“Incontrare se stessi e la vita attraverso l`IMPARARE DAL DESTINO”

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“Incontrare se stessi e la vita attraverso l`IMPARARE DAL DESTINO”
“Incontrare se stessi e la vita
attraverso l’IMPARARE DAL DESTINO”
SEMINARIO DAL 5 AL 7 LugLIO 2013
vENERDì ORE 20,30 – SAbATO ORE 9-20 – DOMENIcA ORE 9-14
Conduce il lavoro: Enrica Dal Zio
Per una bibbliografia sull’argomento e sul processo di
lavoro proposto: Coenraad van Houten, Lavorare con
le forze del Karma, Guerrini e Associati Editore; Thorwald Dethlefsen e Rüdieger Dahlke, Malattia e Destino,
Edizioni Mediterranee; Robert Blay, Il piccolo libro
dell’Ombra, RED Edizioni; Martin Buber, Il cammino
dell’uomo, Edizioni Quiqajon, Coomunità di Bose.
Enrica Dal Zio, artista della parola, attrice, regista,
clown e terapeuta, è nata a Monselice (Padova) nel
1963 e vive a Bologna. Lavora con l'Arte della Parola
in campo artistico e terapeutico da diversi anni. È riconosciuta come formatrice professionale nell'Imparare ad Imparare, nell'Imparare dal Destino, nella
Ricerca Spirituale creativa, nel Dialogo come incontro
(NALM) e nella tecnica teatrale Michael Chekhov. Ha
creato un nuovo percorso per diventare clown nato
dalla sintesi delle sue esperienza con il lavoro di Jacques Lecoq, Michail Cechov, Rudolf Steiner, C.v.Houten
e Viola Spolin. Tiene corsi, seminari e conferenze in
Italia, in diversi paesi dell'Europa, in Russia, in Brasile
e negli Stati Uniti.
E-mail: [email protected]
Immagine: La vita secondo la vita di Hemma Kunz
Chi sono io veramente?
Perché mi deve succedere?
Che cosa forma nell’uomo il suo destino?
Chi non ha incontrato nella sua vita situazioni che fanno nascere in lui
quesiti essenziali o lo lasciano impotente?
Ci sono situazioni, spesso anche solo eventi quotidiani, che ci danno la sensazione di
conoscerli già, di averli già incontrati, di avere qualcosa a che fare con loro! Ma cosa?
Vogliamo cercare di ricostruire questi avvenimenti, ponendoli di fronte a noi in
un’immagine, passo per passo, così che le forze del destino che vivono in essi
diventino percepibili alla nostra consapevolezza.
Lavoreremo con esercizi artistici di improvvisazione teatrale e drammatizzazione,
con il movimento corporeo, con l’Arte della Parola, con il disegno a gessetto, la creta
e con diverse esperienze di percezione sensoriale.
Lo sviluppo di una capacità percettiva viva, attenta e profonda accompagna e
costituisce questo percorso di autoconsapevolezza.
presso
La Finestra Sul Mondo
via cesarea 103R - 16121 genova
Iscrizione obbligatoria entro giugno - max 3 partecipanti
Quota partecipazione euro 400,00 (Iva esclusa) comprensiva di tutti i materiali artistici
Tel. 010 541594 begin_of_the_skype_highlighting 010 541594 gRATIS
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[email protected] - www. lafinestrasulmondo.it
Che cosa è il karma?
Il termine karman ha origine dalla radice verbale sanscrita kr avente il significato di "fare" o "causare",
presupponendo la condizione di "creare qualcosa agendo". Ne parliamo con Enrica dal Zio artista della parola,
attrice e terapeuta, che terrà un seminario su questo tema nell’ambito del GRU.
Dossier
Lavorare con il karma significa toccare l’aspetto sacro
della vita. Foto Aloshbennet, Flickr.com
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Nella terminologia religiosa e
filosofica indiana viene considerato per lo più il principio di
"causa-effetto", un principio di
concatenazione secondo il quale ogni azione provoca una reazione, vincolando, per alcune di
esse, gli esseri senzienti al samsara (il ciclo di morti e rinascite).
In ambito induista è comunemente considerata la parte non-materiale delle azioni, ed è la causa del
destino degli esseri viventi.
Sentiamo dall'origine dei significati della parola che si tratta di
un ambito molto vasto, profondo
e delicato di cui è difficile dare
una definizione, ma se dovessi
fare una sintesi di cosa è per me
karma, alla luce dell'esperienza
di questi 16 anni di ricerca pratica, oltre che di studio, in questo campo, direi che è entrare in
un ambito di relazioni più ampie.
E' un processo che, a partire da
una capacità educata di guardare
dietro o dentro gli eventi, porta a
scoprire piano piano, osservando
le vicende della vita e il presente, che ciò che facciamo e ciò che
ci viene incontro dalla vita non
avviene per un caso ma che appartiene a un ordine più ampio,
Gente Sana
superiore, pieno di un senso che
lega in maniera saggia gli eventi
tra di loro.
Ci sono eventi che fanno parte del nostro destino e che non
possiamo evitare?
Tutti sperimentiamo in alcuni
momenti della vita dei sincronismi particolari, quasi magici,
come se noi e il mondo attorno ci
muovessimo all'unisono o invece
la forza dirompente della perdite di persone vicine o dell'esperienza della malattia e dell'essere
messi alla prova delle difficoltà
della vita.
Mi verrebbe da dire che tutti gli
eventi fanno parte del nostro destino, ma forse però quelli che
non possiamo evitare o che, se
cercando di sfuggirli o di non
affrontarli e approfondirli, si ripresentano in forma uguale o
anche modificata, sono quelli che
ci appartengono in maniera particolare. Essi ci possono portare,
nella mia esperienza, a sviluppare qualità particolari e uniche
che poi caratterizzano la nostra
strada personale e la nostra individualità e il suo agire per e nel
mondo. Ma per permettere questo svilupparsi del destino degli
avvenimenti, del loro impulso
evolutivo, dobbiamo entrare in
un’attività, dare loro spazio, osservarli, chiederci perché accadono. Se non facciamo questo
non riusciamo ad entrare in un
presente attivo dove posso riconoscere con interesse che ciò che
faccio e vivo mi appartiene profondamente. In altre parole dove
posso entrare in maniera consapevole e cooperativa nelle leggi
del karma anziché sperimentare
gli eventi della vita come destino
ineluttabile ed opprimente.
Che cosa possiamo ottenere lavorando con il karma?
Possiamo iniziare a comprendere
il senso delle cose che ci succedono. Possiamo scoprire il contesto in cui è ha avuto origine in
altre circostanze l'avvenimento
che stiamo vivendo, anche di un
passato molto lontano, e questa
comprensione ci permette di non
esserne completamente travolti
ma di poterci distaccare da esso e
guardarlo dall'esterno.
E, proprio perché ne percepiamo un "senso" in un determinato contesto si accende in noi un
nuovo interesse. Se riconosciamo
una ragionevolezza, un perché più
profondo, di una situazione siamo
naturalmente stimolati a reagire
in maniera più presente, attiva
e anche specifica e ci verranno
delle idee nuove per delle soluzioni. Anziché subire le situazioni,
possiamo iniziare a capirle ed
esse ci ispireranno nuove modalità di comportamento. Un altro
aspetto importante del lavoro con
il karma, che già traspare dalle
considerazioni precedenti, è che
in esso sfioriamo la realtà del nostro io superiore, imperituro, che
intesse la trama della nostra esistenza da vita a vita. Sperimentiamo qualcosa di profondissimo
di noi stessi in maniera molto intima, consapevole, direi, sacra in
senso moderno. Tocchiamo il mistero della nostra esistenza.
Il seminario si terrà il 12 gennaio 2012 presso Biblioteca Salita
dei Frati a Lugano. 91 945 31 49
(Fabio), [email protected]
Mutamenti - anno 31 - numero 1 - gennaio 2012