Il comune di Muzzana del Turgnano

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Il comune di Muzzana del Turgnano
ROTARY CLUB
LIGNANO SABBIADOROTAGLIAMENTO
CONCORSO
“ PAOLO SOLIMBERGO “
ANNO ROTARIANO 2008/2009
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La CLASSE III A
Della scuola secondaria di I grado
Ha il piacere di presentarE
Il comune
Di Muzzana del Turgnano
ANNO scolastico 2008-2009
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MUZZANA DEL TURGNANO
GEOGRAFIA
Il Comune di Muzzana del Turgnano appartiene alla regione Friuli-Venezia Giulia. Questa
regione si presenta come un ”grandioso teatro naturale “ situato sulla sponda settentrionale del
Mare Adriatico. L’ immagine fu creata dal poeta Erasmo di Valvasone, nel canto 102 del poema
“ La caccia”, pubblicato nel 1598:
“ Siede la patria mia tra il monte ‘l mare
Quasi teatro, ch’ abbia fatto l’ arte,
Non la natura, a’ riguardanti appare,
E ‘l Tagliamento l’ interseca et parte:
S’ apre un bel piano, ove si possa entrare,
Tra ‘l meriggi, et l’ occaso, e in questa parte
Quanto aperto ne lassa il mar; e ‘l monte
Chiude Liquenza con perpetuo fonte ”.
Erasmo di Valvasone, 1598
La teatralità del fondale alpino ispirò anche altri poeti e scrittori.
Giovanni Boccaccio, nella novella V della X giornata del “ Decameron “ descrive il Friuli come
una “ terra quantunque fredda, ricca di belle montagne, e più fiumi, e chiare fontane”, e Ippolito
Nievo, nelle Confessioni di un italiano, ce lo descrive come un “ piccolo compendio dell’
universo, alpestre piano e lagunoso in sessanta miglia da tramontana a mezzodì ”.
Allungando il suo sguardo da Venezia verso le Alpi orientali, George Byron rimane affascinato
da un cielo ampio e luminoso come un mare. Dalla traduzione:
“…un mare
di gloriose correnti sulle alpine altezze
delle montagne blu del Friuli…”.
George Byron
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Muzzana del Turgnano, piccolo Comune della provincia di Udine, si situa nella Bassa Friulana
della regione Friuli-Venezia Giulia a sette metri sul livello del mare. Le coordinate sono: 45° 49’
0” N 13° 8’ 0” E / 45.81667. Si estende per una superficie di 24, 32 Km. Conta 2696 abitanti
(anno 2007) per una densità abitativa di popolazione di 111 Km abitanti per Km quadrato.
Comprende un’ unica frazione: Casali Franceschinis. I Comuni contigui sono Carlino, Castions
di Strada, Marano Lagunare, Palazzolo dello Stella e Pocenia.
Muzzana ha la peculiarità di sorgere su un’ area occupata in epoca romana da un’ ampia foresta,
la Silva Lupanica, così chiamata per la presenza, in passato, di branchi di lupi e della quale
sussistono ancora dei relitti nei boschi planiziali Baredi e Selva degli Arcovenchi, in cui vive una
vasta campionatura della flora locale sia arborea, che di sottobosco. Sul fiume Turgnano, anch’
esso elemento imprescindibile del paesaggio muzzanese, è conservato inoltre un vecchio mulino
seicentesco.
STORIA
Ritornando al nostro Comune, il più antico documento che attesta l’ esistenza di un paese con
il nome di Muzzana è un diploma del 21 gennaio 824 riguardante la donazione fatta dall’
imperatore Lodovico il Pio, re dei Franchi e figlio di Carlo Magno, alla Chiesa di Aquileia di
alcuni beni consistenti in case, terre, vigneti, prati e boschi siti in Muzzana del Friuli. Tali beni,
fino ad allora, erano stati tenuti in feudo dal Patriarca Massenzio che, a suo tempo, li aveva
ottenuti in beneficio dal margravio del Friuli Kadola ( o Cadaldo ) e dal successore Baldrico.
Muzzana rimase proprietà patriarcale per oltre due secoli. Il 13 dicembre 1202 veniva
riconosciuta al conte di Gorizia l’avvocazia, ossia il diritto all’amministrazione della giustizia su
Muzzana. Il secolo XV rappresenta il periodo più travagliato della storia di Muzzana .
Nel 1412, infatti, il paese fu occupato dalle truppe di ventura al soldo della Repubblica Veneta,
capitanata da Carlo Malatesta e gli abitanti dovettero assistere impotenti al saccheggio dei propri
campi. Verso la metà del secolo gravi pestilenze decimarono la popolazione e, ancora, nel 1458
Muzzana fu devastata da un incendio.
Nel 1477, il primo novembre, mentre si stavano compiendo i lunghi riti della memoria dei
defunti, all’improvviso si presentarono, comparendo dal nulla, cavalieri sconosciuti. Già il loro
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abito apparve strano. Avevano lunghi capelli, lunghe barbe, lunghi baffi, gridavano in una lingua
sconosciuta, inseguendo gli abitanti spaventati che non sapevano dove rifugiarsi. La sorpresa
ebbe il suo effetto e lasciò i Muzzanesi come paralizzati. I più svelti scapparono verso la
boscaglia, ma la gran parte rimase alla mercè dei nuovi venuti. La chiesa fu violata e le sacre
suppellettili requisite. Chi resistette venne ucciso, chi tentò di fuggire venne inseguito e
condannato alla stessa sorte, le donne furono insidiate. Alla fine toccò al fuoco: il paese intero
bruciò e i sopravvissuti dovettero affrontare l’inclemenza della stagione che si annunciava con
l’incubo della fame.
Il 3 maggio 1797 Napoleone Bonaparte ebbe dichiarata la fine della repubblica di Venezia, il
generale Collette, comandante la piazza di Udine, abolì le antiche giurisdizioni feudali ed istituì
le municipalità locali. Muzzana venne compresa nel V distretto avente per capoluogo Latisana.
A seguito del Trattato di Campoformio, gli Austriaci ebbero tutto il Friuli. Ciò significò anche la
riattivazione delle passate giurisdizioni feudali, Muzzana, quindi, ritornò ai Colloredo.
L’incendio e la distruzione dell’archivio comunale, avvenuti, per quanto si sa, nei drammatici
quanto oscuri eventi legati alla ritirata e alla occupazione austroungarica degli ultimi giorni
dell’ottobre 1917, non ci permette di conoscere per un lungo tempo la storia del Comune. Di
questo lungo periodo sono stati rinvenuti solo due documenti. In seguito all’ annessione all’
Italia, si ritornò al sistema “ napoleonico. ” Gli elettori elessero il consiglio, che a sua volta elesse
il sindaco.
TRADIZIONI
Muzzana è un piccolo paese, ma ricco di tradizioni. La festa religiosa del Perdon ha origini
molto antiche. La chiesa volle che nel calendario cristiano ci fosse una giornata dedicata a Maria
per commemorare la vittoria portata nel 1571 a Lepanto contro la flotta turca. Non si ha
documentazione certa su quando sia stata istituita questa festa a Muzzana. Dato che nel passato
la gente si dedicava prevalentemente al faticoso lavoro dei campi e nei paesi le festività erano
piuttosto scarse, il Perdon divenne un irrinunciabile momento di aggregazione e una occasione
importante per accostarsi alle celebrazioni religiose. Nel giorno del Perdon i diciannovenni al
termine della Santa Messa delle ore 10.30, accompagnati dalla banda e dalle autorità,
depongono i fiori davanti ai monumenti dei caduti. Nel pomeriggio accompagnano la sacra
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immagine della Madonna del Rosario nella solenne processione per le vie del paese, cantando ,
pregando ed affidando a Lei le loro giovani vite.
La festa solenne del Perdonut: il Perdonut, malgrado si qualifichi come il Perdon più piccolo, il
minore, è un’importante ricorrenza religiosa che si celebra solennemente la terza domenica di
Quaresima. E’ vissuto con intensa partecipazione da tutta la comunità locale. Affonda le proprie
radici nell’ormai lontano 1944, in un periodo storico segnato dal dramma sconvolgente della
guerra e rinnova un voto che la comunità muzzanese, appoggiata dal sacerdote Giovanni
Battista Facci, fece alla Madonna per ottenere la sua protezione. Tra le pagine del libro storico
della parrocchia di Muzzana si può tuttora trovare la testimonianza del Parroco che in data 12
marzo, così scriveva : …” noi capifamiglia …promettiamo con voto solenne :
di migliorare la nostra vita cristiana, col santificare sempre la festa, col guardarsi dall’orribile
bestemmia e di fare una solenne processione con l’immagine della Beata Vergine del Rosario.
Domandiamo che la Vergine vegli su di noi e salvi la nostra Parrocchia dalle incursione aeree e
dalle battaglie di terra che salvi le nostre vite e i nostri averi , che riconduca incolumi all’affetto
delle loro famiglie i prigionieri e dispersi vivi e che affretti l’avvento della pace.”
MUZZANA NEL GUINESS DEI PRIMATI
Muzzana del Turgnano vanta un record mondiale. Il 6 gennaio 1999 il paesello è entrato nella
storia del Guiness dei primati, costruendo il falò più grande del mondo che misurava 41,55 m di
altezza. Per realizzare il mega-pignarùl sono stati utilizzati 211 rotoball, 7410 balle di soia e sono
state necessarie 1864 ore di lavoro. Quel giorno la notizia del più alto falò del mondo varcò i
confini nazionali e giunse fino alla Gran Bretagna. La cittadina di Merry Point, a Working,
Cumbria, si attivò per indagare sul falò muzzanese, che aveva sottratto all’Inghilterra il primato
mondiale
in
materia.
Ma Muzzana vanta anche un altro primato: è riuscita a realizzare il più grande quantitativo di
brullè, pari a 2116,63 litri di vino, pari a 22000 bicchieri.
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SERVIZI EROGATI DAL COMUNE
Servizi Demografici:
- rilascio della Carta di Identità
- certificati di nascita con fotografia per i minori di quindici anni
- rilascio del libretto di lavoro
- registrazione dei libretti di pensione
- autentica delle firme
- aggiornamento della Patente di Guida e della Carta di Circolazione nel caso di cambio di
residenza
- assegnazione del Codice Fiscale alla nascita dei bambini
- istruttoria per il rilascio dei passaporti.
I progetti seguiti dal servizio assistenza sociale:
- centro per bambini e famiglie
- laboratori per l'infanzia
- progetto "io e gli altri"
- progetto Giovani
- programmi per famiglie, anziani e disabili
- promozione della maternità e valorizzazione della famiglia
- assegni per nucleo famigliare e per maternità.
In quali casi è utile rivolgersi all’ ufficio ragioneria:
- per informazioni sui pagamenti delle tasse e dei tributi.
In quali casi è utile rivolgersi all’ ufficio tecnico:
- per il disbrigo di tutte le pratiche inerenti l'edilizia.
Competenze della polizia municipale:
-
vigilanza sui beni del Comune
-
vigilanza sull’andamento dei servizi pubblici locali
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-
vigilanza sul rispetto della libertà e della sicurezza dei cittadini
-
tutela della regolarità del traffico stradale
-
controllo sull’operato di chi esercita un’attività commerciale
-
Competenze dell’ ufficio segreteria:
- istruzione
- gestione mense scolastiche
- contributi libri alunni scuola dell’obbligo
- concessione contributi per attività ricreative e sportive
- servizio civile presso il Comune
-visione e rilascio copie di atti.
La nostra Biblioteca è sorta nel 1982 ed è stata intitolata ad Alviero Negro. Presso la Biblioteca
Civica si possono consultare sia testi di cultura generale, romanzi e altro ancora, come pure i
libri
di
testo
ed
il
materiale
utile
per
le
ricerche
scolastiche.
La Biblioteca mette a disposizione anche due postazioni dalle quali è possibile navigare in
Internet
per
reperire
ulteriori
informazioni.
ASSOCIAZIONI
Numerose sono le associazioni presenti sul territorio: A.F.D.S. svolge un’intensa opera di
informazione sul dono del sangue e trova la sua realizzazione principalmente negli incontri con
gli alunni delle scuole o con le serate di sensibilizzazione ed educazione sanitaria.
Il gruppo ANA, Alpini di Muzzana da sempre impegnato in attività sociali e di solidarietà,
organizza una giornata in montagna per i bambini della Bielorussia.
A.D.O, l’ associazione Donatori di organi, si pone l’ obiettivo di rafforzare la solidarietà e la
cultura del dono e la diffusione del concetto di prevenzione del malato.
L’associazione, Muzzana amatori
tartufi, M.A.T., si prefigge lo scopo di diffondere le
conoscenze sui tartufi, in particolare quelli di Muzzana e favorirne la crescita e le prospettive di
miglioramento produttivo. Inoltre è presente l’ associazione pescatori.
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Ultima, ma fondamentale, è la squadra della protezione civile, che partecipa attivamente alle
operazioni di soccorso nelle zone colpite dalle calamità.
Il Comune è inoltre dotato di:
-
campo di tennis
-
campo sportivo comunale
-
palestra polifunzionale
ECONOMIA LOCALE
Per quanto riguarda l’economia non sono presenti nel Comune di Muzzana grandi stabilimenti,
quindi l’economia si basa sull’agricoltura, il commercio, il terziario e sussiste in piccole quantità
l’allevamento. Relativamente alle coltivazioni agricole, si è scelto di appaltare le lavorazioni per
coltura, cercando di responsabilizzare maggiormente i terzisti, affidando loro i lavori dalla
semina al raccolto.
CULTURA LOCALE
Per quanto concerne l’ arte, Muzzana ha avuto un ruolo sicuramente inferiore rispetto ad altri
centri minori. Il patrimonio artistico, nella sua quasi totalità, è riconducibile alla chiesa di S,
Vitale. La chiesa parrocchiale di S.Vitale è un edificio in stile neoclassico, con ampia, alta navata e
solenne transetto, arricchito da maestose colonne binate e concluso da una cupola. La facciata
ricoperta di lastre di pietra, con funzione soprattutto scenografica, ha nella lunetta sopra il
portale un Cristo Pastore buono, eseguito nel 1954 dalla Scuola Mosaicisti di Spilimbergo su
disegno di Fred Pittino. All’interno si evidenzia l’altare maggiore in marmo, definito pregevole
da Giuseppe Bergamini per il tabernacolo (XVIII secolo) a tempietto barocco.
Ai lati le statue dei Santi Gervasio e Protasio. Degni di nota risultano i 4 altari laterali: l’altare “
in cornu Evangeli ” dedicato a S. Antonio di Padova e l’altare “ in cornu Epistolae ” dedicato a S.
Gerolamo, simili per composizione architettonica, per policromia dei marmi. L’alzata degli altari
si compone di un fascio di colonne. Altri 2 altari sono dedicati rispettivamente al “ S.Cuore di
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Gesù e alla Madonna di Lourdes. ” Marmorei, di eguale fattura, ma con lievi varianti nella
policromia e nelle decorazioni, sono databili alla fine del secolo XIX secolo.
Per quanto riguarda l’arte plastica la testimonianza più antica e preziosa è costituita da una
scultura lignea, dorata e dipinta, oggi conservata presso il museo diocesano di Udine. Si tratta
della statua raffigurante S.Valentino ( ovvero : S. Stefano ).
In ordine cronologico nella
Parrocchia muzzanese si conserva il Battistero, di marmo rosso screziato, su basamento
quadrangolare su cui si erge lo stelo a balaustro che regge la coppa modanata. Ripete uno stile
compositivo diffuso nel nostro territorio. L’invaso è sovrastato da un padiglione in rame
sbalzato riccamente decorato in chiave Liberty, a pianta ottagonale, su cui si erge la figura
lignea, policroma del Battista.
Il pezzo di maggior valore è il monumentale organo Nacchini, ancora perfettamente
funzionante, opera del 1750 del dalmata Pietro Nacchini, costruito per la chiesa di S. Lucia di
Udine e giunto nell’ anno 1870 a Muzzana dopo la sua soppressione napoleonica. E’ l’ opera
nacchiniana più autentica e meglio conservata in tutto il Friuli. Nacchini non solo costruì un’
opera che incanta per la pienezza del suono e la forza della voce, ma di questo suo capolavoro
trasmise pure le regole cui si era attenuto per la combinazione dei registri, segnandole a
imperitura memoria sulla tastiera. Il grande valore dell’ organo lo si evince anche dal giudizio
positivo che diede il prof. Gustav Leonhart, uno dei più grandi organisti del mondo, attraverso
una lettera inviata alla Parrocchia di S. Vitale di Muzzana in cui sottolinea “ le qualità superbe “
del suddetto organo.
LA NOBILE E PREZIOSA FLORA: I BOSCHI
Fra tutti i paesi della Bassa Pianura Friulana Muzzana del Turgnano è contraddistinto,
naturalisticamente da una singolare e importante particolarità: quella di ospitare sul suo
territorio una flora speciale, ormai molto rara in tutta la Pianura Padana. Ciò è dovuto alla
presenza, poco a sud dell’ abitato, di alcuni boschi di latifoglie ( querco-carpineti ) sopravvissuti
ai selvaggi disboscamenti del passato e rimasti allo stato quasi naturale. Si tratta del bosco
Baredi-Selva di Arvonchi e bosco Coda di Manin considerati come dei veri e propri relitti dell’
antico paesaggio vegetale. Il bosco Baredi-Selva d’Arvonchi, di proprietà del Comune di
Muzzana del Turgnano, è il più esteso bosco planiziale del Friuli-Venezia Giulia.
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Come tutti i querco-carpineti planiziali, rappresenta un relitto dell’antica foresta planiziaria di
latifoglie mesofite ( la Silva Lupanica ) che ricopriva la pianura friulana prima della
colonizzazione romana del II secolo a.C. e che andò via via riducendosi lasciando il posto agli
insediamenti rurali. Per tale motivo assume un enorme valore storico e naturalistico. Il
territorio di Muzzana è sempre stato ricco di boschi e su questi molto è stato scritto, in
particolare dal prof. Francesco Sguazzin, muzzanese, nonché esperto in botanica.
La vegetazione arborea è costituita da un consorzio misto di farnia (Quercus robur), frassino
ossifico (Fraxinus angustifolia), carpino bianco ( Carpinus betulus ), olmo campestre (Ulmus
minor ), acero campestre (Acer campestre) con presenza di ontano nero (Alnus Glutinosa),
pioppo nero (Populus nigra). Lo strato arbustivo è particolarmente ricco di specie, tra le quali il
biancospino (Crataegus monogyna), la frangola (Frangula alnus), il pruno spinoso (Prunus
spinosa), il nocciolo (Corylus avellana) e il pallon di maggio (Viburnum opalus).
Anche la flora dello strato erbaceo è rappresentata da numerose specie, alcune delle quali di
ampia diffusione, altre particolarmente significative, in quanto tipiche di piani altitudinali più
elevati, la cui presenza è interpretabile come relitti glaciali sopravvissuti in virtù dei fattori
microclimatici e della elevata umidità dei suoli.
Per quanto riguarda la fauna, come tutti i boschi planiziali, anche il bosco di Muzzana è
caratterizzato da una notevole presenza di specie appartenenti alla fauna minore: tra gli insetti,
numerose specie di coleotteri, in particolare appartenenti alla famiglia dei carabidi, dei cerambici
e dei buprestidi, mentre tra gli anfibi sono facilmente rinvenibili esemplari di rana di lataste,
oltre alla raganella italica, al tritone crestato e all’ululone dal ventre giallo.
Tra i micromammiferi va segnalato l’elevato numero di specie di toporagno, arvicole e topi
selvatici, in particolare di una specie recentemente scoperta proprio nel bosco di Muzzana, da cui
prende il nome, il piccolo toporagno dalla corta coda Sorex arunchi (ricordiamo il nome del
bosco Selva d’Arvonchi). Anche i mustelidi sono fortemente rappresentati, con faina, donnola e
puzzola. E’ frequente l’avvistamento di scoiattoli e lepri e, anche se più raramente all’ interno del
bosco, di caprioli talvolta in branchi. Più elusivi, ma anch’essi presenti, il tasso e la volpe.
Relativamente ai rettili è segnalata la presenza del saettone, della vipera comune e della
testuggine d’acqua. Recentemente, proprio nelle vicinanze dei boschi di Muzzana, sono venuti
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alla luce dei reperti i quali indirizzano verso l’affascinante ipotesi di insediamenti umani neolitici
nella zona.
Non è improbabile si sia trattato di raccoglitori-cacciatori, anche perché la foresta doveva essere
ben ricca di selvaggina e di prodotti naturali: erbe, frutti selvatici e funghi.
LE NOSTRE PROPOSTE
A Muzzana , fortunatamente, abbiamo una Amministrazione comunale molto attenta alle
esigenze e alle proposte di noi ragazzi, ed è per questo che qui, 7 anni fa, il Comune ha deciso di
fare qualcosa di concreto per consentire ai giovani di partecipare attivamente alla vita
comunitaria, istituendo uno fra i primi consigli comunali dei ragazzi della regione.
Il Consiglio comunale dei ragazzi di Muzzana (C.C.R.) è formato da una ventina circa di
bambini e di ragazzi compresi fra la terza elementare e la terza media, fra cui è eletto un sindaco
con la sua giunta, composta da quattro assessori. Durante le riunioni si discute di varie
problematiche e si espongono le proprie idee che, se sono ritenute valide dalla maggioranza del
Consiglio, vengono proposte al Consiglio degli adulti; dopo di che, se vengono approvate e ci
sono fondi, vengono realizzate, facendole diventare realtà. Noi in quanto classe III abbiamo a
lungo riflettuto e abbiamo individuato alcune necessità volte ad agevolare o rendere migliore
la vita del paese:
- la realizzazione di una pista ciclabile illuminata che metta in collegamento Muzzana del
Turgnano con la sua unica frazione : Casali Franceschinis, situati a nord-ovest del Comune e
distante da esso più o meno un chilometro e mezzo. Il progetto era stato avviato, ma per
mancanza di fondi non fu mai portato a termine. Molti
abitanti della piccola frazione,
specialmente i ragazzi e gli anziani che non possiedono la patente, si lamentano spesso
dell’impossibilità di partecipare alla vita paesana e alle attività sportive. Dunque la pista ciclabile
risulterebbe la risposta più adeguata alle loro esigenze quotidiane.
- La ristrutturazione del campetto da tennis che si trova nei pressi del campo sportivo,
inutilizzato e in cattive condizioni per consentire anche a chi ama questo sport di poterlo
liberamente praticare senza essere costretto a recarsi altrove.
- Una maggiore salvaguardia del nostro patrimonio boschivo, il quale è uno dei maggiori boschi
planiziali d’Europa. E’ fondamentale proteggere l’habitat delle numerose e varie specie di flora e
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fauna. Inoltre sarebbe utile disporre lungo i sentieri del bosco di qualche cestino in legno per
evitare così di sporcare il bosco con rifiuti di ogni genere e di dotare, laddove è possibile, i tratti
di bosco più frequentati, di panchine e di tavoli.
- Noi riteniamo potrebbe essere interessante creare accanto alla zona boschiva una stazione, un
laboratorio botanico, osservatorio privilegiato per continuare lo studio della flora e della fauna e
della loro evoluzione.
- L’installazione di un impianto per l’ADSL per agevolare lo sviluppo del campo informatico nel
nostro territorio, che risulta essere uno dei pochi nelle zona a non poter usufruire di questo
servizio.
A conclusione di questo elaborato, noi alunni della classe III vogliamo comunicare quanto la
partecipazione al concorso “Premio Paolo Solimbergo” ha costituito un’ importante
opportunità per conoscere più in profondità il nostro paese e per acquisire un maggior senso di
appartenenza al nostro territorio.
La classe IIIA della Scuola Secondaria di Muzzana del Turgnano porge distinti saluti alla
commissione giudicatrice e ringrazia per l’ occasione offerta.
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