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:sommario Editrice: Service & Business 2001 Direttore Editoriale: Sergio Di Mambro Direttore responsabile: Riccardo Alfonso Redazione: Via degli Eroi di Rodi, 214 Tel. 06.5083731 Grafica: Fabiana Falconi Stampa: Ripoli snc Hanno collaborato: Stefano Ursi, Valeria De Rentiis, Francesca Colaiocco, Luciana Morelli, Marta Cecchini, Eleonora Lilli, Fabrizio Piciarelli, Fabio Zaccaria. Per la pubblicità su “Eur Torrino News” telefonare al numero: 06.508373 31 oppure al 380.3965716 La direzione si riserva il diritto di valutare i testi pervenuti. Il materiale non verrà restituito. Potrete ritirare il giornale nelle seguenti edicole: Edicola Giornali Via del Fiume Bianco Tel. 06.52200087 Edicola Giornali C. D’angelosante Via delle Costellazioni Edicola Giornalii GI.SA. 2003 s.r.l. Piazzale Asia Tel. 06.5919108 Edicola Giornali Autori Agostino Via Rotterdam Edicola Giornali D. Colangelo P.zza Cina Edicola Giorn nali A. Vita Viale della Tecnica angolo V.le dei Primati Sportivi Edicola Giornali G. Rossi Via E. Lampridio Cerva Tel. 06.5962429 Edicola Giornali D’Alessandro Via Cina Edicola Giornali Toti Via Oceano Indiano, 19 Edicola Giornali A.Corruccini V. Dell’Orsa Minore 30/a (Via degli Astri) Edicola Giornali A. De Marchis Via F. Sapori Finito di stampare nel mese di: aprile 2007 :editoriale 4 Riflessioni con un segretario, a tu per tu con l’On Riccardo Milana Focus informazione: intervista all’On. Stefano De Lillo Domenica andiamo a... visita ai mercatini e alle mostre-mercato Acqua, farina e... Frico con patate - Bunet Filo diretto con i comitati di quartiere del Municipio XII Arriva il distributore di frutta e verdura The good sheperd, la Cia esce allo scoperto Motori: Aston Martin Vanquish S Ultimate Maradona, ,la mano de Dios Vivere il teatro: programmazione aprile Laura Pausini presenta il tour estivo Pareri e sensazioni, interviste ad esponenti politici del Municipio XII Il Salvagente: giornalino della scuola media Matteo Ricci Le sorelle Giuliani in mostra a Villa Torlonia Premio A.I.D. per la danza Sanità: Ifo, tecnologia all’avanguardia Vinitaly, 41a edizione La Radionica: intervista all’Ing. Luciano Buono Booklet, tre album per approfondire La Regione informa 12 42 22 56 5 6 8 12 14 16 20 22 24 26 30 32 35 42 42 46 52 56 60 68 :sommario www.ilperiodico.it Eur Torrino News Pubblicazione mensile ANNO V n°4 aprile2007 Editoriale: ] a cura di Sergio Di Mambro [ Care lettrici e lettori, continua la collaborazione con i giovani studenti della scuola media Matteo Ricci, che con i loro articoli e il loro entusiasmo portano una ventata di originalità, nuove idee e amore per il quartiere. Le grandi inchieste continuano e questo mese, per spiegare la radionica, parliamo di meccanica quantistica, ma rimane vigile l'attenzione al territorio del Municipio XII; abbiamo ascoltato maggioranza e opposizione, continuando il filo diretto con i vari comitati. Cinema, cucina, mostre, teatro come ogni mese stuzzicano la nostra curiosità. E' presente la rubrica Regione Informa, con i grandi eventi e le manifestazioni patrocinate dagli Assessori Francesco De Angelis e Daniela Valentini. Abbiamo intervistato l'On. Riccardo Milana, nuovo segretario romano della Margherita a cui auguriamo buon lavoro. La Regione ancora protagonista con l'On. Stefano De Lillo. Uno sguardo poi al Vinitaly, uno dei grandi eventi collegati al settore vitivinicolo. Da aggiungere che l'Eur Torrino News, grazie alle copie distribuite, al portale www.ilperiodico.it e alla rassegna stampa su 4 eur:torrino:news più emittenti (Rete Oro, Televita, Teleambiente, Gold) è diventato un veicolo di informazione che abbraccia tutto il territorio del Municipio XII, ma si proietta nelle case e negli uffici di tutta la regione Lazio. Buona lettura. Riflessioni con un Segretario A tu per tu con l'On. Riccardo Milana, nuovo Segretario Romano della Margherita ] a cura di Stefano Ursi e Sergio Di Mambro [ Verso l'approdo unitario, ma senza tralasciare l'identità. La progressiva cessione di una parte della propria sovranità partitica all'esterno non deve minare la completa e incondizionata autonomia delle varie componenti che si pongono nella prospettiva di creare un soggetto unitario. Questa è, nelle dichiarazioni ufficiali dei vari esponenti, la filosofia primaria che soggiace alla realizzazione del Partito Democratico. I margini sono stretti, ma l’Onorevole Riccardo Milana sembra aver già chiara in mente la gestione della dimensione romana, sia in relazione, come detto alle esigenze di alleanza esterna, sia in relazione a problematiche prettamente interne al partito, come l'organizzazione delle varie sinergie fra i vari piani. Ascoltiamo le sue parole. On. Milana, per iniziare le debbo fare una domanda di rito: come intende la gestione del partito? Non verticistica, ma assolutamente collegiale, in modo da chiamare tutti all'unità nel processo verso il partito democratico. La Margherita è un partito che si muove all'interno di una dimensione di autenticità e di salvaguardia della propria identità e si pone, altresì, nella condizione di supporto delle Istituzioni di ogni grado e livello. Questa è una forza unitaria che non dobbiamo perdere, ma se possibile aumentare nel tempo grazie ad una precisa e puntuale opera di cucitura fra i vari tessuti. Un grande partito è composto, quindi, di varie aree. Quali sono quelle che lei vede passibili di ulteriore miglioramento? Noi abbiamo un problema di organizzazione in generale sul territorio in relazione all'offerta politica. Non siamo di certo all'anno zero e molto è stato già fatto in questi anni; le classi amministrative sono di livello è questo è un bene che occorre sfruttare appieno. Dobbiamo, ripeto, lavorare all'unità affinché sul quadrante romano il partito si strutturi ancora meglio e metta radici ancor più solide. Dobbiamo essere un partito aperto che si incontra tutti i giorni non solo sui giornali e i mezzi di informazione, ma anche concretamente sul territorio con la gente e i vari amministratori locali. I rapporti con gli alleati in vista del Partito Democratico? Ovviamente l'alleato maggiore sono i Democratici di Sinistra, ma non solo. La proposta è aperta a grandi strati della dimensione politica ma anche della società, quindi i contributi potrebbero essere moltissimi e spero sia così. Per venire alla sua domanda, i rapporti con gli alleati sono buoni, lavoriamo bene insieme e abbiamo, del resto, realizzato liste comuni nell'Ulivo già tempo fa, quindi credo che ora sia arrivato il momento di fare un ulteriore passo. Siamo tutti orientati verso quest'approdo e ci stiamo lavorando alacremente. Un'ultima domanda. Come si pone il Segretario Romano della Margherita in relazione a ruoli e cariche nel Partito Democratico? Vede, questa è una vicenda ancora da costruire, ma lo spirito con il quale ci si pone ad iniziarla è fondamentale. Noi lanciamo un progetto condiviso e in quanto tale non può prevedere dei ruoli precostituiti o già assegnati; c'è la volontà del rinnovamento e questo non verrebbe meno anche se nelle fila ci dovessero essere uomini che già hanno fatto parte della precedente dimensione, l'importante è che questi non siano lì in virtù della loro appartenenza ai partiti, ma di un lavoro condiviso, riconosciuto ed apprezzato da tutti. L’On. Riccardo Milana Focus informazione La redazione di RomaLive incontra l'On. Consigliere Regionale di Forza Italia Stefano De Lillo, ] a cura di Stefano Ursi [ On. De Lillo, partiamo dalla decisione del Tar del Lazio di annullare il decreto Turco sulla cannabis; qual è il suo parere in merito? "Credo che si tratti di una sentenza importante, un freno alla decisione nefasta di aumentare la quantità minima per uso personale; il rischio che ciò potesse tramutarsi in un ponte più sicuro per l'approdo a droghe più pesanti era concreto. Era un segnale di debolezza ma con questa decisione si può tornare a parlare di prevenzione e di combattere la droga fra i giovani". Parliamo di nomadi; praticamente tutti i municipi di Roma sono toccati da questo fenomeno. Che politiche si possono attuare per abbassare il livello di questa emergenza? "Il problema nomadi e più in generale quello del- 6 eur:torrino:news l'integrazione sono difficili e non si possono risolvere con la demagogia; queste comunità all'interno delle nostre città esistono e questo è un dato di fatto, come la loro fattiva dimensione di sedentarietà, al contrario di quella che dovrebbe essere la loro natura di eterni viaggiatori. Occorre, a mio parere, una seria politica di censimento e di programmazione, infatti sono, dopo tanti anni, convinto che spostare le comunità sposta solo il disagio da un'altra parte. Qui non vorrei toccare la tematica dell'accattonaggio dei bambini per strada, ma è un problema grave sul quale occorre iniziare a fare qualcosa. Il Sindaco e la sua Giunta si preoccupano della cultura e delle domeniche ecologiche ma mai dei problemi reali e concreti". On. De Lillo, vorrei introdurre una tematica scottante e difficile da trattare in questo Paese: i DICO e le coppie di fatto. Lei ha recentemente dichiarato che la manifestazione di Piazza Farnese e la vicenda Anno Zero, trasmissione di Michele Santoro dalla quale il Ministro Mastella si è congedato prima del tempo, hanno dato uno spettacolo offensivo nei confronti dei cattolici e non solo. Entriamo nel dettaglio. "Bene, le problematiche in relazione alle coppie di fatto in Italia sono molte. La proposta sui DICO ne ha create, evidentemente, delle altre e ancor più spinose. Riguardo le manifestazioni di piazza o televisive, mi viene da pensare basandomi sull'evidenza dei fatti che tutto ciò non si risolve mai al di fuori di un duro quanto inutile attacco alla Chiesa Cattolica e ai suoi esponenti. Al di là del fatto che non si può e non si deve offendere il Papa o membri della Cei, sarebbe il caso di iniziare ad interiorizzare l'assunto per il quale non si può ostacolare il pensiero altrui nella sua esplicazione. È un principio di convivenza basilare nella società. È la tolleranza". Concludiamo, dato che siamo in tema di diritti, con la somministrazione gratuita del vaccino contro il Papillloma Virus. Secondo lei dovrebbe essere allargata a tutte le fasce? "Nel risponderle parto da un dato che mi sembra eclatante: le uniche due nazioni che non distribuiscono gratuitamente il vaccino sono Italia e Spagna. La battaglia di civiltà vera è quella per la quale un prodotto che evita nella totalità dei casi il contagio e lo svilupparsi della malattia viene finalmente distribuito a tutti, senza distinzioni. La proposta di Forza Italia naturalmente va in quella direzione e noi stiamo facendo di tutto per portarla avanti. La provocazione che lancio è di regalare, l'anno prossimo insieme alle mimose per la festa della donna, anche una fiala del vaccino". Domenica andiamo a... ] a cura di Aldo Sabatini [ Proporre una rubrica in cui suggerire dove andare la domenica, può apparire per lo meno da presuntuosi, quando si ha la fortuna di abitare in una città come Roma! Ma non voglio proporre mete turistiche, musei, scavi, concerti…: viviamo in un posto unico al mondo, quello che per noi è ovvio, normale, addirittura scontato, per il resto degli abitanti del pianeta Terra non lo è! La mia proposta su dove andare la domenica, adesso che la primavera è arrivata e si sta bene all'aria aperta, è la visita ai mercatini, alle mostre-mercato: ogni mese a Roma ce ne sono tantissime (quarantanove, dieci ogni domenica!), ma quelle di qualità sono molte, molte di meno! Da parecchi anni frequento La Soffitta sotto i Portici, a piazza Augusto Imperatore, e sin dalla prima volta ne sono rimasto affascinato: è organizzata dalla 8 eur:torrino:news associazione “Collezionando”, che propone la diffusione del collezionismo, del piccolo antiquariato, dell'artigianato d'arte, del modellismo e di tutto ciò che è inerente alla cultura e alla conservazione della memoria storica, soprattutto delle tematiche cosiddette minori. Collezionando, sotto il patrocinio del Sindaco di Roma e dell'Assessorato alla Cultura, organizza appunto due volte al mese (la I e la III domenica) La Soffitta sotto i Portici: alla visita di questa importante mostra-mercato si può abbinare anche una passeggiata culturale, artistica e gastronomica nelle adiacenti via Veneto, piazza di Spagna, piazza del Popolo e via del Corso. Appassionati di collezionismo, moltissimi turisti colti, gente dello spettacolo, politici, artisti di fama frequentano con assiduità La Soffitta sotto i Portici, tutti mossi dalla curiosità di frugare tra le numero- se bancarelle ricolme di quadri, stampe, piccoli mobili, cornici antiche, ceramiche e tantissime altre chicche: così La Soffitta sotto i Portici è diventata in breve un appuntamento fisso per collezionisti e turisti (è segnalata all'interno di guide inglesi, giapponesi e tedesche!), dando loro la possibilità di curiosare tra gli oggetti più strani in un ambiente che merita di essere riscoperto e rivissuto. I banchi degli espositori sono collocati proprio sotto i grandi portici della piazza ed il risultato è straordinario: un mercato dal sapore francese, in linea con quelli di altre capitali europee, ove vengono organizzate mostre di oggetti d'epoca nel pieno centro della città. Una visita a La Soffitta sotto i Portici è anche un ulteriore, piccolo aiuto per far conoscere ai romani e ai turisti le iniziative del Comune per l'area di piazza Augusto Imperatore: oltre i ben noti Mausoleo di Augusto ed Ara Pacis, vale la pena visitare, in zona, alcune chiese cinquecentesche, la casa-museo del poeta John Keats, la fondazione De Chirico, i giardini di Villa Medici; inoltre in via del Babuino e via Margutta hanno sede numerose gallerie di antiquariato. Per la pausa-pranzo la scelta, tra i tanti locali, potrà cadere sul ristorante Gusto, situato proprio sotto i portici, e famoso per il suo vasto assortimento di piatti multietnici. Arrivare a piazza Augusto Imperatore è molto facile: con i mezzi pubblici, scendere alla fermata Piazza di Spagna, della Metro A; con la propria automobile, il posteggio è libero (come tutte le domeniche) sul vicino lungotevere. Allora appuntamento la prima o la terza domenica del mese a La Soffitta sotto i Portici! Acqua, farina e... Frico con patate - Bunet ] a cura di Valeria De Rentiis [ Q uesto mese salutiamo l'inverno, a dire il vero molto poco freddo, per dare il benvenuto alla primavera con due ricette tipiche del nord Italia. Potrete far finta di averle riportate dalla settimana bianca! Iniziate con il "Frico" piatto tipico del Friuli e concludete con il "Bunet" dolce tipico del Piemonte. E buon appetito! to, girando spesso le patate. Girate il tortino con l'aiuto di un coperchio e aumentate il calore della fiamma. Quando sarà dorato da entrambe le parti capovolgete il frico su un piatto da portata e servite ben caldo accom- pagnato da polenta. Intanto preparate il formaggio a fettine. Quando le patate sono praticamente cucinate aggiungete il formaggio e coprite per 20 minuti cuocendo a fuoco lento. FRICO CON PATATE BUNET ingredienti: • 1 kg patate • 1 cipolla • 1/2 kg formaggio latteria (tipo montasio) • olio, sale, pepe q.b. Sbucciate le patate e tagliatele a fettine spesse meno di mezzo centimetro. Fate intanto soffriggere la cipolla in una casseruola ben unta d'olio, facendo attenzione a non alzare troppo la fiamma. Quando la cipolla è imbiondita buttate le patate e aumentate il calore della fiamma per pochi minuti. Salate, pepate e fate andare a fuoco modera- ingredienti: • 280 gr. di zucchero • 6 uova • 5 amaretti • 6 cucchiai di rum • 1 lt. di latte intero • scorza grattugiata di 1/2 limone • 20 g. di cacao amaro Sbriciolate gli amaretti in una terrina; aggiungete la scorza di limone e mescolate. Rompete le uova e separate i tuorli dagli albumi. Battete i tuorli con la frusta, insieme a 200 gr. di zucchero, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, quindi unite gli amaretti, il cacao e la scorza di limone. Montate a neve ferma gli albumi e incorporateli alla crema mescolando delicatamente dal basso verso l'alto; bagnate con il rum e il latte bollito e raffreddato. Mettete lo zucchero rimasto in una piccola casseruola, unite 1/2 cucchiaio di acqua e, ruotando il recipiente su fuoco basso, fate caramellare lo zucchero. Distribuite il caramello, che dovrà essere color nocciola, in modo uniforme in uno stampo da budino con foro centrale. Versare la preparazione, cuocere a bagnomaria in forno a 200/220°C per 40-50 minuti, facendo attenzione che l'acqua sobbolla appena. Estraete lo stampo, lasciatelo raffreddare e mettetelo in frigorifero per qualche ora. Sformate il bunet su un piatto per dolci. Filo diretto con i comitati di quartiere del Municipio XII ] a cura della Redazione [ meri, mi auguro, risposte ai lettori e a tutti i cittadini che sono coinvolti nel processo di cambiamento di questo nostro territorio. Comitato di quartiere Millevoi - Ardeatina Il Presidente Roberto Benedetti: Lo sgombero dell'insediamento abusivo è stato espletato positivamente e di questo siamo soddisfatti. Era un problema che ormai andava risolto e che necessitava di un intervento deciso ed efficace. Gli altri problemi, come la viabilità e il traffico certo non sono facili né immediati da risolvere, ma siamo in attesa anche qui di risposte. Per quanto riguarda il futuro, voglio dire che nel mese di maggio il comitato sta organizzando delle iniziative interessanti sul territorio che riguarderanno la cittadinanza e non solo. I lettori della rivista, tramite questa finestra sulle nostre attività, saranno sempre informati su ciò che succede nel territorio e sugli eventi futuri. L'Associazione Colle della Strega Il Presidente Massimiliano di Gioia: Cosa vuole che le dica, tutto tace in relazione alla questione che tanto ci sta a cuore. Certo è che l'attività da parte nostra non manca di certo e le email che inviamo giornalmente al Presidente Marrazzo sono infinite. La notizia, se così si può definire, è che il silenzio significa almeno una rifles- Comitato di quartiere Cecchignola Sud Il Presidente Tonino Falchi: Sostanzialmente da quando abbiamo parlato dei problemi della zona, nulla è cambiato. La situazione è sempre la stessa: chiusura del quartiere, una sola strada di collegamento diretto con la Cecchignola e mancanza di soluzioni interquartiere. Quando lei mi chiede se ci sono novità sul fronte territoriale, le posso solo dire che finché le Istituzioni non si mettono in moto, noi da soli possiamo poco. Aspettiamo le prossime puntate per informare i cittadini. Comitato di quartiere Torrino Nord Il Presidente Agostino Colapicchioni: Abbiamo fatto, come peraltro già annunciato nello scorso numero, delle richieste al Municipio. Alcune riguardano la potatura degli alberi in via di Decima, come sollecitato da molti abitanti; l'Assessore Spadaro mi ha chiamato personalmente e mi ha dato assicurazioni in relazione a una certa risoluzione del problema. Sono soddisfatto da questo punto di vista. L'altra cosa che mi preme dire è che necessita ancora un rifacimento del manto stradale in Via della Grande Muraglia, dato che, come previsto, si è verificata una frana all'altezza del supermercato Conad. Voglio inoltre approfittare di questo spazio mensile che ci concedete per chiedere ancora una volta un semaforo pedonale all'altezza dell'Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci: la situazione è pericolosa, causa la presenza dei cassonetti e la svolta cieca che compie il mezzo dell'AMA. Nel prossimo numero sapremo darvi, spero, aggiornamenti in relazione a queste richieste. 14 eur:torrino:news sione sul tema da parte di chi di dovere. C'è un altro rischio che incombe sul territorio, ovvero i 150.000 m3 di cemento che stanno ad un filo per cadere sul Parco di Vitinia. Ma su questo l'Associazione ViviamoVitinia potrà essere più precisa e puntuale. Per quanto riguarda il Colle della Strega siamo in attesa su molti fronti; nei prossimi nu- L'Associazione ViviamoVitinia La Presidente Paola Badessi: Voglio comunicare ai lettori le ultime notizie in ordine alla questione di cui si occupa la nostra Associazione, ovvero le cubature nel Parco di Vitinia. Ricordo brevemente qual è il problema: in base alla variante R62 e al protocollo d'Intesa sono previsti all'interno del parco 150.000 m3 di cemento che dovrebbero dare vita a 500 alloggi per approssimativamente 1800 militari. Una cosa che solo a dirla fa paura. Dall'incontro in Commissione Urbanistica del 22 marzo è emerso finalmente un atteggiamento di disponibilità ed è prevista un'audizione nella quale noi potremo portare all'attenzione le nostre richieste: l'integrità del polmone verde che è il Parco, la assoluta non adeguatezza delle soluzioni di viabilità previste e la presa d'atto che una volta deturpato un patrimonio non si restituisce più alla sua originarietà. Vogliamo che si trovino soluzioni adatte a soddisfare noi e i militari. Questa finestra di stampa sul territorio ha aiutato a rendere le posizioni pubblicamente più chiare. Comitato di quartiere Divino Amore Il Presidente Gianfranco Catinari: Non ci sono novità di rilievo sul territorio, ma alcune cose in aggiunta a ciò che ci eravamo detti su queste pagine un mese fa credo vadano portate all'attenzione. A causa, ma non solo, delle intense piogge il manto stradale di via Castel di Leva è ormai in totale disfacimento, nel percorrerla occorre una prudenza che va al di là di quanto un automobilista, anche massimamente rispettoso, possa fare. Bisogna poi rivolgere massima attenzione ad un problema che si fa impellente, ovvero la necessità di trovare un'area congrua per realizzare un parcheggio a servizio della ASL e dell'asilo qui al Divino Amore: le difficoltà di posteggio sono infinite. Dato che con questa finestra mi si da l'opportunità di comunicare con tutti i cittadini e le istituzioni, chiudo con una semplice riflessione a voce alta proiettata nel futuro: mi piacerebbe che l'Ufficio Tecnico del Municipio indicesse una riunione per parlare di tutti questi problemi. Nelle pagine dei numeri futuri vi aggiorneremo ancora sulle news dalla zona. Arriva il distributore di frutta e verdura Grazie alla sperimentazione avviata dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura i veri prodotti della terra tornano fra i ragazzi ] a cura di Stefano Ursi e Fabrizio Piciarelli [ Martedì 3 aprile 2007 - Cibi precotti e pranzi troppo rapidi ormai da tempo minano la salubrità di ciò che mangiamo. Molte le iniziative di sensibilizzazione che si sono susseguite, ma nessuna aveva materialmente portato la produzione del Lazio a diretto contatto giornaliero con le persone, siano esse studenti o lavoratori; questo è il nocciolo dell'iniziativa dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Lazio, ovvero far sì che accanto a un necessario ritorno ai prodotti del nostro territorio si progetti e si metta in atto una campagna di sinergico capovolgimento degli schemi alimentari odierni, ribaltamento a loro volta di quelli antichi, certamente più naturali e salubri. La frutta e la verdura fresche tornano, grazie al decisivo contributo dell'Assessore Valentini, all'ordine del giorno saltando dai corridoi delle scuole fino agli androni di istituti come la Regione Lazio stessa o l'ACEA; i costi sono esigui, infatti i ragazzi potranno scegliere comodamente fra pere, mele, arance e mandarini a 50 centesimi, banane provenienti dal mercato equo e solidale a 80 centesimi e pomodorini a 1.30 €. Da qui parte la prima sperimentazione regionale in Italia che arriva fino alla fornitura diretta ai potenziali consumatori. All'Istituto Tecnico Commerciale Sandro Pertini i ragazzi e i docenti sono molti e tutti attenti e curiosi nell'ascoltare ogni particolare della nuova iniziativa. Nelle parole dell'Assessore Valentini l'ottimismo e la soddisfazione si mescolano: “Chiaramente non può non risaltare la grande importanza di questa iniziativa, soprattutto come volano per una futura riconversione positiva della nostra alimentazione verso il biologico e i frutti della nostra terra. A margine di ogni ragionamento e conclusione voglio precisare che d'altro canto si tratta di prodotti buoni e di altissima qualità, quindi non si fa certo un sacrificio nel consumarli, anzi, i ragazzi possono anche provare dei gusti che ancora non conoscono. Da qui credo si possa par- tire per parlare anche di un altro aspetto importante, ovvero la ormai certezza che l'alimentazione quotidiana a base di frutta e verdura previene malattie gravi e rare, senza medicinali e senza cure particolari. Qui all'Istituto Superiore Sandro Pertini non si inaugura solo un'iniziativa che è destinata per sua natura e per nostra volontà ad espandersi, ma anche una prospettiva sinergica che vede coniugate altre due realtà fondamentali: la legge sugli Ogm e il progetto Kinshasa. Infatti con la rivalutazione del biologico e la costruzione di una vera economia agricola in Congo si lancia una sfida di alto livello per la realizzazione di un sistema di alimentazione sano e, soprattutto per quanto riguarda il paese africano, concretamente gestibile in loco da coloro che vi lavorano. Sono soddisfatta”. Insomma, un'idea, quella dei distributori di frutta e verdura fresche, che col tempo, al pari di numerose iniziative dell'Assessore Valentini, sicuramente darà frutti cospicui e durevoli. ] a cura di Valeria De Rentiis [ Good Shepherd The 20 eur:torrino:news La CIA esce allo scoperto T orna, per dirigere un dramma epico e con un cast d'eccezione, Robert De Niro: "L'Ombra del Potere" (The Good Shepherd) è tratto da una storia vera e racconta un periodo drammatico, dominato da attività di spionaggio, controspionaggio, tradimenti durante la Guerra Fredda. Edward Wilson, interpretato da Matt Damon, è un patriota che conosce il significato e il valore della parola segretezza, e che ha fatto della discrezione la sua ragione di vita, dopo una tragica e privilegiata infanzia. Nel 1939, quando era ancora un bravo e sensibile studente che frequentava l'università di Yale, era stato scelto per entrare a far parte della società segreta degli Skull and Bones, una sorta di confraternita molto chiusa il cui obiettivo è produrre i futuri leader modiali. In virtù della sua intelligenza, della sua reputazione immacolata e della sua incrollabile fiducia nei valori fondanti dell'America, Wilson diventa il candidato ideale ad una carriera nel mondo dello spionaggio. Ed è proprio durante la Seconda Guerra mondiale che il giovane idealista viene assunto presso l'Ufficio Servizi Strategici (OSS), antesignano della CIA. Fondatore nonché membro di una delle organizzazioni mondiali dove la propria identità scompare per far posto alla doppiezza, Wilson si troverò di fronte a scelte difficili, fino a dover sfidare la sua controparte del KGB. Sacrificherà tutta la sua vita, compreso l'amore della bellissima moglie Clover (Angelina Jolie) e del figlio (Eddie Redmayne) per dedicarsi alla carriera. Da ormai 17 anni De Niro conduce ricerche approfondite sul tema della politica estera e sul modo in cui vengono raccolte informazioni e "L'Ombra del Potere" è il secondo film da regista per Bob, dopo il successo di “Bronx” nel 1993, e la voglia di non realizzare il solito film di spionaggio lo ha portato a cercare elementi che mettessero a nudo e portassero allo scoperto le fondamenta stesse dei servizi segreti e raccontasse al pubblico in che maniera questi uomini nella gran parte dei casi coperti dall'anonimato, hanno controllato il nostro mondo, con enormi costi personali e professionali. Scritto dall'autore premiato con l'Oscar, Eric Roth (Forrest Gump, Munich) il film è stato prodotto, oltre che da De Niro, da James G. Robinson. Tra i produttori esecutivi spicca anche il nome di Francis Ford Coppola . E tra i nomi illustri troviamo oltre a Matt Damon , Angelina Jolie e lo stesso De Niro nei panni del Generale Sullivan, Alec Baldwin, John Turturro e Joe Pesci, tutti, o quasi , attori premiati con l'Oscar. E proprio Damon, reduce dal successo del film premio Oscar The Departed, accanto al premiato Leo Di Caprio, è stato scelto per la sua caratteristica tranquillità, ragazzo che non si fa mai prendere dal panico. "Matt non è sceso a compromessi per quanto riguarda il suo personaggio" dice De Niro "Non è diventato all'improvviso tutto sorrisi e simpatia, è uno dei migliori attori in circolazione oggi". Anche Matt si dice entusiasta della partecipazione a questo film: "La sceneggiatura è fantastica e Bob è una sorta di mito per tutti gli attori, e quindi, questi due elementi messi insieme non mi hanno fatto esitare neanche un momento. Sapevo di essere in ottime mani". Tanti i sopralluoghi fatti nei posti nei quali si sono svolte le vicende raccontate nel film coadiuvate dalla presenza del veterano della CIA Milt Bearden, ormai in pensione, che ha reso il tutto più credibile. Suspence e colpi di scena in 2 ore e mezza che lasceranno molti spunti su cui riflettere. Lo stesso ambasciatore Americano presso le Nazioni Unite 99/01 ha detto sul film:"Non si può capire il presente senza capire come e perché ci siamo arrivati. E L'Ombra del Potere ce lo dirà" Nelle sale italiane dal 20 aprile, presentato e distribuito da Medusa , questo colossal è stato realizzato coprendo tre continenti e 35 anni di storia, dal 1925 al 1961. Le riprese sono state impegnative e iniziate addirittura nell'estate del 2005. De Niro voleva che il film fosse estremamente realista perché racconta una storia di finzione basata su fatti realmente accaduti. E per far questo i realizzatori sono riusciti a mettere a capo di ogni settore un artista premiato con l'Oscar nella sua categoria. Pensate al direttore della fotografia Robert Richardson, premio Oscar per (The Aviator e JFK), o la costumista Ann Roth (Il paziente inglese, The hours) fino alle musiche composte da Marcelo Zarvos (Hollywoodland) e Bruce Fowler (Jurassic Park). Da non perdere! eur:torrino:news 21 ASTON MARTIN Vanquish S Ultimate ] a cura di Eleonora Lilli [ U na versione speciale dell'Aston Martin Vanquish S sarà assemblata in una serie limitata a soli 40 esemplari. In attesa della nuova DBS, infatti, il costruttore britannico ha allestito la Vanquish S "Ultimate", una versione speciale e celebrativa della sportiva inglese da 12 cilindri e 528 cavalli di potenza. Anche se deve ancora toccare l'asfalto, la Ultimate si può considerare una "instant classic". Un vero e proprio capolavoro costruito a mano a Newport Pagnell, una vettura assemblata con maestria e pazienza quasi artigianale, montata a mano, pezzo per pezzo. Dunque, ancora più rara. Alle spalle di quest'ultima, nonché definitiva, supercar inglese per pochi eletti troviamo la celebre Aston Martin Vanquish, prodotta a partire dal 2001. Un modello, la Vanquish, che ha avuto l'onore di essere utilizzato in campo cinematografico nella serie di James Bond, più precisamente nella pellicola del 2002 "Agente 007 - La morte può attendere". Probabilmente scelta per l'eleganza delle sue forme e degli interni, la Vanquish si è confermata una vettura in grado di fondere alla perfezione i caratteri classici con quelli aggressivi delle migliori auto sportive. Ma non è la carrozzeria a rendere questo modello singolare, anzi. La vera anima di una coupé come la Vanquish è nascosta nel cofano. Il suo motore infatti riesce a raggiungere le massime prestazioni grazie ai suoi dodici cilindri e ai 520 cavalli. In questo modo la Vanquish autolimitata può raggiungere i 321 km/h ed è capace di scattare da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi. Un leggero ritocco alla Vanquish è stato successivamente imposto dalla Aston Martin con la Vanquish "S". Forse si è trattato di un escamotage per meglio giustificare i 100.000 euro che separavano la Vanquish dalla sorella minore DB9 (un'auto di potenza quasi eguale), ma resta il 22 eur:torrino:news fatto che con la versione "S" la potenza della Vanquish è stata portata a 527 cavalli. Un incremento che le ha permesso di raggiungere i 321 km/h di velocità massima. Ovviamente tutto l'assetto è stato riequilibrato. L'impianto freno è stato rinforzato, le sospensioni rese più dure e lo sterzo più diretto. Tuttavia la Vanquish originale non è stata snaturata ne' nello stile ne' nella guida. Da ultima, ecco appunto sul mercato la Ultimate edition. Con i suoi 40 esemplari in giro per il mondo, questa serie è stata realizzata per porre fine alla Vanquish, ma con stile. Uno stile, tipicamente inglese, che si riconosce subito grazie al colore esterno, l'Ultimate Black, che è stato creato appositamente per questo modello. Dando uno sguardo all'abitacolo, a colpire l'occhio sono i rivestimenti in pelle pieno fiore, le cuciture in cuoio e le targhette celebrative su cui è inciso il numero di serie della vettura. Nessuna modifica per il poderoso V12, il cui superbo propulsore, che è appunto lo stesso montato sulla Vanquish S, si conferma in grado di far supe- rare all'auto sportiva i 321 km/h di velocità. La trasmissione è invece stata affidata al cambio automatico sequenziale, recentemente migliorato e velocizzato dal costruttore anglosassone. Il prezzo di quest'ultima nata in Inghilterra? Circa 273.000 euro, ma chi potrà permettersela entrerà in possesso di un oggetto da collezione unico nel tempo. Un gioiello destinato ad aumentare di valore fino al punto di raggiungere in pochi anni quotazioni quasi doppie rispetto al prezzo di acquisto. MARADONA La mano de Dios Genio e sregolatezza del campione di tutti i tempi S arete abituati a vedere film biografia di personaggi che ormai non ci sono più ma che hanno lasciato un'eco incancellabile nella memoria comune. Ebbene, Maradona, La Mano de Dios di Marco Risi, figlio del grande Dino, (nelle sale dal 30 marzo) racconta di un mito che ha fatto parlare di sé per le gesta sul campo di calcio e per la vita sregolata e che dopo aver toccato il fondo è riuscito a riemergere. Diego oggi ha 47 anni, vissuti intensamente. Ha rischiato più volte la vita per la droga ma non 24 eur:torrino:news ha mai smesso di far sognare i suoi tifosi, soprattutto del Napoli. Marco Risi ce l'ha raccontato a modo suo, in un film che Diego non ha neppure visto, non ha partecipato in nessun cameo. Neanche l'ex moglie Claudia, che oggi cura gli interessi del marito ha dato il bene placito al film in tutto e per tutto. Perché Risi ha voluto mettere in luce soprattutto le debolezze del Diego che ha compiuto prodezze da raccontare ai posteri. Pensate ai mondiali in Messico dell'86: gli 11 tocchi che fecero dimenticare anche il gol ] a cura di Valeria De Rentiis [ di mano fatto agli Inglesi definiti "ladri" dallo stesso Maradona per alterne vicende politiche del tempo. "Maradona è il più grande calciatore di tutti i tempi, era capace d'inventare cose fantastiche e lo stesso medico che lo curò quando s'infortunò alla caviglia, Oliva, disse che la capacità di trasmissione dal pensiero alla caviglia per lui erano più veloci che in chiunque altro". La Mano de Dios ci mostra però poco le prodezze calcistiche del campione Maradona: mancano i due scudetti vinti con il Napoli, manca la tifose- ria napoletana, che ancora oggi lo venera come il sogno napoletano, manca la parentesi cubana, in cui Diego era biondo e ingrassato accanto a Fidel Castro, manca la storia di Diego Sinagra, figlio illegittimo nato nel 1986 dalla relazione extraconiugale di Diego con Cristiana Sinagra e mai riconosciuto. "Se dovessimo raccontare i 40 anni di vita di Diego non basterebbe un film" si giustifica Risi. Ma come fare ad apprezzare un film su un campione senza la possibilità di vedere ciò per cui lo è diventato? Marco Leonardi, con una strepitosa somiglianza a Diego, ha messo del suo nell'interpretazione ammettendo di conoscere Maradona "come tutti, attraverso filmati e documentari". Per Risi e per lo stesso Leonardi, Maradona è in fondo un uomo buono, che ha fatto del male solo a se stesso attraverso la cocaina. Girato per 9 settimane a Buenos Aires e 1 a Napoli, il film parte con Maradona bambino che cade in un pozzo (scena che oltretutto lo concluderà) per spostarsi sul Capodanno del 2000, quando Maradona ebbe un grave attacco cardiaco, dovuto alla droga. Da qui, tra flash back, in cui Diego adulto si rivede bambino, e i ricordi di una Villa Fiorito, città natale, neppure troppo povera, si sviluppa la vita sregolata che tutti conoscono. Droga, donne, soldi, per uno che è venuto dalla fame, diventano una miscela micidiale che lo porta al degrado e alla fine di tutto. Arriva a pesare 126 chili, rischia di morire ma non molla. Probabilmente ci si aspetterebbe un film un po' meno melò, simile alle telenovelas argentine, ma Risi lo ha visto cosi. Il 14 luglio del 2005, a Cesenatico incontra per la prima volta Diego a casa di Salvatore Bagni: lo scruta, lo studia. E poi il verdetto: "A me del film non me ne frega niente. Basta che è d'accordo Claudia" dice Diego con la proverbiale schiettezza. E Risi non può fare altro che dedicargli la sua opera, cosi osteggiata addirittura dalla figlia diciannovenne Dalma, preoccupata per le scene che mostrano il padre che tira cocaina. Distribuito in 130 copie in tutta Italia, presentato a Napoli in due giornate, è proprio nella città partenopea che Risi vorrebbe fare il colpaccio. El pibe de oro, il pelusa, ha lasciato breccia nel cuore dei napoletani che non possono scordarlo: in ogni angolo della città partenopea trovate altarini e talismani con il viso di Maradona; persino sui preservativi c'era disegnata la sua faccia. eur:torrino:news 25 VIVERE IL TEATRO programmazione aprile [ di•Valeria De Rentiis ] •Teatro Parioli Ritorna LUNGOMARE il musical scritto a quattro mani da Maurizio Costanzo e Alex Britti, con un cast rinnovato composto da "Amici" sempre più affiatati travolge il pubblico del Teatro Nuovo di Milano dove ha debuttato il 27 febbraio scorso registrando più di un record d'incassi. Ogni città ha la sua periferia fatta di strade anonime e casermoni popolari, il mondo chiuso nei pomeriggi al baretto sotto casa e il futuro immaginato in una fuga mai realizzata. Ci sono quartieri più duri di altri, quelli ripuliti e quelli abbandonati, quelli fatti di piccole casette abusive e quelli delle palazzine occupate. Alcuni sono talmente tanto lontani dal centro che non si sa più se siano la fine o l'inizio di un'altra città. Le periferie si assomigliano tutte si dice, Ostia ha il mare ed è diversa da tutti gli altri quartieri di Roma. Qui vivono Roberto e i suoi amici. Hanno meno di trent'anni e la faccia tosta di chi sa fare il duro. Sono ragazzi che pensano in grande, ma si ostinano a non voler crescere. Hanno poca cultura e un po' della boria dei bulli di quartiere. Eterni adolescenti, fanno i gradassi con la vita, rischiando talvolta di bruciarla in un attimo. Gli occhi però sono ancora puliti. Passano le loro giornate sulle panchine del lungomare di Ostia perdendo tempo tra sogni, desideri e noie. Si fanno grandi con storie di risse e bravate in moto e poi con le loro donne fanno i duri prendendo in giro l'amore. Scegliere tra bene e male sembra sempre possibile quando si è giovani, ma poi gli eventi ci inducono ad imboccare una strada. Roberto sta per fare il "salto di qualità" nel mondo della criminalità quando una serie di eventi personali lo porta ad una drammatica promessa e alla scelta definitiva per il bene. Con la regia di Patrick Rossi Gastaldi, insegnante di recitazione nella scuola di "Amici" della De Filippi e con le coreografie di Steve la Chance, Lungomare è interpretato da: Eleonora Crupi, Ivan D'Andrea, Andrea Dianetti, Maria Stefania Di Renzo, Leonardo Fumarola, Thomas Grazioso, Irene Guglielmi, Luana Guidara, Monica Hill, Enrico Pittari, Veronica Rega, Marianna Scarci, Roberta Zegretti e con Aldo Donati. Il primo talent show della televisione italiana continua a dare lustro a ragazzi semplici e con voglia di fare, ma soprattutto con stoffa da vendere. Il Musical che è rimasto a Milano per una sola settimana ma che è già richiesto per la prossima stagione, debutterà il 13 marzo a Torino. Il tour sarà in giro per l'Italia: il 6 marzo al Teatro Accademia di Conegliano; l' 8 marzo al Teatro Comunale di Cossato; il 10 marzo Teatro Nuovo Giglio di Indago; dal 13 al 18 marzo al Teatro Alfieri di Torino. A Roma dal 20 marzo al 1° aprile Teatro Parioli - Via Giosue' Borsi, 20 Tel. 06.8073040/41 www.teatroparioli.it •Teatro Manzoni Il Teatro Artigiano presenta una commedia divertente dai toni noir in cui si cimentano attori del calibro di Pietro Longhi (L'imbroglio dei due ritratti", "Le furberie di Scapino", di Angelo 26 eur:torrino:news Corti) e Tiziana Foschi ( Premiata Ditta). In scena al Teatro Manzoni, di cui Longhi è anche direttore artistico e socio, la commedia "E' ricca, la sposo, l'ammazzo" per la regia di Annamaria Papalia, è la storia di uno scapolo, Cleonzio Pignatelli, che dopo aver condotto una vita dissipata e sull'orlo del fallimento cerca di tappare le falle finanziarie sposando uan ricca e ingenua ereditiera. Dopo affannose ricerche, la scelta cade su Ernestina Steinless (interpretata dalla divertente Tiziana Foschi) svampita, colta, esageratamente facoltosa, ma goffa, pasticciona, e distratta a tal punto da restare vittima di se stessa, soprattutto quando si trova in casa! Nella vicenda a complicare le cose per il nostro apprendista assassino intervengono: un buffissimo gangster con relativa pupa, l'avvocato delle cause perse e una cameriera-segretaria con licenza di combinarne di tutti i colori. Ma come si suol dire il diavolo fa le pentole ma non i coperchi… E così, il nostro maldestro "barbablù" finisce per avere compassione della moglie, rivelando un cuore tenero nel quale germoglierà un sentimento nuovo. "E' ricca , la sposo, l'ammazzo" di Mario Scaletta sarà in scena dal 17 aprile al 13 maggio. Con Roberto D'Alessandro, Sandra Caruso, Mario Patanè Tito, Cristiana Vaccaro Manganelli. Le scene sono di Gianluca Amodio, i costumi di Lucia Mariani Orario spettacoli: dal martedì al venerdì ore 21 sabato ore 17-21 domenica ore 17.30, giovedì 3 maggio ore 17 e ore 21. Biglietti: interi 23 euro, ridotto 20 euro. Teatro Manzoni Via Monte Zebio 14/c (Piazza Mazzini) Per informazioni e prenotazioni tel. 06.32.23.634 Orario Botteghino: dal Lunedì al Sabato 10-20 Domenica 11-13/15-20 www.teatromanzoni.info. Laura Pausini presenta il tour estivo ] a cura di Francesca Colaiocco [ È stata finalmente annunciata la "data zero" del tour 2007 di Laura Pausini. La cantante romagnola partirà il 24 maggio dallo stadio dell'Isola di Schiusa, a Grado, per poi approdare allo stadio San Siro di Milano il prossimo 2 giugno: in questa occasione, sarà la prima donna nella storia della musica a calcare un "palcoscenico" così prestigioso. Molti ricorderanno ancora il suo debutto: è il 1993 e una timida ragazza, appena diciannovenne, si presenta sul palco dell'Ariston con il brano "La solitudine", ottenendo un'inaspettata vittoria nella categoria "Nuove Proposte" del Festival di Sanremo. Nello stesso anno esce l'album "Laura Pausini", che rimane in classifica per tutto il '93, conquistando la prima posizione anche in Benelux. Da quel momento inizia per Laura un'importante crescita artistica: grazie all'impegno costante e ad una notevole grinta, la sua voce acquista sempre più sicurezza e musicalità, consentendole di riscuotere grandis- simi consensi in Italia e all'estero, a cominciare dall'America Latina. Alla fine del 2006 esce l'ultimo disco, "Io canto", una raccolta nella quale la Pausini interpreta alcune canzoni dei più famosi cantanti maschili italiani: sedici brani da lei selezionati per aver segnato profondamente il suo percorso umano e professionale. L'album, che in sole undici settimane ha superato il milione di copie in tutto il mondo ed è stato indicato come "Il disco più venduto del 2006", contiene anche alcuni duetti, come quello con Tiziano Ferro in "Non me lo so spiegare" (terzo singolo estratto) e con Juanes in "Il mio canto libero" di Lucio Battisti. Sempre nel 2006, ha ricevuto l'ambitissimo Grammy Award, che prima di lei era stato consegnato solamente ad un altro artista italiano: Domenico Modugno, nel 1958. L'annuncio del concerto a San Siro è arrivato pochi giorni dopo l'uscita del secondo singolo, "Spaccacuore", portato al successo una decina di anni fa da Samuele Bersani. Così, lasciatasi alle spalle la trionfale tournèe dello scorso luglio e agosto, che in 20 date ha coinvolto le più grandi città americane (da New York a Los Angeles), Laura Pausini è pronta ad emozionare nuovamente il suo pubblico con un calendario di eventi tutto da scoprire. Per informazioni: Dott. Giuseppe Bianco Tel. 06.5910802 Pareri e sensazioni Intervista ad alcuni esponenti politici del Municipio XII su bilanci e prospettive del territorio ] a cura della Redazione [ A volte capita di chiedersi dove vada un territorio, soprattutto quando si tratta di una realtà come quella municipale, piccola se confrontata alle grandi città ma enorme se la si guarda dal lato delle sue problematiche interne. È il caso del Municipio XII, che con la sua estensione copre ampie aree territoriali ognuna con una sua peculiarità specifica: porta del Mediterraneo sulla città, centro di aggregazione delle dinamiche economiche, polo sinergico d'attrazione, nonché zona di elevato valore culturale ed architettonico e per finire punto di passaggio per il traffico che dall'esterno entra a Roma e viceversa. Insomma, un crogiuolo di attività e di sinergie che fanno del Municipio XII un territorio di grande attrattiva ma allo stesso tempo di estrema problematicità. Una nuova giunta si è da tempo insediata; chiediamo qui ad alcuni esponenti politici di tracciare brevemente un bilancio di questo periodo. Andrea de Priamo, capogruppo di Alleanza Nazionale al Consiglio Municipale: Da allora io non vedo novità positive. Se ci sono state è perché ci si è limitati a vivere di rendita su operazioni già annunciate e previste dalla precedente amministrazione. Penso, se vuole un esempio, all'abbattimento dei Ponti o all'apertura della rotatoria di Cecchignola - Tor Pagnotta. Credo che questi due brevi cenni possano bastare a rendere chiaro ciò che nel territorio è cambiato e qual è la fonte reale del cambiamento. Stesso discorso per i nomadi di Tor Pagnotta, ovviamente. Posso notare che manca il dialogo con i cittadini e che alcuni problemi si sono addirittura aggravati e quando faccio riferimento all'emergenza abitativa non credo di dire una cosa sconosciuta; il caso di Fonte Laurentina, in cui il comitato ha fortemente protestato è emblematico della non congruità di alcune scelte. Penso altresì che questo derivi a cascata da un pesante appiattimento della maggioranza sulle decisioni del Comune di Roma, che tra l'altro sta già operando in variante del Piano Regolatore, aggravando la già esplosiva situazione che deriva dalle costruzioni senza infrastrutture idonee. In definitiva il territorio non è cambiato molto, ma noi continuiamo a fare una opposizione concreta e costruttiva, portando proposte che a volte vengono anche condivise. Pasquale Carpentieri, Presidente della Commissione Politiche Sociali: Molte cose sono state fatte, a partire dallo sgombero dei nomadi di Tor Pagnotta, operazione che io spero veda la sua conclusione nel ricollocamento degli aventi diritto in sistemazioni ottimali, sempre nel rispetto delle norme, così come anche 32 eur:torrino:news per Tor de' Cenci. Una cosa che mi rende orgoglioso è l'intervento che abbiamo fatto per bloccare le iniziative della ASL che puntavano a ridurre del 50% il personale dei grandi ustionati: è un servizio che funziona e che quindi va incoraggiato, non tagliato. Senza invadere la competenza del settore scuola, come Presidente della Commissione Politiche Sociali voglio ricordare la politica per gli asili nido che sta andando avanti per azzerare le liste d'attesa e fare si che sempre meno bimbi si trovino senza un posto. Per la mobilità voglio fare un cenno ad una proposta che mi sta molto a cuore: il Piano di Zona Spinaceto - Mostacciano: in quella zona dalle 15 in poi si forma un lungo serpentone di auto che ostacola non poco la scorrevole viabilità. La proposta è fare una rampetta all'altezza di Via Ognibene che possa fare defluire il traffico insieme alla costituzione in senso unico della strada adiacente. Il traffico, e non lo dico io ma i tecnici che hanno fatto un'indagine su questo, subirebbe uno snellimento notevole. Questo è un progetto che se andasse in porto farebbe del bene non solo ai cittadini residenti ma anche a coloro che sono utenti saltuari della zona. Pasquale Calzetta, capogruppo di Forza Italia al Consiglio Municipale: Tracciare un bilancio dei mutamenti del territorio dall'avvento della nuova giunta non è facile e io, da parte mia, vedo delle forti criticità. La cosa che più balza agli occhi è la poca presenza sul territorio e la scarsa efficacia di alcune iniziative. La campagna sulla prostituzione, peraltro ben fatta, non ha avuto ricadute sul territorio e questo perché manca la sostanza ad accompagnare la forma; i grandi nodi problematici sul territorio non sono stati risolti e non si vede uno spiraglio di evoluzione politica. Capisco che le poche risorse a disposizione dei Municipi non rendono certo le cose più facili, ma da questo Municipio nessuna voce di protesta verso il Comune si è alzata, mentre da altre parti ciò è avvenuto; andiamo sul concreto e parliamo di territorio concretamente. I nomadi ad esempio sono un problema che è stato si risolto a Tor Pagnotta, peraltro su iniziativa della precedente giunta, ma che lascia aperte altre falle. Mi risulta che a Castel Romano la situazione sia totalmente fuori gestione, sia per l'insediamento abusivo del campo all'interno di un parco sia per alcuni atti che all'interno vi si compiono, come il bruciare di notte cumuli di rifiuti, cosa di cui ci sono testimonianze anche fotografiche. Anche per quanto riguarda l'abbattimento dei Ponti la spinta del centrodestra è stata forte. Insomma, la sostanza è davvero poca, in un territorio che necessiterebbe invece la massima concretezza. Vincenzo Vecchio, Presidente della Commissione Urbanistica: Se devo tracciare un bilancio di questi mesi di governo del territorio, non posso che parlare di un bilancio sostanzioso e decisamente positivo. Se mi permette vorrei partire dalla campagna contro la prostituzione, per la quale occorre fare un plauso alla Presidente Prestipino e all'Assessore alle Politiche Sociali Barberini, infatti questa iniziativa ha avuto il merito di svegliare e smuovere le coscienze di molti e, cosa non da tutti, la notizia è rimbalzata anche sui networks nazionali. Naturalmente si è data prosecuzione all'opera di demolizione dei Ponti, ma non ci si è evidentemente fermati qui, difatti si sta lavorando per la riqualificazione del Laurentino, zona che richiede una particolare attenzione, data la sua popolosità e purtroppo spiccata criticità in alcuni segmenti. Da qui mi muovo per parlare di una tematica più ampia: le nuove realizzazioni del PRG. Qui nel Municipio XII e all'Eur in particolare cresceranno le novità più importanti dal punto di vista urbanistico e tutti dobbiamo essere vigili e attenti a che la zona sia sì al passo con i tempi, ma che sia, al tempo stesso, mantenuta nella sua originaria bellezza architettonica e naturale. Non ci dimentichiamo che l'Eur è il polmone verde di Roma Sud. Proprio in questa direzione va la cosiddetta "opzione zero" sui chioschi, votata in Consiglio su mio input come Presidente della Commissione Urbanistica e sottoscritta in primis dalla Presidente Prestipino; in sostanza il Laghetto non verrà toccato dalla realizzazione dei chioschi, i quali saranno presenti, ad esempio, solo nella zona di Tre Fontane, che necessita di riqualificazione. Concludo con una considerazione: l'aria che si respira, anche negli uffici, è ottima, si lavora alacremente e con profitto, inoltre tutti gli esponenti della Giunta sono molto presenti. C'è voglia di fare. Vogliamo continuare così. Il Salvagente Giornalino a cura della scuola media Matteo Ricci - Roma Intervista a Kaspar Capparoni La figlia intervista il papà ] di Sheherazade Capparoni e Viola Giorgini [ Da ragazzo pensavi già di diventare attore? Da bambino non ho mai pensato di diventare attore. A 16 anni mi è venuta voglia di fare una cosa creativa dal punto di vista artistico e ho cominciato a studiare danza e recitazione. A 18 anni ho cominciato a fare l'attore lavorando in un film di Dario Argento, "Phenomena" Quando hai scoperto questa passione? E' nata per caso? La mia famiglia era un pò titubante sulla mia scelta ma lavorando sempre di più hanno creduto in me e nel mio lavoro. Se devo a qualcuno il merito d'essere diventato un attore questa persona è Patroni Griffi che ha creduto nelle mie qualità e mi ha modellato giorno per giorno facendomi diventare quello che sono ora Quali ostacoli hai dovuto superare? Gli ostacoli sono stati molti, ma quelli più importanti erano la concorrenza nel mondo dello spettacolo e la difficoltà di un lavoro precario Quali consigli daresti ai giovani di oggi sul mondo dello spettacolo ? Io ai giovani d'oggi non consiglio di fare questo lavoro per le motivazioni che ho detto prima ma se proprio lo si vuol fare consiglio di studiare e di prepararsi professionalmente in modo da poter affrontare questo mondo cosi difficile e complesso Preferisci il comico, il drammatico o il poliziesco? Preferisco le cose belle, poi che siano comiche, drammatiche o poliziesche non importa. L'importante e che siano lavori fatti bene. Con quale regista vorresti lavorare? Con registi che hanno idee e che desiderano lavorare con me. Sono aperto ad ogni genere di esperienza. Che film stai girando? Adesso la nuova serie del Commissario Rex. Le riprese mi impegneranno fino a maggio. Poi a giugno riprendereremo la serie TV “Capri”. Quali sono i tuoi miti? Due miti per me sono Marlon Brando e Laurence Olivier. Nonostante siano due attori molto diversi, racchiudono l'emblema di essere attore Come vedi il tuo futuro? Spero che il mio futuro sia pieno di soddisfazioni, come quelle che ho avuto fino ad oggi e spero che possa rendere felici i miei figli e tutte le persone a cui voglio bene Incoraggeresti i tuoi figli per intraprendere la tua carriera? Sì, mi piacerebbe lavorare con uno di loro magari per avere un rapporto diverso. Potremmo scoprire modi diversi di stare insieme. Potrebbe essere molto stimolante in foto: Kaspar Kapparoni Il mondo dei videogiochi ] di Ivan Berghella [ Negli ultimi anni si è sviluppata la cultura dei videogiochi. Quasi ogni ragazzo in casa propria ha una playstation. Si è passati dalla playstation 1 (la più antica) alla Playstation 2, uscita nel 2000, fino ad arrivare ad oggi con la prossima uscita della Play 3. Ma oltre alla Playstation altri apparecchi tecnologici hanno avuto il loro sviluppo come il Game Boy, ini- zialmente in bianco e nero, progettato successivamente a colori fino ad arrivare ai nostri giorni con prestazioni avanzate. In corrispondenza dello sviluppo della videotecnologia ludica si sono perfezionati anche i videogiochi . Essi sono diventati sempre più complessi e migliorati nella grafica; alcuni sembrano filmati di vita reale. I videogiochi si sono aperti in molti campi. Si partiva dal classico Pacman fino ad arrivare ai giochi di strategia o a quelli di guerra. Sono stati sviluppati anche giochi che simulano molto bene la vita quotidiana delle persone. Uno di questi è The Sims, spettacolare riproduttore dela vita umana, che consente di crearsi una vera e propria identità virtuale. Alcuni giochi attuali hanno riprodotto anche una serie TV di cartoni animati, come il famoso Dragonball, che è stato riprodotto in vari giochi. Purtroppo l'ampia disponibilità dei videogiochi porta a trascorrere molto tempo davanti ai monitor, questo naturalmente non è positivo, in quanto può creare dipendenza e problemi fisici di salute, come le infiammazioni dei tendini della mano. Alcuni videogiochi simulano atti violenti e purtroppo in alcuni casi il loro uso può rendere meno sensibili alla violenza reale e più aggressivi. Ultimamente i giochi sono diventati interattivi, cioè il giocatore entra nel gioco e ne fa parte. Questa modalità è consentita grazie alla nuova piattaforma chiamata WI Fi. Il mondo dei videogiochi è molto interessante e divertente, sia per l’evoluzione tecnologica sia sempre per il maggior coinvolgimento del giocatore. Tutto questo però non deve portarci a non prendere in considerazione la realtà. eur:torrino:news 35 Napoleone Bonaparte Tra verità e mistero ] di Matteo Sbroscia [ Napoleone Bonaparte nacque ad Ajaccio (Corsica) nel 1769 da famiglia fiorentina. Dopo aver studiato in un collegio militare divenne sottotenente dell'artiglieria e partecipò alle guerriglie della sua isola. La sua prima occasione per farsi notare dal Direttorio (il gover- no franecesce dell'epoca) fu quando fu incaricato di difendere Tolòne. Ma il suo genio militare si rivelò nella Campagna d'Italia (17961797) dove organizzò i territori conquistati unendoli in repubbliche sorelle: tra le più famose la Cisalpina e la Partenopea. Nella Campagna in Egitto sconfisse i turchi nella battaglia delle piramidi ma l'ammiraglio Orazio Nelson (Marina Britannica, nemica di Napoleone) gli tese una trappola nella baia di Abukir. Tornato a Parigi sciolse il direttorio per formare un consolato. Tra le sue vittorie troviamo Austerliz; Marengo, Wagram, Eylau, Friedland e Jena. La Campagna di Russia fu un'esperienza terribile per Napoleone che perse 500.000 uomini su 600.000 a causa della bravura con cui il genreale russo Kutuzov impedì ai francesi di rifornirsi, obbligandoli alla ritirata. Dopo la sconfitta a Lipsia fu mandato in esilio nell'Isola d'Elba da cui riuscì a fuggire nuovamente in Francia, formò una resistenza che però durò solo 100 giorni a causa della definitiva sconfitta a Waterloo (18 giugno del 1815). Da qui fu mandato in esilio nell'isola di Sant'Elena, dove morì il 5 maggio 1821. Questo è il Napoleone che tutti conosciamo. Ma c'è una storia quasi segreta, conosciuta da pochi, che ebbe luogo tra il 1798 e il 1799 in una terra calda, lontana... l'Egitto. Durante la campagna in questo paese, infatti, il generale non si limitò a portarsi dietro generali ufficiali e capitani di marina, ma anche astronomi, archeologi, architetti, letterati e ingegneri. La storia racconta che Napoleone Bonaparte arrivò fino a San Giovanni d'Acri dove trovò la resistenza turca: sulla via del ritorno si fermò a pernottare in un paese della Palestina di nome Nazareth. Tornato a Giza, all'accampamento, la notte del 12 agosto dormì dentro la piramide di Chope. I suoi biografi raccontano che la mattina successiva il loro comandante (uscendo dall'imponente edificio sudato con una smorfia di paura dipinta sul volto) era un uomo diverso da quello che conoscevano una decina di ore prima. Napoleone non rivelò mai i motivi dei suoi pernottamenti (a Nazareth e nella piramide) neanche sul letto di morte. Il tramonto L’amore ] di Flaminia Fiorletta [ ] di Flaminia Fiorletta [ Il tramonto è magia porta la nostalgia e la malinconia. Il sole illumina il mare e ti vien voglia di cantare, il tramonto è pieno di pensieri, quelli di oggi e quelli di ieri. Ti regala ricordi, ma per riviverli ormai è tardi Non so se l'amore esiste per davvero, quello vero, quello sincero Quello per cui piangi le ore chiuse in camera, quello che ti spezza il cuore quello che ti uccide dal dolore, quello che ti butta giù, quello che ti fa passare la voglia di stare con le persone a cui vuoi più bene al mondo... quello che ti tiene stretto e non ti lascia andar via, quello che ti sorprende e ti fa battere forte il cuore, quello che ti mozza il fiato, quello che entra la notte nei tuoi sogni Il cellulare: un bene o un male? ] di Michele Gentile [ In questi giorni un tema molto discusso è stato l'uso dei cellulari nelle strutture scolastiche, poiché sono stati fatti e introdotti, attraverso il web, filmati contenenti violenza, vandalismo e immoralità. Per quanto riguarda quelli relativi alla violen- 36 eur:torrino:news za, sono stati filmati alcuni studenti mentre attuavano atti di bullismo. In uno picchiavano un loro coetaneo diversamente abile, in un altro veniva percosso un ragazzo sano. Per quanto riguarda invece quelli relativi al vandalismo, sono stati ripresi alcuni ragazzi che bruciavano, in un bagno della scuola, un appunto di una studentessa la quale ripeteva: "ma siete scemi" e loro invece di fermarsi le rispondevano, prendendola in giro: "piange la secchiona!". Per quanto riguarda infine quelli relativi a episodi di immoralità sono stati filmati alcuni ragazzi che palpeggiavano la professoressa mentre insegnava, la stessa che è stata processata per abusi sessuali su minori. Ma tutto ciò rende il cellulare un male o un bene? Per il ministero della pubblica istruzione è un male se usato in modo non appropriato perché il telefono è un mezzo di comunicazione e non un mezzo per filmati di abusi o di atti di bullismo. Per questa ragione l'uso dei cellulari a scuola sarà vietato sia per gli studenti sia per i professori. Però bisogna ricordare che dentro o fuori scuola ci sarà sempre lo stupidino che farà filmati riprovevoli per la società. Questo provvedimento ministeriale non é sbagliato di per sé ma per punire pochi irresponsabili esso colpisce anche i consapevoli e responsabili, che tengono il cellulare o per divertimento (nell'usare i giochi) o per tranquillizzare quei genitori che non riescono a staccarsi dai figli, e quindi, devono sempre stare in contatto con loro, ma comunque siamo in una società e per colpa di due o tre, pagano tutti. Siamo sicuri di venerare il sepolcro giusto? ] di Clino Papa [ Dan Brown, nel suo best seller di fama mondiale, mette in discussione la figura divina di Gesù, descrivendolo come un semplice trascinatore di folle con una discendenza che arriva fino ai giorni nostri. Se si sbagliasse o no non spetta a noi dirlo, ma la voglia di discuterne e di fare supposizioni non manca a nessuno. In una conferenza stampa di New York due registi, un'israeliano e un'americano hanno dichiarato di aver gelosamente custodito, per cinque anni, la scoperta della vera tomba di Gesù. La tomba-cripta rinvenuta a Talpiot, un quartiere a sud di Gerusalemme, ospiterebbe secondo un' incisione esterna le ossa di Yeshua Bar Yoseph (Gesù figlio di Giuseppe), di sua moglie Mariamene (Maria ). Maddalena) di suo figlio Yeudà (Giuda) di suo padre Yoseph (Giuseppe) e di sua madre Myriam (Maria). Questo significherebbe che per secoli è stato venerato il sepolcro sbagliato? A tale domanda gli archeologi rispondono con un no secco. "Ecco, qui c'è Shimon Bar-Yona, che è il nome di San Pietro. Vede questa lapide? Qui c'è Giuda. Su quest'altra: il Cireneo. Ecco: qui c'è un Gesù. Qui si legge benissimo: Maria. Accanto: Marta e Maria, sorelle di Lazzaro. Sapesse quante ce ne sono, sepolture con questi nomi! Voglio scherzarci su: è come se domani le mie ossa fossero confuse con quelle del mio omonimo, il pugile campione dei pesi Leggeri. Ogni Pasqua e Natale qualcuno si inventa un ritrovamento clamoroso. L'anno scorso era la grotta di San Giovanni Battista. La Terrasanta sta diventando una messa in scena. Tutto diventa una scusa per far soldi, e parlar male di Gesù Cristo". È Michele Piccirillo che con stoltezza è irritazione stronca le supposizioni del regista, indicando varie urne. Venire a capo del mistero non sarà facile, ma l'uomo con la sua curiosità e sicurezza passo dopo passo giungerà alla verità Qual è il confine tra il diritto di cronaca e il diritto alla privacy? ] di Ivan Berghella [ Ultimamente si è sentito molto parlare dello scandalo che ha trovato coinvolti "paparazzi" e famosi agenti dello spettacolo. Uno di loro è stato accusato di aver venduto ad alto prezzo delle foto compromettenti di alcuni Vip (very important person), secondo alcuni ricattandoli; molte di queste persone si sono trovate costrette a pagare per evitare che le loro immagini fossero pubblicate e giudica- te dall'opinione pubblica. Purtroppo ci sono molti giornali e riviste pieni di queste foto che invadono la vita privata dei personaggi famosi. La gente è molto interessata a queste vicende, lo dimostra il fatto che queste riviste sono molto vendute. Ma è giusto intromettersi nelle questioni private dei personaggi pubblici? Qual è il confine tra il diritto di cronaca e il diritto alla privacy? Il diritto di cronaca è molto importante per uno Stato poiché assicura la diffusione delle informazioni non controllate all'interno di esso; ma anche il diritto alla propria privacy è essenziale per ogni individuo. Il diritto alla privacy viene rispettato se non viene fatta nessuna intrusione nella sfera privata delle persone, anche se queste rivestono cariche pubbliche e sono famose. Il diritto di cronaca dovrebbe occuparsi della parte pubblica delle persone e non della parte privata. Ad esempio un calciatore può essere fotografo e raccontato quando svolge prestazioni sportive, ma diventa una persona comune quando sta con la sua famiglia lontano dai campi da gioco. Oppure, se il Papa si affaccia alla finestra del suo studio in Vaticano per parlare alla folla è giusto che sia fotografato, ripreso, registrato, ma non è così se, mentre è in ferie in montagna, viene fotografato alla finestra della baita, perché non sta svolgendo le funzioni di capo della Chiesa. Ancora, se il Capo del Governo annulla un impegno internazionale perché è ammalato fa parte del diritto di cronaca comunicare che è malato, ma è diverso scrivere, ad esempio, che durante le vacanze estive il suo medico è andato a visitarlo. La tutela della privacy garantisce anche altre libertà fondamentali degli individui perciò, così come ad un giornalista deve essere assicurata la libertà di espressione, a tutte le persone deve essere assicurata la libertà di circolazione che potrebbe essere limitata dalla presenza non desiderata di fotografi in certi luoghi. La passione per i cavalli ] di Deila Antici [ Il mondo equestre può essere vissuto in diversi modi, ma quello che colpisce e affascina di più è il bellissimo rapporto che si crea tra l'uomo e l'animale. In particolare vorrei parlare ora dello speciale legame tra il bambino o ragazzo e il cavallo. Il rapporto si instaura grazie alla passione che si ha per questo animale già dal primo incontro. Per molti bambini il cavallo o il pony diventa "un amico e si instaura con esso un rapporto di vero affetto e fedeltà. Nasce così un emozione particolare nell'accudirlo, nel coccolarlo e nel cavalcarlo. In special modo accade per i bambini con difficoltà motorie o psichiche. Per loro il cavallo rappresenta il mezzo per aumentare la sicurezza, la fiducia e l'autostima. Il cavallo, come tutti gli animali, ha bisogno di attenzione. Questo responsabilizza i bambini, senza che essi si sentano giudicati. La sensibilità di questo splendido animale favorisce la comprensione, i bambini si sentono così "capiti" e corrisposti nel loro amore. In generale, i ragazzi che scelgono questo sport vengono spinti dalla passione, che a volte li segue per tutta la vita, portandoli a eur:torrino:news 37 scegliere di fare del loro amore per i cavalli un lavoro, nel mondo delle corse, nell'equitazione, nell'allevamento o addirittura fare spettacoli nel circo o nel cinema. Intervistiamo ora un'amazzone delle corse a Capannelle, il più importante ippodromo di Roma: Edel Antici. Da quando hai questa passione? Da quando avevo due anni. Come hai avuto la possibilità di iniziare questo lavoro e questa carriera? Per caso, tramite conoscenze, è stato un vero colpo di fortuna. Vorresti ringraziare qualcuno in particolare che ti ha aiutato e incoraggiato a coltivare questa passione e poi a trasformarla in lavoro? La famiglia e mia zia mi hanno aiutata… non mi è servito l'incoraggiamento di nessun altro … Che consiglio hai per chi ha questa passione ma non sa come alimentarla? Darsi da fare e non mollare mai… non arrendersi alle difficoltà!!! Che cosa ti affascina del tuo rapporto con i cavalli? Il fatto che sono animali sensibili e intelligenti e hanno bisogno di noi, delle nostre cure e del nostro affetto. Cosa ti piace del tuo lavoro? La competizione, la sfida quotidiana e l'aria aperta. Quali sono i sacrifici che devi affrontare? Il freddo dell'inverno, l'alzarsi prima dell'alba e il continuo rischio di caduta. Cosa vorresti cambiare del tuo lavoro? L'ignoranza e il maschilismo dell'ambiente ippico. Che cosa è per te la passione? Qualcosa che ti viene da dentro, che ti spinge anche a fare sacrifici grandi, qualcosa che non puoi spegnere mai. Dollari USA: di chi sono i ritratti? ] di Matteo Sbroscia [ Negli Stati Uniti d'America non si usano gli Euro, bensì i dollari. Sul retro di ogni banconota c'è il ritratto di un personaggio importante della storia americana. 1 dollaro Sulla banconota da 1 dollaro è ritratto George Washington, primo presidente degli USA; il suo volto è inoltre scolpito sul Mount Rushmore National Memorial (nel Sud Dakota). 2 dollari Sui 2 dollari c'è Thomas Jefferson, terzo presidente degli Stati Uniti; anch'egli è ritratto sul Mount Rushmore e ha un monumento a Washington DC. 5 dollari Sui 5 dollari troviamo Abraham Lincoln; sedicesimo presidente degli Stati Uniti, fu il primo ad essere assassinato. Anche lui è ritratto sul Mount Rushmore e a Washington DC ha un monumento. 10 dollari Sulla banconota da dieci dollari c'è Alexander Hamilton, primo ministro del tesoro americano. Egli propose al Congresso di creare una Banca indipendente dagli Inglesi, quella che sarà chiamata First Bank of the United States. 20 dollari Sui 20 dollari troviamo Andrew Jackson, settimo presidente degli Stati Uniti. Fu il primo presidente che non proveniva da famiglie ricche; era soprannominato "Old Hickory" (la vecchia quercia). Durante il suo mandato l'Arkansas entrò a far parte dell'unione. 50 dollari Sulla banconota da cinquanta dollari c'è Ulysses Simpson Grant, diciottesimo presidente degli Stati Uniti. Fu un generale unionista nella Guerra di secessione americana. Noto soprattutto per la corruzione dei suoi funzionari, non ci sono prove che anch'egli fu coinvolto in atti illegali. 100 dollari Sulla banconota con il valore più alto degli Stati Uniti troviamo Benjamin Franklin. Egli fu un giornalista, autore, scienziato, inventore, filantropo e abolizionista. Creò la prima unione di pompieri volontari (Union Fire Company), è conosciuto per i suoi esperimenti sull'elettricità. Tra le altre cose inventò le pinne e il parafulmine; era appassionato di meteorologia e di anatomia. Duff, idolo americano ] di Clino Papa [ Hilary Duff, nasce il 28 settembre 1987 a Houston, in Texas. È la madre a consigliarle una carriera da attrice, affiancata dalla sorella Haylie. Inizialmente ricopre incarichi di scarsa importanza nei vari teatri locali, ma il suo talento si fa presto conoscere assicurandole il ruolo da protagonista nella famosa serie televisiva "Lizzie McGuire". Finalmente affermatasi nei teleschermi americani lascia la Disney e raggiunge la massima popolarità nel film "agente Cody Banks" e in "una scatenata doz- 38 eur:torrino:news zina". Nel 2003 recita in "Nata per vincere", dove impersona Terry Fletcher. Questa volta, però, i giudizi non sono positivi. Josh Bell del Las Vegas Weekly la descrive come "Facile combinazione tra una cattiva recitazione e canto della Duff, una cattiva regia e una cattiva sceneggiatura, "Nata per vincere" è un insulsa perdita di tempo che merita di essere messa a tacere", mentre altri critici lodarono la giovane attrice per essersi dedicata a ruoli più drammatici rispetto a quelli fatti in precedenza; il film fu pesantemente stroncato. Le recensioni, più o meno, sono state tutte negative in riferimento alla sua voce (numerose critiche indicarono quella che sembrava essere una voce modificata al computer) e mediocri sulla sua recitazione, la Duff ricevette anche la nomination come "Peggior attrice". A 15 anni decide di dedicarsi alla canzone (senza abbandonare totalmente i suoi impegni d' attrice) , ma dichiara che non è stata una scelta dovuta all' insuccesso, ma per la semplice voglia di seguire il suo vero sogno. Il suo primo album, Metamorphosis, viene pubblicato nel 2003 e riscuote un immediato successo. Yesterday, tratto dall'album, arrivò alla top 10 in numerosi paesi. Il secondo singolo Come Clean riscosse il successo del primo e ottenne il disco d'oro. Come Clean si pensa sia la canzone che abbia avuto più successo della Duff. Little Voice, ultimo singolo dell'album, non viene rilasciato in America, ma riscuote un discreto successo nelle classifiche Canadesi e Australiane. In Italia l'album viene rilasciato nel novembre del 2003. L'album è dichiarato dalla RIAA disco di platino per ben tre volte. Hilary ha sempre affermato che preferisce cantare alla carriera d'attrice, ma in Italia sarà sempre ricordata come Lizzie. Le sorelle Giuliani in mostra a Villa Torlonia ] a cura di Francesca Colaiocco [ In esposizione presso la Casina delle Civette di Villa Torlonia a Roma, fino al 29 aprile, la mostra "Segno, vetro e colore: Maria Letizia e Laura Giuliani", organizzata dall'Associazione Culturale "Confine Variabile". Dipinti, vetrate, bozzetti e fotografie testimoniano il percorso professionale e umano delle due sorelle di famiglia borghese, accomunate da bellezza, eleganza e talento. La loro formazione risale al delicato periodo di consolidamento del fascismo, per poi raggiungere la piena maturità negli anni della seconda guerra mondiale e del dopoguerra. Un percorso artistico che prende forma nello stesso ambiente familiare: è proprio il padre, infatti, a fondare uno dei primi e più importanti laboratori artigianali di Roma, le "Vetrerie d'arte Giuliani". Anche il nonno, Eugenio Cisterna, si afferma come pittore e decoratore di chiese e palazzi romani, e prosegue tale attività fino agli ultimi anni della sua vita. L'estro creativo delle sorelle Giuliani non tarda a manifestarsi: negli anni Trenta e Quaranta cominciano ad esporre le loro opere presso le Quadriennali e in occasione di mostre sindacali o personali. La loro arte, sia su cavalletto che decorativa, è di ottimo livello qualitativo e segue le linee della Scuola Romana, ovvero quel gruppo di artisti operante a Roma tra la prima e la seconda guerra mondiale. Negli anni del dopoguerra, le due donne decidono di dedicarsi al laboratorio di famiglia, lavoro sicuramente più anonimo ma molto intenso e redditizio, nonché adatto a conciliare la loro professione con l'educazione dei figli (Laura, la sorella più piccola di un anno, ne ebbe sei). La rassegna ospitata da Villa Torlonia propone al pubblico una panoramica delle capacità artistiche delle sorelle Giuliani, ponendo la loro vita privata e professionale in relazione al contesto storico e socioculturale nel quale hanno trascorso la loro esistenza: una Roma molto vitale ma allo stesso tempo opprimente e limitante per quanto riguarda la prospettiva femminile, non adeguatamente riconosciuta e valorizzata. Una parte dell'esposizione è riservata al ciclo di mosaici eseguito tra il 1929 e il 1932 per la cappella della famiglia Agnelli, situata in un cimitero della provincia di Torino, e un bellissimo cartone a colori di grandezza naturale realizzato da Maria Letizia per la controfacciata. Eccezionalmente, in mostra anche due vetrate di Duilio Cambellotti, tornate alla luce in occasione degli studi per l'esposizione romana. Laura Giuliani, “Nudo con bacinella”. 1935 Premio A.I.D. per la Danza ] a cura di Fabio Nori [ Il "Premio A.I.D. per la Danza", nato in occasione del ventennale dell'Associazione Italiana Danzatori, ha concluso la sua prima edizione domenica 25 febbraio presso il Teatro Libero a Roma, sede nazionale dell'A.I.D. Il concorso si è articolato in due fasi, una eliminatoria il 17 e 18 febbraio ed una finale, durante la quale i giovani concorrenti - suddivisi in juniores e seniores, solisti e gruppi - si sono esibiti dinanzi ad una giuria di alta qualità: il Presidente Walter Zappolini - fondatore del Balletto di Roma -, Giovanna Spalice - prima ballerina del Teatro S. Carlo di Napoli -, Guido Pistoni - primo ballerino del teatro dell'Opera di Roma -, Francesca Bernabini 42 eur:torrino:news - direttore responsabile del mensile "Danza Sì", Tuccio Rigano - maitre de ballet e coreografo -, Giacomo Molinari -, maestro, coreografo e presidente dell'A.I..D. I giovani talenti che si sono esibiti sono arrivati da diverse parti d'Italia ed hanno regalato ad un pubblico attento ed entusiasta una serata di emozioni e colpi di scena. Alcuni tra i più piccoli hanno impressionato pubblico e giuria per la loro preparazione tecnica e l'espressività, nella danza classica e soprattutto in quella contemporanea. I vincitori sono stati per i solisti della categoria juniores (dai 14 ai 18 anni) Mariano Cardano da Napoli ed Alessio Impedovo da Roma, che si sono aggiudicati il secondo posto exequo nella danza classica; Monica Cristiano, ancora da Napoli, è risultata la 1/a classificata tra la categoria solisti juniores per la danza classica e per quella contemporanea. Per la categoria seniores (dai 18 anni in su) terza classificata Paola Lauro da Roma (solista danza contemporanea), seconda classificata Maria Rosaria Francese da Salerno (solista danza contemporanea), primo classificato Vincenzo Galano (solista danza jazz) ancora da Salerno. Per la sezione Gruppi, la Russian Ballet Center di Salerno e l'Accademia dello Spettacolo di Napoli si sono aggiudicate exequo il primo posto Seniores per la danza contemporanea; all'Accademia dello Spettacolo è andato anche il premio per la migliore coreografia: "CAOS" di Irma Cardano. La manifestazione prevedeva un premio speciale intitolato a Franca Bartolomei, la fondatrice della scuola e della compagnia del Balletto di Roma insieme al M° Walter Zappolini; la commissione giudicatrice e l'A.I.D. hanno deciso di consegnarlo, per questa prima edizione, allo stesso Walter Zappolini, in riconoscimento del grande contributo dato alla danza in circa quarantanni di attività. Un premio quindi di qualità, che, grazie agli illustri nomi della giuria, all'organizzazione dell'A.I.D. ed alla preparazione dei concorrenti, fa presagire una positiva quanto rilevante crescita per la prossima edizione, che già si preannuncia carica di novità. eur:torrino:news 43 44 eur:torrino:news Sanità: IFO Tecnologia all’avanguardia ] a cura di Fabrizio Piciarelli [ C ome promesso durante la presentazione delle novità e delle attività previste per il 2007, alla presenza di Augusto Battaglia, Assessore alla Sanità del Lazio, nel mese di marzo si è svolta l'inaugurazione di due moderne sezioni PET - CT, inserite in una struttura di alta specializzazione e di oltre 2000 metri quadri quale la Medicina Nucleare dell'Istituto Regina Elena, che si avvale di sofisticati sistemi di alta protezione per pazienti ed operatori. "Ringrazio l'Assessore Augusto Battaglia - ha detto Marino Nonis, direttore generale dell'IFO (Istituti Fisioterapici Ospitalieri), - per aver dato seguito a quanto annunciato due mesi fa. Il 9 gennaio scorso, in occasione della presentazione delle attività 2007, avevamo annunciato l'apertura delle sezioni dedicate all'esame PET, che oggi sono già operative per i pazienti interni. Questo è il primo importante passo per lo sviluppo della rete oncologica regionale che ci vede centro di eccellenza di riferimento. La nostra PET, la più moderna del Lazio, va ad affiancarsi a quelle già presenti, anche se da non molto, nella città di Roma e di certo consentirà la riduzione dell'esodo verso altre regioni che nel 2005 è stato di 3486 casi solo per eseguire la PET- TAC." La scintigrafia PET, o positron emission tomography, è una metodica di imaging molecolare che sta cambiando radicalmente l'impostazione dei percorsi diagnostico-terapeutici del paziente oncologico. " Permette di vedere - spiega il Prof. Carlo L. Maini, direttore della Struttura di Medicina Nucleare dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE), la distribuzione all'interno dell'organismo di molecole che ci permettono di studiare diverse vie metaboliche, cioè di "mappare" i processi biologici fra cui quelli delle cellule tumorali. La possibilità di associare l'informazione metabolica all'informazione anatomica grazie ai nuovi strumenti ibridi PET-CT, quali quelli installati presso la Medicina Nucleare dell'IRE, aumenta il valore aggiunto dell'informazione. Dal momento che l'alterazione biochimica / funzionale svelata dalla PET precede l'alterazione morfologica rilevata dalla Risonanza Magnetica -RM / TAC, la diagnosi di malattia è molto più precoce." "Questa nuova dotazione strumentale - sottolinea la Prof.ssa Paola Muti, Direttore Scientifico dell'Istituto Regina Elena- consentirà di effettuare studi su nuove molecole e traccianti avvalendosi delle metodiche più avanzate e secondo gli standard internazionali. Risultati di importanti trials hanno dimostrato la validità di tale strumento nella stadiazione di vari tumori e nella sperimentazione di nuovi farmaci" Le indicazioni della scintigrafia PET (associata alla TAC) oggi in oncologia sono molteplici e tutte di primaria importanza perché fornisce al clinico informazioni che gli consentono di impostare il piano terapeutico più appropriato, di osservare neo-formazioni e, quindi, fare diagnosi primaria di 46 eur:torrino:news tumore; permette di monitorare la risposta alla chemioterapia aiutando, nel predire la risposta nella fase precoce, a modificare la terapia nel caso si ri- velasse subito inefficace; è infine anche di supporto alla radioterapia nell'individuazione del bersaglio biologico da irradiare. Prof .Carlo L. Maini, Direttore della struttura di Medicina Nucleare, ci parla di questo nuovo tipo di tecnologia. Prof. Maini, cosa è la scintigrafia PET ? La scintigrafia PET, o Positron Emission Tomography, è una metodica di imaging molecolare medico-nucleare non invasivo che sfrutta il fenomeno fisico della disintegrazione materia-antimateria per produrre immagini tridimensionali di fenomeni biochimici all'interno del corpo umano. Benché il principio fisico, diretta applicazione della famosa equazione di Einstein E = mc2, possa ingenerare ansia e timori, l''irradiazione per il paziente è molto modesta, inferiore ad un comune esame TAC. La PET è una metodica altamente innovativa di grande impatto sia in oncologia clinica che nella ricerca oncologica. La consapevolezza dell'importanza e dell'utilità di questa tecnica aumentano giorno per giorno mano a mano che le potenzialità dell' esame vengono esplorate e riconosciute. Si sta già assistendo ad un vero e proprio un cam- biamento radicale nella impostazione dei percorsi diagnostico-terapeutici del paziente oncologico con una centralità dell' esame PET di imaging molecolare che eventualmente indirizza verso successivi esami morfologici mirati (RM / TAC). Si ottiene così un significativo aumento della appropriatezza delle scelte diagnostiche e terapeutiche e, infine - da non trascurare - una netta diminuzione dei costi sanitari. Perché la scintigrafia PET viene chiamata imaging molecolare ? Perché permette di vedere la distribuzione all'interno dell'organismo di molecole (zucchero, ammino-acidi, ecc.) che vengono identificate perché legate a una sostanza debolmente radioattiva, in genere Fluoro-18. Queste molecole ci permettono di studiare diverse vie metaboliche, cioè di "mappare" i processi biologici fra cui anche quelli delle cellule tumorali. La PET rappresenta così uno strumento prezioso di identificazione precoce di presenza di tessuto neoplastico e del grado di attività metabolica. In particolare la PET con 18Ffluorodeossiglucosio dimostra un elevato consumo di glucosio da parte delle cellule tumorali mentre con altri radio-traccianti si ottengono immagini di altri fenomeni metabolici quali sintesi proteica, ipossia, meccanismi recettoriali ecc.. La possibilità di associare l'informazione metabolica all'informazione anatomica grazie ai nuovi strumenti ibridi PET-CT, quali quelli installati presso la Medicina Nucleare dell'Istituto Regina Elena, aumenta il valore aggiunto dell'informazione. In parole semplici l'informazione fornita dalla PET è "diretta e mirata" come una luce che si illumina su un bersaglio e permette di riconoscere immediatamente fra le tante strutture presenti nel corpo umano quelle malate consentendo quindi di focalizzare l'attenzione elettivamente sulle zone di interesse. Dal momento, poi, che l'alterazione biochimica / funzionale svelata dalla PET precede l'alterazione morfologica rilevata dalla RM / TAC, la diagnosi di malattia è molto più precoce. Cosa offre la scintigrafia PET oggi in oncologia? Le indicazioni della scintigrafia PET oggi in oncologia sono molteplici e tutte di primaria importanza per l'informazione fornita al Clinico, e quindi, per impostare il piano terapeutico più appropriato, e quindi i benefici sono: • caratterizzazione di neo-formazioni dubbie e diagnosi primaria di tumore, in particolare dei noduli polmonari • stadiazione primaria e ri-stadiazione di diversi tipi di neoplasie indirizzando i trattamenti • guida alle biopsie mirate • monitoraggio della risposta a chemioterapie: individuazione precoce di risposta completa, parziale o non risposta • predizione di risposta o non risposta alla terapia durante le fasi precoci di trattamento evitando così il proseguimento di trattamenti inutili e inefficaci • individuazione del "bersaglio biologico" da irradiare con possibilità di centrare con accuratezza i volumi da irradiare con radioterapia a fasci esterni risparmiando i tessuti sani e diminuendo le complicanze L'esame PET è ormai considerato elettivo ed indispensabile nella gestione dei linfomi, del carcinoma del colon-retto, del carcinoma mammario, del polmone, dei tumori testa-collo, dei melanomi. L'elevata trasferibilità clinica dell' informazione fornita dalla PET dipende dal fatto che, a differenza degli esami radiologici tradizionali, valuta il grado di attività metabolica dei tessuti tumorali e non semplici parametri dimensionali delle lesioni. La scintigrafia PET è una metodica costosa ? In effetti, no. Indubbiamente un Centro di scintigrafia PET di per sé ha costi in assoluto non trascurabili. Tuttavia, se inserito in una struttura pre-esistente di Medicina Nucleare efficiente e a norma con condivisione di strutture e processi, il costo si riduce al tomografo PET, che è dello stesso ordine di grandezza di un tomografo a risonanza magnetica. Il costo, poi del radio-farmaco non supera i 300 euro. Cosa ancora più importante ai fini di un bilancio economico è il fatto che la scintigrafia PET modifica l'indicazione terapeutica in un numero molto elevato di pazienti oncologici, anche oltre il 30%, evitando soprattutto interventi chirurgici inappropriati ed inutili. Il conseguente risparmio, oltre che di inutili sofferenze per il paziente, è così nell'evitare procedure terapeutiche ad elevato costo. Tal favorevole profilo di costo-efficacia è stato ampiamente dimostrato e verificato in innumerevoli studi di economia sanitaria. Ovviamente il successo clinico - assistenziale e l'effettiva economicità di gestione vengono verificati solo se la metodica PET è gestita con stretti criteri di appropriatezza da personale medico-nucleare esperto e motivato. Regina Elena Medicina nucleare al servizio dei pazienti La Struttura Complessa di Medicina Nucleare dell'Istituto "Regina Elena", diretto dal Prof. Carlo L. Maini, opera da oltre 14 anni sia nella Diagnostica Radioisotopica che nella Terapia Radiometabolica. Il trasferimento nella nuova sede dell'EURMostacciano ha determinato un notevole ampliamento delle attività che attualmente includono 3 Sezioni di Diagnostica Scintigrafica tradizionale, un Reparto per Terapia dotato di 8 posti letto ed una Ambulatorio specialistico. Con tale configurazione strutturale e tecnologica il Servizio di Medicina Nucleare dell'I.R.E. si pone in posizione di assoluta avanguardia in campo nazionale e potrà operare senza liste di attesa per tutte le principali prestazioni oncologiche. Attualmente l'offerta assistenziale di prestazioni scintigrafiche, effettuate anche in regime ambulatoriale, copre la totalità delle indicazioni oncologiche, caratterizzandosi specificatamente per la scintigrafia radio-recettoriale con octreotide, la ricerca del linfonodo sentinella, la cardiologia nucleare e la diagnostica mammoscintigrafica. Le procedure di Terapia Radiometabolica includono il trattamento del carcinoma della tiroide, del dolore da metastasi ossee, il neuroblastoma, la radio-immunoterapia dei linfomi e la terapia intra-arteriosa dei tumori epatici primitivi e secondari con microsfere radiomarcate E' da segnalare l'offerta nell'Ambulatorio del Servizio di Medicina Nucleare di un percorso diagnostico-terapeutico per il carcinoma della tiroide che include la visita specialistica, l'ecografia, il citoaspirato eco-guidato, la scintigrafia Total-Body classica e con TSH ricombinante, ed infine la terapia radio-metabolica con Iodio-131. In tutto questo percorso il paziente-utente è seguito dal medico specialista in medicina nucleare garantendo così l'unitarietà dell'assistenza. Attualmente sono seguiti più di 2500 pazienti affetti da carcinoma della tiroide in diverse fasi della malattia.Nel campo della Ricerca Clinica il Servizio di Medicina Nucleare è particolarmente attivo, sia nella diagnostica che nella terapia, con una presenza costante nei Congressi e sulle riviste internazionali maggiori. In particolare si è distinto a livello internazionale per l'esperienza relativa al trattamento delle metastasi ossee che ha portato alla pubblicazione di numerosi trials clinici giudicati innovativi e trainanti per l'intera comunità medico-nucleare, nonché per la validazione di tecniche a valore prognostico nel carcinoma della mammella. Il clima operativo si caratterizza per una costante attenzione all'aggiornamento professionale in conformità al moderno indirizzo di Evidence Based Medicine e al miglioramento continuo della Qualità. Cancro alla mammella: Nuove importanti scoperte La sig.ra Katia, operata per carcinoma al seno nel 1995 e donatrice del proprio siero negli anni seguenti, ha collaborato con i medici e i ricercatori del laboratorio di Immunologia dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE) che l'hanno seguita. Grazie alla sua disponibilità, e a quella di altri pazienti, è stato possibile individuare una proteina (hMena) ed una sua variante presente solo in tumori di origine epiteliale. La risposta immunitaria del paziente ha un ruolo importante durante le varie fasi della crescita neoplastica e molti studi sono focalizzati sulla messa a punti di vaccini antitumorali. Gli studi che portano ad identificare, sequenziare e caratterizzare alcune importanti funzioni di un gene rilevante nello sviluppo e nel- 48 eur:torrino:news la progressione del carcinoma della mammella, nascono da una stretta interazione tra la ricerca sperimentale e clinica dell'Istituto Regina Elena e soprattutto dall'attenzione alla storia naturale del tumore, in particolare alla storia clinica di una paziente scelta tra le tante donne che hanno contribuito allo svolgimento dello studio. E' chiaro ormai come il tumore sia una realtà biologica complessa costituita da cellule di diversa natura che comunicano tra loro e la progressione neoplastica è il risultato di un intenso dialogo esistente tra le cellule trasformate ed il microambiente che le circonda. Il microambiente tumorale è costituto anche dal sistema immunitario del paziente. La dinamicità dei molteplici eventi che avvengono durante i cambiamenti genetici e fenotipici della cellula trasformata si accompagna ad una continua modulazione della risposta immunitaria nelle varie fasi della malattia. Nel Laboratorio di Immunologia dell'Istituto Regina Elena da anni si considera la risposta immunitaria dell'ospite come un importante modulatore del fenotipo del tumore, e se ne studia il ruolo nel carcinoma della mammella. Lo studio pubblicato nel numero del 15 marzo di Cancer Research, svolto dai ricercatori nei laboratori di Immunologia e di Chemioterapia Sperimentale dell'IRE in collaborazione con i ricercatori dell'Istituto San Raffaele di Milano e dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", descrive la caratterizzazio- ne molecolare della proteina hMena, effettuata inizialmente mediante un'analisi bioinformatica e confermata sperimentalmente in cellule in coltura di carcinoma della mammella, caratterizzazione che ha permesso l'isolamento di una variante proteica, hMena+11a, iperespressa insieme a hMena solamente in tumori di origine epiteliale. I ricercatori che hanno condotto lo studio, hanno analizzato se le proteine hMena ed hMena+11a potessero venir modulate dal fattore di crescita dell'epidermide (EGF), uno dei fattori di crescita maggiormente coinvolti nella proliferazione del carcinoma della mammella. I risultati ottenuti hanno dimostrato che in cellule di carcinoma della mammella trattate con EGF, la proteina subisce una modificazione chimica (fosforilazione). Da un punto di vista funzionale tale evento dà alle cellule tumorali una maggiore capacità di proliferare in risposta al fattore di crescita EGF. Per meglio comprendere il ruolo del gene hMena e della passione che porta i ricercatori a capire quali sono i meccanismi che contribuiscono alla formazione dei tumori, e quindi, definire adeguate risposte preventive e terapeutiche, riassumiamo i passaggi principali degli studi svolti dai ricercatori. La storia del gene hMena comincia nell'anno 2000 quando un gruppo di ricercatori clinici e sperimentali dell'IRE ha iniziato una collaborazione con il Ludwig Cancer Institute presso il Memorial Sloan Kettering di New York, dove si era standardizzata un' importante metodica che, partendo dal repertorio di anticorpi presenti nei pazienti, andava ad identificare proteine ed i corrispettivi geni al fine di definire nuovi vaccini anti-tumore. La scelta di utilizzare il tumore ed il sangue della signora Katia, protagonista di questo studio insieme a tante altre pazienti, nasceva dalla forte convinzione che l'infiltrato linfocitario presente nel suo tumore ed i linfociti isolati dal suo sangue avessero le potenzialità di controllare la crescita neoplastica. Il siero della signora ed in particolare gli anticorpi presenti nel siero, erano stati impiegati per individuare quelle proteine riconosciute in modo specifico dal suo sistema immunitario. Si è così potuto isolare un frammento di una nuova proteina umana (hMena), verso cui la paziente aveva sviluppato anticorpi specifici. Tali anticorpi non erano presenti in individui sani ed erano invece presenti in una alta percentuale di pazienti affetti da carcinoma della mammella. Questo lavoro iniziale è stato pubblicato nel 2004 su International Journal of Cancer. Lo studio successivo ha voluto caratterizzare su un ampia casistica di lesioni mammarie benigne e neoplastiche i livelli di espressione di hMena cercando di definire a che stadio della cancerogenesi mammaria hMena iniziasse ad essere iperespressa. Lo sviluppo del tumore mammario è un processo multifasico, che insorge da lesioni con vario grado di anomalie cellulari (iperplasie con diversi gradi di atipia) fino al carcinoma in situ, invasivo e metastatico. La possibilità di diagnosi precoce ha permesso una riduzione della mortalità di questa malattia, ma sono ancora limitati i marcatori in grado di definire precocemente il rischio di insorgenza del tumore. In collaborazione con il Servizio di Chirurgia Oncologica, Anatomia Patologica ed Oncologia Medica (studio pubblicato nel 2006) si è dimostrato che hMena può rappresentare uno dei marcatori più precoci di trasformazione dell'epitelio mammario dato che è iperespressa in lesioni ad alto rischio di trasformazione neoplastica, mentre non è espressa nelle cellule epiteliali normali della mammella e nei fibroadenomi. La sua iperespressione e la sua valutazione immunoistochimica possono rappresentare indici fondamentali nella diagnosi precoce del carcinoma della mammella. Infine, l'iperespressione di hMena si associa frequentemente con l'iperespressione dell'oncogene ErbB2, il più noto degli oncogeni coinvolti nella cancerogenesi e progressione del carcinoma della mammella. Il lavoro appena pubblicato descrive la caratterizzazione molecolare della proteina, permettendo di definire l'espressione di hMena quale marcatore di importanti alterazioni che si verificano durante la trasformazione e progressione del carcinoma della mammella. Grazie alle pazienti, i ricercatori, che ricevono tanto dalla loro storia clinica, sono continuamente impegnati a contribuire a nuove conoscenze che possano significativamente modificare il corso della malattia e la qualità della vita del paziente. "Sono lieta di essere stata utile alle vostre ricerche che permetteranno di aiutare coloro che come me cadono nell'incertezza di non aver più un futuro. Grazie per quello che fate per tutti noi". Con questo messaggio la Sig.ra Katia ha ringraziato tutti coloro che le hanno permesso di continuare a vivere e sperare. eur:torrino:news 49 Buon compleanno Buffetti Buffetti di Via della Grande Muraglia festeggia 10 anni di attività on poteva essere un compleanno più felice per Maurizio, Francesco e Stefano, la loro attività compie 10 anni. Una ricorrenza che verrà festeggiata con tutti coloro che in questi anni hanno contribuito alla crescita del Buffetti Point. Infatti in questi anni sono stati molti i traguardi raggiunti "abbiamo cercato di offrire oltre che prodotti di alta qualità N anche un servizio altrettanto valido" ci dice Maurizio Cucchiarale "e sono state molte le soddisfazioni che abbiamo ricevuto dai nostri clienti, che in questi anni sono sempre diventati più numerosi". Una collaborazione, quella instaurata con studi legali e di commercialisti oltre che con i numerosi uffici che in questi dieci anni hanno popolato il Torrino. "Abbiamo investito in un quartiere, il Torrino, che quando abbiamo iniziato contava pochissimi abitanti e in questi anni la scelta si è rivelata vincente". Sono stati molti i cambiamenti dal lontano 1997 "quelli più macroscopici - continua Maurizio - ci sono stati nell'avvento e nella diffusione dei prodotti tecnologici: computer e internet, telefonia mobile e apparecchiature digitali: macchine fotografiche e telecamere, che hanno rimpiazzati in pochissimo tempo la tecnologia precedente". Questa ha significato per il Buffetti Point la necessità di adeguarsi rapidamente ad un mercato in continua evoluzione, una sfida che è stata vinta dal team del punto vendita: "anche se i prodotti al centro del consumo rimangono quelli di grafica, cancelleria e archivio, siamo diventati in poco tempo un punto di riferimento per i clienti per tutto quello che attiene l'office automation e i prodotti di tipo tecnologico". Il mese di aprile dunque segna un traguardo importante per il Buffetti point di Via della Grande Muraglia "faremo una grande festa in un noto locale romano - ci confida Maurizio, - con amici clienti e parenti". Una festa che siamo sicuri sarà di successo come i dieci anni appena trascorsi. Di seguito un breve riepilogo di tutto quello che potete trovare nel Buffetti point di Via della Grande Muraglia. Tutto quello che avreste sempre voluto avere in ufficio: Office automation: supporti magnetici e accessori per Pc, fax e apparecchi multifunzione, calcolatrici, distruggidocu- 50 eur:torrino:news menti, lettori smart card per firma digitale, toner, cartucce e materiale di consumo per stampanti e fax. Materiale per archivi: cartelline, buste in plastiche, portalistini, raccoglitori, archivio di segreteria, archivio Ced, cassettiere, schedari. Meeting: lavagne luminose, schermi per proiezioni, lavagne portablocco, rilegatrici, macchine per la plastificazione dei documenti, stampanti Dymo per etichette. Cancelleria: carta per fotocopie, carte speciali e fotografiche per stampanti, blocchi notes, blocchi dirigent, buste , cucitrici e minuteria metallica, perforatori, taglierine a lama e a leva, cutter, forbici, etichette adesive, colle, nastri adesivi, correttori, accessori per scrivania, materiale per spedizioni. Scrittura: matite, portamine, penne a sfera, roller e stilo, pennarelli, evidenziatori, refil per penne. Regalo: borse Nava e Samsonite; penne Mont Blanc, Parker, Waterman; rivenditore Oregon Scientific; rivenditore prodotti Moleskine agende, rubriche telefoniche. Telecomunicazione: Contratti e servizi TIM; ricariche dei principali gestori di telefonia: Wind, 3, Vodafone; telefonia fissa e mobile; accessori per cellulari; ricariche Mediaset, pagamento bollette Telecom e Italgas, attivazione linee ADSL. Servizi Buffetti: Fotocopie b/n e colori, servizio fax, rilegature, plastificazione documenti, timbri e targhe, Tnt point, stampa file, consegna ordini gratuita presso il domicilio del cliente. Indirizzo: Via della Grande Muraglia, 110 Telefono: 06.5220.78.04 Fax: 06.5220.97.56 Orari di apertura: Lunedì- Venerdì mattina 9,00 - 13,30 pomeriggio 15,30- 19,30 Sabato mattina 9,00 - 13,00 pomeriggio 16,00- 19,30 Carte di Credito: Bancomat, Circuito Visa - Mastercard, Carta Sì, Diners. E- mail: [email protected] Sito: www.buffetti.it dove potrete consultare il catalogo on line. Verona 29 marzo - 2 aprile 2007 41a edizione Da sinistra: Prof. Cotarella, enologo di fama internazionale; Dott. Romolo Conti, presidente Cantina Cerveteri. Il Direttore Sergio Di Mambro con il Direttore della Cantina Cerveteri Dott. Travagliati. Roberto Fini, enologo della Cantina Cerveteri, insieme al Presidente Conti e al Prof. Cotarella. Il Direttore intervista l’enologo Fini. Alcuni momenti della rassegna Vinitaly a cui hanno partecipato tutte le regioni italiane. Per la Regione Lazio c’era anche la Cantina Cerveteri. 52 eur:torrino:news Il signor Benedetti, storico socio della Cantina Cerveteri, intervistato dal direttore. Roberto Catena, socio della Cantina Cerveteri. Incontro con alcuni dei soci della Cantina Cerveteri A spasso tra gli stand: oltre 4.300 espositori da tutto il mondo. Vinitaly è la competizione più partecipata e selettiva a livello internazionale. eur:torrino:news 53 Oxicell ESTETICA AURIGA 12 SEDUTE 2 OXI OMAGGIO NUOVE OFFERTE PER UN PROGRAMMA DI BELLEZZA PERSONALIZZATA 6 MASSAGGI 1 PEELING CORPO 1 PEDICURE 1 PIEGA 1 DEPILAZIONE 1 PEDICURE 1 MANICURE 1 PIEGA Oxchek Diagnosi € 220,00 € 148,00 € 52,00 € 38,00 10 MASSAGGI PERSONALIZZATI € 250,00 2 PRESSO OMAGGIO € 190,00 4 MASSAGGI PERSONALIZZATI 2 FANGOTERAPIA 3 BENDAGGI DEPILAZIONE MANICURE € 288,00 PIEGA € 190,00 10 MASSAGGI LINFODRENAGGIO 6 MASSAGGI 3 FANGOTERAPIA 4 PRESSO 1 BENDAGGIO OMAGGIO € 350,00 € 260,00 10 THALASSOTERAPIA (CON SALE E FISOSAUNA) € 400,00 € 300,00 2 PRESSO OMAGGIO 10 MASSAGGI DECONTRATTURANTI € 350,00 € 250,00 3 MASSAGGI BENESSERE € 75,00 € 50,00 TRATTAMENTI TERMALI 10 SEDUTE 3 BENDAGGI OMAGGIO € 450,00 € 310,00 2 PEELING CORPO 3 MASSAGGI € 140,00 € 110,00 10 SEDUTE ELETTRODEPILAZIONE (10 MIN. L’UNA) € 100,00 € 75,00 PROGRAMMA DIMAGRANTE ANTICELLULITE (DRENANTE - RASSODANTE) CENTRO AUTORIZZATO OXILINE, LA RISPOSTA PROFESSIONALE PER IL BENESSERE, IN LINEA Oxifat 10 SEDUTE 2 OXI OMAGGIO ANTOPOMETRIA PLICOMETRIA IMPEDENZIOMETRIA COMPOSIZIONE CORPOREA TRATTAMENTI PERSONALIZZATI CONSIGLI ALIMENTARI € 400,00 10 TRATTAMENTI ADIPE 2 PRESSOTERAPIA OMAGGIO € 290,00 10 TRATTAMENTI DRENANTI CELLULITE € 400,00 2 PRESSOTERAPIA OMAGGIO € 290,00 12 TRATTAMENTI SENO CORPO GLUTEI 2 OXI OMAGGIO € 550,00 € 390,00 € 450,00 € 360,00 STRUMENTI STERILIZZATI IN AUTOCLAVE LAKSHMI TRATTAMENTI NATURALI PARRUCCHIERE LA NATURA AL SERVIZIO DELLA BELLEZZA SCOPRI IL BENESSERE DLL NATURA PER NUTRIRE E COLORARE I TUOI CAPELLI 10 MASSAGGI AYURVEDA € 380,00 € 285,00 € 550,00 € 390,00 10 Camathi PRODOTTI SENZA AMMONIACA € 500,00 € 400,00 (GAMBE PESANTI) € 450,00 2 PRESSOTERAPIA OMAGGIO € 340,00 Tridosha TRATTAMENTO MODELLANTE ANTICELLULITE PERSONALIZZATO IN BASE ALLA COSTITUZIONE FISICA 10 TRATTAMENTI 2 PRESSO OMAGGIO € 500,00 € 390,00 (CELLULITE DIMAGRANTE) 2 PRESSO OMAGGIO € 480,00 € 380,00 10 TRATTAMENTI 2 PRESSO OMAGGIO € 450,00 € 350,00 10 Garshan Uolara (ADDOME) METODO MAX PIERRE LAPSICOSOMATICA AL SERVIZIO DEL BENESSERE E PER CURARE INESTETISMI VISO E CORPO 10 MASSAGGI MAX PIERRE (RIFLESSO PLANTARE 2 PRESSO OMAGGIO € 350,00 € 280,00 10 MASSAGGI PLANTORIFLESSOGENO (CARTOCCI) € 350,00 2 PRESSO OMAGGIO € 280,00 10 TRATTAMENTI TENSORIFLESSOGENI 2 PRESSO OMAGGIO € 350,00 € 280,00 PIEGA COLORE MANICURE PEDICURE € 58,00 € 40,00 PIEGA TAGLIO COLORE MANICURE PEDICURE € 66,00 € 48,00 4 PIEGHE TAGLIO COLORE MANICURE € 86,50 € 67,00 PIEGA TAGLIO PERMANENTE MANICURE PEDICURE € 72,00 € 52,00 MECHES COLORE TAGLIO PIEGA € 95,00 € 79,00 MECHES PIEGA TAGLIO MANICURE PEDICURE € 90,00 € 64,00 4 RICOSTRUZIONI ENZIMATICHE PER CAPELLI SFIBRATI E € 74,00 DISIDRATATI E 4 PIEGHE € 64,00 SALONI BIO NATURALI Percorso dimagrimento nuovo metodo di Fotoepilazione progressivamente definitiva Fotoringiovanimento restituisce elasticità e tono alla pelle, cancella macchie e antiestetiche rughe Una linea di prodotti naturali che utilizzati in abbinamento a speciali trattamenti estetici mirati, assicurano risultati sorprendenti in breve tempo. 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Peeling massaggio viso e corpo Riflessologia plantare Pada (tratt. piedi) Ricostruzione unghie Trucco perssonalizzato Crioterapia Intervista all’Ing. Luciano Buono ] a cura di Sergio Di Mambro e Luciana Buono [ Negli ultimi numeri abbiamo parlato di Radionica con il Prof. Giuseppe Genovesi e con l'Ing. Luciano Buono. Molte persone hanno deciso di curarsi con la Radionica per diverse patologie. Vogliamo approfondire i postulati scientifici che sono alla base di tale tecnica innovativa. Spesso durante le interviste si è fatto riferimento alla Meccanica Quantistica, con l'Ing. Luciano Buono Presidente dell'Associazione Fulvio Di Pascale. Vogliamo approfondire tali concetti. Ing. Luciano Buono ci vuole parlare dei fondamenti della Meccanica Quantistica? La Meccanica Quantistica si basa su sei principi fondamentali, quello che ci interessa è il secondo: "è possibile che in determinate condizioni la materia possa comunicare a distanza o scaturire dal nulla". Per quanto concerne la comunicazione a distanza ne abbiamo parlato già precedentemente. Molte riviste scientifiche hanno comunicato tali esperimenti, che riguardano semplicemente l'interferenza a distanza tra elettroni che ruotano sullo stesso orbitale. Una volta separati e posti a qualsiasi distanza, qualsiasi interferenza esterna su uno dei due elettroni produce simultaneamente un cambiamento di "spin" dell'altro (spin: rotazione dell'elettrone attorno al proprio asse). La cosa importante che mi interessa comunicare ai lettori è che la "materia possa scaturire dal nulla". Intanto vediamo cosa si intende per "nulla". Per poter entrare nel merito dobbiamo introdurre la fisica di Severi e Pannaria che parla di un mondo reale che è il nostro, di un'antimateria che non è quella a cui comunemente si fa riferimen- to, ma è l'antimateria del mondo reale ossia i negativi del mondo che noi vediamo, infine c'è una materia pura che è un particolare luogo dove ci sono tutte le particelle prime della materia combinata. Che cosa è questo "nulla"? Una prima definizione è che il "nulla" è da dove proviene la materia. Quindi Severi e Pannaria l'hanno chiamata l'antimateria, possiamo parlare di negativi della materia combinata. Con questa fisica riusciamo a spiegare la Radionica in quanto la "Radionica lavora sull'antimateria per migliorare la materia". Vorrei aggiungere che ogni realtà fisica combinata, ha il proprio negativo nell'antimateria. “ la Radionica è il linguaggio che usiamo per parlare con l'antimateria per guarire la materia… Ing. Luciano buono ” Se la materia e l'antimateria vengono a contatto cosa succede? al fenomeno del contatto tra materia e antimateria creando l'annullamento delle particelle duali. Si annullano. Ing. Buono ci vuole spiegare il "Principio di Scambio" di Severi e Pannaria? Ciò che lei sta dicendo mi porta con i ricordi al "Triangolo delle Bermuda" e cioè nell'immaginario collettivo alla scomparsa di navi e aerei mai ritrovati. Colpa dell'antimateria venuta a contatto con la materia? E' come se ci fosse una porta aperta con l'antimateria, i negativi attraverso tale porta vengono a contatto con i positivi della materia combinata e si annullano. Un esempio scientifico avviene nel Sincrotrone dove particelle portate ad elevata velocità urtando altre particelle danno luogo Il Principio di Scambio di Severi e Pannaria crea le basi per spiegare fenomeni che altrimenti sarebbero inspiegabili con la "Teoria dell'Antimondo". Il Principio di Scambio evidenzia discontinuità nello spazio e nel tempo ammettendo "un quanto minimo di tempo e un quanto minimo di spazio". Lo spazio- tempo nella fisica classica è inteso continuo, in realtà lo spazio- tempo è discreto e ciò permette di spiegare tanti fenomeni inspiegabili. L'equazione della materia di Severi e Pannaria spiegano anche il Principio di Indeterminazione di Haisenberg. Ing. Buono la seguente figura parla di spazio, interspazio e antispazio ci vuole spiegare nel dettaglio? Nel mondo combinato esiste uno spazio sotto il quale non si può andare. Abbiamo uno spazio minimo, e un tempo minimo. Sotto questi valori entriamo "nell' interstizio", dove sono presenti tutti i negativi della materia combinata, mentre nell'antimondo c'è il negativo delle particelle prime cioè la combinazione tra le particelle della materia combina- 56 eur:torrino:news ta e i rispettivi negativi. Tale fisica oggi è comprensibile attraverso la Meccanica Quantistica e il secondo principio il quale afferma che la materia può scaturire dal "nulla". Il "nulla" della Meccanica Quantistica è l'interstizio della materia combinata.Se l'interstizio e il mondo vengono a contatto si annullano finendo nell'antimondo. Detto in parole povere bisogna trovare un "linguaggio per comunicare con l'interstizio" affinché agendo sui negativi riusciamo a migliorare la materia. Sì la Radionica permette di agire sui negativi dei pazienti in modo da apportare modifiche nel loro mondo reale fino alla guarigione. Vorrei aggiungere che questa è anche una fisica pericolosa e un esempio lo dimostra: al tempo di Reagan si parlò di scudo spaziale che non era una postazione antimissilistica bensì un cuscino di materia pura da mettere sopra le città in modo tale che qualsiasi arma di distruzione di massa attraversandola le avrebbe annullate. Tornando alla medicina e alla cura delle persone: la Radionica è il mezzo per comunicare con l'interstizio e con i negativi delle persone? Ing. Buono lei perché si è interessato a fenomeni tanto complessi? 58 eur:torrino:news Avendo conosciuto il dott. Di Pascale, il suo impegno nel guarire le persone mi sono incuriosito e ho approfondito varie conoscenze arrivando alla Radionica, alla Meccanica Quantistica e alla fisica di Severi e Pannaria. Vorrei aggiungere che solo attraverso questa fisica possiamo spiegarci perché avvengono certe guarigioni. Bibliografia “Scientia", Rivista internazionale di sintesi scientifica, F. Pannaria, Ritorno ad Aristotele. Dott. Fulvio Di Pascale, "Il Cancro è un parassita". "Il significato della realtà", dispense di Tiziano Cantalupi Booklet tre album per approfondire... ] di Fabio Zaccaria [ Arcade Fire - Neon Bible Secondo capitolo della saga discografica degli Arcade Fire, band di Montreal che nel 2004, con l’album d’esordio Funeral, rappresentò uno degli esordi più interessanti di quel periodo musicale. Il motore creativo della band è ancora costituito dai coniugi Win Butler (voce, chitarra) e Régine Chassagne (strumenti vari), ma mai come in questo caso è lecito parlare di collettivo: i membri più o meno stabili della band sono infatti ben sette. Nelle composizioni di Neon Bible c’è tutta l’esperienza accumulata in questi due anni trascorsi in giro per il Globo a far concerti, salvo poi rinchiudersi all’interno di una chiesa adibita a studio per la registrazione del nuovo materiale. Il salto qualitativo rispetto al primo album è netto ed evidente: senza perdere minimamente la carica emotiva che caratterizzava i brani di Funeral, le nuove composizioni risultano ancora più eclettiche e mature, soprattutto negli arrangiamenti che a tratti suonano addirittura imponenti, grazie all’uso di orchestrazioni ricchissime. I testi continuano a rispecchiare i disagi, le paure e le ansie esistenziali degli autori, che pure riescono a non scadere mai nel patetico fine a sé stesso, innestando impegnative riflessioni a sfondo religioso su scanzonate ballate figlie di certa new wave anni Ottanta. Va detto che, come già accadeva nel precedente capitolo della loro discografia, a tratti persistono certe ingenuità compositive, che tuttavia nulla tolgono al piacere dell’ascolto. Ancora una volta è doveroso lodare la genuinità con cui questi ragazzi riescono a coniugare leggerezza e profondità di un discorso musicale le cui potenzialità sembrano davvero essere promettenti. Non a caso nella loro ancor breve carriera sono riusciti a guadagnarsi la stima di quei mostri sacri citati dalla band stessa quali principali fonti d’ispirazione musicale: David Bowie, che li ha ospitati nel suo tour, e David Byrne dei Talking Heads. Proprio alla voce di quest’utlimo sembra rifarsi maggiormente il cantato isterico di Win Butler. Una splendida conferma da parte di uno degli ensemble più ispirati del momento. troppo sulla sua somma sapienza musicale, perseverando nella ricerca di sonorità nuove e sempre più adatte a interpretare i nostri tempi. Prosegue la collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro, co-autore dei testi, e si arricchisce per l’occasione la lista degli ospiti illustri: dalla sezione ritmica degli Uzeda alla Royal Philarmonic Orchestra. La ricerca filosofico-musicale dell’artista prosegue nella direzione dell’analisi impietosa di quello spirito umano logorato da un vuoto che è prima di tutto interiore. Ossessione sfrenata per il consumismo, incomunicabilità e pochezza morale possono essere contrastate solo dalla costante ricerca di un principio ordinante: un discorso che, in fondo, è portato avanti dall’artista catanese con costanza ormai da anni, sin dai tempi in cui ci parlava della ricerca di un centro di gravità permanente o lodava ammaliato le meccaniche celesti. Paragonato a capolavori come L’imboscata, questo ultimo lavoro non tiene decisamente il passo, nonostante lo stesso Battiato abbia dichiarato di essere stato guidato da una profonda ispirazione durante la stesura dei brani. Si tratta di un lavoro che, negli alti e bassi della sua produzione, si colloca decisamente nel mezzo, cosa che ovviamente lo rende di gran lunga superiore a molta della musica prodotta nell’italico stivale. Dal punto di vista puramente musicale, continua a deliziarci con intrecci ritmici sempre raffinati, alternando elettronica a dolci melodie pastorali, dal sapore retrò, intrise di quella malinconia e tristezza che l’autore ha più volte dichiarato di considerare sublime. Da segnalare che il primo singolo estratto dall’album, Il vuoto, appunto, è nato dalla lettura di un sondaggio dell’Oxford Dictionary sulle cento parole della lingua inglese più usate al mondo, a conferma di come l’osservazione di un dettaglio, e la riflessione che da ciò scaturisce, a volte anche con punte di moralismo, sia tutt’oggi fonte primaria di ispirazione per Battiato. due anni fa e dedicata alla scomparsa dello spirito americano. Il recupero, attraverso la musica, di una tradizione che è prima di tutto volontà di comprensione: capire una deriva di quel sogno americano che è oggi incubo di povertà per molti. Ripartire dalle origini è la vocazione costante di Cooder, instancabile globe-trotter dalle vibrisse protese verso la ricerca. Suo il merito, per chi l’avesse dimenticato, dell’operazione Buena Vista Social Club, da cui Wenders trasse un indimenticabile documentario. In questo caso il Buddy del titolo dell’album altri non è se non il gattone della copertina del disco, voce narrante di un viaggio tra le miserie dell’America cantate attraverso il linguaggio del folk tradizionale. Perché, come spiega lo stesso Cooder, molti degli argomenti che oggi ci turbano (povertà, violenza, discriminazione) erano già all’epoca tema centrale della canzone popolare. Basti pensare ai testi dei primi bluesmen, spesso dedicati a donne irraggiungibili, tiranne e fonti di sofferenza, in realtà metafora dell’opprimente ceto padronale di allora. Di sicuro il chitarrista americano mette alla prova l’ascoltatore, con una sorta di integralismo folk che può a tratti risultare ostico. Ma se si guarda a quest’opera anche solo per il valore educativo che possiede, quale quadro di un’epoca passata che è spunto di riflessione sui tempi moderni, non si può non apprezzare il trasporto e la sincerità con cui è stata realizzata. Senza dimenticare che un’operazione di ricostruzione musicale tanto squisitamente filologica si avvale della collaborazione di personaggi del calibro di Pete Seeger o Paddy Moloney. Anche la storia che Cooder può vantare di avere alle spalle, una vita filtrata attraverso l’amata sei corde, dona un’aura di ulteriore rispettabilità a un lavoro che somiglia a certe splendide foto invecchiate, in cui la desaturazione dei colori accentua le emozioni dell’attimo anziché affirevolirle. Franco Battiato - Il vuoto Continua il viaggio del maestro catanese sempre in bilico tra classicità e sperimentazione. Nella sua ormai quasi quarantennale carriera gli va riconosciuto il merito di non essersi mai adagiato Ry Cooder - My name is Buddy Mettere in risalto la continuità con la sorgente più pura della folk music. Con quest’intento il chitarrista americano Ry Cooder si imbarca nel secondo capitolo di una trilogia apertasi con Chavez Ravine 60 eur:torrino:news Associazione Sportiva e Culturale Fonte Laurentina Intervista al Sig. Gianni Aguzzetti Sig. Aguzzetti, quando nasce l'Associazione? "Nel maggio del 2006, quindi ha un anno di vita e da allora sta muovendo bene i suoi passi, devo dire. Si tratta di una struttura completa, in quanto può fornire vari servizi a chi si iscrive". Per quanto riguarda la scuola calcio, come siete organizzati? "Noi abbiamo i campi da gioco allo Sport City La Selcetta, a Trigoria e da noi sono ora attivi i "primi calci", i "pulcini" e i "giovanissimi"; i bambini, grazie a questo sistema di vari livelli, crescono 64 eur:torrino:news di categoria progressivamente, diventando sempre più bravi e competitivi. È una scuola di vita, oltre che di sport, che li aiuta anche a confrontarsi con gli altri e a sperimentare i primi rudimenti del gioco di squadra, che nella quotidianità è un elemento fondamentale". Pensate di incrementare le leve calcistiche? "Assolutamente si, infatti dall'anno prossimo arriveremo fino alla prima squadra. È un traguardo che ci siamo posti sin dall'inizio e che non può mancare a chi si propone di fare uno sport buono, etico, ma che voglia anche divertirsi a competere nelle varie categorie". Andiamo nello specifico per chi si iscrive: cosa fornisce l'Associazione? "Naturalmente un kit completo: borsa, due divise da allenamento, una tuta da allenamento, una tuta di rappresentanza, un kway, un cappello e un giubbotto. Insomma, tutto ciò che serve per vestire un perfetto atleta". State preparando la scuola calcio estiva; ce ne può parlare? "Sempre allo Sport City verranno organizzati due tipi di campus estivi: quello calcistico, con preparazione e relativa selezione dei ragazzi, più uno ordinario, che prevede la vera e propria vacanza come in un campo estivo. Ci stiamo attrezzando e contiamo di essere ben preparati per l'inizio della stagione. Da maggio, infine, partiranno le selezioni per le categorie dell'anno prossimo". C'è un'ultima cosa da dire, vero? "Si, infatti sono attivi i corsi presso la palestra della scuola elementare di Fonte Laurentina. Pilates, GAG, Total Body, MiniBasket, Volley e tante altre attività che sono basilari, ripeto, per la crescita dei ragazzi". eur:torrino:news 65 Idee, Soluzioni e Servizi per il Verde Intervista a Marco Rossi, titolare di Agriverde Srl Sig. Rossi, cos'è Agriverde? "Agriverde è un'azienda nata nel 1988, la sede si trova in Via della Cecchignola, 221 nella zona di Roma Sud. Da mio padre, agricoltore, ho acquisito sin dall'infanzia passione per la natura ed il mondo vegetale, che ho approfondito successivamente con lo studio e la ricerca sviluppando nel tempo la mia esperienza. A lui devo tutto per avermi trasmesso questa grande passione. Ciò è stato il volano e l'incentivo per dare il via a questa azienda specializzata e dedicata alla cura del verde con particolare attenzione alla progettazione paesaggistica. La realizzazione, manutenzione e recupero di spazi verdi nel rispetto dell'ambiente è diventata la nostra filosofia. Punto di forza è il suo staff, affiatato ed organizzato, in grado di sviluppare con cura e professionalità ogni fase del percorso che conduce alla realizzazione di un paesaggio. Lo studio tecnico è composto da un'equipe di tecnici specializzati, costituita da agronomi, architetti paesaggisti, botanici e giardinieri. Questi esperti del settore si dedicano con passione e professionalità alla realizzazione dei sogni del cliente trasferendo loro il nostro entusiasmo e le emozioni del vivere nel verde. Il percorso progettuale parte da un'interpretazione creativa che attraverso le soluzioni spaziali e le essenze vegetali selezionate e proposte si trasformano in un giardino. Questa è la sostanziale differenza che ci contraddistingue da un vivaista o giardiniere. La qualità certificata dei nostri lavori viene offerta con professionalità e competenza ai nostri clienti e la loro piena soddisfazione è per noi motivo di grande orgoglio. Colgo, anzi, l'occasione per ringraziarli, poiché a loro dobbiamo la nostra crescita ed il nostro successo che con la loro approvazione ci danno continua conferma del nostro impegno. Stiamo proseguendo su questa strada, investendo sempre più nei temi che rispettano la natura; questo ci induce a mettere a disposizione la nostra esperienza, sensibilizzando le persone sul rispetto e la difesa dell'ambiente. Proprio per questo abbiamo già dato il via a corsi professionali di formazione per il personale che vuole lavorare in quest'ambito e per coloro che hanno la nostra stessa passione. I nostri campi di intervento spaziano dal verde residenziale a quello pubblico come il verde orizzontale e verticale delle Metropolitane di Roma, le Ambasciate e, fiore all'occhiello il palazzo più bello di Roma "Palazzo Farnese". Ascoltando le sue parole traspare che dietro al lavoro che svolgete c'è una filosofia ben precisa. È così? "La filosofia è molto semplice: riprodurre la natura a seconda del luogo dove operiamo, con piante autoctone e per lo più mediterranee, generose e resistenti. Esse ci danno delle emozioni, con i loro colori e profumi. A volte, certo ci sono degli spazi limitati, che ci permettono comunque di esprimere la nostra creatività; spazi che si innestano in zone produttive dove il verde ornamentale deve avere caratteristiche di bassa manutenzione e costi contenuti. Occorre al di là di tutto ricordare che l'idea di fondo è che ci deve essere armonia nell'ambiente che si va a creare poiché è lì che l'individuo trova il suo equilibrio e la sua giusta dimensione; cerchiamo, comunque, di emozionare sempre i nostri clienti: è la cosa che più anima la passione per il nostro lavoro". Mi ha molto incuriosito l'accenno a Palazzo Farnese. Cosa avete voluto rappresentare nella creazione del suo spazio verde? "Il verde di questo giardino storico, uno dei più prestigiosi di Roma, ci ha portato ad una interessante collaborazione con l'Ambasciata di Francia per la quale, attraverso un'attenta ricerca storica siamo riusciti a recuperare e ricreare colori e forme di un tempo. Questo approccio è stato eseguito anche all'Eur; in occasione della ristrutturazione del Palazzo d'Arte Antica. Il Roof Garden interno e le cascate d'acqua esterne sono state decorate da un verde selezionato appositamente per il contesto storico del luogo. Agriverde è un'azienda in continua crescita, dinamicamente tesa alla creazione di scenari unici che sappiano stupire, emozionare ed affascinare. Paesaggi esclusivi in cui luci, acqua, colori e profumi sappiano ricondurre in maniera evocativa alla Natura, ristabilendo un dialogo nuovo tra l'uomo e il suo spazio verde". Agriverde Srl Via della Cecchignola, 221 - 00143 Roma Tel. 06.5020888 - 06.50511600 Fax 06.5004733 [email protected] www.agriverdegiardini.it eur:torrino:news 67 La Regione informa [ a cura di • Marta Cecchini ] Nella regione le aziende del settore sono cresciute del 7 per cento Vola l'hi-tech. Nel Lazio è boom di imprese Valori: l'innovazione è la chiave per vincere sui mercati esteri Francesco De Angelis e Giancarlo Elia Valori È boom per le imprese laziali attive nell'high tech. Nel terzo trimestre 2006, infatti, rispetto al terzo trimestre del 2005, il Lazio è, fra le regioni italiane, quella che presenta il tasso di crescita più elevato di tutto il comparto (+7,1% contro una media del Paese del 3,1%), con punte nel settore delle telecomunicazioni e dell'audiovisivo, dove il numero delle imprese aumenta rispettivamente del 20,3% e del 12,1%. E' quanto emerge da uno studio del Censis per Labitalia su dati Movimprese. In decisa ripresa appaiono anche i settori più pe- nalizzati nel quinquennio precedente, come il biochimico, che registra nel Lazio una crescita dell'8,5% (addirittura del 25% nella sola provincia di Roma), in controtendenza con un andamento nazionale che mostra un calo, anche nel 2006, di questa nicchia di produzione (-1,4%). Al contempo, il manifatturiero high tech registra un saldo del +5,5% del numero delle imprese (la crescita nazionale e' dello 0,8%). Buone anche le performance dell'editoria (+6,9%) e dell'informatica (+3,6%). "I dati del Censis -ha commentato il presidente Marrazzo - indicano un vero e proprio boom delle imprese laziali high tech e in particolare nei settori delle telecomunicazioni, dell'editoria ma anche dell'informatica e dell'audiovisivo. Un Lazio sempre più "Regione della Ricerca e dell'innovazione" con il 2 per cento del proprio Pil investito in Ricerca e sviluppo, tutto a vantaggio dei suoi 11 atenei, dei suoi parchi tecnologici e degli oltre 40 istituti di ricerca presenti sul territorio che possono così avere un effetto trainante sul sistema delle imprese". Grande soddisfazione sui dati del Censis è stata espressa anche dal presidente di Sviluppo Lazio, Giancarlo Elia Valori, che commenta favorevolmente il boom di imprese laziali nell'high tech e sottolinea che "l'industria tecnologica rappresenta la strada vincente non solo in chiave di crescita del nostro sistema produttivo, ma anche perchè può sviluppare nuovi prodotti e servizi, meglio e prima dei concorrenti, interpretando a fondo le esigenze del mercato per rispondervi con soluzioni sempre più specializzate, capaci di garantire un reale vantaggio competitivo finalizzato a esplorare più facilmente le piazze mondiali, sforzandosi di aprire nuove frontiere e ricercando soluzioni sempre più efficaci". L'Assessore De Angelis: "Sosterremo con decisione il made in Lazio" Export delle PMI: in arrivo la legge sull'internazionalizzazione Dopo il via libera da parte della Commissione Attività produttive, per l'approvazione definitiva della legge manca solo la ratifica da parte della Pisana Intervista all'Assessore alla piccola e media impresa, commercio e artigianato della Regione Lazio, Francesco De Angelis, firmatario della proposta di legge, approvata nei giorni scorsi dalla X Commissione consiliare, legge che disciplina il sostegno dell'internazionalizzazione delle picco- 68 eur:torrino:news le e medie imprese della regione. Assessore, cosa prevede questa proposta di legge? L'obiettivo prioritario del testo di legge è stimolare l'aggregazione tra le imprese per creare veri e propri "network" imprenditoriali votati alla cooperazione internazionale. Siamo infatti persuasi del fatto che le piccole e medie imprese, da sole, hanno difficoltà a competere sui mercati. Attraverso l'aggregazione, anche temporanea, possono invece migliorare la proiezione internazionale. La legge prevede due forme di intervento: una indiretta, volta alla promozione all'estero del "sistema Lazio" attraverso la predisposizione di un programma di interventi; l'altra, diretta, con contributi alle imprese in forma aggregata, alle associazioni e ai consorzi. In questa direzione vanno i progetti all'estero avviati dalla Regione. Progetti che hanno certamente contribuito a far crescere la dimensione internazionale del tessuto imprenditoriale. E del resto i recenti dati sull'aumento dell'export del Lazio confermano che la nostra imprenditoria sta dimostrando di saper competere sui mercati. Quali altri strumenti ha messo a punto la Regione per sostenere l'impresa sui mercati? Innanzitutto abbiamo razionalizzato le strutture deputate all'internazionalizzazione, riconducendo il tutto a Sviluppo Lazio, che rappresenta quindi l'interlocutore per lo sviluppo delle imprese laziali sui mercati esteri. Nel corso del 2006 abbiamo tagliato i costi e ottimizzato gli strumenti per l'internazionalizzazione delle imprese: tramite il Docup ed appositi progetti di cooperazione d'intesa con il Ministero e l'ICE, abbiamo rea- lizzato complessivamente 25 iniziative, coinvolgendo nei progetti 1380 imprenditori laziali e 487 imprese straniere. Per il 2007, insieme a Sviluppo Lazio, abbiamo già messo a punto il programma delle attività, che stabilisce quali settori produttivi internazionalizzare ed i Paesi obiettivo con cui operare. Nei prossimi giorni sarà on-line su internet un portale che metterà a disposizione delle PMI laziali tutte le informazioni per internazionalizzarsi a 360 gradi. Non interventitampone, dunque, ma un piano strategico mirato, per rafforzare l'aggregazione e la competitività del tessuto produttivo laziale. La legge è ora all'esame del Consiglio regio- nale del Lazio. Prevede tempi lunghi per l'approvazione definitiva? No, assolutamente. Entro poche settimane, le imprese del Lazio potranno contare su una legge innovativa, che crea un quadro normativo certo, per supportare il made in Lazio e le nostre imprese all'estero. Conti pubblici: prospettive stabili per il rating del lazio L'agenzia Standard & Poor's premia la trasparenza sui conti della Pisana L'agenzia Standard & Poor's conferma il rating della Regione Lazio a 'BBB', con "prospettive stabili". Lo ha reso noto la stessa Standard & Poor's, che ha rimosso il rating della Regione Lazio dalla sorveglianza con implicazioni negative (CreditWatch negative), iniziata in data 10 Novembre 2006, confermandolo al livello 'BBB'. "Il rating della Regione Lazio - fa sapere S&P - riflette l'intervento straordinario dello Stato, l'impegno della giunta regionale a promuovere maggiore trasparenza ed efficienza dei processi di programmazione e controllo, e, la prospettiva di un ritorno all'equilibrio del settore sanitario nel 2010 come da piano di risanamento. A questo si aggiunge l'importanza economica della Regione nell'economia nazionale". Tuttavia "sul merito di credito gravano le deficienze gestionali e documentali del settore sanitario laziale, la riduzione della flessibilità tributaria residua della regione, e, l'incremento improvviso del debito finanziario consolidato a seguito del ricorso a costose cartolarizzazioni di debiti commerciali sanitari con delegazione di debito alla Regione". Per quanto riguarda l'indicazione sulle ''prospettive stabili'', esse "riflettono l'intervento straordinario dello Stato e l'assicurazione di un monitoraggio continuo degli stati d'avanzamento del piano sanitario". Riflettono inoltre "l'impegno della dirigenza regionale - sottolinea S&P - a portare a termine l'estinzione anticipata del debito sanitario transatto, la verifica e la liquidazione del debito sanitario non transatto, e, l'implementazione del piano di risanamento sanitario". Standard & Poor's calcola che "il debito sanitario complessivo della regione è stimato a circa 9,4 miliardi di euro, e si compone di cartolarizzazioni (ovvero debito sanitario già rinegoziato con delegazione di debito alla Regione) e da debiti sanitari delle aziende stimati a 3,7 miliardi di euro, la cui quantificazione è sospesa alla verifica in atto che si concluderà entro giugno 2007". In ogni caso - sostiene Standard & Poor's - "a di- spetto delle difficoltà finanziarie, la crescita economica della regione si mantiene solida. Nel 2005, la performance economica si e' attestata in linea con quella italiana, al 1,2 %, e, le prospettive per il 2006 indicano un consolidamento della crescita". Per Luigi Nieri, assessore al bilancio della Regione, la rimozione del rating regionale dalla sorveglianza è un segnale che "il nostro lavoro comincia a dare i primi frutti. Dopo anni di buio finalmente stiamo invertendo la rotta. La giunta Marrazzo ha avuto il merito di fare chiarezza sui conti della nostra regione e di aver offerto solide garanzie per il rientro dall'enorme debito sanitario ereditato, come predisposto dal piano di risanamento. Un lavoro di grande qualità che S&P ha saputo riconoscere e apprezzare. Oggi - conclude Nieri la Regione Lazio si presenta agli occhi dei mercati finanziari come un'amministrazione seria e credibile capace di creare le condizioni per una stabile crescita economica". La Regione: presto il regolamento di attuazione della nuova legge Bar e ristoranti, stop alle licenze nel centro di Roma Decisione della Giunta in attesa dei nuovi criteri di programmazione Stop alle licenze per l'apertura di nuovi ristoranti e bar nel centro di Roma e nelle zone di Parioli, San Lorenzo, Prati e Vaticano, fino a quando non verranno individuati nuovi criteri per le autorizzazioni da parte della Regione e del Campidoglio. Questo è il senso di un documento approvato dalla giunta comunale, su proposta dall'assessore al Commercio Gaetano Rizzo, per limitare l'apertura di nuovi esercizi nei municipi I, II, III e XVII, in attesa del varo di un apposito regolamento. Il provvedimento giunge dopo che la sentenza n. 906 del dicembre 2006 del Tar del Lazio ha dato ragione ad un esercente che intendeva avviare un'attività di ristorazione in centro. "A seguito della sentenza del Tar - spiega l'assessore Rizzo - l'amministrazione comunale ha ritenuto opportuno, in sede di autotutela, procedere all'annullamento parziale dell'ordinanza n. 8 del 17 maggio 2004 nelle parti in cui stabilisce parametri per il rilascio delle licenze per l'apertura di nuovi ristoranti e bar in centro". Ne consegue che il rilascio di nuove autorizzazioni avverrà solo dopo che la Regione Lazio, come prevede la legge regionale sui pubblici esercizi (la 21 del 2006, approvata su proposta 70 eur:torrino:news Francesco De Angelis e Piero Marrazzo dell'Assessore regionale al commercio Francesco De Angelis), definirà i nuovi criteri ed approverà il regolamento attuativo della legge. Fino a quel momento, quindi, a Roma, nelle aree a maggiore concentrazione di pubblici esercizi, non ci saranno nuove aperture di attività di ristorazione. Momento che arriverà presto, come assicura l'Assessore Regionale De Angelis: "stiamo lavorando per predisporre il regolamento di attuazione della legge sui pubblici esercizi, la prima legge regionale che regolamenta e semplifica la materia. Presto stabiliremo i nuovi criteri. Ma sin d'ora va chiarito che la legge stessa stabilisce che Roma, in virtù della sua rilevanza produttiva e turisticomonumentale che la rende realtà a sé rispetto al resto della regione, potrà derogare agli indirizzi regionali nella determinazione dei criteri e degli indici per il rilascio di nuove autorizzazioni". In pratica la Regione ha affidato al Campidoglio poteri speciali per meglio governare un settore di grande rilevanza che per anni è cresciuto senza regole certe. Ed in proposito il Sindaco Walter Veltroni si è detto soddisfatto per il temporaneo "embargo" delle licenze per l'apertura di nuovi bar e ristoranti in centro deciso dalla sua Giunta. "Ciò, ha spiegato il Primo Cittadino, in vista della definizione di nuovi criteri, non solo numerici, per le assegnazioni, garantirà una distribuzione omogenea degli esercizi pubblici sul nostro territorio, per soddisfare nel migliore dei modi le esigenze dei cittadini e delle imprese che operano nel settore, e per raggiungere uno sviluppo giusto ed equilibrato di tutto il settore che riguarda gli esercizi pubblici romani".