I rischi delle attrezzature idrauliche ad alta pressione
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I rischi delle attrezzature idrauliche ad alta pressione
"I rischi delle attrezzature idrauliche ad alta pressione sono ancora sottovalutati!" In quasi tutte le fabbriche, le operazioni di manutenzione vengono svolte con attrezzature idrauliche ad altissima pressione (con una pressione compresa tra 700 e 1.500 bar, che equivale a una pressione da 700 kg a 1,5 tonnellate per cm²). Le attrezzature di questo tipo sono molto numerose : martinetti, pompe, chiavi di serraggio idraulicoa coppia elevata (fino a 45.000 Nm, spaccadadi, tagliacavi, distanziatori, ecc. Sono tutte attrezzature progettate per compiti specifici che non possono essere eseguiti dall’uomo senza l’aiuto di queste attrezature L’operare in sicurezza con questo tipo di macchine non prevede abilitazioni particolare(come corsi dedicati per il personale, verifiche periodiche, statistiche sugli incidenti o quadri normativi), diversamente da altri apparecchi quali ad esempio i carrelli elevatori. In aggiunta a questa mancanza di informazioni e normative, spesso le aziende trascurano di prendere in considerazioni i rischi connessi all’uso di queste attrezzature,non per malafede , ma semplicemente , perché non informati sui rischi effettivi, in particolare nel loro Documento unico sulla sicurezza interna. Tuttavia, questi rischi possono avere gravi conseguenze non solo per gli operatori in termini di salute, ma anche in termini legali chiamando in causa la responsabilità non solo del direttore dell’impianto, ma anche del responsabile del team di lavoro. Lo scopo del Documento unico è di rispondere alle diverse problematiche connesse alla valutazione dei rischi professionali. Secondo l’articolo L. 4121-1, « l’obbligo generale di sicurezza che spetta al datore di lavoro deve portare all’adozione di tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza e proteggere la salute dei lavoratori ». Il Documento unico permettere al datore di lavoro di analizzare dati e risultati per identificare chiaramente i diversi pericoli a cui sono esposti i lavoratori e analizzare concretamente i rischi. Inoltre, consente di fornire proposte e soluzioni allo scopo di prevenire questi rischi. Queste informazioni devono essere accessibili a tutti. In altre parole, è nell’interesse di tutta l’azienda che il Documento unico sia esauriente e costantemente aggiornato. In caso contrario, il datore di lavoro può essere ritenuto responsabile in caso di incidente, qualora un rischio reale non sia stato preso nella dovuta considerazione. Inoltre, durante la fase di operatività vengono commessi numerosi errori dovuti alla mancanza di informazioni, sia in fase di manutenzione che durante l’uso vero e proprio. Anche le macchine più silenziose e lente generano quantità di energia potenzialmente molto elevate. Spesso non esiste alcun indicatore esterno per attirare l’attenzione degli operatori sui potenziali rischi e gli utenti non sono né addestrati né informati sui rischi potenziali. Inoltre, poiché l’uso di questi apparecchi è di routine, le procedure di manutenzione e stoccaggio vengono spesso trascurate. ESEMPI DI COSE DA NON FARE Tra gli errori più comuni, va sottolineato in particolare il trattamento riservato ai tubi flessibili che spesso non sono correttamente stoccati, vengono schiacciati, trascinati o lasciati esposti ai raggi del sole oppure presentano abrasioni, tagli o bruciature, ecc. Eppure, un tubo flessibile danneggiato può deteriorarsi fino ad esplodere oppure fino a causare un’iniezione d’olio sottocutanea o intramuscolare con conseguente rischio di gravi lesioni. Quando un tubo flessibile è chiaramente rotto, alcuni utenti hanno la pessima abitudine di improvvisare un raccordo con un altro tubo. Anche in questo caso, è un errore comune che può comportare gravi conseguenze. I tubi flessibili sono progettati in modo specifico e devono essere in grado di sopportare i 700 bar o più generati dall’apparecchio idraulico ad alta pressione. La norma indica 700 bar durante l’uso, 1.400 bar in prova e 2.800 bar per prove distruttive. Ecco perché SPX HT ha sviluppato un kit portatile per il collaudo dei tubi flessibili. Oltre ad essere informati sui rischi, gli utenti possono anche verificare l’integrità delle loro apparecchiature. SPX Hydraulic Technologies, gruppo multinazionale specializzato nella produzione di attrezzaturei e sistemi idraulici, ha riscontrato come questo tipo di irregolarità e imprudenze riguardi più del 90% delle aziende utilizzatrici. D’altro canto, i rischi connessi all’uso delle macchine idrauliche ad alta pressione sono molto concreti e possono andare dagli Addetto stampa : Julien Mahieu – TARA – [email protected] – 01.49.30.10.70 infortuni gravi (amputazione di arti, ad esempio) fino agli incidenti mortali. Le circostanze degli incidenti possono essere le più svariate (schiacciamento, lancio di oggetti di piccole dimensioni, schizzi d’olio, ecc.) e le cause sono generalmente da ricercarsi nello stato delle apparecchiature, nel loro errato utilizzo, nell’ambiente di lavoro, ecc. La constatazione più allarmante di SPX HT è senza dubbio la seguente: numerosi incidenti si verificano per la mancanza di prevenzione e di informazioni sui rischi effettivi legati all’uso delle attrezzature idrauliche i. Troppo spesso, gli impianti idraulici sono percepiti come sottoinsiemi affidabili e robusti che richiedono solo un livello minimo di manutenzione sia ordinaria che straordinaria,in questo modo numerosi apparecchi diventano obsoleti o semplicemente usurati mentre la manutenzione è vista soltanto come un mezzo per prevenire i malfunzionamenti, anziché come uno strumento essenziale per garantire la sicurezza. Ad esempio, il pericolo rappresentato da una perdita d’olio sotto pressione non viene mai percepito chiaramente. Eppure, gli schizzi d’olio ad alta pressione sono in grado di attraversare qualsiasi materiale di protezione e causare un’immediata infezione dei tessuti. Gli incidenti sono numerosi, richiedono sempre un intervento medico di emergenza e lasciano sempre degli strascichi. Analogamente, l’usura e la cattiva manutenzione di un sistema idraulico possono provocare l’espulsione di piccole parti in metallo che si trasformano in veri e propri proiettili pericolosissimi. Le tre principali cause di incidenti connessi ai rischi idraulici sono: la poca familiarità dell’utente con l’apparecchio, la mancanza di informazioni sui pericoli effettivi delle attrezzature idrauliche e l’assenza di una corretta manutenzione. In tutti e tre questi casi, numerosi incidenti gravi potrebbero essere evitati tramite una corretta formazione e prevenzione. È proprio per ovviare a questi problemi che SPX HT ha deciso di creare dei moduli volti a sensibilizzare le aziende sui rischi connessi all’uso degli apparecchi idraulici. I moduli prevedono un addestramento intensivo di durata compresa tra due ore e un’intera giornata. Dopo una visita di valutazione preliminare, SPX HT prepara l’intervento identificando i principali argomenti da affrontare in funzione dei problemi riscontrati e delle persone da addestrare. Il metodo delle 5S è una tecnica di management giapponese il cui scopo è aumentare la produttività e l’efficacia di ogni lavoratore. - Seiri (sgomberare) - Seiton (disporre) - Seiso (pulire) - Seiketsu (ordinare) - Shitsuke (essere rigorosi) A questo scopo, SPX ha sviluppato diversi strumenti e una documentazione in 21 lingue. La campagna di sensibilizzazione è già cominciata negli Stati Uniti e in Europa, Italia compresa. I corsi forniscono essenzialmente nozioni di base, ma sono possibili approfondimenti a seconda delle attrezzature in uso nell’azienda, ad esempio presentando i rischi specifici connessi all’uso di un determinato tipo di macchine. SPX fornisce inoltre numerosi consigli sullo stoccaggio e la manutenzione delle diverse attrezzature ispirandosi al metodo giapponese delle 5S, da cui il nome dell’operazione “5S+1” (dove +1 si riferisce alla sicurezza). SPX propone inoltre l’uso di targhe informative e di un sistema di stoccaggio per i tubi flessibili ad alta pressione accompagnato da una check-list visiva, oltre che da piccole schede che gli operatori possono mettere in tasca per avere sempre le informazioni a portata di mano. Christophe Bouvet, Direttore Generale di SPX per la regione EMEA www.spxhydraulictech.com Addetto stampa : Julien Mahieu – TARA – [email protected] – 01.49.30.10.70