VENTO DI PRIMAVERA
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VENTO DI PRIMAVERA
VENTO DI PRIMAVERA Titolo originale: La rafle ...Sceneggiatura: Rose Bosch ...Fotografia: David Ungaro ...Montaggio: Yann Malcor ...Interpreti: Jean Reno, Mélanie Lau- rent, Gad Elmaleh, Raphaëlle Agogué, Hugo Lever- dez, Sylvie Testud ...Produzione: Légende Films, Gaumont ...Distribuzione: Videa Cde ...Francia/Germania/Usa 2010 ...colore 115’ ••• IL 16 LUGLIO 1942, la polizia francese mette in atto un rastrellamento dalle proporzioni imponenti: 13.000 ebrei (uomini, donne, bambini) vengono arrestati. Una parte è condotta immediatamente al campo di Drancy, un’altra invece viene portata al Velodromo d’Inverno, un grande edificio sportivo. I circa 8.000 detenuti del Velodromo (dei quali circa 4.000 sono bambini) restano ammassati per cinque giorni in condizioni igienico- sanitarie precarie prima di essere deportati nei campi di detenzione francesi e poi nei lager polacchi. È l’operazione “vento di primavera”, che il regime nazista ha programmato in diversi paesi europei. L’episodio francese passerà alla storia come “il rastrellamento del Velodromo d’Inverno”. Il Velodromo non esiste più e dell’episodio storico di cui è stato tristemente protagonista non ci sono immagini ma soltanto le testimonianze dei pochi superstiti. È da questi racconti che è partita la regista Rose Bosch per costruire il suo film, con l’aiuto dello storico Serge Klarsfeld. Due testimonianze in particolare, una di Annette Monod, l’altra di Joseph Weismann, hanno permesso al film di prendere forma. Annette è un’infermiera che prima di morire ha raccontato la sua esperienza dei giorni trascorsi al Velodromo, appena diplomata, e poi degli avvenimenti che ebbero luogo in uno dei campi francesi in cui aveva seguito i deportati. Nel film, Annette Monod è interpretata da Mélanie Laurent (Il concerto, Bastardi senza gloria) in uno dei suoi ruoli migliori. Joseph Weismann ai tempi della guerra ha undici anni; quando la sua famiglia viene deportata si ritrova nel campo di Beaune, dal quale riesce ad evadere con un compagno. Oggi Joseph è uno dei pochi superstiti del Velodromo e il film ne fa il suo protagonista, interpretato dal giovane Hugo Leverdez. Completano il cast Jean Reno nel ruolo del medico che, ebreo come i suoi pazienti, viene deportato con loro e Gad Elmaleh, nel ruolo di un padre di famiglia travolto nell’incubo della deportazione a causa di una fiducia incrollabile nel popolo francese. Vento di primavera è un film- testimonianza, realizzato nell’esplicito intento di non dimenticare e di trasmettere alle generazioni future la memoria di un episodio a lungo rimosso dalla coscienza pubblica francese. Il fine pedagogico è dichiarato fin dall’inizio, con la didascalia che avverte che tutto quanto seguirà è realmente accaduto. La regista sceglie di seguire Joseph, la sua famiglia e i vicini di casa a Montmartre nella vita quotidiana dei giorni antecedenti il rastrellamento. Il film alterna le lunghe sequenze incentrate sulla sorte delle famiglie ebree a scene ambientate nelle stanze del potere, ricostruendo gli accordi tra il regime di Vichy e i dirigenti nazisti. Se dal punto di vista artistico il film non è sempre convincente, la scelta di fondo di fare opera di testimonianza gli conferisce un forte valore pedagogico.