LA MIA MARATONA per la vita è inizia nel 1984 in Romania, e il
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LA MIA MARATONA per la vita è inizia nel 1984 in Romania, e il
LA MIA MARATONA per la vita è inizia nel 1984 in Romania, e il destino ha voluto che io corressi per VINCERE la LPS bilaterale completa. Una MARATONA durata ANNI non KM. Il nome MARATONA è opera propria ed è un progetto mio personale che ebbe inizio solo 11 anni fa quando arrivai a conoscere il Prof. Raffaini, il Dott. Spinelli, la Dott.ssa Savastano e per non dimenticare un po’ tutto l’ambulatorio di Maxillo Facile del CTO di Firenze. Guardandomi allo specchio da piccola non vedevo nessuna differenza, l’unica domanda era il perché sempre dal dentista? Poi con l’adolescenza le cose sono un tantino cambiate, lo specchio era diventato l’oggetto attraverso cui avrei visto e vedo tutt’ora il CAMBIAMENTO. La parola CAMBIAMENTO sta alla base del mio essere. Ho percepito questo quando ho visto i risultati dei primi interventi fatti a Firenze, nonostante non abbia raggiunto le mete precedenti mi sono posta sempre una nuova perché volevo vincere e avevo capito che niente era ormai impossibile, qualcuno in quel periodo della mia vita aveva fischiato l’inizio della MIA MARATONA. Come ogni progetto, anche il mio aveva un OBIETTIVO ben preciso che andava al di sopra della perfezione o del vedere o non vedere una cicatrice sul mio viso o sentire un certo tipo di voce. Volevo GUARDARMI ALLO SPECCHIO E RIDERE CON UN SORRISO DA FURBA, come quando combino un casino :-). Sono una persona a cui piace il bello lo ammetto e siccome accetto le sfide SEMPRE, niente potrà fermarmi, anche perché solo traendo profitto dalle sfide avrei raggiunto cose straordinarie nella vita. Per questo ho pianto e mi sono domandata tanti, tantissimi PERCHE’ a cui ora non chiedo più risposte perché non sento più bisogno di farmi certe domande. Sono arrivata a conquistare questo mio OBIETTIVO, GRAZIE alla determinazione che ha cambiato la mia mente e la mia vita prima di tutto, poi ovviamente GRAZIE alla forza dimostratami dai genitori che non si sono mai arresi davanti a nessun ostacolo che la vita ha imposto e soprattutto GRAZIE alle persone incontrate a Firenze che hanno creduto nel LORO PROGETTO e hanno visto LA MIA VITTORIA in anticipo. Sono infinitamente soddisfatta del progetto, del percorso ….HO CREDUTO E HO VINTO LA MARATONA . HO VINTO PER I MIEI GENITORI E PER ME STESSA….. Gli ostacoli ci sono stati , tanti piccoli , grandi , dolorosi …però più grande è stata la forza e più glorioso è stato il TRIONFO. Durante la mia vita ho imparato tante cose, posso dire da sola, solo guardando il mondo che mi circonda e ogni volta che mi sono lamentata del dolore poi mi sono accorta che ero egoista verso persone che non potranno mai fare la mia bellissima vita e via via mi limito a versare un paio di lacrime e stringo i denti…. tutto questo per arrivare al TRAGUARDO che mi fa vivere una vita serena con ME STESSA, cosa fondamentale per me in quanto la gente sarà sempre libera di esprimere pareri anche se non nasci con LPS. Prima di conoscere le varie associazioni ho cercato numerosi articoli, libri che parlassero della LPS, ma non mi sono mai bastati in quanto avevo bisogno di vedere e conoscere gente reale, non in una foto. Poi volevo vedere la faccia di un bambino per immaginarmi il momento in cui la mia mamma mi ha vista per la prima volta. Questa foto avrebbe completato il puzzle delle domande che non sento più bisogno di fare in quanto ho capito che sono fortunata per avere due GRANDI GENITORI. Premetto con orgoglio che i miei genitori sono stati protettivi, ma mai troppo. Sarà forse per il mio carattere libero con cui loro mi hanno cresciuta, il quale mi ha portato a non sopportare il fatto di andare a 16 anni con la mamma dal dentista. Mi sono creata una forza interiore per vincere la MARATONA “DA SOLA” questo, anche un po’ per dimostrare ai miei CHE POSSO FARCELA. Non smetterò mai di dire che i bambini affetti di LPS non sono malati incurabili, non sono destinanti ad una vita oscura triste e solitaria in quanto sono davvero bambini normalissimi che possono, soprattutto oggigiorno avere quell’immagine “perfetta” che ogni genitore desidera per il proprio figlio, come se nulla nella vita potesse capitare e distruggere quella perfezione dell’immagine esteriore da far vedere al mondo. “Non siamo tutti uguali” è quello che mi sento sempre dire… non so perché non riesco ancora a concepire queste 4 parole in nessun contesto, forse è uno dei miei più grandi difetti. Comunque questo è stato solo un mio modo di VIVERE LA MIA MARATONA…. il finale dice… The winner is Andreea! Open Mind sempre…!!