istituto comprensivo s. giovanni ilarione scuola dell`infanzia
Transcript
istituto comprensivo s. giovanni ilarione scuola dell`infanzia
ISTITUTO COMPRENSIVO S. GIOVANNI ILARIONE SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA triennio 20162019 Predisposto dal Collegio Docenti nella seduta del 14 gennaio 2016 Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 22 gennaio 2016 Aggiornato dal Collegio Docenti in data 08 novembre 2016 Adottato dal Consiglio di Istituto in data 14 dicembre 2016 INDICE GENERALE INTRODUZIONE 1. PREMESSA 2. IL CONTESTO TERRITORIALE 3. AREA PEDAGOGICA 3.1 La Scuola dell'Infanzia 3.2 La Scuola Primaria 3.3 La Scuola Secondaria di Secondo Grado 3.4 Profilo educativo, culturale e professionale 3.5 Richiamo al profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione 3.6 Finalità del processo educativo 3.7 Finalità del processo educativo della scuola dell'infanzia 3.8 Finalità del processo educativo della scuola primaria 3.9 Finalità del processo educativo della scuola secondaria di secondo grado 4. AREA DELLA QUALITA' 4.1 La programmazione dell'intervento educativo 4.2 Scuola dell'Infanzia 4.3 Scuola Primaria 4.4 Scuola Secondaria di Secondo Grado 4.5 Adozioni libri di testo 4.6 Valutazione 5. CRITERI PER LA VALUTAZIONE DISCIPLINARE 5.1 Griglia generale valutazione disciplinare 5.2 Criteri valutazione comportamento Scuola Secondaria 5.3 Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell'Istruzione (INVALSI) 6. INIZIATIVE PER GARANTIRE LA CONTINUITA' DEI PROCESSI EDUCATIVI 7. PIANO DI INCLUSIONE ACCOGLIENZA 7.1. Premessa 7.2. Alunni in situazione di handicap 7.3. DSA BES ADHD 7.4. Integrazione degli alunni stranieri 8. ORIENTAMENTO 8.1. Premessa 8.2. Interventi della scuola 9. AREE PROGETTUALI 9.1. Premessa 9.2. Proposte di utilizzo dell'Organico del potenziamento 9.3. Le Funzioni strumentali al Piano dell'offerta formativa IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 2 10. AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE 11. AZIONI DI MIGLIORAMENTO 12. RAPPORTI CON FAMIGLIE ENTI TERRITORIO 12.1. Rapporto Scuola e famiglia 12.2. Rapporto con gli enti locali territoriali 12.3. Collaborazione con organismi associativi 12.4. Accordi di rete e intese con altre Istituzioni scolastiche 13. I CRITERI PER L'UTILIZZO DELLE RISORSE FINANZIARIE ASSEGNATE DALLO STATO E PER IL REPERIMENTO DI ULTERIORI RISORSE 14. UTILIZZO DELLE RISORSE PER COMPENSI ACCESSORI 15. FUNZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI 16. INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE CONCLUSIONI IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 3 INTRODUZIONE Il concreto dispiegarsi dell’autonomia “funzionale” delle singole unità scolastiche, prevista dall’art. 21 della Legge 15.3.1997, n. 59, implica la capacità (tecnica e giuridica) di ogni scuola di progettare e realizzare un proprio piano dell’offerta formativa (POF). Tale impegno è esplicitamente richiamato dall'art.1, comma 14, della Legge n° 107/2015 che modifica l'art.3 del Regolamento attuativo dell’autonomia (d.P.R. 8.3.1999, n. 275). L’elaborazione del POF triennale non è mero adempimento di carattere formale o burocratico, ma rappresenta un momento fondamentale nella vita di ogni scuola, che impegna tutte le componenti scolastiche nei confronti degli “utenti” del servizio educativo e della comunità di riferimento. L'Istituto Comprensivo di San Giovanni Ilarione presenta di seguito gli aspetti organizzativi e le attività per il triennio scolastico 2016/2019. Il Piano dell'offerta formativa, elaborato con l'introduzione dell'autonomia scolastica, è stato modificato e aggiornato in seguito ai mutamenti legislativi introdotti nel corso degli anni ed in particolare in riferimento ai contenuti della legge 107/2015. Alla luce anche dei cambiamenti determinati dalla normativa, attraverso questo documento, si offre un quadro dell'offerta formativa proposta dal nostro Istituto, sulla base del contesto territoriale e in relazione alle esigenze educativo didattiche degli alunni e delle loro famiglie. 1. PREMESSA Il Collegio unitario dell’Istituto comprensivo di San Giovanni Ilarione, ai sensi dell’art. 3 del Regolamento in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche (D.P.R. n.275 del 08/03/1999) così come modificato dall'art. 1,comma 14, della Legge n° 107/2015, tenendo conto degli indirizzi forniti dal Dirigente scolastico elabora la proposta di Piano dell'offerta formativa triennale che sarà successivamente sottoposto alla approvazione del Consiglio di Istituto. Ciò, tuttavia, nella consapevolezza del carattere dinamico ed evolutivo tipico dei progetti, i quali sono tanto più efficaci quanto più riescono a coniugare bisogni generali e bisogni specifici, adattandosi via via alle emergenze, automigliorando costantemente se stessi. Per questo il POF, pur mantenendo la sua struttura progettuale complessiva, è aperto ad eventuali successive integrazioni e modificazioni, da condividere in itinere con tutte le componenti interessate dell’Istituto, come del resto previsto dalla norme di legge. Il presente documento, redatto sotto l’impulso, l’indirizzo ed il coordinamento del Dirigente scolastico, che ha fornito le linee di indirizzo per la sua elaborazione, è il risultato delle esperienze realizzate dall'avvio dell'autonomia scolastica e tiene in considerazione il contributo dato da tutte le componenti che operano nella scuola. Esso esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa, è coerente con le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione. Riflette inoltre le esigenze emerse da un’attenta analisi del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo nella debita considerazione le attese della famiglia. 2. IL CONTESTO TERRITORIALE L'Istituto Comprensivo di San Giovanni Ilarione è composto da due Scuole dell'Infanzia, da quattro plessi di Scuola Primaria e da due di Secondaria di primo grado ubicati nell'alta Val D'Alpone, nei Comuni di Vestenanova e di San Giovanni Ilarione. Le scuole situate nel Comune di Vestenanova (una per l'infanzia, una primaria e una secondaria) e nella frazione di Bolca (una per l'infanzia e una primaria) si rivolgono a un bacino di utenza piuttosto ampio in quanto accolgono gli alunni del capoluogo e delle frazioni di Castelvero, Vestenavecchia e Bolca. Proprio quest'ultimo centro svolge un ruolo molto importante all'interno del Comune in quanto sede di un Museo dei fossili di rilevanza mondiale negli studi di Paleontologia, con una considerevole presenza ogni anno di turisti e di studiosi. IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 4 Sul territorio sono presenti famiglie di immigrati provenienti da Paesi extracomunitari, in particolare dal Marocco. Nel Comune di san Giovanni Ilarione sono invece presenti due scuole primarie (di cui una a Castello) e una secondaria, nelle quali si raccolgono gli alunni del capoluogo e delle frazioni di Castello e Cattignano. Il contesto è quanto mai eterogeneo ed è caratterizzato anche da un'immigrazione di persone provenienti da Paesi extracomunitari (India soprattutto). In generale, il territorio in cui si collocano le scuole dell'Istituto sta subendo una significativa trasformazione sia sul piano economico che culturale e sociale, e avverte quindi tutte le contraddizioni che permeano la società contemporanea; di conseguenza, è in aumento il numero dei cittadini che manifestano disagio e ciò si rileva anche all’interno dell’istituzione scolastica territoriale. Il presente Piano triennale rappresenta l’identità della scuola, esprime gli obiettivi generali e specifici, educativi e didattici, unitamente alle risorse umane, strumentali, tecnologiche, finanziarie, attivando rapporti interattivi e produttivi con il territorio, le istituzioni, gli enti e le associazioni. Il piano ha l’obiettivo di tradurre operativamente una concezione di scuola intesa come fattore primario di crescita culturale, civile ed economica del territorio, come strumento per la prevenzione e la riduzione del disagio e delle disuguaglianze, come sede privilegiata per l’acquisizione di adeguati livelli di conoscenze, competenze, abilità ed esiti formativi degli alunni. Il piano triennale intende: Rappresentare a livello educativo, didattico, organizzativo, una risposta concreta ai bisogni reali e ai problemi dell’utenza, traducendo operativamente l’offerta formativa e verificandone gli esiti; Presentare un progetto formativo che esplicita i livelli essenziali di prestazione: acquisire e sviluppare le conoscenze e competenze di base; apprendere i nuovi mezzi espressivi; educare ai principi fondamentali della convivenza civile; etc. 3. AREA PEDAGOGICA Quest’area farà riferimento alle linee guida fornite dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo, come illustrato sinteticamente dai seguenti quadri, dai quali emergono i seguenti punti. Le lineeguida sono indicazioni per una scuola reale; Le lineeguida sono uno strumento di lavoro I docenti che elaborano il curricolo per i propri alunni Le finalità previste sono la promozione e lo sviluppo della persona (senso della propria esperienza, cittadinanza attiva, acquisizione degli alfabeti di base della cultura); Il curricolo è fortemente unitario; Il piano triennale tiene conto della presenza di tre ordini di scuola; C’è un principio base: educare – istruendo. IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 5 Scuola dell’infanzia L’organizzazione del curricolo è così articolata sempre con riferimento alle Indicazioni nazionali per il curricolo: 3.1 Scuola dell'infanzia CAMPI DI ESPERIENZA IL SÉ E L’ALTRO IL CORPO E IL MOVIMENTO IMMAGINI, SUONI, COLORI I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO In considerazione dell'attuale assetto organico che è determinato dalla presenza di tre mono sezioni distribuite su due plessi scolastici, si prevede che l'organico di posti comuni di insegnamento non possa variare nel triennio prossimo nel quale saranno pertanto necessari 6 posti comuni di insegnamento per il funzionamento e le attività previste dal curricolo. Almeno per il prossimo anno scolastico 20162016 sarà necessaria la presenza di un docente per la attività di sostegno e un posto di IRC diviso fra le due scuole dell'infanzia. 3.2 Scuola primaria DISCIPLINE La scuola primaria prevede l'introduzione delle discipline di insegnamento ognuna della quali ha un monte ore settimanale definito dal Collegio docenti fatti salvi il monte ore per le discipline ITALIANO Inglese e IRC STORIA LINGUA INGLESE GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE MUSICA ARTE E IMMAGINE EDUCAZIONE FISICA IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 6 TECNOLOGIA RELIGIONE CATTOLICA E' ipotizzabile che l'attuale assetto organico, che prevede la distribuzione delle classi su quattro plessi scolastici non si modifichi nell'arco del triennio 20162019 per cui le risorse di posti di insegnamento possono essere così di seguito riassunte: Posti di insegnamento Totale Comuni 32 Lingua inglese 2 più residuo orario IRC 2 più residuo orario DISCIPLINE Per il prossimo anno scolastico 20162019 sarà necessaria la presenza di almeno tre docenti per la attività di sostegno. Per il successivo biennio il dato sarà aggiornato sulla base di ulteriori ITALIANO certificazioni ottenute. STORIA LINGUA INGLESE 3.3.Scuola secondaria di primo grado E SECONDA LINGUA COMUNITARIA La scuola approfondisce lo studio delle discipline il cui monte orario non è definito direttamente GEOGRAFIA dal Collegio ma da norma ministeriale. E' fatta salva la facoltà di avvalersi da parte del Collegio della quota del 20 % per valutare la possibilità di introdurre nuove discipline e/o insegnamenti MATEMATICA opzionali SCIENZE MUSICA ARTE E IMMAGINE EDUCAZIONE FISICA TECNOLOGIA IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 7 RELIGIONE CATTOLICA E' ipotizzabile che l'attuale assetto organico nei due plessi di scuola secondaria, in considerazione del numero di alunni attualmente frequentanti la classi terminali di scuola primaria e di possibili nuovi inserimenti per fenomeni migratori, non si modifichi nell'arco del prossimo biennio; qualche variazione potrebbe esser registrata ne terzo anno del triennio 2016 2019. Le risorse di posti di insegnamento possono essere così di seguito riassunte e distinte per i due plessi scolastici afferenti all'istituto: PLESSO MARIO MARCAZZAN Tipologia di insegnamento comuni Totale posti Lettere 4 + residuo orario Matematica 2+ residuo orario Lingua inglese 1 + residuo orario Lingua francese 16 ore Tecnologia 16 ore Musica 16 ore Arte ed immagine 16 ore Ed. Fisica 16 ore IRC 18 ore Per l'anno scolastico 20172018 è necessaria la presenza di un docente per l'attività di sostegno. Per il successivo biennio il dato sarà aggiornato sulla base di ulteriori certificazioni IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 8 ottenute PLESSO MASSIMILIANO CERATO Tipologia di insegnamento comuni Totale posti Lettere 2 + residuo orario Matematica 1 + residuo orario Lingua inglese 12 ore Lingua tedesca 08 ore Tecnologia 08 ore Musica 08 ore Arte ed immagine 08 ore Ed. Fisica 08 ore IRC 4 ore Allo stato attuale per il prossimo triennio, in assenza di alunni certificati frequentanti la scuola secondaria e le classi terminali della scuola primaria, non si prevedono posti di sostegno. Gli obiettivi e i traguardi sono così espressi: Obiettivi di apprendimento: al termine delle classi terza e quinta della scuola primaria e della terza della scuola secondaria di primo grado (sono funzionali al raggiungimento delle competenze) Traguardi per lo sviluppo delle competenze: al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Competenza = saper fare qualcosa con quello che si sa 3.4 Profilo educativo, culturale e professionale In linea con gli orientamenti pedagogicoculturali espressi dalle Indicazioni Nazionali attraverso le attività promosse per il curricolo si propone di porre gli alunni, al termine del loro percorso scolastico del primo ciclo di istruzione, nella condizione di: sapere riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale; saper riflettere, con spirito critico, sia sulle affermazioni in genere, sia sulle considerazioni necessarie per prendere una decisione; saper distinguere, nell’affrontare in modo logico i vari argomenti, il diverso grado di complessità che li caratterizza; saper ideare progetti che li riguardino, e tentare di attuarli con la consapevolezza dell’inevitabile scarto tra previsione ed attuazione, tra risultati sperati e risultati ottenuti; saper valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, alla luce di parametri derivati dai grandi valori spirituali che ispirano la convivenza civile; saper riconoscere, anche sulla base della coscienza personale, la differenza tra il bene e il male ed essere in grado, perciò, di orientarsi di conseguenza nelle scelte di vita e nei IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 9 comportamenti sociali e civili; essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società migliore; acquisire consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con appropriate assunzioni di responsabilità; 3.5. Richiamo al profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientificotecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. (Dal testo delle Indicazioni Nazionali per il curricolo) IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 10 3.6 Finalità del processo educativo Il «cuore» del processo educativo dei docenti delle nostre scuole è quello di progettare le unità di apprendimento caratterizzate da obiettivi specifici adatti e significativi per i singoli allievi Tali obiettivi di apprendimento individuano campi di sapere e conoscenze ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. L'Istituto Comprensivo di San Giovanni Ilarione promuove la formazione dell'uomo e del cittadino nel rispetto delle tappe evolutive dell'alunno, sia nella Scuola dell'infanzia che nella Scuola primaria e nella Scuola secondaria di primo grado. Le finalità formative/educative che l'Istituto persegue sono le seguenti: Formazione di una persona che sappia rispettare se stessa, gli altri e l’ambiente Formazione di una persona che sappia progettare il futuro Formazione di una persona democratica, solidale, tollerante Formazione di una persona autonoma e critica nei comportamenti e nei giudizi Formazione di una persona capace di apprendere in modo autonomo Tali finalità generali vengono di seguito declinate in maniera specifica per ogni ordine di scuola. 3.7 Finalità del processo educativo della scuola dell'infanzia La Scuola dell'infanzia promuove la formazione integrale della personalità dei bambini dai tre ai sei anni in un processo di continua interazione con i coetanei, gli adulti, l'ambiente e la cultura locale. In questo contesto essa persegue le seguenti finalità. Maturazione dell'identità personale sotto il profilo corporeo intellettuale psico/dinamico. Conquista dell'autonomia come capacità di orientarsi e di compiere scelte autonome in contesti relazionali. Sviluppo delle competenze come conquista delle abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche ed intellettive. Sviluppo di capacità culturali e cognitive tali da consentire la comprensione, la rielaborazione e la comunicazione di conoscenze relative a specifici campi di esperienze. 3.8 Finalità del processo educativo della scuola primaria La Scuola primaria concorre alla formazione dell'uomo e del cittadino. Si propone quindi di favorire la formazione integrale della personalità, promovuendo nell’alunno la prima alfabetizzazione culturale, intesa come "acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio" e incentivando un primo livello di padronanza dei quadri concettuali, delle abilità, delle modalità d'indagine essenziali alla comprensione del mondo umano, naturale e artificiale. Essa intende favorire, inoltre, la formazione di persone che si affermino per l'indipendenza di pensiero, per la capacità di divergenza e che possano inserirsi con IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 11 consapevolezza e in maniera attiva nella realtà in cui vengono a trovarsi. Nello svolgere questo compito la scuola primaria si impegna ad operare secondo il principio della convivenza democratica che assume come modello affinché ogni alunno acquisisca progressivamente condotte fondate sull'accettazione e il rispetto degli altri, sulla collaborazione e la partecipazione e maturi, inoltre, valori morali, autonomia di giudizio e scelta. La scuola primaria opera per conseguire tre grandi finalità che si evincono dalle Indicazioni Nazionali: a. Autonomia personale Consapevolezza dell'identità personale, sociale e culturale Coscienza e padronanza, matura e responsabile, del proprio corpo in rapporto ad atti conoscitivi e relazionali Autostima, fiducia nei propri mezzi, immagine positiva di sé Capacità di autocontrollo Senso di responsabilità Autonomia di giudizio Capacità di pensiero critico b. Partecipazione alla convivenza civile Atteggiamento di consapevolezza, responsabilità, accettazione nei rapporti interpersonali e nelle relazioni sociali Capacità di iniziativa, di decisione e di scelta consapevole Motivazione e impegno a capire, progettare, operare costruttivamente Disponibilità ad accettare l'altro, anche il diverso c. Valorizzazione delle competenze c.1 Acquisizione di abilità operative e modalità d'indagine. Capacità di azione diretta, di esplorazione, di progettazione e verifica, di riflessione; Capacità di organizzare i tempi e gli strumenti del lavoro scolastico; Affinamento di abilità di studio, documentazione e ricerca. c.2 Padronanza e conoscenza di linguaggi. Abilità senso percettive; Capacità rappresentative e logiche; Padronanza dei linguaggi disciplinari. c.3 Sviluppo di competenze comunicative ed espressive: Capacità di esprimersi e comunicare con codici diversi; Creatività; Sensibilità estetica. 3.9 Finalità del processo educativo della scuola secondaria di primo grado La Scuola secondaria di primo grado risponde al principio di elevare il livello di educazione e di istruzione personale di ciascun cittadino e in generale di tutto il popolo italiano, potenzia la capacità di partecipare ai valori della cultura, della civiltà e della convivenza sociale. IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 12 Essa concorre a promuovere la formazione dell'uomo e del cittadino e favorisce l'orientamento dei giovani verso successivi percorsi di formazione. Le finalità educative che persegue sono le seguenti: Educare a rispettare e rispettarsi Favorire la formazione di una persona Che si conosce, che sta bene con se stessa, con gli altri, nell'ambiente; Che rispetta se stessa, gli altri e l’ambiente. Educare a progettare il futuro Favorire la formazione di una persona che sia in grado di elaborare un personale e realistico progetto di vita. Educare alla democrazia ed alla solidarietà Favorire la formazione di una persona democratica, tollerante, solidale, inserita in una società multietnica. Promuovere l’autonomia e lo spirito critico Favorire la formazione di una persona autonoma nei comportamenti e nei giudizi, critica, che problematizza, che è protagonista e non gregaria. Educare all'apprendimento autonomo Favorire la formazione di una persona consolidando una cultura di base acquisendo nel contempo strumenti e competenze tali da assicurare capacità di apprendimento autonomo e permanente. 4. AREA DELLA QUALITA’ Si ritiene che possano essere buoni indicatori di qualità: a) Il lavoro collegiale degli insegnanti, a partire dalla corresponsabilità nei confronti di un progetto unitario e comune b) La suddivisione delle competenze disciplinari fra gli insegnanti c)Il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire l'unitarietà dell'insegnamento d) Il rapporto costante fra insegnanti e famiglie e) La disponibilità degli insegnanti a intendere la valutazione sia come un'operazione finalizzata alla correzione dell'intervento didattico sia come espressione di verifica e controllo del processo di apprendimento degli alunni f) La disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione, alla innovazione didattica e all'aggiornamento professionale g) L'individualizzazione delle procedure di insegnamento h) L’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente i) La realizzazione di progetti "storici" nei vari plessi dell'Istituto che, oltre ad arricchire l'offerta formativa, promuove l'incontro con il territorio in modo, da un lato, di sviluppare una maggiore consapevolezza degli alunni della realtà in cui vivono e, dall'altro, di dare visibilità all'Istituto favorendo uno sguardo attivo e partecipe delle famiglie e della comunità locale sulle attività delle varie scuole. l) La valorizzazione del merito con l'assegnazione di un premio agli alunni che concludono il IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 13 Primo Ciclo d'istruzione con il massimo dei voti (riferimento alla Legge 107/2015 art.1). Il progetto è sostenuto finanziariamente per gli alunni di San Giovanni Ilarione dalla donazione della famiglia Marcazzan (al cui padre è intitolata la scuola secondaria) e dalla Cassa Rurale di Vestenanova per gli alunni dell'omonimo Comune. Per la promozione degli aspetti qualitativi il Dirigente, i docenti collaboratori del Dirigente scolastico, il Direttore dei servizi generali ed amministrativi per gli aspetti di carattere gestionale, i fiduciari di plesso e le funzioni strumentali, con differenti ma interdipendenti compiti, rappresentano il cuore del sistema organizzativo. Il lavoro di queste figure crea le condizioni per il monitoraggio, lo sviluppo e il miglioramento della vita della scuola. Le figure sopra elencate si riuniscono periodicamente per: Valutare, adattare e migliorare le attività connesse con la realizzazione del Piano dell'offerta formativa Predisporre materiali di analisi e discussione per consentire agli organi collegiali di operare il monitoraggio e la revisione in itinere del Piano dell'Offerta Formativa Individuare procedure efficaci e trasparenti di gestione della istituzione scolastica Alle loro riunioni possono partecipare, all’occorrenza, referenti ed esperti esterni. L’Organizzazione dell’Istituto scolastico si può rappresentare con il seguente organigramma. IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 14 CONSIGLIO D'ISTITUTO GIUNTA DIRIGENTE SCOLASTICO DIRIGENTE -STAFF DI DIREZIONE DIRETTORE SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI COLLEGIO DOCENTI ASSIST. AMMINISTRATIVO CONSIGLI DI CLASSE E INTERCLASSE COLL. SCOLASTICI FUNZIONI STRUMENTALI Aree di riferimento per nomina docenti EDUCAZIONE ALLA SALUTE SCUOLA- TERRITORIO- FORMAZIONE ADULTI INTEGRAZ. ALUNNI DIVERSAM. ABILI POF-VALUTAZIONE ALUNNI DISLESSIA INTERCULTURA ALTRI REFERENTI CONTINUITA' EDUCAZIONE STRADALE-LEGALITA' ORIENTAMENTO IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 15 4.1 La programmazione dell'intervento formativo Programmare significa elaborare un progetto che, in un'ottica di formazione integrale, espliciti con chiarezza, precisione e consapevolezza le varie fasi del processo educativo, tenendo conto sia delle reali condizioni sociali, culturali, ambientali in cui si opera sia delle risorse disponibili. La pianificazione della programmazione prevede: L'analisi della situazione iniziale; La definizione - di obiettivi generali di tipo pedagogico - di obiettivi disciplinari efficaci alla formazione e all'apprendimento dell'alunno; La selezione dei contenuti tenendo presenti le esperienze e le competenze già maturate dagli alunni; Individuazione delle più opportune metodologie e delle strategie; La ricerca di procedure di verifica e di valutazione. Nella scuola dell’infanzia la programmazione dell'intervento educativo deve tenere conto in primo luogo delle esigenze formative degli alunni. Di conseguenza, le finalità educative sono in ordine a: Identità come rafforzamento sotto il profilo intellettuale, psicodinamico e sociale; Autonomia come progressiva conquista in contesti relazionali e normativi "diversi" della disponibilità a interagire con il diverso e il nuovo; Competenza come: - Consolidamento di abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive; - Produzione\interpretazione di messaggi, testi, situazioni; - Capacità culturali e cognitive; - Valorizzazione della intuizione, della immaginazione e della intelligenza creativa. Nella scuola primaria e secondaria di primo grado le esigenze formative fanno riferimento alla necessità di: Sviluppare rapporti e relazioni interpersonali adeguati; Integrare il curricolo tradizionale con attività che promuovano la pratica di linguaggi diversificati (musicale teatrale ecc.); Disporre di adeguati momenti e spazi dedicati all'attività fisica, motoria e sportiva; Disporre di momenti specifici per l'attività individualizzata e di recupero; Predisporre iniziative per un utilizzo via via più consapevole e significativo delle tecnologie informatiche; Apprendere le basi di una prima e di una seconda lingua (per la scuola secondaria di primo grado) comunitaria. IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 16 La programmazione dell'intervento didattico si realizza secondo le seguenti linee: 4.2 Scuola dell'infanzia All'inizio di ciascun anno scolastico il collegio di intersezione elabora una programmazione educativa che contiene scelte didattiche e organizzative, criteri di utilizzazione delle risorse. Nel corso dell'anno scolastico sono previsti momenti di verifica delle scelta fatte ad inizio anno. 4.3 Scuola primaria All'inizio di ciascun anno scolastico il collegio di sezione discute con il Dirigente scolastico scelte didattiche e organizzative e criteri di utilizzazione delle risorse. Sempre ad inizio anno nei collegi di plesso si elaborano le programmazioni educative e si formulano delle proposte progettuali. In corso d'anno tutti gli insegnanti dedicano due ore settimanali alle attività di programmazione per una verifica in itinere delle scelte didattiche. 4.4 Scuola secondaria di 1° grado All'inizio di ciascun anno scolastico i docenti per classi, per disciplina o per gruppi di plesso elaborano una programmazione educativodidattica e disciplinare che contiene scelte didattiche e organizzative e criteri di utilizzazione delle risorse. Durante l'anno scolastico tale progetto è valutato nei periodici Consigli di classe. 4.5 Adozione libri di testo Agli insegnanti spetta la scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo; questi ultimi si configurano come lo strumento didattico ancora oggi più utilizzato, mediante il quale gli alunni realizzano il loro percorso di conoscenza e di apprendimento. I docenti operano la scelta dei testi e dei sussidi didattici sulla base di alcuni criteri di riferimento condivisi quali la validità culturale, didattica ed educativa degli stessi, tenendo conto anche della loro effettiva rispondenza alle esigenze dei ragazzi. Il Dirigente Scolastico esercita "la necessaria vigilanza affinché le adozioni dei libri di testo di tutte le discipline siano deliberate nel rispetto dei vincoli di legge, assicurando in ogni caso che le scelte siano espressione della libertà di insegnamento e dell'autonomia professionale dei docenti" (Nota Ministeriale 3690 – 29/04/2015). In seguito alla decisione del MIUR di abrogare il vincolo temporale di adozione dei testi scolastici (5 anni per la scuola primaria e 6 anni per la scuola secondaria di primo grado), di anno in anno, entro la seconda decade di maggio, sentiti i consigli di interclasse e di classe, il Collegio dei docenti può confermare i testi scolastici già in uso oppure procedere a nuove adozioni, con formale delibera, per le classi prime e quarte della scuola primaria, e per le classi prime della scuola secondaria di primo grado, in coerenza con il Piano Triennale dell'Offerta Formativa, con l'ordinamento scolastico e con il limite di spesa stabilito per ciascuna classe. Le nuove adozioni faranno riferimento a libri di testo nelle versioni digitali o miste (allegato al decreto ministeriale n. 781/2013: "versione cartacea accompagnata da contenuti digitali integrativi; versione cartacea e digitale accompagnata da contenuti digitali integrativi; versione digitale accompagnata da contenuti digitali integrativi"). Per quanto riguarda l'assegnazione dei compiti da svolgere a casa, i docenti operano in coerenza con la Programmazione didattica di cui sono corresponsabili. A tal fine essi tengono presente la necessità di rispettare razionali tempi di studio degli alunni ed equivalenza nel carico di lavoro delle singole discipline, anche in modo da non escludere la possibilità per i ragazzi di accedere ad altre esperienze a valenza formativa nel tempo extrascolastico. IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 17 4.6 Valutazione La valutazione è un momento conseguente alla verifica degli apprendimenti, ma è anche momento di controllo dell’attività dell’insegnamento che deve prevedere forme di flessibilità nella realizzazione del progetto educativo. La valutazione, che assume un carattere formativo, accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un costante adeguamento della programmazione didattica consentendo ai docenti di: Operare monitoraggi finalizzati a fare il punto della situazione; Offrire all'alunno delle opportunità per superare delle difficoltà che si presentano in itinere; Predisporre, in fase di consiglio di classe, piani personalizzati per i soggetti in situazione di difficoltà scolastiche e/o con bisogni educativi speciali; Operativamente le procedure adottate nella scuola primaria e secondaria di primo grado e quelle adottate nell'infanzia differiscono. I docenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, in sede di programmazione, prevedono e mettono a punto prove di verifica degli apprendimenti che possono essere utilizzate: o o o In ingresso In itinere Nel momento terminale Nella scuola dell’infanzia la valutazione si basa essenzialmente sulla osservazione sia occasionale sia sistematica dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento; questa avviene a livello: o o o Iniziale (livelli di sviluppo) In itinere (sequenze didattiche) Finale (esiti formativi) 5. CRITERI PER LA VALUTAZIONE DISCIPLINARE Nel rispetto della normativa di cui agli articoli 2 e 3 della Legge 169 del 2008, il Collegio docenti ha adottato, una griglia di valutazione disciplinare generale per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado e una griglia di valutazione del comportamento per la scuola secondaria di primo grado, alle quali si atterranno tutti i docenti dell’Istituto. Tali griglie, riportate di seguito, propongono un intervallo di voti dal 5 al 10 per la scuola primaria e dal 4 al 10 per la scuola secondaria di primo grado. VOTO INDICATORE DESCRITTIVO 4 L'alunno non ha raggiunto alcun obiettivo didattico previsto dal curricolo e/o dal piano di lavoro del docente. Il livello di apprendimento e l'impegno non sono accettabili 5 L'alunno ha conseguito solo alcuni degli obiettivi didattici previsti dal curricolo e/o dal piano di lavoro del docente. Il livello di apprendimento e l'impegno non sono accettabili 6 L'alunno ha conseguito gli obiettivi didattici minimi previsti dal curricolo e/o dal piano di lavoro del docente. Il livello di apprendimento e l'impegno sono sostanzialmente accettabili. L'alunno sa operare in situazioni già note e/o ripetitive con autonomia limitata. 7 L'alunno ha conseguito gli obiettivi didattici principali previsti dal curricolo e/o dal piano di lavoro del docente. Il livello di apprendimento e l'impegno sono accettabili. L'alunno sa operare con autonomia in situazioni già note IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 18 8 L'alunno ha conseguito gli obiettivi didattici previsti dal curricolo e/o dal piano di lavoro del docente. L'alunno sa operare in modo corretto ed autonomo. L'impegno risulta costante 9 L'alunno ha conseguito in modo completo gli obiettivi didattici. L'alunno ha acquisito pienamente le abilità relative alle singole discipline e generalmente le sa utilizzare in nuovi contesti. L'impegno risulta costante e produttivo. 10 L'alunno ha conseguito in modo completo e consapevole gli obiettivi didattici. L'alunno ha acquisito pienamente le abilità relative alle singole discipline e le sa utilizzare in nuovi contesti anche rielaborandole personalmente. Si impegna in modo personale e produttivo. CRITERI VALUTAZIONE COMPORTAMENTO Scuola secondaria VOTO INDICATORE DESCRITTIVO 4 Alunno con comportamento gravemente e ripetutamente scorretto per gravi violazioni del regolamento di disciplina che hanno implicato frequenti provvedimenti di allontanamento dalla comunità scolastica. Non ha migliorato il proprio comportamento nonostante i precedenti interventi disciplinari 5 Alunno con comportamento gravemente scorretto per ripetute violazioni del regolamento di disciplina che hanno implicato diversi provvedimenti di allontanamento dalla comunità scolastica. Non ha migliorato il proprio comportamento nonostante i precedenti interventi disciplinari 6 Alunno con comportamento molto scorretto. In conseguenza di gravi violazioni del regolamento di disciplina ha riportato più di un provvedimento di ammonizione scritta da parte del Dirigente scolastico tra i quali anche almeno un provvedimento di allontanamento dalla comunità scolastica. 7 Alunno con comportamento scorretto; ha riportato provvedimenti di ammonizione scritta anche da parte del Dirigente in conseguenza di significative violazioni del regolamento di disciplina. 8 Alunno con comportamento abbastanza corretto ma in qualche situazione si è dimostrato poco rispettoso delle norme regolamentari. Può aver riportato provvedimenti di richiamo scritto (registro e/o libretto) da parte dei docenti per violazioni non gravi del regolamento di disciplina. 9 Alunno con comportamento in generale corretto e rispettoso delle norme regolamentari. Può aver ricevuto richiami di carattere verbale dai docenti per piccole mancanze 10 Alunno rispetta le norme regolamentari ed è sempre corretto nei confronti del personale, dei compagni. Non ha riportato alcun tipo di provvedimento di carattere disciplinare. IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 19 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Scuola Primaria GIUDIZIO INDICATORE DESCRITTIVO Non corretto Alunno con comportamento molto scorretto nei confronti di persone e cose; indifferente ai richiami dell'insegnante. ABBASTANZA CORRETTO Alunno che rispetta poco le regole e richiede spesso l'intervento dell'insegnante. GENERALMENTE CORRETTO Alunno che rispetta generalmente le regole e accoglie positivamente i richiami dell'insegnante. CORRETTO E RESPONSABILE Alunno che rispetta le regole e partecipa positivamente e responsabilmente alla vita della scuola. 5.3 Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’Istruzione (INVALSI) Sulla base delle vigenti Leggi, nelle classi seconde e quinte della scuola primaria e nella procedure dell'Esame di Stato del primo ciclo (classi terze), sono somministrate agli alunni le prove INVALSI fornite dall'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell'Istruzione. Gli esiti di tali prove, oltre ad essere annualmente restituiti agli alunni sotto forma di feedback formativo utile per il percorso individuale, sono oggetto di confronto e di studio per l'intero Collegio docenti nonché materia di indagine nel lavoro svolto collegialmente dagli insegnanti, mirato a individuare eventuali criticità e ad intervenire dal punto di vista didattico, quando necessario. . INIZIATIVE PER GARANTIRE LA CONTINUITA' DEI PROCESSI EDUCATIVI Le Indicazioni Nazionali per la Scuola dell’Infanzia e per il Primo Ciclo dell’istruzione definiscono la continuità del processo educativo, condizione essenziale per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell'istruzione obbligatoria. La continuità tra i vari ordini di scuola è costituita da una serie di iniziative, oramai consolidate nell'Istituto, come "l'osservazione in situazione", le attività di familiarizzazione, gli incontri tra gli insegnanti per il passaggio delle informazioni, con la relativa compilazione di documenti attestanti le competenze degli alunni. A partire dall'anno scolastico 2016/2017 il Dirigente ha individuato due figure referenti per la continuità, che si occuperanno rispettivamente del raccordo tra infanzia e primaria e di quello fra primaria e medie, allo scopo di riconoscere e valorizzare con maggiore cura le specificità di ciascuna scuola e i punti di contatto fra le stesse. CONTINUITA' INFANZIA PRIMARIA La continuità viene garantita da una serie di incontri durante l'anno in cui gli insegnanti degli "anni ponte" si confrontano su questioni di carattere didattico e organizzativo. Inoltre, i docenti della Primaria hanno la possibilità di partecipare ad attività svolte nella Scuola dell'Infanzia per osservare "in situazione" gli alunni, mentre nel periodo maggio giugno gli stessi bambini IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 20 saranno coinvolti in attività di familiarizzazione presso la Scuola Primaria. Per la formazione delle future classi prime le insegnanti della Scuola dell'Infanzia forniscono un importante contributo attraverso la compilazione di un Certificato delle competenze in cui si indica il livello raggiunto da ogni alunno nell'ultimo anno di scuola. CONTINUITA' PRIMARIA SECONDARIA Dal 2016/2017 sono previsti degli incontri tra gli insegnanti delle classi quinte e della secondaria al fine di promuovere un maggiore raccordo fra i due ordini di scuola, che si possa tradurre in un confronto significativo sull'organizzazione didattica (contenuti, metodologie, strumenti...) in modo tale da garantire un'adeguata attività di familiarizzazione, svolta solitamente nei mesi di maggio giugno, e quindi un positivo passaggio alla scuola secondaria. Per la formazione delle classi prime nella Scuola Secondaria di primo grado, i docenti delle classi quinte si avvalgono di un Certificato delle competenze per documentare i traguardi conseguiti dall’alunno alla fine della Scuola Primaria. AVVIO CONTINUITA' SECONDARIA PRIMO GRADO SECONDARIA SECONDO GRADO Nel corrente anno scolastico, a inizio settembre, le Scuole Secondarie di II grado di San Bonifacio e di alcuni Comuni limitrofi hanno promosso dei Laboratori di orientamento formativi e informativi con i docenti delle medie per un'analisi e un confronto sull'attività didattica e sul funzionamento generale degli Istituti coinvolti (programmi, griglie di valutazione, indirizzi di studi...). Nel successivo biennio gli incontri saranno riproposti in quanto costituiscono un valido strumento per riflettere sull'efficacia degli interventi messi in atto dagli insegnanti della secondaria di primo grado nelle loro programmazioni, oltre a offrire un importante contributo alla realizzazione del Progetto Orientamento. I docenti della Scuola Secondaria di primo grado alla fine dell'anno scolastico compilano un Certificato delle Competenze in chiave europea che verrà consegnato ai genitori degli alunni affinché lo presentino alla scuola superiore di secondo grado in cui si saranno iscritti i figli. 7. PIANO DI INCLUSIONE ED ACCOGLIENZA 7.1. Premessa Lo svantaggio scolastico e quello socioculturale rappresentano uno stato di sofferenza che, per quanto possibile, dovrebbe essere eliminato o almeno contenuto per non compromettere le potenziali capacità di apprendimento e di relazione dell'alunno. La scuola riveste in tal senso un ruolo fondamentale innanzi tutto nell'individuazione dei punti di forza e di debolezza nei processi di apprendimento e, in seguito, nella creazione delle condizioni e degli interventi mirati a ridurre le problematiche e a prevenire fenomeni di insuccesso e abbandono scolastico. Al fine di assicurare a tutti gli alunni il conseguimento dei livelli minimi di apprendimento nel rispetto dei personali tempi di crescita e di sviluppo, la scuola dovrà essere in grado di articolare le attività educativo didattiche in modo flessibile ricorrendo a metodologie pluralistiche, linguaggi e stili di apprendimento diversificati che garantiscano una partecipazione attiva e consapevole dei soggetti coinvolti. L'attuale normativa, contenuta nella Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012, individua differenti profili di studenti che appartengono all'area dello svantaggio: in situazione di handicap, con disturbi evolutivi specifici (DSA ADHD), con Bisogni Educativi Speciali. Ad essi si aggiunge l'area relativa all'accoglienza e integrazione degli alunni stranieri. 7.2. Alunni in situazione di handicap L'inserimento degli alunni in situazione di handicap nelle sezioni/classi è finalizzato alla piena integrazione di ognuno, offrendo loro ogni possibile opportunità formativa in modo da consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità. IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 21 Nell'assegnazione dei docenti alle classi, nella formulazione degli orari e dei criteri di utilizzo delle risorse disponibili (spazi e attrezzature) l’istituzione scolastica presta particolare attenzione alle classi e alle sezioni in cui sono inseriti alunni disabili. Per ciascun alunno in situazione di handicap i docenti in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale di Neuropsichiatria Infantile predispongono un apposito "Piano Educativo Individualizzato". Per favorire l'integrazione l'Istituto si avvale di insegnanti statali specializzati (i cosiddetti docenti "di sostegno"), dei collaboratori scolastici e degli assistenti personali. La scuola, in collaborazione con i Servizi di Neuropsichiatria Infantile del territorio, segnala le necessità di assistenza specialistica all'Azienda ULSS di competenza. In ogni caso le attività di integrazione e il conseguente intervento degli operatori riguardano tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l'alunno con handicap, ma sono previste nel piano educativo anche le attività di tipo individuale. Nell'Istituto funziona un apposito gruppo di lavoro (GLHO) formato da alcuni docenti delle classi e da quelli di sostegno che si riunisce periodicamente con lo scopo di migliorare l'efficacia dell'intervento. Il gruppo predispone anche progetti di intervento mirati, avvalendosi delle risorse finanziarie messe a disposizione dall'Istituto o dagli Enti Locali e dal MIUR nell'ambito della Legge n. 104/92. 7.3. DSA BES ADHD L’Istituto garantisce i diritti degli alunni con disturbi specifici di apprendimento applicando quanto previsto dalla Legge 170/10 e dalle relative linee guida. Per ogni alunno con DSA è prevista la stesura di un Piano Didattico Personalizzato (PDP) che espliciti gli strumenti compensativi, le misure dispensative, le tipologie di verifica e i criteri di valutazione adottati. L’Istituto aderisce alla Rete di scuole del Nord Est veronese dell’Associazione Italiana Dislessia per l’individuazione delle difficoltà specifiche di apprendimento attraverso la somministrazione di prove specifiche nelle classi prime, seconde e terze della Scuola Primaria (Progetto "Riconoscere e valorizzare le differenze"). Nell'anno scolastico 2016/2017 l'Istituto parteciperà al progetto "Dislessia amica" realizzato dall'AID e in intesa con il MIUR. Si tratta di un percorso formativo elearning rivolto al personale docente con la finalità di ampliare le conoscenze metodologiche, didattiche, operative e organizzative per cercare di rendere la scuola il più possibile inclusiva nei confronti degli alunni con DSA. La scuola presta particolare attenzione agli alunni che presentano una serie di difficoltà indicate generalmente con l'acronimo BES, ossia Bisogni Educativi Speciali. In quest'area rientrano quegli studenti che si trovano in una situazione di svantaggio socioeconomico, linguistico o culturale, di carattere temporaneo o continuo, che impedisce loro il normale apprendimento, in presenza o meno di una documentazione medica, pedagogica e didattica o di una segnalazione dei servizi sociali. Sulla base della D.M. 27 dicembre 2012, l'intero team di docenti predispone per l'alunno con BES un percorso personalizzato che promuova il massimo sviluppo possibile delle sue capacità, abilità e potenzialità secondo un approccio educativo e non clinico. Il Consiglio di classe con l'autorizzazione della famiglia può documentare tale percorso in un Piano Didattico Personalizzato (PDP) redatto con l'indicazione degli strumenti/strategie utilizzati e dei livelli minimi attesi per le competenze in uscita. Infine, la scuola promuove i processi di inclusione degli alunni con diagnosi di ADHD seguendo le indicazioni del Protocollo Operativo del 15/06/2010. Quindi saranno messe in atto tutte le strategie necessarie per limitare l'iperattività e promuovere un approccio metacognitivo che riduca al minimo le ricadute del disturbo sull'apprendimento e rinforzi l'autostima del soggetto coinvolto. IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 22 7.4. Integrazione degli alunni stranieri Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli alunni stranieri, l'istituzione scolastica si impegna a realizzare iniziative volte a: creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo la percezione di sé come minoranza nell'alunno non autoctono o neoautoctono facilitare l'apprendimento linguistico inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i paesi di provenienza al fine di valorizzare le loro risorse culturali attingere dal patrimonio letterario e artistico del paese, o dell'area di riferimento, per promuovere un confronto aperto e proficuo fra le diverse civiltà, favorendo la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà Negli anni scorsi è stato elaborato un protocollo per l'accoglienza e il primo inserimento dell'alunno straniero a scuola. Compatibilmente con le risorse sono predisposti piani di intervento per coloro che, iscritti nelle nostre scuole, non conoscono la nostra lingua. Infine, è previsto anche il ricorso ai mediatori linguistici per garantire una prima relazione con gli alunni e le loro famiglie. L'iscrizione degli alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a quella già frequentata nel Paese di origine o a quella relativa all'età anagrafica, così come previsto dalla normativa vigente in materia. In taluni casi può essere anche predisposto un inserimento provvisorio all'interno di una classe con successiva verifica. Può essere considerato anche l'inserimento in una classe inferiore rispetto all'età anagrafica per favorire il recupero/acquisizione delle competenze linguistiche 8. ORIENTAMENTO 8.1. Premessa L'Istituzione scolastica promuove iniziative di informazione sull'offerta formativa proposta dagli Istituti Secondari di Secondo Grado presenti sul territorio, a sostegno delle scelte degli alunni relative al percorso di studi successivo al Primo ciclo d'istruzione, con il coinvolgimento attivo degli stessi genitori. 8.2. Interventi della scuola La scuola predispone un Progetto di orientamento denominato "Orientare al successo formativo" in base al quale si individua di anno in anno una figura esterna che interviene nelle classi terze della Secondaria in due incontri di due ore ciascuno nel corso del primo quadrimestre per promuovere nei ragazzi una scelta consapevole e adeguata alle proprie capacità. In particolare, l'esperto sopra nominato propone in un primo momento agli alunni una serie di attività (questionari, riflessioni personali...) che consenta ad essi di conoscere meglio i propri punti di forza e quindi di individuare l'indirizzo di studi che risponda pienamente alle loro esigenze. Nel successivo incontro, vengono invece presentate agli alunni le scuole secondarie di secondo grado presenti sul territorio descrivendone la tipologia (licei, istituti tecnici, professionali, corsi di istruzione e formazione professionale), il monte orario con le materie comuni e di indirizzo, la qualifica/diploma finale. Nello stesso periodo gli insegnanti di classe distribuiscono agli studenti il materiale informativo che viene inviato dai vari Istituti e, soprattutto, comunicano loro le giornate di "scuola aperta" in cui i ragazzi hanno la possibilità con i genitori di visitare le scuole superiori e di partecipare ad alcuni laboratori al fine di acquisire una maggiore consapevolezza nella scelta che stanno per compiere. Nel mese di dicembre si riuniscono gli insegnanti delle classi terze per definire il "Consiglio orientativo", ossia l'indicazione di una tipologia di scuola che, secondo il parere dei docenti, corrisponde alle competenze dimostrate negli anni della scuola media dall'alunno. Il Consiglio viene consegnato in busta chiusa alla famiglia dello studente senza alcun carattere vincolante, IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 23 ma semplicemente come possibile ausilio/suggerimento nella decisione. 9. AREE PROGETTUALI 9.1. Premessa La Legge 13 luglio 2015, n. 107, in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa, propone una serie di aree progettuali che l'istituzione scolastica può attivare per il raggiungimento di obiettivi formativi ritenuti prioritari, fra le quali sono di seguito elencate quelle che corrispondono maggiormente alle caratteristiche e alle esigenze della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche (lingua italiana, inglese o altre dell'Unione Europea); potenziamento delle competenze matematico logiche e scientifiche; potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica; sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport; mantenimento delle iniziative finalizzate alla promozione della educazione alla salute, del benessere della persona, della prevenzione delle dipendenze in genere, della educazione alla affettività e sessualità; sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media; potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali; valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale; valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni; individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni; alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; definizione di un sistema di orientamento. 9.2. Proposte di utilizzo dell'organico del potenziamento Nel Collegio docenti a inizio anno scolastico e nei successivi incontri della Commissione POF dopo aver analizzato le aree di potenziamento sopra descritte (Legge 107), si è stabilito di utilizzare l'organico potenziato in quelle funzioni che meglio corrispondevano alle tradizioni del nostro Istituto, in particolare a quei progetti realizzati nel corso degli anni ormai diventati dei capisaldi della nostra "storia scolastica", e che rispondevano anche alle attuali esigenze dei plessi. Pertanto, in ordine di importanza, per il prossimo triennio, sono state individuate le seguenti aree rivolte al: supporto agli alunni con DSA e/o BES per concorrere all'attuazione del PDP IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 24 supporto nelle azioni di alfabetizzazione per gli alunni stranieri potenziamento nell'ambito motorio sportivo potenziamento nell'ambito artistico – musicale potenziamento della lingua inglese sia per la scuola primaria che secondaria Si precisa tuttavia che durante l'anno scolastico l'organico del potenziamento potrà essere impiegato nella copertura delle supplenze brevi Nella formulazione della richiesta di organico potenziato si terrà conto della possibilità, se prevista dalle norme, di esonero e/o semiesonero di un docente con funzione di primo collaboratore secondo quanto previsto dalle linee di indirizzo definite dal Dirigente scolastico con proprio atto del 09 dicembre 2015. In termini numerici si cercherà di confermare le risorse di organico potenziato assegnate per il corrente anno: tre/quattro docenti per la scuola primaria; tre docenti per la scuola secondaria tra i quali la risorsa per il possibile esonero del primo collaboratore. 9.3. Le Funzioni Strumentali al Piano dell'Offerta Formativa Al fine di conseguire gli obiettivi propri della scuola che opera in regime di autonomia e per valorizzare le professionalità docenti, il Collegio docenti dell'Istituto comprensivo di S. Giovanni Ilarione ha individuato da diversi anni aree funzionali allo sviluppo del Piano dell'offerta formativa. Di anno in anno il Collegio docenti procede ad una conferma e/o revisione delle arre di riferimento confermando nell'incarico, se disponibili, i docenti per non disperdere un patrimonio di esperienze già acquisite. Gli ambiti individuati per l'anno scolastico 20152016 sono riassunti nella allegata tabella AREA DOCENTE BISOGNOAZIONI per l'a.s. 2015/2016 Gestione e aggiornamento del Piano POFValutazione Massalongo dell'Offerta Formativa. Promozione Marilena azioni di verifica POF (valutazione alunni, coordinamento lavoro sui curricoli) Inserimento e Bevilacqua Sandra Inserimento alunni stranieri, prima alfabetizzazione, studio delle coordinamento microlingue/ costruzione testi delle azioni a favore degli semplificati. alunni stranieri (Intercultura) Interazione scuolaterritorio , Scuola Territorio/ Bevilacqua Anna promozione di attività e di interventi in formazione adulti Maria collaborazione con associazioni e istituzioni territoriali; proposte di educazione a favore degli adulti. Eventuali iniziative di scuola aperta. Le azioni sono rivolte Inserimento e integrazione / all'accompagnamento di tutte le Handicap (gruppo H) attività collegate alle problematiche dell'inserimento scolastico degli alunni diversamente abili. Coordinamento delle attività afferenti Dislessia Felzani Daniela al progetto dislessia; rapporti con la rete territoriale coinvolta nel progetto. IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 25 Educazione alla salute Gallini Giulia Coordinamento delle attività di educazione alla salute all'interno dell'istituto (educazione alimentare, affettiva, sessuale e prevenzione alle nuove droghe e fumo) ALTRE FIGURE DI REFERENTI AREA Continuità DOCENTE BISOGNOAZIONI per l'a.s. 2015/2016 Organizzazione e coordinamento Munaretto Flavia delle attività di raccordo tra la scuola dell'infanzia e la scuola primaria con scambio di informazioni . Marcazzan Lucia Educazione stradale Legalità Fraccari Sara Organizzazione e coordinamento delle attività di raccordo tra la scuola primaria e la scuola secondaria con scambio di informazioni . Coordinamento delle attività legate alle iniziative di educazione stradale e legalità. 10. AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE L'aggiornamento professionale di tutto il personale della scuola è un importante elemento di qualità del servizio scolastico; esso è finalizzato a fornire ai docenti strumenti per sostenere la sperimentazione e l'innovazione didattiche e a tutto il personale maggiori capacità relazionali e più ampi margini di autonomia operativa, anche in relazione alla diffusione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Questi i criteri ai quali si ispireranno le attività di aggiornamento che si prevede di realizzare nell'arco del triennio di vigenza del Piano realizzano nell'Istituto: l'aggiornamento è finalizzato all'arricchimento professionale in relazione ai contenuti delle Indicazioni Nazionali per il curricolo, allo sviluppo dei contenuti dell’insegnamento, alle strategie di insegnamento, all’implementazione delle tecnologie nella didattica e nella attività amministrativa e alla valutazione degli esiti formativi; le iniziative proposte punteranno alla valorizzazione del lavoro collegiale degli insegnanti; l'aggiornamento sarà finalizzato a promuovere la cultura dell'innovazione e a sostenere i progetti di ricerca e di sperimentazione che la scuola metterà in atto; l'aggiornamento punterà anche alla formazione su tematiche specifiche della sicurezza. Le iniziative saranno promosse con le risorse che la Legge 107/2015 prevede di assegnare alle Istituzioni scolastiche preferibilmente attraverso accordi di rete.In particolare, attraverso la rete d'ambito in fase di costituzione, saranno formulate proposte di formazione che assumeranno carattere obbligatorio come previsto dalla Legge 107/2015. Ulteriori iniziative promosse da Enti e/o Istituzioni potranno essere rese note nei vari ordini di scuola dell'Istituto. Ù IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 26 11. AZIONI DI MIGLIORAMENTO Nell'arco del triennio, in linea con quanto previsto dalla normativa vigente e dalle priorità individuate nel RAV saranno attuate azioni di miglioramento con riferimento alle priorità e traguardi: a) migliorare gli ambienti di apprendimento con potenziamento delle dotazioni tecnologiche facilitando anche l'accesso ad internet da parte di tutti i plessi dell'istituto; b) avvio di un curricolo verticale con riferimento alla competenze in chiave europea e rafforzamento della azioni di continuità ed orientamento; c) mantenere i tassi di non ammissione al di sotto della media nazionale o territoriale e definizioni di criteri omogenei per la valutazione degli alunni. Il dettaglio delle singole azioni è definito con documentazione allegata al piano triennale e di cui costituirà parte integrante. 12. RAPPORTI CON FAMIGLIEENTITERRITORIO 12.1 Rapporti scuola e famiglie Una scuola che si propone come servizio pubblico non può prescindere dall'identificare la propria utenza, dal rappresentarne i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal sollecitarne ed accoglierne le proposte. La famiglia, relazionandosi con l'istituzione scolastica, partecipa al contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e ruoli. E' compito dell'istituzione scolastica: Formulare le proposte educative e didattiche, Fornire in merito ad esse, informazioni chiare e leggibili, Valutare l'efficacia delle proposte, Rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni e del loro progredire in ambito disciplinare e sociale, Individuare le iniziative tese al sostegno e al recupero dei soggetti in situazione di handicap, svantaggio, disagio, difficoltà, Esplicitarne le modalità, la frequenza, la durata. Riteniamo che i momenti assembleari rispondano ai bisogni di dibattito, di proposizione, di confronto culturale. Sono il luogo privilegiato per la costruzione di un valore comune e condiviso. La scuola si impegna a facilitare i momenti di incontro assembleare. Ai colloqui individuali si attribuisce un ruolo importante per ottenere tutte le informazioni che riguardano l'alunno nei diversi contesti: per comunicare, in un clima disteso e nei modi più accessibili, la situazione socio affettiva e conoscitiva del bambino; per costruire, con le famiglie, possibili itinerari per il superamento delle difficoltà; per l'arricchimento dei campi esperienziali del bambino. La comunicazione scuola/famiglia si realizza nella scuola dell'infanzia con le seguenti modalità: nel mese di settembre, prima dell'inizio delle attività, in ciascuna scuola dell'infanzia, si svolgono specifiche riunioni per i nuovi iscritti e successivamente incontri con tutti i genitori. Le insegnanti sono disponibili a colloqui individuali durante l'anno scolastico ed a dedicare due momenti distinti per questa azione durante l'anno scolastico. Negli altri ordini di scuola per favorire il rapporto educativo fra scuola e famiglia, in ogni plesso, verranno programmate assemblee con tutti i genitori in giorni e orari concordati preventivamente. In tutti gli ordini di scuola dell’Istituto l’informazione alle famiglie sui livelli di IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 27 apprendimento e sul grado complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni sarà garantita anche mediante: Colloqui strutturati e adeguatamente calendarizzati con le singole famiglie in occasione della consegna del documento di valutazione a conclusione del primo quadrimestre e al termine dell’anno scolastico, per la scuola primaria e secondaria di primo grado; Due pomeriggi di disponibilità di ciascun team docente verso la metà del primo e del secondo quadrimestre per incontri a carattere informale e aperto con le famiglie (per la scuola primaria e la scuola dell’infanzia); per la scuola secondaria di primo grado verrà comunicato il calendario dei ricevimenti dei professori oltre al ricevimento generale che è stato programmato sia nel primo che nel secondo quadrimestre. Eventuali ulteriori colloqui individuali su richiesta delle famiglie. La famiglia è chiamata a collaborare per: intervenire alle assemblee e alle riunioni di plesso o di istituto; tenersi informata e al corrente delle iniziative della scuola; discutere e contribuire al loro arricchimento e alla loro realizzazione sia sul piano ideativo che operativo; sostenere i bambini nel mantenimento degli impegni assunti a scuola; partecipare ai colloqui individuali; Nella scuola Secondaria di primo grado è predisposto annualmente il Patto Educativo di Corresponsabilità, denominato PEC, (approvato in sede di Collegio docenti e di Consiglio d’Istituto) che coinvolge i docenti, i genitori, il personale ATA, gli alunni. Tale documento stabilisce i diritti e i doveri della istituzione scolastica autonoma, degli studenti e delle famiglie e viene annualmente sottoscritto dal Dirigente scolastico, dal rappresentante di ciascun Consiglio di classe e dai genitori dei singoli alunni. 12.2. Rapporto con gli Enti locali e territoriali Nell'arco del triennio i rapporti fra l'Istituzione Scolastica e gli Enti Locali territoriali saranno improntati alla massima collaborazione con l'obiettivo di: promuovere iniziative educative e culturali rivolte agli alunni e alla comunità adulta promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane e finanziarie che gli Enti mettono a disposizione delle scuole promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione per attività sportive e culturali di interesse generale 12.3. Collaborazione con organismi associativi Nell'arco del triennio l'Istituzione Scolastica rafforzerà il raccordo e la collaborazione con le Associazioni culturali e sportive del territorio allo scopo di: mettere a disposizione degli alunni proposte didattiche ed educative ampie e al tempo stesso integrate e congruenti con le lineeguida indicate nel presente Piano valorizzare le competenze professionali di quanti operano all'interno delle Associazioni valorizzare l'opera di volontariato dell'associazionismo. 12.4 Accordi di rete ed intese con altre Istituzioni scolastiche Al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano dell'offerta formativa contribuiranno gli accordi,le intese e convenzioni che l'Istituto saprà sottoscrivere con altre scuole del territorio. Tali accordi sono finalizzati in particolar modo a: promuovere un pieno utilizzo delle risorse umane a disposizione di ogni istituzione scolastica IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 28 realizzare progetti educativi e didattici comuni Gli accordi potranno prevedere forme integrate di partecipazione finanziaria alle spese inerenti la realizzazione dei progetti. Nel piano triennale si prevede di confermare le relazioni di rete già esistenti: a) il nostro Istituto aderisce ad un progetto in rete "Orientare al successo formativo"in tema di orientamento scolastico verso la scuola superiore. Questo progetto, coordinato da Centro di formazione professionale San Gaetano con sede in San Bonifacio prevede una seria articolata di iniziative per favorire la conoscenza dei percorsi di scuola superiore e per indirizzare la meglio le scelte degli alunni; b) l'istituto aderisce al Centro Territoriale per l’Integrazione territoriale (CTI) con sede presso l'Istituto comprensivo di Caldiero per rispondere ai bisogni di formazione in tema di integrazione scolastica degli alunni con disabilità e/o bisogni specifici di apprendimento; c) l'istituto aderisce alla rete “Tante Tinte” che consente di: accedere allo sportello di zona per la consulenza e la documentazione in ambito interculturale e per meglio rispondere ai bisogni emersi dall’inserimento degli alunni stranieri; usufruire del personale distaccato presso il centro “Tante Tinte” per interventi informativi e formativi; di accedere ai finanziamenti per progetti di prima alfabetizzazione linguistica. d) nel Collegio docenti del giorno 11/09/2014 è stata approvata l’adesione al protocollo “Cestim” proposta dal Dirigente scolastico, collaborazione che potrà offrire anche nei prossimi anni delle opportunità di iniziative rivolte agli alunni stranieri: 1) il Cestim mette a disposizione volontari formati in orario scolastico per interventi in classe su un alunno per volta, per un massimo di 6/8 ore settimanali; 2) attività di doposcuola per il supporto nei compiti rivolto ad alunni con competenze linguistiche omogenee, per un massimo di 50 ore annue e da effettuare da gennaio con 2 giorni settimanali; 3) corsi estivi di italiano per il rafforzamento delle competenze linguistiche da realizzarsi nel mese di luglio per 15/20 ore settimanali. e) l'istituto aderisce al progetto di rete “Conoscere e valorizzare le differenze” per approfondire la conoscenza in tema di Disturbi specifici di apprendimento e di problematiche legati ad alunni con bisogni educativi speciali; L’Istituto è in ogni caso disponibile ad allacciare collaborazioni, tramite accordi di rete e convenzioni, con Istituzioni o Enti privati e pubblici per acquisire nuovi servizi, opportunità di formazione per il personale scolastico e per accedere a risorse specifiche. 13. I CRITERI PER L'UTILIZZO DELLE RISORSE FINANZIARIE ASSEGNATE DALLO STATO E PER IL REPERIMENTO DI ULTERIORI RISORSE I fondi assegnati dal Miur sono utilizzati per: realizzare iniziative progettuali per garantire il normale funzionamento amministrativo generale per garantire il funzionamento didattico ordinario di tutti i plessi dell’Istituto L'utilizzo delle risorse assegnate, in particolare quelle della autonomia scolastica, tiene conto di criteri definiti ad inizio anno dal Consiglio di Istituto. I fondi ottenuti da Enti locali attraverso specifiche convenzioni vengono distribuiti fra le scuole dell'Istituto con criteri proporzionali che tengono conto sia del numero delle classi sia del numero degli alunni e salvaguardando comunque la necessità di assegnare alle scuole di piccole dimensioni fondi sufficienti per il funzionamento ordinario. L'istituzione scolastica si impegna a reperire ulteriori risorse mediante la presentazione di specifici progetti a: IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 29 Enti e/o Istituzioni locali allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi delle scuole o per iniziative e progetti che coinvolgono scuole di diversi Comuni Soggetti privati, anche sotto forma di sponsorizzazione, interessati e/o disponibili a collaborare con la scuola per la promozione di attività culturali rivolte agli alunni, alle famiglie e ai docenti. Ulteriori risorse possono essere reperite mediante la stipula di appositi accordi e/o convenzioni con soggetti pubblici e privati che prevedono l'erogazione di servizi da parte dell'istituzione scolastica. In tal caso l'accordo/convenzione può prevedere che parte dei finanziamenti siano utilizzati per integrare la dotazione dei sussidi e dei materiali didattici e/o compensare prestazioni del personale docente e ATA che eccedano i normali obblighi di servizio. Le famiglie degli alunni potranno contribuire alla copertura finanziaria delle spese connesse alla realizzazione del Piano dell'offerta formativa, in particolare per quanto attiene: Visite didattiche e viaggi di istruzione Attività sportive Attività teatrali Altre attività di arricchimento del curricolo (ricerche ambientali, laboratori espressivi ecc…) Attività progettuali che richiedano impiego di risorse finanziarie. In ogni caso le quote poste a carico delle famiglie non potranno costituire motivo di esclusione dalle attività programmate. 14. UTILIZZO DELLE RISORSE PER COMPENSI ACCESSORI L’utilizzo delle risorse destinate a compensi accessori è oggetto di contrattazione integrativa di Istituto. I criteri che si propongono per l'utilizzo delle risorse assegnate sono i seguenti. valorizzare e sviluppare le molteplici risorse professionali esistenti nelle scuole migliorare l'organizzazione complessiva dell'Istituto sviluppare le attività delle commissioni e dei gruppi di lavoro, valorizzando la partecipazione dei docenti riconoscere i maggiori impegni individuali di docenti referenti e/o responsabili di specifiche attività riconoscere il maggiore impegno dei docenti che, a qualunque titolo, prestano servizio in più plessi, in più classi o in modo comunque articolato e flessibile riconoscere il maggiore impegno (intensificazione) del personale amministrativo e ausiliario in relazione alla articolazione delle diverse attività didattiche promosse dalla scuola. 15. FUNZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI Il personale ATA collabora con un ruolo importante al raggiungimento degli obiettivi previsti nel piano dell’offerta formativa. In particolare collabora al raggiungimento di obiettivi quali: un rapporto efficiente sia con le famiglie degli utenti, per quanto attiene alla erogazione dei servizi (iscrizioni, certificazioni...), sia con le agenzie del territorio coinvolti nella realizzazione del Piano (enti locali, associazioni, ecc..) un supporto concreto alle stesse attività educative, pur nel rispetto del profilo previsto dai rispettivi mansionari; È prevista una formazione permanente del personale ATA, da attuarsi con risorse interne o esterne, sull’utilizzo degli strumenti informatici, sull’uso di reti tecnologiche, sulle capacità relazionali e sull'autonomia operativa (si veda il Piano delle attività per il personale ATA). IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 30 16. INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE Nell'ottica della dematerializzazione l'Istituto fa ricorso ad adeguati strumenti di informazione esterna e di comunicazione interna. La comunicazione interna è sostenuta da strumentazione informatica che consente l'invio di circolari interne attraverso la posta elettronica e/o attraverso il registro on line. Per la comunicazione esterna sarà opportuno potenziare strumenti di comunicazione per descrivere correttamente caratteristiche e modalità di funzionamento del servizio che viene offerto e proposto dalla scuola. Si possono riassumere di seguito gli obiettivi che si intendono perseguire: garantire la massima informazione possibile agli utenti, favorire la circolazione delle informazioni all'interno della scuola, documentare l'attività didattica e non, svolta nel corso del tempo, rendere visibile all'esterno il "prodotto scolastico", dotarsi di strumenti per ottenere informazioni dall'esterno. Nell'arco del triennio sarà migliorata ancher la comunicazione attraverso il sito dell'istituzione scolastica (www.icsgi. gov.it) CONCLUSIONI Al fine di rendere il presente Piano triennale dell’Offerta Formativa maggiormente rispondente ai bisogni e alle richieste formative degli alunni, alle aspettative dei genitori e alle esigenze emerse dalla lettura del contesto culturale, sociale ed economico del territorio, lo stesso sarà periodicamente monitorato ed aggiornato per verificarne l’efficacia e l’efficienza. Il presente documento, oltre ad essere conservato agli atti d’ufficio sarà reso pubblico sul sito www.icsgi.. gov.it IC S. Giovanni Il. – PTOF 2016/2019- pag. 31