Recensione a “Io ti ho già visto nelle mie parole” di

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Recensione a “Io ti ho già visto nelle mie parole” di
Recensione a “Io ti ho già visto nelle mie parole” di Smeralda Fagnani
Rupe Mutevole Edizioni
a cura di Marzia Carocci
Il libro è comprensivo di due parti ben definite; la prima contiene la silloge che dà il
titolo al volume “Io ti ho già visto nelle mie parole” e la seconda parte che
comprende le poesie tratte da una precedente raccolta dal titolo “Orizzonti di
pensiero” (Rupe Mutevole Edizioni).
La trasposizione fra le parole e il pensiero dell'intera raccolta è ciò che
immediatamente arriva al lettore.
Una costruzione letteraria di alto livello dove tecnica, ritmo e incanto si intersecano
in una miscellanea di sensazioni immediate.
Smeralda Fagnani, ha la grande dote di restituire la propria introspezione con
un'ottima espressività poetica, dove la parola si trasforma in soggetto, azione,
emozione, riuscendo a trasfigurare ogni attimo, rimembranza o desiderio, in qualcosa
di vivo e visibile attraverso l'immaginazione.
Una poetessa dal grande pathos, capace di smuovere riflessioni e attenzioni sulle
assenze sofferte, sui sogni perduti e ricordi riemersi in quel viaggio letterario dove la
metafora è regina d'espressione.
Nitida sintesi verbale dove sono presenti termini di confronto fra il passato e il
presente in quell'osmosi di continuo cambiamento che è la vita stessa.
Poesia elegante dove i versi si legano a un rondò di idiomi ricercati nell'attenzione
all'attimo vissuto, al profumo ritrovato, alla certezza dei limiti umani che ci rendono
impotenti ai nostri desideri di bisogni e d'amore.
Un lirismo importante che mai si posa sulla retorica ma che assume il comando di
ricerca emotiva dentro quel sé da rileggere e ridefinire per esaminare di nuovo la
propria vita attraverso quelle esperienze che non sempre ci hanno favorito, ma dove,
le cicatrici si riaprono al rosso vermiglio ogni volta che ne assaporiamo il ricordo.
Una donna che si specchia dentro le proprie parole, quasi a un monologo interiore
dove si è sempre leali e obiettivi e dove l'indagine ai propri perché diventa spesso
inferno o sogno ritrovato.
Parole di amore, di richiesta, di ascolto, parole che s'increspano di pianto o di
determinazione in un tripudio di meravigliosi versi che denotano una preparazione
eccelsa al lirismo di grande trasporto emozionale.
Smeralda Fagnani è un'autrice dal grande spessore letterario, poetessa dalle grandi
doti esplicative.
L' efficacia sintattica e la propria potenza interiore, esplodono all'unisono in riverberi
emotivi che sanno regalare al lettore il piacere di condividerne tutta l'essenza che ella
esprime, dove l'amore e il ricordo di questo, diventano confessione e sogno ma anche
rimembranza sofferta.
Da “Memoria”
Io non ricordo
niente di quello
che trafiggo.
Certa
memoria
la disimpegno,
nel riciclare
nuove traiettorie,
mentre cancello
il prima.
La forza di reazione, di rinascita, di reinventarsi, il desiderio di riprendere in mano la
propria vita senza zavorre e pesi che legano e incatenano il rifiorire e il riemergere.
Chiudere il cassetto della memoria dove spesso i contenuti ci piegano, diventa difesa
e riparo. Una possibilità di nuovo inizio.
Tutto il viaggio letterario di questa raccolta, è una sorpresa continua, dove la parola
stessa prende vita e si apre, si evolve, si smembra e riforma e il verso si fa canto,
pianto, urlo e soffusa carezza in quell' impeto interiore bisognoso di esplodere ed
essere accolto come una confessione di vita e di vissuto.
Marzia Carocci