CinemaTognazzieArena Progettineldimenticatoio

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CinemaTognazzieArena Progettineldimenticatoio
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SPAZIO APERTO
SABATO
1 GIUGNO 2013
Il Comune di Izano impari
a sanzionare chi lo merita
Egregio direttore,
abbiamo ricevuto un
verbale di contestazione
del Comune di Izano nel
quale si afferma che il
giorno 1 aprile alle ore
La parola
22.40 i comm. agg. di
P.L., G.F. e M.G.P. ci
hanno visto transitare
sul viale in occasione
della Fiera della
Pallavicina. Più
precisamente ci viene
contestato di non aver
rispettato la segnaletica
verticale. Premesso che
suddetta segnaletica
verticale era stata
rimossa per far defluire i
commercianti, questa
situazione si prestava a
un vizio di forma. È vero
che noi, come tanti altri,
siamo transitati sul viale,
ma è altresì vero che
arrivando da fuori paese non abbiamo
avuto nessun segnale verticale che ci
indicasse il divieto di transito.
Ammesso che pagheremo il verbale in
quanto trasgressori, ci poniamo
alcuni quesiti: perché i vigili presenti,
invece di limitarsi a far cassa, non
erano a deviare il traffico? Perché ci
sono automobili perennemente in
divieto di sosta e non vengono mai
sanzionate? Perché nonostante il
Comune abbia emesso un’ordinanza
sul censimento dell’amianto, molte
case hanno ancora metri e metri di
pannelli esposti? Perché non viene
mai effettuato un controllo di velocità
nelle ore serali? Perché ci sono
abitazioni con tetti fatiscenti che
danno sulla strada che non vengono
fatte sistemare o adeguatamente
transennare? Perché non vengono
sistemate le buche per le vie del
paese? Perché non è ancora iniziata la
realizzazione della ciclabile verso
Crema? Perché è stato rifatto il
parcheggio del cimitero e la palestra,
l’unica struttura in costruzione da
anni per i giovani, non viene
ultimata? Perché non si chiede
l’adeguamento delle linee telefoniche
per un servizio migliore?
Non vogliamo pensare che nel 2013,
un Comune che vuole crescere, debba
lottare con una sorta di omertà figlia
dei tempi che furono. Vogliamo
sperare che sia un Comune che aiuta
chi ha bisogno ma che sanzioni chi se
lo merita.
Paolo Bellani
(Izano)
Fabio Schiavini
(Offanengo)
Più che alla liuteria la piazza
va intitolata al maestro Fiori
Caro direttore,
a margine del Convegno tenutosi in
sala Puerari ‘Liuteria patrimonio
dell’Unesco: una realtà’, ci consenta
alcune brevi osservazioni. A parte il
tempo limitato rispetto agli
argomenti che sarebbe stato utile
affrontare approfonditamente (ed in
particolare a nostro avviso
l'opportunità e la necessità che debba
essere tenuta nel dovuto conto da
coloro che dovranno sottoscrivere
precisi documenti la qualità della
produzione cremonese e quindi il
sistema dei controlli necessari oltre
ad esempio, e sempre a nostro avviso,
anche l’indispensabile istituzione di
un collegio peritale nazionale per
combattere le falsificazioni)
vorremmo riprendere l’interessante
proposta del senatore Bodini
riguardante la possibilità di una
nuova denominazione di piazza
Marconi. Invece di ‘piazza della
Liuteria cremonese’, come è stato
proposto, visto che è stata presentata
ufficialmente alla Commissione
Toponomastica del Comune la
richiesta da parte dell’Anlai e di molti
cittadini cremonesi — che è stata
sostenuta da liutai di tutta Italia e
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anche dall’estero — di intitolare una
via o una piazza importante al
maestro liutaio Giuseppe Fiorini,
colui che ha donato alla
città di Cremona la
prestigiosa raccolta dei
cimeli stradivariani,
perché, se si intende dare
un nome nuovo alla piazza
Museo del violino, non
ai lettori del
si ringrazia, come dovuto,
il liutaio cui si deve anche
la rinascita della liuteria
italiana e del metodo
classico cremonese?
Sarebbe una splendida
opportunità per ricordare
degnamente e finalmente
chi ha dedicato tutta la
sua vita per la
salvaguardia del
patrimonio stradivariano
e del metodo classico
dedicandogli la nuova
piazza Giuseppe Fiorini,
artefice della rinascita
della liuteria italiana.
Cdn Anlai
(Cremona)
Con scandali e intrallazzi
votare non è più una gioia
Egregio direttore,
vorrei esprimere la mia opinione sul
calo sempre più consistente dei
votanti, alle elezioni politiche e ora
amministrative. Sicuramente verrò
accusato di qualunquismo, di essere
retorico e di usare luoghi comuni; mi
spiego. Leggendo i titoli dei vari
giornali nelle ormai usuali rassegne
televisive, sembra che pervada una
sottile contentezza, in chi commenta,
per come vanno le cose, per come
venga poco considerata la classe
politica, la cosiddetta casta. Io voglio
tornare ai mie ricordi di ragazzo,
quando i miei genitori raccontavano
delle elezioni del primo dopoguerra.
L’orgoglio malcelato, di recarsi al
seggio, col vestito «buono» per
esprimere la loro scelta. Negli anni mi
colpiva la gioia. Mia madre che
espletava il suo diritto, di corsa, il
lunedì, perché la domenica doveva
accudire le otto persone della
famiglia. Nella mia mente è sempre
rimasto stampato questo sacrosanto
diritto-dovere, come prima
insindacabile libertà di una persona.
Oggi la politica è cambiata, scandali e
intrallazzi vari mettono davvero in
dubbio la voglia di recarsi alle urne.
Alessandro Apolli
(Pontevico)
Precari/1. Con questa prassi
si hanno organici elefantiaci
Signor direttore,
ho seguito la vicenda dei 32 precari
assunti dal Comune e ho letto il suo
editoriale di domenica 26 maggio,
come pure la lettera dell’assessore
Ceraso del 29. Devo dire che su un
aspetto, tutt’altro che secondario, la
Ceraso ha ragione: risulta
LA POLEMICA
La Provincia
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IL CASO
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Cinema Tognazzi e Arena
Progettineldimenticatoio
Egregio direttore,
è stata una pessima notizia leggere
che il cinema Tognazzi subirà una trasformazione: diventerà un contenitore di automobili così come lo è diventato l’omonimo parco. C’è stato un periodo nel quale mi premuravo di chiamare i vigili perché sanzionassero almeno le auto parcheggiate proprio intorno all’Arena, all’interno del giardino. Nulla è accaduto, così ho rinunciato a denunciare la cosa, stufa della
mancanza di senso civico da parte di
tutti, sia di chi parcheggia sia di chi
dovrebbe controllare. Non credo avesse questo in testa chi, allora, intitolò
questi due luoghi all’attore scomparso. Ricordo quando, per celebrarne il
ricordo, il cinema diventava la sede di
una sorta di festival durante il quale
si esibivano dei comici allora sconosciuti, alcuni dei quali, poi, sono diventati famosi. Arrivavano in città i figli di Tognazzi accompagnati da altre
persone note nel mondo dello spettacolo; un modo intelligente per ricordare Ugo e per far conoscere la città. Anche per l’area dove è ubicata l’Arena
si avevano grandi progetti, finiti tutti
nel dimenticatoio. Se la memoria non
mi inganna si era pensato ad un parco
a tema, con il museo del cinema ed un
bar. Meno male che almeno l’Arena
nella quale durante l’estate si proiettano dei buoni film è rimasta, circondata però dal degrado, un acquitrino nei
giorni di pioggia, desolante d’estate
incomprensibile una sentenza che
punisce gli assessori rei di avere
regolarizzato i precari in spregio della
normativa vigente e, nel contempo,
chiede che sia mantenuto il posto di
lavoro ai 32 assunti. Se l’assunzione è
avvenuta in modo irregolare i
lavoratori non possono restare in
organico. Credo che alla base di
questa scelta, che rispecchia forse la
visione di molti, vi sia un certo
buonismo all’italiana e una certa
demagogia: è facile sparare addosso a
chi amministra, più difficile, tanto più
con i tempi che corrono, avere il
coraggio di dire che qualcuno deve
rinunciare al proprio impiego. Vorrei
tuttavia ricordare alla Ceraso, che
rivendica la decisione adottata
riguardo ai precari, che è anche con
questa prassi, abituale da decenni nel
nostro Paese, che si è giunti ad avere
organici a dir poco ridondanti, spesso
elefantiaci, negli enti locali e non
solo. Cremona non pare fare
eccezione: se è vero che al sud si è
Signor direttore,
io credo che tutti sappiano perché
sui giornali le fotografie dei delinquenti sono pubblicate coi volti seminascosti tanto da renderne difficile l’identificazione, e sappiano anche perché, invece dei loro nomi e cognomi, sono evidenziate solo le loro iniziali, ma mi creda, dubito fortemente che la stragrande maggioranza dei cittadini sia d’accordo con questa norma, anzi. Io ad
esempio, vorrei vedere pubblicate nitidamente le loro foto, di fronte e di profilo, tanto da poterli riconoscere al volo,
semmai avessi la sfortuna d’incontrar-
In Italia circolano 4 milioni
di auto senza assicurazione
Abbandono e incuria all’arena Giardino
per la mancanza di cura e di panchine, uno spazio verde nel quale scorrazzano felici solo i cani accompagnati
dai loro padroni, ben contenti di non
doverne raccogliere i bisognini. Se
non fosse per la tenacia e per l’evidente amore per il cinema dimostrati dal
signor Brugnoli, temo che anche questo spazio, sito in una zona molto appetibile, avrebbe già subito una triste
trasformazione.
Rosa Maria Marchesi
(Cremona)
è il famoso ‘marketing
Questo
territoriale’ dell’attuale
amministrazione: cancellare
iniziative estive e lasciare nel
degrado le strutture che
potevano ospitarle. Ma così la
città muore giorno dopo giorno.
fatto molto di peggio, è vero pure che
non è facile giustificare un organico
di 700 dipendenti nel Comune di una
cittadina come la nostra. Non va
dimenticato che quegli stipendi,
anche quelli di chi occupa posizioni
create ad arte magari da politiche
clientelari (quanti hanno un posto
solo perché gentilmente offerto dal
politico di turno?), li pagano poi tutti
di tasca propria, con quelle tasse che
non a caso continuano a crescere. Una
demagogia costosa, dunque.
Aggiungo — e concludo — che molti
dei precari in parola sono stati assunti
mediante concorsi-burla di cui essi
risultavano già a priori vincitori,
come l’esito ha dimostrato. Forse
l’assessore e chi ha la stessa posizione
dovrebbero chiedersi se è
deontologicamente corretto che per
garantire un posto a vita a qualcuno si
prendano per i fondelli decine o
centinaia di persone che, in teoria con
uguali diritti, partecipano a quei
concorsi investendo tempo e denaro.
L. G.
(Cremona)
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VOGLIO VEDERE IN FACCIA I FARABUTTI
E CONOSCERNE NOME E COGNOME
li, e vorrei anche sapere il loro nome e
cognome, privacy o no. Questo naturalmente, vale solo per quelli in attesa di
giudizio; per loro, è più che giusto che
si mantenga l’anonimato. Vede, signor
direttore, se uno è un farabutto è giusto
che si sappia, così potremo regolarci di
conseguenza, qualora avessimo a che
fare con costoro. Mi rendo conto che le
leggi vanno rispettate, ma quando una
normativa urta il buon senso e la volontà popolare, a mio avviso andrebbe
cambiata, e alla svelta anche.
Giulio Roveda
(Pizzighettone)
controversie riguarda l’apparente
incapacità di interpretare
scientemente le norme. La terza
questione è relativa alla sentenza del
Tar che ha dichiarato illegittime le
ordinanze dei sindaci di alcuni
Comuni del Cremonese nella lotta
alle nutrie, specificando che si tratta
di materia unicamente in capo alla
Provincia. Mi domando: ma non era
possibile - nei primi due casi chiedere pareri d’urgenza atti a
chiarire in modo inequivocabile la
linea da seguire? E nel terzo caso,
perché i sindaci dei Comuni
interessati non hanno chiesto di
essere autorizzati dalla Provincia a
muoversi in un certo modo, piuttosto
che chiedere alla stessa di attivarsi in
prima persona con certe modalità?
Luciano Losi
(Cremona)
Precari/2. La difficoltà
di applicare le norme
Egregio direttore,
mi riferisco al suo articolo sui 32
lavoratori precari assunti dal Comune
di Cremona a tempo indeterminato ed
alla replica dell’assessore Ceraso.
Concordo con quello che lei ha scritto,
mentre la replica dell’assessore non
ha aggiunto elementi di novità al
quadro delineato. La vicenda la trovo
affine ad altre due che hanno
catturato la mia attenzione, legate da
un unico filo conduttore: la scarsa
comunicazione ed interrelazione fra
organi istituzionali. Mi pare simile la
contestazione della Regione
Lombardia al Comune di S. Daniele
Po per il rimborso agli alluvionati del
2000. La somiglianza delle due
Egregio direttore,
leggendo la Provincia balza agli occhi
il pregevole progetto sicurezza
stradale per i bambini delle
elementari tenuto dai nostri bravi
vigili urbani, però vi è un
contradittorio: là si insegnano le
regole della strada e poi invece in
Italia circolano 4 (quattro) milioni di
macchine senza assicurazione;
provate ad avere un incidente con
uno di questi incoscienti e poi vedrete
come va a finire.
Goffredo Savi
(Cremona)
Cavo Morbasco, un rigagnolo
Prima, bella e minuscola oasi
Caro direttore,
ho letto con estremo interesse,
nonché un pizzico di nostalgia, la
lettera scritta dal signor Antonioli sul
suo quotidiano del 27 e avente in
oggetto la condizione del cavo
Morbasco nel suo basso corso (da via
del Sale in giù). Ad integrazione di
quanto da lui narrato vorrei
accennare ai miei ricordi non sul
basso bensì sull’alto corso dello stesso
cavo, nel tratto che va all’incirca dal
suo ingresso nel circuito cittadino
(pressappoco all’altezza dell’inizio di
via Massarotti) fino alla frazione
Cavatigozzi e oltre. Quel tratto
costituiva, fino ad almeno mezzo
secolo fa, una delle più belle, ricche
ed interessanti zone umide a ridosso
della città, una minuscola oasi a non
più di qualche chilometro dal centro:
un corso d’acqua (pulita) veramente
maestoso, che con i suoi meandri
abbandonati e le sue esondazioni
creava stagni, lanche, canneti
fittissimi, riparo e rifugio per ogni
tipo di animale; germani e lucci
spadroneggiavano. Anche i più
maldestri fra cacciatori e pescatori
difficilmente tornavano coi carnieri
vuoti; e la ricchezza, nonché la varietà
di fauna, sembravano addirittura
inesauribili. Di tutto questo,
purtroppo, non esiste più nulla; lo
stesso cavo è attualmente ridotto a
modesto rigagnolo di acqua emanante
squallida puzza. Lo hanno chiamato
sviluppo; i risultati sono sotto gli
occhi di tutti.
Euro Paulinich
(Cremona)
Cronaca, bollettino di guerra
Cremona non è più sicura
Gentile direttore,
mi deve spiegare su che parametri si
basano per dichiarare che Cremona è
una città più sicura. Ma dove? Che
quando si legge la cronaca della città,
pare un bollettino di guerra. Non c’è
tanto da ‘festeggiare’.
Fausto B.
(Cremona)
Pellegrini
Valori aggiornati al 31/05/2013, 18:03
gioielli e argenti
d’epoca...dal 1986
ACQUISTIAMO ORO, GIOIELLI, ARGENTERIA,
DIAMANTI, MONETE E OROLOGI
è preferibile l’appuntamento telefonico
Oro usato 18 kt
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