“e. battisti” – fondazione di partecipazione preventivo dal 01.01

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“e. battisti” – fondazione di partecipazione preventivo dal 01.01
MUSEO DELL’INDUSTRIA E DEL LAVORO
“E. BATTISTI” – FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE
PREVENTIVO DAL 01.01.2016 AL 31.12.2016
ENTRATE ORDINARIE
2016
Entrate attività culturale e sedi museali
- Bigliettaggio Rodengo Saiano
- Affitto spazi Rodengo Saiano
- Bigliettaggio Cedegolo
- Merchandising Rodengo Saiano e Cedegolo
- Proventi mostre temporanee e convegni
- Contributi su progetti
- Donazioni
- Contributi Ministero Università e Ricerca
Contributi Enti locali
- Comune di Brescia
- Provincia di Brescia
- Comune di Rodengo Saiano
- Comune di Cedegolo
- Comunità Montana di Valle Camonica
Contributi Fondatori promotori
- Comune di Brescia
- Provincia di Brescia
- Università di Brescia
- A2A S.p.A.
- Fondazione Luigi Micheletti *
- Fondazione Civiltà Bresciana *
- Comune di Rodengo Saiano
- Comune di Cedegolo
- Comunità Montana di Valle Camonica
Contributi Soci Fondatori e Sostenitori
- AIB
- CGIL
Totale
1
2015
€ 10.000
€
6.000
€ 12.000
€
6.000
€
5.000
€ 250.000
€ 25.000
€ 8.000
€ 22.000
€ 20.000
€ 8.000
€ 5.000
€ 330.000
------------
€ 150.000
€ 464.000
€ 150.000
€ 543.000
€
€
€
€
€
€
12.500
10.000
5.000
5.000
2.500
35.000
€ 12.500
€ 10.000
€ 5.000
€ 5.000
€ 2.500
€ 35.000
€ 42.500
€ 17.000
€ 17.000
€ 17.000
€ 17.000
€ 17.000
------------€
8.500
€
8.500
€ 144.500
€ 42.500
€ 17.000
€ 17.000
€ 17.000
€ 17.000
€ 17.000
€ 8.500
€ 8.500
€ 8.500
€ 153.000
€ 8.500
-----------€
8.500
€ 8.500
€ 8.500
€ 17.000
€ 652.000
€ 748.000
MUSEO DELL’INDUSTRIA E DEL LAVORO
“E. BATTISTI” – FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE
PREVENTIVO DAL 01.01.2016 AL 31.12.2016
USCITE ORDINARIE
Costi attività culturale
Comunicazione, promozione e marketing
Pubblicazioni
Progetti
Produzioni e realizzazioni mostre
Costi sedi museali
Museo del Ferro S. Bartolomeo
Museo dell’Energia Idroelettrica di Cedegolo
MusIL, sede di Rodengo Saiano
Spese generali
Segreteria
Amministrazione
Adempimenti contabili e fiscali
Compenso cariche sociali e rimborsi spese
Utenze e spese sede
Conservatore part time
Operatore tecnico
Direttore
Responsabile didattica
Responsabile informatica/comunicazione
Responsabile progetti e networking
Gestione collezioni/documentazione e archivio
Totale
2
2016
2015
€ 30.000
€ 8.000
€ 201.500
€ 7.000
€ 246.500
€ 30.000
€ 10.000
€ 270.000
€ 20.000
€ 330.000
€ 10.000
€ 30.000
€ 80.000
€ 120.000
€ 10.000
€ 30.000
€ 80.000
€ 120.000
€ 16.000
€ 30.000
€ 10.000
€ 12.000
€ 10.000
€ 35.500
€ 29.000
€ 50.000
€ 20.000
€ 38.000
€ 20.000
€ 15.000
€ 285.500
€ 20.000
€ 19.000
€ 10.000
€ 12.000
€ 10.000
€ 40.000
€ 18.000
€ 54.000
€ 25.000
€ 35.000
€ 35.000
€ 20.000
€ 298.000
€ 652.000
€ 748.000
Nota esplicativa al Bilancio Preventivo 2016 del MUSIL
Le sedi museali
1) In questo momento il futuro del MUSIL dipende interamente dalla
realizzazione della Sede centrale, bloccata da molti anni e che sembra,
finalmente, sul punto di essere prossima alla decisione finale. L’unica
possibilità è che il progetto dovuto all’arch. Klaus Schuwerk sia messo in
gara, sia pure con rimodulazioni e riduzioni. In pratica non esistono
alternative né per un altro e diverso progetto né, temiamo, per la tenuta
della stessa Fondazione nel caso in cui la Sede centrale venisse
ulteriormente bloccata o definitivamente cancellata. Il bilancio 2016 risente
di questa situazione di incertezza, viene formulato in termini prudenziali con
entrate e uscite in moderata diminuzione rispetto agli anni precedenti, ma
nella prospettiva che l’avvio dell’opera avvenga, anche se occorreranno
alcuni anni prima del suo completamento e allestimento. Già solo la
certezza della realizzazione darebbe alla Fondazione una forza contrattuale
ben diversa da quella attuale e ciò nei confronti di tutti gli interlocutori e
possibili stakeholders. Ciò sia per la possibilità di far valere le collezioni e
la documentazione raccolta nel corso degli anni, in alcuni ambiti senza
riscontro a livello nazionale, sia per la qualità del progetto Schuwerk, di
grande eleganza e capace di dare un segno forte in un contesto ricco di
storia industriale, anche se attualmente ridotto a un paesaggio di archeologia
industriale degradata. In caso positivo l’attività della Fondazione dovrà
indirizzarsi in due direzioni principali: la messa a fuoco delle collezioni
utilizzabili per l’allestimento; l’attività di promozione del nuovo museo.
2) La situazione e le prospettive delle altre sedi museali sono molto
differenziate. Il Museo dell’Energia Idroelettrica dopo i recenti interventi
resi possibili dal progetto Sistema Idroelettrico Minerario sostenuto da
Fondazione Cariplo ha raggiunto un assetto quasi ottimale, pochi spazi
necessitano di interventi di messa a punto che si conta di poter attuare con
progetti di non molto impegno, legati anche alla realizzazione della centrale
idroelettrica ad acqua fluente prevista sotto il piazzale del museo, con
inserimento degli impianti tecnici di controllo in locale visitabile a fini
didattici. La creazione di un grande spazio perfettamente attrezzato nel
maestaoso sotterraneo del museo e la possibilità di utilizzare l’intero corpo
verticale per visite, mostre, laboratori, in aggiunta alla sala centrale allestita
con i primi interventi di recupero e valorizzazione, fanno del MUSIL di
Cedogolo una realtà di livello regionale e nazionale. Le problemtaiche
principali concernono la localizzazione e la pubblicizzazione, soprattutto la
seconda. Anche perché risulta carente la capacità di fare veramente sistema
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da parte di un territorio per altro ricco di identità e patrimoni culturali. La
Fondazione sta facendo tutto il possibile per mantenere aperto il dialogo e la
collaborazione con i vari enti che nel territorio si occupano di cultura. Ci si
muove anche a livello internazionale, nel 2015 il museo di Cedegolo è stato
inserito tra i pochi siti di eccellenza italiani nell’ambito dell’EHRI, la strada
europea dell’archeologia industriale.
3) Il Museo dell’Industria e del Lavoro di Rodengo Saiano ha svolto
validamente in questi anni la funzione di sostituto della Sede centrale,
attraverso una faticosa conversione da deposito in magazzino visitabile e
spazio multifunzionale. Nonostante i molti vincoli ambientali per il caldo e
il freddo data la natura dell’edificio, la mancanza di collegamenti pubblici e
altre criticità specifiche (natura del comodato), la struttura di Rodengo è
divenatata nel corso degli ultimi anni il luogo di maggior visibilità del
MUSIL grazie alle capacità del gruppo di lavoro che ne promuove le
attività, dai laboratori alle visite guidate all’affitto degli spazi per eventi
aziendali. Come esempio delle capacità del museo di creare eventi capaci di
attrarre un pubblico sovralocale si può citare la mostra “Breve viaggio nella
Grande Guerra”, inaugurata quest’anno e che resterà aperta sino a novembre
2016, imperniata sulla ricostruzione realistica di una trincea con la
presentazione di reperti d’epoca.
4) Il Museo del ferro di San Bartolomeo ha potenzialità inespresse a causa,
principalmente, della mancanza di risorse per potervi svolgere attività
contunuative. Negli ultimi tempi è stato costruito un rapporto interessante
con il Consiglio di quartiere e aperto un dialogo con le scuole e le aziende
che insistono nel territorio. L’obiettivo, anche attraverso un apposito
progetto triennale da presentare a Fondazione Cariplo, è di fare del museo
uno spazio a disposizione della cittadinanza, per iniziative di tipo culturale,
venendo a supplire ad una carenza molto avvertita.
Entrate, progetti, personale
Il bilancio di previsione 2016 fa perno su due entrate principali: la Tabella
Miur L. 6/2000, le entrate dei soci fondatori promotori. Altre entrate sono
previste in termini molto prudenziali, pur avendo introdotto la voce donazioni,
riassuntiva di apporti che si conta di ottenere tramite un più stretto rapporto con
le realtà industriali-imprenditoriali bresciane, rispetto a cui ha svolto un ruolo
molto positivo l’esperienza di Brend, con allestimento a cura di MUSIL di una
serie di mostre per le attività di “fuori Expo” di Brescia. La Tabella Miur, che
ha accumulato un forte ritardo, viene rinnovata in questi mesi per il triennio
2015-17, la previsione è di mantenere la posizione avuta nel triennio
precedente, senza la possibilità di far valere l’auspicabile fatto nuovo
4
dell’avvio costruzione Sede centrale. Per quanto riguarda i soci fondatori
promotori resta il problema del Comune di Brescia, inadempiente dal 2012. In
linea puramente ipotetica si può pensare ad una politica di ampliamento della
base societaria, essendo un’operazione molto importante e sicuramente da
perseguire ma dall’esito incerto non è stata considerata a livello di previsioni di
entrate. Circa i progetti, a parte quello già citato da presentare a Fondazione
Cariplo, è difficile fare previsioni anche perché il Miur non ha ancora emanato
i bandi sulla diffusione della cultura scientifica. La Fondazione ha in essere una
serie di contatti e relazioni per la costruzione di progetti a livello nazionale e
europeo ma anche in questo caso non ci sono elementi tali da poterli
considerare tra le previsioni attendibili. A margine si segnala quella che a noi
pare una deriva pericolosa per l’esistenza delle fondazioni culturali: è sempre
più evidente che le valutazioni non vengono fatte sui contenuti dei progetti ma
quasi esclusivamente sulla veste formale (alimentando i costi di consulenza),
d’altro canto si allungano i tempi con cui i progetti vengono saldati, con molti
mesi o anni di ritardo. Oltre ai progetti la Fondazione nel 2016 continuerà a
promuovere l’annuale concorso Roberto Gavioli, dedicato a documentari sul
mondo del lavoro, di cui si celebrerà la 9a edizione (con oltre 200 filmati
pervenuti sinora), promuoverà inoltre, assieme alla Fondazione Micheletti, la
21a edizione del Micheletti Award, sulla spinta del buon risultato conseguito
con l’edizione 2015 svoltasi a Brescia, Milano e Cedegolo. In un quadro
difficile il MUSIL ha comunque svolto una funziona incisiva, riconosciuta da
osservatori imparziali, ciò è stato possibile in primo luogo per la qualità del
lavoro sviluppato da uno staff prevalentemente di giovani, appassionati e
disponibili. L’obiettivo solo in parte raggiunto è di incardinarli stabilmente e
dare a loro e al museo una prospettiva di crescita e successo.
Il Direttore Generale
Pier Paolo Poggio
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