6 a 3, ma quello che ha fatto scalpore sono state
le tantissime penalità che hanno dovuto comminare gli
arbitri: 156 minuti agli ucraini, 136 agli austriaci, dato
che l’ultimo minuto del match si è trasformato in una
gigantesca rissa sul ghiaccio.
foto Max Pattis
La pausa del Campionato è coincisa con la disputa
dell’Euro Challenge 2010, giocato tra Pergine e Asiago.
Gli azzurri se la sono dovuta vedere con Ucraina, Austria
e Francia nell’ordine, e nel complesso hanno certamente
destato buone sensazioni.
Hockey su Ghiaccio protagonista a Vancouver, i ricordi di Torino 2006.
Torino 2006, quattro anni dopo. Vancouver 2010.
Sport invernali, insomma, quelli che esplodono giusto
ogni quattro anni ma che lasciano parecchi segni nella
mente della gente di tutto il globo, come del resto
riuscirono a fare, in tempi e modi diversi, i protagonisti
dell’hockey su ghiaccio fin dai tempi di Cortina 1956,
unica Olimpiade del circo bianco ospitata dall’Italia del
secolo scorso.
tempesta di neve che aveva bloccato i loro voli, poi
puntando il dito sull’organizzazione logistica che gli
faceva fare troppa strada con i pattini ai piedi. Niente
paura, ci pensò il ghiaccio a rimettere tutto a posto. Il
primo sentore del possibile fallimento nord americano
si materializzò davanti alla piccola Svizzera, capace di
battere il Canada 2-0 con la doppietta storica di Paul
Di Pietro, oriundo transitato anche dalle parti di Milano ma protagonista dell’ultimo anello vinto dai Montreal Canadiens e capace di minare sensibilmente le
fondamenta del sistema canadese. Agli Stati Uniti non
bastò neanche la presenza di Laura Bush per evitare
prestazioni discutibili per tutto l’arco delle qualificazioni. Ci vollero però i quarti di finale per mettere le cose
in chiaro, con Canada e Stati Uniti spedite anticipatamente a casa rispettivamente da Russia e Finlandia,
proprio due delle maggiori fornitrici di giocatori della
NHL. Alla fine il ghiaccio non mentì neanche quella
volta. A giocarsi l’oro arrivarono le due squadre nordiche, Svezia e Finlandia, forti di giocatori maturati
al punto giusto e istruiti alla durezza proprio in Nord
America ma forti ancora della loro tecnica di base sopraffina. L’oro parlo svedese, le “Tre Corone” batterono i Leoni finlandesi che sembravano i veri favoriti
data la portata del loro torneo, lasciando il bronzo
alla Repubblica Ceca di Jaromir Jagr e il duro legno
alla Russia dell’ultimo Yashin e del primo indisciplinato
Ovechkin. Gli appassionati si affidarono alla presenza
o a mezzi di fortuna per vedere le partite, tanto che
la finalissima andò beatamente in differita in nome
dell’intoccabile giornata del campionato di calcio, una
delle tante, alla quale per una volta si sarebbe potuto
anche fare a meno.
Parlando di hockey ghiaccio viene in mente la piccola ma decorosa Italia di Miki Goulet che si presentò
con tante piccole storie che appassionarono la stampa
internazionale e coinvolgendo anche quella nostrana,
incuriosite dalla voglia di fare lo sceriffo di Mario Chitarroni, del ritorno di Lucio Topatigh in azzurro per la
sua quarta Olimpiade personale, oppure del casco di
Jason Muzzatti, titolare della gabbia italiana e chiamato a fare miracoli in una squadra composta in maniera
eguale tra italiani e oriundi, anche se qualche assenza
eccellente fece discutere parecchio al momento delle
convocazioni. Forse perché c’era bisogno di “miracoli”
il portiere italo- canadese, forte della sua grande fede
religiosa, si presentò munito di casco rappresentante
la Madonna di Medjugorje accanto a papa Giovanni
Paolo II, presentandosi in qualche modo munito di
due speciali difensori al suo fianco visto che l’esordio era con l’inarrivabile Canada, contro il quale gli
Azzurri mostrarono la solita grinta e un impegno che
si prolungò per tutto l’arco del torneo chiusosi senza
vittorie, ma con un interesse continuo da parte della
stampa nord americana per i nostri oriundi. Fecero lo
stesso le giovani ragazze italiane, chiamate alla loro
prima storica partecipazione olimpica davanti ad un
palcoscenico che le vide regalarsi momenti di gloria
quasi ad omaggiare l’ultima recita sul ghiaccio della
leggendaria Maria Leitner.
Alla fine cosa rimase dell’Olimpiade tanto desiderata
da Gianni Agnelli? Quattro anni dopo ci restano i ricordi sportivi uniti alla bellezza del Pala Isozaki, contrapposta alle lunghissime file di Torino Esposizioni, la
scoperta da parte degli italiani del curling e i 5 ori che
l’Italia seppe conquistare tra cui i 2 di Enrico Fabris nel
pattinaggio di velocità e quello dell’immortale slittino
di Armin Zoeggler. Senza dimenticare alla tranquillità
degli atleti intenti alla scoperta delle bellezze di Torino
e dintorni, unita alla grande e maestosa apparizione
del maestro Luciano Pavarotti che diede praticamente
il via alle danze con la sua ultima apparizione in pubblico come a suggellare l’unione di tutte le eccellenze
italiane. Quell’Olimpiade, che secondo un noto giornalista straniero rappresentò come non mai lo spirito
di una singola città con il famoso motto “Passion Lives
Here” e non di un’intera nazione come, invece, vuole
essere Vancouver 2010.
A Torino cambiò radicalmente la geografia dell’hockey
su ghiaccio mondiale, nonostante alla vigilia Canada
e Stati Uniti erano seriamente intenzionate a ripetere
la finale di quattro anni prima a Salt Lake City, considerando le altre contendenti quasi come fornitrici di
giocatori per la loro National Hockey League. Invece
si capì immediatamente che qualcosa scricchiolava
rumorosamente nelle due rappresentative. Infatti, se
il Canada si presentava con il mitico Wayne Gretzky
in cabina di comando ma con il pensiero diviso fra il
come far convivere le tante stelle della squadra e la
storiella della sua consorte coinvolta in un presunto
giro di scommesse con altri giocatori della Nhl, gli Stati
Uniti partirono subito con il piede sbagliato, arrivando
a Torino alla spicciolata e dando prima la colpa alla
foto SZ
Risultati, Classifica e prossimi turni Serie A
38°
Classifica
Giornata - Serie A – 2 febbraio 2010
39°
serie
A
Giornata - Serie A – 4 febbraio 2010
hc red orange VAL PUSTERIA - tegola canadese alleghe
sg cortina de vilmont champagne - ritten sport renault t.
hc valpellice arce - SHC FASSA SALUMI LEVONI
HC INTERSPAR BOLZANO - supermercati migross asiago
Riposa Generali Aquile FVG Pontebba
40°
4-0 (2-0/1-0/1-0)
3-4 (1-0/0-2/2-2)
4-5 (1-1/1-3/2-1)
2-1 (1-0/0-1/1-0)
69 p.
67 p.
61 p.
58 p.
54 p.
52 p.*
39 p.*
35 p.
33 p.*
* una partita in meno
Giornata - Serie A – 18 febbraio 2010
ritten sport renault trucks - generali aquile fvg pontebba
tegola canadese alleghe - hc valpellice arce
supermercati migross asiago - sg cortina de vilmont c.
SHC FASSA SALUMI LEVONI - supermercati migross asiago
Riposa HC red orange Val Pusteria
41°
Val Pusteria
Ritten
Asiago Bolzano Fassa
Pontebba Alleghe
Valpellice
Cortina 2-1 (2-1/0-0/2-0)
4-0 (2-0/0-0/2-0)
0-4 (0-2/0-2/0-0)
4-3 (2-2/1-1/1-0)
generali aquile fvg pontebba - sg cortina de vilmont c.
SHC FASSA SALUMI LEVONI - hc red orange VAL PUSTERIA
ritten sport renault trucks - HC INTERSPAR BOLZANO
supermercati migross asiago - hc valpellice arce
Riposa Tegola Canadese Alleghe Hockey
ore 20.00
ore 20.30
ore 20.30
ore 20.30
Giornata - Serie A – 20 febbraio 2010
hc valpellice arce - hc red orange VAL PUSTERIA
generali aquile fvg pontebba - supermercati migross asiago
HC INTERSPAR BOLZANO - tegola canadese alleghe
sg cortina de vilmont champagne - SHC FASSA SALUMI LEVONI
Riposa Ritten Sport Renault Trucks
ore 20.30
ore 20.30
ore 20.00
ore 20.30
foto Max Pattis
Risultati, Classifica e prossimi turni Serie A2
34°
Al termine della stagione regolare le squadre sono state divise in due gruppi con un terzo
dei punti. Questa la classifica
della seconda fase:
Giornata - Serie A2 – 10 febbraio 2010
Gruppo A
REAL TORINO HC - APPIANO INTERNORM
VIPITENO WEIHENSTEPHAN - EGNA RIWEGA
GRUPPO B
CALDARO FORST - MERANO JUNIOR
HC GHERDEINA - MILANO ROSSOBLU
4-2 (2-0/1-1/1-1)
6-5 (0-1/5-2/1-2)
4-3 OT (0-2/1-0/2-1/1-0)
5-0 (1-0/3-0/1-0)
PLAY OFF SERIE A2 - 2009-2010
serie
A2
Quarti di Finale al meglio delle 7 gare.
Giornate di gioco
1A - Vipiteno
17-19-21-24 Febbraio 2010
eventuali 26-28 feb e 3 marzo
4B - Milano
Gruppo A
1A - Vipiteno
2A - Appiano
3A - Real Torino
4A - Egna
32 p.
22 p.
20 p.
18 p.
Gruppo B
1B - Merano
2B - Gherdeina
3B - Caldaro
4B - Milano
26 p.
26 p.
20 p.
16 p.
2B - Gherdeina
3A - Real Torino
CAMPIONE SERIE A2
2009-2010
2A - Appiano
3B - Caldaro
foto Max Pattis
1B - Merano
4A - Egna
Features
E’ attivo il Real Time su lihg.it per i
match di Serie A e A2.
Pool Radio 2009 su Radio NBC (Serie
A) e Die Antenne (Serie A2)
L’hockey su RadioUno
Il sabato alle 14.50 con Stefano Bizzotto.
Vai su lihg.it ‘Speakers on line’.
Diamo voce a tutte le squadre!
Prossimo appuntamento LUneDI 22 FEBBRAIO 2010
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Lega Italiana Hockey Ghiaccio
Presidente: Nilo Riva
Vicepresidente: Alex Hofer
Consiglio Direttivo:
Piercarlo Mantovani, Mario Vinci, Manfred
Zanotti, Marcello Cobelli, Tommaso Teofoli e
Massimo Traversa.
Impaginazione, ideazione, grafica ed ufficio
stampa: Niklas Events per L.I.H.G.
Direttore Editoriale: Paola Marras
Iscr. al Trib. di Milano n°648 del 18/10/2007
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