Scarica - Collegio Geometri di Bergamo

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Scarica - Collegio Geometri di Bergamo
il
2/2009
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in legge 27 febbraio 2004, n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Como
INSERTO SPECIALE
8:33
• TOPOGRAFICA E CA TASTALE
• CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI F ABBRICATI
27-07-2009
ORIENTAMENTI TARIFFARI IN MATERIA
Cop.2-2009(1b).qxd:Cop.4-2007(1b).qxd
Pagina 2
TRI NGOLO
GEOMETRI
E DEI GEOMETRI LAUREA TI
della provincia di
COMO
Rivista trimestrale
d’informazione
tecnico professionale
del Collegio dei
2/09
SOMMARIO
Rivista trimestrale
d’informazione
tecnico professionale
del Collegio dei Geometri
e dei Geometri Laureati di Como
Numero 2/2009
Autorizzazione del tribunale di Como
n. 204 del 26 ottobre 1968
Spedizione in abbonamento postale
70% - Filiale di Como
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4
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CASSA DI PREVIDENZA
ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE
LA PRESCRIZIONE È REGOLATA DALLA LEGGE 335/95
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8
GIURISPRUDENZA
SENTENZE
I FABBRICATI DEL GRUPPO “D”
REDAZIONE
via Recchi, 2
22100 Como
tel. 031.261.298
fax 031.271287
9
11
DIRETTORE RESPONSABILE
14
Geom. Giuliano Medici
e-mail:[email protected]
COORDINATORE COMMISSIONE STAMPA
EDITORIALE
IL GEOMETRA, UN PROFILO PROFESSIONALE
DA RIDISEGNARE
16
Geom. Gianluca Scacchi
NORMATIVA
LE OPERE DI URBANIZZAZIONE “A SCOMPUTO”
COMMISSIONI PAESAGGIO
IMPOSTE E TASSE
AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE A FAVORE DELLA PICCOLA
PROPRIETÀ CONTADINA
DETRAZIONI 55% - PRONTO IL MODELLO
DI COMUNICAZIONE
Geom. Walter Alberti
Geom. Rosalba Andreetti
Geom. Alberto Merio
Geom. Giovanni Prisinzano
Geom. Giovanna Tettamanti
Geom. Carlo Zanotta
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CULTURA
LA GIORNATA MONDIALE DELL’URBANESIMO
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CATASTO/TOPOGRAFIA
TIPI DI FRAZIONAMENTO IN FORMATO DIGITALE
HANNO COLLABORATO
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SICUREZZA
PIANO OPERATIVO DELLA SICUREZZA (POS)
COMMISSIONE STAMPA
Geom. Walter Alberti
Geom. Fausto Amadasi
Dott. Ing. Christian Amigoni
Avv. Giampaolo Cervelli
Avv. Antonio Iorio
Prof. Alberto Mariatti
Geom. Gianluca Scacchi
È consentita la riproduzione citando la fonte.
Gli articoli firmati non impegnano la Direzione.
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AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
EDILIZIA SOSTENIBILE
LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI DA PARTE
DEI C.T.U.
LA FIGURA DEL CONSULENTE TECNICO DI PARTE
STABILITÀ STRUTTURALE
LA NUOVA “DOPPIA PENDENZA”
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NOTIZIE UTILI
LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA
TITOLI ABITATIVI - RILASCIO COPIE
LIQUIDAZIONE DANNI DA CALAMITÀ NATURALI
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VITA DI COLLEGIO
ORARIO DI APERTURA DEGLI UFFICI
ABBIAMO PARTECIPATO A...
SUNTO DELLE DELIBERE PIÙ SIGNIFICATIVE
ALBO PROFESSIONALE
43
PRATICANTI
REGISTRO PRATICANTI
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28
GRAFICA E IMPAGINAZIONE
New Press s.a.s.
via Carso, 18/20
tel. 031.301268/69
fax 031.301267
e-mail: [email protected]
STAMPA
New Press s.a.s.
via Carso, 18/20
tel. 031.301268/69
fax 031.301267
e-mail: [email protected]
CARATTERISTICHE
Formato: A4
Pagine: 48 + copertina
Tiratura: 1100 copie circa
Diffusione: tutti i geometri iscritti all’Albo
della Provincia di Como – tutti i Comuni (Uffici
Tecnici e/o Sindaci) della Provincia di Como –
tutti i Collegi dei Geometri e dei Geometri
Laureati Regionali
In copertina:
Sede dell’Istituto Tecnico “A. Manzoni” di Erba
Fotografia di Giuliano Medici
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VARIE
LA NUOVA RESIDENZA PROTETTA
GROMA: NON SOLO STRUMENTO USATO
DAGLI AGRIMENSORI ROMANI
CONDOMINIO
RESPONSABILITÀ DELL’AMMINISTRATORE
IL TRIANGOLO
IL TRIANGOLO
1
EDITORIALE
2/09
Osservazioni di un Preside di Istituto
IL GEOMETRA, UN PROFILO
PROFESSIONALE DA RIDISEGNARE
IL TRIANGOLO
Prof. ALBERTO MARIATTI
Preside dell’Istituto Tecnico Paritario per Geometri
“A. Manzoni” di Erba.
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connessione tra la scuola e il mondo del lavoro, della quale si avverte una particolare necessità, specie quando si tratta di studi aventi uno sbocco professionale immediato e quindi un prevedibile inserimento nel mondo del lavoro.
La positiva esperienza di quest’anno induce tutte
le parti interessate (esperti, docenti, allievi) a ripensarla per il futuro con eventuali ampliamenti, aggiornamenti ed estensioni a problematiche e temi,
che potranno emergere nei tempi a venire.
Un doveroso ringraziamento va al Collegio dei Geometri che ha messo a disposizione della Scuola la
propria disponibilità
e competenza, garantendo il successo di questa
iniziativa.
La Scuola vive in questi tempi una stagione di
profonde innovazioni e di adeguamenti non tanto
in vista del domani - sempre più imprevedibile quanto in rapporto all’oggi.
Le nuove competenze, che la società in rapida, quasi quotidiana, trasformazione, richiede, fanno si che
la Scuola debba cercare di tenere il passo con l’evoluzione della tecnologia, che impone un costante e puntuale aggiornamento.
Nascono infatti figure professionali nuove, vengono ridisegnate quelle tradizionali, alcune - superate dai tempi, dal progresso e non ‘riciclabili’ - scompaiono.
È in questo contesto che già da qualche anno l’Istituto Tecnico Paritario per Geometri ‘Manzoni’ di
Erba è in contatto con il Collegio dei geometri e dei
geometri laureati della Provincia di Como, col quale collabora per l’orientamento professionale de propri allievi prossimi al diploma.
Quest’anno però, alla normale attività di informazione sulle modalità di svolgimento del praticantato e dell’esame di stato per l’iscrizione all’albo, nonché sugli sbocchi professionali che si aprono al geometra diplomato, si è affiancato, su proposta del
Collegio stesso, un ciclo di incontri su tema che
di immediato interesse professionale del geometra.
La Scuola ha optato per un paio di incontri tra
quelli proposti dal Collegio e gli stessi si sono svolti con pieno soddisfacimento di allievi, docenti ed
esperti. I temi selezionati sono stati il risparmio energetico nella progettazione edilizia
e la sicurezza nei cantieri.
Come si può facilmente capire, si tratta di problematiche
di particolare rilevanza che
sono state affrontate alla luce della normativa vigente e
dell’esperienza diretta e qualificata di chi opera quotidianamente nel settore.
È solo un primo passo sulla
via di una sempre più stretta
Erba, via Adua - Istituto Tecnico “A. Manzoni”
CASSA DI PREVIDENZA
Comitato dei Delegati – Roma, 25-27 maggio 2009
2/09
ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO
DI AMMINISTRAZIONE
L’anno 2009, il giorno 25 del mese di maggio, si è
riunito in Roma presso la sede della C.I.P.A.G.L.P.,
in Lungotevere Arnaldo da Brescia, 4 il Comitato dei
Delegati della cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti per discutere del seguente
ordine del giorno
1. Approvazione verbale n. 147 del 25-26-27 novembre 2008;
2. Votazioni per l’elezione, ai sensi dell’art. 12, comma3, lettera c) dello Statuto della Cassa, di n° 11
componenti il Consiglio di Amministrazione;
3. Bilancio consuntivo 2008 - approvazione;
4. Comunicazioni del Presidente;
5. Varie ed eventuali.
La riunione ha inizio alle ore 15,00 con l’intervento
del presidente geom. Fausto Amatasi davanti a 139
Delegati presenti su 150 eletti in rappresentanza di
tutti i collegi italiani.
Si inizia con l’approvazione del verbale della seduta
precedente e quindi si da inizio alla procedura di votazione per l’elezione del Consiglio di Amministrazione che avviene in forma segreta con la possibilità si indicare sulla scheda 11 nomi da scegliere tra
i 150 Delegati in carica.
Alla votazione che ha occupato tutto il tempo sino
alle ore 20,45 hanno preso parte 149 Delegati i quali con 148 schede valide ed 1 sola nulla hanno votato i seguenti Geometri Delegati:
01- Amadasi Fausto
02- Bianchi Dilio
03- Momi Leo
04- Tesio Ilario
05- Ferrari Renato
06- Di Leo Francesco
07-Ravasi Mario
08- Aversa Antonio
09- Buono Diego
10- Garofano Carmelo
11- Cecchetelli Carlo
12- Angelini P. Armando
13- Costa Fabrizio
14- Ferrario Claudio
Collegio di Parma
Collegio di Livorno
Collegio di Treviso
Collegio di Torino
Collegio di Bergamo
Collegio di Cosenza
Collegio di Pavia
Collegio di Frosinone
Collegio di Napoli
Collegio di Palermo
Collegio di Pesaro
Collegio di Ancona
Collegio di La Spezia
Collegio di Varese
voti 142
voti 142
voti 138
voti 134
voti 131
voti 126
voti 125
voti 123
voti 122
voti 121
voti 81
voti 34
voti 23
voti 12
Sulla base dei voti riportati, risultano pertanto eletti Consiglieri di Amministrazione gli undici
candidati che hanno ottenuto il maggior numero
di voti i quali resteranno in carica sino all’anno 2013.
Il giorno seguente i lavori sono iniziati con l’intervento
del geometra Fausto Savoldi presidente del Consiglio
Nazionale, il quale ha relazionato sul lavorio fatto dal
Consiglio Nazionale dal suo insediamento e quali saranno le priorità del programma condiviso.
È seguito l’intervento del geometra Fausto Adamasi
presidente della Cassa di Previdenza nel quale ha esposto i punti principali del programma del Consiglio
di amministrazione della Cassa per i prossimi quattro anni. Si è quindi passati alla discussione sul Bilancio Consuntivo 2008 dal quale è emerso un risultato netto dell’esercizio 2008 di 19 milioni e 310 mila euro, molto inferiore a quello del 2007 ma ancora
positivo. Il bilancio ha evidenziato che a fronte di 426
milioni circa di entrate contributive si è avuto un’uscita
per prestazioni istituzionali di circa 338 milioni, con un
attivo di circa 88 milioni di euro. Tale situazione contabile ha portato il rapporto di 1,18 tra i contributi ordinari incassati e le pensioni pagate, registrato nell’anno 2007, a 1,12 dell’anno 2008. Ha evidenziato altresì il rapporto medio nazionale di 3,55, tra il numero degli iscritti alla Cassa ed i pensionati, contro il valore di 3,73 riferito all’anno 2007. In merito agli impieghi
mobiliari, suddivisi in Obbligazioni per il 37,2%, in Azioni per il 25,7% ed in Titoli di Stato per il restante
37,1%, il Conto Consuntivo 2008 ha denunciato un
risultato di gestione negativo dell’8,889%
Mentre per quanto riguarda i costi del personale,
nell’anno 2008 si è avuta una spesa che sostanzialmente è rimasta invariata rispetto all’anno 2007.
Al termine della discussione con 133 voti favorevoli,
nessuno contrario ed un solo astenuto, il Bilancio
Consuntivo per l’anno 2008 è stato approvato dall’Assemblea dei Delegati Cassa.
Con delibera n° 137/2009 in data 9 giugno 2009,
il nuovo Consiglio di Amministrazione
ha eletto il Presidente, il Vice Presidente e i tre componenti della Giunta Esecutiva.
Il geom. Fausto Amadasi - Presidente;
il geom. Dilio Bianchi, Vice Presidente;
il geom. Antonio Aversa, il geom. Diego Buono,
il geom. Renato Ferrari
sono stati eletti componenti della Giunta Esecutiva
IL TRIANGOLO
Geometra GIULIANO MEDICI
(Delegato Cassa per il Collegio Geometri della provincia di Como)
3
CASSA DI PREVIDENZA
2/09
Comitato dei Delegati – Roma, 25-27 maggio 2009
LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE
Geometra FAUSTO AMADASI
Cari Colleghi,
con oggi inizia un nuovo ciclo per la Cassa, ed il Comitato dei Delegati è chiamato ad interpretare e dare consistenza a tutte le istanze di innovazione che
pervengono dalla categoria, dalla società civile e dal
mondo politico.
A conclusione del mandato precedente la Commissione Legislativa, di concerto con il Consiglio di
Amministrazione, ha ritenuto di lasciare una traccia significativa del lavoro svolto quale contributo
per favorire la continuità dell’azione di riforma previdenziale ed ha sintetizzato in modo egregio il progetto che sottintende all’azione portata avanti dalla Cassa in tutti questi anni individuando 6 obiettivi di grande valenza che vale la pena di ricordare:
•
•
•
•
•
•
Raggiungere la sostenibilità senza stravolgere il
sistema previdenziale attuale;
Proteggere l’adeguatezza delle prestazioni soprattutto per coloro che vivono esclusivamente
di professione;
Ampliare le tutele assistenziali di tutti gli iscritti;
Favorire l’inserimento delle giovani generazioni
di professionisti;
Creare le premesse di una corretta integrazione
normativa con le altre Casse del settore tecnico;
Migliorare l’efficienza della attività istituzionale, della gestione previdenziale e degli investimenti.
È quindi opportuno riprendere questo prezioso testimone facendo nostri quegli obiettivi e ripartire con
rinnovata energia per riempirli di contenuti ed atti
concreti. Proviamo dunque ad analizzarli punto per
punto:
IL TRIANGOLO
1) Raggiungere la sostenibilità senza
stravolgere il sistema previdenziale attuale
4
Secondo le valutazioni dell’attuario, per mantenere il livello delle attuali prestazioni a “numero chiuso”, cioè se da domani mattina nessuno più dovesse iscriversi alla Cassa e gli attuali iscritti dovessero provvedere autonomamente a pagare le
pensioni attuali e future, la contribuzione dovrebbe raggiungere il 25% del reddito prodotto.
Queste aliquote “folli” già sono state oggetto di proposte di Legge, anche in tempi recenti, impostate
tutte e unicamente sul sistema contributivo mentre il sistema retributivo, che si basa essenzialmente
sul patto intergenerazionale, prevede che una parte delle prestazioni faccia carico alle nuove generazioni ancora in attività.
Il limite di questa impostazione deriva dall’incertezza
sulla possibilità che ci siano nuove iscrizioni; da qui
la necessità di sostenere il percorso intrapreso dai
Consigli Nazionali dei Geometri, dei Periti Industriali
e dei Periti Agrari per la riforma della professione, la
riunificazione in un unico Ordine Professionale delle
tre categorie professionali e la nascita di un’unica Cassa di Previdenza per evitare di ripetere gli errori già
compiuti da altre categorie e ancora irrisolti.
Questa è la strada maestra e la Cassa dovrà impegnarsi con tutte le forze per sostenere questa iniziativa, iniziativa che certamente comporterà molte rinunce e sacrifici ma che, se realizzata coerentemente con gli obiettivi di cui sopra, porterà in dote la tranquillità di maggiori garanzie per gli iscritti.
In attesa che tutte queste iniziative vadano in porto possiamo restarcene inermi ad aspettare il risultato di questo percorso o riteniamo di esplorare anche altre strade per assicurarci la continuità del
numero degli iscritti?
Questa è la risposta che deve emergere da questo Comitato e dal Comitato dei referenti per suggerire alla
Commissione Legislativa gli indirizzi politici coerenti
con la scelta di formare una Cassa Unica, ma idonei
a perseguire questi stessi obiettivi anche in caso di difficoltà tali da non permettere il varo dell’Albo unico.
2) Proteggere l’adeguatezza delle prestazioni
soprattutto per coloro che vivono
esclusivamente di professione
Uno dei punti più controversi e sui quali spesso ci
si è scontrati con i “tifosi” del metodo contributivo
puro è la scelta delle Casse del retributivo di dare
maggior copertura previdenziale ai professionisti
che esercitano l’attività professionale per il periodo massimo e accedono al trattamento pensionistico a 65 anni, donne comprese.
Non possiamo rinunciare a questa impostazione e, se
non riteniamo sia strategicamente saggio aumentare
il contributo alle soglie che ci sono state indicate, se
vogliamo proteggere l’adeguatezza mantenendo l’obiettivo di un tasso di sostituzione non inferiore al 50%
del reddito prodotto negli ultimi anni di attività, dob-
CASSA DI PREVIDENZA
2/09
biamo utilizzare la leva dell’innalzamento dell’età per
l’accesso alla pensione di vecchiaia come già esplorato, magari in modo poco ortodosso, da diverse Casse, e comunque già adottato in altri paesi Europei.
3) Ampliare le tutele assistenziali di tutti gli iscritti
La Commissione Legislativa aveva individuato alcune tipologie di interventi assistenziali da sottoporre al Consiglio di Amministrazione come indirizzo
e riguardavano:
•
•
un contributo straordinario per i colleghi che
muoiono senza che i superstiti, specialmente se
minori, abbiano diritto ad alcun trattamento;
un contributo straordinario idoneo a sanare i debiti contributivi trasmessi agli eredi senza diritto ad alcuna prestazione.
Queste casistiche sono già state inserite nel regolamento di attuazione approvato dal Consiglio, mentre per quanto riguarda gli altri tre provvedimenti:
Cassa Geometri a prendere le distanze da una gestione monocratica e poco attenta alle vere esigenze degli Enti Previdenziali ci consentono di privilegiare il confronto diretto su temi specifici di interesse comune favorendo sinergie sia nel settore
degli investimenti (vedi Fondo F2i, Inarcheck ed altre iniziative che sono in corso) sia sul piano previdenziale per armonizzare il più possibile gli strumenti normativi e rafforzare con regole comuni condivise gli obiettivi della sostenibilità e della adeguatezza.
6) Migliorare l’efficienza della attività
istituzionale, della gestione previdenziale
e degli investimenti
L’efficienza della attività istituzionale è un traguardo irrinunciabile ed è un indicatore indispensabile per qualificare l’attività di un Ente e
dei suoi amministratori; perciò su questo la Cassa sta investendo e continuerà ad investire molte energie.
•
4) Favorire l’inserimento delle giovani
generazioni di professionisti
Un primo provvedimento, che si va a sommare alle
agevolazioni contributive per i nuovi iscritti, è stato già
attuato consentendo l’accesso a finanziamenti agevolati a iscritti di età inferiore ai 35 anni per l’acquisto di attrezzature per l’attività professionale.
Tale finanziamento, di importo massimo di 25.000
€ al tasso del 4,5% e restituibile in 5 anni, dovrebbe fare riferimento ad una platea di circa 8.000 iscritti e l’impegno economico per la Cassa è previsto in circa 10 milioni di euro
5) Creare le premesse di una corretta
integrazione normativa con le altre Casse
del settore tecnico
Le recenti vicissitudini relative alla associazione delle Casse Privatizzate AdEPP che hanno portato la
La straordinaria opportunità dell’istituzione del Casellario Previdenziale, che ha consentito di sistemare la nostra banca dati, apre infinite prospettive
di miglioramento sulla attività istituzionale, e la comunicazione che ieri vi è stata data della predisposizione di un manuale di tutte le procedure dei
vari uffici - frutto di un lavoro notevole durato oltre
un anno - è la base per conoscere a fondo la “macchina“ ed incidere in modo significativo su di essa
per migliorare, razionalizzare e semplificare l’attività degli uffici.
Tra gli obiettivi che il nuovo Consiglio si pone c’è
quello di superare l’attuale meccanismo di raccolta delle denunce dei Modelli 17 verificando la possibilità di avere i dati direttamente dall’Agenzia delle Entrate e recuperare i pagamenti tramite F24, c’è
la procedura informatica per le domande di pensione che, combinata con l’attività di front-office del
Collegio, deve consentirci di abbreviare i tempi di
erogazione e l’attività di formazione continua dei dipendenti dei Collegi per prepararci ad affrontare le
problematiche di un eventuale accorpamento con
altri Enti.
Per quanto riguarda gli investimenti il punto più significativo da affrontare è quello relativo alla valutazione sulla opportunità di conferire il patrimonio
immobiliare in un Fondo per usufruire di un sistema fiscale meno penalizzante e farne uno strumento
di aggregazione anche con altre Casse sfruttando
la notevole esperienza in materia di gestione che
abbiamo accumulato in questi anni.
IL TRIANGOLO
l’istituzione di borse di studio per gli orfani dei
colleghi;
• l’istituzione di un contributo una-tantum per la
nascita di un figlio;
• l’individuazione di forme di tutela, anche assicurativa, per la lungodegenza,
si è ritenuto di attendere la loro introduzione per valutarne attentamente l’impatto sotto il profilo dell’incidenza sui bilanci del fondo di solidarietà tenuto
anche conto dell’incidenza, oggi non ancora ben
quantificabile, degli interventi a favore dei colleghi
che hanno subìto i danni dal terremoto.
5
CASSA DI PREVIDENZA
2/09
Tutti i contributi di previdenza e assistenza sociale obbligatoria si
prescrivono e non possono più essere versati con il decorso di 5 anni.
LA PRESCRIZIONE È REGOLATA
DALLA LEGGE 335/95
Avv. GIAMPAOLO CERVELLI
da : www.filodiritto.com
Nota a sentenza n° 01109/2006
Con la sentenza n. 2034312006, depositata il 27
giugno 2006, la Suprema Corte dI Cassazione, Sezione Lavoro, è nuovamente intervenuta sul tema
della prescrizione dei contributi, degli accessori e
delle sanzioni dovute agli enti previdenziali privatizzati.
Nella specie, si trattava di sanzioni dovute alla
Cassa Forense per l’omessa comunicazione dell’ammontare del reddito professionale da parte
di un iscritto con riferimento agli anni 1992 e
1993, sanzioni per le quali la Cassa Forense aveva notificato una cartella esattoriale successivamente opposta per la dedotta intervenuta
prescrizione quinquennale del credito dell’ente
previdenziale.
IL TRIANGOLO
La problematica della prescrizione dei contributi, degli accessori e delle sanzioni dovute agli enti previdenziali privatizzati concerne, in primo, luogo l’individuazione della normativa di riferimento,
in quanto gli ordinamenti previdenziali dei singoli enti di previdenza (Cassa Forense, Cassa Commercialisti, Inarcassa, Cassa Ragionieri, Cassa
Geometri ecc.) contemplano specifiche norme in
tema di prescrizione che prevedono un termine
decennale della prescrizione e una decorrenza
della medesima fissata in coincidenza con l’invio,
da parte dell’obbligato, della comunicazione obbligatoria annuale dei redditi e dei volumi d’affari prodotti.
6
Nel surriferito quadro normativo, è intervenuto
il Legislatore del 1995, con la Legge n. 335/95
di riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare, prevedendo, ai commi 9
e 10 dell’art. 3, che tutti i contributi di previdenza e assistenza sociale obbligatoria si prescrivono e non possono più essere versati con
il decorso di 5 anni.
Si è posta e tuttora si pone la questione dell’applicabilità delle norme di cui alla Legge n. 335/95
in tema di prescrizione agli enti previdenziali privatizzati, soprattutto in relazione alla prassi di alcuni
importanti enti del comparto (Inarcassa e Cassa Forense) di applicare la propria normativa speciale sui
termini prescrizionale, considerando la medesima
non abrogata dalle disposizioni richiamate della
Legge n. 335/95.
La Suprema Corte, con la sentenza in commento, ponendosi nel solco di una consolidata giurisprudenza di legittimità ha ribadito l’applicabilità
delle disposizioni in tema di prescrizione di cui alla Legge n. 335/95, agli enti previdenziali privatizzati. In tal senso ha richiamato le precedenti decisioni numero 5522/2203 e 6340/2005 riferite a
Cassa Forense, la prima e a Cassa Geometri la
seconda.
In effetti la Suprema Corte di Cassazione, in questa materia, non ha mostrato mai alcun genere di
tentennamento avendo costantemente affermato l’applicabilità dei commi 9 e 10 dell’art. 3 della Legge n. 335/95 agli enti previdenziali privatizzati, sia sotto il profilo del termine di prescrizione applicabile (si veda in tal senso la già richiamata Cass. Civ. Sez. Lav. nn. 5522/2003 nonché Cass. Civ. Sez. Lav. n. 20343/2006 oggetto
del presente commento), sia sotto il profilo dell’irricevibilità dei contributi prescritti (si vedano,
sul punto Cass.Civ. Sez. Lav. nn. 2760/06,
24863/05, 6340/05, 23116/04, 9408/02, 9525/02,
330/02, 11140/01).
Con la sentenza n. 20343/2006, la Suprema Corte
di Cassazione ha posto in rilievo, tuttavia un’importante distinzione, precisando che, sia le disposizioni di cui ai commi 9 e 10 dell’art. 3 della Legge n. 335/95 che quelle di cui alle norme speciali
dei singoli ordinamenti previdenziali degli enti privatizzati concernenti la prescrizione non riguardano le sanzioni per il tardivo o per l’omesso invio delle comunicazioni reddituali.
Il sistema della riscossione dei contributi degli enti previdenziali privatizzati è fondato, infatti, sull’autodichiarazione dei redditi e dei volumi d’affari
da parte del professionista entro un termine che ge-
CASSA DI PREVIDENZA
GIURISPRUDENZA
Urbanistica, Edilizia,
Distanze legali, Contratti
2/09
SENTENZE
Gli enti previdenziali dei liberi professionisti hanno generalmente applicato a tali sanzioni lo stesso regime della prescrizione previsto per i contributi (5 o 10 anni decorrenti dall’invio della comunicazione reddituale da parte del professionista).
La sentenza n. 20343/2006, invece, partendo dalla considerazione per cui la sanzione per tardiva omessa comunicazione dei dati reddituali non assume valenza accessoria rispetto ai contributi, ha
ritenuto che alla stessa non sia applicabile il regime della prescrizione di cui all’art. 19 della Legge
n. 576/1980 (analogo ad altre disposizioni in tema
di prescrizione presenti in altri Ordinamenti libero
professionali), il cui titolo recita: “prescrizione dei
contributi” ma quello di cui all’art. 28 della Legge
n. 689/81.
In tale prospettiva, il termine di prescrizione risulta quinquennale (cioè lo stesso previsto dall’art. 3
commi 9 e 10 della Legge n. 335/95) ma tale termine decorre dalla commessa infrazione e non già,
come prevederebbero le norme speciali degli enti
previdenziali privatizzati, dalla data di invio della comunicazione reddituale.
Per fare un esempio,
ove la scadenza per l’invio della comunicazione reddituale del 1993, fosse il 30/9/1993 e la
stessa fosse stata concretamente inviata solo nel 2005, la sanzione,
- seguendo la linea interpretativa di Cass. Civ. n.
20343/2006, risulterebbe prescritta,
- mentre, seguendo l’impostazione sin qui seguita
dagli enti previdenziali privatizzati, risulterebbe
tuttora esigibile.
URBANISTICA
Lottizzazione: nozione
CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE III PENALE
SENTENZA 26 GENNAIO 2009 N. 3481
Costituisce lottizzazione abusiva qualsiasi utilizzazione del suolo che, indipendentemente dall’entità
del frazionamento fondiario e dal numero dei proprietari, preveda la realizzazione contemporanea o
successiva di una pluralità di edifici a scopo residenziale, turistico o industriale, che postulino l’attuazione di opere di urbanizzazione primaria o secondaria, occorrenti per le necessità dell’insediamento.
D.I.A.: manufatti
CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE III PENALE
SENTENZA 20 GENNAIO 2009 N. 2112
Non è applicabile il regime della DIA a lavori edilizi che interessino manufatti abusivi che non siano stati sanati né condonati, in quanto gli interventi
ulteriori (sia pure riconducibili, nella loro oggettività,
alle categorie della manutenzione straordinaria, del
restauro e/ o risanamento conservativo, della ristrutturazione, della realizzazione di opere costituenti pertinenze urbanistiche) ripetono le caratteristiche di illegittimità dell’opera principale alla quale inseriscono strutturalmente (Cassazione penale
– Sezione III – 19.04.06 n. 21490).
EDILIZIA
Trasformazione sottotetto in mansarda
CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE III PENALE
SENTENZA 31 GENNAIO 2008 N. 4981
La trasformazione di un sottotetto in mansarda costituisce mutamento della destinazione d’uso dell’immobile per il quale è necessario il rilascio della
concessione edilizia. In assenza della quale il fatto integra l’ipotesi di reato di cui all’ art. 20 della legge 47/1985.
Immobile a “rustico”
CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE III PENALE
SENTENZA 24 FEBBRAIO 2009 N. 8064
L’esecuzione di un immobile a “rustico” s’intende
IL TRIANGOLO
neralmente è fissato in riferimento alla scadenza del
termine per la presentazione della dichiarazione fiscale. La tardiva/omessa comunicazione dei dati
reddituali all’ente di previdenza comporta l’applicazione di una sanzione (qualificata dalla giurisprudenza di legittimità come sanzione amministrativa).
7
GIURISPRUDENZA
D.M. Economia e Finanze
23/03/2009 G.U. del 31/03/2009
2/09
I FABBRICATI
DEL GRUPPO “D”
riferita all’avvenuto completamento di tutte le strutture essenziali, tra le quali vanno ricompresse le
tamponature esterne, atteso che queste determinano l’isolamento dell’immobile dalle intemperie e
configurano l’opera nella sua fondamentale volumetria (Cassazione– Sezione III – 13.05.04 n.
26119).
DISTANZE LEGALI
Distanze fra costruzioni
CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE II CIVILE
SENTENZA 28 GENNAIO 2009, N. 2149
In tema di distanze tra le costruzioni, le prescrizioni del piano regolatore – trattandosi di atti complesso risultante dal concorso della volontà del Comune e della Regione – acquistano efficacia di norma giuridica integrativa del codice civile solo con
l’approvazione del piano medesimo da parte dell’autorità regionale.
IL TRIANGOLO
CONTRATTI
8
CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE II CIVILE
SENTENZA 21 FEBBRAIO 2008, N. 4522
Poiché nel caso di contratto preliminare di compravendita l’effetto traslativo è determinato soltanto dal contratto definitivo, sicché la ricorrenza dei requisiti di forma e sostanza necessari ai
fini della validità del contratto traslativo non possono che fare riferimento alla legge vigente al momento della stipula di questo, la sopravvenienza, rispetto al momento di formazione del preliminare, della disposizione di cui all’art. 18, comma 2, legge 47/1985, con cui il legislatore aveva
allora sancito il divieto di lottizzazione abusiva,
opera non come causa di nullità del contratto preliminare bensì come impossibilità oggettiva di
concludere il contratto definitivo, e precludendo
la stipulazione di questo è ugualmente di impedimento all’emissione delle sentenza costitutiva
ai sensi dell’art. 2932 cod. civ., che allo stesso
si sostituisce.
AGGIORNATI I COEFFICIENTI
Il coefficiente aggiornato per l’anno 2009 relativo alla determinazione dell’ICI riguardante i fabbricati
classificati nel gruppo D (non iscritti al Catasto) è
di 1,04.
Si riportano i coefficienti degli anni passati in ottemperanza all’art. 5 comma 3 del D.Lgs. 30 dicembre 1992 n. 504.
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
per l’anno
e precedenti
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
1991
1990
1989
1988
1987
1986
1985
1984
1983
1982
=
=
=
=
=
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=
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=
1.04
1.09
1.12
1.16
1.19
1.26
1.30
1.35
1.38
1.43
1.45
1.47
1.50
1.55
1.60
1.65
1.68
1.70
1.73
1.81
1.90
1.98
2.14
2.31
2.47
2.64
2.80
=
2.97
NORMATIVA
Aggiornato il Codice dei contratti pubblici (D.lgs 163/2006)
2/09
LE OPERE DI URBANIZZAZIONE
“A SCOMPUTO”
Con D.Lgs 152/2008 pubblicato sulla G.U. del
02/10/2008, denominato “terzo correttivo” al Codice dei contratti, è stata profondamente innovata
la regolamentazione relativa all’esecuzione di opere di urbanizzazione a carico di privati.
La norme, in vigore dal 17/10/2008, riguarda testualmente (art. 32, lettera g) i “lavori pubblici da realizzarsi da parte dei soggetti privati, titolari di permesso di costruire, che assumono in via diretta l’esecuzione delle opere di urbanizzazione a scomputo
totale o parziale del contributo previsto per il rilascio del permesso, ai sensi dell’articolo 16, comma
2, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, e dell’articolo
28, comma 5 della legge 17 agosto 1942, n. 1150”
La nuova normativa riguarda, pur con diversa regolamentazione, tutti gli interventi, a prescindere dal loro valore economico. La norma supera
in tal modo la previgente doppia disciplina per le
opere “sopra soglia” e per le opere “sotto soglia”,
intendendosi per “soglia” rispetto al limite fissato dalla Unione Europea per gli appalti di rilevanza
comunitaria.
Parimente viene ora superata la precedente diversa regolamentazione fra interventi di urbanizzazione “primarie “ e “secondaria”.
L’attuale normativa deriva da diversi pronunciamenti
della Corte di Giustizia europea che ha ritenuto inadeguata la legislazione italiana in materia.
In pratica la nuova normativa prevede che l’operatore privato a cui viene demandata, a
scomputo del versamento degli oneri di urbanizzazione correlati con il rilascio di un permesso di costruire, l’esecuzione di opere di urbanizzazione dovrà affidare con gara l’esecuzione delle opere stesse.
Nella nostra prassi professionale quotidiana l’esecuzione di opere di urbanizzazione a carico del privato si verifica piuttosto frequentemente e non è più
relegata unicamente alla casistica dei piani attuativi. Spesso l’esecuzione di opere da parte dell’operatore privato viene prevista anche attraverso lo
strumento del “permesso di costruire convenzionato” che, non configurandosi come “piano” at-
tuativo, rientra pienamente nell’ambito disciplinare del geometra.
La nuova regolamentazione relativa all’esecuzione
delle opere urbanizzazione a scomputo è racchiusa
nei seguenti articoli del Codice dei contratti.
Art. 32. Amministrazioni aggiudicatrici
e altri soggetti aggiudicatori
(artt. 1 e 8, dir. 2004/18; art. 2,
legge n. 109/1994; art. 1, d.lgs. n. 358/1992;
artt. 2 e 3, co. 5, d.lgs. n. 157/1995)
Salvo quanto dispongono il comma 2 e il comma 3, le norme del presente titolo, nonché quelle della parte I, IV e V, si applicano in relazione
ai seguenti contratti, di importo pari o superiore
alle soglie di cui all’articolo 28:
omissis
g) lavori pubblici da realizzarsi da parte dei soggetti
privati, titolari di permesso di costruire, che assumono in via diretta l’esecuzione delle opere di urbanizzazione a scomputo totale o parziale del contributo previsto per il rilascio del permesso, ai sensi dell’articolo 16, comma 2, del d.P.R. 6 giugno
2001, n. 380, e dell’articolo 28, comma 5 della legge 17 agosto 1942, n. 1150.
L’amministrazione che rilascia il permesso di costruire può prevedere che, in relazione alla realizzazione delle opere di urbanizzazione, l’avente diritto a richiedere il permesso di costruire presenti
all’amministrazione stessa, in sede di richiesta del
permesso di costruire, un progetto preliminare delle opere da eseguire, con l’indicazione del tempo
massimo in cui devono essere completate, allegando lo schema del relativo contratto di appalto.
L’amministrazione, sulla base del progetto preliminare,
indice una gara con le modalità previste dall’articolo
55. Oggetto del contratto, previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta, sono la progettazione
esecutiva e le esecuzioni di lavori.
L’offerta relativa al prezzo indica distintamente il corrispettivo richiesto per la progettazione definitiva ed
esecutiva, per l’esecuzione dei lavori e per gli oneri
di sicurezza;
omissis
IL TRIANGOLO
Geom. GIANLUCA SCACCHI
9
NORMATIVA
2/09
Incrocio con rotatoria
Art. 122. Disciplina specifica per i contratti
di lavori pubblici sotto soglia
(art. 29, legge n. 109/1994;
artt. 79, 80, 81 d.P.R. n. 554/1999)
omissis
8. Per l’affidamento dei lavori pubblici di cui all’articolo 32, comma 1, lettera g), si applica la procedura prevista dall’articolo 57, comma 6; l’invito è rivolto ad almeno cinque soggetti se sussistono in tale numero aspiranti idonei.
omissis
IL TRIANGOLO
Tralasciando l’approfondimento della limitata casistica delle opere sopra soglia comunitaria (attualmente fissata ad € 5.150,00) è opportuno
spendere alcune considerazioni circa le opere
“sotto soglia”.
10
Per le opere sotto soglia, che (come si vede) possono giungere anche ad importi rilevanti, si è ritenuto sufficiente prevedere a carico del titolare del
permesso a costruire l’obbligo di adottare la procedura dell’art. 57, comma 6, che testualmente recita “ove possibile, la stazione appaltante individua
gli operatori economici da consultare sulla base di
informazioni riguardanti le caratteristiche di qualificazione economico finanziaria e tecnico organizzativa desunte dal mercato, nel rispetto dei principi di
trasparenza, concorrenza, rotazione, e seleziona al-
meno tre operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei. Gli operatori economici
selezionati vengono contemporaneamente invitati a
presentare le offerte oggetto della negoziazione, con
lettera contenente gli elementi essenziali della prestazione richiesta. La stazione appaltante sceglie l’operatore economico che ha offerto le condizioni più
vantaggiose, secondo il criterio del prezzo più basso o dell’offerta economicamente più vantaggiosa,
previa verifica del possesso dei requisiti di qualificazione previsti per l’affidamento di contratti di uguale importo mediante procedura aperta, ristretta,
o negoziata previo bando.”
In sostanza, seppur con la suddetta procedura semplificata comunemente denominata “trattativa privata”, le opere di urbanizzazione “a scomputo” del
contributo per il rilascio del permesso di costruire
dovranno essere affidate secondo le procedure del
Codice dei contratti pubblici. Inoltre, le imprese invitate alla gara dovranno essere adeguatamente
qualificate all’esecuzione di opere pubbliche secondo la vigente disciplina (D.P.R. 34/2000).
Le novità sono di notevole portata e, complice una
scrittura della nuova norma non esente da equivoci,
saranno nei prossimi mesi probabile oggetto di interpretazione e di “indicazioni operative” da parte degli organismi preposti (Ministero delle infrastrutture,
Autorità di vigilanza sui contratti pubblici).
In attesa di detti chiarimenti è comunque importante
sapere che la disciplina illustrata è a tutti gli effetti in vigore a far data dal 17/10/2008.
NORMATIVA
Nuovi criteri per gli Enti Locali previsti dalla D.G.R. n° 7977/2008
ai sensi del D.Lgs. n° 63/2008.
2/09
COMMISSIONI PAESAGGIO
DGR n. 7977 del 6.08.08 - BURL n. 34
del 18.08.08 seo.
Determinazione in merito alla verifica della sussistenza dei requisiti di organizzazione e di competenza tecnico-scentifica per l’esercizio delle funzioni
paesaggistiche (art.146,c.6 del D. Lgs. n. 42/2004).
ALLEGATO 1
Criteri per la verifica, nei soggetti delegati all’esercizio della funzione autorizzatoria in materia di paesaggio, della sussistenza dei requisiti di organizzazione e di competenza tecnico-scientifica stabiliti
dall’art 146, comma 6 del d. lgs. 22 gennaio 2004
n. 42 e successive modifiche ed integrazioni.
Premessa
Con il presente documento si dettano criteri cui gli
Enti locali, titolari delle funzioni paesaggistiche loro attribuite dall’art. 80, commi 1, 3, 4 e 5 della legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 e successive modifiche ed integrazioni, dovranno attenersi al fine di
continuare ad esercitare tali funzioni successivamente al 31 dicembre 2008.
Perché ciò possa avvenire, garantendo in tal modo la
continuità del quadro normativo regionale vigente,è
necessario che, in base alle disposizioni dell’art. 146,
comma 6 del D. Lgs. 26 marzo 2008 n. 63, “gli enti
destinatari della delega dispongano di strutture in grado di assicurare un adeguato livello di competenze tecnico-scientifiche nonché di garantire la differenziazione
tra attività di tutela paesaggistica ed esercizio di funzioni amministrative in materia urbanistico-edilizia”.
Occorre quindi garantire sia un livello di competenza
tecnico-scientifica che una differenziazione delle valutazioni paesaggistiche da quelle edilizie.
Si ritiene che tali requisiti, considerata la nuova procedura autorizzatoria che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2009, siano soddisfatti a seguito della istituzione e nomina della Commissione per il paesaggio e dell’idoneo completamento della procedura autorizzatoria
cui concorre il prescritto parere vincolante rilasciato
dalla Soprintendenza ai Beni architettonici e per il paesaggio che contribuisce a garantire una valutazione
specifica ed autonoma degli aspetti paesaggistici rispetto a quelli urbanistico-edilizi.
AI fine di garantire la necessaria adeguata istruttoria tecnico-amministrativa relativa alle richieste di
autorizzazione paesaggistica ogni Ente locale titolare di funzioni paesaggistiche dovrà individuare, secondo quanto indicato nei presenti criteri, la struttura tecnica o la specifica professionalità cui attribuire la responsabilità di verificare gli elaborati progettuali allegati alla richiesta di autorizzazione paesaggistica. acquisire il parere della Commissione per
il paesaggio e trasmettere alla. Soprintendenza territorialmente competente tali documenti unitamente
alla relazione tecnica illustrativa prevista dall’art.
146, comma 7 del D. Lgs. 63/2008.
Con il presente atto, visto l’art. 81, comma 1 della legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 che stabiliva il termine del settembre 2005 per adempiere all’obbligo
della costituzione della Commissione per il Paesaggio, si richiama tale obbligatorietà ai fini del legittimo
esercizio delle funzioni paesaggistiche attribuite.
IL TRIANGOLO
La Giunta Regionale ha approvato la Delibera n. 7977
del 6.08.08 avente per oggetto:
Esercizio delle funzioni paesaggistiche. Determinazione in merito alla verifica della sussistenza dei requisiti di organizzazione e di competenza
tecnico-scientifica stabiliti dall’art.146, comma 6
del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42.
Con questo atto la Lombardia è la prima Regione
italiana ad adeguarsi al Codice dei beni culturali e
del paesaggio come modificato dal D. Lgs. n.
63/2008, volendo così preservare la sua politica
sussidiaria nei confronti degli Enti Locali e dei gestori delle aree protette, che ormai da anni rilasciano
le autorizzazioni paesaggistiche.
È questo un passaggio importante, che vedrà tutti gli
Enti impegnati ad ottemperare, entro il 14 novembre
2008, a quanto previsto dall’Allegato 1 alla DGR, per
poter così conservare la potestà di interlocuzione con
il cittadino, dopo che Regione Lombardia avrà effettuato, entro il 31 dicembre 2008, la verifica di sussistenza dei requisiti di organizzazione e di competenza tecnico-scientifica in capo agli Enti stessi.
Si tratta di uno sforzo comune per far si che il paesaggio lombardo si integri al meglio con gli aspetti storico/ambientali ed in relazione con la volontà
dei cittadini che abitano le diverse realtà territoriali lombarde.
I capisaldi della nuova normativa a cui Enti locali ed
Enti gestori dei Parchi si devono adeguare sono:
- Istituzione di una Commissione Paesaggio a livello
sovracomunale o a livello locale, competente e professionalmente adeguata;
- Individuazione di una professionalità istruttoria distinta da quella operante nel settore edilizio/urbanistico.
11
NORMATIVA
2/09
Pertanto quegli Enti che, sulla base dei criteri di seguito illustrati,
non avranno istituito e disciplinato la Commissione per il paesaggio e non avranno individuato la
struttura tecnica o la specifica professionalità cui attribuire la responsabilità dell’istruttoria tecnicoamministrativa delle richieste di autorizzazione paesaggistica, non
potranno esercitare dopo il 31 dicembre 2008 le funzioni paesaggistiche loro attribuite non essendo soddisfatti i requisiti stabiliti dell’art. 146, comma 6 del D. Lgs. 26
marzo 2008 n. 63.
IL TRIANGOLO
Competenze e ruolo
della Commissione
per il Paesaggio
12
Ai sensi e per gli effetti dell’art 81 della Legge Regionale 11 marzo 2005, n. 12, la Commissione per
il Paesaggio ha il compito di esprimere pareri obbligatori, in merito al rilascio delle autorizzazioni
paesaggistiche per quanto riguarda le competenze amministrative attribuite agli Enti locali dall’art 80
della medesima legge. Tale Commissione deve essere composta da “soggetti aventi particolare e
qualificata esperienza nella tutela paesaggisticoambientale”. L’articolo 148 del D. Lgs 22 gennaio
2004, n. 42, e successive modifiche ed integrazioni, assegna alle Commissioni per il paesaggio il
compito di esprimere pareri nell’ambito dei procedimenti autorizzatori previsti dagli articoli 146, 147
e 159 della norma citata. Il medesimo articolo stabilisce che la Commissione debba essere composta da “soggetti con particolare, pluriennale e qualificata esperienza nella tutela del paesaggio”.
I criteri regionali, approvati con DGR n VIII/2121 del
13 marzo 2006, in attuazione della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12, hanno meglio precisato
competenze, ambito di istituzione e requisiti dei
membri della Commissione per il paesaggio.
In particolare si è segnalata l’opportunità che alle Commissioni, oltre ai compiti esplicitamente attribuiti per
legge, possa essere anche assegnato il compito di esprimere i pareri relativi all’irrogazione delle sanzioni
amministrative ed agli accertamenti di compatibilità
paesaggistica ai sensi degli articoli 167 e 181 del D.Lgs.
22 gennaio 2004, n. 42, e successive modifiche ed integrazioni, alle procedure di cui all’art. 32 della legge
28 febbraio 1985, n. 47 ed alla valutazione paesistica
dei progetti, prevista dall’art. 30 delle Norme di Attuazione del PTPR per le aree non assoggettate a tutela paesaggistica, secondo le modalità stabilite dal-
Passerella per attraversamento stradale
le “linee guida per l’esame paesistico dei progetti” di
cui alla DGR n. VII/11 045 dell’8 novembre 2002.
Nei suddetti criteri si è altresì evidenziata l’opportunità di istituire le Commissioni per il paesaggio in
forma consorziata tra più comuni contigui. appartenenti al medesimo ambito o alla stessa unità di
paesaggio, come individuati dal Piano Territoriale
Paesistico Regionale o dai Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale e dei Parchi, o comunque interessati da analoghe finalità di salvaguardia e valorizzazione di specifici sistemi di rilevanza paesaggistica sovralocale (quali ad esempio: la sussistenza di caratteri paesaggistici comuni, la presenza
di un corso d’acqua o canale, l’appartenenza ad un
medesimo ambito morfologico, la presenza di particolari tipologie di insediamenti, la presenza di un
percorso storico e/o panoramico, etc.).
La scelta di consorziarsi consente non solo una maggiore efficienza amministrativa (si riduce il numero delle Commissioni per il paesaggio comunali) ma. soprattutto, una più idonea ed efficace azione di salvaguardia e valorizzazione delle specifiche connotazioni
del “paesaggio” locale, garantendo sinergie e coerenze di maggiore respiro non perseguibili tramite una politica di tutela costretta esclusivamente entro i confini
amministrativi comunali.
Infine è opportuno ribadire che la commissione per il
paesaggio esprime il proprio parere prestando particolare attenzione alla coerenza dell’intervento in progetto con i principi, le norme e i vincoli degli strumenti
paesaggistici vigenti. nell’ottica di una tutela complessiva del territorio, valutando gli interventi proposti in relazione alla compatibilità con i valori paesaggistici riconosciuti e la congruità con i criteri di gestione
del bene tutelato, tenuto conto del Piano Paesaggistico regionale e dei criteri regionali soprarichiamati.
NORMATIVA
La Commissione per il Paesaggio deve essere composta da un numero minimo di componenti, compreso il Presidente, stabilito sulla base della dimensione demografica degli Enti locali, secondo la
seguente tabella:
- Comuni singoli o associati infer. a 15.000 ab. =
minimo 3 componenti
- Comunità Montane, Enti gestori dei Parchi, Province sup. a 15.001 ab. = minimo 5 componenti
Il Presidente della Commissione dovrà essere in
possesso di laurea e abilitazione all’esercizio della
professione ed aver maturato una qualificata esperienza, come libero professionista o in qualità
di pubblico dipendente, nell’ambito della tutela e valorizzazione dei beni paesaggistici.
I componenti devono essere scelti tra i candidati che siano in possesso di diploma universitario o laurea o diploma di scuola media superiore in una materia attinente
l’uso, la pianificazione e la gestione del territorio e del
paesaggio, la progettazione edilizia ed urbanistica, la tutela dei beni architettonici e culturali, le scienze geologiche. naturali. geografiche ed ambientali.
I componenti devono altresì aver maturato una qualificata esperienza, almeno triennale se laureati ed almeno quinquennale se diplomati, nell’ambito della libera professione o in qualità di pubblico dipendente. in una delle materie sopra indicate e con riferimento
alla tipologia delle funzioni paesaggistiche attribuite
all’ente locale al quale si presenta la candidatura.
Il possesso del titolo di studio e dell’esperienza richiesta, nonché gli ulteriori titoli professionali (partecipazione a corsi di formazione. master. iscrizione in
albi professionali o regionali, partecipazione alle
Commissioni per il paesaggio) attinenti alla tutela e valorizzazione del paesaggio dovranno risultare dal curriculum individuale allegato alla candidatura presentata.
Istituzione e nomina della Commissione
per il Paesaggio
Gli Enti titolari delle funzioni amministrative in materia
paesaggistica, con specifico provvedimento e conformemente ai presenti criteri, istituiscono e disciplinano
la “Commissione per il Paesaggio” ai sensi dell’art. 81,
commi 1 e 2 della legge regionale 11 marzo 2005, n.
12 e dell’articolo 148 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n.
42. e successive modifiche ed integrazioni.
I membri della Commissione del paesaggio sono
nominati, con il medesimo provvedimento istitutivo o con successivo specifico atto, sulla base dei
criteri e del possesso dei requisiti indicati al punto
precedente ed a seguito di comparazione dei curricula delle candidature presentate.
Il provvedimento di nomina dovrà dare atto della congruenza dei titoli posseduti dai candidati prescelti rispetto a quanto previsto dai presenti criteri.
Sono ovviamente fatte salve le norme vigenti relativamente ai casi di incompatibilità.
AI riguardo si precisa che i componenti non possono essere contestualmente membri della
Commissione Edilizia e/o urbanistica o svolgere incarichi professionali di progettazione edilizia presso il medesimo Ente locale.
Va ulteriormente ricordato, alla luce dei presenti criteri, che l‘istituzione e la nomina di una specifica
Commissione per il paesaggio presso ogni Ente locale titolare di funzioni paesaggistiche (Comuni, Province, Parchi, Comunità Montane) costituisce elemento necessario ai fini del legittimo esercizio delle funzioni stesse dopo il 31 dicembre 2008.
Relativamente ai Comuni si ribadisce, in sintonia con
i criteri di cui alla DGR n. VIII/2121 del 13 marzo 2006,
l’opportunità che la Commissione per il paesaggio sia
costituita in forma consorziata o associata.
A tal fine, i Comuni che non abbiano una propria
Commissione locale per il paesaggio, possono istituirne una in forma consorziata con i comuni contermini sulla base:
• dell’appartenenza al medesimo ambito o alla stessa unità tipologica di paesaggio, come individuati dal Piano Territoriale Paesistico Regionale o dai
Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale e dei
Parchi, o comunque interessati da analoghe finalità di salvaguardia e valorizzazione di specifici sistemi di rilevanza paesaggistica sovra locale;
• delle aggregazioni delle unioni esistenti di comuni, consorziati per lo svolgimento di altre attività o fornitura di servizi similari;
• di unioni e/o associazioni di comuni costituite appositamente.
Si segnala la possibilità, in base alle disposizioni del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (‘’Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”), di stipulare convenzioni tra comuni, o tra comuni ed altri Enti locali sovracomunali (Comunità Montane, Enti gestori
dei Parchi, Province), per la costituzione delle Commissioni per il paesaggio: tali convenzioni dovranno
chiaramente indicare i rapporti tra i diversi Enti anche
relativamente alle competenze attribuite, alla composizione, nomina e durata della Commissione stessa.
Gli Enti locali titolari di funzioni paesaggistiche che
abbiano già istituito una Commissione per il Paesaggio, ai sensi dell’art 81, commi 1 e 2 della legge
regionale 11 marzo 2005, n. 12, non debbono provvedere ad una nuova istituzione qualora quella esistente risulti, sulla base di esplicita dichiarazione dell’Ente, adeguata e conforme ai presenti criteri.
IL TRIANGOLO
2/09
Requisiti per i componenti della Commissione
per il Paesaggio
13
IMPOSTE E TASSE
2/09
Finanziaria 2009
AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE
A FAVORE DELLA PICCOLA
PROPRIETÀ CONTADINA
CONSULENTE IMMOBILIARE n. 830-2009
Anche la Finanziaria 2009 (legge 203/2008) non ha
potuto fare a meno di sancire la disposizione di proroga del termine concernente le agevolazioni tributarie per la formazione e l’arrotondamento della
proprietà contadina di cui alla vigente legge
604/1954. La nuova scadenza per usufruire dei relativi benefici fiscali è ora il 31 dicembre 2009.
IL TRIANGOLO
L’art. 2, comma 8, della legge 203/2008 (Finanziaria 2009), nel ricalcare la tecnica legislativa adoperata già dalle precedenti leggi finanziarie, ha stabilito espressamente che il termine del 31 dicembre 2008, previsto dall’art. 1, comma 173, della legge 244/2007 (Finanziaria 2008), è prorogato
al 31 dicembre2009.
Anche l’approvazione della Finanziaria 2009, dunque, ha legittimato la consueta proroga nel termine per beneficiare delle agevolazioni fiscali disposte a favore della “piccola proprietà contadina”
(PPC). Come si ricorderà, la disposizione di proroga è un ritornello che dura da più di mezzo secolo. Lo stupore (a nostro parere) non è tanto rappresentato dalla previsione agevolativi, quanto dalla continua formulazione della stessa che ben potrebbe essere collocata “a regime” anziché nel coacervo nelle disposizioni “annuali”.
Come noto, le agevolazioni riguardano l’acquisto
di terreni agricoli da parte di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (IAP). Per detti trasferimenti si rendono applicabili l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo, il pagamento delle imposte di registro e ipotecaria in misura fissa (€. 168
euro per tributo) e la corresponsione dell’imposta catastale in misura proporzionale (1%).
14
Ambito soggettivo e oggettivo
I soggetti interessati ai citati benefici fiscali, dunque,
sono tutti coloro che hanno lo status di coltivatore
diretto o di imprenditore agricolo professionale,
comprese le società agricole di cui al vigente D.Lgs.
99/2004, mentre dal punto di vista oggettivo l’acquisto agevolabile deve riguardare i terreni idonei (superficie coltivabile rapportata alla capacità
lavorativa del nucleo familiare) alla formazione o
all’arrotondamento della proprietà contadina.
Si ricorda che per “formazione” deve intendersi l’ac-
quisto di fondi rustici finalizzati a costituire una piccola proprietà diretto-coltivatrice (affittuari, coadiuvanti), mentre per “arrotondamento” s’intende il trasferimento a qualsiasi titolo di fondi rustici al fine di
accrescere la dimensione dell’azienda agricola.
Si rammenta altresì che la Corte di Cassazione (sezione tributaria) ha ribadito il principio secondo cui
le agevolazioni fiscali si applicano anche al coltivatore diretto che acquisti solamente la nuda proprietà di un terreno da lui coltivato (ex pluribus, sent.
n. 26394 del 5 dicembre 2005).
Infine, è appena il caso di rimarcare la precisazione
secondo la quale l’attenuazione dei vincoli in materia di formazione e arrotondamento della “piccola proprietà contadina” trova applicazione anche nei casi in
cui gli acquisti dei fondi siano stati effettuati in data
anteriore al 30 giugno 2001 (entrata in vigore del
D.Lgs. 228/2001), ma a condizione che i relativi atti
rivendita, dai quali dipende l’eventuale decadenza dalle agevolazioni, vengano posti in essere successivamente a tale data (Agenzia delle entrate, circ. n. 63/E
del 26 novembre 2007).
L’autorevole interprete, diversamente dal pensiero
di una parte della giurisprudenza tributaria di merito (si veda Comm. trib. reg. Emilia Romagna, Sez.
XVIII, sent. N. 97 dell’11 ottobre 2005) e di legittimità (Cass., Sez. trib., sent. n. 10547 dell’8 maggio 2006), ha indicato le seguenti soluzioni.
1. Atti di acquisto stipulati da 30 maggio 1996
Gli atti ricadono nella disposizione di cui all’art. 11,
comma 5, del D.Lgs. 228/2001, con applicazione
quindi del vincolo quinquennale.
2. Atti di acquisto stipulati prima del 30 maggio 1996
Gli atti vanno distinti a seconda del momento della rivendita:
- se è avvenuta prima del 30 giugno 2001, si applica il vincolo decennale;
- se è avvenuta a decorrere da 30 giugno 2001, si applica il vincolo quinquennale, con la conseguenza che
l’atto rimane agevolabile anche se il periodo intercorrente tra la data dell’atto di acquisto e quella dell’atto di alienazione è inferiore a 10 anni. Successivamente la medesima Agenzia delle entrate ha chiarito altresì che, al fine di riconoscere all’imprenditore
agricolo professionale le agevolazioni fiscali previste
in materia di imposte indirette a favore delle persone
IMPOSTE E TASSE
fisiche coltivatori diretti, è necessaria la sussistenza
delle condizioni di cui all’art. 2 della legge 604/1954;,
oltre all’Iscrizione nella gestione previdenziale e assistenziale propria degli IAP, vale a dire quella dei “lavoratori autonomi agricoli“ amministrata dall‘lNPS, (ris.
n. 350/E del 29 novembre 2007).
mine triennale stabilito dalla norma di legge, a condizione però che il ritardo della presentazione dell’apposita certificazione non dipenda dal soggetto interessato (Cass., Sez. trib., ex piuribus, sent n. 14671
del 12 luglio 2005; in senso conforme, Agenzia delle
entrate, circ. n. 32/E del 23 maggio 2007).
Benefici tributari
Le agevolazioni riguardano le Imposte cosiddette
“indirette” e consistono, oltre alla esenzione dal pagamento dell’Imposta di bollo (art. 21 della Tabella,
allegato B, annessa al vigente D.P.R. 642/1972), nell’applicazione dei seguenti altri tributi:
La prassi
Nell’economia del discorso non possiamo fare a
meno di segnalare altri rilevanti chiarimenti forniti
dalla stessa Agenzia delle entrate.
In particolare, con ris. n. 3/E del 4 gennaio 2008 è
stato precisato che l’atto di conferimento di terreni agricoli in società di persone, avente la qualifica
di IAP, è esente dal pagamento dell’imposta di bollo e va assoggettato alle sole imposte di registro e
ipotecaria in misura fissa (in senso conforme, Cass.,
Sez. trib. sent. n. 26394 del 5 dicembre 2005; Sez.
I civile, sent. n. 4409 del 10 maggio 1996).
Con ris. n. 279/E del 4 luglio 2008, è stato chiarito
che non si verifica la decadenza dalle agevolazioni
in commento qualora il fondo acquietato, prima del
decorso di un quinquennio, sia concesso in affitto a una società di persone di cui il conferente (coltivatore diretto) risulti socio e continui a coltivare direttamente il fondo conferito. Successivamente con
ris. n. 325/E e n. 324/E del 30 luglio 2008 è stato
ribadito nella profonda sostanza - che la nozione
di “alienazione” (art. 7, primo comma, della legge
604/1954) abbraccia qualunque trasferimento della proprietà del fondo, a prescindere quindi dalla
causa giuridico-economica che lo determina.
Pertanto, devono ritenersi compresi anche l’atto di
acquisto di un terreno e la sua successiva permuta con altro terreno.
Ne discende che la permuta, in quanto negozio idoneo a trasferire la proprietà di un bene a favore
di un terzo (in senso conforme, Cass., Sez. trib., ex
pluribus, sent. n. 8369 del 10 aprile 2006) integra
una causa di decadenza dalle agevolazioni fiscali
previste per la PPC, ove comporti il passaggio (a
favore di terzi) di un fondo acquistato nell’ultimo
quinquennio con i relativi benefici tributari.
Recentemente, infine, con ris. n. 455/E del 1° dicembre 2008 è stato ribadito che non si verifica
alcuna decadenza dalle agevolazioni previste per
la PPC nel caso in cui un coltivatore diretto, prima
del decorso di un quinquennio dall’acquisto, conferisca il fondo acquistato in una società agricola in accomandita semplice (della quale il coltivatore diretto sia socio accomandatario e gli altri
soci siano il coniuge e un figlio).
Ai fini del mantenimento dell’agevolazione tributaria in esame, tuttavia, è necessario che il coltivatore diretto-conferente continui a rivestire la qualità di socio accomandatario nella conferitaria e coltivi direttamente il fondo conferito.
- imposta di registro in misura fissa (168 euro), in
luogo delle misure proporzionali del 15% (aliquota ordinaria) o dell’8% (aliquota ridotta);
- imposta ipotecaria in misura fissa (168 euro), in luogo dell’aliquota proporzionale del 2%;
- imposta catastale in misura proporzionaIe dell’1 %.
Per le cessioni dei terreni montani l’art. 9, comma 2,
del vigente D.P.R. 601/1973 stabilisce apertis verbis che
i trasferimenti di proprietà a qualsiasi titolo di fondi rustici, fatti a scopo di arrotondamento o di accorpamento di proprietà diretto-coltivatrici, singole o associate, sono assoggettati alle imposte di registro e ipotecaria in misura fissa e sono esenti dall’imposta catastale (Ag. entrate, ris. n. 201/E del 2 ,agosto 2007).
Le medesime agevolazioni si applicano anche a favore
delle cooperative agricole che conducono direttamente
i terreni (cfr. Ag. entrate, ris. n. 244/E del 16 giugno 2008
e circ. n. 13/E del 31 gennaio 2002; Corte Cost., ord.
n. 23 del 19 gennaio 2005; Cass., Sez. trib., ex pluribus, sent. n. 14601 del 1° ottobre 2003).
Requisiti
Per accedere alle suddette agevolazioni fiscali l’acquirente, i permutanti e l’enfiteuta devono produrre, in sede di stipula dell’atto di compravendita o
al momento della sua registrazione, anche un certificato dell’Assessorato provinciale dell’ agricoltura
competente attestante la sussistenza dei requisiti per usufruire del benefici tributari.
AI riguardo è opportuno segnalare che:
- il giudice tributario può autonomamente accertare l’esistenza dello status di coltivatore diretto o di
imprenditore agricolo professionale, dovendo escludersi che l’esercizio del potere di certificazione relativo alla sussistenza o meno di tale status,
attribuito dalla legge a un Ufficio competente, possa svolgere alcun effetto preclusivo o condizionante
rispetto alla piena tutela del diritto soggettivo all’agevolazione fiscale (Cass., Sez. Unite civ., sent.
n. 12903 del 30 dicembre 1998; Sez. trib., ex pluribus, sent n. 11152 del 15 maggio 2006);
- i requisiti possono essere attestati anche oltre il ter-
IL TRIANGOLO
2/09
15
IMPOSTE E TASSE
2/09
Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che disciplina
i termini e le modalità per l’invio della comunicazione 2009.
DETRAZIONI 55% - PRONTO
IL MODELLO DI COMUNICAZIONE
Con più di due mesi di ritardo, è finalmente arrivato il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che
disciplina i termini e le modalità per l’invio della comunicazione relativa alla detrazione del 55% sostenute nel 2009.
Il provvedimento in data 6 maggio 2009, contiene
infatti, il modello di comunicazione (e le relative
istruzioni) per gli interventi di riqualificazione energetica che proseguono oltre il periodo d’imposta (ai
sensi dell’art. 29 del DL 185/2008 anticrisi) per fruire della detrazione del 55% delle spese per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, sull’involucro di edifici esistenti, di installazione di pannelli solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.
Il modello – spiega l’Agenzia – deve essere utilizzato:
- per comunicare le spese sostenute nei periodi
d’imposta precedenti a quello in cui i lavori sono terminati, con riferimento ai soli lavori che proseguono oltre il periodo d’imposta;
- per comunicare le spese sostenute nel 2009 e negli anni successivi.
IL TRIANGOLO
Pertanto, le prime comunicazioni dovranno essere inviate all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente in via telematica, direttamente dai soggetti interessati o tramite gli intermediari abilitati, entro il
31 marzo 2010, indicando le spese sostenute nel
2009, qualora i lavori non siano già terminati entro
il 31 dicembre 2009. Per gli interventi i cui lavori proseguono in più periodi d’imposta, deve essere presentato un modello per ciascun periodo d’imposta.
16
La comunicazione non dovrà essere inviata in caso di lavori iniziati e conclusi nel medesimo periodo d’imposta, né per i periodi d’imposta in cui non
sono state sostenute spese. I soggetti diversi dalle persone fisiche, con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, devono inviare la comunicazione entro 90 giorni dal termine del periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese.
I contribuenti che intendono avvalersi della detrazione devono in ogni caso continuare ad in-
viare all’ENEA, attraverso il sito internet http://finanziaria2009.acs.enea.it/, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, i dati indicati nel DM 19 febbraio 2007.
Il provvedimento delle Entrate disciplina anche termini e modalità di comunicazione all’Agenzia
delle Entrate dei dati in possesso dell’ENEA.
Entro l’ultimo giorno del mese successivo al ricevimento della comunicazione di fine lavori, l’Enea
trasmette per via telematica all’Agenzia delle Entrate
i seguenti dati, in proprio possesso ai sensi del DM
19 febbraio 2007:
a) dati identificativi del soggetto dichiarante;
b) dati identificativi dell’immobile oggetto degli interventi;
c) interventi eseguiti sull’immobile secondo le tipologie previste dall’articolo 1, commi da 344 a 347,
della legge 296/2006 (Finanziaria 2007);
d) data inizio lavori;
e) data fine lavori;
f) risparmio annuo di energia in fonti primarie previsto per gli interventi;
g) costo degli interventi di riqualificazione energetica al netto delle spese professionali;
h) ammontare delle spese per le quali si ha diritto
a fruire della detrazione d’imposta;
i) costo delle spese professionali, ove previsto;
j) dati identificativi del tecnico abilitato che ha rilasciato l’attestato di certificazione o di qualificazione energetica, ove previsto.
Qualora siano stati effettuati diversi interventi sullo stesso immobile, i dati di cui alle lettere da f) a
i) devono essere specificati in relazione a ciascuna delle tipologie di intervento individuate nella comunicazione.
Per i lavori terminati tra il 1° gennaio 2009 ed il 6
maggio 2009, data di pubblicazione del presente
provvedimento, tutti i dati sono trasmessi dall’ENEA
all’Agenzia delle Entrate, con le stesse modalità, entro il 30 settembre 2009.
Mancano ancora le modifiche al DM 19 febbraio
2007 che semplificheranno le procedure e gli adempimenti amministrativi a carico dei contribuenti.
IMPOSTE E TASSE
2/09
La legge finanziaria 2007 ha introdotto una detrazione d’imposta del 55 per cento, in relazione alle
spese sostenute per interventi finalizzati al risparmio energetico. Sono legittimati a fruire della detrazione i contribuenti, residenti e non residenti, che
possiedono o detengono l’immobile sul quale vengono effettuati gli interventi di riqualificazione energetica e che sostengono le relative spese, nonché i familiari con essi conviventi. Questi ultimi sono ammessi a fruire della detrazione, purché abbiano sostenuto le spese, solo nel caso di lavori inerenti immobili che non sono strumentali all’attività di impresa, arte o professione.
In caso di comproprietà, contitolarità di diritti reali o di coesistenza di più diritti reali sullo stesso immobile, ovvero di pluralità di locatari o comodatari, se le spese sono sostenute da più soggetti, per
fruire della detrazione, la comunicazione può essere
trasmessa da uno soltanto di essi. Per gli interventi
su parti comuni di edifici residenziali la comunicazione può essere trasmessa dall’amministratore del
condominio o da uno dei condomini.
Tutti i soggetti che intendono avvalersi della detrazione sono tenuti a trasmettere all’ENEA entro 90
giorni dalla fine dei lavori, attraverso il sito internet
http://efficienzaenergetica.acs.enea.it, ottenendo ricevuta informatica, i dati indicati nel Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze di concerto con
il Ministro dello Sviluppo economico del 19 febbraio
2007 e successive modifiche ed integrazioni.
CHI È TENUTO A PRESENTARE IL MODELLO
DI COMUNICAZIONE
I contribuenti che effettuano interventi di riqualificazione energetica devono inviare il presente modello esclusivamente nel caso in cui i lavori proseguano oltre il periodo d’imposta nel quale sono iniziati per comunicare le spese sostenute nei periodi d’imposta precedenti a quello in cui i lavori sono terminati.
Il modello deve essere utilizzato per comunicare le
spese sostenute a partire dal periodo d’imposta
2009.
I soggetti diversi dalle persone fisiche, con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, devono inviare la presente comunicazione con riferimento alle spese sostenute a partire dal periodo
d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2008.
Pertanto, la presente comunicazione non deve essere inviata nelle seguenti ipotesi:
•
per lavori iniziati e conclusi nel medesimo periodo d’imposta;
• per il periodo o per i periodi d’imposta in cui non
sono sostenute spese.
Per gli interventi i cui lavori proseguono in più periodi d’imposta, deve essere presentato un modello
per ciascun periodo d’imposta.
TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE
Le persone fisiche e comunque tutti i soggetti con
periodo d’imposta coincidente con l’anno solare
devono inviare la presente comunicazione all’Agenzia delle entrate entro il 31 marzo dell’anno
successivo a quello in cui sono state sostenute le
spese.
Pertanto le prime comunicazioni devono essere inviate a partire dall’anno 2010.
Ad esempio un contribuente che ha iniziato, nel corso dell’anno 2009, lavori per interventi di riqualificazione energetica che proseguono nell’anno
2010, è tenuto ad inviare la presente comunicazione
entro il 31 marzo 2010.
I soggetti diversi dalle persone fisiche, con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, devono inviare la comunicazione entro 90 giorni dal
termine del periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese.
La presente comunicazione deve essere trasmessa esclusivamente per via telematica, direttamente dal contribuente o tramite soggetti incaricati di cui all’art. 3, commi 2-bis e 3, del D.P.R.
27 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni (professionisti, associazioni di categoria, CAF,
altri soggetti).
Si precisa che per gli interventi i cui lavori proseguono per più periodi d’imposta, il modello deve essere presentato entro novanta giorni dal termine di
ciascun periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese oggetto della comunicazione.
REPERIBILITÀ DEL MODELLO
Il presente modello e le relative istruzioni sono resi gratuitamente disponibili in formato elettronico e
possono essere prelevati dal sito Internet dell’Agenzia delle entrate www.agenziaentrate.gov.it o dal
sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze
www.finanze.gov.it.
Indicare l’anno in cui sono state sostenute le spese per le quali si intende fruire della detrazione d’imposta del 55 per cento. Ad esempio un contribuente
che ha iniziato, nel corso del 2009, lavori per interventi di riqualificazione energetica che proseguono nel 2010, è tenuto ad inviare la presente comunicazione entro il 31 marzo 2010, indicando co-
IL TRIANGOLO
MODALITÀ DI COMUNICAZIONE.
17
IMPOSTE E TASSE
2/09
Pannelli solari in una Stazione di Servizio
me periodo di riferimento l’anno 2009.
I soggetti diversi dalle persone fisiche con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare devono indicare il periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese per le quali intendono
fruire della detrazione d’imposta del 55 per cento.
Ad esempio, un soggetto con periodo d’imposta
non coincidente con l’anno solare, 1° luglio – 30 giugno, che ha iniziato nel mese di luglio 2009 lavori
per interventi di riqualificazione energetica che proseguono oltre il 30 giugno 2010, è tenuto ad inviare la presente comunicazione entro il 28 settembre
2010, indicando come periodo di riferimento il periodo d’imposta dall’1/07/2009 al 30/06/2010. Lo
stesso soggetto, invece, non dovrà inviare la presente comunicazione per le spese sostenute anteriormente al 1° luglio 2009 poiché non sono oggetto
di comunicazione le spese sostenute nel periodo
d’imposta in corso al 31 dicembre 2008.
IL TRIANGOLO
ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE
18
(Art. 29, comma 6, del decreto legge 29 novembre
2008, n. 185, convertito con modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2)
Nella sezione devono essere indicati il codice fiscale
e i dati anagrafici ovvero la denominazione o ragione
sociale del soggetto “possessore” (proprietario o
titolare di altro diritto reale) ovvero “detentore” dell’immobile (locatario, comodatario), barrando la relativa casella.
È necessario barrare anche la casella “contitolare” in caso di comproprietà, contitolarità di diritti
reali o di coesistenza di più diritti reali sullo stesso
immobile, ovvero di pluralità di locatari o comodatari, se più soggetti hanno diritto alla detrazione.
Per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali devono essere indicati il codice fiscale e i dati anagrafici della persona fisica che trasmette la comunicazione, barrando la casella “amministratore” del condominio o “condomino”. Deve essere
inoltre indicato, nell’apposito spazio, il codice fiscale
del condominio.
I soggetti non residenti devono indicare, inoltre, lo
stato estero di residenza e il relativo codice rilevabile dall’elenco degli Stati esteri allegato alle istruzioni del modello Unico e pubblicato nel sito internet dell’Agenzia delle entrate www.agenziaentrate.gov.it. Il presente riquadro deve essere compilato soltanto nel caso in cui il dichiarante sia un soggetto diverso da colui che sottoscrive la presente
comunicazione (ad esempio tutore di minore, rappresentante di società).
Nel caso in cui il dichiarante sia un soggetto diverso
da persona fisica la comunicazione deve essere sottoscritta, a pena di nullità, dal rappresentante legale
IMPOSTE E TASSE
2/09
Devono essere indicati il codice fiscale, il cognome, il nome, la data e il luogo di nascita del soggetto che sottoscrive la dichiarazione e, nell’ipotesi in cui il rappresentante legale della società o dell’ente dichiarante sia una società, va indicato anche il codice fiscale di quest’ultima.
Per quanto riguarda il codice di carica, lo stesso deve essere desunto dalla relativa tabella presente nelle istruzioni per la compilazione dei modelli di dichiarazione UNICO, disponibili alla data di presentazione della presente comunicazione e pubblicati nel sito internet dell’Agenzia delle entrate www.agenziaentrate.gov.it.
Indicare i dati catastali dell’immobile su cui sono eseguiti i lavori, rilevabili dal certificato catastale o
dall’atto di compravendita.
In mancanza dei dati catastali identificativi dell’immobile, devono essere indicati gli estremi della domanda di accatastamento.
Barrare la casella o le caselle relative agli interventi
che proseguono oltre il periodo d’imposta, effettuati
sull’immobile individuato nella comunicazione e indicare l’ammontare delle spese corrispondenti, sostenute nel periodo di riferimento.
Le tipologie di interventi elencate sono previste dall’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296
(legge finanziaria 2007) rispettivamente ai commi
344, 345, 346 e 347. Le relative disposizioni attuative sono contenute nel Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico del 19 febbraio 2007
e successive modifiche ed integrazioni e nel Decreto
del Ministro dello Sviluppo Economico dell’11 marzo 2008 e successive modifiche ed integrazioni.
Per ciascuna tipologia di intervento è previsto un
importo massimo di detrazione fruibile che deve intendersi riferito a ciascuna unità immobiliare oggetto
dell’intervento.
Nell’ipotesi, invece, di interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, di cui al comma 344 dell’art. 1 della citata legge finanziaria, il limite massimo
di detrazione deve intendersi riferito all’intero edificio.
Per chiarimenti ed ulteriori approfondimenti consultare il sito internet dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it ed in particolare la guida fiscale
“Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico” e
la Documentazione tributaria, nonché il sito internet
dell’ENEA http://efficienzaenergetica.acs.enea.it.
INTERVENTI E VALORE MASSIMO
DELLA DETRAZIONE FISCALE
Interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti
Per tali interventi il valore massimo della detrazione
fiscale è di 100.000 euro (55% di 181.818,18 euro).
La categoria degli “interventi di riqualificazione energetica” comprende qualsiasi intervento, o insieme sistematico di interventi, che incida sulla prestazione
energetica dell’edificio, realizzando la maggior efficienza energetica secondo i valori pubblicati nelle tabelle riportate nell’allegato A del decreto del Ministro
dello Sviluppo Economico 11 marzo 2008.
Interventi sull’involucro di edifici esistenti
Per tali interventi il valore massimo della detrazione
fiscale è di 60.000 euro (55% di 109.090,90 euro).
Si tratta degli interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti, riguardanti
strutture opache orizzontali (coperture, pavimenti), verticali (pareti generalmente esterne), finestre comprensive di infissi, delimitanti il volume riscaldato, verso l’esterno o verso vani non riscaldati, che rispettano gli specifici requisiti tecnici evidenziati nell’apposita tabella di cui all’allegato B del Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 11 marzo 2008.
Interventi di installazione di pannelli solari
Per tali interventi il valore massimo della detrazione
fiscale è di 60.000 euro (55% di 109.090,90 euro).
Interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale
Per tali interventi il valore massimo della detrazione
fiscale è di 30.000 euro (55% di 54.545,45 euro).
Per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale si intendono quelli concernenti la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto
del sistema di distribuzione. L’agevolazione è ammessa anche per la sostituzione integrale di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia.
Indicare la data di inizio dei lavori relativi agli interventi
di riqualificazione energetica indicati nel modello.
Il modello deve essere sottoscritto, a pena di nullità, dal contribuente o da chi ne ha la rappresentanza legale o negoziale.
Il riquadro deve essere compilato e sottoscritto solo
dall’intermediario che trasmette la comunicazione.
L’intermediario deve riportare: il proprio codice fiscale;
se si tratta di CAF, il proprio numero di iscrizione all’albo; la data (giorno, mese e anno) di assunzione dell’impegno a trasmettere la comunicazione.
IL TRIANGOLO
della società o ente dichiarante o, in mancanza, da
chi ne ha l’amministrazione anche di fatto o dal rappresentante negoziale.
19
IMPOSTE E TASSE
2/09
genzia
ntrate
INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
COMUNICAZIONE PER LAVORI CHE PROSEGUONO OLTRE IL PERIODO D’IMPOSTA
(DETRAZIONE D’IMPOSTA DEL 55%)
Articolo 29, comma 6, del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2
PERIODO
DI RIFERIMENTO
DATI
DEL DICHIARANTE
RISERVATO AI SOGGETTI CON PERIODO D’IMPOSTA DIVERSO DALL’ANNO SOLARE
ANNO
mese
anno
dal
giorno
mese
anno
al
Codice fiscale
Possessore
PROPRIETÀ PRIVATA
PROPRIETÀ COMUNE
Persone fisiche
giorno
PERIODO D’IMPOSTA
Detentore
Contitolare
Amministratore
Condomino
Cognome
Codice fiscale del condominio
Sesso
Nome
(barrare la relativa casella)
M
Data di nascita
giorno
Soggetti diversi
dalle persone fisiche
Soggetti
non residenti
RISERVATO A CHI
FIRMA LA
COMUNICAZIONE
PER CONTO
DI ALTRI
(es. rappresentante
di società, tutore di
minore)
DATI
DELL’IMMOBILE
mese
anno
F
Provincia (sigla)
Comune (o Stato estero) di nascita
Denominazione o ragione sociale
Codice Stato estero
Stato estero di residenza
Codice fiscale del sottoscrittore
Numero di identificazione fiscale estero
Codice carica
Cognome
Codice fiscale società dichiarante
Sesso
Nome
(barrare la relativa casella)
M
Data di nascita
giorno
mese
anno
F
Provincia (sigla)
Comune (o Stato estero) di nascita
Provincia (sigla)
Comune
Indirizzo
CAP
N. civico
Codice catastale
Foglio
Numero/Particella
Sub
DATI DEL CATASTO
Data
giorno
DATI DOMANDA DI ACCATASTAMENTO
TIPOLOGIE
DI INTERVENTI
E SPESE
SOSTENUTE
NEL PERIODO
DI RIFERIMENTO
DATA
INIZIO LAVORI
mese
anno
Numero protocollo
INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI EDIFICI ESISTENTI (comma 344)
,00
INTERVENTI SULL’INVOLUCRO DI EDIFICI ESISTENTI (comma 345)
,00
INTERVENTI DI INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI (comma 346)
,00
INTERVENTI DI SOSTITUZIONE DI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE (comma 347)
,00
giorno
mese
anno
SOTTOSCRIZIONE
IL TRIANGOLO
FIRMA
20
IMPEGNO ALLA
PRESENTAZIONE
TELEMATICA
Riservato
all’intermediario
N. iscrizione all’albo dei C.A.F.
Codice fiscale dell’intermediario
Data dell’impegno
giorno
mese
anno
FIRMA DELL’INTERMEDIARIO
CULTURA
Approfondimento culturale
2/09
LA GIORNATA MONDIALE
DELL’URBANESIMO
Il simbolo Aria-Sole-Vegetazione rappresenta le intenzioni degli urbanisti di dar forma e funzione allo spazio urbano, tenendo presente gli aspetti sociologici, economici e culturali.
Scrive Alberto Sartoris nell’Introduzione alla architettura moderna (edizione 1949 - Hoepli . Milano):
“L’urbanesimo – organizzazione di tutte le funzioni della vita collettiva negli e fra gli agglomerati - ha
quasi sempre tenuto conto,attraverso le età, dei
mezzi più efficaci forniti della tenica ed ha pure costantemente cercato di fare risolvere dall’estetica
il problema dell’architettura pura, opponendolo a
quello dell’architettura decorativa.
Quest’ultima gode di maggiorsimpatia nei lavori di
moltissimi architetti contemporanei, i quali, per quanto attaccatialla scuola moderna, culturalmente e
quindi tecnicamente vivono di imprestati e di accatti
di fuori via il più delle volte in aperto contrasto con
le precise esigenze dell’organismo razionalista.
D’altronde, dal lato vitalità, l’architettura decorativa
non ha mai avuto valore contemporaneo”.
Landscape Urbanism, una rinnovata
urbanistica per uno sviluppo diverso
Nuove alleanze tra natura e cultura
per un progetto paesaggio
Arch. Andreas Kipar - Studio KLA Milano –
Duisburg (Germania)
L’Europa deve affrontare nel prossimo futuro una
grande sfida: da un lato il fenomeno della densificazione delle aree urbane che sempre più trasformeranno le città in vere e proprie metropoli e renderanno le loro dimensioni sempre più simili a quelle di ambiti regionali (le mega-city-region) e, dall’altro, le città che pian piano, a causa anche delle dismissioni industriali, si andranno restringendo,
un fenomeno già conosciuto in Europa come “contracted cities”.
In questo quadro di tendenze uguali e contrarie, il
paesaggio, come già indica la Convenzione Europea del Paesaggio del 2000, assume diverse funzioni e lancia nuove sfi de ma pone anche quesiti
inesplorati agli ambiti disciplinari dell’architettura del
paesaggio e, in forma più sensibile, della pianifi cazione del territorio.
In tutto questo è evidente che discipline come l’urbanistica tradizionale mostrano più che mai i limiti del loro approccio che consiste essenzialmente
nell’applicazione di una politica di addendi che vede nella costruzione l’elemento fondante di questo
sviluppo. Il modello di espansione urbanistica delle città possiede tutti gli strumenti, i regolamenti e
le norme per poter sapientemente governare un sistema di addendi, di elementi che si costruiscono,
che si affi ancano e che vedono la città come somma, ma questo meccanismo si rivela inadeguato invece nella gestione della sottrazione, della decostruzione, del riuso.
In questo scenario il paesaggio può giocare un ruolo determinante, al punto da trasformare il problema in opportunità.
In Europa il patrimonio culturale e il patrimonio naturale camminano di pari passo. La natura e la cul-
IL TRIANGOLO
Ospitiamo un interessante intervento tratto dagli atti, a cura dell’Arch.Carmen Inès Carabùs, del Convegno Internazionale “Giornata Mondiale dell’Urbanesimo - il disegno urbano di Lecco in preparazione all’Expo 2015 ed oltre”.
La Giornata Mondiale dell’Urbanesimo, ufficialmente celebrata l’8 novembre, come incontro fra colleghi per riflettere sui problemi urbanistici, fu istituita nel 1949 dall’ing. Carlo Maria Della Paolera.
21
CULTURA
2/09
IL TRIANGOLO
tura, insieme, e dialogando definiscono il paesaggio; come enuncia la Convenzione Europea del Paesaggio (sottoscritta a Firenze nel 2000 eratificata dal
Governo italiano nel 2006), il paesaggio è “la componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità, del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità”. In questo senso, il paesaggio non è solo il risultato di un’azione incosciente
o secondaria ma di un il progetto di un’intera società, un impegno sul futuro, una dichiarazione su
come intendiamo promuovere ed articolare un nostro rapporto con la natura e la cultura. Rinunciare a quest’azione signifi ca volersi accontentare dei
“resti”, faticosamente tutelati nei recinti amministrativi dei parchi, sottratti a quel normale processo di trasformazione e trattati come delle riserve dove la presenza umana per lo più reca disturbo. E se
i parchi ci potranno garantire quell’equilibrio minimo necessario a tutela di noi stessi, il progetto paesaggio ci vuole di nuovo protagonisti con azioni lungimiranti ed innovative sugli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani, affrontando sia i paesaggi che
possono essere considerati eccezionali, sia quelli
della vita quotidiana ed ancor più quelli degradati
dalla nostra restituzione di porzioni di territorio al
paesaggio, assicuri un processo graduale di rige-
22
nerazione, sostenibile sia in chiave ambientale sia
economica.”
Andreas Kipar: Studio KLA, Milano –
Duisburg (Germania)
Paesaggista e Architetto, docente dell’Università di
Genova, corso di Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio.
Vincitore, nel 2006, del premio “Architettura del Paesaggio della Regione Nord Renania Westfalia”.
Si ringrazia per la simpatica disponibilità:
Arch.Carmen Inès Carabùs
Delegata Associazione Alberto Sartoris
CATASTO/TOPOGRAFIA
Convenzione con l’Agenzia del Territorio di Como
2/09
TIPI DI FRAZIONAMENTO
IN FORMATO DIGITALE
Il nostro Collegio, con provvedimento del Consiglio Direttivo del 28/04/2009 ha deliberato di procedere con l’attività di scansione di tutti i Tipi di Frazionamento che dall’anno 1921 all’anno 1999 hanno interessato il territorio della provincia di Como.
Successivamente con delibera in data 11/06/2009 il Consiglio Direttivo ha approvato la Convenzione proposta dall’Agenzia del Territorio di Como, che sottoscritta in data 18/06/2009 ha consentito finalmente
di poter firmare il contratto con il quale si è incaricata la Ditta dell’ingegnere Rossigni Giovanni con sede a Mozzanica dell’esecuzione dei lavori.
Tra non più di tre mesi, sarà quindi possibile per ogni Collega, accedendo al “sito Web” del Collegio,
consultare la mappa dell’impianto ed i Tipi di Frazionamento di tutti i Comuni della Provincia ed eventualmente stamparne estratti.
CONVENZIONE
L’anno 2009 (duemilanove) e questo dì 18 del mese di giugno, fra l’Agenzia del Territorio (C.F.
80416110585), rappresentata dall’ing. Francesco Librizzi nato ad Alimena (PA) il 14.09.1952, (C.F.
LBR FNC 52P14 A202A) in qualità di Direttore dell’Ufficio Provinciale di Como, ed il Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Como, rappresentato dal geom. Giuliano Medici nato a Bagnone (Ms) il 21/12/1948, nella sua qualità di Presidente delegato alla stipula del presente
atto con Delibera del 11/06/2009, esecutiva ai sensi di legge.
Premesso che
- l’Agenzia del Territorio mira a semplificare l’accesso ai dati in suo possesso ed a garantirne la
circolazione e la fruizione su supporti informatici;
- il Collegio, con provvedimento del Consiglio Direttivo del 11/06/2009, ha deliberato l’intendimento di
voler procedere all’attività di scansione dei tipi di frazionamento dall’anno 1921 all’anno 1999 regolarmente approvati e depositati presso questo Ufficio dell’ Agenzia del Territorio.
Considerato
che, alla luce delle premesse indicate e di altre finalità di carattere generale, appare opportuno procedere alla sottoscrizione di una convenzione che definisca la durata della stessa, le modalità e procedure di acquisizione dei tipi di frazionamento, i reciproci obblighi e garanzie.
Tutto ciò premesso
tra l’Agenzia del Territorio ed il Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Como,
si conviene e si stipula quanto indicato ai successivi articoli.
Art. 2
Oggetto del protocollo d’intesa
L’ Agenzia del Territorio ed il Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Como definiscono il presente protocollo per l’ acquisizione digitale dei tipi di frazionamento dall’anno 1921 all’anno
1999.
IL TRIANGOLO
Art. 1
Generale
La premessa richiamata nel presente atto fa parte integrante del Protocollo d’Intesa e ne costituisce gli
obiettivi di carattere generale.
23
CATASTO/TOPOGRAFIA
2/09
Art. 3
Durata del protocollo d’intesa
La durata del Protocollo d’Intesa, calcolata in base ai tempi previsti e alle quantità da lavorare, come descritti in dettaglio nella tabella tecnico-economica di cui all’art. 8, è limitata al periodo delle
attività e avrà la durata e validità fino al 31.12.2009 .
Al termine sarà effettuata una verifica delle attività svolte e, sulla base delle stesse oltre che sulle specifiche esigenze mirate ad una ordinata, puntuale e congruente conoscenza del territorio, potrà essere effettuata congiuntamente una riprogrammazione delle attività.
Art. 4
Acquisizione digitale dei tipi di frazionamento
Per l’acquisizione digitale dei tipi di frazionamento, di cui all’art. 2, dovranno essere utilizzate le seguenti modalità operative:
• la disponibilità dei frazionamenti sarà accordata per lotti e per il tempo necessario all’acquisizione
che, comunque, dovrà avvenire sotto la diretta sorveglianza di un funzionario dell’ufficio all’uopo delegato;
• per la scansione, sarà utilizzato scanner piano in grado di restituire le immagini in formato TIFF, a
colori, con risoluzione di 200 dpi e compressione di tipo LZW;
• l’eventuale rilascio dei tipi di frazionamento avverrà al responsabile o a persona del Collegio da lui
delegata, che si assumerà tutte le responsabilità per i rischi connessi all’operazione;
• al termine dell’acquisizione, la riconsegna dei tipi avverrà con le stesse modalità della consegna,
procedendo per il riscontro della presenza di tutti i tipi secondo l’elenco allegato al verbale di consegna e del loro stato d’integrità;
• la sottoscrizione della presente convenzione vale anche come rilascio di attestazione da parte del Collegio che il prodotto conseguito non verrà commercializzato ricorrendo, in tal senso, i disposti di cui
all’art. 1, comma 371, della legge 311/2004, come modificato dall’art. 1 comma 386, della Legge
296/2006 sulla riutilizzazione commerciale dei dati ipocatastali.
• Le immagini digitali dei tipi di frazionamento ottenuti, potranno essere consultati dagli iscritti del Collegio ma non stampati.
• Alla fine delle operazioni una copia del supporto informatico dovrà essere resa gratuitamente all’Agenzia del Territorio.
Tutti gli oneri connessi alla digitalizzazione dei tipi sono a carico del Collegio.
ART. 5
Piano Tecnico - Economico
Per l’attuazione del Piano è previsto a carico del Collegio, il seguente investimento:
Ambito
IL TRIANGOLO
Acquisizione
dei tipi di
frazionamento
24
Lavori
Costi
unitari
Prodotti
Ore
Ente
Ore
AdT
Scansione
digitale dei
tipi di frazionamento
€ 1,20/cad
n. 8.000
n. 200
---
Collaudo file raster
€ 50,00/h
n. 2
n. 2
Direzione lavori
€ 50,00/h
n. 5
n. 1
ART. 6
Copertura finanziaria
I costi unitari, a totale carico del Collegio, i tempi previsti e le quantità da lavorare sono descritti in
dettaglio nella tabella tecnico-economica di cui all’art. 5.
CATASTO/TOPOGRAFIA
2/09
Edificio condominiale
ART. 7
Coordinamento e collaudo dei lavori
Le attività previste per l’attuazione del presente protocollo d’intesa saranno coordinate e collaudate da un nucleo di referenti designati dall’Agenzia del Territorio e dal Collegio.
Fino al completamento delle attività, saranno definite congiuntamente le eventuali priorità delle lavorazioni da espletare, sulla base di un programma.
ART. 8
Modalità operative
Le modalità operative delle attività descritte nel presente protocollo sono, in genere, da ricondursi
a quanto previsto dalla normativa vigente e da specifiche tecniche già in uso per analoghe attività.
per l’Agenzia del Territorio
Il Direttore dell’U.P. di Como
(ing. Francesco Librizzi)
per il Collegio dei Geometri e dei
Geometri Laureati
(Il Presidente – Geom. Giuliano Medici)
IL TRIANGOLO
Letto, approvato e sottoscritto
25
SICUREZZA
2/09
Contenuti minimi
PIANO OPERATIVO
DELLA SICUREZZA (POS)
Geom. WALTER ALBERTI
IL TRIANGOLO
Il Piano Operativo di Sicurezza (POS) è un documento che deve essere redatto dal datore di lavoro prima di iniziare un’attività lavorativa e deve riportate le informazioni e i rischi relativi a quello specifico cantiere.
La finalità del POS è quella di descrivere le attività
da compiere e le misure di sicurezza che verranno
adottate in termini di organizzazione, modalità operative e tecniche.
Per queste motivazioni sarebbe opportuno, ai fini
della sua reale efficacia, che la redazione del POS
non sia vissuta come un mero adempimento amministrativo volto ad evitare sanzioni, ma come un
documento essenziale ed indispensabile al fine di
prevenire, limitare e ridurre al minimo i rischi. Il POS,
lo ricordiamo deve essere sempre redatto da tutte
le imprese (Imprese edili in genere, Impiantisti, Lattonieri, Fabbri, Falegnami,Vetrai, Imbianchini e tinteggiatori, Giardinieri, ecc.) che entrano in un cantiere temporaneo o mobile per svolgere la propria
attività e per questo motivo deve essere sempre
presente in cantiere.
Il POS deve riportare almeno i seguenti contenuti
minimi, indicati nell’ allegato XV - punto 3.2 - D.Lgs.
81/2008:
26
-omissisa) i dati identificativi dell’impresa esecutrice, che
comprendono:
1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi
ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere;
2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari;
3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso,
antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato;
4) il nominativo del medico competente ove previsto;
5) il nominativo del responsabile del servizio di
prevenzione e protezione;
Cantiere edile
6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e
del capocantiere;
7) il numero e le relative qualifiche dei lavoratori
dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa;
b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza,
svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall’impresa esecutrice;
c) la descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro;
d) l’elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere;
e) l’elenco delle sostanze e preparati pericolosi
utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza;
f) l’esito del rapporto di valutazione del rumore;
g) l’individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel
PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere;
h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto;
i) l’elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere;
l) la documentazione in merito all’informazione ed
alla formazione fornite ai lavoratori occupati in
cantiere.
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Approfondimento tecnico sui materiali e sull’edilizia
del prossimo futuro
2/09
EDILIZIA
SOSTENIBILE
Edificio scolastico
Seguendo qualche piccolo accorgimento si può
pensare ad una nuova frontiera dell’edilizia eco-sostenibile, non solo con efficienza energetica ma anche scelta dei materiali e dei progetti.
Risulta fondamentale in un progetto di questo tipo l’orientamento dell’edificio da realizzare, l’esposizione
(verso Sud) va infatti studiata per consentire di sfruttare al massimo l’energia solare; inoltre con l’istallazione di una pompa di calore, grazie alle sonde geotermiche che arrivano fino a cento metri di profondità
dove la temperatura è di 20 gradi, si è in grado di
scambiare calore generando caldo e freddo.
La raccolta dell’acqua piovana viene convogliata in
una cisterna che servirà per il wc, l’irrigazione e i
servizi, coprendo fino al 50% del fabbisogno. L’energia del sole viene sfruttata tramite i pannelli solari che possono essere utilizzati per produrre elettricità (fotovoltaico) o calore (solare termico). Il riciclo dell’aria con un sistema di areazione consente
di ridurre l’impatto del condizionamento prelevando l’aria dall’esterno. L’ ipotesi di “giardino pensile”, oltre a fornire un isolamento termico, aiuta a
combattere l’effetto serra.
I materiali ecosostenibili come legno, pietra, vetro, riciclati e vernici a basso contenuto chimico offrono un
costo e un rischio ridotto ma un risparmio elevato.
Per l’interno si potrebbe optare per i “sensori antispreco” costituiti da una serie di sensori che disattivano l’illuminazione interna/esterna quando non
necessaria, e così pure per il riscaldamento e l’utilizzo di elettrodomestici a basso consumo che
consentono un notevole risparmio energetico.
IL TRIANGOLO
L’edilizia sostenibile, o eco-sostenibile, viene intesa come risposta
al requisito generale della sostenibilità, ossia l’utilizzo delle risorse oggi disponibili (energia, acqua,
materiali) in modo da salvaguardarne l’uso anche per il futuro.
La stessa definizione può essere
estesa anche alla salvaguardia ecologica in senso lato nel processo edilizio, comprendendo quindi
anche lo sfruttamento razionale
delle materie prime, l’uso corretto
dei materiali da costruzione, il
massimo riciclo degli scarti senza ridurre la qualità edilizia del costruito e la massima riduzione di qualsiasi
forma d’inquinamento conseguente al processo costruttivo stesso (dalla estrazione e trasformazione delle materie prime in materiali edili, ivi compreso il consumo di energia per la loro produzione, fino alla demolizione del manufatto).
Per la prima volta nelle nuove “Norme Tecniche per
le Costruzioni” si consente l’utilizzo del calcestruzzo proveniente da demolizione di costruzioni a fine
del loro ciclo di vita come componente primaria del
calcestruzzo strutturale di nuovi interventi, con ciò
favorendo il riutilizzo di questi scarti e contribuendo
così alla eco-sostenibilità globale delle costruzioni.
I principi dell’edilizia e dell’architettura eco-sostenibile si devono realizzare attraverso un approccio integrato
alla progettazione e all’intero processo costruttivo, in
cui l’organismo edilizio viene considerato come una totalità organizzata di materiali e di impianti, mirata a fini globali eco-sostenibili e non più come insieme di parti singole a sè stanti, di cui il tecnico, il progettista, il
costruttore potrebbero non aver ancora individuato correttamente il peso e l’incidenza nelle costruzioni.
Il processo costruttivo si dovrà sempre più organizzare in attività specialistiche, ma strettamente integrate fra loro, traducendosi in un fatto di cultura
tecnica ed architettonica generalizzato, purtroppo
non sempre percepito come tale, ma sucettibile certamente di sviluppi più rispettosi dell’uomo e dell’ambiente. L’edilizia sostenibile non è più un fenomeno di nicchia, ma di massa; in un momento
di flessibilità del mercato edilizio, il tecnico cerca
un valore che si mantenga nel tempo.
27
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
2/09
Deliberazione n° 46 del 26.06.2008 pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale n° n° 178 del 31.07.2008.
LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO
DEI DATI DA PARTE DEI C.T.U.
Da “Professione Geometra n° 02/09“
IL TRIANGOLO
Le “Linee guida in materia di trattamento dei dati
personali da parte dei consulenti tecnici e dei periti ausiliari del giudice e del pubblico ministero” del
Garante per la protezione si rivolgono a tutti i professionisti che operano come consulenti tecnici
d’ufficio o di parte nell’ambito di controversie civili e procedimenti penali.
28
Le Linee guida trattano i seguenti argomenti:
• il rispetto dei principi di protezione dei dati personali;
• comunicazione dei dati;
• conservazione e cancellazione dei dati;
• misure di sicurezza;
• i consulenti tecnici di parte nei procedimenti giudiziario in particolare il Garante precisa che il
Consulente di Parte:
• può trattare lecitamente i dati personali nei limiti
in cui ciò è necessario per il corretto adempimento dell’incarico ricevuto dalla parte o dal suo
difensore ai fini dello svolgimento delle indagini difensive di cui alla legge n. 397/2000 o, comunque, per far valere o difendere un diritto in
sede giudiziaria (art. 11, comma 1, lett. a) e b));
dati sensibili o giudiziari possono essere utilizzati solo se ciò è indispensabile;
• può acquisire e utilizzare solo i dati personali comunque pertinenti e non eccedenti rispetto alle finalità perseguite con l’incarico ricevuto, avvalendosi di informazioni personali e di modalità di trattamento proporzionate allo scopo perseguito (art. 11, comma 1, lett. d));
• salvi i divieti di legge posti a tutela della segretezza e riservatezza delle informazioni acquisite nel corso di un procedimento giudiziario (cfr., ad esempio, l’art. 379-bis c.p.p.) e i limiti e i
doveri derivanti dal segreto professionale e dal
fedele espletamento dell’incarico ricevuto (cfr.
artt. 380 e 381 c.p.), può comunicare a terzi dati personali solo ove ciò risulti necessario per finalità di tutela dell’assistito, limitatamente ai dati strettamente funzionali all’esercizio del diritto
di difesa della parte e nel rispetto dei diritti e della dignità dell’interessato e di terzi;
• relativamente ai dati personali acquisiti e trattati
nell’espletamento dell’incarico ricevuto da una
•
parte, assume personalmente le responsabilità e
gli obblighi relativi al profilo della sicurezza prescritti dal Codice, relativamente sia alle “misure
idonee e preventive” (art. 31) sia alle “misure minime” (artt. da 33 a 35 e disciplinare tecnico allegato B) al Codice; art. 169 del Codice); ove l’incarico comporti il trattamento con strumenti elettronici di dati sensibili o giudiziari, il consulente è tenuto a redigere il documento programmatico sulla sicurezza (art. 33, comma 1, Iett. g) e
punto 19, del disciplinare tecnico allegato B));
deve incaricare per iscritto gli eventuali collaboratori, anche se adibiti a mansioni di carattere amministrativo, che siano addetti alla custodia e al trattamento, in qualsiasi forma, dei dati personali (art. 30 del Codice), impartendo loro precise istruzioni sulle modalità e l’ambito del
trattamento loro consentito e sulla scrupolosa
osservanza della riservatezza dei dati di cui vengono a conoscenza.
Condominio a Bulgarograsso
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Da “Consulente Immobiliare n° 830-2009”
2/09
LA FIGURA DEL CONSULENTE
TECNICO DI PARTE
Il consulente tecnico di ufficio deve garantire alle
parti la possibilità d’intervento nel corso della propria attività. Per questo, generalmente le parti si affidano a propri consulenti tecnici che vengono nominati all’uopo.
Il consulente tecnico di parte svolge, nell’ambito
della consulenza tecnica di ufficio affidata all’esperto del giudice, un compito che lo assimila a
quello del legale, avendo la funzione di assistere la
parte che lo ha nominato con le proprie competenze
e cognizioni tecniche. Mentre l’avvocato può definirsi un difensore giurista, il CTP può identificarsi
come un difensore tecnico.
Dal punto di vista rituale, al consulente tecnico di
parte sono riservate le attività di:
- partecipazioni alle udienze quando vi partecipi
il CTU;
- partecipazioni alla camera di consiglio qualora
vi partecipi il CTU;
- assistenza alle operazioni peritali condotte dal
CTU;
- possibilità di presentare osservazioni e istanze
nel corso delle attività peritali.
Dal punto di vista meramente pratico le attività del
tecnico di parte spesso si riducono alla sola partecipazione alle operazioni peritali ove, nel concreto, egli esprime la volontà della parte di vedere riconosciuti gli istituti del contraddittorio e diritto
alla difesa. Nel corso delle attività, il consulente tecnico di ufficio è tenuto, a norma dei citati istituti,
svolgere le proprie attività con la presenza dei consulenti tecnici delle parti ovvero delle parti e/o dei
legali, ove i consulenti non siano nominati. Pertanto
deve:
- garantire la partecipazione diretta nel corso delle attività da lui compiute o da un proprio esperto ovvero deve comunicare, nelle forme rituali, le iniziative intraprese affinché i consulenti
di parte possano partecipare direttamente. Ciò
anche quando, per la conduzione di accerta-
menti specialistici, il consulente del giudice si
avvalga dell’opera di uno specialista esperto nel
settore.
Naturalmente le operazioni alle quali i consulenti sono invitati saranno quelle di natura istruttoria ovvero
quelle dove vi sono da assumere notizie o svolgere accertamenti di rilievo per l’opera del consulente mentre possono essere delegate al solo consulente quelle di natura accessoria;
- informare i consulenti di parte di ogni iniziativa
intrapresa o che si intenda intraprendere connessa ai quesiti. Ciò anche per raccogliere eventuali suggerimenti o idee che possano soddisfare opzioni alternative (tentativo e conciliazione);
- consentire la possibilità di osservare e produrre istanze in relazione all’attività in svolgimento o in indirizzo a quelle programmate come pure istanze concernenti le questioni oggetto d’indagine peritale. Ciò non significa esporsi alle pressioni delle parti ma garantire a
queste, mediante l’attività dei propri consulenti
di parte, la possibilità d’intervenire in modo
propositivo per la maggior completezza delle
indagini peritali;
- consegnare ai consulenti di parte copia di tutti
i documenti acquisiti nel corso delle attività ovvero quelli prodotti dalle parti, affinché abbiano
la possibilità di sviluppare la propria attività sulla medesima documentazione in possesso dell’esperto del giudice;
- concedere termine per la produzione di memorie tecniche di osservazione e successivo termine per le repliche verificando lo scambio della produzione e favorendo così, in concreto, il riconoscimento alle parti del contraddittorio e del
diritto alla difesa.
Solo con una simile condotta il consulente di ufficio è in grado di garantire l’assolvimento delle regole processuali poste a tutela del diritto alla difesa determinando, altresì, le condizioni per portare a termine nel miglior modo l’incarico, prevenendo inoltre la possibile chiamata a chiarimenti
della parte.
IL TRIANGOLO
di PAOLO FREDIANI
29
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
2/09
Approfondimento tecnico
STABILITÀ STRUTTURALE
APPROFONDIMENTO SUL CONSOLIDAMENTO
SISMICO DI UNA CHIESA A MORNICO (BG)
Dott. Ing. CHRISTIAN AMIGONI
La Chiesa di S.Andrea a Mornico al Serio, in provincia di Bergamo, presentava da diversi anni lesioni
e deformazioni che destavano molta preoccupazione. A seguito del terremoto del 24 Novembre
2004 (con epicentro a Salò in provincia di Brescia)
si è osservata la caduta di calcinacci ed un aumento
delle lesioni soprattutto sulle volte. Questi fenomeni
hanno indotto la parrocchia ad effettuare delle indagini per valutarne e verificarne la stabilità strutturale.
Nella fase iniziale di progetto si è studiata attentamente la struttura ed è emerso che il problema primario risiedeva nelle fondazioni. A tal proposito è
stata messa a punto un’analisi approfondita per individuare le cause a monte del problema ed elaborare le soluzioni necessarie al consolidamento.
La facciata principale presentava un importante cedimento ed un conseguente cinematismo di ribaltamento.
È stata condotta un’approfondita ricerca storica per
recuperare dati di progetto, informazioni su materiali utilizzati e le tecniche costruttive adottate dalla quale è emerso che, in epoca medioevale, in corrispondenza della Chiesa c’era un castello il cui fossato giaceva proprio in corrispondenza del tracciato
attuale della facciata principale.
IL TRIANGOLO
È stato così necessario effettuare ricerche mediante
prove penetrometriche e carotaggi sul terreno in alcuni punti strategici del perimetro, i risultati ottenuti
hanno confermato che in corrispondenza della facciata principale c’è la presenza di uno strato di terreno limoso ed altamente comprimibile, mentre nelle altre zone sono presenti terreni con discrete caratteristiche meccaniche.
30
Ipotetica pianta medievale
dità di 12 metri al fine di superare lo strato limoso facilmente comprimibile ed in questo modo
scaricare il peso della struttura sul terreno sottostante avente caratteristiche di portanza idonea.
Dopo aver messo in opera micropali si è realizzato un cordolo di cemento armato fibrorinforzato con lo scopo primario di legare tutti i pali inglobandoli nei tratti terminali superficiali e di permettere una adeguata connessione con le murature della chiesa.
Si è dovuta individuare la tecnica più idonea per
connettere i cordoli alle murature della Chiesa, o-
I dati ed i coefficienti di sicurezza geotecnica in relazione ai carichi statici e sismici sono stati definiti dall’Ing. Prof. Claudio di Prisco docente di geotecnica al Politecnico di Milano.
L’intervento ha previsto lo studio e la relativa messa in opera di circa 200 micropali ad una profon-
Piante sovrapposte della Chiesa e Castello
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
2/09
perazione indispensabile per garantire che i carichi delle strutture finissero sui micropali di fondazione.
Si è sviluppata una tecnica di precompressione trasversale che sfrutta l’effetto reciproco di attrito tra
cordolo e muratura. A tal fine sono stati eseguiti dei
piccoli fori del raggio di 7 cm in cui sono stati inseriti trefoli di acciaio armonico. Tale tecnica ha permesso di ridurre le vibrazioni e i rischi di danneggiamento degli affreschi durante le fasi esecutive dei
lavori.
Per valutare l’omogeneità della muratura si sono eseguite prove radar e prove soniche, per verificare le reali caratteristiche meccaniche della muratura
sono state effettuate prove di compressione a breve e a lungo termine con piastre in acciaio. Queste prove si sono rivelate essenziali in fase progettuale al fine di individuare le modalità di realizzazione più idonee dell’intervento.
Per bloccare in modo definitivo il cinematismo di ribaltamento della facciata è stata messa in opera una cerchiatura esterna realizzata con nastri in materiale composito (fibre di carbonio) mimetizzati in
alcune decorazioni in mattoni pieni presenti sulla
facciata della chiesa.
Per il consolidamento delle volte si è invece optato per l’applicazione all’estradosso di nastri in materiale composito aventi lo scopo di migliorare il
comportamento strutturale.
Nel corso dell’intervento si sono riscontrate difficoltà
progettuali ed operative, in quanto si doveva operare su un edificio storico ed in precarie condizioni di stabilità strutturale con pareti di dimensione e
peso notevoli e ricche di affreschi.
Il progetto ha previsto la stesura delle tavole dei degradi matrici richiesti dalla Soprintendenza necessari per eseguire un intervento generale e completo di restauro della Chiesa.
Progettisti:
Arch. Diego Tiraboschi - Bergamo
Ing. Christian Amigoni - Calolziocorte (Lc)
Impresa:
Pandini - Bergamo
Chiesa di Sant’Andrea
IL TRIANGOLO
Tale Chiesa di S.Andrea (costruita agli inizi del XX
secolo in sostituzione della precedente voluta da
S.Carlo Borromeo nel 1575) è stata consacrata nel
1929 da Monsignor Angelo Giuseppe Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII.
31
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
2/09
Approfondimento tecnico
LA NUOVA “DOPPIA PENDENZA”
LA COPERTURA CON LA SICUREZZA DEL TETTO
A FALDA CON UNA FINITURA DI PREGIO
La nuova copertura a doppia pendenza associa la
collaudata caratteristica del tradizionale tetto a falda con una gradevole finitura interna.
L’elemento principale è costituito da una trave in
c.a. ad ala larga inferiore a doppia pendenza di falda del 7% - possibili luci da coprire da 12 a 30 metri - al cui lembo inferiore è integrata una plafonatura piana in c.a. della larghezza di 2,5 metri e l’altezza del colmo varia da 83 a 146 cm.
Si sta diffondendo l’utilizzo di tale copertura già da
qualche anno, vista la possibilità di coprire luci importanti con sovraccarichi adeguati ad ogni esigenza.
Varie le tipologie realizzative, poichè ci sono svariate possibilità : la copertura con elementi accostatati, quella con elementi intervallati da lastrina in
c.a. e la copertura con elementi intervallati da lucernario.
Ci sono varie possibilità di posizionamento rispetto alla trave di banchina ed al pannello di tamponamento: con travi di banchina a sezione a I (soluzione standard) oppure travi di sezione a L o T rovescio (ideale per altezze ridotte).
IL TRIANGOLO
Tali tegoli sono la naturale evoluzione della tradizionale capriata a doppia pendenza; essi permettono di unire i vantaggi e la versatilità del tetto a fal-
32
Sezione tipo dell’elemento
de al pregio di una finitura interna di minore impatto
visivo.
L’aspetto interno è un plafone piano, continuo, che
si presta ad una finitura imbiancata, che dona una
notevole ed omogenea luminosità agli ambienti.
La realizzazione di gronde a sbalzo e di edifici fuori squadra non pone alcun problema.
La particolare geometria dell’elemento permette di
realizzare coperture con elevati valori di resistenza
al fuoco, caratteristica sempre più decisiva nella
progettazione di edifici non solo industriali, ma anche direzionali e commerciali.
Si ringrazia per l’utilizzo del materiale:
S&T Varese Prefabbricati - Induno Olona (VA)
Assonometria dell’elemento a doppia pendenza al cui lembo inferiore è integrata una plafonatura
NOTIZIE UTILI
Servizio di posta elettronica certificata gratuito per tutti
i geometri iscritti alla Cassa di Previdenza.
2/09
LA POSTA ELETTRONICA
CERTIFICATA
La PEC è un servizio che disciplina I’uso della posta elettronica (e-mail) tra le pubbliche amministrazioni, le aziende e i privati cittadini dando valore legale alle E-mail scambiate, sostituendo le tradizionali notifiche a mezzo postale (raccoman-date con ricevuta di ritorno) e fornendo lo stesso valore giuridico delle ricevute.
La PEC funziona esattamente come una normale
casella E-mail ma ha in sé alcuni vantaggi che la
posta elettronica tradizionale non ha.
AI di là dei vantaggi che il suo utilizzo può apportare nello scambio di informazioni tra iscritto, CNG,
CIPAG, Collegio di appartenenza e viceversa, la
PEC rappresenta un utile strumento di lavoro per i
Professionisti poiché il suo impiego può essere esteso, ad esempio, alla trasmissione di informazioni/comunicazioni con le Pubbliche Amministrazioni, con i fornitori e i clienti, con i propri collaboratori. È, più in generale, un servizio utile alla trasmissione di tutte quelle comunicazioni che necessitano di “certezza”.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla sinergia tra il
Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri
Laureati (CNG) e la Cassa Italiana di Previdenza ed
Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti (CIPAG), che al fine di sostenere e promuovere l’utilizzo della posta elettronica certificata, hanno rag-
giunto con la società Aruba PEC S.p.A., società certificata e leader del mercato, un accordo commerciale per assicurare alla categoria dei geometri l’attivazione e l’utilizzo gratuito, di una casella di posta elettronica certificata (PEC), per i prossimi tre
anni.
La casella PEC attivata dall’iscritto diverrà il canale privilegiato per tutte le comunicazioni istituzionali da parte della Cassa.
Istruzioni per l’uso
La Posta Elettronica Certificata (PEC) è un sistema
di posta elettronica nel quale al mittente viene fornita documentazione elettronica, con valenza legale,
attestante l’invio e la consegna di documenti informatici.
La PEC è nata con l’obiettivo di trasferire su digitale il concetto di Raccomandata con Ricevuta di
Ritorno.
Attraverso la PEC chi invia una e-mail ha la certezza
dell’avvenuta (o mancata) consegna del proprio
messaggio e dell’eventuale documentazione allegata.
Come funziona
1. il mittente (possessore di una casella di PEC) invia un messaggio ad un altro utente certificato;
2. il gestore mittente invia una ricevuta di accettazione (che certifica l’istante di invio);
3. il messaggio viene raccolto dal gestore del dominio certificato che lo racchiude in una busta
di trasporto e vi applica una firma elettronica in
modo da garantirne l’inalterabilità. Fatto questo
indirizza Il messaggio al gestore di PEC destinatario;
4. il gestore di PEC di destinazione verifica la firma e consegna il messaggio di trasporto al destinatario;
5. una volta consegnato il messaggio il gestore
PEC destinatario invia una ricevuta di avvenuta consegna all’utente mittente che può essere quindi certo che il suo messaggio è giunto a
destinazione;
6. la ricevuta di avvenuta consegna viene depositata nella casella PEC del mittente.
IL TRIANGOLO
Nell’ottica di ampliare i servizi in favore dei geometri
liberi professionisti e di permettere loro di adeguarsi
alle nuove norme dettate dal decreto anti-crisi, convertito in legge n. 2 del 28/01/2009, che prevede per
tutti i professionisti iscritti agli Albi professionali l’obbligo di dotarsi, entro un anno dalla data di entrata in vigore della norma (28/11/2009), di una casella
di Posta Elettronica Certificata (PEC) o sistema
analogo e comunicarne l’indirizzo al collegio di appartenenza, il Consiglio Nazionale dei Geometri e
dei Geometri Laureati (CNG) e la Cassa Italiana di
Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti (CIPAG) mettono a disposizione di tutti
gli iscritti, la possibilità di attivare e utilizzare in modo totalmente gratuito, una casella di Posta Elettronica Certificata (P.E.C.), denominata “geopec.it”
33
NOTIZIE UTILI
2/09
Che cosa cambia per l’iscritto nell’utilizzo della PEC
1. l’iscritto vede la casella di PEC come una normale casella di posta elettronica;
2. può utilizzare un qualsiasi cliente di posta (Thunderbird, Outlook, Outlook Express,Eudora, …);
3. può utilizzare la web mail;
4. non ha bisogno di installare alcun software;
5. per ogni spedizione i! mittente riceve (unica novità):
- una ricevuta di accettazione (certifica l’Istante di invio);
- una ricevuta di avvenuta consegna (certifica l’istante di consegna a destina-zione).
box di accettazione e conferma “operazione di
attivazione della PEC inserendo il proprio codice PIN (16 caratteri);
3. il sistema informatico della Cassa Geometri, attraverso il gestore della PEC, provvede alla creazione della casella di posta elettronica certificata
comunicandone immediatamente all’iscritto,
l’indirizzo e la relativa password (modificabile) per
l’accesso.
Per maggiori Informazioni sull’argomento consultare Il sito www.cassageometri.it.
IL TRIANGOLO
I vantaggi
1. gratuità del servizio;
2. economicità (traffico illimitato, risparmio di tempo);
3. velocità di consegna (tempi di consegna azzerati);
4. semplicità d’uso (è come una
casella tradizionale, non è necessario alcun software aggiuntivo);
5. validità legale tra caselle PEC
(le ricevute rappresentano una
prova legale, non ripudio della mali consegnata);
6. sicurezza (canali
di trasmissione sicuri, inalterabilità
dei messaggi, identificazione del
titolare).
34
Come si attiva?
l’iscritto, dalla sezione
Area Riservata del sito
della Cassa, sceglie
“Servizi Previdenziali
On-Line” e clicca sul
pulsante “Posta Elettronica Certificata”;
1. verranno visualizzate le condizioni di
utilizzo (che potranno
essere
stampate);
2. il geometra, lette le
condizioni di utilizzo, appone un segno di spunta nell’apposito check-
Roma, Montecitorio
NOTIZIE UTILI
Gli Ordini Professionali e l’ANCE scrivono agli Uffici Tecnici
dei Comuni
2/09
TITOLI ABILITATIVI - RILASCIO COPIE
Ai Sindaci
Ai Responsabili dei Servizi Tecnici
Ai Responsabili dello S.U. Edilizia
dei Comuni della Provincia di Como
Loro sedi
Como, 11 giugno 2009
OGGETTO: Titoli abilitativi - Rilascio copie
L’art 29, comma 1 del D.L.vo 380/2001, stabilisce - fra l’altro - che sono responsabili della conformità
delle opere al permesso di costruire rilasciato, oltre che il titolare del permesso di costruire, anche il costruttore e il direttore dei lavori.
L’art. 41, comma 1 della L.R. 12/2005 parifica al permesso di costruire la Dia.
Risulta, pertanto, necessario che, ai fini della richiamata responsabilità, siano consegnate, da parte delle committenti, sia al D.L. che all’impresa esecutrice delle opere, copie autentiche dei titoli abilitativi (permesso di costruire o Dia) complete delle tavole di progetto.
Pertanto si invitato le SS.LL a rilasciare, a richiesta dei titolari dei titoli abilitativi:
a) copie autentiche del permesso di costruire, corredato dagli atti di progetto approvato, nonché delle
autorizzazioni endoprocedimentali eventualmente rilasciate;
b) copia autentica della DlA da cui risulti la data del ricevimento, l’attestazione della chiusura del procedimento come previsto dall’art 42, comma 10 L.R 12/2005, nonché l’elenco di quanto presentato a corredo del progetto, l’attestazione del professionista abilitato, nonché gli atti di assenso eventualmente necessari (come da art. 42, comma 7 LR. 12/2005).
Gli atti e i progetti, in forma autentica, saranno allegati come parte integrante dei contratti d’appalto diretti alla esecuzione delle opere previste nei titoli abilitativi.
Ance Como
Il Presidente
Ordine Ingegneri
Il Presidente
Ordine Architetti
Il Presidente
Collegio Geometri
Il Presidente
IL TRIANGOLO
Si auspica una fattiva collaborazione, si ringrazia e si porgono cordiali saluti.
35
NOTIZIE UTILI
2/09
Competenze esclusive degli agronomi, periti agrari e geometri
LIQUIDAZIONE DANNI
DA CALAMITÀ NATURALI
Geom. WALTER ALBERTI
I Consigli Nazionali dei dottori Agronomi e Forestali, dei Geometri e dei Periti Agrari hanno formulato un
invito a vigilare
sull’attività professionale di perito estimatore danni da calamità naturale, affinché detta attività professionale sia svolta esclusivamente dai dott. Agronomi e Forestali, dai Geometri e dai Periti Agrari: uniche
figure professionali alle quali è riconosciuta la competenza in materia.
IL TRIANGOLO
Si riporta di seguito il testo della lettera redatta dai suddetti ordini professionali:
36
CONSIGLIO NAZIONALE ORDINE
DOTT. AGRONOMI e DOTT. FORESTALI
CONSIGLIO NAZIONALE GEOMETRI
E GEOMETRI LAUREATI
CONSIGLIO NAZIONALE PERITI AGRARI
E PERITI LAUREATI
NOTIZIE UTILI
2/09
Spett. ANIA
Spett. ASNACODI
Spett.li Compagnie di Assicurazione
Ordini Prov.li dei Dott.ri Agronomi e Forestali
Collegi Prov.li dei Geometri e Geometri Laureati
Collegi Prov.li dei Periti Agrari e dei Periti
Agrari Laureati
OGGETTO: incarichi ai Periti per la liquidazione dei danni da calamità naturali - Invito a vigilare per prevenire forme di abusi nello svolgimento della attività professionale.
I Consigli Nazionali dei Dottori Agronomi e Forestali, dei Geometri e dei Periti Agrari, fino dagli anni
‘80, hanno avvertito la necessità di costituire, il Comitato Interprofessionale Periti Estimatori Danni da Calamità Naturali quale organismo di collegamento e valorizzazione delle attività dei Periti.
Funzione precipua del Comitato è quella di curare lo sviluppo dell’attività peritale garantendo il rispetto
delle norme deontologiche e fornendo qualificati contributi tecnici e formativi, nel rispetto delle specificità professionali dei singoli professionisti, per ottenere un miglioramento prestazionale a tutto vantaggio dell’utenza ed a garanzia dell’interesse pubblico.
In relazione agli incarichi i Consigli Nazionali scriventi ritengono di dover chiarire alcuni aspetti delicati che ineriscono la competenza e la titolarità dell’esercizio dell’attività peritale.
In ordine alla specifica competenza il Ministero di Grazia e Giustizia si era puntualmente espresso con
nota 20/12/1994 n. 4403/1778, uff. VII, con cui riteneva competenti in materia i Dottori Agronomi e Forestali, i Geometri ed i Periti Agrari, per cui, risulta incongruo il tentativo di coinvolgere altre figure professionali nella attività di qualificazione e di liquidazione danni da Calamità Naturali.
L’espediente, di recente utilizzato, da alcune Compagnie di Assicurazione, di estendere a figure diverse le competenze specifiche, è destituito, alla luce del richiamato parere ministeriale, di ogni fondamento tecnico e giuridico.
L’equipollenza dei titoli di studio può solo essere stabilita con uno specifico provvedimento, di norma si tratta di un decreto ministeriale, che, contestualemnte, chiarisca anche per quali finalità sia stata
disposta l’eventuale equipollenza.
La titolarità dell’esercizio dell’attività professionale è, quindi, riservata solo ed esclusivamente ai Dottori Agronimi e Forestali, ai Geometri ed ai Periti Agrari, purchè abilitati allo svolgimento della professione ai sensi delle norme vigenti.
I Presidenti dei Consigli Nazionali
dei Dottori Agronomi e Forestali
(Dr. Andrea Sisti)
Geometri e Geometri Laureati
(Geom. Fausto Savoldi)
Periti Agrari e Periti Agrari Laureati
(Per. Agr. Andrea Bottaro)
IL TRIANGOLO
Si invitano, perciò, per quanto innanzi esposto, il Sigg. Presidenti degli Ordini e dei Collegi provinciali, l’ANIA, l’ASNACODI, e le Campagnie di Assicurazione a vigore per evitare che vengano incaricati
soggetti diversi, non in possesso delle necessarie qualificazioni professionali e, contemporaneamente,
a garantire il dovuto controllo ai fine di assicurare la completa rispondenza del perito professionista a quanto previsto dalle disposizioni deontologiche adottate da ogni categoria.
Nel caso in cui gli Organismi professionali locali (Ordini e Collegi provinciali) venissero a conoscenza
di attività peritali affidate a figure professionali diverse da quelle legittimate, sono invitati ad informare
tempestivamente gli scriventi ed a valutare l’opportunità di sporgere denuncia per l’esercizio abusivo di
una delle tre professioni regolamentate che, per legge, sono titolate a quantificare i danni causati da calamità naturali.
37
VITA DI COLLEGIO
2/09
COLLEGIO ORARIO
DEI GEOMETRI DI APERTURA
E DEI DEGLI UFFICI
GEOMETRI LAUREATI
DELLA
PROVINCIA
DI COMO
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
9.00-12.00
9.00-12.00
9.00-12.00
9.00-12.00
9.00-12.00
chiuso
15.00-17.00
15.00-17.00
Via Recchi 2
22100 Como
IL TRIANGOLO
tel 031/261298
fax. 031/271287
e-mail: [email protected]
pec: [email protected]
url: http://www.collegiogeometri.como.it
38
Il Presidente geom. Giuliano Medici e il Segretario geom. Angelo Tavecchio
ricevono su appuntamento tutti i venerdì mattina.
Per l’appuntamento contattare la segreteria del Collegio:
tel. 031/261298 - fax. 031/271287
VITA DI COLLEGIO
L’elenco delle presenze di Consiglieri e Collaboratori ad incontri,
seminari e convegni
2/09
ABBIAMO PARTECIPATO A...
22
APRILE 2009
2
18
27
I geomm. Medici Giuliano, Tavecchio Angelo, Dilda Ferruccio, Gaffuri Giuseppe,
Lambrughi Giandomenico, Limonta Luca,
Mella Oscar e Porta Raffaella hanno partecipato alla 3° Assemblea dei Presidenti a
Roma
Il geom. Dilda Ferruccio ha partecipato alla riunione per il Progetto Regionale condivisione mappe presso il Collegio geometri di
Milano
Il Segretario geom. Tavecchio Angelo ha
partecipato alla riunione della Consulta Regionale Lombarda presso il Collegio geometri
di Milano
29
GIUGNO 2009
2
Il Segretario geom. Tavecchio Angelo ha partecipato alla cerimonia per la premiazione degli iscritti al Collegio di Bergamo
5
Il Segretario geom. Tavecchio Angelo ha partecipato alla cerimonia per la premiazione degli iscritti al Collegio di Cremona
24- Il geom. Dilda Ferruccio ha partecipato al
25 Convegno Nazionale SIFET a Mantova
29 Il Presidente geom. Medici Giuliano ed il Segretario geom. Angelo Tavecchio hanno
partecipato alla riunione della Consulta Regionale Lombarda presso il Collegio geometri
di Milano
LUGLIO 2009
2
MAGGIO 2009
5
9
19
20
Il Presidente geom. Medici Giuliano ha partecipato alla riunione della Commissione valutazione corso amministratori a Como
Il Presidente geom. Medici Giuliano ha partecipato alla riunione dei Delegati
C.I.P.A.G.L.P. del Nord presso il Collegio
geometri di Bologna
Il geom. Mascetti Corrado e il geom. Porta
Raffaella hanno partecipato alla Riunione della Commissione Nazionale Lavori pubblici e
sicurezza a Roma
Il geom. Mascetti Corrado ha partecipato alla riunione della Commissione Listino Prezzi
presso la Camera di Commercio di Como
4
6
Il Presidente geom. Medici Giuliano ha partecipato alla cerimonia per l’80° Anniversario
delle professioni di geometra, perito agrario
e perito industriale a Roma
Il Presidente geom. Medici Giuliano e il geom.
Dilda Ferruccio hanno partecipato all’incontro per visionare le mappe rasterizzate del Polo Catastale di Montihiari (Bs)
Il Presidente geom. Medici Giuliano ha partecipato alla riunione dei delegati C.I.P.A.G.L.P.
presso il Collegio geometri di Monza e Brianza
IL TRIANGOLO
Per poter assolvere in modo responsabile e costruttivo agli incarichi assunti nell’interesse di tutti
gli iscritti al Collegio, i consiglieri ed i componenti
le Commissioni, i Gruppi di lavoro e le Rappresentanze, oltre alla normale partecipazione alle sedute del Consiglio e delle Commissioni, devono partecipare a numerosi ed impegnativi incontri, seminari e convegni.
Il geom. Dilda Ferruccio ha partecipato alla
riunione della Commissione Catasto Comitato Regionale della Lombardia presso il Collegio geometri di Varese
Il Segretario geom. Angelo Tavecchio ha partecipato alla cerimonia per la premiazione degli iscritti al Collegio di Mantova
39
VITA DI COLLEGIO
2/09
Delibere del Consiglio Direttivo
SUNTO DELLE DELIBERE
PIÙ SIGNIFICATIVE
RIUNIONE DEL 12 MARZO 2009
Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate, risultano iscritti all’Albo Professionale n.
1045 geometri.
Approvazione preventivo di spesa ed incarico per
scansione mappe all’impianto
Il Tesoriere geom. Corrado Mascetti, comunica che
nel bilancio preventivo 2009 è stata preventivata una spesa pari a € 21.600,00.
Il geom. Ferruccio Dilda comunica che per le mappe all’impianto si può partire immediatamente al costo di € 9.150,00 più IVA fermo restando la verifica del numero dei fogli n. 3050 che varierà l’importo
in eccesso o in difetto pari ad € 3 (tre) a foglio.
Il Consiglio Direttivo delibera di approvare la bozza predisposta dal geom. Dilda fino all’art. 4, di sospendere invece la decisione per i 700 € forfettari
e l’importo di 1,50 € ogni iscritto per l’iscrizione al
sito predisposto per la diffusione a livello regionale delle mappe all’impianto.
Il Consiglio Direttivo approva l’iniziativa e da incarico al geom. Ferruccio Dilda di modificare la bozza di contratto e autorizza fin d’ora il Presidente a
firmarne la stesura definitiva del medesimo.
Bilancio preventivo 2008: sistemazione residui
Il Tesoriere geom. Mascetti Corrado, comunica che
sono stati riordinati i residui degli anni precedenti:
IL TRIANGOLO
IMPEGNI
CANCELLATI
uscite per gli Organi dell’Ente € -721,71 (impegni non più dovuti)
stipendi personale € -1416,86 (impegni duplicati)
liquidazione parcelle € -413,25 (impegni duplicati)
CANCELLATI SU PARTITE DI GIRO
€ -1544,10 impegni duplicati
totale impegni € -4095,92
40
ACCERTAMENTI
CANCELLATI
Credito CIPAGLP aula informatica € -340,92 (differenza in esubero)
Tasse 1a iscrizione € -103,30 (accertamenti duplicati)
Proventi liquidazione parcelle € -364,10 (accertamenti duplicati)
VARIATI
Quote € -4744,02 (importi aggiornati con l’Albo)
Maggiorazioni su quote € 250,00 (importi aggiornati con l’Albo)
Liquidazione parcelle € -49,50 (importo aggiornato)
CANCELLATI SU PARTITE DI GIRO
€ -914,14 (accertamenti duplicati)
Totale accertamenti € -6265,98
Il Consiglio Direttivo all’unanimità delibera di autorizzare il Tesoriere a provvedere alla sistemazione
del bilancio.
Convocazione dell’Assemblea ordinaria annuale
2009
Il Consiglio Direttivo delibera di convocare l’Assemblea ordinaria degli iscritti all’Albo professionale
da tenersi in prima convocazione venerdì 17 aprile 2009 alle ore 9.00 ed in seconda convocazione
venerdì 17 aprile 2009 alle ore 17.00 presso la sede del Collegio.
Tariffa Regionale delle prestazioni Catastali proposta dalla Consulta Regionale
Il Presidente geom. Giuliano Medici, illustra ai consiglieri i termini della discussione.
Il Consiglio Direttivo delibera di adottare le Tariffe
Regionali delle presentazioni Catastali proposte dalla Consulta Regionale e delibera di pubblicizzarle
sulla rivista trimestrale del Collegio “Il Triangolo”.
Osservazioni al “Regolamento della Consulta Regionale dei Collegi dei geometri della Lombardia”
Il Presidente geom. Giuliano Medici, legge il Regolamento della Consulta Regionale dei Collegi dei
geometri della Lombardia.
Il Consiglio Direttivo non avendo osservazioni in merito, delibera di approvare il Regolamento.
Chiusura uffici per il periodo estivo
Il Presidente, geom. Giuliano Medici, informa i consiglieri che gli uffici della Segreteria rimarranno chiusi per la consueta pausa estiva dal 10 al 28 agosto 2009.
L’ufficio rimarrà chiuso il 31 agosto 2009 per la festa del Patrono di Como.
Rende noto inoltre che la Sig.ra Manuela Costa ha richiesto le ferie dal 22 giugno 2009 al 05 luglio 2009.
Il Consiglio Direttivo ne prende atto.
Approvazione corso “Criteri applicativi L.R. Lombardia 12/2005 – gestione del Territorio” ai fini della formazione continua
Il Segretario geom. Angelo Tavecchio, illustra il programma del corso in oggetto organizzato in collaborazione con la Società Cooperativa fra i geometri della provincia di Como e De Iure Publico.
Il corso avrà la durata di 15 ore e partirà il 9 aprile 2009.
Il Consiglio Direttivo approva il corso e delibera di
richiedere al Consiglio Nazionale il riconoscimento dei relativi crediti formativi ai partecipanti.
VITA DI COLLEGIO
2/09
Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate, risultano iscritti all’Albo Professionale n.
1047 geometri.
Valutazione dell’attività tecnica subordinata svolta
dal geom. Bianchi Daniele (1946)
Il Presidente geom. Giuliano Medici, illustra ai Consiglieri i termini della discussione: il geom. Bianchi
Daniele, ha presentato una dichiarazione di compiuta pratica presso l’Arte Costruzioni srl di Montano Lucino.
Il Consiglio Direttivo, alla luce delle vigenti “Norme
sulla modalità per l’iscrizione e lo svolgimento del
praticantato, nonché per la tenuta dei relativi registri”,
sentito il giudizio espresso in proposito dalla Commissione Istruzione, delibera di non riconoscere il periodo svolto ai fini del praticantato in quanto durante tale periodo quale apprendista avrebbe dovuto frequentare un corso di formazione così come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale.
Approvazione Bilancio consuntivo 2008: relazione
del geom. Corrado Mascetti
Il Tesoriere geom. Corrado Mascetti, illustra ai consiglieri i contenuti del bilancio consuntivo 2008. Il
Presidente legge la relazione che si allega al presente verbale. Il Consiglio Direttivo approva all’unanimita’
Nomina del consulente esterno al Collegio – Consulente finanziario
Il Presidente geom. Giuliano Medici, legge l’offerta di collaborazione da parte del dott. Walter Moro quale consulente finanziario.
Il Consiglio Direttivo delibera di affidare l’incarico al
consulente finanziario dott. Walter Nessi di Como
ed incarica il Tesoriere geom. Corrado Mascetti di
prendere i dovuti contatti per il perfezionamento dell’incarico.
Approvazione corso sull’acustica: relazione del
geom. Raffaella Porta
Il geom. Raffaella Porta, informa i consiglieri di aver preso contatti con la Società Sybill di Brescia
per l’organizzazione del corso acustica.
Il corso si articola in 2 lezioni di 8 ore ciascuna tenute dai relatori designati dalla Società Sybill, il costo sarà di €. 300 circa a partecipante.
Il Consiglio Direttivo, approva il corso e, constatato che il programma è conforme al Regolamento
sulla formazione continua, delibera di assegnare n.
16 crediti formativi.
Approvazione corso “Procedimento amministrativo L. 241/90: relazione del geom. Angelo Tavecchio
Il Segretario geom. Angelo Tavecchio illustra ai consiglieri il programma del corso “Procedimento amministrativo L. 241/90”, in previsione per il mese dei
settembre in collaborazione con la Fondazione De
Iure Publico.
Il corso si articola in cinque lezioni della durata di
tre ore ciascuna.
Il Consiglio Direttivo, approva il corso e, constatato che il programma è conforme al Regolamento
sulla formazione continua, delibera di assegnare n.
16 crediti formativi.
Rinnovo incarico Responsabile di Servizio di Prevenzione e protezione ex. D.Lgs. 626/94
Stante la necessità di rinnovare la figura del Responsabile di Servizio di Prevenzione e protezione
per l’applicazione presso la sede del Collegio della vigente normativa inerente la sicurezza nei luoghi di lavoro, vista la disponibilità dichiarata del
geom. Brambilla Samuel, già RSPP, il Consiglio Direttivo delibera di riconfermare l’incarico per tre anni al geom. Brambilla Samuel a ricoprire l’incarico
di Responsabile del servizio di prevenzione e protezione ai sensi dell’art. 4, comma 4, e dell’art. 8,
commi 2 e 3, del D.Lgs. 626/1994 e s.m.i..
Corso Praticanti 2009
Il geom. Oscar Mella comunica ai Consiglieri che
come ogni anno è in fase di organizzazione il corso praticanti in collaborazione con la Società Cooperativa fra i geometri della provincia di Como. Le
pre-adesioni pervenute sono così suddivise: 69 praticanti per il corso di Como e 13 praticanti per il corso di Menaggio.
Si propone quindi di predisporre due corsi a Como
con una prova scritta simulata presso l’I.T.G. Pascoli
di Como. Ogni corso avrà la durata di 84 ore, inizierà il mese di aprile e terminerà il mese di ottobre per due sere alla settimana e si terranno presso la sede del Collegio geometri dalle ore 18.00 alle ore 20.00.
Il Consiglio Direttivo, delibera di portare il costo a €
50,00 per ogni partecipante e di dare un contributo
alla Società Cooperativa fino a ricoprire i costi.
Si nomina responsabile del corso il geom. Oscar
Mella, che provvederà ad organizzare i corsi con
principale incarico di verificare preventivamente le
presenze.
RIUNIONE DEL 28 APRILE 2009
Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate, risultano iscritti all’Albo Professionale n.
1047 geometri.
Valutazione dell’attività tecnica subordinata svolta
dal geom. Lorenzoni Paolo
Il geom. Oscar Mella, in qualità di coordinatore della Commissione Istruzione, illustra ai consiglieri i termini della discussione: il geom. Lorenzoni Paolo ha
inoltrato un’istanza tesa a verificare la validità dell’attività tecnica subordinata svolta presso la PM Engineering S.r.l. di Senago (Mi).
Il Consiglio Direttivo, alla luce delle vigenti “Norme
sulla modalità per l’iscrizione e lo svolgimento del
IL TRIANGOLO
RIUNIONE DEL 26 MARZO 2009
41
VITA DI COLLEGIO
2/09
IL TRIANGOLO
praticantato, nonché per la tenuta dei relativi registri”, sentito il giudizio espresso in proposito dalla
Commissione Istruzione, delibera di esprimere parere negativo in ordine alla validità dell’attività tecnica subordinata svolta, in quanto le mansioni svolte sono quelle di Assistente Tecnico alle vendite.
Contributo Regione Abruzzo
Il Consiglio Direttivo, considerata la straordinarietà
dell’evento nello spirito di solidarietà che appartiene
alla categoria delibera di versare euro 1.000,00 al
Consiglio Nazionale geometri e geometri laureati
quale coordinatore e promotore dell’iniziativa.
Interpretazione dell’art. 3 delle “Modalità per l’iscrizione e lo svolgimento del praticantato nonché
per la tenuta dei relativi registri”
Il Presidente geom Giuliano Medici, a seguito di alcune richieste di chiarimenti da parte dei praticanti, illustra ai consiglieri l’interpretazione data finora
all’art 3 che prevede la validità dell’inizio praticantato a decorrere dalla data di protocollo, mentre per
il cambio di tirocinante il periodo massimo di sospensione del praticantato è di giorni sessanta verificabili sulle dichiarazioni di fine pratica vecchio tirocinante e inizio pratica nuovo tirocinante.
Il Presidente chiede al Consiglio Direttivo di deliberare in merito assumendo la suddetta interpretazione. Il Consiglio Direttivo delibera all’unanimità.
Giornata di studio sui sistemi di valutazione internazionale
Il geom. Mella Oscar illustra i contenuti dell’incontro dove è prevista la presentazione del programma Stimatrix. La data prevista per l’incontro è il 3
giugno 2009.
Il Consiglio Direttivo approva la proposta del geom
Mella Oscar ed incarica il medesimo, in collaborazione con il geom. Gaffuri Giuseppe di perfezionare l’operazione.
42
RIUNIONE DEL 12 MAGGIO 2009
Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate, risultano iscritti all’Albo Professionale n.
1049 geometri.
Modello RC 2008 (C.I.P.A.G.L.P.)
Il Presidente, geom. Giuliano Medici, riferisce ai
consiglieri che la C.I.P.A.G.L.P. ha riconosciuto al nostro Collegio € 5.578,50 per le funzioni delegate
svolte dal personale dipendente nel corso dell’anno 2008. Considerato l’impegno profuso dal personale nell’espletamento delle funzioni delegate dalla C.I.P.A.G.L.P., il Presidente, geom. Giuliano Medici, propone di riconoscere un’indennità una tantum di € 500,00 (nette) per ogni dipendente del Collegio.
Il Consiglio Direttivo, delibera di accogliere la proposta avanzata dal Presidente e dà incarico al Tesoriere di provvedere a definire quanto sopra con
il consulente del lavoro Rag. Bazzanella Sergio.
Preventivo per vetrofanie
Il Presidente geom. Giuliano Medici illustra ai consiglieri l’iniziativa e comunica i costi .
Dopo ampia discussione il Consiglio Direttivo delibera di approvare l’iniziativa, posizionando le vetrofanie in modo alternato sulle aperture finestrate
presenti nella sede del Collegio. Incarica, inoltre, il
geom. Giandomenico Lambrughi di verificare,
presso il Comune, se vi sono dei costi pubblicitari annuali da sostenere riferendo poi al Consiglio.
Determinazione in merito al timbro professionale uniformato per geometri laureati
Il Presidente geom. Giuliano Medici legge la missiva del Consiglio Nazionale in merito all’istituzione di un timbro dedicato agli iscritti Laureati al Collegio. Il Consiglio Direttivo delibera di approvare l’iniziativa adattando l’attuale timbro tondo aggiungendo la scritta “Laureato”. Ed incarica il Tesoriere di chiedere dei preventivi in merito.
Nomina dei Commissari richiesti dalla Fondazione
De Iure Publico
Il Presidente geom. Giuliano Medici illustra l’iniziativa della fondazione De Jure Publico di istituire una commissione progetti chiedendo la disponibilità
di qualche geometra a farne parte. Si propone il
geom. Angelo Tavecchio. Il Consiglio Direttivo delibera di nominare il geom. Angelo Tavecchio quale rappresentante del Collegio nella commissione
anzidetta.
Corsi Pregeo 10: relazione geom. Dilda Ferruccio
Il geom. Ferruccio Dilda comunica che agli iscritti al
corso sono già state comunicate le date dell’evento.
Informa inoltre che la ditta Geotop omaggerà gli iscritti di una chiavetta USB dove saranno contenuti:
il corso, la tariffa consigliata dalla Consulta Regionale, la circolare 67 e alcuni esempi di pratiche catastali. Il Consiglio Direttivo ne prende atto e plaude all’iniziativa.
Organizzazione del seminario per la presentazione
de “Il codice della pianificazione del Territorio”
Il Presidente geom. Giuliano Medici illustra l’iniziativa prevista per il 22 giugno p.v. dalle ore 15.00 alle
ore 18.00 presso il Collegio delle Imprese di Como.
Chiede di deliberare le spese postali per informare ed invitare tutte le Amministrazioni comunali della provincia. Il Consiglio Direttivo approva la spesa e plaude all’iniziativa.
Ampliamento sede del Collegio
Il Presidente geom. Giuliano Medici comunica in via
ufficiosa che è stato deliberato dalla Cassa Nazionale il contributo per l’acquisto e la sistemazione
della sede del Collegio. Il Consiglio Direttivo ne
prende atto e da incarico al geom. Angelo Tavecchio, che a titolo gratuito accetta, di provvedere ad
organizzare l’atto di acquisto.
VITA DI COLLEGIO
PRATICANTI
Aggiornamento
Aggiornamento
2/09
ALBO
REGISTRO
PROFESSIONALE PRATICANTI
NUOVI ISCRITTI
NUOVI ISCRITTI
Seduta del Consiglio Direttivo del 28 aprile 2009
Seduta del Consiglio Direttivo del 28 aprile 2009
2853 MOLTENI LUCA
2854 BELCASTRO DARIO
2004
2005
2007
2006
Anzano del Parco
Guanzate
Seduta del Consiglio Direttivo del 12 maggio 2009
2852 SPELZINI FIORENZO
2856 COLOMBO GIORGIO
2857 CAIROLI LUCA
Consiglio di Rumo
Albavilla
Luisago
Biennale CERASA FABIO
Biennale DI NISO STEFANO
Biennale RAVISCIONI MELANIA
Quinquennali LONGHI CLAUDIO
VLADIMIR
Binago
Mariano Comense
Gera Lario
Mariano
Comense
Seduta del Consiglio Direttivo del 12 maggio 2009
2008 Biennale
IOCULANO ANTONIO Turate
Seduta del Consiglio Direttivo del 28 maggio 2009
Seduta del Consiglio Direttivo del 28 maggio 2009
2858 CARMECI GIUSEPPE ANTONIO
Como
2009 Biennale
2010 Biennale
PORTA GIACOMO
Cantù
TAGLIABUE VIVIANA Cantù
CANCELLATI
1466 MANTEGAZZA RENATO
Guanzate
Seduta del Consiglio Direttivo del 12 maggio 2009
2124 BRIZ ALBERTO
CANCELLATI
Seduta del Consiglio Direttivo del 28 aprile 2009
1971 Biennale
1705 Biennale
Dongo
1719
1713
1704
1699
1701
1466
1612
Biennale
Biennale
Biennale
Biennale
Biennale
Biennale
Biennale
CASARTELLI STEFANO Erba
MAREGATTI THOMAS San Siro
(Rezzonico)
CITTERIO LUCA
Lurago d’Erba
DURONI GIONATA
Civenna
CATANZANO GIOVANNI Como
ALBERTI STEFANIA
Cirimido
CASUSCELLI MARCO Bulgarograsso
GREGORIO MARCO Faloppio
FOTI GIANLUCA
Lurate Caccivio
IL TRIANGOLO
Seduta del Consiglio Direttivo del 28 aprile 2009
43
VARIE
2/09
Una progettazione razionale per un’opera di edilizia sociale
LA NUOVA RESIDENZA
PROTETTA
Nei primi mesi del 2009 avranno inizio i lavori per
la realizzazione della nuova casa per ospiti diversamente abili, ad opera della Cooperativa sociale
“L’Ancora” di Lurate Caccivio.
Si tratta di un intervento di circa 2.000 mq. per ottenere un nuovo centro residenziale di assistenza,
aiuto e accoglienza per ospiti disabili a supporto
dell’attività diurna della Cooperativa. Il progetto prevede la realizzazione di un edificio a tre piani con
due corpi separati dal blocco scala e ascensori e
sarà una casa-albergo con parcheggio esterno all’aperto.
La scelta strutturale è prevista con un sistema parzialmente prefabbricato con travi e pilastri da integrare con un getto in opera, mentre per i solai di tutto l’intervento si è optato per solette alveolari autoportanti.
Nel progetto si è cercato di adottare anche delle
tecnologie moderne e innovative, per esempio verranno installate le cellule bagno prefabbricate che
consentiranno una reale riduzione dei tempi di cantiere e i pannelli fotovoltaici aiuteranno l’impianto
di riscaldamento a gas metano distribuito con sistema radiante.
La nuova struttura sarà realizzata a supporto dell’attivita diurna che la Cooperativa svolge nel campo dell’assistenza; a livello operativo sono previste
Pianta di un piano del nuovo intervento
tre “unità” residenziali autonome: al piano superiore
due aree distinte con una decina di posti ciascuna adibiti ad alloggio socio-sanitario per ospiti autosufficienti.
Al piano terra sarà invece funzionante un’area residenziale destinata ad assistenza socio-sanitaria per dieci portatori di handicap gravi con l’ausilio continuo di personale di supporto specializzato.
Committente:
Cooperativa L’Ancora - Lurate Caccivio
IL TRIANGOLO
Progettista:
Arch. Fabio Bianchi - Como
44
Calcolatore c.a.:
Ing. Fulvio Roncoroni - Cantù
Impresa appaltatrice:
ICE sas - Lurate Caccivio
Prospetti del progetto della nuova residenza
VARIE
Gestione e Servizi integrati per il Patrimonio Immobiliare.
2/09
GROMA:
NON SOLO STRUMENTO USATO
DAGLI AGRIMENSORI ROMANI
Geometra GIULIANO MEDICI
(Delegato Cassa per il Collegio Geometri della provincia di Como)
dotti migliori e creare un mercato più efficiente, nel
maggio 2003, GROMA costituisce GROMASistema,
nella quale è confluita la sua area informatica;
Genesi del nome
La groma, venne ritrovata negli scavi di Pompei nel
1912 in vari pezzi in una “casa-officina” di un certo Verus che fabbricava strumenti di misura. E’ composta da una “stelletta-croce” di metallo su un bastone, anch’esso di metallo, con la punta da infiggere nel terreno e da quattro fili con piombini, due
a forma di “pera” e due a “cono”.
GROMASistema
si occupa di fornire soluzioni gestionali personalizzate avvalendosi della competenze informatiche
maturate nel corso degli anni in GROMA;
punta ad interagire al meglio con GROMA che a
sua volta continua nella sua promozione e ricerca di altri committenti, per assumere incarichi di
“Global Service Immobiliare” e di “Due Diligence”,
abbinati alla creazione di soluzioni informatiche
personalizzate;
è indirettamente controllata da C.I.P.A.G.LP. (Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Liberi
Professionisti), Socio Unico di GROMA, assoggettata alla direzione e coordinamento della stessa.
Il nome della controllata “GROMASistema”, deriva
dalla composizione di due termini: “GROMA” e “SlSTEMA”. Il termine “SlSTEMA” indica nella lingua
italiana «ciò che è costituito da più elementi interdipendenti, uniti tra di loro in modo organico»).
GROMASistema indica, pertanto, un metodo per misurare e ordinare un insieme di conoscenze in un “sistema” informatico, necessario a gestire più elementi
interdipendenti, ma uniti tra loro in modo organico.
Profilo
La “nascita“ di GROMASistema
Seguendo l’evoluzione del nuovo scenario immobiliare, in cui si delinea:
– la progressiva separazione dei ruoli tra proprietà
e gestione immobiliare, quantomeno in termini operativi;
– la forte distinzione negli immobili d’impresa tra ciò
che è proprio del ciclo industriale (beni strumentali al core business) e ciò che è proprio del ciclo patrimoniale (beni assoggettabili a logiche di ottimizzazione della gestione finanziaria e variabilizzazione della leva immobiliare);
– la presenza di nuovi attori nel settore immobiliare (in particolare investitori e gestori professionali);
la crescente richiesta di nuovi operatori professionali per aumentare la competizione, per avere pro-
I numeri del gruppo e del patrimonio in gestione
DATI GESTIONALI (Valori riferiti al 31.12.2008)
Valore patrimonio immobiliare in gestione ~ €. 2.0 Mld
Unità immobiliare in gestione ~ n. 5.000
Contratti di locazione attivi in gestione > n. 2.000
Volume annuale di canoni ed oneri incassati €. 45 ml
Volume d’affari del Gruppo GROMA €. 4.8 ml
Rete dei Building Manager operativa n. 23
Comuni in cui opera attualmente n. 61
Dipendenti medi in carico: GROMA n. 14
GROMASistema n. 4
Alcuni Committenti di GROMA
• Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei
Geometri Liberi Professionisti;
• Fondazione ENASARCO (intero patrimonio dal
2002 al 2007);
• INPGI (Cassa Giornalisti);
• Centro Commerciale “Il Girasole” (Lacchiarella - Ml);
• Fideuram Vita spa (oggi Eurizon) - ROMA;
• Gruppo IMMIT (Ml)
• Fondo di Previdenza “Mario Negri” ;
• GESMIN s.p.a. (IPM Group s.p.a.) - Arzano (NA);
• Samsung Electronics ltalia spa;
• Arcidiocesi di Ferrara - Comacchio;
• Gruppo Stabilfin (Milano);
• Monteverdi Real Estate (Ml);
• Cassa di Previdenza dei Periti Industriali (EPPl).
IL TRIANGOLO
La groma, fu lo strumento principale usato dagli agrimensori romani per tracciare sul terreno allineamenti semplici ed ortogonali, necessari alla costruzione di strade (cardo e decumano), città, templi e centuriazione di terreni agricoli.
45
CONDOMINIO
2/09
Rubrica curata dall’avv. Antonio Iorio, iscritto al Foro di Como
Responsabilità per colpa in caso di contratto di appalto
da eseguirsi all’interno del condominio
RESPONSABILITÀ
DELL’AMMINISTRATORE
Avv. ANTONIO IORIO, iscritto al Foro di Como
[email protected]
In forza dell’abrogato art. 3, comma 8, del D. Lgs.
14.08.1996, n. 494 (Direttiva cantieri), l’amministratore, anche nel caso di affidamento dei lavori ad
un unico appaltatore, avrebbe dovuto:
a) verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa e dei lavoratori autonomi in relazione ai
lavori da affidare, anche attraverso l’iscrizione alla
camera di commercio, industria e artigianato;
b) chiedere all’impresa esecutrice una dichiarazione
dell’organico medio annuo, distinto per qualifica,
nonché una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti;
c) chiedere il documento unico di regolarità contributiva (DURC), la cui mancata esibizione all’ente che ha rilasciato il titolo abilitativo dell’intervento ne avrebbe sospeso l’efficacia;
IL TRIANGOLO
Attualmente gli oneri in capo all’amministratore
(committente) nella scelta dell’impresa appaltatrice sono contenuti nell’art. 90, comma 9, del D.Lgs.
09.04.2008 n. 81 (Testo Unico sulla sicurezza).
46
In particolare, il committente (leggasi: l’amministratore), o il responsabile dei lavori (v. art. 89,
comma 1, lett. c, D.Lgs. 81/08), anche in caso
di affidamento delle opere ad un’unica impresa,
deve:
a) verificare l’idoneità tecnico professionale
dell’impresa affidataria, delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi in relazione alle funzioni e ai lavori da affidare, con le modalità di cui
all’allegato XVII. In caso di opere, il cui titolo abilitativo è la Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.),
è sufficiente richiedere l’esibizione del certificato di iscrizione alla Camera di commercio, industria e artigianato e il documento di regolarità
contributiva, corredato da un’autocertificazione
in ordine al possesso degli altri requisiti previsti
dall’Allegato XVII;
b) chiedere alle imprese esecutrici una dichiarazione dell’organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei la-
voratori effettuate all’INPS, all’INAIL e alla Casse Edili, nonché una dichiarazione relativa al contratto
collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali
comparativamente più rappresentative, applicato ai
lavoratori dipendenti. In caso di opere, il cui titolo
abilitativo è la Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.), è
sufficiente richiedere l’esibizione di un’autocertificazione relativa alla regolarità contributiva e al contratto collettivo applicato.
L’Allegato XVII al D.Lgs. 81/08 precisa che, ai fini della verifica dell’idoneità tecnico professionale,
le imprese dovranno esibire al committente (leggasi: amministratore) o al responsabile del servizio (o meglio: il secondo dovrà chiedere l’esibizione alle prime):
“a) iscrizione alla camera di commercio, industria e
artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto;
b) documento di valutazione dei rischi di cui all’art.
17, comma 1, lettera a) o autocertificazione di cui
all’articolo 29, comma 5, del presente decreto legislativo;
c) specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto
legislativo, di macchine, attrezzature e opere provvisionali;
d) elenco dei dispositivi di protezione individuale;
e) nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, degli incaricati dell’attuazione
delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione, di primo soccorso e gestione dell’emergenza, del medico competente
quando necessario;
f) nominativo (i) del (i) rappresentante (i) dei lavoratori per la sicurezza;
g) attestati inerenti la formazione delle suddette figure e dei lavoratori prevista dal presente decreto
legislativo;
h) elenco dei lavoratori risultanti dal libro matricola e relativa idoneità sanitaria prevista dal presente
decreto legislativo;
i) documento unico di regolarità contributiva di cui
al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007;
l) dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdettivi di cui all’art. 14
del presente decreto legislativo”.
Rubrica curata dall’avv. Antonio Iorio, iscritto al Foro di Como
CONDOMINIO
2/09
Complesso immobiliare
L’onere di richiedere la documentazione di cui al
suddetto allegato XVII sussisterà in caso di opere
soggette a permesso di costruire.
Al fine di non limitare l’efficacia della norma sino
ad escluderne l’applicazione, è opportuno ritenere che per opere soggette a permesso di costruire vadano intese quelle di cui all’art. 10 del D.P.R.
380/01 (Testo Unico dell’edilizia), anche se per ta-
li interventi sia possibile optare, in alternativa alla richiesta del suddetto titolo, a favore del semplice deposito della D.I.A. in forza della normativa regionale (v. L.R. 12/05).
L’omessa verifica dell’idoneità tecnico-professionale
dell’impresa appaltatrice pone in essere la culpa in
eligendo a carico dell’amministratore (committente) o del responsabile del servizio.
La culpa in eligendo non è altro che la colpa nella
scelta della o delle imprese esecutrici delle opere.
Pertanto dell’esecuzione non a regola d’arte del
contratto da parte dell’appaltatore risponderà, in
tutto o in parte, anche l’amministratore (committente) o il responsabile del servizio.
È chiaro che, per evitare problemi, l’amministratore o esegue puntigliosamente la verifica dell’idoneità tecnico-professionale dell’appaltatore e
dei lavoratori autonomi, seguendo le indicazioni
di cui al D.Lgs. 81/08, o fa nominare dall’assemblea il responsabile dei lavori, sul quale graverà
detto onere.
IL TRIANGOLO
Ai lavoratori autonomi (prestatori d’opera) dovrà esser chiesta l’esibizione almeno di:
a) iscrizione alla camera di commercio, industria ed
artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia
dell’appalto;
b) specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto legislativo di macchine, attrezzature e opere provvisionali;
c) elenco dei dispositivi di protezione individuale;
d) attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria previsti dal presente decreto
legislativo;
e) documento unico di regolarità contributiva di cui
al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007”.
47
CONDOMINIO
Rubrica curata dall’avv. Antonio Iorio, iscritto al Foro di Como
2/09
Ma, oltre alla culpa in eligendo è ravvisabile, in alcuni casi, a carico dell’amministratore-committente anche la culpa in vigilando, ossia la colpa derivante dall’omesso controllo sull’operato dell’impresa appaltatrice.
Infatti, secondo una recente massima della Suprema Corte, in caso di danni provocati dall’appaltatore a condomini o a terzi, è ravvisabile a carico dell’amministratore, oltre che l’inadempimento dei doveri di cui all’art. 1130 c.c., anche la responsabilità
extracontrattuale da omessa custodia ai sensi e per
gli effetti di cui all’art. 2051 c.c. (v. Cass. civ., sez.
III, 16.10.2008, n. 25251).
Si riporta un ampio stralcio della parte motiva: “La
legge prevede che il condominio debba avere un
amministratore.
La figura dell’amministratore nell’ordinamento
non si esaurisce nell’aspetto contattale delle
prerogative dell’ufficio. A tale figura il codice civile, e le leggi speciali imputano doveri ed obblighi finalizzati ad impedire che il modo d’essere dei beni condominiali provochi danno ai terzi. In relazione a tali beni l’amministratore, in
quanto ha poteri e doveri di controllo e poteri
di influire sul loro modo d’essere, si trova nella
posizione di custode.
IL TRIANGOLO
Ciò si verifica in particolare quando, come nella
fattispecie per cui è causa, l’assemblea decide di
appaltare lavori a terzi: in tal caso il controllo dei
beni comuni nell’interesse del condominio deve
infatti considerarsi attribuito all’amministratore
quante volte, da un lato, l’appaltatore non è posto in una condizione di esclusivo custode delle
cose sulle quali si effettuano i lavori e dall’altro
l’assemblea non affida l’anzidetto compito ad una figura professionale diversa dallo stesso amministratore.
48
Questi allora deve curare che i beni comuni non
arrechino danni agli stessi condomini od a terzi, come del resto ha già riconosciuto la giurisprudenza allorché ha considerato l’amministratore del condominio responsabile dei danni cagionati dalla sua negligenza, dal cattivo uso dei suoi poteri e, in genere, di qualsiasi inadempimento dei suoi obblighi legali o regolamentari:
si pensi in specie ai danni dalla negligente omissione delle necessarie riparazioni al lastrico
solare od al tetto, decise da una delibera assembleare e non attuate dall’amministratore
(Cass., 17 maggio 1994, n. 4816; Cass. 14 giugno 1976, n. 2219; ma v. anche Cass., 20 agosto 1993, n. 8804).
Tale indirizzo, tendenzialmente più rigoroso rispetto al passato, è del resto espressione dell’evoluzione della figura dell’amministratore di
condominio, i cui compiti vanno vieppiù incrementandosi sì da far ritenere che gli stessi possano venire assolti in modo più efficace dalle società di servizi, all’interno delle quali operano specialisti in settori diversi, in grado di assolvere alle numerose e gravi responsabilità ascritte allo
stesso amministratore dalle leggi speciali (Cass.
24 ottobre 2006, n. 22840; v. anche in materia
Cass. 23 gennaio 2007, n. 1406)” (v. Cass. civ.,
sez. III, 16.10.2008, n. 25251).
Le condizioni al verificarsi delle quali è possibile, in caso di procurato danno alle persone o ai
beni dei condomini o dei terzi, ravvisare la responsabilità dell’amministratore (culpa in vigilando) sono, dunque, due:
a) l’appaltatore non è posto in una condizione di esclusivo custode delle cose sulle quali si effettuano i lavori;
b) l’assemblea non affida l’anzidetto compito (NDR:
di custode delle cose sulle quali si effettuano i lavori) ad una figura professionale diversa dallo stesso amministratore.
Poiché è difficile che, in caso di lavori da eseguirsi all’interno dei condomini, l’area di cantiere sia gestita totalmente dall’appaltatore, allora è opportuno per l’amministratore far nominare dall’assemblea un direttore dei lavori, che non abbia solo
compiti contabili, ossia non si limiti a verificare se
quanto chiesto dall’appaltatore corrisponde alle opere eseguite.
Il direttore dei lavori dovrà avere giustappunto
compiti di direzione e di sorveglianza dell’esecuzione delle opere, e, di conseguenza, sarà anche custode delle cose sulle quali si effettuano i
lavori.
Si ricordi, poi, che, ai sensi dell’art. 89, comma 1,
lett. c), del D.Lgs. 81/08, il responsabile dei lavori
“coincide con il progettista per la fase di progettazione dell’opera e con il direttore dei lavori per la
fase di esecuzione dell’opera”.
La nomina, quindi, di un tecnico che curi la progettazione e la direzione dei lavori solleva l’amministratore-committente da ogni onere.
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE
2/09
COLLEGI GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA REGIONE LOMBARDIA
ORIENTAMENTI TARIFFARI IN MATERIA CATASTALE
con riferimento ai prezzi medi rilevati dalla Commissione Regionale Catasto
in data luglio 2008
Premessa
Gli orientamenti, che di seguito vengono esposti, non possono e non vogliono sostituire la mancanza di una specifica disposizione di legge, ma devono semplicemente costituire un indirizzo, un
“fac-simile” su cui redigere la specifica parcella per la singola prestazione, supportata da parametri comuni, per ottenere obiettivi di equità, qualità e decoro professionale.
I prezzi indicati sono stati rilevati dalla Commissione Regionale Catasto e fanno riferimento ai valori medi correnti, su tutto il territorio regionale, per prestazioni professionali complete di quanto specificato nella descrizione oltre a quant’altro necessario per lo svolgimento dell’incarico in modo professionale e conforme alle normative vigenti.
La Tariffa dei Geometri, istituita con Legge 2 marzo n. 144 risale all’anno 1949, ha subito specifici
aggiornamenti che si sono susseguiti negli anni sino all’ultimo del 1997.
Non sono mai stati stabiliti compensi per nuove attività che dal 1949 ad oggi sono diventate oggetto della professione del Geometra.
Con il DL n. 223 del 4 luglio 2006 è stato dato il via alla liberalizzazione delle professioni e l’abolizione dei minimi tariffari in un sistema che orienterà le competenze economiche verso un nuovo scenario più soggetto alle logiche di mercato e più vicino alla pratica commerciale che ha natura completamente diversa dall’attività professionale.
Per essere competitivi sotto l’aspetto professionale e prestazionale è necessario introdurre delle metodologie di calcolo che diano un senso di coerenza della categoria, per far sì che il Geometra abbia la giusta remunerazione per il lavoro svolto, e comunque commisurare la parcella all’importanza e alla qualità della prestazione, alla responsabilità ed al decoro professionale ai sensi dell’art. 2233
del Codice Civile.
Tutto ciò andrà ad indiscusso vantaggio della Committenza per la quale la prestazione viene svolta, che a fronte di costi medi rilevati nel mercato professionale potrà facilmente individuare prestazioni sottocosto che normalmente celano scarsa professionalità o prestazioni svolte in modo approssimativo e di scarso valore professionale.
IL TRIANGOLO
SOMMARIO
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
X
XI
XIII
A.1
A.2
A.3
A.4
A.5
B.
C.
D.
Tipo Mappale
Tipo Mappale Modesta Entità
Tipo Mappale in Deroga
Tipo di Frazionamento
Tipo Mappale e Tipo di Frazionamento
Denunce di Nuova Costruzione / Variazione DOCFA
Denunce di Voltura
Pratiche Catastali Varie
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA
DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI FABBRICATI
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE
2/09
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:
A.1. TIPO MAPPALE
La prestazione comprende:
•
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici
ai sensi del D.L. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento)
e relativo sopralluogo preliminare;
•
Accesso presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali, mappe cartacee, mappe wegis, monografie Punti Fiduciali, verifica corrispondenza NCT-NCEU. visione pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale)
per un controllo di massima e per lo studio della metodologia di rilievo;
Rilievo degli immobili oggetto della denuncia con aggancio alla rete dei punti fiduciali mediante idonea stru•mentazione
elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da uno o più tecnici qualificati, seguendo il metodo della celerimensura tradizionale o GPS, in conformità alla circolare 2/88 e successive;
Elaborazione dati computerizzata, con redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB cen•suario,
relazione tecnica, proposta di aggiornamento cartografico, compilazione della modulistica richiesta;
•
•
•
Sottoscrizione del Tipo Mappale da parte del Committente D.P.R. 650/72;
Presentazione presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio e/o con invio telematico;
Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente
Onorario a discrezione in riferimento all’articolo 60 della Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata
dal D.M. n. 596 del 1993.
1.
a)
b)
c)
d)
Lotto con superficie fino a mq 2.000 e fino a 3 stazioni.
edificato fino a mq 100 coperti
edificato tra mq 100 e 200 coperti
edificato oltre mq 200 coperti
per ogni stazione in più oltre le 3
1.100,00
1.200,00
1.300,00
50,00
2.
a)
b)
c)
d)
Lotto con superficie tra mq 2.000 e 5.000 e fino a 3 stazioni.
edificato fino a mq 100 coperti
edificato tra mq 100 e 200 coperti
edificato oltre mq 200 coperti
per ogni stazione in più oltre le 3
1.200,00
1.300,00
1.400,00
50,00
3. Lotto con superficie oltre mq 5.000 e fino a 3 stazioni
a) fino a mq 200 di edificato coperto
b) in aggiunta all’importo di cui al punto 3a), per ogni mq 100
di edificato coperto o frazione, oltre i mq 200.
c) per ogni stazione in più oltre le 3
1.500,00
100,00
50,00
4. Maggiorazione del 25% per rilievi con comprovate difficoltà operative, zone boschive o impervie
totale importi del punto A.1.1 - A.1.2 – A.1.3
5. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10 gg
dal conferimento d’incarico) totale importi del punto A.1.1 - A.1.2 - A.1.3
Spese soggette ad Iva
Rimborsi chilometrici
Altre spese (Descrizione)
0 x €/cad.
0 x €/cad.
Spese esenti Iva
Diritti catastali (Descrizione)
0 x €/cad.
22,47
13,94
IL TRIANGOLO
6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite
secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144 del 1949
successivamente modificata dal D.M, n. 596 del 1993.
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora
III
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE
2/09
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:
A.2. TIPO MAPPALE MODESTE ENTITÀ
La prestazione comprende:
•
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici
ai sensi del D.L. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento)
e relativo sopralluogo preliminare;
•
Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali, mappe cartacee, mappe wegis, verifica corrispondenza NCT-NCEU. visione pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale) per un controllo di massima;
•
Rilievo dei beni oggetto della denuncia senza aggancio alla rete dei punti fiduciali utilizzando metodologie speditive quali allineamenti e squadri, cordella metrica o semplice celerimensura in conformità alla circolare 2/88 e successive;
•
Elaborazione dati computerizzata, con redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB
censuario, relazione tecnica, proposta di aggiornamento cartografico, compilazione della modulistica richiesta;
•
•
•
Sottoscrizione del Tipo Mappale da parte del Committente D.P.R. 650/72;
Presentazione presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio e/o con invio telematico;
Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente
Onorario a discrezione in riferimento all’articolo 60 della Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata
dal D.M. n. 596 del 1993.
1.
a)
b)
c)
Lotto con superficie fino a mq 2.000
edificato fino a mq 100 coperti
edificato tra mq 100 e 200 coperti
edificato oltre mq 200 coperti
1.100,00
1.200,00
1.300,00
2.
a)
b)
c)
Lotto con superficie tra mq 2.000 e 5.000
edificato fino a mq 100 coperti
edificato tra mq 100 e 200 coperti
edificato oltre mq 200 coperti
1.200,00
1.300,00
1.400,00
3. Lotto con superficie oltre mq 5.000
a) fino a mq 200 di edificato coperto
b) in aggiunta all’importo di cui al punto 3), per ogni mq 100 di edificato coperto
o frazione, oltre i mq 200.
1.500,00
100,00
4. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10 gg
dal conferimento d’incarico)
totale importi del punto A.2.1 - A.2.2 - A.2.3
5. Riduzione del 45% per tipo mappale in modesta entità
totale importi del punto A.2.1 - A.2.2. - A.2.3.
IL TRIANGOLO
6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere
retribuite secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144
del 1949 successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora
IV
Spese soggette ad Iva
Rimborsi chilometrici
Altre spese (Descrizione)
0 x €/cad.
0 x €/cad.
Spese esenti Iva
Diritti catastali (Descrizione)
0 x €/cad.
22,47
13,94
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE
2/09
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:
A.3. TIPO MAPPALE IN DEROGA PER CONFORMITÀ ALLA MAPPA CATASTALE
La prestazione comprende:
•
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici
ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento)
e relativo sopralluogo preliminare;
•
Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali, mappe cartacee. mappe wegis, verifica corrispondenza NCT-NCEU, visione pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale) per un controllo di massima;
•
Rilievo dei beni oggetto della denuncia senza aggancio alla rete dei punti fiduciali, utilizzando metodologie
speditive ai fini di controllare l’esatta corrispondenza topografica tra lo stato di fatto e la mappa catastale
•
Elaborazione dati computerizzata, con redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB
censuario, relazione tecnica, eventuale proposta di aggiornamento cartografico, compilazione della modulistica richiesta;
•
•
•
•
Sottoscrizione del Tipo Mappale da parte del Committente D.P.R. 650/72;
Eventuale deposito del Frazionamento presso l’Amministrazione Comunale competente;
Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio e/o con invio telematico;
Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente.
Onorario a discrezione in riferimento all’articolo 60 della Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.
1.
a)
b)
c)
Lotto con superficie fino a mq 2.000
edificato fino a mq 100 coperti
edificato tra mq 100 e 200 coperti
edificato oltre mq 200 coperti
1.100,00
1.200,00
1.300,00
2.
a)
b)
c)
Lotto con superficie tra mq 2.000 e 5.000
edificato fino a mq 100 coperti
edificato tra mq 100 e 200 coperti
edificato oltre mq 200 coperti
1.200,00
1.300,00
1.400,00
3. Lotto con superficie oltre mq 5.000 e fino a 5 stazioni
a) fino a mq 200 di edificato coperto
b) in aggiunta all’importo di cui al punto 3), per ogni mq 100 di edificato
coperto o frazione, oltre i mq 200.
c) per ogni stazione in più oltre le 5
1.500,00
200,00
50,00
4. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10 gg
dal conferimento d’incarico)
totale importi del punto A.2.1 - A.2.2 - A.2.3
5. Riduzione del 65% per tipo mappale in deroga
totale importi del punto A.3.1 - A.3.2. - A.3.3.
Spese soggette ad Iva
Rimborsi chilometrici
Altre spese (Descrizione)
0 x €/cad.
0 x €/cad.
Spese esenti Iva
Diritti catastali (Descrizione)
0 x €/cad.
22,47
13,94
IL TRIANGOLO
6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite
secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144 del 1949
successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora
V
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE
2/09
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:
A.4.A. TIPO DI FRAZIONAMENTO
La prestazione comprende:
•
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici
ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento)
e relativo sopralluogo preliminare;
•
Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali, mappe cartacee. mappe wegis, monografie Punti Fiduciali, verifica corrispondenza NCT-NCEU, visione pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale)
per un controllo di massima e per lo studio della metodologia di rilievo;
degli immobili oggetto del frazionamento con aggancio alla rete dei punti fiduciali mediante ido•neaRilievo
strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da uno o più tecnici
qualificati, seguendo il metodo della celerimensura tradizionale o GPS, in conformità alla circolare 2/88 e successive, esteso alle proprietà confinanti allo scopo dl controllare la congruità geometrica della particella originale, ed a tutti i particolari topocartografici utili all’inquadramento;
•
Elaborazione dati computerizzata, proposta dl frazionamento (da concordare con il Committente), conteggi
delle superfici e verifiche, redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB censuario, relazione tecnica, proposta di aggiornamento cartografico, compilazione della modulistica richiesta;
•
Calcolo delle coordinate per il tracciamento dalle stazioni esistenti o da nuove stazioni che si rendessero
necessarie;
•
Tracciamento contestuale in loco, mediante Idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da due o più tecnici qualificati;
•
•
•
•
Sottoscrizione del Tipo di frazionamento da parte del Committente D.P.R. 650/72
Deposito del Frazionamento presso l’Amministrazione Comunale competente
Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia dei Territorio e/o con invio telematico
Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente
Onorario a discrezione in riferimento all’articolo 60 della Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.
1.
a)
b)
c)
Lotto originario con superficie fino a mq 2.000 e fino a 3 stazioni
per le prime due particelle derivate
per ogni particella derivata in più
per ogni stazione in più oltre le 3
1.300,00
30,00
50,00
2.
a)
b)
c)
Lotto originario con superficie tra mq 2.000 e 5.000 e fino a 3 stazioni
per le prime due particelle derivate
per ogni particella derivata in più
per ogni stazione in più oltre le 3
1.400,00
50,00
50,00
3.
a)
b)
c)
Lotto originario con superficie maggiore di mq 5.000 e fino a 3 stazioni
per le prime due particelle derivate
per ogni particella derivata in più
per ogni stazione in più oltre le 3
1.500,00
70,00
70,00
IL TRIANGOLO
4. Maggiorazione del 25% per rilievi con comprovate difficoltà operative, zone boschive o impervie
totale importi del punto A.4.1 - A.4.2 - A.4.3
VI
5. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da istruire entro 10 gg
dal conferimento d’incarico)
totale importi del punto A.4.1 - A.4.2. - A.4.3.
6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite
secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144 del 1949
successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora
22,47
13,94
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE
2/09
A.4.B. EVENTUALE TRACCIAMENTO SUPPLEMENTARE DEL FRAZIONAMENTO
La prestazione comprende:
•
Calcolo delle coordinate per il tracciamento dalle stazioni esistenti o da nuove stazioni che si rendessero
necessarie
•
Tracciamento in loco, mediante idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da uno o più tecnici qualificati
7. a) per i primi 5 vertici tracciati
b) per ogni vertice in più
c) per ogni stazione nuova o ripristinata
150,00
30,00
50,00
Spese soggette ad Iva
Rimborsi chilometrici
Altre spese (Descrizione)
0 x €/cad.
0 x €/cad.
Spese esenti Iva
Diritti catastali (Descrizione)
0 x €/cad.
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:
A.5. TIPO MAPPALE E TIPO DI FRAZIONAMENTO
La prestazione comprende:
•
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici
ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento)
e relativo sopralluogo preliminare;
•
Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali, mappe cartacee. mappe wegis, monografie Punti Fiduciali, verifica corrispondenza NCT-NCEU, visione pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale)
per un controllo di massima e per lo studio della metodologia di rilievo;
•
Rilievo degli immobili oggetto della denuncia con aggancio alla rete dei punti fiduciali mediante idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da uno o più tecnici qualificati, seguendo il metodo della celerimensura tradizionale o GPS, in conformità alla circolare 2/88 e successive, esteso alle proprietà confinanti allo scopo dl controllare la congruità geometrica della particella originale, ed a tutti i particolari topocartografici utili all’inquadramento cartografico;
•
Elaborazione dati computerizzata, proposta dl frazionamento (da concordare con il Committente), conteggi
delle superfici e verifiche, redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB censuario, relazione tecnica, proposta di aggiornamento cartografico, compilazione della modulistica richiesta;
•
Calcolo delle coordinate per li tracciamento dalle stazioni esistenti o da nuove stazioni che si rendessero
necessarie;
•
Tracciamento contestuale in loco, mediante Idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da due o più tecnici qualificati;
1. Lotto originario con superficie fino a mq 2.000, fino a 3 stazioni e per le prime
due particelle derivate
a) edificato fino a mq 100 coperti
b) edificato tra mq 100 e 200 coperti
c) edificato oltre mq 200 coperti
d) per ogni stazione in più oltre le 3
e) per ogni particella derivata in più
1.100,00
1.200,00
1.300,00
50,00
30,00
IL TRIANGOLO
• Deposito del Frazionamento presso l’Amministrazione Comunale competente
• Sottoscrizione del Tipo mappale e di frazionamento da parte del Committente D.P.R. 650/72
• Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio e/o con invio telematico
Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Commit•tente
VII
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE
2/09
2. Lotto originario con superficie tra mq 2.000 e 5.000 fino a 3 stazioni
e per le prime due particelle derivate
a) edificato fino a mq 100 coperti
b) edificato tra mq 100 e 200 coperti
c) edificato oltre mq 200 coperti
d) per ogni stazione in più oltre le 3
e) per ogni particella derivata in più
3. Lotto originario con superficie oltre mq 5.000, fino a 3 stazioni
e per le prime due particelle derivate
a) fino a mq 200 di edificato coperto
b) in aggiunta all’importo di cui al punto 3), per ogni mq 100 di edificato coperto
o frazione, oltre i mq 200
c) per ogni stazione in più oltre le tre
d) per ogni particella derivata in più
1.200,00
1.300,00
1.400,00
50,00
50,00
1.500,00
100,00
70,00
70,00
4. Maggiorazione del 25% per rilievi con comprovate difficoltà operative, zone boschive o impervie
totale importi del punto A.5.1 - A.5.2 - A.5.3
5. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico)
totale importi del punto A.5.1 - A.5.2. - A.5.3.
6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite
secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144 del 1949
successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora
22,47
13,94
A.5.B. EVENTUALE TRACCIAMENTO SUPPLEMENTARE DEL FRAZIONAMENTO
La prestazione comprende:
•
Calcolo delle coordinate per il tracciamento dalle stazioni esistenti o da nuove stazioni che si rendessero
necessarie
•
Tracciamento in loco, mediante idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da uno o più tecnici qualificati
7. a) per i primi 5 vertici tracciati
b) per ogni vertice in più
c) per ogni stazione nuova o ripristinata
150,00
30,00
50,00
Spese soggette ad Iva
Rimborsi chilometrici
Altre spese (Descrizione)
0 x €/cad.
0 x €/cad.
Spese esenti Iva
Diritti catastali (Descrizione)
0 x €/cad.
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:
B. DENUNCE DI NUOVA COSTRUZIONE / VARIAZIONE DOCFA
La prestazione comprende:
IL TRIANGOLO
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici
•ai sensi
del D.L. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documen-
VIII
tazione pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento,
concessioni edilizie approvate);
•
Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali, mappe cartacee, mappe wegis, verifica corrispondenza NCT-NCEU, visione pratiche precedenti;
•
Sopralluogo e rilievo degli immobili oggetto della denuncia mediante opportuno metodo o verifica di rispondenza con gli elaborati grafici forniti dal Committente;
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE
2/09
•
•
Restituzione grafica con formazione di planimetria catastale dell’immobile in scala opportuna;
•
•
•
Sessione per la sottoscrizione della denuncia da parte del Committente;
Redazione denuncia di nuova costruzione o variazione mediante procedura informatica DOCFA, comprensiva,
di elaborato planimetrico qualora necessario, planimetrie catastali, calcolo delle superfici catastali e classamento con attribuzione di rendita catastale;
Presentazione presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio e/o con invio telematico;
Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di visure aggiornate, da fornire al Committente.
B.1. ELABORATO PLANIMETRICO
1. Rilievo e rappresentazione grafica fino a 3 u.i.u. (o BCNC)
a) ogni u.i.u. (o BCNC o cat. Speciali) oltre i primi 3 – cadauno
250,00
20,00
B.2. RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
1. Predisposizione planimetrie per singola u.i.u.
a) cat. A e B fino a mq 100 di superficie catastale
1) per ogni mq 100 (o frazione) di superficie catastale in più, oltre i primi 100 mq;
b) cat. C fino a mq 20 di superficie catastale;
1) per ogni mq 50 (o frazione) di superficie catastale in più, oltre i primi 20 mq
c) cat. D ed E fino a mq 20 di superficie lorda rilevata
1) per ogni mq 200 (o frazione) di superficie lorda in più, oltre i primi 20 e fino a 1.000 mq;
2) per ogni mq 200(o frazione) di superficie lorda in più,oltre i precedenti 1.000 mq;
300,00
50,00
150,00
75,00
350,00
100,00
50,00
2. Maggiorazione del 50% per rilievi con difficoltà operative, condizioni disagiate,
per fabbricati fuori squadra, muri con differenti spessori, locali inagibili
totale Importi del punto B.1.1 - B.2.1
3. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite
secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144 del 1949
successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora
22,47
13,94
4. Riduzione per rilievo già effettuato e planimetrie fornite dal Committente sul totale importi del punto
B.1.1 - B.2.1
a) riduzione del 10% per planimetrie cartacee
b) riduzione del 20% per planimetrie su supporto magnetico
B.3. CLASSAMENTO ED ATTIVITÀ ESTIMALI
1. U.i.u. in categoria ordinaria – cadauna
50,00
2. U.i.u. in categoria speciale o particolare di rendita catastale fino a 10.000 euro - cadauna 250,00
a) per ogni ulteriori 50.000 euro (o frazione) di rendita catastale, oltre 10.000 euro - cadauna 300,00
100,00
50,00
25,00
B.5. ATTRIBUZIONE RENDITA CATASTALE AD U.I. GIÀ IN ATTI
Oltre a quanto previsto ai precedenti punti B.3 – B.4
1. Per ogni u.i. trattata e planimetria raster acquisita
50,00
B.6. VARIAZIONE TOPONOMASTICA – MODIFICA IDENTIFICATIVO
1. Per la prima u.i.u. (o BCNC) – cadauna
a) per ogni u.i.u. (o BCNC) successiva - cadauna
50,00
25,00
B.7.
1. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico)
totale importi del punto B.1 - B.2 - B.3 - B.4 - B.5 - B.6
Spese soggette ad Iva
Rimborsi chilometrici
Altre spese (Descrizione)
0 x €/cad.
0 x €/cad.
Spese esenti Iva
Diritti catastali (Descrizione)
0 x €/cad.
IL TRIANGOLO
B.4. COMPILAZIONE DOCUMENTI TECNICI (DOCFA)
1. Per la prima u.i.u. (o BCNC) – cadauna
a) ogni u.i.u. (o BCNC) fino alla quinta - cadauna
b) ogni u.i.u. (o BCNC) oltre la quinta - cadauna
IX
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE
2/09
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:
C.1. DO.C.TE. VARIAZIONI DI VOLTURA
La prestazione comprende:
•
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici
ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa da preallineare;
•
Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali;
•
Esame della pratica e redazione della domanda di variazione secondo la normativa ed i metodi di compilazione vigenti, con l’ausilio della procedura informatica;
•
•
•
Sottoscrizione della domanda di variazione da parte del Committente;
Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio;
Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente
1. a) variazione catastale fino a 1 nota e fino a 5 particelle
b) per ogni particella in più oltre le prime cinque
c) per ogni nota in più oltre la prima
250,00
10,00
50,00
2. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico)
totale importi del punto C.1.1
3. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite
secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144 del 1949
successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora
Spese soggette ad Iva
Rimborsi chilometrici
Altre spese (Descrizione)
0 x €/cad.
0 x €/cad.
Spese esenti Iva
Diritti catastali (Descrizione)
0 x €/cad.
44,93
28,41
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:
C.1. DOMANDE DI VOLTURA
La prestazione comprende:
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici
•ai sensi
del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa da preallineare;
Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisi•zione
di visure censuarie attuali;
•
IL TRIANGOLO
Esame della pratica e redazione della domanda di voltura secondo la normativa ed i metodi di compilazione vigenti, con l’ausilio della procedura informatica VOLTURA;
X
•
•
•
Sessione per la sottoscrizione della domanda di Voltura da parte del Committente;
Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio;
Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente
1. a) voltura catastale fino a 1 nota e fino a 5 particelle
b) per ogni particella in più oltre le prime cinque
c) per ogni nota in più oltre la prima
250,00
10,00
50,00
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE
2/09
2. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico)
totale importi del punto C.1.1
3. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite
secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144 del 1949
successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora
Spese soggette ad Iva
Rimborsi chilometrici
Altre spese (Descrizione)
0 x €/cad.
0 x €/cad.
Spese esenti Iva
Diritti catastali (Descrizione)
0 x €/cad.
44,93
28,41
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:
D.1. ALLINEAMENTO SITUAZIONE PREGRESSA E PRATICHE VARIE
La prestazione comprende:
•
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici
ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, compilazione della delega per la richiesta di
documenti catastali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa legale e catastale;
•
Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio o la Conservatoria dei Registri Immobiliari - anche con
consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali, mappe cartacee. mappe wegis, schede planimetriche, verifica di corrispondenza tra CT e CF, visione pratiche precedenti, ispezioni ipotecarie;
•
•
•
Esame della pratica e redazione istanza di rettifica o di trattazione dei dati inevasi;
Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio;
Ritiro e controllo del risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente.
1. a) Istanza cartacea per l’allineamento di intestazioni errate o dati pregressi censuari
b) Istanza mediante servizi telematici dell’ADT per l’allineamento di intestazioni errate
o dati pregressi censuari
200,00
75,00
2. Richiesta di planimetrie catastali Catasto Fabbricati
a) delega e richiesta della prima scheda
b) per ogni scheda successiva alla prima
100,00
20,00
3. Ispezione catastale con ricerca negli archivi cartacei
a) Diritto fisso di ricerca
b) per ogni vacazione successiva alla prima
75,00
44,93
4. Richiesta di visure catastali e mappe wegis per conto del Committente
a) per ogni visura catastale fino a 5 elementi contabili - cad
b) per ogni visura successiva ai primi 5 e.c. - cadauno
c) per ogni mappa Wegis
10,00
5,00
10,00
5. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10gg dal conferimento d’incarico)
totale importi del punto D.1.1 – D.1.2. – D.1.3 – D.1.4 – D.1.5
Spese soggette ad Iva
Rimborsi chilometrici
Altre spese (Descrizione)
0 x €/cad.
0 x €/cad.
Spese esenti Iva
Diritti catastali (Descrizione)
0 x €/cad.
44,93
28,41
IL TRIANGOLO
6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite
secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144 dei 1949
successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora
XI
COLLEGIO DEI GEOMETRI
E DEI GEOMETRI LAUREATI
DELLA PROVINCIA DI COMO
COMO
ORIENTAMENTO TARIFFARIO
IN MATERIA DI
CERTIFICAZIONE ENERGETICA
DEI FABBRICATI
ANNO 2008
“Gli orientamenti, che di seguito vengono proposti, non possono e non vogliono sostituire la mancanza di una specifica disposizione di legge, ma devono semplicemente costituire un indirizzo,
un”canovaccio” su cui adottare la specifica parcella per la singola prestazione, confortata da alcuni parametri fissi, per ottenere obiettivi di equità”.
... diventa imprescindibile la necessità di sottoscrivere, da parte del Geometra e del Committente,
un disciplinare di incarico...
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI FABBRICATI
2008
2/09
TARIFFARIO PER IL RILASCIO DI ATTESTATI DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA
Il presente tariffario è da considerarsi come valutazione di massima per eventuali incarichi ed
è valido per la provincia di Como e comuni contigui. Una valutazione più ponderata potrà essere
eseguita su richiesta conoscendo con maggior precisione la tipologia costruttiva e la documentazione in possesso della Proprietà da fornire al Certificatore al fine dei calcoli necessari al rilascio
dell’Attestato.
Per una descrizione dei possibili e non esaustivi casi che si possono presentare nella pratica, la stima degli onorari viene fornita con riferimento alla casistica prevista all’articolo 6 dal già citato D.G.R.
Regione Lombardia n° 8/5773, suddivisi come di seguito riportato.
Art. 6.1)
Per permessi di costruire o D.I.A. presentati dal 1° settembre 2007
Caso 6.1.1)
Interventi di nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in manutenzione straordinaria o in ristrutturazione, ristrutturazione edilizia che coinvolge più del 25% della
superficie disperdente dell’edificio in cui l’impianto di riscaldamento è asservito.
Caso 6.1.2)
Edifici sottoposti ad ampliamenti volumetrici sempre che il volume a temperatura controllata della nuova porzione dell’edificio risulti superiore al 20% di quello esistente,
IL TRIANGOLO
Caso 6.1.2.a) limitatamente alla nuova porzione di edificio se questa è servita da impianto dedicato;
Caso 6.1.2.b) all’intero edificio (esistente più ampliamento) se la nuova porzione è allacciata all’impianto termico dell’edificio esistente.
XIV
Art.. 6.2)
Edifici non rientranti nel campo di applicazione di cui al punto 6.1.
Caso 6.2.a)
Dal 1° settembre 2007: Edifici esistenti nel caso di trasferimento a titolo oneroso dell’intero immobile. Qualora l’intero edificio oggetto di compravendita sia costituito da
più unità abitative servite da impianti termici autonomi, è previsto l’obbligo di certificazione energetica di ciascuna unità.
Caso 6.2.b)
Dal 1° settembre 2007 ed entro il 1° luglio 2009: Edifici di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico la cui superficie utile superi 1.000 m2.
Caso 6.2.c)
Dal 1° settembre 2007: In tutti i casi di miglioramento delle prestazioni energetiche
dell’unità immobiliare, dell’edificio e dell’impianto con richiesta di contributi o sgravi fiscali a carico di fondi pubblici o sulle generalità degli utenti.
Caso 6.2.d)
Dal 1° gennaio 2008, nel caso di contratti “servizio energia”, nuovi o rinnovati relativi ad edifici pubblici e privati.
Caso 6.2.e)
Dai 1° luglio 2009 nel caso di trasferimento a titolo oneroso delle singole unità immobiliari.
Caso 6.2.f)
Dal 1° luglio 2010 nel caso di locazione dell’intero edificio o della singola unità immobiliare.
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI FABBRICATI
2008
2/09
PRESTAZIONI RICHIESTE PER LA STESURA DELL’ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE
ENERGETICA DEGLI EDIFICI
EDIFICIO ESISTENTE:
1.
a)
b)
c)
d)
e)
f)
Ricerca e raccolta della documentazione tecnica ed amministrativa
Progetto su supporto:
cartaceo
informatico
Relazione tecnica L. 10/91 o 373/97
si
no
Libretto impianto Termico
si
no
Prova Fumi
si
no
si
no
Cetificazione Serramenti
Documentazione Catastale
si
no
da rilevare
2. Sopralluogo di verifica, controllo dimensionale e documentazione fotografica
3. Verifica dei documenti di cui al punto 1. e calcolo dei dati mancanti
a) calcolo delle trasmittanze termiche delle strutture opache
b) calcolo delle trasmittanze termiche delle strutture trasparenti
c) eventuale rilievo dell’edificio oggetto di certificazione (a vacazione)
4. Calcolo della geometria dell’edificio
5. Calcolo del fabbisogno di Energia Primaria e classificazione secondo l’EPh
6. Analisi dei possibili provvedimenti migliorativi delle prestazioni energetiche
7. Deposito presso il Comune ed invio al Catasto Energetico
METODO DI CALCOLO PARCELLE PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA
1) EDIFICI RESIDENZIALI, UFFICI con riferimento alla superficie netta riscaldata
A) NUOVA COSTRUZIONE:
TIPOLOGIA
Edificio mono, bifamiliare, appartamento
Edificio fino a 1000 mq *
Edificio da 1001 a 5000 mq *
Edificio oltre i 5001 mq *
QUOTA FISSA
(EURO)
300,00
500,00
700,00
2.200,00
QUOTA VARIABILE
(EURO/mq)
2,75
1,65
1,45
1,15
nel caso di una certificazione globale di un intero edificio multipiano (condominio) applicare la maggiorazione di Euro 50,00 per ogni unità immobiliare
Esempio:
edificio di 1000 mq
€. 500,00 + (1,65 x 1000) = 2.150,00 Euro
€. 700,00 + (1,45 x 1000) = 2.150,00 Euro
TIPOLOGIA
Edificio mono, bifamiliare, appartamento
Edificio fino a 1000 mq **
Edificio da 1001 a 5000 mq **
Edificio oltre i 5001 mq ** +
QUOTA FISSA
(EURO)
300,00
600,00
900,00
2.400,00
QUOTA VARIABILE
(EURO/mq)
3,52
1,98
1,65
1,32
** nel caso di certificazione della singola unità immobiliare in edifici multipiano (condominio) si dovrà applicare la tariffa relativa al “edificio monofamiliare”
IL TRIANGOLO
B) COSTRUZIONE ESISTENTE:
XV
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI FABBRICATI
2008
2/09
2) EDIFICI ARTIGIANALE ED INDUSTRIALI con riferimento alla volumetria netta riscaldata
A) EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE
o con disponibilità dei disegni cartacei o digitali e della relazione tecnica di cui ai D.lgs 192/2005 e 311/2006
ovvero alla D.G.R. lombardia n. 5773/2007:
TIPOLOGIA
Edificio fino a 3.000 mc
Edificio da 3.001 a 6.000
Edificio da 6.001 a 12.000
Edificio da 12.001 a 25.000
Edificio da 25.001 in poi
QUOTA FISSA
(EURO)
400,00
700,00
1.300,00
2.500,00
5.000,00
QUOTA VARIABILE
(EURO/mq)
0,50
0,40
0,30
0,20
0,10
B) EDIFICI ESISTENTI
con disponibilità di disegni cartacei e della relazione tecnica di cui alla Legge 373/76 o 10/91 o applicare una maggiorazione discrezionale alle tariffe esposte variabile da 10% a 20% a seconda della difficoltà oggettiva dell’oggetto dell’incarico.
MODALITÀ E TEMPI DI ESECUZIONE INCARICO
I tempi sono quelli necessari al reperimento dei dati tecnici, del sopralluogo, dello sviluppo ed elaborazione
della documentazione con consegna al Comune di ubicazione dell’immobile. Si possono quantificare in circa 8 giorni, salvo eccezioni.
I tempi di riconsegna della documentazione da parte del Comune, dopo la vidimazione per accettazione, possono variare dalla riconsegna immediata fino a 30 giorni.
I costi variano a seconda dell’estensione dell’unità immobiliare, della destinazione d’uso, del numero di certificazioni da eseguire e della ubicazione dell’immobile (per sopralluogo e consegna documenti), tenendo conto anche dell’assunzione di responsabilità decennale su quanto dichiarato e comprendono la seguente procedura:
IL TRIANGOLO
XVI
Reperimento delle planimetrie in scala dell’edificio con orientamento dello stesso, dati catastali e
dati del soggetto intestatario della certificazione compreso il Codice Fiscale;
Sopralluogo del certificatore presso l’immobile per il rilievo delle tipologie edilizie e del dati dell’impianto termico in esso installato (se esistente farsi dare una copia del rapporto di controllo e manutenzione eseguito dal manutentore dell’impianto termico sul generatore di calore);
Apertura di una nuova pratica con richiesta in forma telematica al CESTEC (ente accreditato della
regione Lombardia per la certificazione energetica degli edifici) di assegnazione di un numero dl protocollo. Tale numero sarà riportato nella compilazione del certificato energetico;
Compilazione ed elaborazione del dati relativi all’involucro edilizio e all’impianto termico in esso contenuto, mediante software dedicato, al fine di determinare la classe energetica dell’edificio;
Pagamento per ogni Certificazione da redigere, di un contributo stabilito nella misura di € 10,00 da
versarsi tramite bollettino postale o bonifico bancario. Riportare su ogni versamento il numero di
protocollo assegnato alla pratica;
Invio, in forma telematica, presso i Punti Energia Scarl, del file.cnd relativo all’Attestato di Certificazione Energetica e stampa dello stesso;
Chiusura della pratica in via telematica, compilando un form con gli estremi del versamento effettuato e invio della ricevuta del catasto energetico degli edifici ai Punti Energia e stampa poi della
stessa;
Presentazione di due copie In originale presso l’ufficio protocollo del Comune dove è ubicato l’immobile e ritiro di una copia della documentazione timbrata per accettazione di:
Attestato di Certificazione Energetica, corredato da un’autodichiarazione in cui lo stesso certificatore dichiara di non trovarsi in nessuna delle condizioni di incompatibilità dl cui al punto 13.7 del
D.G.R..
Ricevuta del Catasto Energetico, riportante copia dell’avvenuto pagamento.
Consegna al committente delle documentazione in originale.