Michele e l`ortografia

Transcript

Michele e l`ortografia
Michele e
l’ortografia
Istituto di San Giorgio
Classe 1^c
Secondaria di primo grado
Insegnante: prof.ssa Luisa Catozzi
Tesista: Martina Marenghi
Osservazioni
occasionali
(…) sono stata subito colpita da Michele, il più piccolo di
altezza, di aspetto poco curato e l’unico ad essere in
banco da solo… si distrae molto, fa fatica a concentrarsi,
ha difficoltà ad esprimersi, utilizza un linguaggio povero
e scorretto che gli crea problemi anche nella
comprensione perché spesso ignora il significato di
alcuni termini… nelle prove d’ingresso è stato il più
scarso, sempre sotto la media della classe, soprattutto in
ortografia (…)
Scelta
dell’obiettivo
Intervenire sulle DIFFICOLTÀ
ORTOGRAFICHE di Michele
L’intervento si è focalizzato su un alunno in particolare
In base agli errori più frequenti rilevati in linea di base (SCE,
SCIE, Q, CQ, C, DOPPIE, AGGIUNTE, APOSTROFI,
SOSTITUZIONI ) si è scelto di intervenire sugli stimoli errore più
significativi
L’osservazione
sistematica:
la costruzione della linea di base
Abbiamo somministrato a Michele, sotto forma di
dettato, alcuni brani di 80 parole costruiti ad hoc,
contenenti al loro interno 10 dei grafemi indicati.
Un esempio…
Il re
Erano tutti inquieti: re, regina, sudditi e non, l’erede al trono doveva nascere a
momenti. Era ancora in fasce infatti Enrico quando gli fu conferito lo scettro.
Sarebbe diventato, al compimento dei diciotto anni, re d’Inghilterra senza
possibilità di scelta. Erano tutti scettici, conoscenti e famigliari, Enrico era
interessato solo al divertimento e alle scienze astronomiche e anche se cosciente
di ciò che lo aspettava non sembrava preoccuparsene. Che scempio che sarebbe
stato: un re per nulla coscienzioso!
Una prova del bambino
Gli errori ortografici
sono stati espressi in
percentuale, specificati
in ogni singola
rilevazione e inseriti in
una tabella di
osservazione globale
ERRORI
BASELINE
data
23/10/06
27/10/06
6/11/06
10/11/06
13/11/06
17/11/06
20/11/06
24/11/06
sce
50%
33%
66%
100%
0%
16,6%
25%
60%
scie
25%
50%
0%
0%
100%
66,6%
66,6%
33%
q
25%
60%
33%
0%
33%
14,3%
25%
33%
c
0%
0%
0%
0%
33%
20%
50%
33%
cq
0%
0%
0%
50%
0%
0%
0%
33%
doppie
0,0006%
0%
12,5%
5,9%
37,5%
10%
7,7%
0%
accenti
67%
50%
0%
25%
0%
100%
42,9%
50%
aggiunte
1
0
0
0
0
0
0
0
apostrofi
40%
0%
0%
50%
0%
0%
0%
0%
sostituzioni
1
0
0
1
0
2
0
0
Risultati dell’osservazione
sistematica
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
1oss.
2oss.
3oss.
4oss.
5oss.
sce
50%
33%
66%
100%
0%
scie
25%
50%
0%
0%
100%
q
25%
60%
33%
0%
33%
cq
0%
0%
0%
50%
doppie
0%
0%
12,50%
accento
67%
50%
apostrofi
40%
c
0%
6oss.
7oss.
8oss.
16.60%
25%
60%
66.60%
66,60%
33%
14,30%
25%
33%
33%
0%
0%
33%
5,90%
0%
10%
7,70%
0
0%
25%
37,50%
100%
42,90%
50%
0%
0%
50%
0%
0%
0%
0
0%
0%
0%
33%
20%
50%
33%
Scelta
dell’obiettivo
Insegnare a Michele come discriminare
i fonemi
“SCE” e “SCIE”
per poi scriverli correttamente in forma
di grafema
Le tecniche utilizzate nell’intervento
Anche in questa fase abbiamo somministrato a Michele
inizialmente frasi (per rendere il compito meno arduo)
poi brani contenenti i fonemi sce - scie fornendogli qualche
strumento che semplificasse il compito:
1) Apprendimento senza errori:
Michele utilizzava un cartoncino con le parole “scienza”,
“coscienza” e “usciere”. Gradualmente è stato coperto da fogli di
velina.
2) La scheda di autoistruzioni.
Le prime volte l’insegnante
ha simulato l’utilizzo della scheda
(modellamento)
prendendo in mano la scheda,
leggendo passo per passo ad alta voce
e simulando la prova utilizzando anche
il cartoncino.
Gradualmente Michele ha appreso le
istruzioni e le ha trasformate in dialogo
interno.
3) Feedback informativo: una volta concluso il dettato,
Michele lo controllava facendo molta attenzione alle parole
target e sottolineando le parole scritte correttamente. Infine
colorava le torte in base alla sua prestazione.
4) Autovalutazione: il bambino si assegnava poi un voto
in base alla prestazione registrata. Anche l’insegnante dava
una valutazione in modo che il bambino potesse fare il
confronto.
Scorcio di un brano con le
parole sottolineate, la
valutazione di Michele e
quella dell’insegnante
Il ruolo della classe
La classe durante l’intervento aveva il compito di incitare
ed incoraggiare Michele
(Rinforzamento sociale tra pari)
pari
per aiutarlo a superare le difficoltà e raggiungere il
proprio obiettivo.
E così è stato: conclusa ogni prova i ragazzi si
preoccupavano di sapere la performance di Michele per
poterlo premiare con un “TU-BI-GHI” cantato a
squarciagola!!!
5) Il tutto era inserito in un programma di
Token economy:
In classe era appeso un cartellone, dopo aver vinto 4
circuiti diversi Michele è diventato campione del mondo.
L’elargizione dei token
- 1 token per 8-9 parole corrette;
- 2 token per 10 parole corrette;
- 3 token se la sua valutazione coincideva con quella
dell’insegnante.
→ era previsto anche un rinforzatore intermedio: ogni 6
token guadagnati il bambino vinceva uno dei 4 circuiti
previsti
…è così arrivato al premio finale:
finale
il portachiavi del suo idolo
Valentino Rossi e 3 suoi adesivi!
token
un
Michele è migliorato?
Prima
dell’intervento…
…e dopo
l’intervento!
43%
57%
parole corrette
1%
parole errate
99%
parole corrette
parole errate