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n° 8 Trimestrale dell’Ufficio Studi AITEC giugno 2005 Il calcestruzzo protagonista del SAIE 2005 Verso un’edizione speciale “ CONCRETE” Dopo l’esperienza dell’edizione 2004, dedicata al settore dei laterizi, anche per il 2005 l’Ente Fiera di Bologna caratterizze rà il Salone Internaziona le dell’Edilizia conce ntrando i riflettori su un ma teriale da costruzione: il calce struzzo. La prossima edizione infatti dedicherà uno spazio particolare al materiale calcestruzzo, con l’obiettivo di mettere in risalto, verso progettisti, prescrittori, stazioni appaltanti e imprese, le qualità del ca lcestruzzo come materiale “riscoperto” dall’a rchitettura di avanguardia, grazie ai sui valori “tecnici” ed “economici” anche in chiave di sostenibilità. Per la pianificazione e la realizzazione operativa del Saie Concrete, Bolognafiere ha avviato una stretta collaborazione con la ‘Consulta per il calcestruzzo’, organismo che riunisce i principali attori del mondo del cemento e del calcestruzzo su più liv elli: associazion i, tra cui Aitec, imprese e professionisti. La collaborazion e tra l’Ente fieristico e la Con sulta ha permesso di valorizzare un’eccellente sinergia tra l’esperienza del business fieristico da un lato e le competenze tecnico-economiche di prodotto e di mercato dall’ altro, arrivando a definire un ricco e vario programma di event i interamente dedicat i al calcestruzzo. Il cale ndario convegnisti co prevede una serie di appuntamen ti sul calcestruzzo, alcuni di carat tere generale, come le confe renze di apertura, in cui saranno trattati temi di risvolto socio-economico e ambien tale, altri più tecnici, rivolti a studenti, progettisti, prescrittori e imprese di costruzione. Al calcestruzzo sarà anche dedicata una mostra ‘l’arte del calcestruzzo’ per la quale sia lo spazio espositivo che il materiale presentato (oggetti fotografie ecc.) saranno scelti con l’obiettivo di far vivere la materia calcestruzzo con riferimento agli elementi essenziali ad essa connessi quali cemento, pietra, sabbia, acqua e ferro. Master Roma 3 - AITEC Entra nel vivo la terza edizione Visto il notevole interesse riscontrato nelle precedenti edizioni, anche per il 2005 AITEC ha concorso, insieme all'Università Roma3 (Facoltà di Architettura e Ingegneria) e con il sostegno del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, all’organizzazione di un Master di II liv ello finalizzato alla formazione di specifiche figure professionali ad elevata competenza nella progettazione e realizzazione delle strutture in cemento armato. I contenuti didattici del master riguardano non solo temi relativi a materiali e tecniche, ma prev edono anche momen ti di formazione econ omica relativa alla gestione dei progetti e approfondimenti pratici presso aziende, laboratori e Enti. La terza edizione del Master, cui partecipano 20 studenti di cui 2 stranieri, è stata inaugurata a Roma nel mese di febbraio con una cerimonia di apertura nel corso della quale si sono svolte due conferenze (“l'attivita' della fib ed il prossimo model code” e “il cemento armato tra XX e XXI sec olo”) ed è stata assegnata la Borsa di Studio ‘Domenico Burattini’, offerta come di consueto dall’AITEC. L’edizione di quest’anno ha come nuovo partner l’Istituto Superiore Antincendi che si aggiunge alle 8 Università italiane che collaborano alla realizzazione del Master. Nell'ambito delle attività didattiche organizzate dal Master, nel corso di questa edizione sono in programma tre confe renze, aperte al pubblico, tenute dai seguenti relatori: Ing. J. F. Klein - Presidente della Commissione 1 (Structures), FIB; Ing. S. Rostam - Presidente della Commissione 5 (Structural Service Life Aspects), FIB; Ing. J. Strasky - Direttore del dipartimento di Strutture in calcestruzzo ed in muratura della Università Tecnica di Brno (Repubblica Ceca). Per il mese di settembre è previsto l’inizio di stage presso imprese, studi di progettazione e Enti di ricerca che permetteranno agli studenti di applicare sul campo le competenze te oriche acquisite in aula. A riprova dell’efficacia formativa del Master va segnalato che l’80% dei partecipanti alla prima edizione del 2003 risulta stabilmente inserito nel mondo del lavoro. PER MAGGIORI INFORMAZIONI www.mastermica.org Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni Continua la crescita del mercato immobiliare Elaborazione ANCE su dati Agenzia del Territorio Nel corso degli ultimi anni il mercato immobiliare italiano ha registrato una notevole vivacità, proseguendo il trend positivo iniziato nel 1998. L’Osservatorio immobi liare dell’Agenzia de l Territorio rileva un aumen to negli scambi di immobili ne l 2004 pari al 6,9% (+5,5% immobili residenziali, + 6,3 unità commerciali) rispetto al 2003, anno in cui erano state scambiate 761 mila unità abitative e 197 mila unità immobiliari commerciali. Il mercato degli immobili residenziali è risultato meno dinamico nei comuni capoluoghi di provincia, dove il tasso di crescita è risultato inferiore alla media nazionale (4%). Le città ad evidenziare i maggiori trend di crescita nei volumi degli scambi immobiliari sono state Catania, Genova, Roma e Napoli, con incrementi compresi tra il 13 e il 14%. Andando ad analizzare le compravendite ne l mercato degli immobili commerciali, l’aumento ha a vuto entità diverse per area geografica: superiore alla media al Nord (7,9%), inferiore alla media, ma comunque nell’ordine del 4 – 5%, nel resto dell’Italia. In termini di valore, secondo Scenari Immobiliari, il volume d’affari del mercato immobiliare italiano nel 2004 ha raggiunto i 110 miliardi di E uro, anche se la crescita dei pre zzi ha subito un rallentamen to. Abitazioni Compravendite immobiliari n° Commerciale Nord Centro Meridione Isole 2003 400.482 156.669 204.575 2004 421.450 166.637 216.039 Var % 5,1 6,4 5,6 2003 97.471 47.622 52.055 2004 105.146 50.114 54.226 Var % 7,9 5,2 4,2 TOTALE ITALIA 761.726 804.126 5,5 197.148 209.486 6,3 Costo di costruzione di un fabbricato residenziale Secondo l’Istat nel 2004 i leganti aumentano meno dell’indice medio L’indice del costo di costruzione di un fabbricato residenziale, valore che misura la variazione dei costi diretti di costruzione (mano d’opera, materiali, trasporti e noli), rilevato dall’ISTAT per il 2004, mostra una variazione media pari al 4,1%. Andando ad analizzare n el dettaglio l’anda mento delle diverse voci di costo, la mano d’opera (specializzata, qualificata e comune) è aumentata mediamente del 4,7% su base annua, mentre materiali e trasporti hanno fatto registrare un incremento in entrambi i casi del 3,7% rispetto al 2003. Nell’ambito dei materiali da costruzione, la voce di costo leganti ha presentato un aumento del 3,7%, inferiore rispetto all’indice medio del costo di costruzione e in linea con la macro categoria materiali. Tra questi, la voce che ha fatto registrare l’aumento più consistente è stata quella dei metalli per effetto delle note tensioni del prezzo dell’acciaio che hanno caratterizzato il 2004. Andando ad analizzare i diversi trend dell’indicatore nei Capoluoghi di Regione, le Città in cui si è registrata la crescita maggiore sono state Venezia e Genova (con aumenti superiori al 7%), seguite da Firenze, Bari, Ancona e Potenza, con incrementi nell’ordine de l 5%. Le variazioni più contenute si sono avute a Bologna, Catanzaro e Palermo. Roma e Milano hanno fatto regis trare increme nti inferiori alla media, rispettivamente del 4,1 e 3,1%. Voci di costo Mano d’opera Materiali Di cui leganti Trasporti e noli Indice medio Città Roma Milano Napoli Palermo Torino Variazioni 2004 4,7 % 3,7 % 3,6 % 3,7 % 4,1 % Variazioni 2004 4,1 % 3,1 % 4,9 % 2,9 % 3,0 % Rapporto sulle infrastrutture in Italia - ANCE-AGI Il monitoraggio delle grandi opere, iter burocratici ancora troppo lunghi Nell’ambito de lla Fiera-Convegno Infrastructura, manifestazione svoltasi a Torino nel mese di marzo di cui Aitec era tra i promotori, è stata presentata un’indagine a campione, condotta da ANCE e AGI, sullo stato di avanzamento di 144 opere infrastrutturali di importo superiore ai 10 milioni di Euro. Di queste, 74 erano opere della Legge Obiettivo, 50 erano ordinarie, cioè non rientranti tra l’elenco delle opere strategiche, e 20 erano opere già ultimate. La ricerca ha indagato i tempi medi che ciascun progetto ha impiegato per concludere le otto fasi in cui si articola l’intero processo realizzativo (le tre fasi della progettazione, il bando, la gara, la consegna lavori, la realizzazione e il collaudo). In particolare, le tre fasi progettuali impiegano un tempo medio che va dai 4 ai 6 anni, a seconda dell’importo del progetto. I tempi relativi alla predisposizione e pubblicazione del bando di gara sono risultati variabili dai 131 ai 172 giorni; la fase successiva, relativa alla gara e quindi ai tempi che vanno dal bando all’aggiudicazione, sono risultati molto varia bili in funzione del va lore della tipologia de ll’opera, nonché della stazione appaltante. Ad esempio, i tempi medi di conclusione di una gara rilevati dall’indagine sono stati di 230—327 gironi per opere stradali e di 238—330 giorni per i lavori f erroviari . Per quanto riguarda la fase della consegna dei lavori (tempo effettivo tra la fine della gara e l’inizio dei lavori), l’indagine ha rilevato tempi medi tra i 58 e i 108 giorni. In ultimo, il ritardo medio della durata dei lavori è risultato mediamente pari al 46%. In conclusione, la ricerca ha fatto emergere una seria criticità nel processo realizzativo delle infrastrutture e l’assoluta esigenza di una migliore efficienza da parte del sistema amministrativo italiano verso una maggiore attenzione ai tempi di realizzazione delle opere. L’industria del cemento in italia - preconsuntivo 2004* Anche il 2004 un anno record P R O D U ZI O NE Produzione di cemento nel Gen. - Dic. 2004 (000 ton) E’ proseguita anche nel 2004 la fase espansiva della produzione cementiera che, con un livello mai raggiunto in passato di 46 milioni di tonnella te, risulta in crescita del 6% rispetto al 2003. Il maggior contribu to alla crescita na zionale, che ha interessato tutte le aree geografiche, è stato determinato dal Meridione e dalle Isole. Settentrione 2003 2004 2004/2003 21.247 22.025 3,7% Centro 8.394 8.763 4,4% Meridione 9.173 10.254 11,8% Isole 4.646 5.010 7,8% Totale 43.460 46.052 6,0% Consumi di cemento nel Gen. - Dic. 2004 (000 ton) CONSUMI I consumi di cemen to a livello nazionale son o cresciuti nel corso del 2004 di oltre il 6% attestandosi a 46,3 milioni di tonnellate, con un incremento lievemente superiore all’andamento produttivo. L’evoluzione dei consumi mensili mostra un aumento in tutti i mesi con la sola eccezione di Gennaio e Luglio, mentre gli aumenti più consistenti si sono registrati nei mesi di Giugno, Agosto e Dicembre. Il forte incremento d el consumo di cemen to nel mese di Agosto è dovuto in larga misura a due fattori: il primo, la presenza di due giornate lavorative in più e il secondo, le condizioni meteorologiche meno avverse rispetto all’anno precedente. La domanda di cemento è risultata in espansione, seppur con entità diverse, in tutte le aree del territorio nazionale. INT ER SC A M B IO C O N L ’E S TE R O 2003 2004 2004/2003 Gennaio 2.900 2.893 -0,2 Febbraio 3.340 3.487 5,6 Marzo 4.144 4.361 5,2 Aprile 3.726 4.018 7,8 Maggio 4.225 4.361 3,2 Giugno 3.943 4.356 10,4 Luglio 4.426 4.454 -0,1 Agosto 2.046 2.720 32,9 Settembre 3.993 4.344 8,8 Ottobre 4.202 4.248 1,1 Novembre 3.706 3.908 5,3 2.860 3.207 12,1 43.511 46.357 6,5 Dicembre Le rilevazioni ISTAT sugli interscambi con l’est ero di cemento nazionale mostran o un calo dei flussi esporta tivi dell’8,2% ed un aumento delle importazioni del 3,4%. A livello geografico, la flessione delle esportazioni ha interessato, seppur in misura differente, tutte le aree. Si conferma anche nel 2004 il consistente incremento delle importazioni di semilavorato clinker, in aumento rispetto al 2003 del 17%. Totale Scambi con l’estero Gen. — Dic. 2004 (000 ton) Import Export 2003 2.202 2.178 2004 2.276 1.999 2004/2003 3,4 -8,2 *Per i consuntivi 2004 si rimanda alla Relazione Annuale AITEC disponibile sul sito www.aitecweb.com a partire dalla seconda metà di luglio Il mercato europeo del cemento - preconsultivo 2004 Un anno record anche per l’Europa, Italia seconda solo alla Spagna Secondo i dati provvisori divulgati da Cembureau, Associazione Europea del Cemento, sull’ andamento del settore cemento a livello europeo, la produzione nei Paesi dell’Unione Europea (25 Stati) è ammontata a 234 milioni di tonnellate con un aumento rispetto al 2003 del 3,5%, trend sostanzialmente in linea con quello dell’UE a 15 Stati, ma lievemente inferiore al dato medio dei Paesi Cembureau che hanno chiuso il 2004 a +4,5%. Tra i Paesi dell’Europa Occidentale i maggiori incrementi produttivi si sono registrati in Italia, Francia e Spagna, mentre tra gli altri Paesi appartenenti a Cembureau la migliore performance di incremento produttivo si è registrata in Turchia (+ 8,2 %). Da segnalare il con solidamento della ripresa della produzione nel Regno Unito, che per il secondo anno consecutivo registra un segno positivo nella produzione, dopo diversi anni di flessione, mentre in Germania la produzione nel 2004 si è mantenuta sui livelli del 2003. Con le dinamiche di mercato del 2004, l’Italia si consolida al secondo posto in Europa per produzione e consumi, insidiando il primato della Spagna. Andando ad analizzare i consumi di cemento, emerge che nell’Unione Europea questi sono stati pari a 228 milioni di tonnellate, con un aumento rispetto al 2003 del 2,5%. Tutti i paesi hanno visto aumentare la domanda interna di cemento ad eccezione della Germania, della Grecia, dell’Olanda, del Portog allo e della Slovenia. Il consumo procapite nell’Unione Europea è salito a 503 kg, contro i 489 del 2003 Produzione di cemento nei principali Paesi europei (000 ton) Spagna Francia Germania Regno Unito UE 15 Stati UE 25 Stati 2003 44.758 20.352 33.409 11.716 200.036 226.034 2004 46.600 21.541 33.400 12.012 207.329 233.985 2004/2003 4,1 5,8 0,0 2,5 3,6 3,5 Consumi di cemento nei principali Paesi europei (000 ton) Spagna Francia Germania Regno Unito UE 15 Stati UE 25 Stati 2003 46.224 20.678 29.927 12.818 197.208 222.740 2004 48.006 21.936 28.896 13.047 201.895 228.258 2004/2003 3,9 6,0 -3,4 1,8 2,4 2,5 Le pavimentazioni in calcestruzzo aumentano la sicurezza in galleria I risultati di una ricerca condotta a livello europeo da Cembureau, bibm e ERMCO In Europa ci sono più di 15 mila km di gallerie per il trasporto di persone e merci. Le gallerie stradali e ferroviarie possono pre sentare i ngenti risch i per gli utenti, come dimostrano i numerosi recen ti incidenti, tra cui l’incendio del Traforo del Monte Bianco, che, data la sua gravità e risonanza mediatica, per la prima volta ha spinto l’opinione pubblica ad interessarsi al problema della sicurezza in galleria. L’azione normativa seguita alla tragedia si è preoccupata prevalentemente di agevolare le operazioni di salvataggio delle persone coinvolte, concentrandosi sulle modalità operative dell’intervento di soccorso, sui sistemi di informazione in caso di incidente e sui dispositivi di areazione delle gallerie, mentre poca attenzione è stata dedicata alla scelta dei materiali costruttivi, molto più importante in una logica di prevenzione. In particolare, la scelta di una pavimentazione stradale incombustibile e atossica contribuirebbe significativamente a garantire la sicurezza delle persone in galleria al momento di un eventuale incendio. Il calcestruzzo, materiale ampiamente diffuso per la realizzazione di pavimentazioni stradali soprattutto nei Paesi anglo-sassoni, garantisce, in caso di incendio, la massima sicurezza in quanto materiale incombustibile e privo di qualsiasi emissione tossica anche al raggiungimento di elevate temperature. Nella citata tragedia del tunnel del Monte Bianco la combustione di oltre un km di pavimentazione in conglomerato bituminoso determinò lo sviluppo di una energia calorifica addizionale equivalente all’incendio di 85 autoveicoli, inoltre contribuì significativamente alla propagazione immediata della combustione tra i diversi veicoli intrappolati, senza considerare le emissioni di biossido e monossido di carbonio. Recenti studi dimostrano che il calcestruzzo in caso di elevate temperature, oltre a mantenere le sue proprietà meccaniche, non determina emissioni di gas tossici. Il laboratorio della Cergy Pontoise University ha effettuato prove comparative su campioni di conglomerato bituminoso e calcestruzzo usati per pavimentazioni, con i risultati riassunti in tabella. Alcuni paesi hanno regolato la scelta di materiali in galleria a livello normativo, in particolare in Austria, Slovacchia e Spagna sono stati emanati provvedimenti normativi che impongono o raccomandano l’uso del calcestruzzo per le pavimentazioni di nuove gallerie. Piazza Guglielmo Marconi, 25 - 00144 Roma Tel. +390654210237 - Fax +39065915408 e-mail: [email protected] - web: www.aitecweb.com Proggetto grafico e impaginazione: