(Microsoft PowerPoint - modulo 3 vulnerabilt\340 e resiienza)
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(Microsoft PowerPoint - modulo 3 vulnerabilt\340 e resiienza)
FAMIGLIA FUNZIONALE •CHIAREZZA DI CONFINI (rispetto dei ruoli generazionali all’interno del contesto familiare) •CHIAREZZA DI CONTESTO (interiorizzazione del senso di appartenenza da parte dei membri del sistema familiare) CONFUSIVITÀ NEI CONFINI GENERAZIONALI Inversione di ruolo genitore/figlio, triangolazione nella coppia FAMIGLIA DISFUNZIONALE ELEMENTI PATOLOGICI (DEFICIT FISICI, ETILISMO, DISTURBI PSICHICI) Alleanza, collusione, interdipendenza, impossibilità di elaborare un distacco fisico ed emotivo LABILITÀ DELLE FIGURE DI RIFERIMENTO Attaccamento angoscioso, radicalizzazione della dipendenza, richieste di disponibilità ad ogni costo STILI EDUCATIVI CARATTERIZZATI DA: TRASCURATEZZA, ABBANDONO, MALTRATTAMENTO Atteggiamenti difensivi: apatia, indifferenza, distacco e/o aggressività RESILIENZA • In ingegneria: “capacità di un materiale di resistere a urti improvvisi senza spezzarsi” (Lo Zingarelli, 1995; Wikipedia 2004) • In ecologia e biologia: “capacità di una specie di autoripararsi dopo un danno” (Wikipedia, 2004) • Nelle scienze sociali: “capacità umana di affrontare le avversità della vita, superarle e uscirne rinforzato o, addirittura, trasformato” (Grotberg, 1996; Wikipedia, 2004) • Nella teoria dei sistemi: “capacità che ha un sistema di resistere ai cambiamenti provocati dall’esterno, per sovrapporsi e superare queste crisi, approfittando del cambiamento qualitativo e mantenendo la coesione strutturale attraverso il processo di sviluppo” (Cordoba, 1997) TRATTI DI PERSONALITÀ CHE AGEVOLANO IL PROCESSO DI RESILIENZA SECONDO IL NIMH (National Institute di Mental Health- 1999) (BIG FIVE) • • • • • ESTROVERSIONE DISPONIBILITA’ COSCIENZIOSITA’ STABILITA’ EMOZIONALE INTELLETTO BAMBINI INVULNERABILI invulnerabili come Ercole invulnerabili come Achille • Meccanismi rigidi che permettono al bambino di costruirsi una muraglia intorno con cui resistere alle avversità • Bambini che possono distruggersi completamente se viene toccato il loro punto debole I PROCESSI RELAZIONI E LA RIUSCITA SCOLASTICA Relazione bambino-genitore, bambino-insegnante PROTEZIONE • abilità di relazione comportamentali con i compagni • sviluppo emotivo e autoregolazione • Sviluppo di competenze scolastiche (attenzione, motivazione, problem solving) • Autostima RISCHIO sviluppo di problemi insorgere di psicopatologia La storia di GARY “Quando Gary entrava in classe di mattina, la prima cosa che mi veniva in mente era come e quanto avrei dovuto sostenerlo fino alla fine della giornata. Un Gary era giorno, particolarmente tranquillo, tutto sembrava andare per il verso giusto e non erano ancora scoppiate liti con i compagni; insomma tutto era filato liscio fino a quando gli ho chiesto di riporre il libro che stava guardando e di venire al tavolo per seguire il lavoro di gruppo. Ha reagito con violenza, ha buttato via il libro, con fare scontroso e distante, manifestando, allo stesso tempo, tutta la rabbia che aveva in corpo Sono riuscita ad avvicinarmi a lui, con grande delicatezza, e gli ho proposto di uscire insieme dall’aula. Gary ha accettato e non appena siamo arrivati in corridoio è scoppiato a piangere, sfogando la sua miscela di rabbia e di tristezza che aveva dentro. Era confuso, offeso con il padre, che vive lontano e non è mai disponibile, e con la madre, anche lei poco presente. Era molto preoccupato per entrambi i genitori. Gary era veramente stanco, un bambino di soli otto anni con tutto quel peso sulle spalle”. Le domande • Quali processi riguardanti la sua relazione con gli adulti sono stati trasferiti da casa a scuola? • Che impatto hanno queste relazioni sulla sua competenza scolastica? • Possiamo definire Gary una bambino che vive un disagio? • Che risorse ha utilizzato l’insegnante per rispondere alle difficoltà di Gary? Che conclusioni possiamo trarre? – Il disagio era dentro Gary che si trovava in difficoltà ad eseguire le richieste dell’insegnante – Il disagio era dentro l’insegnante che si trovava a gestire il comportamento impulsivo e disturbante di Gary che la “sbilanciava” (in termini di attenzione prestata) rispetto al resto della classe – Il disagio era implicito nella definizione che l’insegnante aveva di Gary, ritenendolo un ragazzino ingestibile e disturbante – Il disagio era nella classe che si trova nel ruolo di spettatore di una situazione di disagio L’INSEGNANTE E’ DENTRO LA RELAZIONE CHE SI CREA CON QUEL DETERMINATO BAMBINO O GRUPPO CLASSE E IN QUEL DETERMINATO CONTESTO IL DISAGIO E’ UN EVENTO RELAZIONALE I processi relazionali tra insegnanti e bambini • L’ asimmetria come caratteristica della relazione adulto/bambino • Caratteristiche degli individui coinvolti:temperamento, i fattori personali e la storia evolutiva • Elementi connessi alla qualità della relazione stessa: la rappresentazione che i membri hanno della relazione • I processi di feedback: le interazioni, il linguaggio e la comunicazione, la percezione di sé e dell’altro • I pattern relazionali • I margini di tolleranza • La sincronizzazione e la natura contingente delle relazioni Indicatori della qualità degli scambi interattivi tra adulti e bambini E’ possibile osservare: • Osservare il grado di coinvolgimento e di responsività ai bisogni dell’altro • Il tono emotivo comunicato verbalmente e non • La spontaneità • La vicinanza fisica • La cura (Hamilton, Howes,1992; Pianta,1992) l’espressione del bambino attraverso la scuola • La scuola è un ambito privilegiato per parlare della propria storia quando gli insegnanti riconoscono la vulnerabilità e la tengono presente nelle prassi educative e didattiche Gli insegnanti , in particolare, devono porre particolare attenzione a: – Ricostruzioni di storie familiari (foto, ricordi,indumenti, testimonianze dirette dei genitori) – Festività e ricorrenze (festa della mamma e del papà – Note sul diario – Frequenti richiami alla famiglia. l’espressione del bambino attraverso la scuola Gli insegnanti possono divenire tutori di resilienza se: • colgono la sofferenza del bambino attraverso i molteplici linguaggi da lui utilizzati • conoscono gli strumenti dell’osservazione e della rilevazione del disagio e li applicano nel contesto scolastico, anche nei momenti di routine • condividono le proprie emozioni e difficoltà con i colleghi • Sono disponibili a lavorare in rete • sono sostenuti da operatori dei servizi che li aiutano a valutare la relazione che hanno stabilito con il minore e le difficoltà che possono emergere nel contesto scolastico COME COSTRUIRE RESILIENZA • L’incontro e la parola sono fattori importanti di resilienza; “il bambino organizza in più leggere rappresentazioni verbali la percezione concreta” (Fava Vizziello 2003) • Fattori di resilienza propri del bambino o attivabili tramite l’aiuto dell’adulto: la messa in scena dell’avvenimento traumatico (disegno,gioco, teatro, musica) – L’utilizzo di metafore per racconta re eventi difficilmente “dicibili” – la capacità di farsi un’idea dell’agente del trauma e di costruire una spiegazione Relazioni di attaccamento e prestazioni scolastiche I bambini con attaccamento insicuro hanno prestazioni inferiori in : - sviluppo cognitivo - gioco - interazione sociale con coetanei e adulti I bambini con attaccamento disorganizzato possono avere deficit: - visivo-spaziali - di memoria e apprendimento (di sviluppo linguistico e logicomatematico) - autoregolativi (relazioni/emozioni/autostima) - metacognitivi VULNERABILITA’ E RESILIENZA Cappuccetto Rosso … come tutti i bambini disubbidisce e va incontro al pericolo e al trauma, ma sopravvive e mantiene la propria integrità grazie alla funzione protettiva degli adulti di riferimento (M.Camuffo, 2006) VULNERABILITA’ E RESILIENZA Hansel e Gretel … … sono vittime della povertà e dell’abbandono, ma le loro risorse consentono di superare la carenza trasformandola, tramite un’inversione di ruoli, nel prendersi cura dei loro stessi genitori; uccidono la strega con astuzia e portano a casa il suo tesoro (M.Camuffo, 2006) VULNERABILITA’ E RESILIENZA Biancaneve … … sopravvive all’invidia, per la pietà dell’adulto e grazie ai legami extrafamiliari, e di fronte alla nuova prova dell’avvelenamento viene risvegliata dall’amore (M.Camuffo, 2006) VULNERABILITA’ E RESILIENZA Batman… • “…essere resilienti non significa essere invulnerabili o invincibili; non si è intoccabili, inaccessibili alle emozioni, ai sentimenti, alla sofferenza. Se si dovesse confrontare una persona resiliente con un super-eroe si tratterebbe di Batman, piuttosto che di Superman. Batman possiede molte qualità, ma nessun super potere” Anaut, 2003 (M.Camuffo, 2006)