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CINECLUB ASTR/AZIONI
Galleria ex cinema Astra
via Mazzini, 47 – Foligno
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i pungenti giorni sbattono invano
giovedì 2 luglio 2015 h. 21
per Orson Welles attore (1915-1985)
Comma 22 (Catch-22) di Mike Nichols (USA 1970., col. 120'): dal romanzo di Joseph Heller, (1961), l'ebreo russo, cittadino
americano nato in Germania, Michael Igor Peschkowsky (Mike Nichols) distilla feroci succhi antimilitaristi di umorismo nero nella
splendida compagnia del suo cast con Alan Arkin, Martin Balsam, Art Garfunkel, Anthony Perkins, Jon Voight, Paula Prentiss,
Martin Sheen, Buck Henry, Olimpia Carlisi: nella finzione, una compagnia di aviatori USA nell'Italia meridionale, al tempo della
seconda guerra mondiale. Grande performance di Orson Welles, nella parte di un generale. “ Chi è pazzo può chiede di essere
esonerato dai voli, ma chi chiede di esserlo non è pazzo”: il paradosso di Epimenide in azione secoli dopo nel catch-22.
giovedì 9 luglio 2015 h. 21
eros e thanatos in noir
Il postino suona sempre due volte (The Postman Always Rings Twice) di Bob Rafelson (USA 1981., col. 123'): con
Jack Nicholson, Jessica Lange, John Colicos, Michael Lerner, Christopher Lloyd, John P. Ryan, Anjelica Huston. Il miglior periodo
(la depressione economica della fine degli anni venti) per riambientare la storia del romanzo di James Cain (1934), senza dimenticare
la versione cinematografica di Tay Garnett (1946) con John Garfield e Lana Turner (da noi, in Italia, nel 1943, nella splendida
versione di Luchino Visconti con Massimo Girotti e Clara Calamai). Sceneggiato con rigorosa fedeltà al romanzo dal drammaturgo
David Mamet, Bob Rafelson acconsente con toni secchi allo spoglio degli stereotipi del film noir, consegnandoci un'opera realistica,
però sempre vicina all'ombra tragica del genere. Grande interpretazione dei protagonisti, in eros e thanatos.
giovedì 16 luglio 2015 h. 21
due film trent'anni fa (1985-2015)
Brazil di Terry Gilliam (USA 1985., col. 142'): con Jonathan Pryce, Kim Greist, Robert De Niro, Bob Hoskins, Katherine
Helmond, Michael Palin, Ian Holm, Ian Richardson, Jim Broadbent. Vita orwelliana dell'impiegato Sam Lowry (nella finzione) nella
più eccentrica e libera versione di 1984 di George Orwell (1948) di Terry Gilliam, in cui il gusto dell'eccesso e del grottesco (tipico
dei Monty Python, gruppo da cui proviene il regista) è temperato dal tratteggio della società distopica. Struggente storia d'amore al
tempo del controllo totale: meglio perdere la libertà e sognare il folle vollo che guardare con compiacente indulgenza l'icona del
Grande Fratello. Terry Gilliam è uno dei tre spioni che sorvegliano il protagonista nei protocolli di controllo.
giovedì 23 luglio 2015 h. 21
due film trent'anni fa (1985-2015)
Fuori orario (After Hours) di Martin Scorsese (USA 1985., col. 97'): con Griffin Dunne, Rosanna Arquette, Verna Bloom,
Linda Fiorentino, Teri Garr, Thomas Chong, Cheech Marin, John Heard, Will Patton, Bronson Pinchot, Catherine O'Hara, Rockets
Redglare. Premiato a Cannes di quell'anno come Migliore Regia, scritto da Joseph Minion, prodotto dallo stesso attore protagonista
(figlio di uno sceneggiatore e produttore, fratello di un'attrice e nipote di una coppia di sceneggiatori: una famiglia di cinema), il film
di Scorsese è un'odissea cristologica senza spine e flagelli, tra richiami drammatici e divertite ironie, di un tecnico di computer che
trascorre la notte in una New York frenetica e multiforme, perdendo la beata tranquillità. Scorsese in cameo come tecnico delle luci al
Berlin Café.
giovedì 30 luglio 2015 h. 21
per Orson Welles attore (1915- 1985)
Il terzo uomo (The Third Man) di Carol Reed (UK-USA 1949., b/n. 104'): con Joseph Cotten, Orson Welles, Alida Valli,
Trevor Howard, Bernard Lee, Wilfried Hyde-White. Sceneggiato da Graham Green (che Orson Welles non accredita, in verità,
attribuendo tutto il merito a Carol Reed) è uno dei più bei film di spionaggio mai realizzati. Palma d'oro a Cannes, infatti fu accolto
“in Europa, cento volte meglio che qui. Fu il più grande successo del dopoguerra. Faceva riferimento a qualcosa che gli europei
potevano capire e gli americani no. Harry Lime rappresentava il loro passato, in un certo senso: il loro lato oscuro. Oscuro ma
affascinante”. Welles dixit a Henry Jaglom in uno dei loro frequenti pranzi dal 1978 fino alla morte. Indimenticabile performance.
Ingresso ai film riservato ai soci 2015 (tessera FICC 2015: € 10,00 - under 30: € 5,00 - contributo € 2,00)