MODULO: DALLA CLASSIFICAZIONE DI DINOSAURI ALL
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MODULO: DALLA CLASSIFICAZIONE DI DINOSAURI ALL
MODULO: DALLA CLASSIFICAZIONE DI DINOSAURI ALL’OSSERVAZIONE DELLA LUCERTOLA Benedetta Ronzani QUESTIONI INIZIALI Conoscere un organismo vivente, significa innanzitutto essere in grado di rispondere alla domanda "quali sono le sue caratteristiche?". Rispondere alla domanda "che cosa caratterizza un essere vivente?" significa dedicare del tempo ad osservare concretamente come sono fatti. Un approccio che miri ad essere scientifico, classifica sulla base di ciò che gli organismi hanno, non tanto su ciò che essi non hanno né in base a cosa fanno dove vivono o come sono utilizzati. Certo è che alcune caratteristiche facilmente osservabili portano ad alcune deduzione che stimolano il pensiero critico dei più piccoli osservatori. Nel diario di bordo dell’insegnante sono indicate le proposte, gli stimoli, i percorsi nati dall’interesse dei bambini che fanno da engage al progetto stesso. In un primo momento abbiamo lasciato libera classificazione secondo quanto emerso spontaneamente dall’osservazione delle immagini dei dinosauri presentati ai bambini per arrivare infine alla classificazione in base a ciò che gli animali hanno. In effetti, se si lascia che i criteri di classificazione emergano liberamente, si otterrà una miscela di criteri eterogene spesso disgiunti. Gli animali sono stati classificati insieme, perché: - Fanno la stessa cosa ("volano", o "sono carnivori /erbivori"), - Vivono nello stesso luogo ("nell’aria sulla terraferma o nell’acqua"), - Sono (per definizione) questo o quello ("sono rettili"), - Hanno questo o quello (" hanno quattro zampe/ due zampe e due ali"). Abbiamo fatto emergere molti criteri che poi si sono ordinati collettivamente cercando di gerarchizzare le caratteristiche: tutte le specie di dinosauri avevano già … una testa…. uno scheletro…quattro zampe, ecc. L'obiettivo era quello di giungere alla semplice classificazione in relazione all’ambiente di vita, e alle caratteristiche fisiche deducibili dall’osservazione. Obiettivi - Descrivere la specie: stabilire il livello di descrizione (adattato agli alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia) e far emergere il vocabolario anatomico (testa zampe, coda, scheletro, pelle peli, ..); Far emergere dei criteri di classificazione per arrivare a raggruppare sulla base a ciò che gli organismi viventi hanno (in questo caso l'obiettivo non è quello di ottenere una classificazione, ma di mostrare la relatività dei sistemi; -Stimolare un dibattito in cui si confrontano e si confermano le osservazioni fatte; Raggruppare gli animali sulla base di caratteri esclusivi ; - Individuare i sottoinsiemi; - Far emergere il nesso di causalità sottostante alle caratteristiche che essi condividono; - Mostrare i legami di parentela tra gli organismi viventi. Le sessioni di lavori dovevano essere: 1: Come classificare; 2: Costruiamo sottoinsiemi; 3: Classifichiamo alcuni animali; 4: Approfondimenti SESSIONE 1: Come classificare? Obiettivi di conoscenza • Gli esseri viventi si classificano sulla base di ciò che hanno (peli, colonna vertebrale, piume ...) Obiettivi di metodo •Osservare e confrontare alcuni esseri viventi per classificarli (la scelta caduta sui dinosauri è giustificata dall’interesse espresso chiaramente dai bambini all’insegnante) • Classificare in base a criteri diversi PROCEDIMENTO Per non cadere nell’errore di classificare in base a ciò che non hanno o Cosa fanno o dove si possono trovare, serve sviluppare la capacità di osservare quelle caratteristiche che permettono di dedurre funzioni, e intuire evidenze che spesso tolgono errori di generalizzazione grossolana.. (trovare un pleiosauro nell’acqua non significa che viva lì, ma poter pensare che stia cacciando è una conquista del pensiero investigativo) SESSIONE 2:costruiamo sottoinsiemi? Obiettivi di conoscenza • erbivori e carnivori appartengono al gruppo dei dinosauri ma hanno caratteristiche fisiche differenti • per poter catturare un grosso erbivoro i predatori devono aspettare di attaccarlo quando è solo Obiettivi di metodo • Comprendere che un gruppo può essere incluso in un gruppo più grande PROCEDIMENTO Per consentire ai bambini di 5 anni di cogliere il concetto di inclusione e sottoinsieme si è lavorato sulla rappresentazione simbolica della distinzione tra erbivori e carnivori. La regola vuole che si possa catturare un erbivoro solamente quando esce dal gruppo e dopo poco tempo il bambino/erbivoro che si è perso viene preso … e il gioco ricomincia (e qui si vivono le sensazioni di paura per la “fine” per essere rimasti soli, la sicurezza vissuta nel branco quando è inattaccabile). Non si è però rielaborato graficamente il concetto per la difficoltà grafica e logica del concetto. SESSIONE 3: Classifichiamo alcuni immagini di dinosauri Obiettivi di metodo • Osservare e validare caratteri che permettono la classificazione • Individuare gruppi inclusivi • Elaborare alcuni criteri base di classificazione, approccio alla classificazione. scientifica PROCEDIMENTO Si distribuiscono ai ragazzi le foto degli animali da classificare. Gli studenti effettuano una prima classificazione posizionando le immagini negli insiemi a terra. Poi, si dibatte sul risultato. In una seconda fase, l'insegnante fornisce i caratteri per la classificazione: l'obiettivo non è quello di insegnare ai bambini i termini scientifici esatti, ma di garantire che essi siano in grado di definire gruppi di animali costituiti in classi: - La testa grande o piccola rispetto al corpo, zampe agili i massicce e lenti - Scheletro interno: vertebrati. - Quattro arti: gli animali a quattro zampe ma bipedi o quadrupedi Conclusioni e misure precauzionali Per ogni gioco o attività si avviano diverse abilità: Discriminare = Ci si basa sulla presenza o assenza di un attributo. Per esempio, l'animale fa parte o non fa parte di un determinato gruppo (vive in acqua, cammina su 2/4 zampe) Classificare = si prendono in considerazione solo le caratteristiche presentate e condivise dai diversi organismi ( ha le ali) Ordinare = mettere le specie in ordine secondo un criterio (es. taglia) Determinare = riconoscere una specie già inserita in un gruppo, trovare il suo nome, la sua famiglia Imparare nuove parole= Conclusioni e misure precauzionali Questo modulo ha contribuito a raggiungere una serie di obiettivi: - si è discusso di classificazione icazione filogenetica, - si è sviluppato un primo approccio alla classificazione che va dall'osservazione alla classificazione, piuttosto che l’approccio contrario - basato su preconcetti - si è posta l’idea che la classificazione dice qualcosa sul mondo mon - si sono forniti dei risultati compatibili compa con la scienza. Classificare gli esseri viventi enti privilegiando l’osservazione oggettiva è oggi superata ma diventa passaggio necessario nella scuola dell’infanzia perché permette di far nascere l'idea che gli esseri viventi sono apparentati gli uni agli altri in ragione dei caratteri comuni trasmessi da antenati comuni. Le relazioni di parentela tra le specie o le relazioni filogenetiche rappresentano il concetto fondante della classificazione classif scientifica degli esseri viventi. L'obiettivo finale è l'utilizzazione razionale del metodo di classificazione basato sull'osservazione delle caratteristiche caratteri degli organismi viventi. Prepariamo, progettiamo e realizziamo un’indagine nel quaderno dell’osservatore Ricordiamo il problema: per classificare serve osservare le caratteristiche di un essere vivente ma come possiamo osservare un dinosauro vissuto 230 milioni di anni fa? (230 milioni è più di cento!!!) Vogliamo allora osservare un rettile le che per noi sembra un dinosauro : la lucertola basilisco ma come? Attraverso l’indagine che abbiamo predisposto nel quaderno dell’osservatore! In ogni pagina è incollato un simbolo che mi ricorda le cose che dobbiamo investigare ( le domande che ci siamo posti) Dove sarà cosa mangiera’ Come sarà Le ipotesi Cerco una possibile risposta alle domande che ho incollato su ciascuna scuna pagina e disegno ciò che penso Cosa penso di fare per controllare se la mia ipotesi è corretta? Dobbiamo catturare delle lucertole e osservarle, ma prima decidiamo le regole per la cattura (modalità o trappole) e la qualità della vita che dobbiamo garantirle (cibo, acqua… ) quando avremo catturato la lucertola (prima di liberarla)dovremo osservare: l’ambiente predisposto corrisponde al luogo dove è stata trovata, cosa mangia: come è (osservare alcune caratteristiche e quindi riflettere su eventuali analogie morfologiche con i dinosauri) Spiego il progetto con schemi o disegni disegno la lista del materiale che mi serve per realizzare la mia indagine realizzazione del progetto: dall’”analisi” dei disegni decidiamo cosa servirà per farla vivere e disegniamo sul cartellone l’idea collettiva; predisponiamo un ambiente, accordato in comune, simile a quello che pensiamo sia l’habitat naturale più giusto. Ci accordiamo che gli avvistamenti della lucertola possono essere considerati validi per definire l’habitat possono osservare e informarsi dagli adulti sulle caratteristiche e sul cibo necessario una casa per le lucertole nell’acquario dismesso dove poter osservare la lucertola. Risultati Ciò che vedo, osservo, ottengo è stato disegnato individualmente da ciascuno, poi l’insegnante ha riscritto la sintesi delle diverse osservazioni e fatta copia per ciascuno Interpretazione dei risultati ( per ciascuna ipotesi i bambini indicano se: è giusta /non giusta perché l’osservazione l’ha confermata non possiamo sapere perché non osservato direttamente Scrivo quanti elementi della mia ipotesi sono stati verificati positivamente cioè confermati dai risultati dell’osservazione (distinguendo la certezza dalla probabilità) e lasciamo aperta l’indagine a quanto non siamo riusciti e registrare e documentare