Scarica - Collegio Geometri di Bergamo
Transcript
Scarica - Collegio Geometri di Bergamo
il 2/2009 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in legge 27 febbraio 2004, n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Como INSERTO SPECIALE 8:33 • TOPOGRAFICA E CA TASTALE • CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI F ABBRICATI 27-07-2009 ORIENTAMENTI TARIFFARI IN MATERIA Cop.2-2009(1b).qxd:Cop.4-2007(1b).qxd Pagina 2 TRI NGOLO GEOMETRI E DEI GEOMETRI LAUREA TI della provincia di COMO Rivista trimestrale d’informazione tecnico professionale del Collegio dei 2/09 SOMMARIO Rivista trimestrale d’informazione tecnico professionale del Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati di Como Numero 2/2009 Autorizzazione del tribunale di Como n. 204 del 26 ottobre 1968 Spedizione in abbonamento postale 70% - Filiale di Como 2 3 4 6 CASSA DI PREVIDENZA ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE LA PRESCRIZIONE È REGOLATA DALLA LEGGE 335/95 7 8 GIURISPRUDENZA SENTENZE I FABBRICATI DEL GRUPPO “D” REDAZIONE via Recchi, 2 22100 Como tel. 031.261.298 fax 031.271287 9 11 DIRETTORE RESPONSABILE 14 Geom. Giuliano Medici e-mail:[email protected] COORDINATORE COMMISSIONE STAMPA EDITORIALE IL GEOMETRA, UN PROFILO PROFESSIONALE DA RIDISEGNARE 16 Geom. Gianluca Scacchi NORMATIVA LE OPERE DI URBANIZZAZIONE “A SCOMPUTO” COMMISSIONI PAESAGGIO IMPOSTE E TASSE AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE A FAVORE DELLA PICCOLA PROPRIETÀ CONTADINA DETRAZIONI 55% - PRONTO IL MODELLO DI COMUNICAZIONE Geom. Walter Alberti Geom. Rosalba Andreetti Geom. Alberto Merio Geom. Giovanni Prisinzano Geom. Giovanna Tettamanti Geom. Carlo Zanotta 21 CULTURA LA GIORNATA MONDIALE DELL’URBANESIMO 23 CATASTO/TOPOGRAFIA TIPI DI FRAZIONAMENTO IN FORMATO DIGITALE HANNO COLLABORATO 26 SICUREZZA PIANO OPERATIVO DELLA SICUREZZA (POS) COMMISSIONE STAMPA Geom. Walter Alberti Geom. Fausto Amadasi Dott. Ing. Christian Amigoni Avv. Giampaolo Cervelli Avv. Antonio Iorio Prof. Alberto Mariatti Geom. Gianluca Scacchi È consentita la riproduzione citando la fonte. Gli articoli firmati non impegnano la Direzione. 29 30 32 AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE EDILIZIA SOSTENIBILE LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI DA PARTE DEI C.T.U. LA FIGURA DEL CONSULENTE TECNICO DI PARTE STABILITÀ STRUTTURALE LA NUOVA “DOPPIA PENDENZA” 33 35 36 NOTIZIE UTILI LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA TITOLI ABITATIVI - RILASCIO COPIE LIQUIDAZIONE DANNI DA CALAMITÀ NATURALI 38 39 40 43 VITA DI COLLEGIO ORARIO DI APERTURA DEGLI UFFICI ABBIAMO PARTECIPATO A... SUNTO DELLE DELIBERE PIÙ SIGNIFICATIVE ALBO PROFESSIONALE 43 PRATICANTI REGISTRO PRATICANTI 27 28 GRAFICA E IMPAGINAZIONE New Press s.a.s. via Carso, 18/20 tel. 031.301268/69 fax 031.301267 e-mail: [email protected] STAMPA New Press s.a.s. via Carso, 18/20 tel. 031.301268/69 fax 031.301267 e-mail: [email protected] CARATTERISTICHE Formato: A4 Pagine: 48 + copertina Tiratura: 1100 copie circa Diffusione: tutti i geometri iscritti all’Albo della Provincia di Como – tutti i Comuni (Uffici Tecnici e/o Sindaci) della Provincia di Como – tutti i Collegi dei Geometri e dei Geometri Laureati Regionali In copertina: Sede dell’Istituto Tecnico “A. Manzoni” di Erba Fotografia di Giuliano Medici 44 45 46 VARIE LA NUOVA RESIDENZA PROTETTA GROMA: NON SOLO STRUMENTO USATO DAGLI AGRIMENSORI ROMANI CONDOMINIO RESPONSABILITÀ DELL’AMMINISTRATORE IL TRIANGOLO IL TRIANGOLO 1 EDITORIALE 2/09 Osservazioni di un Preside di Istituto IL GEOMETRA, UN PROFILO PROFESSIONALE DA RIDISEGNARE IL TRIANGOLO Prof. ALBERTO MARIATTI Preside dell’Istituto Tecnico Paritario per Geometri “A. Manzoni” di Erba. 2 connessione tra la scuola e il mondo del lavoro, della quale si avverte una particolare necessità, specie quando si tratta di studi aventi uno sbocco professionale immediato e quindi un prevedibile inserimento nel mondo del lavoro. La positiva esperienza di quest’anno induce tutte le parti interessate (esperti, docenti, allievi) a ripensarla per il futuro con eventuali ampliamenti, aggiornamenti ed estensioni a problematiche e temi, che potranno emergere nei tempi a venire. Un doveroso ringraziamento va al Collegio dei Geometri che ha messo a disposizione della Scuola la propria disponibilità e competenza, garantendo il successo di questa iniziativa. La Scuola vive in questi tempi una stagione di profonde innovazioni e di adeguamenti non tanto in vista del domani - sempre più imprevedibile quanto in rapporto all’oggi. Le nuove competenze, che la società in rapida, quasi quotidiana, trasformazione, richiede, fanno si che la Scuola debba cercare di tenere il passo con l’evoluzione della tecnologia, che impone un costante e puntuale aggiornamento. Nascono infatti figure professionali nuove, vengono ridisegnate quelle tradizionali, alcune - superate dai tempi, dal progresso e non ‘riciclabili’ - scompaiono. È in questo contesto che già da qualche anno l’Istituto Tecnico Paritario per Geometri ‘Manzoni’ di Erba è in contatto con il Collegio dei geometri e dei geometri laureati della Provincia di Como, col quale collabora per l’orientamento professionale de propri allievi prossimi al diploma. Quest’anno però, alla normale attività di informazione sulle modalità di svolgimento del praticantato e dell’esame di stato per l’iscrizione all’albo, nonché sugli sbocchi professionali che si aprono al geometra diplomato, si è affiancato, su proposta del Collegio stesso, un ciclo di incontri su tema che di immediato interesse professionale del geometra. La Scuola ha optato per un paio di incontri tra quelli proposti dal Collegio e gli stessi si sono svolti con pieno soddisfacimento di allievi, docenti ed esperti. I temi selezionati sono stati il risparmio energetico nella progettazione edilizia e la sicurezza nei cantieri. Come si può facilmente capire, si tratta di problematiche di particolare rilevanza che sono state affrontate alla luce della normativa vigente e dell’esperienza diretta e qualificata di chi opera quotidianamente nel settore. È solo un primo passo sulla via di una sempre più stretta Erba, via Adua - Istituto Tecnico “A. Manzoni” CASSA DI PREVIDENZA Comitato dei Delegati – Roma, 25-27 maggio 2009 2/09 ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE L’anno 2009, il giorno 25 del mese di maggio, si è riunito in Roma presso la sede della C.I.P.A.G.L.P., in Lungotevere Arnaldo da Brescia, 4 il Comitato dei Delegati della cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti per discutere del seguente ordine del giorno 1. Approvazione verbale n. 147 del 25-26-27 novembre 2008; 2. Votazioni per l’elezione, ai sensi dell’art. 12, comma3, lettera c) dello Statuto della Cassa, di n° 11 componenti il Consiglio di Amministrazione; 3. Bilancio consuntivo 2008 - approvazione; 4. Comunicazioni del Presidente; 5. Varie ed eventuali. La riunione ha inizio alle ore 15,00 con l’intervento del presidente geom. Fausto Amatasi davanti a 139 Delegati presenti su 150 eletti in rappresentanza di tutti i collegi italiani. Si inizia con l’approvazione del verbale della seduta precedente e quindi si da inizio alla procedura di votazione per l’elezione del Consiglio di Amministrazione che avviene in forma segreta con la possibilità si indicare sulla scheda 11 nomi da scegliere tra i 150 Delegati in carica. Alla votazione che ha occupato tutto il tempo sino alle ore 20,45 hanno preso parte 149 Delegati i quali con 148 schede valide ed 1 sola nulla hanno votato i seguenti Geometri Delegati: 01- Amadasi Fausto 02- Bianchi Dilio 03- Momi Leo 04- Tesio Ilario 05- Ferrari Renato 06- Di Leo Francesco 07-Ravasi Mario 08- Aversa Antonio 09- Buono Diego 10- Garofano Carmelo 11- Cecchetelli Carlo 12- Angelini P. Armando 13- Costa Fabrizio 14- Ferrario Claudio Collegio di Parma Collegio di Livorno Collegio di Treviso Collegio di Torino Collegio di Bergamo Collegio di Cosenza Collegio di Pavia Collegio di Frosinone Collegio di Napoli Collegio di Palermo Collegio di Pesaro Collegio di Ancona Collegio di La Spezia Collegio di Varese voti 142 voti 142 voti 138 voti 134 voti 131 voti 126 voti 125 voti 123 voti 122 voti 121 voti 81 voti 34 voti 23 voti 12 Sulla base dei voti riportati, risultano pertanto eletti Consiglieri di Amministrazione gli undici candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti i quali resteranno in carica sino all’anno 2013. Il giorno seguente i lavori sono iniziati con l’intervento del geometra Fausto Savoldi presidente del Consiglio Nazionale, il quale ha relazionato sul lavorio fatto dal Consiglio Nazionale dal suo insediamento e quali saranno le priorità del programma condiviso. È seguito l’intervento del geometra Fausto Adamasi presidente della Cassa di Previdenza nel quale ha esposto i punti principali del programma del Consiglio di amministrazione della Cassa per i prossimi quattro anni. Si è quindi passati alla discussione sul Bilancio Consuntivo 2008 dal quale è emerso un risultato netto dell’esercizio 2008 di 19 milioni e 310 mila euro, molto inferiore a quello del 2007 ma ancora positivo. Il bilancio ha evidenziato che a fronte di 426 milioni circa di entrate contributive si è avuto un’uscita per prestazioni istituzionali di circa 338 milioni, con un attivo di circa 88 milioni di euro. Tale situazione contabile ha portato il rapporto di 1,18 tra i contributi ordinari incassati e le pensioni pagate, registrato nell’anno 2007, a 1,12 dell’anno 2008. Ha evidenziato altresì il rapporto medio nazionale di 3,55, tra il numero degli iscritti alla Cassa ed i pensionati, contro il valore di 3,73 riferito all’anno 2007. In merito agli impieghi mobiliari, suddivisi in Obbligazioni per il 37,2%, in Azioni per il 25,7% ed in Titoli di Stato per il restante 37,1%, il Conto Consuntivo 2008 ha denunciato un risultato di gestione negativo dell’8,889% Mentre per quanto riguarda i costi del personale, nell’anno 2008 si è avuta una spesa che sostanzialmente è rimasta invariata rispetto all’anno 2007. Al termine della discussione con 133 voti favorevoli, nessuno contrario ed un solo astenuto, il Bilancio Consuntivo per l’anno 2008 è stato approvato dall’Assemblea dei Delegati Cassa. Con delibera n° 137/2009 in data 9 giugno 2009, il nuovo Consiglio di Amministrazione ha eletto il Presidente, il Vice Presidente e i tre componenti della Giunta Esecutiva. Il geom. Fausto Amadasi - Presidente; il geom. Dilio Bianchi, Vice Presidente; il geom. Antonio Aversa, il geom. Diego Buono, il geom. Renato Ferrari sono stati eletti componenti della Giunta Esecutiva IL TRIANGOLO Geometra GIULIANO MEDICI (Delegato Cassa per il Collegio Geometri della provincia di Como) 3 CASSA DI PREVIDENZA 2/09 Comitato dei Delegati – Roma, 25-27 maggio 2009 LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE Geometra FAUSTO AMADASI Cari Colleghi, con oggi inizia un nuovo ciclo per la Cassa, ed il Comitato dei Delegati è chiamato ad interpretare e dare consistenza a tutte le istanze di innovazione che pervengono dalla categoria, dalla società civile e dal mondo politico. A conclusione del mandato precedente la Commissione Legislativa, di concerto con il Consiglio di Amministrazione, ha ritenuto di lasciare una traccia significativa del lavoro svolto quale contributo per favorire la continuità dell’azione di riforma previdenziale ed ha sintetizzato in modo egregio il progetto che sottintende all’azione portata avanti dalla Cassa in tutti questi anni individuando 6 obiettivi di grande valenza che vale la pena di ricordare: • • • • • • Raggiungere la sostenibilità senza stravolgere il sistema previdenziale attuale; Proteggere l’adeguatezza delle prestazioni soprattutto per coloro che vivono esclusivamente di professione; Ampliare le tutele assistenziali di tutti gli iscritti; Favorire l’inserimento delle giovani generazioni di professionisti; Creare le premesse di una corretta integrazione normativa con le altre Casse del settore tecnico; Migliorare l’efficienza della attività istituzionale, della gestione previdenziale e degli investimenti. È quindi opportuno riprendere questo prezioso testimone facendo nostri quegli obiettivi e ripartire con rinnovata energia per riempirli di contenuti ed atti concreti. Proviamo dunque ad analizzarli punto per punto: IL TRIANGOLO 1) Raggiungere la sostenibilità senza stravolgere il sistema previdenziale attuale 4 Secondo le valutazioni dell’attuario, per mantenere il livello delle attuali prestazioni a “numero chiuso”, cioè se da domani mattina nessuno più dovesse iscriversi alla Cassa e gli attuali iscritti dovessero provvedere autonomamente a pagare le pensioni attuali e future, la contribuzione dovrebbe raggiungere il 25% del reddito prodotto. Queste aliquote “folli” già sono state oggetto di proposte di Legge, anche in tempi recenti, impostate tutte e unicamente sul sistema contributivo mentre il sistema retributivo, che si basa essenzialmente sul patto intergenerazionale, prevede che una parte delle prestazioni faccia carico alle nuove generazioni ancora in attività. Il limite di questa impostazione deriva dall’incertezza sulla possibilità che ci siano nuove iscrizioni; da qui la necessità di sostenere il percorso intrapreso dai Consigli Nazionali dei Geometri, dei Periti Industriali e dei Periti Agrari per la riforma della professione, la riunificazione in un unico Ordine Professionale delle tre categorie professionali e la nascita di un’unica Cassa di Previdenza per evitare di ripetere gli errori già compiuti da altre categorie e ancora irrisolti. Questa è la strada maestra e la Cassa dovrà impegnarsi con tutte le forze per sostenere questa iniziativa, iniziativa che certamente comporterà molte rinunce e sacrifici ma che, se realizzata coerentemente con gli obiettivi di cui sopra, porterà in dote la tranquillità di maggiori garanzie per gli iscritti. In attesa che tutte queste iniziative vadano in porto possiamo restarcene inermi ad aspettare il risultato di questo percorso o riteniamo di esplorare anche altre strade per assicurarci la continuità del numero degli iscritti? Questa è la risposta che deve emergere da questo Comitato e dal Comitato dei referenti per suggerire alla Commissione Legislativa gli indirizzi politici coerenti con la scelta di formare una Cassa Unica, ma idonei a perseguire questi stessi obiettivi anche in caso di difficoltà tali da non permettere il varo dell’Albo unico. 2) Proteggere l’adeguatezza delle prestazioni soprattutto per coloro che vivono esclusivamente di professione Uno dei punti più controversi e sui quali spesso ci si è scontrati con i “tifosi” del metodo contributivo puro è la scelta delle Casse del retributivo di dare maggior copertura previdenziale ai professionisti che esercitano l’attività professionale per il periodo massimo e accedono al trattamento pensionistico a 65 anni, donne comprese. Non possiamo rinunciare a questa impostazione e, se non riteniamo sia strategicamente saggio aumentare il contributo alle soglie che ci sono state indicate, se vogliamo proteggere l’adeguatezza mantenendo l’obiettivo di un tasso di sostituzione non inferiore al 50% del reddito prodotto negli ultimi anni di attività, dob- CASSA DI PREVIDENZA 2/09 biamo utilizzare la leva dell’innalzamento dell’età per l’accesso alla pensione di vecchiaia come già esplorato, magari in modo poco ortodosso, da diverse Casse, e comunque già adottato in altri paesi Europei. 3) Ampliare le tutele assistenziali di tutti gli iscritti La Commissione Legislativa aveva individuato alcune tipologie di interventi assistenziali da sottoporre al Consiglio di Amministrazione come indirizzo e riguardavano: • • un contributo straordinario per i colleghi che muoiono senza che i superstiti, specialmente se minori, abbiano diritto ad alcun trattamento; un contributo straordinario idoneo a sanare i debiti contributivi trasmessi agli eredi senza diritto ad alcuna prestazione. Queste casistiche sono già state inserite nel regolamento di attuazione approvato dal Consiglio, mentre per quanto riguarda gli altri tre provvedimenti: Cassa Geometri a prendere le distanze da una gestione monocratica e poco attenta alle vere esigenze degli Enti Previdenziali ci consentono di privilegiare il confronto diretto su temi specifici di interesse comune favorendo sinergie sia nel settore degli investimenti (vedi Fondo F2i, Inarcheck ed altre iniziative che sono in corso) sia sul piano previdenziale per armonizzare il più possibile gli strumenti normativi e rafforzare con regole comuni condivise gli obiettivi della sostenibilità e della adeguatezza. 6) Migliorare l’efficienza della attività istituzionale, della gestione previdenziale e degli investimenti L’efficienza della attività istituzionale è un traguardo irrinunciabile ed è un indicatore indispensabile per qualificare l’attività di un Ente e dei suoi amministratori; perciò su questo la Cassa sta investendo e continuerà ad investire molte energie. • 4) Favorire l’inserimento delle giovani generazioni di professionisti Un primo provvedimento, che si va a sommare alle agevolazioni contributive per i nuovi iscritti, è stato già attuato consentendo l’accesso a finanziamenti agevolati a iscritti di età inferiore ai 35 anni per l’acquisto di attrezzature per l’attività professionale. Tale finanziamento, di importo massimo di 25.000 € al tasso del 4,5% e restituibile in 5 anni, dovrebbe fare riferimento ad una platea di circa 8.000 iscritti e l’impegno economico per la Cassa è previsto in circa 10 milioni di euro 5) Creare le premesse di una corretta integrazione normativa con le altre Casse del settore tecnico Le recenti vicissitudini relative alla associazione delle Casse Privatizzate AdEPP che hanno portato la La straordinaria opportunità dell’istituzione del Casellario Previdenziale, che ha consentito di sistemare la nostra banca dati, apre infinite prospettive di miglioramento sulla attività istituzionale, e la comunicazione che ieri vi è stata data della predisposizione di un manuale di tutte le procedure dei vari uffici - frutto di un lavoro notevole durato oltre un anno - è la base per conoscere a fondo la “macchina“ ed incidere in modo significativo su di essa per migliorare, razionalizzare e semplificare l’attività degli uffici. Tra gli obiettivi che il nuovo Consiglio si pone c’è quello di superare l’attuale meccanismo di raccolta delle denunce dei Modelli 17 verificando la possibilità di avere i dati direttamente dall’Agenzia delle Entrate e recuperare i pagamenti tramite F24, c’è la procedura informatica per le domande di pensione che, combinata con l’attività di front-office del Collegio, deve consentirci di abbreviare i tempi di erogazione e l’attività di formazione continua dei dipendenti dei Collegi per prepararci ad affrontare le problematiche di un eventuale accorpamento con altri Enti. Per quanto riguarda gli investimenti il punto più significativo da affrontare è quello relativo alla valutazione sulla opportunità di conferire il patrimonio immobiliare in un Fondo per usufruire di un sistema fiscale meno penalizzante e farne uno strumento di aggregazione anche con altre Casse sfruttando la notevole esperienza in materia di gestione che abbiamo accumulato in questi anni. IL TRIANGOLO l’istituzione di borse di studio per gli orfani dei colleghi; • l’istituzione di un contributo una-tantum per la nascita di un figlio; • l’individuazione di forme di tutela, anche assicurativa, per la lungodegenza, si è ritenuto di attendere la loro introduzione per valutarne attentamente l’impatto sotto il profilo dell’incidenza sui bilanci del fondo di solidarietà tenuto anche conto dell’incidenza, oggi non ancora ben quantificabile, degli interventi a favore dei colleghi che hanno subìto i danni dal terremoto. 5 CASSA DI PREVIDENZA 2/09 Tutti i contributi di previdenza e assistenza sociale obbligatoria si prescrivono e non possono più essere versati con il decorso di 5 anni. LA PRESCRIZIONE È REGOLATA DALLA LEGGE 335/95 Avv. GIAMPAOLO CERVELLI da : www.filodiritto.com Nota a sentenza n° 01109/2006 Con la sentenza n. 2034312006, depositata il 27 giugno 2006, la Suprema Corte dI Cassazione, Sezione Lavoro, è nuovamente intervenuta sul tema della prescrizione dei contributi, degli accessori e delle sanzioni dovute agli enti previdenziali privatizzati. Nella specie, si trattava di sanzioni dovute alla Cassa Forense per l’omessa comunicazione dell’ammontare del reddito professionale da parte di un iscritto con riferimento agli anni 1992 e 1993, sanzioni per le quali la Cassa Forense aveva notificato una cartella esattoriale successivamente opposta per la dedotta intervenuta prescrizione quinquennale del credito dell’ente previdenziale. IL TRIANGOLO La problematica della prescrizione dei contributi, degli accessori e delle sanzioni dovute agli enti previdenziali privatizzati concerne, in primo, luogo l’individuazione della normativa di riferimento, in quanto gli ordinamenti previdenziali dei singoli enti di previdenza (Cassa Forense, Cassa Commercialisti, Inarcassa, Cassa Ragionieri, Cassa Geometri ecc.) contemplano specifiche norme in tema di prescrizione che prevedono un termine decennale della prescrizione e una decorrenza della medesima fissata in coincidenza con l’invio, da parte dell’obbligato, della comunicazione obbligatoria annuale dei redditi e dei volumi d’affari prodotti. 6 Nel surriferito quadro normativo, è intervenuto il Legislatore del 1995, con la Legge n. 335/95 di riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare, prevedendo, ai commi 9 e 10 dell’art. 3, che tutti i contributi di previdenza e assistenza sociale obbligatoria si prescrivono e non possono più essere versati con il decorso di 5 anni. Si è posta e tuttora si pone la questione dell’applicabilità delle norme di cui alla Legge n. 335/95 in tema di prescrizione agli enti previdenziali privatizzati, soprattutto in relazione alla prassi di alcuni importanti enti del comparto (Inarcassa e Cassa Forense) di applicare la propria normativa speciale sui termini prescrizionale, considerando la medesima non abrogata dalle disposizioni richiamate della Legge n. 335/95. La Suprema Corte, con la sentenza in commento, ponendosi nel solco di una consolidata giurisprudenza di legittimità ha ribadito l’applicabilità delle disposizioni in tema di prescrizione di cui alla Legge n. 335/95, agli enti previdenziali privatizzati. In tal senso ha richiamato le precedenti decisioni numero 5522/2203 e 6340/2005 riferite a Cassa Forense, la prima e a Cassa Geometri la seconda. In effetti la Suprema Corte di Cassazione, in questa materia, non ha mostrato mai alcun genere di tentennamento avendo costantemente affermato l’applicabilità dei commi 9 e 10 dell’art. 3 della Legge n. 335/95 agli enti previdenziali privatizzati, sia sotto il profilo del termine di prescrizione applicabile (si veda in tal senso la già richiamata Cass. Civ. Sez. Lav. nn. 5522/2003 nonché Cass. Civ. Sez. Lav. n. 20343/2006 oggetto del presente commento), sia sotto il profilo dell’irricevibilità dei contributi prescritti (si vedano, sul punto Cass.Civ. Sez. Lav. nn. 2760/06, 24863/05, 6340/05, 23116/04, 9408/02, 9525/02, 330/02, 11140/01). Con la sentenza n. 20343/2006, la Suprema Corte di Cassazione ha posto in rilievo, tuttavia un’importante distinzione, precisando che, sia le disposizioni di cui ai commi 9 e 10 dell’art. 3 della Legge n. 335/95 che quelle di cui alle norme speciali dei singoli ordinamenti previdenziali degli enti privatizzati concernenti la prescrizione non riguardano le sanzioni per il tardivo o per l’omesso invio delle comunicazioni reddituali. Il sistema della riscossione dei contributi degli enti previdenziali privatizzati è fondato, infatti, sull’autodichiarazione dei redditi e dei volumi d’affari da parte del professionista entro un termine che ge- CASSA DI PREVIDENZA GIURISPRUDENZA Urbanistica, Edilizia, Distanze legali, Contratti 2/09 SENTENZE Gli enti previdenziali dei liberi professionisti hanno generalmente applicato a tali sanzioni lo stesso regime della prescrizione previsto per i contributi (5 o 10 anni decorrenti dall’invio della comunicazione reddituale da parte del professionista). La sentenza n. 20343/2006, invece, partendo dalla considerazione per cui la sanzione per tardiva omessa comunicazione dei dati reddituali non assume valenza accessoria rispetto ai contributi, ha ritenuto che alla stessa non sia applicabile il regime della prescrizione di cui all’art. 19 della Legge n. 576/1980 (analogo ad altre disposizioni in tema di prescrizione presenti in altri Ordinamenti libero professionali), il cui titolo recita: “prescrizione dei contributi” ma quello di cui all’art. 28 della Legge n. 689/81. In tale prospettiva, il termine di prescrizione risulta quinquennale (cioè lo stesso previsto dall’art. 3 commi 9 e 10 della Legge n. 335/95) ma tale termine decorre dalla commessa infrazione e non già, come prevederebbero le norme speciali degli enti previdenziali privatizzati, dalla data di invio della comunicazione reddituale. Per fare un esempio, ove la scadenza per l’invio della comunicazione reddituale del 1993, fosse il 30/9/1993 e la stessa fosse stata concretamente inviata solo nel 2005, la sanzione, - seguendo la linea interpretativa di Cass. Civ. n. 20343/2006, risulterebbe prescritta, - mentre, seguendo l’impostazione sin qui seguita dagli enti previdenziali privatizzati, risulterebbe tuttora esigibile. URBANISTICA Lottizzazione: nozione CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE III PENALE SENTENZA 26 GENNAIO 2009 N. 3481 Costituisce lottizzazione abusiva qualsiasi utilizzazione del suolo che, indipendentemente dall’entità del frazionamento fondiario e dal numero dei proprietari, preveda la realizzazione contemporanea o successiva di una pluralità di edifici a scopo residenziale, turistico o industriale, che postulino l’attuazione di opere di urbanizzazione primaria o secondaria, occorrenti per le necessità dell’insediamento. D.I.A.: manufatti CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE III PENALE SENTENZA 20 GENNAIO 2009 N. 2112 Non è applicabile il regime della DIA a lavori edilizi che interessino manufatti abusivi che non siano stati sanati né condonati, in quanto gli interventi ulteriori (sia pure riconducibili, nella loro oggettività, alle categorie della manutenzione straordinaria, del restauro e/ o risanamento conservativo, della ristrutturazione, della realizzazione di opere costituenti pertinenze urbanistiche) ripetono le caratteristiche di illegittimità dell’opera principale alla quale inseriscono strutturalmente (Cassazione penale – Sezione III – 19.04.06 n. 21490). EDILIZIA Trasformazione sottotetto in mansarda CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE III PENALE SENTENZA 31 GENNAIO 2008 N. 4981 La trasformazione di un sottotetto in mansarda costituisce mutamento della destinazione d’uso dell’immobile per il quale è necessario il rilascio della concessione edilizia. In assenza della quale il fatto integra l’ipotesi di reato di cui all’ art. 20 della legge 47/1985. Immobile a “rustico” CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE III PENALE SENTENZA 24 FEBBRAIO 2009 N. 8064 L’esecuzione di un immobile a “rustico” s’intende IL TRIANGOLO neralmente è fissato in riferimento alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione fiscale. La tardiva/omessa comunicazione dei dati reddituali all’ente di previdenza comporta l’applicazione di una sanzione (qualificata dalla giurisprudenza di legittimità come sanzione amministrativa). 7 GIURISPRUDENZA D.M. Economia e Finanze 23/03/2009 G.U. del 31/03/2009 2/09 I FABBRICATI DEL GRUPPO “D” riferita all’avvenuto completamento di tutte le strutture essenziali, tra le quali vanno ricompresse le tamponature esterne, atteso che queste determinano l’isolamento dell’immobile dalle intemperie e configurano l’opera nella sua fondamentale volumetria (Cassazione– Sezione III – 13.05.04 n. 26119). DISTANZE LEGALI Distanze fra costruzioni CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE II CIVILE SENTENZA 28 GENNAIO 2009, N. 2149 In tema di distanze tra le costruzioni, le prescrizioni del piano regolatore – trattandosi di atti complesso risultante dal concorso della volontà del Comune e della Regione – acquistano efficacia di norma giuridica integrativa del codice civile solo con l’approvazione del piano medesimo da parte dell’autorità regionale. IL TRIANGOLO CONTRATTI 8 CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE II CIVILE SENTENZA 21 FEBBRAIO 2008, N. 4522 Poiché nel caso di contratto preliminare di compravendita l’effetto traslativo è determinato soltanto dal contratto definitivo, sicché la ricorrenza dei requisiti di forma e sostanza necessari ai fini della validità del contratto traslativo non possono che fare riferimento alla legge vigente al momento della stipula di questo, la sopravvenienza, rispetto al momento di formazione del preliminare, della disposizione di cui all’art. 18, comma 2, legge 47/1985, con cui il legislatore aveva allora sancito il divieto di lottizzazione abusiva, opera non come causa di nullità del contratto preliminare bensì come impossibilità oggettiva di concludere il contratto definitivo, e precludendo la stipulazione di questo è ugualmente di impedimento all’emissione delle sentenza costitutiva ai sensi dell’art. 2932 cod. civ., che allo stesso si sostituisce. AGGIORNATI I COEFFICIENTI Il coefficiente aggiornato per l’anno 2009 relativo alla determinazione dell’ICI riguardante i fabbricati classificati nel gruppo D (non iscritti al Catasto) è di 1,04. Si riportano i coefficienti degli anni passati in ottemperanza all’art. 5 comma 3 del D.Lgs. 30 dicembre 1992 n. 504. per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno per l’anno e precedenti 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 1991 1990 1989 1988 1987 1986 1985 1984 1983 1982 = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = 1.04 1.09 1.12 1.16 1.19 1.26 1.30 1.35 1.38 1.43 1.45 1.47 1.50 1.55 1.60 1.65 1.68 1.70 1.73 1.81 1.90 1.98 2.14 2.31 2.47 2.64 2.80 = 2.97 NORMATIVA Aggiornato il Codice dei contratti pubblici (D.lgs 163/2006) 2/09 LE OPERE DI URBANIZZAZIONE “A SCOMPUTO” Con D.Lgs 152/2008 pubblicato sulla G.U. del 02/10/2008, denominato “terzo correttivo” al Codice dei contratti, è stata profondamente innovata la regolamentazione relativa all’esecuzione di opere di urbanizzazione a carico di privati. La norme, in vigore dal 17/10/2008, riguarda testualmente (art. 32, lettera g) i “lavori pubblici da realizzarsi da parte dei soggetti privati, titolari di permesso di costruire, che assumono in via diretta l’esecuzione delle opere di urbanizzazione a scomputo totale o parziale del contributo previsto per il rilascio del permesso, ai sensi dell’articolo 16, comma 2, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, e dell’articolo 28, comma 5 della legge 17 agosto 1942, n. 1150” La nuova normativa riguarda, pur con diversa regolamentazione, tutti gli interventi, a prescindere dal loro valore economico. La norma supera in tal modo la previgente doppia disciplina per le opere “sopra soglia” e per le opere “sotto soglia”, intendendosi per “soglia” rispetto al limite fissato dalla Unione Europea per gli appalti di rilevanza comunitaria. Parimente viene ora superata la precedente diversa regolamentazione fra interventi di urbanizzazione “primarie “ e “secondaria”. L’attuale normativa deriva da diversi pronunciamenti della Corte di Giustizia europea che ha ritenuto inadeguata la legislazione italiana in materia. In pratica la nuova normativa prevede che l’operatore privato a cui viene demandata, a scomputo del versamento degli oneri di urbanizzazione correlati con il rilascio di un permesso di costruire, l’esecuzione di opere di urbanizzazione dovrà affidare con gara l’esecuzione delle opere stesse. Nella nostra prassi professionale quotidiana l’esecuzione di opere di urbanizzazione a carico del privato si verifica piuttosto frequentemente e non è più relegata unicamente alla casistica dei piani attuativi. Spesso l’esecuzione di opere da parte dell’operatore privato viene prevista anche attraverso lo strumento del “permesso di costruire convenzionato” che, non configurandosi come “piano” at- tuativo, rientra pienamente nell’ambito disciplinare del geometra. La nuova regolamentazione relativa all’esecuzione delle opere urbanizzazione a scomputo è racchiusa nei seguenti articoli del Codice dei contratti. Art. 32. Amministrazioni aggiudicatrici e altri soggetti aggiudicatori (artt. 1 e 8, dir. 2004/18; art. 2, legge n. 109/1994; art. 1, d.lgs. n. 358/1992; artt. 2 e 3, co. 5, d.lgs. n. 157/1995) Salvo quanto dispongono il comma 2 e il comma 3, le norme del presente titolo, nonché quelle della parte I, IV e V, si applicano in relazione ai seguenti contratti, di importo pari o superiore alle soglie di cui all’articolo 28: omissis g) lavori pubblici da realizzarsi da parte dei soggetti privati, titolari di permesso di costruire, che assumono in via diretta l’esecuzione delle opere di urbanizzazione a scomputo totale o parziale del contributo previsto per il rilascio del permesso, ai sensi dell’articolo 16, comma 2, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, e dell’articolo 28, comma 5 della legge 17 agosto 1942, n. 1150. L’amministrazione che rilascia il permesso di costruire può prevedere che, in relazione alla realizzazione delle opere di urbanizzazione, l’avente diritto a richiedere il permesso di costruire presenti all’amministrazione stessa, in sede di richiesta del permesso di costruire, un progetto preliminare delle opere da eseguire, con l’indicazione del tempo massimo in cui devono essere completate, allegando lo schema del relativo contratto di appalto. L’amministrazione, sulla base del progetto preliminare, indice una gara con le modalità previste dall’articolo 55. Oggetto del contratto, previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta, sono la progettazione esecutiva e le esecuzioni di lavori. L’offerta relativa al prezzo indica distintamente il corrispettivo richiesto per la progettazione definitiva ed esecutiva, per l’esecuzione dei lavori e per gli oneri di sicurezza; omissis IL TRIANGOLO Geom. GIANLUCA SCACCHI 9 NORMATIVA 2/09 Incrocio con rotatoria Art. 122. Disciplina specifica per i contratti di lavori pubblici sotto soglia (art. 29, legge n. 109/1994; artt. 79, 80, 81 d.P.R. n. 554/1999) omissis 8. Per l’affidamento dei lavori pubblici di cui all’articolo 32, comma 1, lettera g), si applica la procedura prevista dall’articolo 57, comma 6; l’invito è rivolto ad almeno cinque soggetti se sussistono in tale numero aspiranti idonei. omissis IL TRIANGOLO Tralasciando l’approfondimento della limitata casistica delle opere sopra soglia comunitaria (attualmente fissata ad € 5.150,00) è opportuno spendere alcune considerazioni circa le opere “sotto soglia”. 10 Per le opere sotto soglia, che (come si vede) possono giungere anche ad importi rilevanti, si è ritenuto sufficiente prevedere a carico del titolare del permesso a costruire l’obbligo di adottare la procedura dell’art. 57, comma 6, che testualmente recita “ove possibile, la stazione appaltante individua gli operatori economici da consultare sulla base di informazioni riguardanti le caratteristiche di qualificazione economico finanziaria e tecnico organizzativa desunte dal mercato, nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza, rotazione, e seleziona al- meno tre operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei. Gli operatori economici selezionati vengono contemporaneamente invitati a presentare le offerte oggetto della negoziazione, con lettera contenente gli elementi essenziali della prestazione richiesta. La stazione appaltante sceglie l’operatore economico che ha offerto le condizioni più vantaggiose, secondo il criterio del prezzo più basso o dell’offerta economicamente più vantaggiosa, previa verifica del possesso dei requisiti di qualificazione previsti per l’affidamento di contratti di uguale importo mediante procedura aperta, ristretta, o negoziata previo bando.” In sostanza, seppur con la suddetta procedura semplificata comunemente denominata “trattativa privata”, le opere di urbanizzazione “a scomputo” del contributo per il rilascio del permesso di costruire dovranno essere affidate secondo le procedure del Codice dei contratti pubblici. Inoltre, le imprese invitate alla gara dovranno essere adeguatamente qualificate all’esecuzione di opere pubbliche secondo la vigente disciplina (D.P.R. 34/2000). Le novità sono di notevole portata e, complice una scrittura della nuova norma non esente da equivoci, saranno nei prossimi mesi probabile oggetto di interpretazione e di “indicazioni operative” da parte degli organismi preposti (Ministero delle infrastrutture, Autorità di vigilanza sui contratti pubblici). In attesa di detti chiarimenti è comunque importante sapere che la disciplina illustrata è a tutti gli effetti in vigore a far data dal 17/10/2008. NORMATIVA Nuovi criteri per gli Enti Locali previsti dalla D.G.R. n° 7977/2008 ai sensi del D.Lgs. n° 63/2008. 2/09 COMMISSIONI PAESAGGIO DGR n. 7977 del 6.08.08 - BURL n. 34 del 18.08.08 seo. Determinazione in merito alla verifica della sussistenza dei requisiti di organizzazione e di competenza tecnico-scentifica per l’esercizio delle funzioni paesaggistiche (art.146,c.6 del D. Lgs. n. 42/2004). ALLEGATO 1 Criteri per la verifica, nei soggetti delegati all’esercizio della funzione autorizzatoria in materia di paesaggio, della sussistenza dei requisiti di organizzazione e di competenza tecnico-scientifica stabiliti dall’art 146, comma 6 del d. lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 e successive modifiche ed integrazioni. Premessa Con il presente documento si dettano criteri cui gli Enti locali, titolari delle funzioni paesaggistiche loro attribuite dall’art. 80, commi 1, 3, 4 e 5 della legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 e successive modifiche ed integrazioni, dovranno attenersi al fine di continuare ad esercitare tali funzioni successivamente al 31 dicembre 2008. Perché ciò possa avvenire, garantendo in tal modo la continuità del quadro normativo regionale vigente,è necessario che, in base alle disposizioni dell’art. 146, comma 6 del D. Lgs. 26 marzo 2008 n. 63, “gli enti destinatari della delega dispongano di strutture in grado di assicurare un adeguato livello di competenze tecnico-scientifiche nonché di garantire la differenziazione tra attività di tutela paesaggistica ed esercizio di funzioni amministrative in materia urbanistico-edilizia”. Occorre quindi garantire sia un livello di competenza tecnico-scientifica che una differenziazione delle valutazioni paesaggistiche da quelle edilizie. Si ritiene che tali requisiti, considerata la nuova procedura autorizzatoria che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2009, siano soddisfatti a seguito della istituzione e nomina della Commissione per il paesaggio e dell’idoneo completamento della procedura autorizzatoria cui concorre il prescritto parere vincolante rilasciato dalla Soprintendenza ai Beni architettonici e per il paesaggio che contribuisce a garantire una valutazione specifica ed autonoma degli aspetti paesaggistici rispetto a quelli urbanistico-edilizi. AI fine di garantire la necessaria adeguata istruttoria tecnico-amministrativa relativa alle richieste di autorizzazione paesaggistica ogni Ente locale titolare di funzioni paesaggistiche dovrà individuare, secondo quanto indicato nei presenti criteri, la struttura tecnica o la specifica professionalità cui attribuire la responsabilità di verificare gli elaborati progettuali allegati alla richiesta di autorizzazione paesaggistica. acquisire il parere della Commissione per il paesaggio e trasmettere alla. Soprintendenza territorialmente competente tali documenti unitamente alla relazione tecnica illustrativa prevista dall’art. 146, comma 7 del D. Lgs. 63/2008. Con il presente atto, visto l’art. 81, comma 1 della legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 che stabiliva il termine del settembre 2005 per adempiere all’obbligo della costituzione della Commissione per il Paesaggio, si richiama tale obbligatorietà ai fini del legittimo esercizio delle funzioni paesaggistiche attribuite. IL TRIANGOLO La Giunta Regionale ha approvato la Delibera n. 7977 del 6.08.08 avente per oggetto: Esercizio delle funzioni paesaggistiche. Determinazione in merito alla verifica della sussistenza dei requisiti di organizzazione e di competenza tecnico-scientifica stabiliti dall’art.146, comma 6 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42. Con questo atto la Lombardia è la prima Regione italiana ad adeguarsi al Codice dei beni culturali e del paesaggio come modificato dal D. Lgs. n. 63/2008, volendo così preservare la sua politica sussidiaria nei confronti degli Enti Locali e dei gestori delle aree protette, che ormai da anni rilasciano le autorizzazioni paesaggistiche. È questo un passaggio importante, che vedrà tutti gli Enti impegnati ad ottemperare, entro il 14 novembre 2008, a quanto previsto dall’Allegato 1 alla DGR, per poter così conservare la potestà di interlocuzione con il cittadino, dopo che Regione Lombardia avrà effettuato, entro il 31 dicembre 2008, la verifica di sussistenza dei requisiti di organizzazione e di competenza tecnico-scientifica in capo agli Enti stessi. Si tratta di uno sforzo comune per far si che il paesaggio lombardo si integri al meglio con gli aspetti storico/ambientali ed in relazione con la volontà dei cittadini che abitano le diverse realtà territoriali lombarde. I capisaldi della nuova normativa a cui Enti locali ed Enti gestori dei Parchi si devono adeguare sono: - Istituzione di una Commissione Paesaggio a livello sovracomunale o a livello locale, competente e professionalmente adeguata; - Individuazione di una professionalità istruttoria distinta da quella operante nel settore edilizio/urbanistico. 11 NORMATIVA 2/09 Pertanto quegli Enti che, sulla base dei criteri di seguito illustrati, non avranno istituito e disciplinato la Commissione per il paesaggio e non avranno individuato la struttura tecnica o la specifica professionalità cui attribuire la responsabilità dell’istruttoria tecnicoamministrativa delle richieste di autorizzazione paesaggistica, non potranno esercitare dopo il 31 dicembre 2008 le funzioni paesaggistiche loro attribuite non essendo soddisfatti i requisiti stabiliti dell’art. 146, comma 6 del D. Lgs. 26 marzo 2008 n. 63. IL TRIANGOLO Competenze e ruolo della Commissione per il Paesaggio 12 Ai sensi e per gli effetti dell’art 81 della Legge Regionale 11 marzo 2005, n. 12, la Commissione per il Paesaggio ha il compito di esprimere pareri obbligatori, in merito al rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche per quanto riguarda le competenze amministrative attribuite agli Enti locali dall’art 80 della medesima legge. Tale Commissione deve essere composta da “soggetti aventi particolare e qualificata esperienza nella tutela paesaggisticoambientale”. L’articolo 148 del D. Lgs 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modifiche ed integrazioni, assegna alle Commissioni per il paesaggio il compito di esprimere pareri nell’ambito dei procedimenti autorizzatori previsti dagli articoli 146, 147 e 159 della norma citata. Il medesimo articolo stabilisce che la Commissione debba essere composta da “soggetti con particolare, pluriennale e qualificata esperienza nella tutela del paesaggio”. I criteri regionali, approvati con DGR n VIII/2121 del 13 marzo 2006, in attuazione della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12, hanno meglio precisato competenze, ambito di istituzione e requisiti dei membri della Commissione per il paesaggio. In particolare si è segnalata l’opportunità che alle Commissioni, oltre ai compiti esplicitamente attribuiti per legge, possa essere anche assegnato il compito di esprimere i pareri relativi all’irrogazione delle sanzioni amministrative ed agli accertamenti di compatibilità paesaggistica ai sensi degli articoli 167 e 181 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modifiche ed integrazioni, alle procedure di cui all’art. 32 della legge 28 febbraio 1985, n. 47 ed alla valutazione paesistica dei progetti, prevista dall’art. 30 delle Norme di Attuazione del PTPR per le aree non assoggettate a tutela paesaggistica, secondo le modalità stabilite dal- Passerella per attraversamento stradale le “linee guida per l’esame paesistico dei progetti” di cui alla DGR n. VII/11 045 dell’8 novembre 2002. Nei suddetti criteri si è altresì evidenziata l’opportunità di istituire le Commissioni per il paesaggio in forma consorziata tra più comuni contigui. appartenenti al medesimo ambito o alla stessa unità di paesaggio, come individuati dal Piano Territoriale Paesistico Regionale o dai Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale e dei Parchi, o comunque interessati da analoghe finalità di salvaguardia e valorizzazione di specifici sistemi di rilevanza paesaggistica sovralocale (quali ad esempio: la sussistenza di caratteri paesaggistici comuni, la presenza di un corso d’acqua o canale, l’appartenenza ad un medesimo ambito morfologico, la presenza di particolari tipologie di insediamenti, la presenza di un percorso storico e/o panoramico, etc.). La scelta di consorziarsi consente non solo una maggiore efficienza amministrativa (si riduce il numero delle Commissioni per il paesaggio comunali) ma. soprattutto, una più idonea ed efficace azione di salvaguardia e valorizzazione delle specifiche connotazioni del “paesaggio” locale, garantendo sinergie e coerenze di maggiore respiro non perseguibili tramite una politica di tutela costretta esclusivamente entro i confini amministrativi comunali. Infine è opportuno ribadire che la commissione per il paesaggio esprime il proprio parere prestando particolare attenzione alla coerenza dell’intervento in progetto con i principi, le norme e i vincoli degli strumenti paesaggistici vigenti. nell’ottica di una tutela complessiva del territorio, valutando gli interventi proposti in relazione alla compatibilità con i valori paesaggistici riconosciuti e la congruità con i criteri di gestione del bene tutelato, tenuto conto del Piano Paesaggistico regionale e dei criteri regionali soprarichiamati. NORMATIVA La Commissione per il Paesaggio deve essere composta da un numero minimo di componenti, compreso il Presidente, stabilito sulla base della dimensione demografica degli Enti locali, secondo la seguente tabella: - Comuni singoli o associati infer. a 15.000 ab. = minimo 3 componenti - Comunità Montane, Enti gestori dei Parchi, Province sup. a 15.001 ab. = minimo 5 componenti Il Presidente della Commissione dovrà essere in possesso di laurea e abilitazione all’esercizio della professione ed aver maturato una qualificata esperienza, come libero professionista o in qualità di pubblico dipendente, nell’ambito della tutela e valorizzazione dei beni paesaggistici. I componenti devono essere scelti tra i candidati che siano in possesso di diploma universitario o laurea o diploma di scuola media superiore in una materia attinente l’uso, la pianificazione e la gestione del territorio e del paesaggio, la progettazione edilizia ed urbanistica, la tutela dei beni architettonici e culturali, le scienze geologiche. naturali. geografiche ed ambientali. I componenti devono altresì aver maturato una qualificata esperienza, almeno triennale se laureati ed almeno quinquennale se diplomati, nell’ambito della libera professione o in qualità di pubblico dipendente. in una delle materie sopra indicate e con riferimento alla tipologia delle funzioni paesaggistiche attribuite all’ente locale al quale si presenta la candidatura. Il possesso del titolo di studio e dell’esperienza richiesta, nonché gli ulteriori titoli professionali (partecipazione a corsi di formazione. master. iscrizione in albi professionali o regionali, partecipazione alle Commissioni per il paesaggio) attinenti alla tutela e valorizzazione del paesaggio dovranno risultare dal curriculum individuale allegato alla candidatura presentata. Istituzione e nomina della Commissione per il Paesaggio Gli Enti titolari delle funzioni amministrative in materia paesaggistica, con specifico provvedimento e conformemente ai presenti criteri, istituiscono e disciplinano la “Commissione per il Paesaggio” ai sensi dell’art. 81, commi 1 e 2 della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 e dell’articolo 148 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42. e successive modifiche ed integrazioni. I membri della Commissione del paesaggio sono nominati, con il medesimo provvedimento istitutivo o con successivo specifico atto, sulla base dei criteri e del possesso dei requisiti indicati al punto precedente ed a seguito di comparazione dei curricula delle candidature presentate. Il provvedimento di nomina dovrà dare atto della congruenza dei titoli posseduti dai candidati prescelti rispetto a quanto previsto dai presenti criteri. Sono ovviamente fatte salve le norme vigenti relativamente ai casi di incompatibilità. AI riguardo si precisa che i componenti non possono essere contestualmente membri della Commissione Edilizia e/o urbanistica o svolgere incarichi professionali di progettazione edilizia presso il medesimo Ente locale. Va ulteriormente ricordato, alla luce dei presenti criteri, che l‘istituzione e la nomina di una specifica Commissione per il paesaggio presso ogni Ente locale titolare di funzioni paesaggistiche (Comuni, Province, Parchi, Comunità Montane) costituisce elemento necessario ai fini del legittimo esercizio delle funzioni stesse dopo il 31 dicembre 2008. Relativamente ai Comuni si ribadisce, in sintonia con i criteri di cui alla DGR n. VIII/2121 del 13 marzo 2006, l’opportunità che la Commissione per il paesaggio sia costituita in forma consorziata o associata. A tal fine, i Comuni che non abbiano una propria Commissione locale per il paesaggio, possono istituirne una in forma consorziata con i comuni contermini sulla base: • dell’appartenenza al medesimo ambito o alla stessa unità tipologica di paesaggio, come individuati dal Piano Territoriale Paesistico Regionale o dai Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale e dei Parchi, o comunque interessati da analoghe finalità di salvaguardia e valorizzazione di specifici sistemi di rilevanza paesaggistica sovra locale; • delle aggregazioni delle unioni esistenti di comuni, consorziati per lo svolgimento di altre attività o fornitura di servizi similari; • di unioni e/o associazioni di comuni costituite appositamente. Si segnala la possibilità, in base alle disposizioni del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (‘’Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”), di stipulare convenzioni tra comuni, o tra comuni ed altri Enti locali sovracomunali (Comunità Montane, Enti gestori dei Parchi, Province), per la costituzione delle Commissioni per il paesaggio: tali convenzioni dovranno chiaramente indicare i rapporti tra i diversi Enti anche relativamente alle competenze attribuite, alla composizione, nomina e durata della Commissione stessa. Gli Enti locali titolari di funzioni paesaggistiche che abbiano già istituito una Commissione per il Paesaggio, ai sensi dell’art 81, commi 1 e 2 della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12, non debbono provvedere ad una nuova istituzione qualora quella esistente risulti, sulla base di esplicita dichiarazione dell’Ente, adeguata e conforme ai presenti criteri. IL TRIANGOLO 2/09 Requisiti per i componenti della Commissione per il Paesaggio 13 IMPOSTE E TASSE 2/09 Finanziaria 2009 AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE A FAVORE DELLA PICCOLA PROPRIETÀ CONTADINA CONSULENTE IMMOBILIARE n. 830-2009 Anche la Finanziaria 2009 (legge 203/2008) non ha potuto fare a meno di sancire la disposizione di proroga del termine concernente le agevolazioni tributarie per la formazione e l’arrotondamento della proprietà contadina di cui alla vigente legge 604/1954. La nuova scadenza per usufruire dei relativi benefici fiscali è ora il 31 dicembre 2009. IL TRIANGOLO L’art. 2, comma 8, della legge 203/2008 (Finanziaria 2009), nel ricalcare la tecnica legislativa adoperata già dalle precedenti leggi finanziarie, ha stabilito espressamente che il termine del 31 dicembre 2008, previsto dall’art. 1, comma 173, della legge 244/2007 (Finanziaria 2008), è prorogato al 31 dicembre2009. Anche l’approvazione della Finanziaria 2009, dunque, ha legittimato la consueta proroga nel termine per beneficiare delle agevolazioni fiscali disposte a favore della “piccola proprietà contadina” (PPC). Come si ricorderà, la disposizione di proroga è un ritornello che dura da più di mezzo secolo. Lo stupore (a nostro parere) non è tanto rappresentato dalla previsione agevolativi, quanto dalla continua formulazione della stessa che ben potrebbe essere collocata “a regime” anziché nel coacervo nelle disposizioni “annuali”. Come noto, le agevolazioni riguardano l’acquisto di terreni agricoli da parte di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (IAP). Per detti trasferimenti si rendono applicabili l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo, il pagamento delle imposte di registro e ipotecaria in misura fissa (€. 168 euro per tributo) e la corresponsione dell’imposta catastale in misura proporzionale (1%). 14 Ambito soggettivo e oggettivo I soggetti interessati ai citati benefici fiscali, dunque, sono tutti coloro che hanno lo status di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo professionale, comprese le società agricole di cui al vigente D.Lgs. 99/2004, mentre dal punto di vista oggettivo l’acquisto agevolabile deve riguardare i terreni idonei (superficie coltivabile rapportata alla capacità lavorativa del nucleo familiare) alla formazione o all’arrotondamento della proprietà contadina. Si ricorda che per “formazione” deve intendersi l’ac- quisto di fondi rustici finalizzati a costituire una piccola proprietà diretto-coltivatrice (affittuari, coadiuvanti), mentre per “arrotondamento” s’intende il trasferimento a qualsiasi titolo di fondi rustici al fine di accrescere la dimensione dell’azienda agricola. Si rammenta altresì che la Corte di Cassazione (sezione tributaria) ha ribadito il principio secondo cui le agevolazioni fiscali si applicano anche al coltivatore diretto che acquisti solamente la nuda proprietà di un terreno da lui coltivato (ex pluribus, sent. n. 26394 del 5 dicembre 2005). Infine, è appena il caso di rimarcare la precisazione secondo la quale l’attenuazione dei vincoli in materia di formazione e arrotondamento della “piccola proprietà contadina” trova applicazione anche nei casi in cui gli acquisti dei fondi siano stati effettuati in data anteriore al 30 giugno 2001 (entrata in vigore del D.Lgs. 228/2001), ma a condizione che i relativi atti rivendita, dai quali dipende l’eventuale decadenza dalle agevolazioni, vengano posti in essere successivamente a tale data (Agenzia delle entrate, circ. n. 63/E del 26 novembre 2007). L’autorevole interprete, diversamente dal pensiero di una parte della giurisprudenza tributaria di merito (si veda Comm. trib. reg. Emilia Romagna, Sez. XVIII, sent. N. 97 dell’11 ottobre 2005) e di legittimità (Cass., Sez. trib., sent. n. 10547 dell’8 maggio 2006), ha indicato le seguenti soluzioni. 1. Atti di acquisto stipulati da 30 maggio 1996 Gli atti ricadono nella disposizione di cui all’art. 11, comma 5, del D.Lgs. 228/2001, con applicazione quindi del vincolo quinquennale. 2. Atti di acquisto stipulati prima del 30 maggio 1996 Gli atti vanno distinti a seconda del momento della rivendita: - se è avvenuta prima del 30 giugno 2001, si applica il vincolo decennale; - se è avvenuta a decorrere da 30 giugno 2001, si applica il vincolo quinquennale, con la conseguenza che l’atto rimane agevolabile anche se il periodo intercorrente tra la data dell’atto di acquisto e quella dell’atto di alienazione è inferiore a 10 anni. Successivamente la medesima Agenzia delle entrate ha chiarito altresì che, al fine di riconoscere all’imprenditore agricolo professionale le agevolazioni fiscali previste in materia di imposte indirette a favore delle persone IMPOSTE E TASSE fisiche coltivatori diretti, è necessaria la sussistenza delle condizioni di cui all’art. 2 della legge 604/1954;, oltre all’Iscrizione nella gestione previdenziale e assistenziale propria degli IAP, vale a dire quella dei “lavoratori autonomi agricoli“ amministrata dall‘lNPS, (ris. n. 350/E del 29 novembre 2007). mine triennale stabilito dalla norma di legge, a condizione però che il ritardo della presentazione dell’apposita certificazione non dipenda dal soggetto interessato (Cass., Sez. trib., ex piuribus, sent n. 14671 del 12 luglio 2005; in senso conforme, Agenzia delle entrate, circ. n. 32/E del 23 maggio 2007). Benefici tributari Le agevolazioni riguardano le Imposte cosiddette “indirette” e consistono, oltre alla esenzione dal pagamento dell’Imposta di bollo (art. 21 della Tabella, allegato B, annessa al vigente D.P.R. 642/1972), nell’applicazione dei seguenti altri tributi: La prassi Nell’economia del discorso non possiamo fare a meno di segnalare altri rilevanti chiarimenti forniti dalla stessa Agenzia delle entrate. In particolare, con ris. n. 3/E del 4 gennaio 2008 è stato precisato che l’atto di conferimento di terreni agricoli in società di persone, avente la qualifica di IAP, è esente dal pagamento dell’imposta di bollo e va assoggettato alle sole imposte di registro e ipotecaria in misura fissa (in senso conforme, Cass., Sez. trib. sent. n. 26394 del 5 dicembre 2005; Sez. I civile, sent. n. 4409 del 10 maggio 1996). Con ris. n. 279/E del 4 luglio 2008, è stato chiarito che non si verifica la decadenza dalle agevolazioni in commento qualora il fondo acquietato, prima del decorso di un quinquennio, sia concesso in affitto a una società di persone di cui il conferente (coltivatore diretto) risulti socio e continui a coltivare direttamente il fondo conferito. Successivamente con ris. n. 325/E e n. 324/E del 30 luglio 2008 è stato ribadito nella profonda sostanza - che la nozione di “alienazione” (art. 7, primo comma, della legge 604/1954) abbraccia qualunque trasferimento della proprietà del fondo, a prescindere quindi dalla causa giuridico-economica che lo determina. Pertanto, devono ritenersi compresi anche l’atto di acquisto di un terreno e la sua successiva permuta con altro terreno. Ne discende che la permuta, in quanto negozio idoneo a trasferire la proprietà di un bene a favore di un terzo (in senso conforme, Cass., Sez. trib., ex pluribus, sent. n. 8369 del 10 aprile 2006) integra una causa di decadenza dalle agevolazioni fiscali previste per la PPC, ove comporti il passaggio (a favore di terzi) di un fondo acquistato nell’ultimo quinquennio con i relativi benefici tributari. Recentemente, infine, con ris. n. 455/E del 1° dicembre 2008 è stato ribadito che non si verifica alcuna decadenza dalle agevolazioni previste per la PPC nel caso in cui un coltivatore diretto, prima del decorso di un quinquennio dall’acquisto, conferisca il fondo acquistato in una società agricola in accomandita semplice (della quale il coltivatore diretto sia socio accomandatario e gli altri soci siano il coniuge e un figlio). Ai fini del mantenimento dell’agevolazione tributaria in esame, tuttavia, è necessario che il coltivatore diretto-conferente continui a rivestire la qualità di socio accomandatario nella conferitaria e coltivi direttamente il fondo conferito. - imposta di registro in misura fissa (168 euro), in luogo delle misure proporzionali del 15% (aliquota ordinaria) o dell’8% (aliquota ridotta); - imposta ipotecaria in misura fissa (168 euro), in luogo dell’aliquota proporzionale del 2%; - imposta catastale in misura proporzionaIe dell’1 %. Per le cessioni dei terreni montani l’art. 9, comma 2, del vigente D.P.R. 601/1973 stabilisce apertis verbis che i trasferimenti di proprietà a qualsiasi titolo di fondi rustici, fatti a scopo di arrotondamento o di accorpamento di proprietà diretto-coltivatrici, singole o associate, sono assoggettati alle imposte di registro e ipotecaria in misura fissa e sono esenti dall’imposta catastale (Ag. entrate, ris. n. 201/E del 2 ,agosto 2007). Le medesime agevolazioni si applicano anche a favore delle cooperative agricole che conducono direttamente i terreni (cfr. Ag. entrate, ris. n. 244/E del 16 giugno 2008 e circ. n. 13/E del 31 gennaio 2002; Corte Cost., ord. n. 23 del 19 gennaio 2005; Cass., Sez. trib., ex pluribus, sent. n. 14601 del 1° ottobre 2003). Requisiti Per accedere alle suddette agevolazioni fiscali l’acquirente, i permutanti e l’enfiteuta devono produrre, in sede di stipula dell’atto di compravendita o al momento della sua registrazione, anche un certificato dell’Assessorato provinciale dell’ agricoltura competente attestante la sussistenza dei requisiti per usufruire del benefici tributari. AI riguardo è opportuno segnalare che: - il giudice tributario può autonomamente accertare l’esistenza dello status di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo professionale, dovendo escludersi che l’esercizio del potere di certificazione relativo alla sussistenza o meno di tale status, attribuito dalla legge a un Ufficio competente, possa svolgere alcun effetto preclusivo o condizionante rispetto alla piena tutela del diritto soggettivo all’agevolazione fiscale (Cass., Sez. Unite civ., sent. n. 12903 del 30 dicembre 1998; Sez. trib., ex pluribus, sent n. 11152 del 15 maggio 2006); - i requisiti possono essere attestati anche oltre il ter- IL TRIANGOLO 2/09 15 IMPOSTE E TASSE 2/09 Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che disciplina i termini e le modalità per l’invio della comunicazione 2009. DETRAZIONI 55% - PRONTO IL MODELLO DI COMUNICAZIONE Con più di due mesi di ritardo, è finalmente arrivato il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che disciplina i termini e le modalità per l’invio della comunicazione relativa alla detrazione del 55% sostenute nel 2009. Il provvedimento in data 6 maggio 2009, contiene infatti, il modello di comunicazione (e le relative istruzioni) per gli interventi di riqualificazione energetica che proseguono oltre il periodo d’imposta (ai sensi dell’art. 29 del DL 185/2008 anticrisi) per fruire della detrazione del 55% delle spese per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, sull’involucro di edifici esistenti, di installazione di pannelli solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. Il modello – spiega l’Agenzia – deve essere utilizzato: - per comunicare le spese sostenute nei periodi d’imposta precedenti a quello in cui i lavori sono terminati, con riferimento ai soli lavori che proseguono oltre il periodo d’imposta; - per comunicare le spese sostenute nel 2009 e negli anni successivi. IL TRIANGOLO Pertanto, le prime comunicazioni dovranno essere inviate all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente in via telematica, direttamente dai soggetti interessati o tramite gli intermediari abilitati, entro il 31 marzo 2010, indicando le spese sostenute nel 2009, qualora i lavori non siano già terminati entro il 31 dicembre 2009. Per gli interventi i cui lavori proseguono in più periodi d’imposta, deve essere presentato un modello per ciascun periodo d’imposta. 16 La comunicazione non dovrà essere inviata in caso di lavori iniziati e conclusi nel medesimo periodo d’imposta, né per i periodi d’imposta in cui non sono state sostenute spese. I soggetti diversi dalle persone fisiche, con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, devono inviare la comunicazione entro 90 giorni dal termine del periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese. I contribuenti che intendono avvalersi della detrazione devono in ogni caso continuare ad in- viare all’ENEA, attraverso il sito internet http://finanziaria2009.acs.enea.it/, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, i dati indicati nel DM 19 febbraio 2007. Il provvedimento delle Entrate disciplina anche termini e modalità di comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati in possesso dell’ENEA. Entro l’ultimo giorno del mese successivo al ricevimento della comunicazione di fine lavori, l’Enea trasmette per via telematica all’Agenzia delle Entrate i seguenti dati, in proprio possesso ai sensi del DM 19 febbraio 2007: a) dati identificativi del soggetto dichiarante; b) dati identificativi dell’immobile oggetto degli interventi; c) interventi eseguiti sull’immobile secondo le tipologie previste dall’articolo 1, commi da 344 a 347, della legge 296/2006 (Finanziaria 2007); d) data inizio lavori; e) data fine lavori; f) risparmio annuo di energia in fonti primarie previsto per gli interventi; g) costo degli interventi di riqualificazione energetica al netto delle spese professionali; h) ammontare delle spese per le quali si ha diritto a fruire della detrazione d’imposta; i) costo delle spese professionali, ove previsto; j) dati identificativi del tecnico abilitato che ha rilasciato l’attestato di certificazione o di qualificazione energetica, ove previsto. Qualora siano stati effettuati diversi interventi sullo stesso immobile, i dati di cui alle lettere da f) a i) devono essere specificati in relazione a ciascuna delle tipologie di intervento individuate nella comunicazione. Per i lavori terminati tra il 1° gennaio 2009 ed il 6 maggio 2009, data di pubblicazione del presente provvedimento, tutti i dati sono trasmessi dall’ENEA all’Agenzia delle Entrate, con le stesse modalità, entro il 30 settembre 2009. Mancano ancora le modifiche al DM 19 febbraio 2007 che semplificheranno le procedure e gli adempimenti amministrativi a carico dei contribuenti. IMPOSTE E TASSE 2/09 La legge finanziaria 2007 ha introdotto una detrazione d’imposta del 55 per cento, in relazione alle spese sostenute per interventi finalizzati al risparmio energetico. Sono legittimati a fruire della detrazione i contribuenti, residenti e non residenti, che possiedono o detengono l’immobile sul quale vengono effettuati gli interventi di riqualificazione energetica e che sostengono le relative spese, nonché i familiari con essi conviventi. Questi ultimi sono ammessi a fruire della detrazione, purché abbiano sostenuto le spese, solo nel caso di lavori inerenti immobili che non sono strumentali all’attività di impresa, arte o professione. In caso di comproprietà, contitolarità di diritti reali o di coesistenza di più diritti reali sullo stesso immobile, ovvero di pluralità di locatari o comodatari, se le spese sono sostenute da più soggetti, per fruire della detrazione, la comunicazione può essere trasmessa da uno soltanto di essi. Per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali la comunicazione può essere trasmessa dall’amministratore del condominio o da uno dei condomini. Tutti i soggetti che intendono avvalersi della detrazione sono tenuti a trasmettere all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori, attraverso il sito internet http://efficienzaenergetica.acs.enea.it, ottenendo ricevuta informatica, i dati indicati nel Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro dello Sviluppo economico del 19 febbraio 2007 e successive modifiche ed integrazioni. CHI È TENUTO A PRESENTARE IL MODELLO DI COMUNICAZIONE I contribuenti che effettuano interventi di riqualificazione energetica devono inviare il presente modello esclusivamente nel caso in cui i lavori proseguano oltre il periodo d’imposta nel quale sono iniziati per comunicare le spese sostenute nei periodi d’imposta precedenti a quello in cui i lavori sono terminati. Il modello deve essere utilizzato per comunicare le spese sostenute a partire dal periodo d’imposta 2009. I soggetti diversi dalle persone fisiche, con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, devono inviare la presente comunicazione con riferimento alle spese sostenute a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2008. Pertanto, la presente comunicazione non deve essere inviata nelle seguenti ipotesi: • per lavori iniziati e conclusi nel medesimo periodo d’imposta; • per il periodo o per i periodi d’imposta in cui non sono sostenute spese. Per gli interventi i cui lavori proseguono in più periodi d’imposta, deve essere presentato un modello per ciascun periodo d’imposta. TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE Le persone fisiche e comunque tutti i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare devono inviare la presente comunicazione all’Agenzia delle entrate entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese. Pertanto le prime comunicazioni devono essere inviate a partire dall’anno 2010. Ad esempio un contribuente che ha iniziato, nel corso dell’anno 2009, lavori per interventi di riqualificazione energetica che proseguono nell’anno 2010, è tenuto ad inviare la presente comunicazione entro il 31 marzo 2010. I soggetti diversi dalle persone fisiche, con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, devono inviare la comunicazione entro 90 giorni dal termine del periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese. La presente comunicazione deve essere trasmessa esclusivamente per via telematica, direttamente dal contribuente o tramite soggetti incaricati di cui all’art. 3, commi 2-bis e 3, del D.P.R. 27 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni (professionisti, associazioni di categoria, CAF, altri soggetti). Si precisa che per gli interventi i cui lavori proseguono per più periodi d’imposta, il modello deve essere presentato entro novanta giorni dal termine di ciascun periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese oggetto della comunicazione. REPERIBILITÀ DEL MODELLO Il presente modello e le relative istruzioni sono resi gratuitamente disponibili in formato elettronico e possono essere prelevati dal sito Internet dell’Agenzia delle entrate www.agenziaentrate.gov.it o dal sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze www.finanze.gov.it. Indicare l’anno in cui sono state sostenute le spese per le quali si intende fruire della detrazione d’imposta del 55 per cento. Ad esempio un contribuente che ha iniziato, nel corso del 2009, lavori per interventi di riqualificazione energetica che proseguono nel 2010, è tenuto ad inviare la presente comunicazione entro il 31 marzo 2010, indicando co- IL TRIANGOLO MODALITÀ DI COMUNICAZIONE. 17 IMPOSTE E TASSE 2/09 Pannelli solari in una Stazione di Servizio me periodo di riferimento l’anno 2009. I soggetti diversi dalle persone fisiche con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare devono indicare il periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese per le quali intendono fruire della detrazione d’imposta del 55 per cento. Ad esempio, un soggetto con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, 1° luglio – 30 giugno, che ha iniziato nel mese di luglio 2009 lavori per interventi di riqualificazione energetica che proseguono oltre il 30 giugno 2010, è tenuto ad inviare la presente comunicazione entro il 28 settembre 2010, indicando come periodo di riferimento il periodo d’imposta dall’1/07/2009 al 30/06/2010. Lo stesso soggetto, invece, non dovrà inviare la presente comunicazione per le spese sostenute anteriormente al 1° luglio 2009 poiché non sono oggetto di comunicazione le spese sostenute nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2008. IL TRIANGOLO ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE 18 (Art. 29, comma 6, del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2) Nella sezione devono essere indicati il codice fiscale e i dati anagrafici ovvero la denominazione o ragione sociale del soggetto “possessore” (proprietario o titolare di altro diritto reale) ovvero “detentore” dell’immobile (locatario, comodatario), barrando la relativa casella. È necessario barrare anche la casella “contitolare” in caso di comproprietà, contitolarità di diritti reali o di coesistenza di più diritti reali sullo stesso immobile, ovvero di pluralità di locatari o comodatari, se più soggetti hanno diritto alla detrazione. Per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali devono essere indicati il codice fiscale e i dati anagrafici della persona fisica che trasmette la comunicazione, barrando la casella “amministratore” del condominio o “condomino”. Deve essere inoltre indicato, nell’apposito spazio, il codice fiscale del condominio. I soggetti non residenti devono indicare, inoltre, lo stato estero di residenza e il relativo codice rilevabile dall’elenco degli Stati esteri allegato alle istruzioni del modello Unico e pubblicato nel sito internet dell’Agenzia delle entrate www.agenziaentrate.gov.it. Il presente riquadro deve essere compilato soltanto nel caso in cui il dichiarante sia un soggetto diverso da colui che sottoscrive la presente comunicazione (ad esempio tutore di minore, rappresentante di società). Nel caso in cui il dichiarante sia un soggetto diverso da persona fisica la comunicazione deve essere sottoscritta, a pena di nullità, dal rappresentante legale IMPOSTE E TASSE 2/09 Devono essere indicati il codice fiscale, il cognome, il nome, la data e il luogo di nascita del soggetto che sottoscrive la dichiarazione e, nell’ipotesi in cui il rappresentante legale della società o dell’ente dichiarante sia una società, va indicato anche il codice fiscale di quest’ultima. Per quanto riguarda il codice di carica, lo stesso deve essere desunto dalla relativa tabella presente nelle istruzioni per la compilazione dei modelli di dichiarazione UNICO, disponibili alla data di presentazione della presente comunicazione e pubblicati nel sito internet dell’Agenzia delle entrate www.agenziaentrate.gov.it. Indicare i dati catastali dell’immobile su cui sono eseguiti i lavori, rilevabili dal certificato catastale o dall’atto di compravendita. In mancanza dei dati catastali identificativi dell’immobile, devono essere indicati gli estremi della domanda di accatastamento. Barrare la casella o le caselle relative agli interventi che proseguono oltre il periodo d’imposta, effettuati sull’immobile individuato nella comunicazione e indicare l’ammontare delle spese corrispondenti, sostenute nel periodo di riferimento. Le tipologie di interventi elencate sono previste dall’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) rispettivamente ai commi 344, 345, 346 e 347. Le relative disposizioni attuative sono contenute nel Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico del 19 febbraio 2007 e successive modifiche ed integrazioni e nel Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico dell’11 marzo 2008 e successive modifiche ed integrazioni. Per ciascuna tipologia di intervento è previsto un importo massimo di detrazione fruibile che deve intendersi riferito a ciascuna unità immobiliare oggetto dell’intervento. Nell’ipotesi, invece, di interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, di cui al comma 344 dell’art. 1 della citata legge finanziaria, il limite massimo di detrazione deve intendersi riferito all’intero edificio. Per chiarimenti ed ulteriori approfondimenti consultare il sito internet dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it ed in particolare la guida fiscale “Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico” e la Documentazione tributaria, nonché il sito internet dell’ENEA http://efficienzaenergetica.acs.enea.it. INTERVENTI E VALORE MASSIMO DELLA DETRAZIONE FISCALE Interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale è di 100.000 euro (55% di 181.818,18 euro). La categoria degli “interventi di riqualificazione energetica” comprende qualsiasi intervento, o insieme sistematico di interventi, che incida sulla prestazione energetica dell’edificio, realizzando la maggior efficienza energetica secondo i valori pubblicati nelle tabelle riportate nell’allegato A del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 11 marzo 2008. Interventi sull’involucro di edifici esistenti Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale è di 60.000 euro (55% di 109.090,90 euro). Si tratta degli interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti, riguardanti strutture opache orizzontali (coperture, pavimenti), verticali (pareti generalmente esterne), finestre comprensive di infissi, delimitanti il volume riscaldato, verso l’esterno o verso vani non riscaldati, che rispettano gli specifici requisiti tecnici evidenziati nell’apposita tabella di cui all’allegato B del Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 11 marzo 2008. Interventi di installazione di pannelli solari Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale è di 60.000 euro (55% di 109.090,90 euro). Interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale è di 30.000 euro (55% di 54.545,45 euro). Per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale si intendono quelli concernenti la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione. L’agevolazione è ammessa anche per la sostituzione integrale di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia. Indicare la data di inizio dei lavori relativi agli interventi di riqualificazione energetica indicati nel modello. Il modello deve essere sottoscritto, a pena di nullità, dal contribuente o da chi ne ha la rappresentanza legale o negoziale. Il riquadro deve essere compilato e sottoscritto solo dall’intermediario che trasmette la comunicazione. L’intermediario deve riportare: il proprio codice fiscale; se si tratta di CAF, il proprio numero di iscrizione all’albo; la data (giorno, mese e anno) di assunzione dell’impegno a trasmettere la comunicazione. IL TRIANGOLO della società o ente dichiarante o, in mancanza, da chi ne ha l’amministrazione anche di fatto o dal rappresentante negoziale. 19 IMPOSTE E TASSE 2/09 genzia ntrate INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA COMUNICAZIONE PER LAVORI CHE PROSEGUONO OLTRE IL PERIODO D’IMPOSTA (DETRAZIONE D’IMPOSTA DEL 55%) Articolo 29, comma 6, del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2 PERIODO DI RIFERIMENTO DATI DEL DICHIARANTE RISERVATO AI SOGGETTI CON PERIODO D’IMPOSTA DIVERSO DALL’ANNO SOLARE ANNO mese anno dal giorno mese anno al Codice fiscale Possessore PROPRIETÀ PRIVATA PROPRIETÀ COMUNE Persone fisiche giorno PERIODO D’IMPOSTA Detentore Contitolare Amministratore Condomino Cognome Codice fiscale del condominio Sesso Nome (barrare la relativa casella) M Data di nascita giorno Soggetti diversi dalle persone fisiche Soggetti non residenti RISERVATO A CHI FIRMA LA COMUNICAZIONE PER CONTO DI ALTRI (es. rappresentante di società, tutore di minore) DATI DELL’IMMOBILE mese anno F Provincia (sigla) Comune (o Stato estero) di nascita Denominazione o ragione sociale Codice Stato estero Stato estero di residenza Codice fiscale del sottoscrittore Numero di identificazione fiscale estero Codice carica Cognome Codice fiscale società dichiarante Sesso Nome (barrare la relativa casella) M Data di nascita giorno mese anno F Provincia (sigla) Comune (o Stato estero) di nascita Provincia (sigla) Comune Indirizzo CAP N. civico Codice catastale Foglio Numero/Particella Sub DATI DEL CATASTO Data giorno DATI DOMANDA DI ACCATASTAMENTO TIPOLOGIE DI INTERVENTI E SPESE SOSTENUTE NEL PERIODO DI RIFERIMENTO DATA INIZIO LAVORI mese anno Numero protocollo INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI EDIFICI ESISTENTI (comma 344) ,00 INTERVENTI SULL’INVOLUCRO DI EDIFICI ESISTENTI (comma 345) ,00 INTERVENTI DI INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI (comma 346) ,00 INTERVENTI DI SOSTITUZIONE DI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE (comma 347) ,00 giorno mese anno SOTTOSCRIZIONE IL TRIANGOLO FIRMA 20 IMPEGNO ALLA PRESENTAZIONE TELEMATICA Riservato all’intermediario N. iscrizione all’albo dei C.A.F. Codice fiscale dell’intermediario Data dell’impegno giorno mese anno FIRMA DELL’INTERMEDIARIO CULTURA Approfondimento culturale 2/09 LA GIORNATA MONDIALE DELL’URBANESIMO Il simbolo Aria-Sole-Vegetazione rappresenta le intenzioni degli urbanisti di dar forma e funzione allo spazio urbano, tenendo presente gli aspetti sociologici, economici e culturali. Scrive Alberto Sartoris nell’Introduzione alla architettura moderna (edizione 1949 - Hoepli . Milano): “L’urbanesimo – organizzazione di tutte le funzioni della vita collettiva negli e fra gli agglomerati - ha quasi sempre tenuto conto,attraverso le età, dei mezzi più efficaci forniti della tenica ed ha pure costantemente cercato di fare risolvere dall’estetica il problema dell’architettura pura, opponendolo a quello dell’architettura decorativa. Quest’ultima gode di maggiorsimpatia nei lavori di moltissimi architetti contemporanei, i quali, per quanto attaccatialla scuola moderna, culturalmente e quindi tecnicamente vivono di imprestati e di accatti di fuori via il più delle volte in aperto contrasto con le precise esigenze dell’organismo razionalista. D’altronde, dal lato vitalità, l’architettura decorativa non ha mai avuto valore contemporaneo”. Landscape Urbanism, una rinnovata urbanistica per uno sviluppo diverso Nuove alleanze tra natura e cultura per un progetto paesaggio Arch. Andreas Kipar - Studio KLA Milano – Duisburg (Germania) L’Europa deve affrontare nel prossimo futuro una grande sfida: da un lato il fenomeno della densificazione delle aree urbane che sempre più trasformeranno le città in vere e proprie metropoli e renderanno le loro dimensioni sempre più simili a quelle di ambiti regionali (le mega-city-region) e, dall’altro, le città che pian piano, a causa anche delle dismissioni industriali, si andranno restringendo, un fenomeno già conosciuto in Europa come “contracted cities”. In questo quadro di tendenze uguali e contrarie, il paesaggio, come già indica la Convenzione Europea del Paesaggio del 2000, assume diverse funzioni e lancia nuove sfi de ma pone anche quesiti inesplorati agli ambiti disciplinari dell’architettura del paesaggio e, in forma più sensibile, della pianifi cazione del territorio. In tutto questo è evidente che discipline come l’urbanistica tradizionale mostrano più che mai i limiti del loro approccio che consiste essenzialmente nell’applicazione di una politica di addendi che vede nella costruzione l’elemento fondante di questo sviluppo. Il modello di espansione urbanistica delle città possiede tutti gli strumenti, i regolamenti e le norme per poter sapientemente governare un sistema di addendi, di elementi che si costruiscono, che si affi ancano e che vedono la città come somma, ma questo meccanismo si rivela inadeguato invece nella gestione della sottrazione, della decostruzione, del riuso. In questo scenario il paesaggio può giocare un ruolo determinante, al punto da trasformare il problema in opportunità. In Europa il patrimonio culturale e il patrimonio naturale camminano di pari passo. La natura e la cul- IL TRIANGOLO Ospitiamo un interessante intervento tratto dagli atti, a cura dell’Arch.Carmen Inès Carabùs, del Convegno Internazionale “Giornata Mondiale dell’Urbanesimo - il disegno urbano di Lecco in preparazione all’Expo 2015 ed oltre”. La Giornata Mondiale dell’Urbanesimo, ufficialmente celebrata l’8 novembre, come incontro fra colleghi per riflettere sui problemi urbanistici, fu istituita nel 1949 dall’ing. Carlo Maria Della Paolera. 21 CULTURA 2/09 IL TRIANGOLO tura, insieme, e dialogando definiscono il paesaggio; come enuncia la Convenzione Europea del Paesaggio (sottoscritta a Firenze nel 2000 eratificata dal Governo italiano nel 2006), il paesaggio è “la componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità, del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità”. In questo senso, il paesaggio non è solo il risultato di un’azione incosciente o secondaria ma di un il progetto di un’intera società, un impegno sul futuro, una dichiarazione su come intendiamo promuovere ed articolare un nostro rapporto con la natura e la cultura. Rinunciare a quest’azione signifi ca volersi accontentare dei “resti”, faticosamente tutelati nei recinti amministrativi dei parchi, sottratti a quel normale processo di trasformazione e trattati come delle riserve dove la presenza umana per lo più reca disturbo. E se i parchi ci potranno garantire quell’equilibrio minimo necessario a tutela di noi stessi, il progetto paesaggio ci vuole di nuovo protagonisti con azioni lungimiranti ed innovative sugli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani, affrontando sia i paesaggi che possono essere considerati eccezionali, sia quelli della vita quotidiana ed ancor più quelli degradati dalla nostra restituzione di porzioni di territorio al paesaggio, assicuri un processo graduale di rige- 22 nerazione, sostenibile sia in chiave ambientale sia economica.” Andreas Kipar: Studio KLA, Milano – Duisburg (Germania) Paesaggista e Architetto, docente dell’Università di Genova, corso di Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio. Vincitore, nel 2006, del premio “Architettura del Paesaggio della Regione Nord Renania Westfalia”. Si ringrazia per la simpatica disponibilità: Arch.Carmen Inès Carabùs Delegata Associazione Alberto Sartoris CATASTO/TOPOGRAFIA Convenzione con l’Agenzia del Territorio di Como 2/09 TIPI DI FRAZIONAMENTO IN FORMATO DIGITALE Il nostro Collegio, con provvedimento del Consiglio Direttivo del 28/04/2009 ha deliberato di procedere con l’attività di scansione di tutti i Tipi di Frazionamento che dall’anno 1921 all’anno 1999 hanno interessato il territorio della provincia di Como. Successivamente con delibera in data 11/06/2009 il Consiglio Direttivo ha approvato la Convenzione proposta dall’Agenzia del Territorio di Como, che sottoscritta in data 18/06/2009 ha consentito finalmente di poter firmare il contratto con il quale si è incaricata la Ditta dell’ingegnere Rossigni Giovanni con sede a Mozzanica dell’esecuzione dei lavori. Tra non più di tre mesi, sarà quindi possibile per ogni Collega, accedendo al “sito Web” del Collegio, consultare la mappa dell’impianto ed i Tipi di Frazionamento di tutti i Comuni della Provincia ed eventualmente stamparne estratti. CONVENZIONE L’anno 2009 (duemilanove) e questo dì 18 del mese di giugno, fra l’Agenzia del Territorio (C.F. 80416110585), rappresentata dall’ing. Francesco Librizzi nato ad Alimena (PA) il 14.09.1952, (C.F. LBR FNC 52P14 A202A) in qualità di Direttore dell’Ufficio Provinciale di Como, ed il Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Como, rappresentato dal geom. Giuliano Medici nato a Bagnone (Ms) il 21/12/1948, nella sua qualità di Presidente delegato alla stipula del presente atto con Delibera del 11/06/2009, esecutiva ai sensi di legge. Premesso che - l’Agenzia del Territorio mira a semplificare l’accesso ai dati in suo possesso ed a garantirne la circolazione e la fruizione su supporti informatici; - il Collegio, con provvedimento del Consiglio Direttivo del 11/06/2009, ha deliberato l’intendimento di voler procedere all’attività di scansione dei tipi di frazionamento dall’anno 1921 all’anno 1999 regolarmente approvati e depositati presso questo Ufficio dell’ Agenzia del Territorio. Considerato che, alla luce delle premesse indicate e di altre finalità di carattere generale, appare opportuno procedere alla sottoscrizione di una convenzione che definisca la durata della stessa, le modalità e procedure di acquisizione dei tipi di frazionamento, i reciproci obblighi e garanzie. Tutto ciò premesso tra l’Agenzia del Territorio ed il Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Como, si conviene e si stipula quanto indicato ai successivi articoli. Art. 2 Oggetto del protocollo d’intesa L’ Agenzia del Territorio ed il Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Como definiscono il presente protocollo per l’ acquisizione digitale dei tipi di frazionamento dall’anno 1921 all’anno 1999. IL TRIANGOLO Art. 1 Generale La premessa richiamata nel presente atto fa parte integrante del Protocollo d’Intesa e ne costituisce gli obiettivi di carattere generale. 23 CATASTO/TOPOGRAFIA 2/09 Art. 3 Durata del protocollo d’intesa La durata del Protocollo d’Intesa, calcolata in base ai tempi previsti e alle quantità da lavorare, come descritti in dettaglio nella tabella tecnico-economica di cui all’art. 8, è limitata al periodo delle attività e avrà la durata e validità fino al 31.12.2009 . Al termine sarà effettuata una verifica delle attività svolte e, sulla base delle stesse oltre che sulle specifiche esigenze mirate ad una ordinata, puntuale e congruente conoscenza del territorio, potrà essere effettuata congiuntamente una riprogrammazione delle attività. Art. 4 Acquisizione digitale dei tipi di frazionamento Per l’acquisizione digitale dei tipi di frazionamento, di cui all’art. 2, dovranno essere utilizzate le seguenti modalità operative: • la disponibilità dei frazionamenti sarà accordata per lotti e per il tempo necessario all’acquisizione che, comunque, dovrà avvenire sotto la diretta sorveglianza di un funzionario dell’ufficio all’uopo delegato; • per la scansione, sarà utilizzato scanner piano in grado di restituire le immagini in formato TIFF, a colori, con risoluzione di 200 dpi e compressione di tipo LZW; • l’eventuale rilascio dei tipi di frazionamento avverrà al responsabile o a persona del Collegio da lui delegata, che si assumerà tutte le responsabilità per i rischi connessi all’operazione; • al termine dell’acquisizione, la riconsegna dei tipi avverrà con le stesse modalità della consegna, procedendo per il riscontro della presenza di tutti i tipi secondo l’elenco allegato al verbale di consegna e del loro stato d’integrità; • la sottoscrizione della presente convenzione vale anche come rilascio di attestazione da parte del Collegio che il prodotto conseguito non verrà commercializzato ricorrendo, in tal senso, i disposti di cui all’art. 1, comma 371, della legge 311/2004, come modificato dall’art. 1 comma 386, della Legge 296/2006 sulla riutilizzazione commerciale dei dati ipocatastali. • Le immagini digitali dei tipi di frazionamento ottenuti, potranno essere consultati dagli iscritti del Collegio ma non stampati. • Alla fine delle operazioni una copia del supporto informatico dovrà essere resa gratuitamente all’Agenzia del Territorio. Tutti gli oneri connessi alla digitalizzazione dei tipi sono a carico del Collegio. ART. 5 Piano Tecnico - Economico Per l’attuazione del Piano è previsto a carico del Collegio, il seguente investimento: Ambito IL TRIANGOLO Acquisizione dei tipi di frazionamento 24 Lavori Costi unitari Prodotti Ore Ente Ore AdT Scansione digitale dei tipi di frazionamento € 1,20/cad n. 8.000 n. 200 --- Collaudo file raster € 50,00/h n. 2 n. 2 Direzione lavori € 50,00/h n. 5 n. 1 ART. 6 Copertura finanziaria I costi unitari, a totale carico del Collegio, i tempi previsti e le quantità da lavorare sono descritti in dettaglio nella tabella tecnico-economica di cui all’art. 5. CATASTO/TOPOGRAFIA 2/09 Edificio condominiale ART. 7 Coordinamento e collaudo dei lavori Le attività previste per l’attuazione del presente protocollo d’intesa saranno coordinate e collaudate da un nucleo di referenti designati dall’Agenzia del Territorio e dal Collegio. Fino al completamento delle attività, saranno definite congiuntamente le eventuali priorità delle lavorazioni da espletare, sulla base di un programma. ART. 8 Modalità operative Le modalità operative delle attività descritte nel presente protocollo sono, in genere, da ricondursi a quanto previsto dalla normativa vigente e da specifiche tecniche già in uso per analoghe attività. per l’Agenzia del Territorio Il Direttore dell’U.P. di Como (ing. Francesco Librizzi) per il Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati (Il Presidente – Geom. Giuliano Medici) IL TRIANGOLO Letto, approvato e sottoscritto 25 SICUREZZA 2/09 Contenuti minimi PIANO OPERATIVO DELLA SICUREZZA (POS) Geom. WALTER ALBERTI IL TRIANGOLO Il Piano Operativo di Sicurezza (POS) è un documento che deve essere redatto dal datore di lavoro prima di iniziare un’attività lavorativa e deve riportate le informazioni e i rischi relativi a quello specifico cantiere. La finalità del POS è quella di descrivere le attività da compiere e le misure di sicurezza che verranno adottate in termini di organizzazione, modalità operative e tecniche. Per queste motivazioni sarebbe opportuno, ai fini della sua reale efficacia, che la redazione del POS non sia vissuta come un mero adempimento amministrativo volto ad evitare sanzioni, ma come un documento essenziale ed indispensabile al fine di prevenire, limitare e ridurre al minimo i rischi. Il POS, lo ricordiamo deve essere sempre redatto da tutte le imprese (Imprese edili in genere, Impiantisti, Lattonieri, Fabbri, Falegnami,Vetrai, Imbianchini e tinteggiatori, Giardinieri, ecc.) che entrano in un cantiere temporaneo o mobile per svolgere la propria attività e per questo motivo deve essere sempre presente in cantiere. Il POS deve riportare almeno i seguenti contenuti minimi, indicati nell’ allegato XV - punto 3.2 - D.Lgs. 81/2008: 26 -omissisa) i dati identificativi dell’impresa esecutrice, che comprendono: 1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere; 2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari; 3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato; 4) il nominativo del medico competente ove previsto; 5) il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione; Cantiere edile 6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere; 7) il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa; b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall’impresa esecutrice; c) la descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro; d) l’elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere; e) l’elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza; f) l’esito del rapporto di valutazione del rumore; g) l’individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere; h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto; i) l’elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere; l) la documentazione in merito all’informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere. AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Approfondimento tecnico sui materiali e sull’edilizia del prossimo futuro 2/09 EDILIZIA SOSTENIBILE Edificio scolastico Seguendo qualche piccolo accorgimento si può pensare ad una nuova frontiera dell’edilizia eco-sostenibile, non solo con efficienza energetica ma anche scelta dei materiali e dei progetti. Risulta fondamentale in un progetto di questo tipo l’orientamento dell’edificio da realizzare, l’esposizione (verso Sud) va infatti studiata per consentire di sfruttare al massimo l’energia solare; inoltre con l’istallazione di una pompa di calore, grazie alle sonde geotermiche che arrivano fino a cento metri di profondità dove la temperatura è di 20 gradi, si è in grado di scambiare calore generando caldo e freddo. La raccolta dell’acqua piovana viene convogliata in una cisterna che servirà per il wc, l’irrigazione e i servizi, coprendo fino al 50% del fabbisogno. L’energia del sole viene sfruttata tramite i pannelli solari che possono essere utilizzati per produrre elettricità (fotovoltaico) o calore (solare termico). Il riciclo dell’aria con un sistema di areazione consente di ridurre l’impatto del condizionamento prelevando l’aria dall’esterno. L’ ipotesi di “giardino pensile”, oltre a fornire un isolamento termico, aiuta a combattere l’effetto serra. I materiali ecosostenibili come legno, pietra, vetro, riciclati e vernici a basso contenuto chimico offrono un costo e un rischio ridotto ma un risparmio elevato. Per l’interno si potrebbe optare per i “sensori antispreco” costituiti da una serie di sensori che disattivano l’illuminazione interna/esterna quando non necessaria, e così pure per il riscaldamento e l’utilizzo di elettrodomestici a basso consumo che consentono un notevole risparmio energetico. IL TRIANGOLO L’edilizia sostenibile, o eco-sostenibile, viene intesa come risposta al requisito generale della sostenibilità, ossia l’utilizzo delle risorse oggi disponibili (energia, acqua, materiali) in modo da salvaguardarne l’uso anche per il futuro. La stessa definizione può essere estesa anche alla salvaguardia ecologica in senso lato nel processo edilizio, comprendendo quindi anche lo sfruttamento razionale delle materie prime, l’uso corretto dei materiali da costruzione, il massimo riciclo degli scarti senza ridurre la qualità edilizia del costruito e la massima riduzione di qualsiasi forma d’inquinamento conseguente al processo costruttivo stesso (dalla estrazione e trasformazione delle materie prime in materiali edili, ivi compreso il consumo di energia per la loro produzione, fino alla demolizione del manufatto). Per la prima volta nelle nuove “Norme Tecniche per le Costruzioni” si consente l’utilizzo del calcestruzzo proveniente da demolizione di costruzioni a fine del loro ciclo di vita come componente primaria del calcestruzzo strutturale di nuovi interventi, con ciò favorendo il riutilizzo di questi scarti e contribuendo così alla eco-sostenibilità globale delle costruzioni. I principi dell’edilizia e dell’architettura eco-sostenibile si devono realizzare attraverso un approccio integrato alla progettazione e all’intero processo costruttivo, in cui l’organismo edilizio viene considerato come una totalità organizzata di materiali e di impianti, mirata a fini globali eco-sostenibili e non più come insieme di parti singole a sè stanti, di cui il tecnico, il progettista, il costruttore potrebbero non aver ancora individuato correttamente il peso e l’incidenza nelle costruzioni. Il processo costruttivo si dovrà sempre più organizzare in attività specialistiche, ma strettamente integrate fra loro, traducendosi in un fatto di cultura tecnica ed architettonica generalizzato, purtroppo non sempre percepito come tale, ma sucettibile certamente di sviluppi più rispettosi dell’uomo e dell’ambiente. L’edilizia sostenibile non è più un fenomeno di nicchia, ma di massa; in un momento di flessibilità del mercato edilizio, il tecnico cerca un valore che si mantenga nel tempo. 27 AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE 2/09 Deliberazione n° 46 del 26.06.2008 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n° n° 178 del 31.07.2008. LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI DA PARTE DEI C.T.U. Da “Professione Geometra n° 02/09“ IL TRIANGOLO Le “Linee guida in materia di trattamento dei dati personali da parte dei consulenti tecnici e dei periti ausiliari del giudice e del pubblico ministero” del Garante per la protezione si rivolgono a tutti i professionisti che operano come consulenti tecnici d’ufficio o di parte nell’ambito di controversie civili e procedimenti penali. 28 Le Linee guida trattano i seguenti argomenti: • il rispetto dei principi di protezione dei dati personali; • comunicazione dei dati; • conservazione e cancellazione dei dati; • misure di sicurezza; • i consulenti tecnici di parte nei procedimenti giudiziario in particolare il Garante precisa che il Consulente di Parte: • può trattare lecitamente i dati personali nei limiti in cui ciò è necessario per il corretto adempimento dell’incarico ricevuto dalla parte o dal suo difensore ai fini dello svolgimento delle indagini difensive di cui alla legge n. 397/2000 o, comunque, per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria (art. 11, comma 1, lett. a) e b)); dati sensibili o giudiziari possono essere utilizzati solo se ciò è indispensabile; • può acquisire e utilizzare solo i dati personali comunque pertinenti e non eccedenti rispetto alle finalità perseguite con l’incarico ricevuto, avvalendosi di informazioni personali e di modalità di trattamento proporzionate allo scopo perseguito (art. 11, comma 1, lett. d)); • salvi i divieti di legge posti a tutela della segretezza e riservatezza delle informazioni acquisite nel corso di un procedimento giudiziario (cfr., ad esempio, l’art. 379-bis c.p.p.) e i limiti e i doveri derivanti dal segreto professionale e dal fedele espletamento dell’incarico ricevuto (cfr. artt. 380 e 381 c.p.), può comunicare a terzi dati personali solo ove ciò risulti necessario per finalità di tutela dell’assistito, limitatamente ai dati strettamente funzionali all’esercizio del diritto di difesa della parte e nel rispetto dei diritti e della dignità dell’interessato e di terzi; • relativamente ai dati personali acquisiti e trattati nell’espletamento dell’incarico ricevuto da una • parte, assume personalmente le responsabilità e gli obblighi relativi al profilo della sicurezza prescritti dal Codice, relativamente sia alle “misure idonee e preventive” (art. 31) sia alle “misure minime” (artt. da 33 a 35 e disciplinare tecnico allegato B) al Codice; art. 169 del Codice); ove l’incarico comporti il trattamento con strumenti elettronici di dati sensibili o giudiziari, il consulente è tenuto a redigere il documento programmatico sulla sicurezza (art. 33, comma 1, Iett. g) e punto 19, del disciplinare tecnico allegato B)); deve incaricare per iscritto gli eventuali collaboratori, anche se adibiti a mansioni di carattere amministrativo, che siano addetti alla custodia e al trattamento, in qualsiasi forma, dei dati personali (art. 30 del Codice), impartendo loro precise istruzioni sulle modalità e l’ambito del trattamento loro consentito e sulla scrupolosa osservanza della riservatezza dei dati di cui vengono a conoscenza. Condominio a Bulgarograsso AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Da “Consulente Immobiliare n° 830-2009” 2/09 LA FIGURA DEL CONSULENTE TECNICO DI PARTE Il consulente tecnico di ufficio deve garantire alle parti la possibilità d’intervento nel corso della propria attività. Per questo, generalmente le parti si affidano a propri consulenti tecnici che vengono nominati all’uopo. Il consulente tecnico di parte svolge, nell’ambito della consulenza tecnica di ufficio affidata all’esperto del giudice, un compito che lo assimila a quello del legale, avendo la funzione di assistere la parte che lo ha nominato con le proprie competenze e cognizioni tecniche. Mentre l’avvocato può definirsi un difensore giurista, il CTP può identificarsi come un difensore tecnico. Dal punto di vista rituale, al consulente tecnico di parte sono riservate le attività di: - partecipazioni alle udienze quando vi partecipi il CTU; - partecipazioni alla camera di consiglio qualora vi partecipi il CTU; - assistenza alle operazioni peritali condotte dal CTU; - possibilità di presentare osservazioni e istanze nel corso delle attività peritali. Dal punto di vista meramente pratico le attività del tecnico di parte spesso si riducono alla sola partecipazione alle operazioni peritali ove, nel concreto, egli esprime la volontà della parte di vedere riconosciuti gli istituti del contraddittorio e diritto alla difesa. Nel corso delle attività, il consulente tecnico di ufficio è tenuto, a norma dei citati istituti, svolgere le proprie attività con la presenza dei consulenti tecnici delle parti ovvero delle parti e/o dei legali, ove i consulenti non siano nominati. Pertanto deve: - garantire la partecipazione diretta nel corso delle attività da lui compiute o da un proprio esperto ovvero deve comunicare, nelle forme rituali, le iniziative intraprese affinché i consulenti di parte possano partecipare direttamente. Ciò anche quando, per la conduzione di accerta- menti specialistici, il consulente del giudice si avvalga dell’opera di uno specialista esperto nel settore. Naturalmente le operazioni alle quali i consulenti sono invitati saranno quelle di natura istruttoria ovvero quelle dove vi sono da assumere notizie o svolgere accertamenti di rilievo per l’opera del consulente mentre possono essere delegate al solo consulente quelle di natura accessoria; - informare i consulenti di parte di ogni iniziativa intrapresa o che si intenda intraprendere connessa ai quesiti. Ciò anche per raccogliere eventuali suggerimenti o idee che possano soddisfare opzioni alternative (tentativo e conciliazione); - consentire la possibilità di osservare e produrre istanze in relazione all’attività in svolgimento o in indirizzo a quelle programmate come pure istanze concernenti le questioni oggetto d’indagine peritale. Ciò non significa esporsi alle pressioni delle parti ma garantire a queste, mediante l’attività dei propri consulenti di parte, la possibilità d’intervenire in modo propositivo per la maggior completezza delle indagini peritali; - consegnare ai consulenti di parte copia di tutti i documenti acquisiti nel corso delle attività ovvero quelli prodotti dalle parti, affinché abbiano la possibilità di sviluppare la propria attività sulla medesima documentazione in possesso dell’esperto del giudice; - concedere termine per la produzione di memorie tecniche di osservazione e successivo termine per le repliche verificando lo scambio della produzione e favorendo così, in concreto, il riconoscimento alle parti del contraddittorio e del diritto alla difesa. Solo con una simile condotta il consulente di ufficio è in grado di garantire l’assolvimento delle regole processuali poste a tutela del diritto alla difesa determinando, altresì, le condizioni per portare a termine nel miglior modo l’incarico, prevenendo inoltre la possibile chiamata a chiarimenti della parte. IL TRIANGOLO di PAOLO FREDIANI 29 AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE 2/09 Approfondimento tecnico STABILITÀ STRUTTURALE APPROFONDIMENTO SUL CONSOLIDAMENTO SISMICO DI UNA CHIESA A MORNICO (BG) Dott. Ing. CHRISTIAN AMIGONI La Chiesa di S.Andrea a Mornico al Serio, in provincia di Bergamo, presentava da diversi anni lesioni e deformazioni che destavano molta preoccupazione. A seguito del terremoto del 24 Novembre 2004 (con epicentro a Salò in provincia di Brescia) si è osservata la caduta di calcinacci ed un aumento delle lesioni soprattutto sulle volte. Questi fenomeni hanno indotto la parrocchia ad effettuare delle indagini per valutarne e verificarne la stabilità strutturale. Nella fase iniziale di progetto si è studiata attentamente la struttura ed è emerso che il problema primario risiedeva nelle fondazioni. A tal proposito è stata messa a punto un’analisi approfondita per individuare le cause a monte del problema ed elaborare le soluzioni necessarie al consolidamento. La facciata principale presentava un importante cedimento ed un conseguente cinematismo di ribaltamento. È stata condotta un’approfondita ricerca storica per recuperare dati di progetto, informazioni su materiali utilizzati e le tecniche costruttive adottate dalla quale è emerso che, in epoca medioevale, in corrispondenza della Chiesa c’era un castello il cui fossato giaceva proprio in corrispondenza del tracciato attuale della facciata principale. IL TRIANGOLO È stato così necessario effettuare ricerche mediante prove penetrometriche e carotaggi sul terreno in alcuni punti strategici del perimetro, i risultati ottenuti hanno confermato che in corrispondenza della facciata principale c’è la presenza di uno strato di terreno limoso ed altamente comprimibile, mentre nelle altre zone sono presenti terreni con discrete caratteristiche meccaniche. 30 Ipotetica pianta medievale dità di 12 metri al fine di superare lo strato limoso facilmente comprimibile ed in questo modo scaricare il peso della struttura sul terreno sottostante avente caratteristiche di portanza idonea. Dopo aver messo in opera micropali si è realizzato un cordolo di cemento armato fibrorinforzato con lo scopo primario di legare tutti i pali inglobandoli nei tratti terminali superficiali e di permettere una adeguata connessione con le murature della chiesa. Si è dovuta individuare la tecnica più idonea per connettere i cordoli alle murature della Chiesa, o- I dati ed i coefficienti di sicurezza geotecnica in relazione ai carichi statici e sismici sono stati definiti dall’Ing. Prof. Claudio di Prisco docente di geotecnica al Politecnico di Milano. L’intervento ha previsto lo studio e la relativa messa in opera di circa 200 micropali ad una profon- Piante sovrapposte della Chiesa e Castello AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE 2/09 perazione indispensabile per garantire che i carichi delle strutture finissero sui micropali di fondazione. Si è sviluppata una tecnica di precompressione trasversale che sfrutta l’effetto reciproco di attrito tra cordolo e muratura. A tal fine sono stati eseguiti dei piccoli fori del raggio di 7 cm in cui sono stati inseriti trefoli di acciaio armonico. Tale tecnica ha permesso di ridurre le vibrazioni e i rischi di danneggiamento degli affreschi durante le fasi esecutive dei lavori. Per valutare l’omogeneità della muratura si sono eseguite prove radar e prove soniche, per verificare le reali caratteristiche meccaniche della muratura sono state effettuate prove di compressione a breve e a lungo termine con piastre in acciaio. Queste prove si sono rivelate essenziali in fase progettuale al fine di individuare le modalità di realizzazione più idonee dell’intervento. Per bloccare in modo definitivo il cinematismo di ribaltamento della facciata è stata messa in opera una cerchiatura esterna realizzata con nastri in materiale composito (fibre di carbonio) mimetizzati in alcune decorazioni in mattoni pieni presenti sulla facciata della chiesa. Per il consolidamento delle volte si è invece optato per l’applicazione all’estradosso di nastri in materiale composito aventi lo scopo di migliorare il comportamento strutturale. Nel corso dell’intervento si sono riscontrate difficoltà progettuali ed operative, in quanto si doveva operare su un edificio storico ed in precarie condizioni di stabilità strutturale con pareti di dimensione e peso notevoli e ricche di affreschi. Il progetto ha previsto la stesura delle tavole dei degradi matrici richiesti dalla Soprintendenza necessari per eseguire un intervento generale e completo di restauro della Chiesa. Progettisti: Arch. Diego Tiraboschi - Bergamo Ing. Christian Amigoni - Calolziocorte (Lc) Impresa: Pandini - Bergamo Chiesa di Sant’Andrea IL TRIANGOLO Tale Chiesa di S.Andrea (costruita agli inizi del XX secolo in sostituzione della precedente voluta da S.Carlo Borromeo nel 1575) è stata consacrata nel 1929 da Monsignor Angelo Giuseppe Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII. 31 AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE 2/09 Approfondimento tecnico LA NUOVA “DOPPIA PENDENZA” LA COPERTURA CON LA SICUREZZA DEL TETTO A FALDA CON UNA FINITURA DI PREGIO La nuova copertura a doppia pendenza associa la collaudata caratteristica del tradizionale tetto a falda con una gradevole finitura interna. L’elemento principale è costituito da una trave in c.a. ad ala larga inferiore a doppia pendenza di falda del 7% - possibili luci da coprire da 12 a 30 metri - al cui lembo inferiore è integrata una plafonatura piana in c.a. della larghezza di 2,5 metri e l’altezza del colmo varia da 83 a 146 cm. Si sta diffondendo l’utilizzo di tale copertura già da qualche anno, vista la possibilità di coprire luci importanti con sovraccarichi adeguati ad ogni esigenza. Varie le tipologie realizzative, poichè ci sono svariate possibilità : la copertura con elementi accostatati, quella con elementi intervallati da lastrina in c.a. e la copertura con elementi intervallati da lucernario. Ci sono varie possibilità di posizionamento rispetto alla trave di banchina ed al pannello di tamponamento: con travi di banchina a sezione a I (soluzione standard) oppure travi di sezione a L o T rovescio (ideale per altezze ridotte). IL TRIANGOLO Tali tegoli sono la naturale evoluzione della tradizionale capriata a doppia pendenza; essi permettono di unire i vantaggi e la versatilità del tetto a fal- 32 Sezione tipo dell’elemento de al pregio di una finitura interna di minore impatto visivo. L’aspetto interno è un plafone piano, continuo, che si presta ad una finitura imbiancata, che dona una notevole ed omogenea luminosità agli ambienti. La realizzazione di gronde a sbalzo e di edifici fuori squadra non pone alcun problema. La particolare geometria dell’elemento permette di realizzare coperture con elevati valori di resistenza al fuoco, caratteristica sempre più decisiva nella progettazione di edifici non solo industriali, ma anche direzionali e commerciali. Si ringrazia per l’utilizzo del materiale: S&T Varese Prefabbricati - Induno Olona (VA) Assonometria dell’elemento a doppia pendenza al cui lembo inferiore è integrata una plafonatura NOTIZIE UTILI Servizio di posta elettronica certificata gratuito per tutti i geometri iscritti alla Cassa di Previdenza. 2/09 LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA La PEC è un servizio che disciplina I’uso della posta elettronica (e-mail) tra le pubbliche amministrazioni, le aziende e i privati cittadini dando valore legale alle E-mail scambiate, sostituendo le tradizionali notifiche a mezzo postale (raccoman-date con ricevuta di ritorno) e fornendo lo stesso valore giuridico delle ricevute. La PEC funziona esattamente come una normale casella E-mail ma ha in sé alcuni vantaggi che la posta elettronica tradizionale non ha. AI di là dei vantaggi che il suo utilizzo può apportare nello scambio di informazioni tra iscritto, CNG, CIPAG, Collegio di appartenenza e viceversa, la PEC rappresenta un utile strumento di lavoro per i Professionisti poiché il suo impiego può essere esteso, ad esempio, alla trasmissione di informazioni/comunicazioni con le Pubbliche Amministrazioni, con i fornitori e i clienti, con i propri collaboratori. È, più in generale, un servizio utile alla trasmissione di tutte quelle comunicazioni che necessitano di “certezza”. Tutto ciò è stato possibile grazie alla sinergia tra il Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati (CNG) e la Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti (CIPAG), che al fine di sostenere e promuovere l’utilizzo della posta elettronica certificata, hanno rag- giunto con la società Aruba PEC S.p.A., società certificata e leader del mercato, un accordo commerciale per assicurare alla categoria dei geometri l’attivazione e l’utilizzo gratuito, di una casella di posta elettronica certificata (PEC), per i prossimi tre anni. La casella PEC attivata dall’iscritto diverrà il canale privilegiato per tutte le comunicazioni istituzionali da parte della Cassa. Istruzioni per l’uso La Posta Elettronica Certificata (PEC) è un sistema di posta elettronica nel quale al mittente viene fornita documentazione elettronica, con valenza legale, attestante l’invio e la consegna di documenti informatici. La PEC è nata con l’obiettivo di trasferire su digitale il concetto di Raccomandata con Ricevuta di Ritorno. Attraverso la PEC chi invia una e-mail ha la certezza dell’avvenuta (o mancata) consegna del proprio messaggio e dell’eventuale documentazione allegata. Come funziona 1. il mittente (possessore di una casella di PEC) invia un messaggio ad un altro utente certificato; 2. il gestore mittente invia una ricevuta di accettazione (che certifica l’istante di invio); 3. il messaggio viene raccolto dal gestore del dominio certificato che lo racchiude in una busta di trasporto e vi applica una firma elettronica in modo da garantirne l’inalterabilità. Fatto questo indirizza Il messaggio al gestore di PEC destinatario; 4. il gestore di PEC di destinazione verifica la firma e consegna il messaggio di trasporto al destinatario; 5. una volta consegnato il messaggio il gestore PEC destinatario invia una ricevuta di avvenuta consegna all’utente mittente che può essere quindi certo che il suo messaggio è giunto a destinazione; 6. la ricevuta di avvenuta consegna viene depositata nella casella PEC del mittente. IL TRIANGOLO Nell’ottica di ampliare i servizi in favore dei geometri liberi professionisti e di permettere loro di adeguarsi alle nuove norme dettate dal decreto anti-crisi, convertito in legge n. 2 del 28/01/2009, che prevede per tutti i professionisti iscritti agli Albi professionali l’obbligo di dotarsi, entro un anno dalla data di entrata in vigore della norma (28/11/2009), di una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) o sistema analogo e comunicarne l’indirizzo al collegio di appartenenza, il Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati (CNG) e la Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti (CIPAG) mettono a disposizione di tutti gli iscritti, la possibilità di attivare e utilizzare in modo totalmente gratuito, una casella di Posta Elettronica Certificata (P.E.C.), denominata “geopec.it” 33 NOTIZIE UTILI 2/09 Che cosa cambia per l’iscritto nell’utilizzo della PEC 1. l’iscritto vede la casella di PEC come una normale casella di posta elettronica; 2. può utilizzare un qualsiasi cliente di posta (Thunderbird, Outlook, Outlook Express,Eudora, …); 3. può utilizzare la web mail; 4. non ha bisogno di installare alcun software; 5. per ogni spedizione i! mittente riceve (unica novità): - una ricevuta di accettazione (certifica l’Istante di invio); - una ricevuta di avvenuta consegna (certifica l’istante di consegna a destina-zione). box di accettazione e conferma “operazione di attivazione della PEC inserendo il proprio codice PIN (16 caratteri); 3. il sistema informatico della Cassa Geometri, attraverso il gestore della PEC, provvede alla creazione della casella di posta elettronica certificata comunicandone immediatamente all’iscritto, l’indirizzo e la relativa password (modificabile) per l’accesso. Per maggiori Informazioni sull’argomento consultare Il sito www.cassageometri.it. IL TRIANGOLO I vantaggi 1. gratuità del servizio; 2. economicità (traffico illimitato, risparmio di tempo); 3. velocità di consegna (tempi di consegna azzerati); 4. semplicità d’uso (è come una casella tradizionale, non è necessario alcun software aggiuntivo); 5. validità legale tra caselle PEC (le ricevute rappresentano una prova legale, non ripudio della mali consegnata); 6. sicurezza (canali di trasmissione sicuri, inalterabilità dei messaggi, identificazione del titolare). 34 Come si attiva? l’iscritto, dalla sezione Area Riservata del sito della Cassa, sceglie “Servizi Previdenziali On-Line” e clicca sul pulsante “Posta Elettronica Certificata”; 1. verranno visualizzate le condizioni di utilizzo (che potranno essere stampate); 2. il geometra, lette le condizioni di utilizzo, appone un segno di spunta nell’apposito check- Roma, Montecitorio NOTIZIE UTILI Gli Ordini Professionali e l’ANCE scrivono agli Uffici Tecnici dei Comuni 2/09 TITOLI ABILITATIVI - RILASCIO COPIE Ai Sindaci Ai Responsabili dei Servizi Tecnici Ai Responsabili dello S.U. Edilizia dei Comuni della Provincia di Como Loro sedi Como, 11 giugno 2009 OGGETTO: Titoli abilitativi - Rilascio copie L’art 29, comma 1 del D.L.vo 380/2001, stabilisce - fra l’altro - che sono responsabili della conformità delle opere al permesso di costruire rilasciato, oltre che il titolare del permesso di costruire, anche il costruttore e il direttore dei lavori. L’art. 41, comma 1 della L.R. 12/2005 parifica al permesso di costruire la Dia. Risulta, pertanto, necessario che, ai fini della richiamata responsabilità, siano consegnate, da parte delle committenti, sia al D.L. che all’impresa esecutrice delle opere, copie autentiche dei titoli abilitativi (permesso di costruire o Dia) complete delle tavole di progetto. Pertanto si invitato le SS.LL a rilasciare, a richiesta dei titolari dei titoli abilitativi: a) copie autentiche del permesso di costruire, corredato dagli atti di progetto approvato, nonché delle autorizzazioni endoprocedimentali eventualmente rilasciate; b) copia autentica della DlA da cui risulti la data del ricevimento, l’attestazione della chiusura del procedimento come previsto dall’art 42, comma 10 L.R 12/2005, nonché l’elenco di quanto presentato a corredo del progetto, l’attestazione del professionista abilitato, nonché gli atti di assenso eventualmente necessari (come da art. 42, comma 7 LR. 12/2005). Gli atti e i progetti, in forma autentica, saranno allegati come parte integrante dei contratti d’appalto diretti alla esecuzione delle opere previste nei titoli abilitativi. Ance Como Il Presidente Ordine Ingegneri Il Presidente Ordine Architetti Il Presidente Collegio Geometri Il Presidente IL TRIANGOLO Si auspica una fattiva collaborazione, si ringrazia e si porgono cordiali saluti. 35 NOTIZIE UTILI 2/09 Competenze esclusive degli agronomi, periti agrari e geometri LIQUIDAZIONE DANNI DA CALAMITÀ NATURALI Geom. WALTER ALBERTI I Consigli Nazionali dei dottori Agronomi e Forestali, dei Geometri e dei Periti Agrari hanno formulato un invito a vigilare sull’attività professionale di perito estimatore danni da calamità naturale, affinché detta attività professionale sia svolta esclusivamente dai dott. Agronomi e Forestali, dai Geometri e dai Periti Agrari: uniche figure professionali alle quali è riconosciuta la competenza in materia. IL TRIANGOLO Si riporta di seguito il testo della lettera redatta dai suddetti ordini professionali: 36 CONSIGLIO NAZIONALE ORDINE DOTT. AGRONOMI e DOTT. FORESTALI CONSIGLIO NAZIONALE GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI CONSIGLIO NAZIONALE PERITI AGRARI E PERITI LAUREATI NOTIZIE UTILI 2/09 Spett. ANIA Spett. ASNACODI Spett.li Compagnie di Assicurazione Ordini Prov.li dei Dott.ri Agronomi e Forestali Collegi Prov.li dei Geometri e Geometri Laureati Collegi Prov.li dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati OGGETTO: incarichi ai Periti per la liquidazione dei danni da calamità naturali - Invito a vigilare per prevenire forme di abusi nello svolgimento della attività professionale. I Consigli Nazionali dei Dottori Agronomi e Forestali, dei Geometri e dei Periti Agrari, fino dagli anni ‘80, hanno avvertito la necessità di costituire, il Comitato Interprofessionale Periti Estimatori Danni da Calamità Naturali quale organismo di collegamento e valorizzazione delle attività dei Periti. Funzione precipua del Comitato è quella di curare lo sviluppo dell’attività peritale garantendo il rispetto delle norme deontologiche e fornendo qualificati contributi tecnici e formativi, nel rispetto delle specificità professionali dei singoli professionisti, per ottenere un miglioramento prestazionale a tutto vantaggio dell’utenza ed a garanzia dell’interesse pubblico. In relazione agli incarichi i Consigli Nazionali scriventi ritengono di dover chiarire alcuni aspetti delicati che ineriscono la competenza e la titolarità dell’esercizio dell’attività peritale. In ordine alla specifica competenza il Ministero di Grazia e Giustizia si era puntualmente espresso con nota 20/12/1994 n. 4403/1778, uff. VII, con cui riteneva competenti in materia i Dottori Agronomi e Forestali, i Geometri ed i Periti Agrari, per cui, risulta incongruo il tentativo di coinvolgere altre figure professionali nella attività di qualificazione e di liquidazione danni da Calamità Naturali. L’espediente, di recente utilizzato, da alcune Compagnie di Assicurazione, di estendere a figure diverse le competenze specifiche, è destituito, alla luce del richiamato parere ministeriale, di ogni fondamento tecnico e giuridico. L’equipollenza dei titoli di studio può solo essere stabilita con uno specifico provvedimento, di norma si tratta di un decreto ministeriale, che, contestualemnte, chiarisca anche per quali finalità sia stata disposta l’eventuale equipollenza. La titolarità dell’esercizio dell’attività professionale è, quindi, riservata solo ed esclusivamente ai Dottori Agronimi e Forestali, ai Geometri ed ai Periti Agrari, purchè abilitati allo svolgimento della professione ai sensi delle norme vigenti. I Presidenti dei Consigli Nazionali dei Dottori Agronomi e Forestali (Dr. Andrea Sisti) Geometri e Geometri Laureati (Geom. Fausto Savoldi) Periti Agrari e Periti Agrari Laureati (Per. Agr. Andrea Bottaro) IL TRIANGOLO Si invitano, perciò, per quanto innanzi esposto, il Sigg. Presidenti degli Ordini e dei Collegi provinciali, l’ANIA, l’ASNACODI, e le Campagnie di Assicurazione a vigore per evitare che vengano incaricati soggetti diversi, non in possesso delle necessarie qualificazioni professionali e, contemporaneamente, a garantire il dovuto controllo ai fine di assicurare la completa rispondenza del perito professionista a quanto previsto dalle disposizioni deontologiche adottate da ogni categoria. Nel caso in cui gli Organismi professionali locali (Ordini e Collegi provinciali) venissero a conoscenza di attività peritali affidate a figure professionali diverse da quelle legittimate, sono invitati ad informare tempestivamente gli scriventi ed a valutare l’opportunità di sporgere denuncia per l’esercizio abusivo di una delle tre professioni regolamentate che, per legge, sono titolate a quantificare i danni causati da calamità naturali. 37 VITA DI COLLEGIO 2/09 COLLEGIO ORARIO DEI GEOMETRI DI APERTURA E DEI DEGLI UFFICI GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI COMO Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato 9.00-12.00 9.00-12.00 9.00-12.00 9.00-12.00 9.00-12.00 chiuso 15.00-17.00 15.00-17.00 Via Recchi 2 22100 Como IL TRIANGOLO tel 031/261298 fax. 031/271287 e-mail: [email protected] pec: [email protected] url: http://www.collegiogeometri.como.it 38 Il Presidente geom. Giuliano Medici e il Segretario geom. Angelo Tavecchio ricevono su appuntamento tutti i venerdì mattina. Per l’appuntamento contattare la segreteria del Collegio: tel. 031/261298 - fax. 031/271287 VITA DI COLLEGIO L’elenco delle presenze di Consiglieri e Collaboratori ad incontri, seminari e convegni 2/09 ABBIAMO PARTECIPATO A... 22 APRILE 2009 2 18 27 I geomm. Medici Giuliano, Tavecchio Angelo, Dilda Ferruccio, Gaffuri Giuseppe, Lambrughi Giandomenico, Limonta Luca, Mella Oscar e Porta Raffaella hanno partecipato alla 3° Assemblea dei Presidenti a Roma Il geom. Dilda Ferruccio ha partecipato alla riunione per il Progetto Regionale condivisione mappe presso il Collegio geometri di Milano Il Segretario geom. Tavecchio Angelo ha partecipato alla riunione della Consulta Regionale Lombarda presso il Collegio geometri di Milano 29 GIUGNO 2009 2 Il Segretario geom. Tavecchio Angelo ha partecipato alla cerimonia per la premiazione degli iscritti al Collegio di Bergamo 5 Il Segretario geom. Tavecchio Angelo ha partecipato alla cerimonia per la premiazione degli iscritti al Collegio di Cremona 24- Il geom. Dilda Ferruccio ha partecipato al 25 Convegno Nazionale SIFET a Mantova 29 Il Presidente geom. Medici Giuliano ed il Segretario geom. Angelo Tavecchio hanno partecipato alla riunione della Consulta Regionale Lombarda presso il Collegio geometri di Milano LUGLIO 2009 2 MAGGIO 2009 5 9 19 20 Il Presidente geom. Medici Giuliano ha partecipato alla riunione della Commissione valutazione corso amministratori a Como Il Presidente geom. Medici Giuliano ha partecipato alla riunione dei Delegati C.I.P.A.G.L.P. del Nord presso il Collegio geometri di Bologna Il geom. Mascetti Corrado e il geom. Porta Raffaella hanno partecipato alla Riunione della Commissione Nazionale Lavori pubblici e sicurezza a Roma Il geom. Mascetti Corrado ha partecipato alla riunione della Commissione Listino Prezzi presso la Camera di Commercio di Como 4 6 Il Presidente geom. Medici Giuliano ha partecipato alla cerimonia per l’80° Anniversario delle professioni di geometra, perito agrario e perito industriale a Roma Il Presidente geom. Medici Giuliano e il geom. Dilda Ferruccio hanno partecipato all’incontro per visionare le mappe rasterizzate del Polo Catastale di Montihiari (Bs) Il Presidente geom. Medici Giuliano ha partecipato alla riunione dei delegati C.I.P.A.G.L.P. presso il Collegio geometri di Monza e Brianza IL TRIANGOLO Per poter assolvere in modo responsabile e costruttivo agli incarichi assunti nell’interesse di tutti gli iscritti al Collegio, i consiglieri ed i componenti le Commissioni, i Gruppi di lavoro e le Rappresentanze, oltre alla normale partecipazione alle sedute del Consiglio e delle Commissioni, devono partecipare a numerosi ed impegnativi incontri, seminari e convegni. Il geom. Dilda Ferruccio ha partecipato alla riunione della Commissione Catasto Comitato Regionale della Lombardia presso il Collegio geometri di Varese Il Segretario geom. Angelo Tavecchio ha partecipato alla cerimonia per la premiazione degli iscritti al Collegio di Mantova 39 VITA DI COLLEGIO 2/09 Delibere del Consiglio Direttivo SUNTO DELLE DELIBERE PIÙ SIGNIFICATIVE RIUNIONE DEL 12 MARZO 2009 Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate, risultano iscritti all’Albo Professionale n. 1045 geometri. Approvazione preventivo di spesa ed incarico per scansione mappe all’impianto Il Tesoriere geom. Corrado Mascetti, comunica che nel bilancio preventivo 2009 è stata preventivata una spesa pari a € 21.600,00. Il geom. Ferruccio Dilda comunica che per le mappe all’impianto si può partire immediatamente al costo di € 9.150,00 più IVA fermo restando la verifica del numero dei fogli n. 3050 che varierà l’importo in eccesso o in difetto pari ad € 3 (tre) a foglio. Il Consiglio Direttivo delibera di approvare la bozza predisposta dal geom. Dilda fino all’art. 4, di sospendere invece la decisione per i 700 € forfettari e l’importo di 1,50 € ogni iscritto per l’iscrizione al sito predisposto per la diffusione a livello regionale delle mappe all’impianto. Il Consiglio Direttivo approva l’iniziativa e da incarico al geom. Ferruccio Dilda di modificare la bozza di contratto e autorizza fin d’ora il Presidente a firmarne la stesura definitiva del medesimo. Bilancio preventivo 2008: sistemazione residui Il Tesoriere geom. Mascetti Corrado, comunica che sono stati riordinati i residui degli anni precedenti: IL TRIANGOLO IMPEGNI CANCELLATI uscite per gli Organi dell’Ente € -721,71 (impegni non più dovuti) stipendi personale € -1416,86 (impegni duplicati) liquidazione parcelle € -413,25 (impegni duplicati) CANCELLATI SU PARTITE DI GIRO € -1544,10 impegni duplicati totale impegni € -4095,92 40 ACCERTAMENTI CANCELLATI Credito CIPAGLP aula informatica € -340,92 (differenza in esubero) Tasse 1a iscrizione € -103,30 (accertamenti duplicati) Proventi liquidazione parcelle € -364,10 (accertamenti duplicati) VARIATI Quote € -4744,02 (importi aggiornati con l’Albo) Maggiorazioni su quote € 250,00 (importi aggiornati con l’Albo) Liquidazione parcelle € -49,50 (importo aggiornato) CANCELLATI SU PARTITE DI GIRO € -914,14 (accertamenti duplicati) Totale accertamenti € -6265,98 Il Consiglio Direttivo all’unanimità delibera di autorizzare il Tesoriere a provvedere alla sistemazione del bilancio. Convocazione dell’Assemblea ordinaria annuale 2009 Il Consiglio Direttivo delibera di convocare l’Assemblea ordinaria degli iscritti all’Albo professionale da tenersi in prima convocazione venerdì 17 aprile 2009 alle ore 9.00 ed in seconda convocazione venerdì 17 aprile 2009 alle ore 17.00 presso la sede del Collegio. Tariffa Regionale delle prestazioni Catastali proposta dalla Consulta Regionale Il Presidente geom. Giuliano Medici, illustra ai consiglieri i termini della discussione. Il Consiglio Direttivo delibera di adottare le Tariffe Regionali delle presentazioni Catastali proposte dalla Consulta Regionale e delibera di pubblicizzarle sulla rivista trimestrale del Collegio “Il Triangolo”. Osservazioni al “Regolamento della Consulta Regionale dei Collegi dei geometri della Lombardia” Il Presidente geom. Giuliano Medici, legge il Regolamento della Consulta Regionale dei Collegi dei geometri della Lombardia. Il Consiglio Direttivo non avendo osservazioni in merito, delibera di approvare il Regolamento. Chiusura uffici per il periodo estivo Il Presidente, geom. Giuliano Medici, informa i consiglieri che gli uffici della Segreteria rimarranno chiusi per la consueta pausa estiva dal 10 al 28 agosto 2009. L’ufficio rimarrà chiuso il 31 agosto 2009 per la festa del Patrono di Como. Rende noto inoltre che la Sig.ra Manuela Costa ha richiesto le ferie dal 22 giugno 2009 al 05 luglio 2009. Il Consiglio Direttivo ne prende atto. Approvazione corso “Criteri applicativi L.R. Lombardia 12/2005 – gestione del Territorio” ai fini della formazione continua Il Segretario geom. Angelo Tavecchio, illustra il programma del corso in oggetto organizzato in collaborazione con la Società Cooperativa fra i geometri della provincia di Como e De Iure Publico. Il corso avrà la durata di 15 ore e partirà il 9 aprile 2009. Il Consiglio Direttivo approva il corso e delibera di richiedere al Consiglio Nazionale il riconoscimento dei relativi crediti formativi ai partecipanti. VITA DI COLLEGIO 2/09 Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate, risultano iscritti all’Albo Professionale n. 1047 geometri. Valutazione dell’attività tecnica subordinata svolta dal geom. Bianchi Daniele (1946) Il Presidente geom. Giuliano Medici, illustra ai Consiglieri i termini della discussione: il geom. Bianchi Daniele, ha presentato una dichiarazione di compiuta pratica presso l’Arte Costruzioni srl di Montano Lucino. Il Consiglio Direttivo, alla luce delle vigenti “Norme sulla modalità per l’iscrizione e lo svolgimento del praticantato, nonché per la tenuta dei relativi registri”, sentito il giudizio espresso in proposito dalla Commissione Istruzione, delibera di non riconoscere il periodo svolto ai fini del praticantato in quanto durante tale periodo quale apprendista avrebbe dovuto frequentare un corso di formazione così come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale. Approvazione Bilancio consuntivo 2008: relazione del geom. Corrado Mascetti Il Tesoriere geom. Corrado Mascetti, illustra ai consiglieri i contenuti del bilancio consuntivo 2008. Il Presidente legge la relazione che si allega al presente verbale. Il Consiglio Direttivo approva all’unanimita’ Nomina del consulente esterno al Collegio – Consulente finanziario Il Presidente geom. Giuliano Medici, legge l’offerta di collaborazione da parte del dott. Walter Moro quale consulente finanziario. Il Consiglio Direttivo delibera di affidare l’incarico al consulente finanziario dott. Walter Nessi di Como ed incarica il Tesoriere geom. Corrado Mascetti di prendere i dovuti contatti per il perfezionamento dell’incarico. Approvazione corso sull’acustica: relazione del geom. Raffaella Porta Il geom. Raffaella Porta, informa i consiglieri di aver preso contatti con la Società Sybill di Brescia per l’organizzazione del corso acustica. Il corso si articola in 2 lezioni di 8 ore ciascuna tenute dai relatori designati dalla Società Sybill, il costo sarà di €. 300 circa a partecipante. Il Consiglio Direttivo, approva il corso e, constatato che il programma è conforme al Regolamento sulla formazione continua, delibera di assegnare n. 16 crediti formativi. Approvazione corso “Procedimento amministrativo L. 241/90: relazione del geom. Angelo Tavecchio Il Segretario geom. Angelo Tavecchio illustra ai consiglieri il programma del corso “Procedimento amministrativo L. 241/90”, in previsione per il mese dei settembre in collaborazione con la Fondazione De Iure Publico. Il corso si articola in cinque lezioni della durata di tre ore ciascuna. Il Consiglio Direttivo, approva il corso e, constatato che il programma è conforme al Regolamento sulla formazione continua, delibera di assegnare n. 16 crediti formativi. Rinnovo incarico Responsabile di Servizio di Prevenzione e protezione ex. D.Lgs. 626/94 Stante la necessità di rinnovare la figura del Responsabile di Servizio di Prevenzione e protezione per l’applicazione presso la sede del Collegio della vigente normativa inerente la sicurezza nei luoghi di lavoro, vista la disponibilità dichiarata del geom. Brambilla Samuel, già RSPP, il Consiglio Direttivo delibera di riconfermare l’incarico per tre anni al geom. Brambilla Samuel a ricoprire l’incarico di Responsabile del servizio di prevenzione e protezione ai sensi dell’art. 4, comma 4, e dell’art. 8, commi 2 e 3, del D.Lgs. 626/1994 e s.m.i.. Corso Praticanti 2009 Il geom. Oscar Mella comunica ai Consiglieri che come ogni anno è in fase di organizzazione il corso praticanti in collaborazione con la Società Cooperativa fra i geometri della provincia di Como. Le pre-adesioni pervenute sono così suddivise: 69 praticanti per il corso di Como e 13 praticanti per il corso di Menaggio. Si propone quindi di predisporre due corsi a Como con una prova scritta simulata presso l’I.T.G. Pascoli di Como. Ogni corso avrà la durata di 84 ore, inizierà il mese di aprile e terminerà il mese di ottobre per due sere alla settimana e si terranno presso la sede del Collegio geometri dalle ore 18.00 alle ore 20.00. Il Consiglio Direttivo, delibera di portare il costo a € 50,00 per ogni partecipante e di dare un contributo alla Società Cooperativa fino a ricoprire i costi. Si nomina responsabile del corso il geom. Oscar Mella, che provvederà ad organizzare i corsi con principale incarico di verificare preventivamente le presenze. RIUNIONE DEL 28 APRILE 2009 Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate, risultano iscritti all’Albo Professionale n. 1047 geometri. Valutazione dell’attività tecnica subordinata svolta dal geom. Lorenzoni Paolo Il geom. Oscar Mella, in qualità di coordinatore della Commissione Istruzione, illustra ai consiglieri i termini della discussione: il geom. Lorenzoni Paolo ha inoltrato un’istanza tesa a verificare la validità dell’attività tecnica subordinata svolta presso la PM Engineering S.r.l. di Senago (Mi). Il Consiglio Direttivo, alla luce delle vigenti “Norme sulla modalità per l’iscrizione e lo svolgimento del IL TRIANGOLO RIUNIONE DEL 26 MARZO 2009 41 VITA DI COLLEGIO 2/09 IL TRIANGOLO praticantato, nonché per la tenuta dei relativi registri”, sentito il giudizio espresso in proposito dalla Commissione Istruzione, delibera di esprimere parere negativo in ordine alla validità dell’attività tecnica subordinata svolta, in quanto le mansioni svolte sono quelle di Assistente Tecnico alle vendite. Contributo Regione Abruzzo Il Consiglio Direttivo, considerata la straordinarietà dell’evento nello spirito di solidarietà che appartiene alla categoria delibera di versare euro 1.000,00 al Consiglio Nazionale geometri e geometri laureati quale coordinatore e promotore dell’iniziativa. Interpretazione dell’art. 3 delle “Modalità per l’iscrizione e lo svolgimento del praticantato nonché per la tenuta dei relativi registri” Il Presidente geom Giuliano Medici, a seguito di alcune richieste di chiarimenti da parte dei praticanti, illustra ai consiglieri l’interpretazione data finora all’art 3 che prevede la validità dell’inizio praticantato a decorrere dalla data di protocollo, mentre per il cambio di tirocinante il periodo massimo di sospensione del praticantato è di giorni sessanta verificabili sulle dichiarazioni di fine pratica vecchio tirocinante e inizio pratica nuovo tirocinante. Il Presidente chiede al Consiglio Direttivo di deliberare in merito assumendo la suddetta interpretazione. Il Consiglio Direttivo delibera all’unanimità. Giornata di studio sui sistemi di valutazione internazionale Il geom. Mella Oscar illustra i contenuti dell’incontro dove è prevista la presentazione del programma Stimatrix. La data prevista per l’incontro è il 3 giugno 2009. Il Consiglio Direttivo approva la proposta del geom Mella Oscar ed incarica il medesimo, in collaborazione con il geom. Gaffuri Giuseppe di perfezionare l’operazione. 42 RIUNIONE DEL 12 MAGGIO 2009 Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate, risultano iscritti all’Albo Professionale n. 1049 geometri. Modello RC 2008 (C.I.P.A.G.L.P.) Il Presidente, geom. Giuliano Medici, riferisce ai consiglieri che la C.I.P.A.G.L.P. ha riconosciuto al nostro Collegio € 5.578,50 per le funzioni delegate svolte dal personale dipendente nel corso dell’anno 2008. Considerato l’impegno profuso dal personale nell’espletamento delle funzioni delegate dalla C.I.P.A.G.L.P., il Presidente, geom. Giuliano Medici, propone di riconoscere un’indennità una tantum di € 500,00 (nette) per ogni dipendente del Collegio. Il Consiglio Direttivo, delibera di accogliere la proposta avanzata dal Presidente e dà incarico al Tesoriere di provvedere a definire quanto sopra con il consulente del lavoro Rag. Bazzanella Sergio. Preventivo per vetrofanie Il Presidente geom. Giuliano Medici illustra ai consiglieri l’iniziativa e comunica i costi . Dopo ampia discussione il Consiglio Direttivo delibera di approvare l’iniziativa, posizionando le vetrofanie in modo alternato sulle aperture finestrate presenti nella sede del Collegio. Incarica, inoltre, il geom. Giandomenico Lambrughi di verificare, presso il Comune, se vi sono dei costi pubblicitari annuali da sostenere riferendo poi al Consiglio. Determinazione in merito al timbro professionale uniformato per geometri laureati Il Presidente geom. Giuliano Medici legge la missiva del Consiglio Nazionale in merito all’istituzione di un timbro dedicato agli iscritti Laureati al Collegio. Il Consiglio Direttivo delibera di approvare l’iniziativa adattando l’attuale timbro tondo aggiungendo la scritta “Laureato”. Ed incarica il Tesoriere di chiedere dei preventivi in merito. Nomina dei Commissari richiesti dalla Fondazione De Iure Publico Il Presidente geom. Giuliano Medici illustra l’iniziativa della fondazione De Jure Publico di istituire una commissione progetti chiedendo la disponibilità di qualche geometra a farne parte. Si propone il geom. Angelo Tavecchio. Il Consiglio Direttivo delibera di nominare il geom. Angelo Tavecchio quale rappresentante del Collegio nella commissione anzidetta. Corsi Pregeo 10: relazione geom. Dilda Ferruccio Il geom. Ferruccio Dilda comunica che agli iscritti al corso sono già state comunicate le date dell’evento. Informa inoltre che la ditta Geotop omaggerà gli iscritti di una chiavetta USB dove saranno contenuti: il corso, la tariffa consigliata dalla Consulta Regionale, la circolare 67 e alcuni esempi di pratiche catastali. Il Consiglio Direttivo ne prende atto e plaude all’iniziativa. Organizzazione del seminario per la presentazione de “Il codice della pianificazione del Territorio” Il Presidente geom. Giuliano Medici illustra l’iniziativa prevista per il 22 giugno p.v. dalle ore 15.00 alle ore 18.00 presso il Collegio delle Imprese di Como. Chiede di deliberare le spese postali per informare ed invitare tutte le Amministrazioni comunali della provincia. Il Consiglio Direttivo approva la spesa e plaude all’iniziativa. Ampliamento sede del Collegio Il Presidente geom. Giuliano Medici comunica in via ufficiosa che è stato deliberato dalla Cassa Nazionale il contributo per l’acquisto e la sistemazione della sede del Collegio. Il Consiglio Direttivo ne prende atto e da incarico al geom. Angelo Tavecchio, che a titolo gratuito accetta, di provvedere ad organizzare l’atto di acquisto. VITA DI COLLEGIO PRATICANTI Aggiornamento Aggiornamento 2/09 ALBO REGISTRO PROFESSIONALE PRATICANTI NUOVI ISCRITTI NUOVI ISCRITTI Seduta del Consiglio Direttivo del 28 aprile 2009 Seduta del Consiglio Direttivo del 28 aprile 2009 2853 MOLTENI LUCA 2854 BELCASTRO DARIO 2004 2005 2007 2006 Anzano del Parco Guanzate Seduta del Consiglio Direttivo del 12 maggio 2009 2852 SPELZINI FIORENZO 2856 COLOMBO GIORGIO 2857 CAIROLI LUCA Consiglio di Rumo Albavilla Luisago Biennale CERASA FABIO Biennale DI NISO STEFANO Biennale RAVISCIONI MELANIA Quinquennali LONGHI CLAUDIO VLADIMIR Binago Mariano Comense Gera Lario Mariano Comense Seduta del Consiglio Direttivo del 12 maggio 2009 2008 Biennale IOCULANO ANTONIO Turate Seduta del Consiglio Direttivo del 28 maggio 2009 Seduta del Consiglio Direttivo del 28 maggio 2009 2858 CARMECI GIUSEPPE ANTONIO Como 2009 Biennale 2010 Biennale PORTA GIACOMO Cantù TAGLIABUE VIVIANA Cantù CANCELLATI 1466 MANTEGAZZA RENATO Guanzate Seduta del Consiglio Direttivo del 12 maggio 2009 2124 BRIZ ALBERTO CANCELLATI Seduta del Consiglio Direttivo del 28 aprile 2009 1971 Biennale 1705 Biennale Dongo 1719 1713 1704 1699 1701 1466 1612 Biennale Biennale Biennale Biennale Biennale Biennale Biennale CASARTELLI STEFANO Erba MAREGATTI THOMAS San Siro (Rezzonico) CITTERIO LUCA Lurago d’Erba DURONI GIONATA Civenna CATANZANO GIOVANNI Como ALBERTI STEFANIA Cirimido CASUSCELLI MARCO Bulgarograsso GREGORIO MARCO Faloppio FOTI GIANLUCA Lurate Caccivio IL TRIANGOLO Seduta del Consiglio Direttivo del 28 aprile 2009 43 VARIE 2/09 Una progettazione razionale per un’opera di edilizia sociale LA NUOVA RESIDENZA PROTETTA Nei primi mesi del 2009 avranno inizio i lavori per la realizzazione della nuova casa per ospiti diversamente abili, ad opera della Cooperativa sociale “L’Ancora” di Lurate Caccivio. Si tratta di un intervento di circa 2.000 mq. per ottenere un nuovo centro residenziale di assistenza, aiuto e accoglienza per ospiti disabili a supporto dell’attività diurna della Cooperativa. Il progetto prevede la realizzazione di un edificio a tre piani con due corpi separati dal blocco scala e ascensori e sarà una casa-albergo con parcheggio esterno all’aperto. La scelta strutturale è prevista con un sistema parzialmente prefabbricato con travi e pilastri da integrare con un getto in opera, mentre per i solai di tutto l’intervento si è optato per solette alveolari autoportanti. Nel progetto si è cercato di adottare anche delle tecnologie moderne e innovative, per esempio verranno installate le cellule bagno prefabbricate che consentiranno una reale riduzione dei tempi di cantiere e i pannelli fotovoltaici aiuteranno l’impianto di riscaldamento a gas metano distribuito con sistema radiante. La nuova struttura sarà realizzata a supporto dell’attivita diurna che la Cooperativa svolge nel campo dell’assistenza; a livello operativo sono previste Pianta di un piano del nuovo intervento tre “unità” residenziali autonome: al piano superiore due aree distinte con una decina di posti ciascuna adibiti ad alloggio socio-sanitario per ospiti autosufficienti. Al piano terra sarà invece funzionante un’area residenziale destinata ad assistenza socio-sanitaria per dieci portatori di handicap gravi con l’ausilio continuo di personale di supporto specializzato. Committente: Cooperativa L’Ancora - Lurate Caccivio IL TRIANGOLO Progettista: Arch. Fabio Bianchi - Como 44 Calcolatore c.a.: Ing. Fulvio Roncoroni - Cantù Impresa appaltatrice: ICE sas - Lurate Caccivio Prospetti del progetto della nuova residenza VARIE Gestione e Servizi integrati per il Patrimonio Immobiliare. 2/09 GROMA: NON SOLO STRUMENTO USATO DAGLI AGRIMENSORI ROMANI Geometra GIULIANO MEDICI (Delegato Cassa per il Collegio Geometri della provincia di Como) dotti migliori e creare un mercato più efficiente, nel maggio 2003, GROMA costituisce GROMASistema, nella quale è confluita la sua area informatica; Genesi del nome La groma, venne ritrovata negli scavi di Pompei nel 1912 in vari pezzi in una “casa-officina” di un certo Verus che fabbricava strumenti di misura. E’ composta da una “stelletta-croce” di metallo su un bastone, anch’esso di metallo, con la punta da infiggere nel terreno e da quattro fili con piombini, due a forma di “pera” e due a “cono”. GROMASistema si occupa di fornire soluzioni gestionali personalizzate avvalendosi della competenze informatiche maturate nel corso degli anni in GROMA; punta ad interagire al meglio con GROMA che a sua volta continua nella sua promozione e ricerca di altri committenti, per assumere incarichi di “Global Service Immobiliare” e di “Due Diligence”, abbinati alla creazione di soluzioni informatiche personalizzate; è indirettamente controllata da C.I.P.A.G.LP. (Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Liberi Professionisti), Socio Unico di GROMA, assoggettata alla direzione e coordinamento della stessa. Il nome della controllata “GROMASistema”, deriva dalla composizione di due termini: “GROMA” e “SlSTEMA”. Il termine “SlSTEMA” indica nella lingua italiana «ciò che è costituito da più elementi interdipendenti, uniti tra di loro in modo organico»). GROMASistema indica, pertanto, un metodo per misurare e ordinare un insieme di conoscenze in un “sistema” informatico, necessario a gestire più elementi interdipendenti, ma uniti tra loro in modo organico. Profilo La “nascita“ di GROMASistema Seguendo l’evoluzione del nuovo scenario immobiliare, in cui si delinea: – la progressiva separazione dei ruoli tra proprietà e gestione immobiliare, quantomeno in termini operativi; – la forte distinzione negli immobili d’impresa tra ciò che è proprio del ciclo industriale (beni strumentali al core business) e ciò che è proprio del ciclo patrimoniale (beni assoggettabili a logiche di ottimizzazione della gestione finanziaria e variabilizzazione della leva immobiliare); – la presenza di nuovi attori nel settore immobiliare (in particolare investitori e gestori professionali); la crescente richiesta di nuovi operatori professionali per aumentare la competizione, per avere pro- I numeri del gruppo e del patrimonio in gestione DATI GESTIONALI (Valori riferiti al 31.12.2008) Valore patrimonio immobiliare in gestione ~ €. 2.0 Mld Unità immobiliare in gestione ~ n. 5.000 Contratti di locazione attivi in gestione > n. 2.000 Volume annuale di canoni ed oneri incassati €. 45 ml Volume d’affari del Gruppo GROMA €. 4.8 ml Rete dei Building Manager operativa n. 23 Comuni in cui opera attualmente n. 61 Dipendenti medi in carico: GROMA n. 14 GROMASistema n. 4 Alcuni Committenti di GROMA • Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti; • Fondazione ENASARCO (intero patrimonio dal 2002 al 2007); • INPGI (Cassa Giornalisti); • Centro Commerciale “Il Girasole” (Lacchiarella - Ml); • Fideuram Vita spa (oggi Eurizon) - ROMA; • Gruppo IMMIT (Ml) • Fondo di Previdenza “Mario Negri” ; • GESMIN s.p.a. (IPM Group s.p.a.) - Arzano (NA); • Samsung Electronics ltalia spa; • Arcidiocesi di Ferrara - Comacchio; • Gruppo Stabilfin (Milano); • Monteverdi Real Estate (Ml); • Cassa di Previdenza dei Periti Industriali (EPPl). IL TRIANGOLO La groma, fu lo strumento principale usato dagli agrimensori romani per tracciare sul terreno allineamenti semplici ed ortogonali, necessari alla costruzione di strade (cardo e decumano), città, templi e centuriazione di terreni agricoli. 45 CONDOMINIO 2/09 Rubrica curata dall’avv. Antonio Iorio, iscritto al Foro di Como Responsabilità per colpa in caso di contratto di appalto da eseguirsi all’interno del condominio RESPONSABILITÀ DELL’AMMINISTRATORE Avv. ANTONIO IORIO, iscritto al Foro di Como [email protected] In forza dell’abrogato art. 3, comma 8, del D. Lgs. 14.08.1996, n. 494 (Direttiva cantieri), l’amministratore, anche nel caso di affidamento dei lavori ad un unico appaltatore, avrebbe dovuto: a) verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa e dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare, anche attraverso l’iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato; b) chiedere all’impresa esecutrice una dichiarazione dell’organico medio annuo, distinto per qualifica, nonché una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti; c) chiedere il documento unico di regolarità contributiva (DURC), la cui mancata esibizione all’ente che ha rilasciato il titolo abilitativo dell’intervento ne avrebbe sospeso l’efficacia; IL TRIANGOLO Attualmente gli oneri in capo all’amministratore (committente) nella scelta dell’impresa appaltatrice sono contenuti nell’art. 90, comma 9, del D.Lgs. 09.04.2008 n. 81 (Testo Unico sulla sicurezza). 46 In particolare, il committente (leggasi: l’amministratore), o il responsabile dei lavori (v. art. 89, comma 1, lett. c, D.Lgs. 81/08), anche in caso di affidamento delle opere ad un’unica impresa, deve: a) verificare l’idoneità tecnico professionale dell’impresa affidataria, delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi in relazione alle funzioni e ai lavori da affidare, con le modalità di cui all’allegato XVII. In caso di opere, il cui titolo abilitativo è la Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.), è sufficiente richiedere l’esibizione del certificato di iscrizione alla Camera di commercio, industria e artigianato e il documento di regolarità contributiva, corredato da un’autocertificazione in ordine al possesso degli altri requisiti previsti dall’Allegato XVII; b) chiedere alle imprese esecutrici una dichiarazione dell’organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei la- voratori effettuate all’INPS, all’INAIL e alla Casse Edili, nonché una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti. In caso di opere, il cui titolo abilitativo è la Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.), è sufficiente richiedere l’esibizione di un’autocertificazione relativa alla regolarità contributiva e al contratto collettivo applicato. L’Allegato XVII al D.Lgs. 81/08 precisa che, ai fini della verifica dell’idoneità tecnico professionale, le imprese dovranno esibire al committente (leggasi: amministratore) o al responsabile del servizio (o meglio: il secondo dovrà chiedere l’esibizione alle prime): “a) iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto; b) documento di valutazione dei rischi di cui all’art. 17, comma 1, lettera a) o autocertificazione di cui all’articolo 29, comma 5, del presente decreto legislativo; c) specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto legislativo, di macchine, attrezzature e opere provvisionali; d) elenco dei dispositivi di protezione individuale; e) nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, degli incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione, di primo soccorso e gestione dell’emergenza, del medico competente quando necessario; f) nominativo (i) del (i) rappresentante (i) dei lavoratori per la sicurezza; g) attestati inerenti la formazione delle suddette figure e dei lavoratori prevista dal presente decreto legislativo; h) elenco dei lavoratori risultanti dal libro matricola e relativa idoneità sanitaria prevista dal presente decreto legislativo; i) documento unico di regolarità contributiva di cui al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007; l) dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdettivi di cui all’art. 14 del presente decreto legislativo”. Rubrica curata dall’avv. Antonio Iorio, iscritto al Foro di Como CONDOMINIO 2/09 Complesso immobiliare L’onere di richiedere la documentazione di cui al suddetto allegato XVII sussisterà in caso di opere soggette a permesso di costruire. Al fine di non limitare l’efficacia della norma sino ad escluderne l’applicazione, è opportuno ritenere che per opere soggette a permesso di costruire vadano intese quelle di cui all’art. 10 del D.P.R. 380/01 (Testo Unico dell’edilizia), anche se per ta- li interventi sia possibile optare, in alternativa alla richiesta del suddetto titolo, a favore del semplice deposito della D.I.A. in forza della normativa regionale (v. L.R. 12/05). L’omessa verifica dell’idoneità tecnico-professionale dell’impresa appaltatrice pone in essere la culpa in eligendo a carico dell’amministratore (committente) o del responsabile del servizio. La culpa in eligendo non è altro che la colpa nella scelta della o delle imprese esecutrici delle opere. Pertanto dell’esecuzione non a regola d’arte del contratto da parte dell’appaltatore risponderà, in tutto o in parte, anche l’amministratore (committente) o il responsabile del servizio. È chiaro che, per evitare problemi, l’amministratore o esegue puntigliosamente la verifica dell’idoneità tecnico-professionale dell’appaltatore e dei lavoratori autonomi, seguendo le indicazioni di cui al D.Lgs. 81/08, o fa nominare dall’assemblea il responsabile dei lavori, sul quale graverà detto onere. IL TRIANGOLO Ai lavoratori autonomi (prestatori d’opera) dovrà esser chiesta l’esibizione almeno di: a) iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto; b) specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto legislativo di macchine, attrezzature e opere provvisionali; c) elenco dei dispositivi di protezione individuale; d) attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria previsti dal presente decreto legislativo; e) documento unico di regolarità contributiva di cui al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007”. 47 CONDOMINIO Rubrica curata dall’avv. Antonio Iorio, iscritto al Foro di Como 2/09 Ma, oltre alla culpa in eligendo è ravvisabile, in alcuni casi, a carico dell’amministratore-committente anche la culpa in vigilando, ossia la colpa derivante dall’omesso controllo sull’operato dell’impresa appaltatrice. Infatti, secondo una recente massima della Suprema Corte, in caso di danni provocati dall’appaltatore a condomini o a terzi, è ravvisabile a carico dell’amministratore, oltre che l’inadempimento dei doveri di cui all’art. 1130 c.c., anche la responsabilità extracontrattuale da omessa custodia ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 2051 c.c. (v. Cass. civ., sez. III, 16.10.2008, n. 25251). Si riporta un ampio stralcio della parte motiva: “La legge prevede che il condominio debba avere un amministratore. La figura dell’amministratore nell’ordinamento non si esaurisce nell’aspetto contattale delle prerogative dell’ufficio. A tale figura il codice civile, e le leggi speciali imputano doveri ed obblighi finalizzati ad impedire che il modo d’essere dei beni condominiali provochi danno ai terzi. In relazione a tali beni l’amministratore, in quanto ha poteri e doveri di controllo e poteri di influire sul loro modo d’essere, si trova nella posizione di custode. IL TRIANGOLO Ciò si verifica in particolare quando, come nella fattispecie per cui è causa, l’assemblea decide di appaltare lavori a terzi: in tal caso il controllo dei beni comuni nell’interesse del condominio deve infatti considerarsi attribuito all’amministratore quante volte, da un lato, l’appaltatore non è posto in una condizione di esclusivo custode delle cose sulle quali si effettuano i lavori e dall’altro l’assemblea non affida l’anzidetto compito ad una figura professionale diversa dallo stesso amministratore. 48 Questi allora deve curare che i beni comuni non arrechino danni agli stessi condomini od a terzi, come del resto ha già riconosciuto la giurisprudenza allorché ha considerato l’amministratore del condominio responsabile dei danni cagionati dalla sua negligenza, dal cattivo uso dei suoi poteri e, in genere, di qualsiasi inadempimento dei suoi obblighi legali o regolamentari: si pensi in specie ai danni dalla negligente omissione delle necessarie riparazioni al lastrico solare od al tetto, decise da una delibera assembleare e non attuate dall’amministratore (Cass., 17 maggio 1994, n. 4816; Cass. 14 giugno 1976, n. 2219; ma v. anche Cass., 20 agosto 1993, n. 8804). Tale indirizzo, tendenzialmente più rigoroso rispetto al passato, è del resto espressione dell’evoluzione della figura dell’amministratore di condominio, i cui compiti vanno vieppiù incrementandosi sì da far ritenere che gli stessi possano venire assolti in modo più efficace dalle società di servizi, all’interno delle quali operano specialisti in settori diversi, in grado di assolvere alle numerose e gravi responsabilità ascritte allo stesso amministratore dalle leggi speciali (Cass. 24 ottobre 2006, n. 22840; v. anche in materia Cass. 23 gennaio 2007, n. 1406)” (v. Cass. civ., sez. III, 16.10.2008, n. 25251). Le condizioni al verificarsi delle quali è possibile, in caso di procurato danno alle persone o ai beni dei condomini o dei terzi, ravvisare la responsabilità dell’amministratore (culpa in vigilando) sono, dunque, due: a) l’appaltatore non è posto in una condizione di esclusivo custode delle cose sulle quali si effettuano i lavori; b) l’assemblea non affida l’anzidetto compito (NDR: di custode delle cose sulle quali si effettuano i lavori) ad una figura professionale diversa dallo stesso amministratore. Poiché è difficile che, in caso di lavori da eseguirsi all’interno dei condomini, l’area di cantiere sia gestita totalmente dall’appaltatore, allora è opportuno per l’amministratore far nominare dall’assemblea un direttore dei lavori, che non abbia solo compiti contabili, ossia non si limiti a verificare se quanto chiesto dall’appaltatore corrisponde alle opere eseguite. Il direttore dei lavori dovrà avere giustappunto compiti di direzione e di sorveglianza dell’esecuzione delle opere, e, di conseguenza, sarà anche custode delle cose sulle quali si effettuano i lavori. Si ricordi, poi, che, ai sensi dell’art. 89, comma 1, lett. c), del D.Lgs. 81/08, il responsabile dei lavori “coincide con il progettista per la fase di progettazione dell’opera e con il direttore dei lavori per la fase di esecuzione dell’opera”. La nomina, quindi, di un tecnico che curi la progettazione e la direzione dei lavori solleva l’amministratore-committente da ogni onere. ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE 2/09 COLLEGI GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA REGIONE LOMBARDIA ORIENTAMENTI TARIFFARI IN MATERIA CATASTALE con riferimento ai prezzi medi rilevati dalla Commissione Regionale Catasto in data luglio 2008 Premessa Gli orientamenti, che di seguito vengono esposti, non possono e non vogliono sostituire la mancanza di una specifica disposizione di legge, ma devono semplicemente costituire un indirizzo, un “fac-simile” su cui redigere la specifica parcella per la singola prestazione, supportata da parametri comuni, per ottenere obiettivi di equità, qualità e decoro professionale. I prezzi indicati sono stati rilevati dalla Commissione Regionale Catasto e fanno riferimento ai valori medi correnti, su tutto il territorio regionale, per prestazioni professionali complete di quanto specificato nella descrizione oltre a quant’altro necessario per lo svolgimento dell’incarico in modo professionale e conforme alle normative vigenti. La Tariffa dei Geometri, istituita con Legge 2 marzo n. 144 risale all’anno 1949, ha subito specifici aggiornamenti che si sono susseguiti negli anni sino all’ultimo del 1997. Non sono mai stati stabiliti compensi per nuove attività che dal 1949 ad oggi sono diventate oggetto della professione del Geometra. Con il DL n. 223 del 4 luglio 2006 è stato dato il via alla liberalizzazione delle professioni e l’abolizione dei minimi tariffari in un sistema che orienterà le competenze economiche verso un nuovo scenario più soggetto alle logiche di mercato e più vicino alla pratica commerciale che ha natura completamente diversa dall’attività professionale. Per essere competitivi sotto l’aspetto professionale e prestazionale è necessario introdurre delle metodologie di calcolo che diano un senso di coerenza della categoria, per far sì che il Geometra abbia la giusta remunerazione per il lavoro svolto, e comunque commisurare la parcella all’importanza e alla qualità della prestazione, alla responsabilità ed al decoro professionale ai sensi dell’art. 2233 del Codice Civile. Tutto ciò andrà ad indiscusso vantaggio della Committenza per la quale la prestazione viene svolta, che a fronte di costi medi rilevati nel mercato professionale potrà facilmente individuare prestazioni sottocosto che normalmente celano scarsa professionalità o prestazioni svolte in modo approssimativo e di scarso valore professionale. IL TRIANGOLO SOMMARIO II III IV V VI VII VIII X XI XIII A.1 A.2 A.3 A.4 A.5 B. C. D. Tipo Mappale Tipo Mappale Modesta Entità Tipo Mappale in Deroga Tipo di Frazionamento Tipo Mappale e Tipo di Frazionamento Denunce di Nuova Costruzione / Variazione DOCFA Denunce di Voltura Pratiche Catastali Varie ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI FABBRICATI ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE 2/09 Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a: A.1. TIPO MAPPALE La prestazione comprende: • Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici ai sensi del D.L. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento) e relativo sopralluogo preliminare; • Accesso presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali, mappe cartacee, mappe wegis, monografie Punti Fiduciali, verifica corrispondenza NCT-NCEU. visione pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale) per un controllo di massima e per lo studio della metodologia di rilievo; Rilievo degli immobili oggetto della denuncia con aggancio alla rete dei punti fiduciali mediante idonea stru•mentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da uno o più tecnici qualificati, seguendo il metodo della celerimensura tradizionale o GPS, in conformità alla circolare 2/88 e successive; Elaborazione dati computerizzata, con redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB cen•suario, relazione tecnica, proposta di aggiornamento cartografico, compilazione della modulistica richiesta; • • • Sottoscrizione del Tipo Mappale da parte del Committente D.P.R. 650/72; Presentazione presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio e/o con invio telematico; Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente Onorario a discrezione in riferimento all’articolo 60 della Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993. 1. a) b) c) d) Lotto con superficie fino a mq 2.000 e fino a 3 stazioni. edificato fino a mq 100 coperti edificato tra mq 100 e 200 coperti edificato oltre mq 200 coperti per ogni stazione in più oltre le 3 1.100,00 1.200,00 1.300,00 50,00 2. a) b) c) d) Lotto con superficie tra mq 2.000 e 5.000 e fino a 3 stazioni. edificato fino a mq 100 coperti edificato tra mq 100 e 200 coperti edificato oltre mq 200 coperti per ogni stazione in più oltre le 3 1.200,00 1.300,00 1.400,00 50,00 3. Lotto con superficie oltre mq 5.000 e fino a 3 stazioni a) fino a mq 200 di edificato coperto b) in aggiunta all’importo di cui al punto 3a), per ogni mq 100 di edificato coperto o frazione, oltre i mq 200. c) per ogni stazione in più oltre le 3 1.500,00 100,00 50,00 4. Maggiorazione del 25% per rilievi con comprovate difficoltà operative, zone boschive o impervie totale importi del punto A.1.1 - A.1.2 – A.1.3 5. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico) totale importi del punto A.1.1 - A.1.2 - A.1.3 Spese soggette ad Iva Rimborsi chilometrici Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad. 0 x €/cad. Spese esenti Iva Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad. 22,47 13,94 IL TRIANGOLO 6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata dal D.M, n. 596 del 1993. a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora III ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE 2/09 Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a: A.2. TIPO MAPPALE MODESTE ENTITÀ La prestazione comprende: • Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici ai sensi del D.L. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento) e relativo sopralluogo preliminare; • Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali, mappe cartacee, mappe wegis, verifica corrispondenza NCT-NCEU. visione pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale) per un controllo di massima; • Rilievo dei beni oggetto della denuncia senza aggancio alla rete dei punti fiduciali utilizzando metodologie speditive quali allineamenti e squadri, cordella metrica o semplice celerimensura in conformità alla circolare 2/88 e successive; • Elaborazione dati computerizzata, con redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB censuario, relazione tecnica, proposta di aggiornamento cartografico, compilazione della modulistica richiesta; • • • Sottoscrizione del Tipo Mappale da parte del Committente D.P.R. 650/72; Presentazione presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio e/o con invio telematico; Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente Onorario a discrezione in riferimento all’articolo 60 della Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993. 1. a) b) c) Lotto con superficie fino a mq 2.000 edificato fino a mq 100 coperti edificato tra mq 100 e 200 coperti edificato oltre mq 200 coperti 1.100,00 1.200,00 1.300,00 2. a) b) c) Lotto con superficie tra mq 2.000 e 5.000 edificato fino a mq 100 coperti edificato tra mq 100 e 200 coperti edificato oltre mq 200 coperti 1.200,00 1.300,00 1.400,00 3. Lotto con superficie oltre mq 5.000 a) fino a mq 200 di edificato coperto b) in aggiunta all’importo di cui al punto 3), per ogni mq 100 di edificato coperto o frazione, oltre i mq 200. 1.500,00 100,00 4. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico) totale importi del punto A.2.1 - A.2.2 - A.2.3 5. Riduzione del 45% per tipo mappale in modesta entità totale importi del punto A.2.1 - A.2.2. - A.2.3. IL TRIANGOLO 6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993. a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora IV Spese soggette ad Iva Rimborsi chilometrici Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad. 0 x €/cad. Spese esenti Iva Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad. 22,47 13,94 ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE 2/09 Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a: A.3. TIPO MAPPALE IN DEROGA PER CONFORMITÀ ALLA MAPPA CATASTALE La prestazione comprende: • Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento) e relativo sopralluogo preliminare; • Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali, mappe cartacee. mappe wegis, verifica corrispondenza NCT-NCEU, visione pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale) per un controllo di massima; • Rilievo dei beni oggetto della denuncia senza aggancio alla rete dei punti fiduciali, utilizzando metodologie speditive ai fini di controllare l’esatta corrispondenza topografica tra lo stato di fatto e la mappa catastale • Elaborazione dati computerizzata, con redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB censuario, relazione tecnica, eventuale proposta di aggiornamento cartografico, compilazione della modulistica richiesta; • • • • Sottoscrizione del Tipo Mappale da parte del Committente D.P.R. 650/72; Eventuale deposito del Frazionamento presso l’Amministrazione Comunale competente; Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio e/o con invio telematico; Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente. Onorario a discrezione in riferimento all’articolo 60 della Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993. 1. a) b) c) Lotto con superficie fino a mq 2.000 edificato fino a mq 100 coperti edificato tra mq 100 e 200 coperti edificato oltre mq 200 coperti 1.100,00 1.200,00 1.300,00 2. a) b) c) Lotto con superficie tra mq 2.000 e 5.000 edificato fino a mq 100 coperti edificato tra mq 100 e 200 coperti edificato oltre mq 200 coperti 1.200,00 1.300,00 1.400,00 3. Lotto con superficie oltre mq 5.000 e fino a 5 stazioni a) fino a mq 200 di edificato coperto b) in aggiunta all’importo di cui al punto 3), per ogni mq 100 di edificato coperto o frazione, oltre i mq 200. c) per ogni stazione in più oltre le 5 1.500,00 200,00 50,00 4. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico) totale importi del punto A.2.1 - A.2.2 - A.2.3 5. Riduzione del 65% per tipo mappale in deroga totale importi del punto A.3.1 - A.3.2. - A.3.3. Spese soggette ad Iva Rimborsi chilometrici Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad. 0 x €/cad. Spese esenti Iva Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad. 22,47 13,94 IL TRIANGOLO 6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993. a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora V ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE 2/09 Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a: A.4.A. TIPO DI FRAZIONAMENTO La prestazione comprende: • Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento) e relativo sopralluogo preliminare; • Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali, mappe cartacee. mappe wegis, monografie Punti Fiduciali, verifica corrispondenza NCT-NCEU, visione pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale) per un controllo di massima e per lo studio della metodologia di rilievo; degli immobili oggetto del frazionamento con aggancio alla rete dei punti fiduciali mediante ido•neaRilievo strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da uno o più tecnici qualificati, seguendo il metodo della celerimensura tradizionale o GPS, in conformità alla circolare 2/88 e successive, esteso alle proprietà confinanti allo scopo dl controllare la congruità geometrica della particella originale, ed a tutti i particolari topocartografici utili all’inquadramento; • Elaborazione dati computerizzata, proposta dl frazionamento (da concordare con il Committente), conteggi delle superfici e verifiche, redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB censuario, relazione tecnica, proposta di aggiornamento cartografico, compilazione della modulistica richiesta; • Calcolo delle coordinate per il tracciamento dalle stazioni esistenti o da nuove stazioni che si rendessero necessarie; • Tracciamento contestuale in loco, mediante Idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da due o più tecnici qualificati; • • • • Sottoscrizione del Tipo di frazionamento da parte del Committente D.P.R. 650/72 Deposito del Frazionamento presso l’Amministrazione Comunale competente Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia dei Territorio e/o con invio telematico Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente Onorario a discrezione in riferimento all’articolo 60 della Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993. 1. a) b) c) Lotto originario con superficie fino a mq 2.000 e fino a 3 stazioni per le prime due particelle derivate per ogni particella derivata in più per ogni stazione in più oltre le 3 1.300,00 30,00 50,00 2. a) b) c) Lotto originario con superficie tra mq 2.000 e 5.000 e fino a 3 stazioni per le prime due particelle derivate per ogni particella derivata in più per ogni stazione in più oltre le 3 1.400,00 50,00 50,00 3. a) b) c) Lotto originario con superficie maggiore di mq 5.000 e fino a 3 stazioni per le prime due particelle derivate per ogni particella derivata in più per ogni stazione in più oltre le 3 1.500,00 70,00 70,00 IL TRIANGOLO 4. Maggiorazione del 25% per rilievi con comprovate difficoltà operative, zone boschive o impervie totale importi del punto A.4.1 - A.4.2 - A.4.3 VI 5. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico) totale importi del punto A.4.1 - A.4.2. - A.4.3. 6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993. a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 22,47 13,94 ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE 2/09 A.4.B. EVENTUALE TRACCIAMENTO SUPPLEMENTARE DEL FRAZIONAMENTO La prestazione comprende: • Calcolo delle coordinate per il tracciamento dalle stazioni esistenti o da nuove stazioni che si rendessero necessarie • Tracciamento in loco, mediante idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da uno o più tecnici qualificati 7. a) per i primi 5 vertici tracciati b) per ogni vertice in più c) per ogni stazione nuova o ripristinata 150,00 30,00 50,00 Spese soggette ad Iva Rimborsi chilometrici Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad. 0 x €/cad. Spese esenti Iva Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad. Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a: A.5. TIPO MAPPALE E TIPO DI FRAZIONAMENTO La prestazione comprende: • Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento) e relativo sopralluogo preliminare; • Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali, mappe cartacee. mappe wegis, monografie Punti Fiduciali, verifica corrispondenza NCT-NCEU, visione pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale) per un controllo di massima e per lo studio della metodologia di rilievo; • Rilievo degli immobili oggetto della denuncia con aggancio alla rete dei punti fiduciali mediante idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da uno o più tecnici qualificati, seguendo il metodo della celerimensura tradizionale o GPS, in conformità alla circolare 2/88 e successive, esteso alle proprietà confinanti allo scopo dl controllare la congruità geometrica della particella originale, ed a tutti i particolari topocartografici utili all’inquadramento cartografico; • Elaborazione dati computerizzata, proposta dl frazionamento (da concordare con il Committente), conteggi delle superfici e verifiche, redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB censuario, relazione tecnica, proposta di aggiornamento cartografico, compilazione della modulistica richiesta; • Calcolo delle coordinate per li tracciamento dalle stazioni esistenti o da nuove stazioni che si rendessero necessarie; • Tracciamento contestuale in loco, mediante Idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da due o più tecnici qualificati; 1. Lotto originario con superficie fino a mq 2.000, fino a 3 stazioni e per le prime due particelle derivate a) edificato fino a mq 100 coperti b) edificato tra mq 100 e 200 coperti c) edificato oltre mq 200 coperti d) per ogni stazione in più oltre le 3 e) per ogni particella derivata in più 1.100,00 1.200,00 1.300,00 50,00 30,00 IL TRIANGOLO • Deposito del Frazionamento presso l’Amministrazione Comunale competente • Sottoscrizione del Tipo mappale e di frazionamento da parte del Committente D.P.R. 650/72 • Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio e/o con invio telematico Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Commit•tente VII ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE 2/09 2. Lotto originario con superficie tra mq 2.000 e 5.000 fino a 3 stazioni e per le prime due particelle derivate a) edificato fino a mq 100 coperti b) edificato tra mq 100 e 200 coperti c) edificato oltre mq 200 coperti d) per ogni stazione in più oltre le 3 e) per ogni particella derivata in più 3. Lotto originario con superficie oltre mq 5.000, fino a 3 stazioni e per le prime due particelle derivate a) fino a mq 200 di edificato coperto b) in aggiunta all’importo di cui al punto 3), per ogni mq 100 di edificato coperto o frazione, oltre i mq 200 c) per ogni stazione in più oltre le tre d) per ogni particella derivata in più 1.200,00 1.300,00 1.400,00 50,00 50,00 1.500,00 100,00 70,00 70,00 4. Maggiorazione del 25% per rilievi con comprovate difficoltà operative, zone boschive o impervie totale importi del punto A.5.1 - A.5.2 - A.5.3 5. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico) totale importi del punto A.5.1 - A.5.2. - A.5.3. 6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993. a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 22,47 13,94 A.5.B. EVENTUALE TRACCIAMENTO SUPPLEMENTARE DEL FRAZIONAMENTO La prestazione comprende: • Calcolo delle coordinate per il tracciamento dalle stazioni esistenti o da nuove stazioni che si rendessero necessarie • Tracciamento in loco, mediante idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da uno o più tecnici qualificati 7. a) per i primi 5 vertici tracciati b) per ogni vertice in più c) per ogni stazione nuova o ripristinata 150,00 30,00 50,00 Spese soggette ad Iva Rimborsi chilometrici Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad. 0 x €/cad. Spese esenti Iva Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad. Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a: B. DENUNCE DI NUOVA COSTRUZIONE / VARIAZIONE DOCFA La prestazione comprende: IL TRIANGOLO Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici •ai sensi del D.L. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documen- VIII tazione pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento, concessioni edilizie approvate); • Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali, mappe cartacee, mappe wegis, verifica corrispondenza NCT-NCEU, visione pratiche precedenti; • Sopralluogo e rilievo degli immobili oggetto della denuncia mediante opportuno metodo o verifica di rispondenza con gli elaborati grafici forniti dal Committente; ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE 2/09 • • Restituzione grafica con formazione di planimetria catastale dell’immobile in scala opportuna; • • • Sessione per la sottoscrizione della denuncia da parte del Committente; Redazione denuncia di nuova costruzione o variazione mediante procedura informatica DOCFA, comprensiva, di elaborato planimetrico qualora necessario, planimetrie catastali, calcolo delle superfici catastali e classamento con attribuzione di rendita catastale; Presentazione presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio e/o con invio telematico; Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di visure aggiornate, da fornire al Committente. B.1. ELABORATO PLANIMETRICO 1. Rilievo e rappresentazione grafica fino a 3 u.i.u. (o BCNC) a) ogni u.i.u. (o BCNC o cat. Speciali) oltre i primi 3 – cadauno 250,00 20,00 B.2. RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA 1. Predisposizione planimetrie per singola u.i.u. a) cat. A e B fino a mq 100 di superficie catastale 1) per ogni mq 100 (o frazione) di superficie catastale in più, oltre i primi 100 mq; b) cat. C fino a mq 20 di superficie catastale; 1) per ogni mq 50 (o frazione) di superficie catastale in più, oltre i primi 20 mq c) cat. D ed E fino a mq 20 di superficie lorda rilevata 1) per ogni mq 200 (o frazione) di superficie lorda in più, oltre i primi 20 e fino a 1.000 mq; 2) per ogni mq 200(o frazione) di superficie lorda in più,oltre i precedenti 1.000 mq; 300,00 50,00 150,00 75,00 350,00 100,00 50,00 2. Maggiorazione del 50% per rilievi con difficoltà operative, condizioni disagiate, per fabbricati fuori squadra, muri con differenti spessori, locali inagibili totale Importi del punto B.1.1 - B.2.1 3. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993. a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 22,47 13,94 4. Riduzione per rilievo già effettuato e planimetrie fornite dal Committente sul totale importi del punto B.1.1 - B.2.1 a) riduzione del 10% per planimetrie cartacee b) riduzione del 20% per planimetrie su supporto magnetico B.3. CLASSAMENTO ED ATTIVITÀ ESTIMALI 1. U.i.u. in categoria ordinaria – cadauna 50,00 2. U.i.u. in categoria speciale o particolare di rendita catastale fino a 10.000 euro - cadauna 250,00 a) per ogni ulteriori 50.000 euro (o frazione) di rendita catastale, oltre 10.000 euro - cadauna 300,00 100,00 50,00 25,00 B.5. ATTRIBUZIONE RENDITA CATASTALE AD U.I. GIÀ IN ATTI Oltre a quanto previsto ai precedenti punti B.3 – B.4 1. Per ogni u.i. trattata e planimetria raster acquisita 50,00 B.6. VARIAZIONE TOPONOMASTICA – MODIFICA IDENTIFICATIVO 1. Per la prima u.i.u. (o BCNC) – cadauna a) per ogni u.i.u. (o BCNC) successiva - cadauna 50,00 25,00 B.7. 1. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico) totale importi del punto B.1 - B.2 - B.3 - B.4 - B.5 - B.6 Spese soggette ad Iva Rimborsi chilometrici Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad. 0 x €/cad. Spese esenti Iva Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad. IL TRIANGOLO B.4. COMPILAZIONE DOCUMENTI TECNICI (DOCFA) 1. Per la prima u.i.u. (o BCNC) – cadauna a) ogni u.i.u. (o BCNC) fino alla quinta - cadauna b) ogni u.i.u. (o BCNC) oltre la quinta - cadauna IX ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE 2/09 Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a: C.1. DO.C.TE. VARIAZIONI DI VOLTURA La prestazione comprende: • Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa da preallineare; • Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali; • Esame della pratica e redazione della domanda di variazione secondo la normativa ed i metodi di compilazione vigenti, con l’ausilio della procedura informatica; • • • Sottoscrizione della domanda di variazione da parte del Committente; Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio; Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente 1. a) variazione catastale fino a 1 nota e fino a 5 particelle b) per ogni particella in più oltre le prime cinque c) per ogni nota in più oltre la prima 250,00 10,00 50,00 2. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico) totale importi del punto C.1.1 3. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993. a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora Spese soggette ad Iva Rimborsi chilometrici Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad. 0 x €/cad. Spese esenti Iva Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad. 44,93 28,41 Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a: C.1. DOMANDE DI VOLTURA La prestazione comprende: Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici •ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa da preallineare; Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisi•zione di visure censuarie attuali; • IL TRIANGOLO Esame della pratica e redazione della domanda di voltura secondo la normativa ed i metodi di compilazione vigenti, con l’ausilio della procedura informatica VOLTURA; X • • • Sessione per la sottoscrizione della domanda di Voltura da parte del Committente; Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio; Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente 1. a) voltura catastale fino a 1 nota e fino a 5 particelle b) per ogni particella in più oltre le prime cinque c) per ogni nota in più oltre la prima 250,00 10,00 50,00 ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE 2/09 2. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico) totale importi del punto C.1.1 3. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993. a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora Spese soggette ad Iva Rimborsi chilometrici Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad. 0 x €/cad. Spese esenti Iva Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad. 44,93 28,41 Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a: D.1. ALLINEAMENTO SITUAZIONE PREGRESSA E PRATICHE VARIE La prestazione comprende: • Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, compilazione della delega per la richiesta di documenti catastali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa legale e catastale; • Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio o la Conservatoria dei Registri Immobiliari - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali, mappe cartacee. mappe wegis, schede planimetriche, verifica di corrispondenza tra CT e CF, visione pratiche precedenti, ispezioni ipotecarie; • • • Esame della pratica e redazione istanza di rettifica o di trattazione dei dati inevasi; Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio; Ritiro e controllo del risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente. 1. a) Istanza cartacea per l’allineamento di intestazioni errate o dati pregressi censuari b) Istanza mediante servizi telematici dell’ADT per l’allineamento di intestazioni errate o dati pregressi censuari 200,00 75,00 2. Richiesta di planimetrie catastali Catasto Fabbricati a) delega e richiesta della prima scheda b) per ogni scheda successiva alla prima 100,00 20,00 3. Ispezione catastale con ricerca negli archivi cartacei a) Diritto fisso di ricerca b) per ogni vacazione successiva alla prima 75,00 44,93 4. Richiesta di visure catastali e mappe wegis per conto del Committente a) per ogni visura catastale fino a 5 elementi contabili - cad b) per ogni visura successiva ai primi 5 e.c. - cadauno c) per ogni mappa Wegis 10,00 5,00 10,00 5. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10gg dal conferimento d’incarico) totale importi del punto D.1.1 – D.1.2. – D.1.3 – D.1.4 – D.1.5 Spese soggette ad Iva Rimborsi chilometrici Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad. 0 x €/cad. Spese esenti Iva Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad. 44,93 28,41 IL TRIANGOLO 6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 della Legge n. 144 dei 1949 successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993. a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora XI COLLEGIO DEI GEOMETRI E DEI GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI COMO COMO ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI FABBRICATI ANNO 2008 “Gli orientamenti, che di seguito vengono proposti, non possono e non vogliono sostituire la mancanza di una specifica disposizione di legge, ma devono semplicemente costituire un indirizzo, un”canovaccio” su cui adottare la specifica parcella per la singola prestazione, confortata da alcuni parametri fissi, per ottenere obiettivi di equità”. ... diventa imprescindibile la necessità di sottoscrivere, da parte del Geometra e del Committente, un disciplinare di incarico... ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI FABBRICATI 2008 2/09 TARIFFARIO PER IL RILASCIO DI ATTESTATI DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA Il presente tariffario è da considerarsi come valutazione di massima per eventuali incarichi ed è valido per la provincia di Como e comuni contigui. Una valutazione più ponderata potrà essere eseguita su richiesta conoscendo con maggior precisione la tipologia costruttiva e la documentazione in possesso della Proprietà da fornire al Certificatore al fine dei calcoli necessari al rilascio dell’Attestato. Per una descrizione dei possibili e non esaustivi casi che si possono presentare nella pratica, la stima degli onorari viene fornita con riferimento alla casistica prevista all’articolo 6 dal già citato D.G.R. Regione Lombardia n° 8/5773, suddivisi come di seguito riportato. Art. 6.1) Per permessi di costruire o D.I.A. presentati dal 1° settembre 2007 Caso 6.1.1) Interventi di nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in manutenzione straordinaria o in ristrutturazione, ristrutturazione edilizia che coinvolge più del 25% della superficie disperdente dell’edificio in cui l’impianto di riscaldamento è asservito. Caso 6.1.2) Edifici sottoposti ad ampliamenti volumetrici sempre che il volume a temperatura controllata della nuova porzione dell’edificio risulti superiore al 20% di quello esistente, IL TRIANGOLO Caso 6.1.2.a) limitatamente alla nuova porzione di edificio se questa è servita da impianto dedicato; Caso 6.1.2.b) all’intero edificio (esistente più ampliamento) se la nuova porzione è allacciata all’impianto termico dell’edificio esistente. XIV Art.. 6.2) Edifici non rientranti nel campo di applicazione di cui al punto 6.1. Caso 6.2.a) Dal 1° settembre 2007: Edifici esistenti nel caso di trasferimento a titolo oneroso dell’intero immobile. Qualora l’intero edificio oggetto di compravendita sia costituito da più unità abitative servite da impianti termici autonomi, è previsto l’obbligo di certificazione energetica di ciascuna unità. Caso 6.2.b) Dal 1° settembre 2007 ed entro il 1° luglio 2009: Edifici di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico la cui superficie utile superi 1.000 m2. Caso 6.2.c) Dal 1° settembre 2007: In tutti i casi di miglioramento delle prestazioni energetiche dell’unità immobiliare, dell’edificio e dell’impianto con richiesta di contributi o sgravi fiscali a carico di fondi pubblici o sulle generalità degli utenti. Caso 6.2.d) Dal 1° gennaio 2008, nel caso di contratti “servizio energia”, nuovi o rinnovati relativi ad edifici pubblici e privati. Caso 6.2.e) Dai 1° luglio 2009 nel caso di trasferimento a titolo oneroso delle singole unità immobiliari. Caso 6.2.f) Dal 1° luglio 2010 nel caso di locazione dell’intero edificio o della singola unità immobiliare. ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI FABBRICATI 2008 2/09 PRESTAZIONI RICHIESTE PER LA STESURA DELL’ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI EDIFICIO ESISTENTE: 1. a) b) c) d) e) f) Ricerca e raccolta della documentazione tecnica ed amministrativa Progetto su supporto: cartaceo informatico Relazione tecnica L. 10/91 o 373/97 si no Libretto impianto Termico si no Prova Fumi si no si no Cetificazione Serramenti Documentazione Catastale si no da rilevare 2. Sopralluogo di verifica, controllo dimensionale e documentazione fotografica 3. Verifica dei documenti di cui al punto 1. e calcolo dei dati mancanti a) calcolo delle trasmittanze termiche delle strutture opache b) calcolo delle trasmittanze termiche delle strutture trasparenti c) eventuale rilievo dell’edificio oggetto di certificazione (a vacazione) 4. Calcolo della geometria dell’edificio 5. Calcolo del fabbisogno di Energia Primaria e classificazione secondo l’EPh 6. Analisi dei possibili provvedimenti migliorativi delle prestazioni energetiche 7. Deposito presso il Comune ed invio al Catasto Energetico METODO DI CALCOLO PARCELLE PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA 1) EDIFICI RESIDENZIALI, UFFICI con riferimento alla superficie netta riscaldata A) NUOVA COSTRUZIONE: TIPOLOGIA Edificio mono, bifamiliare, appartamento Edificio fino a 1000 mq * Edificio da 1001 a 5000 mq * Edificio oltre i 5001 mq * QUOTA FISSA (EURO) 300,00 500,00 700,00 2.200,00 QUOTA VARIABILE (EURO/mq) 2,75 1,65 1,45 1,15 nel caso di una certificazione globale di un intero edificio multipiano (condominio) applicare la maggiorazione di Euro 50,00 per ogni unità immobiliare Esempio: edificio di 1000 mq €. 500,00 + (1,65 x 1000) = 2.150,00 Euro €. 700,00 + (1,45 x 1000) = 2.150,00 Euro TIPOLOGIA Edificio mono, bifamiliare, appartamento Edificio fino a 1000 mq ** Edificio da 1001 a 5000 mq ** Edificio oltre i 5001 mq ** + QUOTA FISSA (EURO) 300,00 600,00 900,00 2.400,00 QUOTA VARIABILE (EURO/mq) 3,52 1,98 1,65 1,32 ** nel caso di certificazione della singola unità immobiliare in edifici multipiano (condominio) si dovrà applicare la tariffa relativa al “edificio monofamiliare” IL TRIANGOLO B) COSTRUZIONE ESISTENTE: XV ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI FABBRICATI 2008 2/09 2) EDIFICI ARTIGIANALE ED INDUSTRIALI con riferimento alla volumetria netta riscaldata A) EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE o con disponibilità dei disegni cartacei o digitali e della relazione tecnica di cui ai D.lgs 192/2005 e 311/2006 ovvero alla D.G.R. lombardia n. 5773/2007: TIPOLOGIA Edificio fino a 3.000 mc Edificio da 3.001 a 6.000 Edificio da 6.001 a 12.000 Edificio da 12.001 a 25.000 Edificio da 25.001 in poi QUOTA FISSA (EURO) 400,00 700,00 1.300,00 2.500,00 5.000,00 QUOTA VARIABILE (EURO/mq) 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 B) EDIFICI ESISTENTI con disponibilità di disegni cartacei e della relazione tecnica di cui alla Legge 373/76 o 10/91 o applicare una maggiorazione discrezionale alle tariffe esposte variabile da 10% a 20% a seconda della difficoltà oggettiva dell’oggetto dell’incarico. MODALITÀ E TEMPI DI ESECUZIONE INCARICO I tempi sono quelli necessari al reperimento dei dati tecnici, del sopralluogo, dello sviluppo ed elaborazione della documentazione con consegna al Comune di ubicazione dell’immobile. Si possono quantificare in circa 8 giorni, salvo eccezioni. I tempi di riconsegna della documentazione da parte del Comune, dopo la vidimazione per accettazione, possono variare dalla riconsegna immediata fino a 30 giorni. I costi variano a seconda dell’estensione dell’unità immobiliare, della destinazione d’uso, del numero di certificazioni da eseguire e della ubicazione dell’immobile (per sopralluogo e consegna documenti), tenendo conto anche dell’assunzione di responsabilità decennale su quanto dichiarato e comprendono la seguente procedura: IL TRIANGOLO XVI Reperimento delle planimetrie in scala dell’edificio con orientamento dello stesso, dati catastali e dati del soggetto intestatario della certificazione compreso il Codice Fiscale; Sopralluogo del certificatore presso l’immobile per il rilievo delle tipologie edilizie e del dati dell’impianto termico in esso installato (se esistente farsi dare una copia del rapporto di controllo e manutenzione eseguito dal manutentore dell’impianto termico sul generatore di calore); Apertura di una nuova pratica con richiesta in forma telematica al CESTEC (ente accreditato della regione Lombardia per la certificazione energetica degli edifici) di assegnazione di un numero dl protocollo. Tale numero sarà riportato nella compilazione del certificato energetico; Compilazione ed elaborazione del dati relativi all’involucro edilizio e all’impianto termico in esso contenuto, mediante software dedicato, al fine di determinare la classe energetica dell’edificio; Pagamento per ogni Certificazione da redigere, di un contributo stabilito nella misura di € 10,00 da versarsi tramite bollettino postale o bonifico bancario. Riportare su ogni versamento il numero di protocollo assegnato alla pratica; Invio, in forma telematica, presso i Punti Energia Scarl, del file.cnd relativo all’Attestato di Certificazione Energetica e stampa dello stesso; Chiusura della pratica in via telematica, compilando un form con gli estremi del versamento effettuato e invio della ricevuta del catasto energetico degli edifici ai Punti Energia e stampa poi della stessa; Presentazione di due copie In originale presso l’ufficio protocollo del Comune dove è ubicato l’immobile e ritiro di una copia della documentazione timbrata per accettazione di: Attestato di Certificazione Energetica, corredato da un’autodichiarazione in cui lo stesso certificatore dichiara di non trovarsi in nessuna delle condizioni di incompatibilità dl cui al punto 13.7 del D.G.R.. Ricevuta del Catasto Energetico, riportante copia dell’avvenuto pagamento. Consegna al committente delle documentazione in originale.