Levissima, il brand, il prodotto, la comunicazione, l
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Levissima, il brand, il prodotto, la comunicazione, l
LEVISSIMA La fonte: Cepina, Sondrio Altitudine: 1848 metri. Classificazione: oligominerale (79,8 mg/l) Elemento distintivo: poco bicarbonato (56 mg/L) Caratteristica: purezza Sito web: www.levissima.it L’acqua minerale Levissima, entrata a far parte del Gruppo Sanpellegrino nel 1993, sgorga da fonti di alta montagna ai margini del grande parco naturale dello Stelvio, nel territorio dell’antica Contea di Bormio. Levissima nasce nel cuore delle Alpi centrali, in un’area protetta, incontaminata dalle attività dell’uomo, e proprio la sua origine le dona un posizionamento distintivo e unico tra le acque minerali italiane: Levissima, infatti, è da sempre simbolo di natura ed alta montagna. Levissima è oggi un brand che gode di una forte notorietà di marca costruita nel tempo grazie a una continua interazione con il consumatore finale con l’obiettivo di capirne le esigenze e soddisfarlo al meglio. Innovazione, ricerca e un impegno attivo sia all’esterno sia all’interno dell’azienda rappresentano i fondamenti della crescita e del successo della marca. Leggerezza e purezza, garantite dalla particolare struttura geologica del territorio dalla quale sgorga, sono le qualità dell’acqua minerale Levissima ampiamente apprezzate e riconosciute da un numero sempre crescente di consumatori. Levissima naturale con il suo gusto puro e di montagna è l’acqua naturale per eccellenza. Levissima Intensamente Frizzante si rivolge a chi chiede alle bollicine un’esperienza forte. All’olfatto presenta aromi fini, morbidi e intensi, il sapore è coinvolgente ed equilibrato. Il basso residuo fisso e, di conseguenza la modesta presenza di sali, conferiscono una particolare leggerezza. Distribuita in maniera capillare su tutto il territorio nazionale (Out of Home e Retail), in tutti i canali di vendita, l’acqua minerale Levissima è disponibile in una gamma completa di formati e di tipologie che soddisfano le esigenze di tutti i consumatori, nel consumo a casa e fuori casa, frutto di appositi studi sulle abitudini dei differenti target. I continui investimenti in Ricerca&Sviluppo e la capacità di affrontare il mercato che si evolve segmentando le occasioni di consumo, hanno portato nell’arco degli anni ad importanti innovazioni. In particolare, Levissima ha proposto in questi anni alcune importanti novità nel packaging: o Levissima Naturale 50 cl PET – la nuova bottiglia da 50 cl altamente performante che ha permesso di ridurre in maniera rilevante il contenuto di PET, senza alterare il confort di impiego. Questo alleggerimento di packaging implica una minor immissione di PET nell’ambiente mantenendo comunque un’elevata qualità e un ottimo risultato in termini di performance e maneggevolezza, prima e dopo l’apertura, rispetto alle bottiglie realizzate con maggiori quantità di PET. o Levissima Naturale 1,5 LITRI PET - Il peso della nuova bottiglia è stato ridotto ed è stata introdotta una nuova etichetta in carta riciclata, realizzata in partnership con Stora Enso Packaging Papers, azienda internazionale produttrice di carta e materiali da imballaggio. Quest’innovazione ha coinvolto anche tutti gli altri formati che impiegano l’etichetta in carta (150cl frizzante e 2lt naturale). o Issima - la bottiglietta da 33 cl creata appositamente per i bambini che, grazie all’originale packaging, risulta pratica e facile da portare con sé ovunque dando così ai più piccoli la possibilità di dissetarsi divertendosi. o Bottiglia in vetro 75cl – una bottiglia dal design e dalla silhouette essenziale, unica ed originale nella grafica, è dedicata a tutti coloro che ricercano la qualità e amano il contatto con la natura. Sul profilo armonioso e raffinato spicca un fregio che richiama la montagna e i ghiacciai; colori ben distinti – argento e blu – per differenziare rispettivamente la freschezza e leggerezza della Naturale, e l’inconfondibile effervescenza della Frizzante. Sull’etichetta, il logo della Valtellina rappresenta il forte legame di Levissima col suo territorio di origine. o 30% di origine vegetale - Dall’impegno di Levissima verso l’ambiente e dalla sua costante ricerca nasce la bottiglia con il 30% di plastica di origine vegetale, 100% riciclabile e adatta anche al gasato. Levissima, per prima in Italia, offre ai propri estimatori una nuova bottiglia realizzata in plastica (PET) con il 30% di origine vegetale. A tutti gli effetti PET, questo materiale, prodotto con l’impiego in parte di fonti rinnovabili, leggero, infrangibile e perfettamente igienico, se recuperato può dare vita a tanti nuovi oggetti. La nuova gamma è disponibile per i formati da: 1 L naturale, 1 L intensamente gasato, 1,5 L frizzante. Dal 2011, e ancora quest’anno per la quarta stagione, Levissima affianca l’AC Milan in tutte le gare nazionali e internazionali giocate dalla squadra rossonera in casa, a San Siro, in qualità di Fornitore Ufficiale. Dal 2014, inoltre, Levissima è anche Official Water della Juventus, la squadra più titolata in Italia. Simbolo della partnership, la bottiglia da 1L con il pack in PET con il 30% di origine vegetale. L’accordo con due delle maggiori società sportive del campionato italiano, sottolinea la reale passione che un marchio come Levissima manifesta da sempre per lo sport e il benessere: valori che si riflettono anche nelle caratteristiche e nella purezza della sua acqua di alta montagna, importante elemento di una dieta sana ed equilibrata. La corretta alimentazione e idratazione ricopre, infatti, un ruolo fondamentale per il benessere dell’atleta; l'acqua è considerata un elemento vitale, un prodotto essenziale per i calciatori, ed è proprio per questo motivo che la scelta di Levissima assume un valore ancora più rilevante. Il 2012 ha rappresentato per Levissima l’anno della nascita della pagina Facebook www.facebook.com/levissima - dove condivide con i propri i fan la passione per l’affascinante mondo della montagna e del ghiaccio - e del restyling del sito internet www.levissima.it. Ma non è tutto: il 2012 è stato anche l’anno di un lungo viaggio attraverso i luoghi più incontaminati e selvaggi d’Italia, che Levissima propone lanciando The Wild Purity Project, un’avventura raccontata nell’inedito blog wildpurityproject.it. Il desiderio di Levissima è rendere vicina e tangibile quella natura incontaminata e quella purezza, non solo con i suoi prodotti, ma anche attraverso l’esplorazione di paesaggi idilliaci e poco conosciuti del nostro paese. Per questo è nato The Wild Purity Project: due viaggiatori d’eccezione, la blogger Chiara Cecilia Santamaria e il fotografo di National Geographic Nanni Fontana, alla ricerca di paesaggi ancora intatti nella loro bellezza primordiale e un blog, per raccontare quest’avventura e condividere on line le emozioni più pure portandole nella quotidianità di tutti. Levissima ha inoltre creato il “The Wild Purity Button”, un widget che permette di sostituire il fondo di qualsiasi sito con suggestive immagini di natura incontaminata, per avere “una finestra” sempre aperta sulla natura più pura. PROGETTI DI RICERCA SCIENTIFICA L’azienda nel 2007 ha dato vita, in collaborazione con l’Università di Milano, al primo esperimento di protezione attiva sul Ghiacciaio Dosdé Orientale – Gruppo Piazzi Campo, da cui Levissima nasce, dove è stata posizionata una stazione meteorologica automatica, per raccogliere dati importanti sui flussi termici ed energetici, ed è stata stesa una porzione di “geotessile”, un telo speciale con il compito di salvaguardare la neve e il ghiaccio sottostanti durante l’estate. La ricerca è proseguita anche nel 2009: in particolare, a metà ottobre, quando si è concluso il secondo esperimento con geotessile, la protezione offerta dal telo ha permesso di conservare il 91% del ghiaccio glaciale e il 29% di neve. La ricerca nel 2009 ha visto anche l’utilizzo di tre speciali termometri dotati di data logger per la registrazione continua di dati relativi alla temperatura; si è dimostrata così l’efficacia del telo geotessile nel ridurre il numero di ore durante le quali la “febbre” della neve e del ghiaccio non ha mai raggiunto temperature tali da promuoverne maggiormente la fusione. Inoltre, l'esperimento si è svolto ad impatto zero: il geotessile usato è una porzione dello stesso utilizzato l’anno scorso, è atossico e completamente abbattibile termicamente, in più le operazioni di rimozione sono avvenute senza l'ausilio di elicotteri e quindi a zero emissioni. In conclusione, la sperimentazione nell’arco dei due anni ha conseguito dati molto significativi: sommando i 115.000 litri di acqua preservati con l’esperimento del 2009 al volume di acqua conservato nel 2008, si ottiene un valore complessivo di acqua pari a circa 230.000 litri. Gli importanti risultati raccolti attraverso i due anni di sviluppo del progetto di ricerca scientifica, hanno spinto il Gruppo Sanpellegrino a proseguire per sostenere concretamente la ricerca scientifica e continuare a studiare la dinamica glaciale e idrologica nel Gruppo Dosdè-Piazzi in Valtellina, dove ha origine una delle fonti di Levissima. E’ stato così studiato un settore ancora poco noto della criosfera - l’insieme dei ghiacci presenti sul Pianeta - il permafrost o ghiaccio “nascosto” nella roccia e nel suolo, altro fondamentale indicatore climatico e tema di grande interesse a livello internazionale, ma ancora poco approfondito in Italia. Levissima e i ricercatori dell’Università di Milano hanno posizionato nell’estate 2010 dei termometri sulla vetta più elevata del gruppo Dosdé Piazzi, Cima Piazzi a circa 3.500 metri di quota, con l’obiettivo di approfondire gli aspetti relativi all’evoluzione del permafrost e alle sue relazioni con i cambiamenti climatici in atto. Durante l’estate 2011 è stata verificata l’assenza di permafrost superficiale, che garantirebbe invece una maggiore stabilità delle rocce. Nel 2011 è proseguita la collaborazione tra Levissima e l’Università degli Studi di Milano: dallo studio del ghiaccio di superficie, visibile a occhio nudo, all’analisi e allo studio del permafrost - il ghiaccio nascosto nella roccia e nel suolo -, per arrivare allo studio della neve che riveste il Ghiacciaio Dosdé Orientale. Si è cercato di capire quanta acqua, proveniente dalla sua fusione, va ad alimentare i bacini idrici di alta quota e i torrenti di media e bassa quota: i risultati hanno dimostrato che il ghiacciaio ha perso spessore (per fusione di neve e ghiaccio) ed ha riversato nei torrenti e nei fiumi sottostanti ben 2,6 milioni di metri cubi di acqua. Il progetto di ricerca con l’Università degli Studi di Milano è proseguito anche nel 2012, 2013 e 2014: dopo l’analisi dettagliata del Ghiacciaio Dosdé Orientale, l’obiettivo è stato la costruzione di un vero e proprio catasto dei ghiacciai italiani, in collaborazione con Ev-K2-CNR e il Comitato Glaciologico Italiano, per rispondere ad esigenze culturali, scientifiche e pratiche ormai imprescindibili. Infatti, da decenni manca un elenco aggiornato ed omogeneo dei ghiacciai italiani, e questo non ci permette di avere un quadro completo delle variazioni glaciologiche avvenute nell’ultimo mezzo secolo, indicatore indispensabile per prendere consapevolezza delle trasformazioni climatiche in atto.