MORRICONE A MILANO, UN OSCAR ALLA SCALA

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MORRICONE A MILANO, UN OSCAR ALLA SCALA
[IL PERSONAGGIO]
DI MANUEL GANDIN
MORRICONE A MILANO, UN OSCAR ALLA SCALA
Reduce da Hollywood, il maestro dirige un eccezionale concerto dedicato alla famiglia
O
ra che, finalmente, il Premio
Oscar è arrivato, e quel grande
circo che Hollywood mette in piedi per la sua notte più seguita ha spento
le luci fino al prossimo anno, Ennio Morricone può tornare ai suoi amori, la musica e i concerti, con meno frenesia obbligata di quanto non gli sia capitato negli
ultimi mesi. Per un tipo come lui, notoriamente poco incline alla sovraesposizione mediatica, questi ultimi tempi
debbono aver sommato alla fatica anche lo sforzo di essere paziente con
tutti, amabile nelle varie occasioni
da pubbliche relazioni, sorridente
anche quando magari non ne aveva voglia. Tornare sul palco, con
la bacchetta in mano, guardare e
avere rapporti diretti con gli or-
chestrali, è quello che ci vuole per un
maestro come Ennio Morricone, affinché la stanchezza e il nervosismo si trasformino – magia della musica – in rinnovata vitalità.
A Hollywood Morricone si è attenuto
al copione, quello che prevede poche parole che colpiscano nel segno e lascino nella
memoria almeno una caratteristica della
personalità del premiato. Ma insieme con
lui, lì su quel palco che già in passato ha visto altri italiani applauditi e ammirati,
c’erano sicuramente quei personaggi cinematografici che non sono stati soltanto il
parto della creatività dei registi, da Sergio
Leone a Giuliano Montaldo, da Elio Petri
a Paolo e Vittorio Taviani, ma anche John
Carpenter, Pedro Almodóvar, Roberto
Faenza, Giuseppe Tornatore, Bernardo
Bertolucci, Gillo Pontecorvo, Roman Polanski, tanto per citarne alcuni.
No, c’erano anche le musiche che accompagnavano i personaggi, musiche
che sono rimaste nella mente di ogni
spettatore e hanno riempito gli
schermi come e più di un primissimo piano. Perché se è pur vero che
l’occhio vuole la sua parte, nel cinema l’orecchio si prende, quando si ha
a che fare con Ennio Morricone, la sua
meritata rivincita. E lo fa nel modo più
giusto, senza mai sovrastare attori e
scene, ma sempre nel segno dell’accompagnamento, come è giusto che sia, per
riempire una situazione, descrivere un
personaggio, rievocare una memoria,
annunciare ciò che potrà accadere
qualche minuto più in là.
Ecco perché l’occasione che Milano e il Teatro alla Scala regala al
pubblico, il prossimo 16 aprile,
è di quelle da non perdere. Ennio Morricone, infatti, dirigerà
l’Orchestra della Scala che interpreterà le
sue musiche da film più note. Una serata
fortemente voluta da Antonio Germinario, manager della Live Tour che ha voluto unire Morricone e le sue splendide composizioni all’impegno che l’Associazione
Don Giuseppe Zilli dal 1980 porta avanti
quotidianamente.
L’Associazione Don Zilli promuove la
formazione, lo sviluppo e la stabilità della famiglia secondo i principi cristiani attraverso pubblicazioni, attività culturali,
sociali e benefiche, favorendo studi e ricerche sulla famiglia tramite il Centro studi internazionale studi famiglia (Cisf).
Inoltre, con il “Caso della settimana”
pubblicato da Famiglia Cristiana, viene incontro a persone che soffrono in situazioni di particolare disagio. L’incontro tra Ennio Morricone e l’Associazione “Don Zilli” è l’occasione per unire al piacere dell’ascolto la possibilità di fare del bene.
In una serata che si annuncia, e per
una volta vale la pena di usare l’espres왎
sione, d’eccezione.
SERATA
D’ONORE
씰 Lunedì 16 aprile,
alle 20, Ennio
Morricone, alla Scala,
dirigerà la Filarmonica
della Scala e il Coro
Filarmonico del Teatro
alla Scala di Milano
in un concerto
straordinario di circa
due ore. Parte dei
proventi della serata
andrà a favore
dell’Associazione
Don Giuseppe Zilli
per la famiglia
e le comunicazioni
sociali Onlus.
Per informazioni sui
biglietti e prenotazioni
dei posti:
Aragorn Iniziative,
tel. 02.46.54.67.467
UNA VITA PER IL PENTAGRAMMA
씰 Nato a Roma il 10 novembre 1928, Ennio Morricone entra al
Conservatorio Santa Cecilia a dieci anni, nella classe di tromba,
e si diploma in Composizione nel 1954. Nel 1960 viene eseguito
per la prima volta, al Teatro La Fenice di Venezia, il suo Concerto
per orchestra. È del 1961 la prima colonna sonora, per Il
federale di Luciano Salce, ma è con i western di Sergio Leone
che Morricone viene conosciuto in tutto il mondo. In campo
discografico ha ricevuto 26 Dischi d’oro e 5 di platino.
Nel 1995 il presidente della Repubblica Oscar Luigi
Scalfaro lo ha insignito del titolo di Commendatore
dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.
CLUB3
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MARZO 2007