La chiave di Sara - Cinema Verdi

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La chiave di Sara - Cinema Verdi
Cineforum G. Verdi - Breganze
38°anno
www.cineverdi.it
La chiave di Sara
(Elle s'appelait Sarah)
CAST TECNICO ARTISTICO
Regia: Gilles Paquet-Brenner
Sceneggiatura: Serge Joncour, Gilles
Paquet-Brenner
Fotografia: Pascal Ridao
Scenografia: Francoise Dupertuis
Costumi: Eric Perron
Musica: Max Richter
Montaggio: Hervé Schneid
Produttore: Stéphane Marsil, Clément
Sentilhes
Casa di produzione:, Hugo Productions
Studio 37
Distribuzione: Lucky Red
Francia 2010
Durata: 111'
PERSONAGGI E INTERPRETI
Kristin Scott Thomas: Julia Jarmond
Mélusine Mayance: Sarah Starzynski
Niels Arestrup: Jules Dufaure
Frédéric Pierrot: Bertrand Tezac
Michel Duchaussoy: Édouard Tezac
Non è mai facile raccontare la Shoah,
la disperazione, la follia omicida,
l’orrore inimmaginabile di quello
sterminio.
Spesso
si
tenta
(consciamente e non) di cancellare
dalla memoria quei fatti tanto tragici e
assurdi, si finge che non siano mai
accaduti, che non ci riguardino.
L’Olocausto
è
un
argomento
pericoloso da rappresentare, anche
dal punto di vista artistico nel
descriverlo in un libro o in un film. Si
tratta
di
una
tragedia
così
impressionante e terribile da renderla
di fatto irrappresentabile. Eppure il
cinema si è misurato spesso con
questo soggetto storico, tentando vari
approcci. Il più importante e famoso è
forse Schindler's List e poi Il pianista,
o ancora Il Portiere di notte, oppure
usando filoni favolistici titoli come La
vita è bella e Train de vie.
Il regista Gilles Parquet-Brenner
dichiarava: “Mi sono imbattuto nel
libro di Tatiana de Rosnay nel 2003, e
l’ho letteralmente divorato. Dopo aver
scoperto un segreto di famiglia, una
giornalista americana che vive in
Francia conoscerà meglio la storia del
suo paese di adozione mentre la sua
vita resterà sconvolta da qualcosa che
all’inizio sembrava non riguardarla. La
15° film
storia esplora anche zone d’ombra di
cui si è sempre parlato poco, come il
comportamento dei testimoni di
quell’epoca. La maggioranza delle
persone semplicemente faceva finta di
non vedere, cercando così di salvarsi
la pelle. Il libro ha anche alcune
affinità con la mia storia personale,
infatti, sono di origine ebraica e gli
uomini della mia famiglia sono spariti
in quel periodo. Mio nonno, un
musicista ebreo-tedesco, che aveva
sempre vissuto in Francia, è stato
denunciato da alcuni francesi ed è
morto all’inizio della sua deportazione.
Nel film, gli rendo omaggio attraverso
il personaggio col violino, che ha un
anello contenente veleno. Mia madre
mi ha raccontato per la prima volta
questo
episodio
durante
la
preparazione del film. Nel libro ho
ritrovato anche questo: i sopravvissuti
che devono imparare a convivere con
i morti”.
“Riguardo alla protagonista Kristin
Scott Thomas, sono stato colpito dal
suo profilo personale, che corrisponde
in modo molto inquietante a quello di
Julia Jarmond. Ora, con questo film si
è creato tra lei e il pubblico francese
un legame forte e stabile anche se a
lei faceva un po’ paura interpretare
questo personaggio. Le abbiamo
inviato la sceneggiatura ma, essendo
impegnata, la sua risposta non è stata
immediata. Intanto si avvicinavano le
presidenziali USA, e a me è venuta
voglia di andarle a vivere sul posto.
Ho incontrato Kristin il giorno della
vittoria di Obama, e lei, spinta dal
desiderio di raccontare questa storia,
ma senza dubbio trascinata anche
dalla strana euforia che regnava in
città, mi ha detto di sì. Il suo
coinvolgimento è stato decisivo. In
questa interpretazione la vediamo
com’è
nella
vita
reale,
la
sceneggiatura sembra scritta apposta
per la sua anima complessa e
malinconica, carismatica e moderna.
La sobrietà della sua recitazione e la
sua classe naturale mantengono il film
a distanza di sicurezza da possibili
trappole lacrimevoli. Come lei stessa
dice, sono a
rappresentare la
coscienza dello spettatore.
Ho girato alcune scene nel Memoriale
della Shoah, location che non era mai
stata ripresa per un film di finzione; e
la scena in cui Julia vi si reca è un po’
rischiosa, perché si può scivolare
facilmente nella politica. L’uomo che
23 – 24 – 25 - 26 Gennaio 2013
incontra in quel luogo, le riassume
la sua missione:”sfuggire alle cifre e
alle statistiche per restituire un volto
e una realtà a ciascuno di quei
destini. Queste parole definiscono lo
scopo ultimo del mio film. Finora i
film sull’Olocausto sono rimasti in
modo comunque indispensabile, sul
piano della Storia con la “S”
maiuscola. Mi sono allora chiesto
quale piccola pietra avrei potuto
aggiungere per contribuire alla
costruzione di questo edificio. E ciò
che mi è sembrato giusto fare è
stato cercare di far “sentire” questa
tragedia alla gente, prescindendo
dai grandi discorsi, per restituirle
una
dimensione
concreta
e
palpabile, una dimensione umana,
facendo in modo che lo spettatore si
senta a contatto con gli eventi,
indipendentemente dalle opinioni e
dalle origini di ciascuno”.
francesco brian
[email protected]
Il film della prossima settimana
Margin Call
Di J.C. Chandor
Durata 109’
Otto uomini chiave di una grande banca di
investimenti vivono le drammatiche 24 ore
che precedono la crisi finanziaria del 2008.
Quando Peter Sullivan, un semplice
analista, entra in possesso di informazioni
che potrebbero provocare il fallimento
dell'azienda, inizia una frenetica corsa
contro il tempo: le decisioni finanziarie e
morali in gioco sconvolgeranno la vita delle
persone coinvolte spingendole sull'orlo
della crisi. Margin Call fotografa gli attori
del sistema economico nel pieno delle loro
mansioni. Il film si svolge dell'arco di
ventiquattro ore all'interno degli uffici di
un'asettica investiment bank newyorkese.
La storia prende il via con il licenziamento
del solerte Eric Dale, capo del risk
management interpretato da un
convincente Stanley Tucci il quale, dopo
aver intuito che la spregiudicata politica
d'investimento della banca ne ha messo a
repentaglio la stessa sopravvivenza, sta
raccogliendo dati per poter comprovare la
sua teoria. A ultimare il suo lavoro sarà il
più fedele tra i suoi subalterni, l'acuto Peter
Sullivan (Zachary Quinto), il quale mette in
moto un meccanismo che costringerà i suoi
superiori a decidere le sorti dell'azienda nel
corso della nottata. Bravo, come sempre,
Kevin Spacey invecchiato e appesantito ad
hoc per calarsi nei panni del dirigente di
mezza età dal volto umano ancora capace
di indignarsi di fronte al comportamento
spregiudicato dei capi della banca.
Cineforum G. Verdi - Breganze
15° film
38°anno
www.cineverdi.it
23 – 24 – 25 - 26 Gennaio 2013
IL REGISTA
Scheda film
L’ ATTRICE
La chiave di Sara
La locandina
NOME: Gilles Paquet-Brenner
DATA DI NASCITA: 1975
LUOGO DI NASCITA: Francia
REGISTA:
La Chiave di Sara è un film tutto
francese: è francese la produzione, è
francese l’ ambientazione, è francese il
regista e tutto il cast, ed è francese
anche la nazionalità adottiva della
britannica Kristin Scott-Thomas ormai.
Francese è anche la storia del film La
Chiave di Sara, che rimanda agli orrori
dell’ occupazione nazista in Francia, in
particolare al terribile episodio noto
come il “rastrellamento del Velodromo
d’ inverno”: tra il 16 e il 17 luglio del
1942 la gendarmeria francese rastrellò
circa 13mila cittadini di origine ebraica a
Parigi rinchiudendoli tutti nel velodromo.
Qui gli ebrei erano tenuti nelle peggiori
condizioni umane e igieniche, senza
acqua e senza cibo, prima di venire
smistati
verso
i
campi
di
concentramento. Tra di loro c’erano
anche 4mila bambini tra i 2 e i 15 anni e
oltre 5mila donne. L’ operazione contro
gli ebrei non era condotta dalle forze
tedesche, ma era gestita dagli stessi
francesi.
Quello
del
“rastrellamento
del
Velodromo d’ inverno” in Francia è una
responsabilità storica contro gli ebrei
che è stata ufficialmente riconosciuta
solo nel 1995 dall’ allora presidente
Chirac.
(2011)
(2009)
(2007)
(2007)
(2003)
(2001)
La chiave di Sara
Walled In
Gomez Vs Tavares
U. V.
Gomez et Tavares
Les Jolies Choses
Votazione Film
•
Film
NOME: Kristin Scott Thomas
DATA DI NASCITA: 24/05/1960
LUOGO DI NASCITA: Redruth Germania
Media voto
•
Quasi Amici
•
The Lady
4,68
4,67
•
The Artists
4,34
•
Romanzo di una strage
4,27
•
Tutti i nostri desideri
4,14
•
Molto forte incredibil.
4,08
•
Marigold Hotel
3,84
•
Tutti i santi giorni
3,66
•
Piccole bugie tra amici
3,62
•
Bella addormentata
3,61
•
•
•
Paradiso Amaro
3,46
Marilyn
3,28
Le paludi della morte
3,21
(2012) Bel Ami - Storia di un seduttore
(2011) Il pescatore di sogni
(2011) Contre Toi
(2010) La chiave di Sara
(2009) Nowhere Boy
(2009) L'amante inglese
(2009) I Love Shopping
(2008) Largo Winch
(2008) Un matrimonio all'inglese
(2008) L'altra donna del re
(2008) Ti amerò sempre
(2007) The Walker
(2006) Non dirlo a nessuno
(2006) Una top model nel mio letto
(2005) Chromophobia
(2005) La famiglia omicidi
(2005) Man to Man
(2005) Arsenio Lupin
(2003)Piccoli tradimenti
(2001)L’ultimo sogno
(2001) Gosford Park
(2000)Una notte per decidere
(1999)Destini Incrociati
(1999)Destini Incrociati
(1998) L’uomo che sussurrava ai cavalli
(1997) Amori e vendette
(1996) Mission Impossible
(1996) Il paziente inglese
(1995) Riccardo III
(1995) Il confessionale
(1995) Angeli e insetti
(1994) Quattro matrimoni e un funerale
(1994) Un’estate indimenticabile
(1992) Luna di fiele
(1992) Omicidio a circuito chiuso
(1990) Mio caro dott. Grasler
(1990) Artisti della truffa
…………