Conferenza del 26 agosto 2016 ”Il sasso in bocca. Sepolture
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Conferenza del 26 agosto 2016 ”Il sasso in bocca. Sepolture
Conferenza del 26 agosto 2016 ”Il sasso in bocca. Sepolture anomale tra Protostoria e Medioevo” Relatrice : Dott.ssa Francesca Ceci Conferenza interessante e ben condotta quella esposta dalla Dott. Ceci, archeologa esperta di numismatica come strumento “che parla della vita quotidiana” del tempo che fu, anche se il tema scelto non può essere ascritto tra quelli che creano nel pubblico un’atmosfera di distensione. Avviando la sua presentazione, la Relatrice ha sottolineato che la civiltà Occidentale di ogni tempo ha sempre avuto difficoltà ad accettare la morte come evento ineluttabile della vita e per questo nel suo ambito si è sempre cercato, tra mito e religiosità, “un viatico” per l’aldilà, come ben simboleggia il mitico obolo di Caronte posto nella bocca dei defunti . Dal 2010 gli archeologi che indagano le antiche necropoli hanno fissato la loro attenzione sulle sepolture che non rientrano tra quelle cosiddette “normali” che ovviamente costituiscono la maggioranza. Tanto per dare una indicazione precisa di questo rapporto, su circa 450 sepolture riportate alla luce nell’antica chiesa di Pyrgi e nei suoi dintorni, solo tre o quattro presentano delle anomalie che peraltro non è facile interpretare (vedasi il personaggio, forse un notabile della chiesa, deposto in un grande sarcofago a pancia sotto). Tanto più che spesso, specie durante le micidiali epidemie che falcidiavano la popolazione, si utilizzavano spazi già occupati da precedenti sepolture che di conseguenza venivano rimosse dalla loro originaria posizione. In genere – ha continuato la Relatrice – le tradizionali sepolture prevedevano per l’uomo una deposizione con braccia incrociate sul petto e per la donna una mano sul seno e l’altra sul pube ad attestarne la pudicizia. Quelle “anomale” presentano invece altre posizioni e soprattutto la presenza di oggetti (sassi, pietre e chiodi) introdotti nella sepoltura forse in tempi successivi alla deposizione. Alcuni esempi particolarmente significativi: mani sulla faccia, bambino deposto sul grembo di un giovane, presenza di una testa non appartenente al defunto o addirittura mancante del tutto, sasso inserito a forza nella bocca, mutilazione degli arti. A proposito di tale tipo di mutilazioni non è da escludere che talune fossero effettuate per far pervenire ai congiunti lontani una parte del caro defunto. Oltre a quelle “anomale” sono state poi individuate sepolture classificate come “devianti”, cioè di individui che avendo condotto una vita “pericolosamente negativa” per la comunità o nel timore di un loro “ritorno” per vendicarsi di una ingiustizia subita, venivano impediti dal farlo con vari artifizi (inserendo nel sepolcro alcuni chiodi in funzione apotropaica, inchiodandoli alla stessa tomba o ricoprendoli con una grossa pietra, trafiggendoli con grossi chiodi ecc. ). Rientravano in questa categoria di sepolture anche quelle di individui nati con imperfezioni fisiche o mentali in quanto considerate segni di possessione del maligno ! Usanze queste appartenenti al mondo antico dalla Scandinavia alla Grecia, ma protrattesi anche in secoli più vicini al nostro. Ne è un esempio la legenda di Dracula, il vampiro che ritorna. La presenza di queste sepolture “devianti”, cioè violate per introdurvi gli oggetti appena citati, non deve essere stato un fenomeno sporadico, considerato che l’Imperatrice d’Austria Maria Teresa d’Austria sentì il dovere di sguinzagliare i suoi medici militari nei territori dell’est (soprattutto in Transilvania) per accertarne l’ampiezza e studiarne le implicazioni sociali. Avviandosi ala conclusione la dott. Ceci con una dettagliata sequenza di immagini partita dal Neolitico Medio sino al basso Medioevo e oltre, ha illustrato molte delle deposizioni “anomale” individuate in alcuni paesi europei. Tra queste quelle di alcuni eminenti personaggi religiosi o regnanti che venivano privati di parti del corpo per farne reliquie. Per evitare che queste asportazioni avvenissero in modo non legittimo si è ricorso talora a deporre il personaggio in un sarcofago di piombo (ne è stato trovato uno di 326 kg.). Chiude l’interessante carrellata di immagini talora truci la tomba e il relativo ricco corredo … di “una capra” certamente molto cara ai suoi proprietari che ovviamente ha suscitato l’ilarità dei presenti e ne ha certamente sollevato lo spirito.