Viaggio di studio in Germania - Istituto Italiano dei Castelli Onlus

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Viaggio di studio in Germania - Istituto Italiano dei Castelli Onlus
da Cronache Castellane, n. 179 / 180, aprile 2011–aprile 2012, pagg.
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Viaggio di studio in Germania
La Sezione Toscana nelle giornate dal 19 al 24 maggio ha organizzato un viaggio in Germania, ricco di
nuove esperienze e con numerose tappe. La prima sosta è stata effettuata a Freiburg dove
l’atmosfera serena avvolge il visitatore e dove niente è lasciato al caso: infatti la città è solcata da
piccoli canali che anticamente servivano per spegnere gli incendi della vicina Foresta Nera. Il primo
insediamento risale al 1091 quando i duchi di Zahringoen costruirono un castello sullo Schlosserg. Nel
1120 venne riconosciuto all’agglomerato il diritto di mercato, dandogli così la possibilità di espandersi.
Dal 1218 al 1368 la città fu soggetta ai conti di Urach, in seguito fino al 1803, fu dominata dagli
Asburgo. Infine, dopo un breve periodo sotto Napoleone, entrò a far parte dello stato di Baden. Fu
sede di un’importante università, voluta dall’arciduca Albrecht VI che se ne occupò fino dal 1457; dal
1620 al 1773 venne gestita dai Gesuiti. Durante la seconda guerra mondiale la città venne
pesantemente bombardata, in seguito fu ricostruita rispettando la planimetria originale. In primo luogo
furono rimessi in pristino gli edifici pubblici di maggior interesse, ma non la cinta muraria di cui
rimangono solo le due torri, risalenti al XIII secolo, che danno accesso alla città. Di base quadrata e di
tipologia assai imponente queste torri hanno quattro garitte angolari, coperte con cuspide, che
fiancheggiano la sopraelevazione dalla quale si innalza una slanciata copertura. La costruzione della
cattedrale, iniziata in stile romanico, venne proseguita in stile gotico nel XIV e XV secolo. Si accede
da un ampio atrio ricavato alla base di un’altissima torre campanaria, il portale è finemente decorato
con motivi ornamentali gotici. Su una navata laterale si apre un altro portale in stile rinascimentale.
Nella piazza della cattedrale l’Historishes Kaufhaus era adibito a sede doganale e per il commercio, la
sede comunale è frutto di una fedele ricostruzione post bellica. Interessante la Casa della Balena,
costruita nel 1515 per l’imperatore Massimiliano I, venne abitata da Erasmo da Rotterdam, dal 1529 al
1531, dopo la fuga da Basilea.
La fortezza di Heidelberg, altra tappa del viaggio di studio, è stata costruita su una collina in
posizione tale da dominare le vie di accesso ed i traffici sul fiume Neckar. In questo luogo, a partire
dal I secolo d.C., sotto la dinastia dei Flavi, si era stabilito un insediamento militare romano. Nel X
secolo la prima rocca fu sede dei vescovi di Worms, dal XIII secolo fino al 1720 venne abitata dai
duchi del Palatinato. La fortezza venne devastata più volte: nel 1622, nel corso della Guerra dei
Trent’anni, e nel 1693 per mano delle truppe francesi, durante la Guerra di Successione. Il complesso
è molto vasto e, anche se in gran parte diruto, conserva ancora il ricordo della passata grandezza. Vi
si accede mediante un percorso con ponte levatoio passando attraverso una possente torre a base
quadrata munita dei meccanismi di difesa. Dalla parte di terra, all’interno della cinta muraria la fortezza
è circondata da un fossato asciutto e dalla parte del fiume da una cinta bastionata. Nella zona
centrale si trovano molti palazzi, quelli costruiti in epoca medioevale sono stati affiancati da altri molto
vasti la cui caratteristica consiste in aggiunte di ricche decorazioni in stile rinascimentale ad edifici
gotici. (Gli influssi rinascimentali giunsero in Germania 125 anni dopo la loro comparsa in Italia). Nei
prospetti le finestre a due luci sono di ispirazione veneziana; all’insieme abbastanza eterogeneo sono
state aggiunte statue che rappresentano conti palatini e famosi personaggi. La cittadina è sede di una
antica sede universitaria fondata nel 1386 da Roberto I, inoltre è un importante centro culturale e
scientifico, vi si trovano le chiese gotiche di San Pietro e dello Spirito Santo.
Il viaggio è proseguito per raggiungere quella parte del Reno tra Mainz e Koblenz chiamata
“Romantisches Rheintal”. Il Reno è stato da sempre utilizzato per il trasporto fluviale delle merci a
mezzo chiatte, per tale ragione è stato necessario proteggere questo cammino fluviale come una
qualsiasi strada, ovvero costruendovi numerose torri di avvistamento e castelli su entrambe le sponde,
fino a raggiungere il considerevole numero di ventotto. Queste fortificazioni in gran parte costruite nel
XIV secolo, solo in alcuni casi hanno una configurazione bastionata. Il Reno non costituiva solo
un’importante via commerciale, ma fu anche veicolo dell’influenza francese sull’architettura gotica
tedesca. Inoltre la zona è rinomata soprattutto per la produzione del famoso “vino del Reno” esportato
ed apprezzato in tutto il mondo e che ha influenzato piacevolmente tutto il viaggio.
Percorrendo il fiume sulla riva destra è stato possibile visitare a Kaub il castello Pfalzgrafenstein
costruito su un’isoletta come sede doganale per controllare i traffici sul fiume e per riscuotere il
“balzello”. La torre maestra è stata eretta in epoca medioevale, la pianta quadrata ha il lato rivolto
verso la corrente costruito con due inclinazioni per prestare un minore impatto alla forza devastatrice
del fiume. Nel 1607 è stata circondata da una cinta muraria, munita di garitte in legno. All’interno le
costruzioni, che si addossano alla muratura e sono posizionate su due
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livelli con doppio camminamento protetto, sono state realizzate per ospitare i funzionari addetti alla
dogana. Al piano terreno si trovano i magazzini e al piano superiore gli alloggi del capitano e delle
guardie. Un restauro abbastanza recente ha riportato il complesso ad una buona leggibilità. Le
colorazioni delle pareti in bianco con bordure rosse sono state realizzate secondo l’uso locale.
Il castello Marksburg si erge su un’altura ed è sede dell’Associazione Tedesca per la Salvaguardia
dei Castelli Storici, che raccoglie nella biblioteca 25.000 volumi sulla materia. La rocca venne edificata
nel XII secolo a cura dei feudatari del luogo i signori Eppstein, appartenne ai conti di Katzenelnbogen
dal 1283 al 1479, successivamente fino al 1803, fu proprietà dei langravi d’Assia. L’accesso è protetto
da un ponte levatoio e da quattro porte. All’interno del primo circuito murario si trova l’alta torre
maestra, un altro massiccio torrione fungeva da abitazione per le guardie, torrioni tondi di più modeste
dimensioni sono posti agli angoli del circuito murario. Si accede all’interno mediante un passaggio
protetto e un androne ricurvo. Sugli spalti erano piazzati sette cannoni di cui rimangono alcuni
esemplari. All’interno si trova il palazzo residenziale, che è stato ristrutturato nel 1705 dopo un
incendio e arredato per l’abitazione del signore: la sala per i cavalieri è lunga venticinque metri. Inoltre
altre strutture, adibite a vari usi, sono state ricostruite riproponendo lo stile reticolare in legno tipico
del luogo.
Una breve sosta a Coblenza denominata “angolo tedesco”, dove si insediò l’Ordine Teutonico, ci ha
dato modo di vedere la confluenza della Mosella con il Reno. Nel centro storico si trova il castello dei
Principi Elettori, edificato da Clemente Venceslao nel 1777-1786, in stile neoclassico francese. La città
è inoltre dominata dalla grandiosa Fortezza di Ehrenbreitstein, situata sulla omonima rupe, risalente al
XIX secolo e facente parte del sistema difensivo realizzato dalla Prussia in difesa del confine francese
comprendente altre fortificazioni tra le quali il forte Alexander ed il forte Konstantin, entrambi ubicati
all’interno del perimetro urbano.
Anche Boppard si affaccia sul Reno, traendo origine da un campo militare romano del VI secolo di cui
rimane un castro in pietra con torrette. La cortina muraria è in gran parte diruta, ma è ancora in parte
visibile nel centro storico. Questa fu l’anticacittadina imperiale dei Principi Elettori; Baldovino, il
principe-vescovo di Treviri, se ne impadronì nel 1327 dopo averla avuta in ipoteca per quindici anni dal
fratello Enrico VII. Egli fece erigere una rocca per affermare il suo dominio; la costruzione è ancora
visibile, anche se manomessa dai molti interventi, ha la pianta quadrangolare con quattro torrioni tondi
agli angoli. Gli edifici, ricostruiti dopo le distruzioni belliche, ripropongono la struttura reticolare in legno
tipica del luogo e si affacciano lungo le strade e le piazze della cittadina conferendole una
caratteristica assai pittoresca.
La rupe di Loreley si trova fra Kaub e St. Goarshausen ed è il simbolo del romanticismo renano
immortalata dal poeta tedesco Heinrich Heine. Il fiume in quel punto è di difficile navigazione a causa
dei vortici e della curva assai stretta; l’eco, forse causato dai venti, è stato scambiato per il melodioso
canto di una fanciulla che incantava i marinai e faceva infrangere le imbarcazioni sulle rocce.
Il Castello Rheinfels imponente complesso fortificato, venne iniziato nel 1245-48 da Dieter von
Katzenelnbogen, con funzioni di dogana, divenendo poi centro culturale e commerciale. Nel 1479
passò ai langravi d’Assia e durante le guerre di successione al governo del Palatinato (1692-1693). Fu
l’unica fortezza sul Reno capace di resistere, in un primo momento, agli attacchi dell’armata francese,
grazie alle imponenti opere di fortificazione che la circondavano, ma nel 1758 (Guerra dei Sette anni
1756- 1763) le opere di difesa non furono sufficienti, anche a causa delle innovazioni realizzate
nell’ambito militare. Ulteriori sconfitte furono subite, nel 1794, a causa delle ostilità fra il governo
rivoluzionario francese e l’Austria (Guerre della Prima Coalizione 1792-1797) e nel 1797 dall’irruenza
delle armate della rivoluzione francese che distrussero l’amplissimo fronte bastionato sulla collina
retrostante. Dopo un percorso, che fiancheggia prima il fossato asciutto poi un grande fronte ricco di
le batterie e postazioni di tiro a più livelli, si accede da una porta aperta in un torrione. Questa immette
in un passaggio protetto da mura che conduce alla fortificazione medioevale. Il primo impianto è
riconoscibile dalla cinta muraria a forma trapezoidale al cui interno rimane un torrione tondo di notevole
altezza. Questa zona fu ristrutturata in stile rinascimentale da Philipp II di Hesse-Rheinfels nel’500,
che alzò il palazzo fino a quattro piani. Nei sotterranei si aprono percorsi a più livelli e locali voltati,
mentre all’esterno il nucleo centrale è circondato da fronti bastionati assai imponenti e ricchi di
postazioni di tiro. La complessa e vasta estensione delle opere fortificate di questa fortezza la pone in
un ambito eccellente fra gli esempi di ingegneria militare.
Sempre sul Reno la visita è proseguita a Bacharach, la roccaforte caduta in mano ai conti palatini nel
XI secolo. Il commercio del legname e del vino ne fecero uno dei centri più forti della zona; è
circondata da mura medioevali con torri risalenti al XIV secolo. La rocca fu trasformata, nel XVIII
secolo, in un convento cappuccino di cui si conserva solo la chiesa. Oggi è una piacevole cittadina
caratterizzata da case con struttura reticolare in legno. Il castello Rheinstein, eretto come rocca del
gastaldo e dogana nel 900 d.C., fu regalato da Ottone II all’Arcivescovado di Magonza. I Principi
Elettori la fortificarono nel XI e XII secolo, e vi soggiornò Rodolfo d’Asburgo (1282-1286) che sedeva
in giudizio contro i Cavalieri Predoni del Reno. Dal XIV al XVI fu di nuovo proprietà dell’Arcivescovado
di Magonza. Andò in rovina alla fine del XVI secolo, ma venne acquistata nel 1823 da Friedrich
Wilhelm Ludwig, principe reale di Prussia che la fece ristrutturare dall’architetto Claudius von Lassaulx 2
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in stile neogotico. Della precedente costruzione si notano solo due torrioni a pianta circolare.
Proseguendo il viaggio siamo arrivati a Rotterburg, dove Corrado III Hohenstauffen fece innalzare,
nel 1142 sull’altopiano naturale che sovrasta il Tauber, un castello imperiale, dando un immediato
sviluppo alla città che, grazie alla sua posizione geografica, divenne un importante centro
commerciale. Il castello venne distrutto dal terremoto del 1356. Nel 1400 questa era una delle città più
potenti del Sacro Romano Impero, ma dopo la Guerra dei Trent’Anni perse di importanza. Ricostruita
dopo le distruzioni belliche si presenta oggi come un’affascinante cittadina dove la maggior parte delle
case sono state costruite con la tipica struttura reticolare in legno. Il centro storico è circondato da
mura, in alcuni tratti sono stati ricostruiti i camminamenti di ronda in legno.
La cittadina murata di Dinkelsbuhl venne fondata nel VII secolo come corte reale della Franconia, in
seguito venne donata da Barbarossa al figlio Corrado da Rothenburg. Si legge negli edifici la tipologia
edilizia del luogo, ma si nota la diminuizione dell’uso del legno. La cittadina è interamente circondata
da una cinta muraria, di altezza assai modesta, costruita nel 1370-80, in cui ad intervalli regolari si
inseriscono torrioni tondi, raramente a base quadrata, con copertura cuspidata.
Anche Nordlingen è cinta da mura, con la cattedrale gotica fiancheggiata da un altissimo campanile
le cui possenti strutture angolari gli permettono di arrivare fino a ottantatre metri.
Proseguendo sulla “Romantische Strasse” e una sosta ad Augsburg (Augusta) ci ha permesso di
ammirare la basilica dei Santi Ulrich e Afra, costruita nel XII secolo. Venne trasformata nel XV secolo
in stile gotico “radiante o fiammeggiante” che prevede fra i costoloni e gli archi rampanti la diminuizione
dei tamponamenti in muratura per lasciar posto ad ampie vetrate. Inoltre è ricca di decorazioni e si
notano preziosi elementi in gotico fiorito nel portale d’ingresso ed in una cappella laterale.
Proseguendo il nostro percorso la zona montuosa ci ha riservato una piacevole sorpresa fuori
programma: il monastero di Ettal, antica sede benedettina fondata da Enrico IV “il Bavaro” nel 1328,
divenuto poi una scuola di Cavalieri Teutonici. Era uso dei Cavalieri Templari occupare i monasteri
benedettini in quanto anche loro seguivano la Regola di San Benedetto, in questo caso possiamo dire
lo stesso per i loro confratelli. Il monastero si sviluppa con linee classicheggianti attorno ad un cortile
quadrangolare. Al centro una splendida chiesa barocca opera di Enrico Zuccalli e Joseph Schmuzer a
pianta centrale è fiancheggiata da due campanili con copertura a cipolla che si inseriscono nelle curve
sinuose della facciata. All’interno dipinti e statue arricchiscono la decorazione rococò.
Ultima tappa, Innsbruck, antica colonia romana fondata nel III secolo d.C., denominata “Veldidena”.
L’attuale città venne costruita nel 1180 dal conte Berthold Andechs, nel 1363 passò agli Asburgo e fu
capitale del Tirolo nel 1420. Vide il suo maggiore splendore durante il regno di Massimiliano I (14931519), come è testimoniato dal suo sfarzoso palazzo dove i balconi sono ornati di decorazioni
scultoree e il superiore termina con un tettuccio d’oro costruito su progetto di N. Turing il vecchio
(1494-1496); sulle pareti gli affreschi completano la decorazione. Nel centro storico le strade sono
ricche di palazzi con facciate dipinte e decorazioni barocche, ne rimangono solo alcuni in stile tardo
medioevale. La chiesa dei Gesuiti ha uno schema planimetrico e di facciata rinascimentale sul quale
sono state apposte ricche decorazioni barocche. La Hofkirche (1533-1563) venne progettata da
Andrea Crivelli in stile neogotico; all’interno campeggia la tomba di Massimiliano I, in stile
rinascimentale, circondata da 28 statue bronzee. Il castello imperiale Holfburg occupa gran parte di
questa zona. Di grande rilevanza il castello di Ambras situato sulle colline la cui importanza artistica è
legata a Ferdinando II.
Nicoletta Maioli
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