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BIMESTRALE - ANNO XIX - SETTEMBRE 2014 - N.103
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PSICHE
L’arte
del bluff
INTERNET
I pericoli
della rete
PRIMO PIANO
Mal di testa,
le varianti
Fabrizio Frizzi
Autunno: i miei buoni propositi
à
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Le vitamine
non sono mai state
così buone
70
GUSTO
Ciliegia
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Aranci
GUSTO
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Il parere di Stefano Salvatore
presidente del Congresso nazionale
della Società italiana di urodinamica,
responsabile dell’Unità di uroginecologia
dell’Ospedale San Raffaele di Milano
PARLIAMONE
INCONTINENZA: UN TABÙ
IN REALTÀ GESTIBILE
L’incontinenza urinaria da vescica iperattiva è una condizione
urologica definita da una serie di sintomi, tra cui l’improvvisa e
insopportabile necessità di urinare, che può manifestarsi tutto il
giorno e anche durante la notte (nicturia).
Stefano Salvatore, presidente del Congresso nazionale della Società
italiana di urodinamica, nonché responsabile dell’Unità funzionale di
uroginecologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano, sostiene che: «Si
tratta di una patologia molto comune nell’uomo e nella donna, la cui
incidenza aumenta con il passare degli anni. Tuttavia il genere
femminile è il più colpito da vescica iperattiva con incontinenza: una
percentuale compresa tra il 12 e il 16% di donne over40. Non se ne
conosce la causa, ma è una patologia trattabile e curabile con un
ventaglio di possibilità talmente esteso da renderla soltanto in
pochissimi casi non gestibile. Il range delle cure è molto ampio: si va
dal trattamento riabilitativo con esercizi specifici per il basso tratto
urinario al trattamento farmacologico. Nei casi più gravi è possibile
procedere anche con trattamenti più invasivi, come, per esempio,
iniezioni endovescicali con tossina botulinica, oppure con
l’agopuntura tramite stimolazione elettrica dei nervi».
Normalmente, chi ne soffre ha difficoltà a consultare il medico per
motivi culturali e per il forte imbarazzo con cui è vissuta questa
condizione, che generalmente non è percepita neppure come una
malattia, ma come un problema poco diffuso, tutto sommato
tollerabile e inevitabile. Nella realtà dei fatti, si calcola, invece, che
soltanto in Italia siano 3 milioni le persone che ne sono colpite, ma,
purtroppo, la mancanza di luoghi ufficiali e istituzionali di discussione
fa sì che i momenti di confronto e di informazione sull’incontinenza
siano assai limitati e, di conseguenza, i dati sottostimati. Per questo
motivo è sempre bene parlarne con il medico, mettendo da parte
pregiudizi e idee infondate, perché guarire e tornare alla normalità è
possibile.
(A cura di Elisa Speroni)
Enormi sono i risvolti
psicologici per chi soffre
di vescica iperattiva,
specie se accompagnata
da incontinenza:
influisce negativamente
sulla vita di tutti
i giorni, anche l’ambito
relazionale ne risente
pesantemente e chi ne
è colpito è obbligato
a numerosi sacrifici.
Anche soltanto
lo spostamento
casa/lavoro è percepito
come un problema
vissuto con ansia,
obbligando a pianificare
una “mappa” dei servizi
igienici lungo il percorso
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EDUCAZIONE SANITARIA, PREVENZIONE,
AUTOMEDICAZIONE IN FARMACIA
SAPERE&SALUTE - BIMESTRALE - ANNO XIX - SETTEMBRE 2014 - N. 103
FARMACI
PRIMO PIANO
PERSONAGGI
10
12
I MILLE VOLTI
DEL
DI
MAL
TESTA
PREVENZIONE
20
La centralina del metabolismo
ADOLESCENZA
PSICHE
24
TERZA ETÀ
Tutti a scuola:
le vitamine aiutano
I nipoti fanno bene,
a piccole dosi
DISTURBI & PATOLOGIE 26
NUTRIZIONE
Radioattività amica
La salute si legge
in etichetta
ATTIVITÀ FISICA
42
L’arte del bluff
30
Autunno, è tempo di sport
SCIENZA
46
36
Retina: quando si “chiude”
la vena centrale
ESTETICA
MEDICINA PRATICA
Bellezza in fumo
INTERNET
I pericoli della rete
RUBRICHE
Dica 33 ...................................... 6
Farmaci .....................................10
Il consiglio ............................... 58
52
54
Ho la febbre alle labbra!
40
Fabrizio Frizzi
Medicina&società ..................... 8
48
Andropausa: esiste davvero?
OFTALMOLOGIA
32
SapereSalute.it ....................... 60
Indagini .................................. 62
News ....................................... 63
56
Iniziative ..................................64
In libreria ................................ 66
DIRETTORE EDITORIALE
Lorenzo Verlato
GRAFICA E IMPAGINAZIONE
Clorofilla sas
Marek Kosmal, Tomo Jesenicnik,
Zavodskov, Olly, cynoclub,
XYZproject, atomicrooster,
Vladislav Pavlovich, Vasiliy Koval, Nataliya
Peregudova, Dmitry Pichugin, Emin Ozkan,
Anatoliy, Piumadaquila, Werner Stapelfeldt,
Peterboxy, Mubi, Andrey Kiselev,
Ovidiu Iordachi, D. Fabri, Brandi Engel,
Andre, Beboy.
FOTOGRAFIE
COPERTINA: Marinetta Saglio.
INTERNI: Marinetta Saglio.
Fotolia: Andrey Ushakov, Anna Khomulo,
Emeraldphoto, Antonio Oquias, Johan
Swanepoel, Lorelyn Medina, Rimglow, Ariusz,
DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE
Editoriale Giornalidea s.r.l.
Piazza della Repubblica, 19 20124 Milano
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Registrazione Tribunale di Milano
N. 113 del 19/2/1996
Sapere & Salute è un periodico di proprietà di Bayer S.p.A
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DICA 33
Medicina narrativa: la cura che parte dal raccontare
A cura di Lorenzo Verlato
Domenica
Taruscio
Scrivere, parlare di sé, raccontare le per-
È un approccio terapeutico che ha l’ap-
«Negli ultimi anni si sono moltiplicati
sonali esperienze è un modo per af-
provazione dell’Istituto superiore di Sa-
gli eventi che danno voce alle narra-
frontare i propri problemi e dar loro la
nità, con il suo Centro nazionale di ma-
zioni dei pazienti, dei loro familiari e di
giusta dimensione grazie alle riflessio-
lattie rare (Cnmr), che a questo tema
operatori sanitari» spiega il direttore del
ni che il racconto delle proprie difficoltà
ha già dedicato tre convegni scientifi-
Cnmr, Domenica Taruscio. «È una ri-
consente di elaborare. Quando l’espe-
ci. Dall’ultimo incontro, tenutosi a
voluzione copernicana che mette al
rienza riguarda un problema di salute,
fine giugno, sono scaturite le “Linee
centro l’uomo, le sue risorse, le sue fra-
allora rientriamo nella “Medicina nar-
d’indirizzo per l’utilizzo della medicina
gilità, i suoi diritti». Si capisce, allora,
rativa”, una nuova branca di ricerca,
narrativa in ambito clinico-assistenziale,
perché l’organo tecnico-scientifico del
che promuove la centralità della per-
per le malattie rare e cronico-degene-
Servizio sanitario nazionale abbia rite-
sona, la risposta umanistica a una me-
rative”, un documento destinato a chi
nuto doveroso promuovere linee d’in-
dicina oggi sempre più tecnologica.
opera in ambito socio-sanitario.
dirizzo che possano far luce sulle caratteristiche della medicina narrativa.
CONOSCERE IL VISSUTO
DELLA MALATTIA
Importante è capire quali siano le
La “Medicina narrativa” è un metodo d’intervento clinico-assistenziale
pace di favorire il rapporto medico/pa-
che fa della narrazione lo strumento per acquisire, comprendere e in-
ziente, indispensabile per ottenere
tegrare i diversi punti di vista di quanti intervengono nel processo di
una maggiore compliance terapeuti-
cura. Quanto meno sono conosciute le malattie, tanto più è utile: ecco
ca. L’esperienza dimostra, infatti, che
perché è oggetto di studi da parte del Centro nazionale malattie rare
attraverso la narrazione della propria
dell’Istituto superiore di Sanità.
esperienza, il malato riesce a riflette-
Molti sono gli strumenti utilizzabili: scrittura riflessiva, colloquio con
re sulla sua condizione e ad accettar-
fini narrativi, intervista, videointervista. Importante è lasciare l’inter-
la meglio. Inoltre, conoscere le storie
vistato libero di usare il metodo a lui più confacente, cercando, però,
di malattia è metodo prezioso per com-
di contenere le dimensioni del racconto e finalizzandolo a un risvolto
prendere il malato nel proprio conte-
operativo nelle cure. L’esperienza dimostra che la Medicina narrativa
sto, mettendo a fuoco anche le migliori
rende le decisioni clinico-assistenziali più complete, personalizzate e,
strategie d’intervento.
in ultima analisi, efficaci e appropriate.
metodologie e gli strumenti da usare
per una corretta medicina narrativa, ca-
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MEDICINA&SOCIETÀ
Il Servizio sanitario che vorrei…
A cura di Emma Ferrari
CERGAS
Centro di Ricerche
sulla Gestione dellʼAssistenza
Si parla spesso di futuro, anche in
anni cerca di interpretare il pro-
tore del Cergas. «L’idea del que-
sanità: miglioramento delle presta-
cesso di cambiamento della nostra
stionario parte così dall’urgenza di
zioni, meno burocrazia, tempi di
sanità.
una riflessione sul futuro del Ssn
attesa più rapidi per visite speciali-
«Politici, opinionisti e studiosi non
che sia aperta a tutti, costruttiva e
fondata su dati oggettivi».
stiche ed esami, miglior dialogo
di rado si confrontano su slogan o
con medici, Asl, ospedali, strutture
“modelli” ideali, più che su soluzioni
sanitarie, snellimento delle proce-
praticabili per le necessità delle im-
dure, costi più accessibili. Ma che
prese e degli enti pubblici» spiega
COME PARTECIPARE
AL QUESTIONARIO
cosa vogliono nello specifico i cit-
Rosanna Tarricone, direttore del
Sul sito www.cergas.unibocconi.it
tadini? E quali miglioramenti an-
Cergas (nella foto a destra). «Questo
sarà possibile esprimersi sui principali
drebbero attuati secondo gli italiani
modo di procedere non risolve certo
ambiti tematici -per esempio, poli-
che ogni giorno si recano nelle
i problemi e, anzi, alimenta le disil-
tiche di governo della spesa privata,
strutture sanitarie pubbliche?
lusioni. Al contrario, osservare la
mobilità dei pazienti, ricambio in-
Se lo sono chiesto i ricercatori del
realtà senza preconcetti è il primo
tergenerazionale dei medici, servizi
Cergas, Centro ricerche per la ge-
passo per capire i fenomeni e pren-
di prevenzione e iniziative di edu-
stione dell’assistenza sanitaria e so-
dere le giuste decisioni».
cazione alla popolazione-, immaginando il sistema tra 10 anni.
ciale, che per capirlo hanno ideato
ai tanti fruitori del servizio sanitario.
RIFLETTERE
SUL FUTURO DEL SSN
Grazie a questa indagine sarà pos-
Il questionario “Vota il tuo scenario
web da inizio settembre fino a metà
sibile immaginare il futuro del si-
sul futuro della sanità italiana” nasce
ottobre: una aperta a tutti coloro
stema salute Italia, così come risul-
proprio dall’esigenza di studiare
che vorranno esprimere le proprie
un questionario destinato proprio
Due le piattaforme per l’indagine,
alla quale si potrà partecipare sul
terà dai desiderata dei cittadini.
cambiamenti che rispecchino le ne-
preferenze sull’evoluzione dei servizi
La ricerca, realizzata in partnership
cessità della popolazione: «Il Paese
sanitari e l’altra riservata agli addetti
con la Bocconi Alumni Association,
e i suoi bisogni si sono modificati
del settore (professionisti e manager
si inserisce nelle attività di Oasi,
profondamente e il cambiamento
sanitari), che permetterà loro di in-
l’Osservatorio sulle aziende e il si-
governato male o non governato
dicare le previsioni sui cambiamenti
stema sanitario italiano, che da 14
conduce al declino» spiega il diret-
che interesseranno la nostra sanità.
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Dopo aver inserito i dati anagrafici
(fascia di età, genere, Regione in
cui si vive e livello di studio, informazioni necessarie ai ricercatori),
gli utenti verranno indirizzati al questionario.
VIRINA
I risultati della ricerca saranno pre-
6903/9917/10143
(3 — 8 V)
sentati e discussi il 24 novembre
all’Università Bocconi di Milano, durante il convegno nazionale di presentazione del rapporto Oasi, e disponibili anche sul sito del Cergas.
«Confronteremo le preferenze del
grande pubblico con le previsioni
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dei cittadini e le previsioni di chi la-
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FARMACI
In gravidanza e pediatria:
curarsi con i medicinali si può
A cura di Elisa Speroni
Per le vie delle città italiane, in trasmissioni radiofoni-
nonché grazie al contributo dei massimi esperti di gi-
che e in televisione, ma anche sulle pagine dei giorna-
necologia, teratologia, allergologia e immunologia, an-
li e sui trasporti pubblici: sono tanti i luoghi dove è pos-
che alcune schede informative sulle possibilità di cura
sibile prendere visione delle due recenti campagne pro-
presenti per le principali patologie che possono inte-
mosse dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Si trat-
ressare le donne in dolce attesa. Le oltre 400 schede
ta di due progetti scientifico-comunicativi, che hanno
sono costantemente aggiornate ed è possibile consul-
a cuore due tematiche complementari, ovverosia “far-
tarle sul sito www.farmaciegravidanza.gov.it. Qui
maci e gravidanza” e “farmaci e pediatria”, e il cui sco-
si trova un elenco delle patologie che si verificano più
po è promuovere l’uso consapevole e sicuro di una cura
frequentemente in gravidanza e le possibilità di cura pre-
farmacologica anche in questi particolari momenti del-
senti, ordinate per principio attivo e target, tenendo pre-
la vita. Spesso, infatti, c’è una percezione distorta sul-
sente naturalmente il criterio beneficio-rischio.
l’utilizzo dei medicinali in queste categorie di persone.
Sono idee erronee, ma assai radicate nell’opinione pub-
“PER TE E PER ME, MAMMA”
blica, come, per esempio, identificare l’impiego di far-
Oltre alle schede informative, sul sito confluisce anche
maci in gravidanza con la comparsa di effetti negativi
tutta una serie di aggiornamenti presi dalla letteratu-
sul feto, oppure considerare i bambini come adulti in
ra scientifica mondiale, come, per esempio, nuovi stu-
miniatura e curarli utilizzando, quindi, farmaci non ap-
di e ricerche, evidenze sull’utilizzo di farmaci contro
positamente indicati per l’uso pediatrico, applicando un
l’Hiv o di antidepressivi in gravidanza.
non meglio identificato “senso della misura” limitan-
Inoltre, la campagna informativa si completa con
dosi a ridurre, cioè, le dosi previste per gli adulti.
l’opuscolo “Per TE e per ME, Mamma”, una guida di-
Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, lodando i due
stribuita insieme ai settimanali femminili a maggior ti-
progetti, ha commentato così le iniziative: «L’uso dei far-
ratura, contenente la descrizione delle 31 patologie più
maci dovrebbe essere sempre consapevole per definizione. Grazie ai nuovi strumenti informativi realizzati dall’Aifa, le mamme avranno ora a disposizione delle risorse,
approvate e validate dalla comunità scientifica, per scegliere le opzioni terapeutiche più appropriate per sé e
per i propri figli».
La prima campagna si potrebbe riassumere così: maggiore è lo stato di salute della donna durante la gravidanza, migliore sarà il regolare sviluppo del feto. In altre parole, la salute della madre è fondamentale per quella del bambino fin dalla gestazione e non bisogna affatto smettere di curarsi o interrompere le terapie, rassegnandosi a soffrire, quando si è incinta. E per colmare
il vuoto informativo sono state realizzate, in collaborazione con le Università di Padova, Siena e Ancona,
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comuni legate alla gravidanza e le relative terapie farmacologiche.
IL BAMBINO NON VA TRATTATO
COME UN ADULTO IN MINIATURA
La seconda campagna scientifica di Aifa è dedicata, invece, ai farmaci in pediatria. Il progetto prende le mosse dal fatto che circa il 70% dei medicinali utilizzati per
curare le patologie dei bambini non prevedono sperimentazione in pediatria. Di conseguenza, è diventata
prassi quella di utilizzare sui bambini medicinali indicati per gli adulti, semplicemente riducendone il dosaggio, ma questo non è corretto: ecco perché l’Aifa
ha deciso di sensibilizzare sui possibili rischi connessi
all’utilizzo off label dei farmaci nei bambini, i quali non
devono essere considerati dei piccoli adulti, dal momento che non lo sono biologicamente. Le modalità
di assorbimento e di metabolizzazione dei farmaci sono
profondamente diverse nel bambino rispetto a quelle di un organismo adulto e, pertanto, sono necessarie terapie specificamente studiate e autorizzate per l’età
pediatrica. Si rende, dunque, necessaria la conduzione di studi dedicati per migliorare la sicurezza e l’efficacia dei medicinali nella popolazione pediatrica.
La campagna si prefigge proprio lo scopo di sensibilizzare i genitori dei piccoli malati, ma anche la comunità
scientifica, richiamando la necessità di una maggiore
partecipazione di lattanti, bambini e adolescenti nelle sperimentazioni cliniche, al fine di avere a disposizione farmaci per loro sicuri e testati. Luca Pani, direttore
generale di Aifa, ha così motivato la scelta di promuovere i due progetti: «Gravidanza e pediatria sono
due categorie fondamentali nella storia della farmacologia e dello sviluppo della scienza regolatoria. Le
Agenzie come l’Aifa sono nate, sul modello della Food
and Drug Administration americana, proprio in seguito
allo scandalo del talidomide, un farmaco che si scoprì
essere all’origine di gravi malformazioni fetali. Per questo, oggi come allora, è necessario fare informazione
scientifica su questi temi e promuovere messaggi che
possano far nascere una diversa cultura del farmaco,
un approccio più consapevole a un loro utilizzo più ap-
FARMACI E ALLATTAMENTO:
ISTRUZIONI PER L’USO
Il timore dei possibili effetti sul neonato, correlato
al passaggio nel latte materno di farmaci assunti dalla madre, è una delle cause di maggiore ansia per la donna, soprattutto quando è affetta da
patologie croniche o acute. In effetti, la maggior
parte dei farmaci passa nel latte per diffusione passiva, ma questo non significa doversi rassegnare
a evitare le cure. Basta seguire poche regole dettate anche dal buonsenso.
Innanzitutto, vanno prescritti e, quindi, utilizzati soltanto i farmaci indispensabili, evitando
eventuali medicinali da banco, se non prescritti dal
medico curante, e, in ogni caso, autoprescrizioni.
Un importante accorgimento è poi quello di utilizzare, qualora possibile, la via di somministrazione che riduce al minimo il passaggio del farmaco nel latte, scegliendo farmaci non assorbiti
o poco assorbiti per via gastrointestinale. È poi
buona prassi preferire terapie per cui vi è comprovata esperienza clinica, evitando medicinali da
poco immessi sul mercato, assumendo il farmaco al minimo dosaggio terapeutico efficace e per
il tempo consigliato dal medico. Un accorgimento utile è anche quello di assumere le medicine subito dopo la poppata, così da lasciare all’organismo il tempo per metabolizzarli, e, se il farmaco viene assunto una volta al giorno, sarebbe
ottimale prenderlo dopo il pasto che precede il
riposo notturno. In ogni caso, il lattante deve sempre essere controllato dal pediatra, il quale deve
ricevere scrupolosamente tutte le informazioni sulla terapia che la madre sta seguendo.
propriato e in sicurezza».
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PRIMO PIANO
CEFALEE
Oltre 10 milioni
di italiani devono fare
i conti con attacchi
periodici.
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Pagina 13
Di Luisa Bonometti
Sono tantissime
le forme e le tipologie.
Ognuna va affrontata
nel modo adeguato
e con i farmaci giusti.
Ecco una miniguida per orientarsi.
I MILLE VOLTI
DEL
DI
MAL
TESTA
Hai il mal di testa? Sì d’accordo, ma quale? Non è
sempre facile rispondere a questa domanda. Perché
sono tantissime le possibili variazioni sul tema: fino a
oggi sono state, infatti, censite oltre 150 tipologie diverse di cefalea. Dalla classica emicrania alle cefalee di
tipo tensivo, dall’emicrania a grappolo al mal di testa
da weekend.
Conoscere e saper riconoscere il proprio mal di testa è
il primo passo. Il secondo è rivolgersi al farmacista o
al proprio medico di fiducia se il disturbo si presenta
con una certa frequenza e se diventa un ostacolo alla
normale vita di tutti i giorni.
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PRIMO PIANO - CEFALEE
PRIMARIE O SECONDARIE:
ECCO LE DIFFERENZE
semplice influenza, un trauma cra-
loro volta, le cefalee primarie» pro-
nico oppure la depressione. In tutti
segue l’esperto «si dividono in tre
«Le cefalee si distinguono in pri-
questi casi, intervenendo sulle
gruppi: le emicranie, le cefalee di
marie e secondarie» spiega Paolo
cause, si elimina anche il sintomo
tipo tensivo e le cefalee a grap-
Martelletti, presidente della Società
mal di testa.
polo, dette anche autonomiche tri-
italiana per lo studio delle cefalee.
«Nelle forme primarie, invece, il
geminali». Tendono tutte a ripre-
Le primarie sono quelle in cui il mal
mal di testa è contemporanea-
sentarsi con frequenza e intensità
di testa è la vera e propria malattia,
mente causa e sintomo di se
variabile. Possono insorgere in
nel senso che non è causato da al-
stesso» continua Martelletti «ed è
modo totalmente spontaneo op-
tri disturbi o problemi.
classificabile come disturbo neuro
pure se “sollecitate” da specifici
Nelle cefalee secondarie, invece, il
vascolare su base genetica o legato
fattori scatenanti.
dolore al capo è uno dei sintomi
a disadattamento ambientale. A
Quando non sono trattate nel
che accompagnano altre condizioni, che possono essere una
notte insonne, un pasto abbondante oppure un’eccessiva assunzione di alcolici. Ma questo tipo di
cefalee può essere scatenato anche
da un’altra patologia, come la
Quello occasionale
in genere è causato
da comportamenti
non consueti
o altre patologie.
modo corretto tendono a peggiorare e con il passare del tempo, attacco dopo attacco, si ripresentano
sempre più spesso.
In genere colpiscono persone che
presentano una particolare predisposizione a svilupparle.
NE SOFFRONO
QUATTRO ITALIANI SU DIECI
Nel nostro Paese, il 15 per cento della
popolazione soffre di emicrania. Le cefalee di tipo tensivo riguardano, invece, oltre il 24 per cento delle persone.
E l’un per cento è afflitto da cefalee a
grappolo.
«Sommando le tre forme di cefalee primarie» commenta Paolo Martelletti «risulta
che quattro persone su dieci soffrono di mal
di testa non occasionale». Ciò significa che
oltre 10 milioni di italiani devono fare i conti
con una cefalea primaria. «In termini di diffusione della malattia, soltanto la carie dentale
nell’adulto ha numeri più alti del mal di testa»
puntualizza Martelletti.
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EMICRANIA, SINGOLARE
FEMMINILE
L’emicrania preferisce le donne,
nel senso che è molto più diffusa
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QUANDO IL MAL DI TESTA
TI VIENE MENTRE GUIDI
nella popolazione femminile. «Il
In genere ne soffre chi per lavoro deve macinare ogni giorno
rapporto tra coloro che soffrono di
chilometri e chilometri di autostrada. Lo stress, il traffico, la
emicrania» sottolinea Martelletti
voglia di tornare a casa sono spesso all’origine di fastidiosi mal
«è di tre a uno per le donne».
di testa, di solito di tipo tensivo.
È caratterizzata da attacchi ricor-
Si presenta come una contrazione dei muscoli del collo accom-
renti, con una durata variabile da
pagnata da dolore costante e non pulsante in tutta la testa,
4 a 72 ore. Ad anticiparli ci sono
che diventa più forte se si fa pressione sui muscoli tesi.
spesso segnali premonitori, quali la
In questi casi è meglio fermarsi, scendere dall’auto e sgran-
comparsa di irritabilità o umore
chire le gambe. Anche rilassare i muscoli delle spalle e del collo
nero, senza apparenti motivi. Nella
può essere utile. E se davanti a noi abbiamo ancora parecchi
forma cosiddetta “con aura”, l’at-
chilometri da fare, la cosa migliore è fermarsi in un autogrill
tacco è anticipato da disturbi visivi,
e farsi dare un bicchiere d’acqua per prendere un antidolori-
formicolii, difficoltà di movimento
fico che agisca nel più breve tempo possibile.
a braccia e mani o nel linguaggio.
Il dolore tipico dell’emicrania è pulsante e riguarda un solo lato della
testa, anche se non sempre è lo
stesso. Può presentarsi accompagnato anche da nausea, vomito,
ipersensibilità alla luce e ai rumori.
In genere il dolore emicranico peggiora, poi, con l’attività fisica o
anche soltanto il movimento.
L’attacco di emicrania è parecchio
invalidante, nel senso che nella
gran parte dei casi impedisce di
svolgere le più comuni attività
quotidiane.
Per ridurre il rischio di un episodio
di questo tipo occorre conoscere i
fattori che possono scatenare la
crisi emicranica, i cosiddetti trigger,
che sono diversi da persona a persona. Agiscono come inneschi e
comprendono alcune modifiche
nelle abitudini quotidiane, come
dormire troppo poco o andare a
letto a ore insolite, saltare i pasti
oppure mangiare in momenti di-
Colpisce soprattutto le donne e in molti casi
è preceduta da segnali tipici:
l’emicrania con o senza aurea affligge
circa il 15 per cento della popolazione,
due terzi dei quali sono donne in età fertile.
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PRIMO PIANO - CEFALEE
Ci sono situazioni
stressanti
che possono
scatenare
il mal di testa.
versi dal normale. Altri trigger pos-
hanno controindicazioni cardiova-
glia o di altro tipo possono indurre
sono essere alcuni tipi di alimenti,
scolari e non superano i 65 anni di
stress che, per alcune persone, si-
l’esposizione al sole, a luci intense
età.
o a rumori molto forti. Anche l’uso
gnifica l’insorgere di contratture
muscolari. Sono loro, nella mag-
rato un trigger. E poi, sicuramente,
TENSIONI CHE SCATENANO
IL MAL DI TESTA
dolore alla testa.
c’è lo stress.
«Sono tantissime le cause che pos-
«L’intensità del dolore della cefa-
«Nella cura dell'emicrania» spiega
sono provocare mal di testa di tipo
lea tensiva è di tipo lieve o medio»
Martelletti «sono indicati come
tensivo» premette Paolo Martelletti
prosegue «pertanto in genere è
farmaci di prima scelta gli antin-
«e, in genere, sono legate a un’in-
sufficiente assumere un antidolori-
eccessivo di analgesici è conside-
gior parte dei casi, a scatenare il
fiammatori non steroidei (FANS) e
capacità dell’organismo di adattarsi
fico per poter riprendere l’attività
i triptani: uno studio di alcuni anni
a determinate situazioni stres-
lavorativa». Ma quando è possibile
fa ha, per esempio, dimostrato che
santi». Tensioni sul lavoro, in fami-
curarla con farmaci di automedica-
l’acido acetilsalicilico al dosaggio di
un grammo è in grado di eliminare
il dolore con la stessa efficacia di
sumatriptan, il triptano considerato di prima scelta nel trattamento delle emicranie».
I triptani però possono essere assunti solo dalle persone che non
16
I farmaci di prima scelta per l'emicrania
sono gli antinfiammatori e i triptani. Questi
ultimi non possono essere assunti
da persone che superano i 65 anni
e hanno controindicazioni cardiovascolari.
Indicato per il
trattamento locale di:
contusioni
distorsioni
dolori muscolari
strappi
torcicollo
E’ un medicinale a base di ibuprofene sale di lisina che può avere effetti indesiderati anche gravi. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Autorizzazione del 02/04/2013.
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PRIMO PIANO - CEFALEE
zione e quando, invece, è opportuno andare dal medico? «Questa
cefalea si può curare con farmaci
antidolorifici di automedicazione
per un massimo di 15 giorni al
mese» sottolinea Martelletti «e se
ci si accorge che ci si sta avvicinando al limite delle due settimane, anche senza superarlo, è
Rapidità d’azione
e tollerabilità:
sono questi i requisiti
principali che deve
avere un buon
antidolorifico
per il mal di testa.
opportuno rivolgersi al proprio medico o a un centro cefalee».
Anche se condividono la stessa
classe farmacologica, gli antinfiammatori non steroidei (Fans)
CHE FARE
SE VIENE DI NOTTE
usati per contrastare questo tipo di
Svegliarsi nel cuore della notte con la testa che sembra scop-
mal di testa non sono tutti uguali.
piare è un’esperienza davvero brutta. Lo sa bene chi soffre
«Le caratteristiche principali che
di cefalee notturne, un particolare tipo di mal di testa che
deve avere un buon antidolorifico»
può essere causato da disturbi del sonno, ma sul quale non
illustra l’esperto «sono due: la ra-
si sa moltissimo.
pidità d’azione e un buon profilo
Esistono casi di cefalee a grappolo che insorgono mentre
di tollerabilità». Perché quando si
dormiamo, così come emicranie e cefalee di tipo tensivo che
ha mal di testa, il dolore deve an-
ci svegliano nel bel mezzo del sonno. Si pensa che durante
darsene in fretta e con un rischio
la fase Rem del sonno vengano attivate alcune strutture del
minimo di effetti collaterali.
cervello che sono responsabili della comparsa del dolore.
È importante intervenire subito,
Anzitutto occorre capire, per quanto possibile, la causa con
all’inizio della crisi di cefalea ten-
uno specialista delle cefalee, il quale oltre a prescrivere la te-
siva. «Inutile aspettare, meglio as-
rapia più adatta può anche consigliare alcuni espedienti per
sumere subito il farmaco non
ridurre il rischio di attacchi, come per esempio non mangiare
appena si avverte il dolore». In
carne a cena, perché ricca di tirosina, e non praticare attività
questo modo sarà più semplice al-
fisiche o mentali impegnative prima di andare a dormire.
leviare il fastidio.
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completa: Papaina, Bromelina, Lattasi, Cellulasi, Amilasi e Lipasi, che viene
rilasciata nell’arco di 60 minuti nello stomaco e nel primo tratto dell’intestino
tenue. Favorisce la digestione del lattosio, del latte e derivati, delle proteine, dei
grassi e delle fibre vegetali. L’azione digestiva è completata da due estratti
vegetali specifici Phyllantus niruri e Fumaria officinalis e Vitamina PP, per
aiutare anche il riequilibrio della funzionalità gastrica e renale e favorire i fisiologici processi di depurazione.
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attivi, Curcuma longa e Superossido dismutasi (estratta da melone), vengono
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PREVENZIONE
DISTURBI ALLA TIROIDE
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Di Monica Oldani
LA
CENTRALINA
DEL METABOLISMO
Sono le donne le principali vittime
di numerose patologie della tiroide,
una ghiandola molto importante
per il funzionamento dell’organismo.
I disturbi della tiroide sono molto diffusi e in costante aumento: sia le disfunzioni lievi, che manifestandosi in
modo sfumato possono passare inosservate per anni, sia le patologie più
rilevanti, come i tumori, che, invece,
vengono diagnosticati con sempre
UN “PAPILLON”
CHE PRODUCE ORMONI
cause di questa crescente vulnerabili-
La tiroide è situata alla base del collo, anteriormente. Ha la forma di una
tà di una delle ghiandole più impor-
farfalla (di circa 20 grammi) posata ad ali aperte all’altezza della laringe e
tanti del nostro organismo?
dei primi anelli della trachea.
Tra quelle meglio conosciute: la ca-
È una ghiandola di tipo endocrino, di quelle, cioè, che immettono gli or-
renza di due minerali essenziali al suo
moni prodotti direttamente nel circolo sanguigno, in modo tale che pos-
funzionamento, lo iodio e il selenio. Tra
sano raggiungere rapidamente gli organi nei quali svolgono la propria
quelle che stanno acquisendo un
azione.
peso considerevole negli ultimi anni:
I principali ormoni tiroidei sono la tiroxina (T3) e la triiodotironina (T4), che
il contatto con sostanze tossiche pre-
esercitano effetti di vitale importanza sul metabolismo di tutti i tessuti dell’organismo, influenzandone lo sviluppo nel periodo fetale e nell’infanzia
e il funzionamento per il resto della vita. Dall’azione degli ormoni tiroidei
dipendono, infatti, la maturazione e i continui adattamenti fisiologici del
sistema nervoso centrale, dell’apparato cardio-circolatorio, degli organi riproduttivi, dell’apparato gastro-intestinale, dei centri respiratori, del sistema
emopoietico, da cui originano le cellule del sangue (globuli rossi, globuli
bianchi, piastrine), dell’apparato muscolo-scheletrico.
Alcune cellule specializzate della tiroide (cellule C) secernono, invece, la
calcitonina, un ormone coinvolto nel metabolismo del calcio, che è presente in molti animali (mammiferi, uccelli, rettili e pesci), ma il cui ruolo
nell’uomo è ancora poco conosciuto.
L’attività della tiroide viene modulata in base alle necessità dei vari organi
tramite gli ormoni regolatori prodotti, all’interno dell’encefalo, dall’ipotalamo (ormone TRH) e dall’ipofisi (ormone TSH). I livelli degli ormoni T3, T4
e TSH nel sangue forniscono un’indicazione del funzionamento della tiroide.
maggiore frequenza. Ma quali sono le
senti nell’ambiente e, soprattutto,
l’esposizione a radiazioni (materiali radioattivi inquinanti, radioterapie, esami radiologici ripetuti).
Le malattie della tiroide colpiscono di
preferenza il sesso femminile, per ragioni non del tutto chiare. Per le forme infiammatorie più comuni (tiroiditi
croniche) il motivo è la maggiore predisposizione femminile per le malattie autoimmuni. Altri fattori di rischio
ipotizzati sono gli effetti degli estrogeni
sui livelli di ormoni tiroidei e sull’eliminazione di iodio con le urine, in particolare per tutta la durata dell’età fertile e ancor più in gravidanza.
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PREVENZIONE - DISTURBI ALLA TIROIDE
IODIO E SELENIO PER MANTENERLA IN SALUTE
La tiroide funziona correttamente se può disporre di sufficienti quantità di due micronutrienti
essenziali: lo iodio, che è un elemento costituente degli ormoni T3 e T4, e il selenio, che ha un
ruolo coadiuvante nella sintesi degli ormoni stessi e, inoltre, contribuisce a proteggere le cellule della ghiandola dai danni ossidativi.
Entrambi gli elementi sono presenti nell’ambiente, ma penetrano nell’organismo principalmente
attraverso gli alimenti: sono contenuti in considerevoli quantità negli organismi marini (alghe,
pesci, crostacei), ma anche nella carne, nei latticini, nelle uova e nei prodotti di origine vegetale (benché in misura variabile a seconda della loro concentrazione nei terreni di coltivazione).
Buone fonti di selenio sono, inoltre, alcuni semi oleosi (noci del Brasile, arachidi, semi di girasole, pistacchi), i semi di senape e di chia, i funghi e il lievito di birra.
Per quanto riguarda lo iodio è, tuttavia, molto diffusa una condizione di carenza, per cui ne è
stata autorizzata l’integrazione alimentare attraverso l’introduzione in commercio di sale da cucina addizionato (sale iodato).
L’assunzione di adeguate quantità (purché non eccessive) di iodio rappresenta una misura valida ai fini della prevenzione delle patologie tiroidee e, per le donne, un provvedimento di fondamentale importanza durante la gravidanza e l’allattamento al seno, per salvaguardare il neonato dai gravi effetti del ridotto funzionamento della tiroide durante lo sviluppo (ipotiroidismo
congenito). Il fabbisogno giornaliero di iodio - cioè la quantità che garantisce una corretta sintesi degli ormoni tiroidei- è pari a 150 microgrammi per la popolazione generale e a 175-200
microgrammi per le donne in gravidanza e allattamento.
SE LA GHIANDOLA
SI AMMALA
e al caldo nell’ipertiroidismo);
Ipotiroidismo
e ipertiroidismo
danno in genere
sintomi specifici
da non sottovalutare.
roidismo, cute calda e umida, invece,
mento generalizzato dei processi
dotta efficienza delle funzioni cogni-
Possono talvolta insorgere anche ir-
metabolici, se la ghiandola non pro-
tive nell’ipotiroidismo (rallentamento
regolarità mestruali nelle donne ed
Una malfunzionamento della tiroide
può dare inizialmente disturbi lievi e
generici. Quando diventano più rilevanti, le manifestazioni cliniche sono
per la maggior parte legate agli ef-
• modificazioni della cute e degli annessi (pelle fredda e secca nell’ipotinell’ipertiroidismo, fragilità di unghie
e capelli in entrambe le forme);
• disturbi intestinali (stipsi nell’ipotiroidismo, diarrea nell’ipertiroidismo).
fetti degli ormoni tiroidei: rallenta-
duce ormoni in quantità adeguata
del pensiero, perdita di memoria, dif-
eiaculazione precoce negli uomini,
(ipotiroidismo), e accelerazione degli
ficoltà di concentrazione) e attivazio-
nonché alcune manifestazioni tipiche
stessi se, al contrario, ne produce in
ne psicomotoria (nervosismo, insonnia,
delle patologia tiroidea. Come, per
eccesso (ipertiroidismo).
inquietudine) nell’ipertiroidismo, e va-
esempio, il mixedema, un ispessi-
I sintomi più eclatanti sono:
riazioni del tono dell’umore (depres-
mento con ritenzione di liquidi sotto
• variazioni del peso corporeo (au-
sione, sbalzi) in entrambe le forme;
pelle e oftalmopatia basedowiana -un
menta nell’ipotiroidismo, si riduce
• alterazioni cardiovascolari (bradi-
rigonfiamento del tessuto retrostante
nell’ipertiroidismo);
cardia nell’ipotiroidismo e tachicardia
i bulbi oculari, che di conseguenza di-
• stanchezza e debolezza muscolare,
nell’ipertiroidismo);
ventano sporgenti- associata per lo
soprattutto nell’ipotiroidismo;
• disturbi della termoregolazione (in-
più a ipertiroidismo nel morbo di Gra-
• alterazioni neuro-psichiche, con ri-
tolleranza al freddo nell’ipotiroidismo
ves-Basedow.
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ADOLESCENZA
STRESS DA RIENTRO
Settembre:
di nuovo
sui libri, ma
senza fatica.
TUTTI
A SCUOLA:
LE VITAMINE AIUTANO
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Di Nicoletta Limido
IL SORRISO È CONTAGIOSO
I vostri figli faticano ad alzarsi, sono svogliati e non ne vogliono saPer gli adolescenti, tornare a scuola
pere di riprendere la scuola? Non sono gli unici. Anche per la gran
può essere un vero stress. La mattina
parte degli adulti, tornare alla vita “normale” dopo le vacanze è un
sono irritabili e stanchi come se non
vero e proprio stress.
fossero stati mai in vacanza. Per aiu-
Domattina, allora, provate a guardarvi allo specchio appena vi siete
tarli è utile accompagnarli alla ripresa
alzati. È molto probabile che, come succede a molti di noi, l’imma-
delle attività scolastiche con alcune
gine rifletta uno stato d’animo poco sereno: niente di grave. Sorri-
semplici regole e fornendo loro il
dete. Perché se l’umor nero è contagioso, per fortuna lo è anche
giusto carburante per il corpo e per la
l’allegria. Perciò stampatevi in viso il vostro più bel sorriso e prose-
mente.
guite con la routine mattutina.
PORTARSI AVANTI È UTILE
University of California (e non solo per loro) il sorriso -e la felicità che
Potrebbe sembrare banale, ma per gli studiosi dell’Harvard and the
La parola d’ordine è: gradualità. Al-
rappresenta- sembra propagarsi tra persone che appartengono a
meno una settimana prima dell'inizio
uno stesso gruppo sociale, come se fosse un vero e proprio virus.
della scuola, bisogna convincerli ad an-
Svegliandosi in un ambiente sereno, i ragazzi si alzeranno senza il
dare a letto all’orario opportuno. E
muso imbronciato e con più voglia di fare.
quando sarà il momento, prepariamo
la sera prima lo zaino con tutto il necessario, così che la mattina possano
prendersela con comodo. Per sconfiggere la sindrome da rientro è poi essenziale l’attività fisica: contrasta l’umore nero, il nervosismo e l’irritabilità. Difficile a volte, perché a settembre spesso prende il sopravvento la sedenta-
Va posta
molta attenzione
all’alimentazione
degli studenti
in questo periodo.
li per la memoria e l’apprendimento.
Magnesio e calcio, in particolare, migliorano la qualità del sonno, riducendo i risvegli notturni. Anche l’acqua è importante: la quantità ideale è
almeno un litro e mezzo al giorno.
rietà, ma basta trovare uno sport di-
battere lo stress e aiutare le funzioni
vertente, gradevole e che possa esse-
cerebrali. Proprio quello che ci vuole
DAGLI INTEGRATORI
QUELLA MARCIA IN PIÙ
re svolto con regolarità tutto l’anno.
per contrastare l’apatia e la svoglia-
Nei periodi di maggiore stress, come,
Fondamentale anche la prima cola-
tezza. Antiossidanti, come la vitamina
per l’appunto, quello del rientro a
zione. Ci vogliono i carboidrati, meglio
C, ma anche le vitamine del gruppo
scuola, le richieste del nostro organi-
se a basso indice glicemico, e frutta.
B (specie, B1, B2, B6, B12), sosten-
smo aumentano e non sempre è
Quest’ultima, grazie all’elevato con-
gono il funzionamento del sistema
possibile farvi fronte soltanto con una
tenuto in antiossidanti, protegge le cel-
nervoso e combattono cali di atten-
dieta -per quanto variegata- e con
lule del cervello dall’azione negativa dei
zione e di memoria, poiché contri-
uno stile di vita sano. Esiste, però, la
radicali liberi. Anche durante la gior-
buiscono alla produzione di energia
soluzione adatta a queste “emer-
nata è bene fornire all’organismo
e partecipano alla sintesi dei neuro-
genze”. Sono gli integratori multivi-
tutti i nutrienti essenziali, come vita-
trasmettitori. Infine la vitamina A: fa-
taminici.
mine, sali minerali e proteine.
vorisce i processi di apprendimento e
La scelta oggi è molto ampia e se ne
memorizzazione, oltre che essere ne-
possono trovare anche di formulati
COSÌ TOGLI DI MEZZO
APATIA E SVOGLIATEZZA
cessaria per supportare la vista.
appositamente per venire incontro
Prestiamo anche attenzione a fornire
alle esigenze di bambini e ragazzi:
Innumerevoli studi hanno messo in
adeguate quantità di minerali, so-
contengono il giusto mix di micronu-
evidenza che un corretto apporto di
prattutto magnesio, potassio, ferro,
trienti essenziali, importanti per il loro
alcune vitamine è in grado di com-
calcio e zinco, anch’essi indispensabi-
sviluppo fisico e mentale.
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DISTURBI & PATOLOGIE
MEDICINA NUCLEARE
Parlare di nucleare evoca spesso paure e timori. Perché
tutti noi associamo questa parola al terribile uso in campo
bellico che si è fatto in passato. E anche alle tragedie più
recenti, di Cernobyl e Fukushima, dove incidenti ai reattori nucleari hanno prodotto danni di dimensioni drammatiche alla popolazione e all’ambiente. Si parla poco, invece, dell’uso della radioattività in medicina. Eppure negli
ultimi anni questa disciplina ha visto crescere la propria importanza. Ne parliamo con Onelio Geatti, presidente dell’Associazione italiana di medicina nucleare (Aimn).
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Pagina 27
Di Massimo Barberi
RADIOATTIVITÀ
AMICA
Fa ancora paura, la parola «nucleare».
Eppure, al di là degli usi bellici o energetici,
da alcuni anni le radiazioni sono utilizzate
con successo anche in diversi campi della medicina.
Di che cosa si occupa la medicina
è diventato, negli ultimi anni, sempre
nucleare?
più importante grazie soprattutto allo
Sono due i principali capitoli della
sviluppo delle tecnologie. In genere il
medicina nucleare: la diagnostica e la
medico nucleare lavora all’interno di
terapia. Il primo è sicuramente quello
team multidisciplinari e i suoi ambiti
più sviluppato e di più frequente uti-
sono moltissimi. Opera a 360 gradi
lizzo. Si affianca alla radiologia inte-
su diversi campi della clinica.
grando le informazioni che da essa si
ricavano per comprendere meglio il
Ci può fare qualche esempio?
quadro clinico di una patologia.
In diagnostica, il medico nucleare è
Il secondo capitolo è quello della te-
essenziale nello studio delle altera-
rapia, definita radiometabolica in
zioni ossee, della funzionalità renale,
quanto si basa sul principio che l’ir-
della funzione tiroidea, della perfu-
radiazione viene portata diretta-
sione cerebrale, nella diagnostica
mente nel tessuto da irradiare grazie
della malattia di Parkinson.
alle caratteristiche chimiche e biochi-
Interviene anche nella diagnosi di al-
miche del radiofarmaco impiegato. Il
cune patologie infiammatorie, come
quale, in virtù delle proprie capacità
le infezioni legate a una protesi
di emettere radiazioni ovvero di irra-
d’anca. Il ricorso alla medicina nu-
diare, colpisce le cellule ammalate, di
cleare è necessario per avere un qua-
fatto risparmiando i tessuti sani.
dro preciso della situazione e, quindi,
Onelio Geatti
Presidente dell’Associazione
italiana di medicina nucleare
(Aimn)
intervenire in modo adeguato.
Chi è e di che cosa si occupa esattamente il medico nucleare?
Lavorare con materiale radioat-
È uno specialista esperto di fisiopa-
tivo non è pericoloso?
tologia e di radiobiologia. Il suo ruolo
No, purché si rispettino alcune re-
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DISTURBI & PATOLOGIE - MEDICINA NUCLEARE
METASTASI OSSEE:
ORA C’È UN RADIOFARMACO
Le metastasi ossee sono una complicanza di diversi tumori, in particolare quello alla prostata negli stadi avanzati.
La terapia convenzionale si basa sull’uso di chemioterapici o di inibitori ormonali. «Di recente è stato messo in commercio un radiofarmaco»
spiega Onelio Geatti «capace di irradiare con particelle alfa, in modo
selettivo, l’osso in cui sono presenti metastasi». I primi studi hanno dimostrato che questa terapia prolunga l’aspettativa di vita dei pazienti
con metastasi ossee da carcinoma prostatico. «Questo farmaco è sicuro,
perché irradia sostanzialmente le ossa, risparmiando gli altri tessuti».
gole comportamentali. Il medico nucleare ha una formazione ben precisa
e approfondita, che gli consente di
operare con le radiazioni senza rischi. Ovvero, il nostro lavoro non
comporta più rischi di qualunque altra professione. Esistono, poi, negli
I radiofarmaci
alfa emittenti
sono l’ultima
frontiera
della ricerca.
ospedali, protocolli in cui è definito in
nella cura delle sinoviti sono utilizzati
radiofarmaci. Di recente, poi, sono
stati sviluppati farmaci in grado di
emettere particelle alfa, e questo è
un grosso passo avanti.
Come mai?
Perché le particelle alfa hanno una
maniera puntuale come operare per
E in terapia?
elevata capacità di irradiare, ma lo
garantire il massimo della sicurezza
In terapia, invece, la componente
fanno in modo mirato. Sono efficaci
sia nei confronti del personale ospe-
“radio” viene scelta in relazione alla
e a basso rischio, basta un foglio di
daliero, sia verso i pazienti.
sua capacità di erogare radiazioni in
carta per bloccarle. Quindi agiscono
quantità elevate in quel punto pre-
trasferendo una notevole quantità di
Prima ha parlato di radiofarmaci:
ciso dove la componente “farmaco”
energia sul bersaglio che devono col-
che cosa sono esattamente?
l’ha portata. In questo modo si evita
pire, per esempio il tumore, lasciando
Sono molecole bivalenti, cioè com-
di irradiare gli altri tessuti.
integri i tessuti circostanti.
maco” è quella che, grazie alla sua
Quali sono gli ambiti terapeutici
Quali sono i possibili scenari fu-
poste da due parti. La parte “farstruttura chimica particolare, si di-
in cui sono impiegati?
turi per la medicina nucleare?
stribuisce e si concentra in alcuni pre-
Da oltre 70 anni usiamo radiofarmaci
Nei prossimi anni assisteremo a un
cisi tessuti dell’organismo. In parole
nella cura di diverse patologie della ti-
notevole sviluppo nell’ambito tera-
povere, è la componente del radio-
roide, da quelle benigne - come
peutico della medicina nucleare. E
farmaco che gli consente di arrivare
l’ipertiroidismo - a quelle maligne -
credo che i protagonisti di questo svi-
sull’obiettivo che intendiamo visua-
come il carcinoma della tiroide - con
luppo saranno i radiofarmaci alfa
lizzare o trattare. La parte radioattiva,
risultati estremamente efficaci. Ci
emittenti di cui parlavo prima. Questo
è in grado di localizzare o irradiare il
sono, poi, altri ambiti, più recenti e
perché sono in grado di agire in ma-
tessuto ammalato. In ambito dia-
magari meno conosciuti, che sono,
niera estremamente selettiva sul ber-
gnostico, tali radiazioni hanno carat-
però, particolarmente interessanti.
saglio. Sono convinto che presto
teristiche tali da non danneggiare i
Per esempio, sempre in oncologia,
avremo a disposizione diversi farmaci
tessuti, perché ci servono per rica-
nel trattamento di alcuni tumori neu-
di questo tipo e saremo in grado di
vare informazioni su “come sta” un
roendocrini. Oppure nella terapia del
ampliare l’offerta terapeutica per
determinato organo o tessuto.
dolore da metastasi ossee. Anche
tante patologie.
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Rosso e potente
Solo
Senza
Oceani
Elevato
1 capsula Antiossidante
incontaminati assorbimento Omega-3 retrogusto al giorno
naturale
di pesce
Red Oil
™
Olio di pesce
Red Oil
Il percorso
della vitalità
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ATTIVITÀ FISICA
MUSCOLI E ARTICOLAZIONI
Affrontare e superare
la sindrome da rientro
è possibile: basta
non lasciarsi andare
alla pigrizia e fare
un po’ di attività fisica.
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Pagina 31
Di Andrea Carlini
AUTUNNO,
È TEMPO
DI
SPORT
Se non siamo ben
allenati, facciamo
attenzione a muscoli
e articolazioni: basta
poco per farsi male.
per una partitella con amici. I più
sportivi possono dedicarsi ogni
giorno al jogging o alla palestra,
l’importante è non arrendersi alla
poltrona e alla tivù. Il momento
LE ATTIVITÀ
CHE TIRANO
DI PIÙ
ideale per l’attività fisica è, in ogni
caso, la mattina presto.
• Piloxing. È un ibrido tra il pilates e la box. Serve a rinforzare
l’autunno, le giornate si accorciano,
SE NON SEI ALLENATO,
STAI ATTENTO A…
e distendere quei muscoli che
le temperature scendono. E pun-
Chi non ha il pallino dello sport do-
luppa l’agilità nei movimenti.
tuale, come ogni anno, arriva la sin-
vrebbe fare attenzione a non esage-
• Drum fit. Non è la solita ae-
drome da rientro, quell’insieme va-
rare. Ci vuole molta cautela: se gli
robica, è molto più divertente,
riegato di piccoli disturbi che, chi più
sforzi intensi o prolungati sono oc-
perché a questa associa danza e
chi meno, riguardano ognuno di noi.
casionali possono insorgere stira-
percussioni. Consiste in piega-
Cattivo umore, un po’ di ansia, irri-
menti, distorsioni, tendiniti e dolori
menti e step percuotendo un
tabilità, poca voglia di fare, fatica ad
muscolari di vario genere. E quando
tamburo. Serve a migliorare la
alzarsi dal letto. Sono questi i sintomi
non sono ben allenati, i muscoli
flessibilità e la coordinazione.
più comuni, che colpiscono, secondo
hanno un brutto difetto: non aiu-
• Kickasana. Unisce Thai-bo-
recenti dati Istat, circa un italiano su
tano come dovrebbero a tenere
xing, yoga e danza classica. In
dieci.
salde le articolazioni. Basta un mo-
pratica racchiude la meditazione
vimento sbagliato o brusco oppure
dello yoga, le tecniche di auto-
Stiamo lentamente scivolando nel-
DIAMOCI UNA MOSSA
PER TORNARE IN FORMA
non usiamo molto. In più svi-
una caduta, anche banale, per cau-
difesa tipiche del Thai-boxing e
sare una distorsione.
lo stretching.
È fondamentale in questo periodo
In tutti questi casi, è sufficiente il ri-
• Hot yoga. Si eseguono 26
fare attività fisica, perché aiuta a
poso e l’applicazione di una pomata
posizioni yoga (asana) in un am-
fronteggiare meglio la stagione
antidolorifica. I principi attivi più uti-
biente riscaldato a 40 gradi di
fredda e a mantenere l’organismo in
lizzati per dolori muscolari e artico-
temperatura. Il caldo favorisce la
perfetta salute.
lari sono i Fans, come per esempio
dilatazione dei capillari e l'af-
Non serve chissà che, basta fare lun-
quelli a base di ibuprofene sale di li-
flusso del sangue in tutti gli or-
ghe passeggiate a piedi oppure in
sina al 10%: garantiscono un buon
gani, muscoli inclusi, favorendo
bicicletta, andare a nuotare in pi-
livello di assorbimento, riducendo il
così l’eliminazione delle tossine.
scina, prenotare il campo da tennis
rischio di effetti collaterali.
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Pagina 32
Di Michaela K. Bellisario
PERSONAGGI
Settembre è sempre un po’ come tornare a scuola. Si torna carichi
dalle vacanze pieni di propositi per l’autunno. C’è chi pensa alla
dieta, chi alla palestra, chi a un nuovo lavoro. Come Fabrizio Frizzi.
Che torna alla guida del programma “l’Eredità”, quiz-campione di
ascolti su Rai 1, dopo la staffetta in primavera con Carlo Conti. Un
volto rassicurante e super conosciuto dagli italiani.
Stare con mia figlia è qualcosa di miracoloso:
Carlo Conti è stato originale
nel propormi “l’Eredità”.
Ha scelto la diretta degli Oscar
Tv per chiedermi se volevo fare
staffetta con lui: io conducevo,
Carlo era premiato e un minuto
prima della sigla mi ha detto
che aveva una proposta da farmi
dopo quella di partecipare
a “Tale & Quale show”.
Sono andato in onda
con una curiosità pazzesca.
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Ho un bel rapporto con le fan: Arianna mi seguiva
dall’esordio. Non c’è più e a lei dedico il mio impegno
Felice, Fabrizio, di tornare in te-
de “l’Eredità” si tratta di entrare in
Sente un po’ di tensione?
levisione?
una squadra già fatta. A ripartire a
La tensione è la mia benzina e credo
Sono sempre contento di poter fare
settembre è Carlo, il pilota ufficiale
sia il propulsore di chiunque faccia il
il mio lavoro, condurre un program-
e pluridecorato. Quando sentirà che
mio mestiere. A proposito di primo
ma, ma anche idearlo, prepararlo,
il casello di Sanremo si avvicina, sarò
giorno di scuola, il 22 settembre dal
verificare se e quanto piace. Nel caso
pronto a dargli il cambio.
Cortile d’Onore del Quirinale ho condotto su Raiuno “Tutti a scuola”, la
nona edizione con il Presidente Napolitano. Ne ho già fatte cinque
anche con il Presidente Ciampi.
Altri progetti Tv all’orizzonte?
Stiamo studiando nuovi format per la
prima serata, facendo attenzione a
mirare bene e a non fare le cose con
con lei passa subito tutta la stanchezza
A mio agio, nel mondo
dei grandi ascolti
Fabrizio Frizzi ha fatto la tv degli ultimi 25 anni, ma a quale programma è
più legato? «Li amo tutti, anche quelli in cui ho rischiato di naufragare. Il
giorno della prima di “Per tutta la vita 2.0” (settembre 2012) -che è stato
un disastro dal punto di vista degli ascolti- avevo appena saputo che stavo
aspettando un figlio... E comunque andando in onda con un programma
old fashion di mercoledì, contro Juve-Chelsea e le fiction di Garko, a solo 7
giorni dal grande successo di Miss Italia, ho dimostrato uno spirito aziendale
da medaglia d’oro. Forse il programma a cui sono più legato è, comunque
sia, “Scommettiamo che”: divertente, iper spettacolare, con ospiti pazzeschi, mi ha portato per mano nel mondo dei grandi ascolti».
Tra gli altri, Frizzi ha anche lavorato con bellissime showgirl, da Valeria
Mazza alla allora sconosciuta Belen Rodriguez. Mai una tentazione, gli abbiamo chiesto? «Ho sempre avuto un rapporto sereno con le mie partner,
sereno e mai invadente. Se ci vediamo con Valeria e con Belen ci si saluta
come vecchi amici, ma non ho i loro numeri di cellulare. Ho, invece, costruito un rapporto quasi fraterno con Milly Carlucci, con cui ho condiviso
6 edizioni di “Scommettiamo che...”, con Romina Power, con cui ho vissuto
tre edizioni di grande successo di “Per tutta la vita”, e con Elsa Di Gati, che
è stata come una sorella in tutto il periodo di Rai 3 in “Cominciamo bene”».
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PERSONAGGI - FABRIZIO FRIZZI
Concentrazione
e trasparenza
Non fa gesti scaramantici e non ha rituali ripetitivi portafortuna. Fabrizio
Frizzi ci spiega che «L’unico amuleto è essere ben preparati e costruire
una concentrazione che mi faccia esprimere al meglio. Non si possono
buttare le occasioni». Ma mai stato in difficoltà in diretta una volta,
possibile? «Essere in tensione è il sale della diretta tv ed è il momento
in cui riesco a tirare fuori il meglio di me. Mi è capitato durante “Miss
Italia” del 1999: avevamo appena dato il via al televoto per le 12 semifinaliste e, durante una sfilata, mi ero accorto che qualcosa non andava. Cosa
fare? Sono tornato in onda e ho raccontato la verità, chiedendo di ripartire
con le votazioni. Il regolamento del concorso non prevedeva questa soluzione
e ho avuto i miei problemi con gli avvocati della manifestazione. Sono andato
avanti comunque, senza scaletta nè copione. Alla fine nessuno mi ha detto
grazie, ma il presidente di giuria era Alberto Sordi e mi ha ripagato di tutto».
troppa fretta. Si sa, raramente è una
mone da Carlo sto già cominciando
naria, con una libertà creativa degna
buona consigliera.
a rimettermi in forma, con attenzione
dei compositori dodecafonici.
a non esagerare con i cibi, con un po’
Che cosa ha provato la prima
di corsa e sedute di salto alla corda.
volta davanti alla telecamera?
Quanto è social?
Sono attivo sia su Facebook sia su
Ogni volta è una nuova emozione,
Si spalma la crema idratante?
Twitter e seguo personalmente i miei
una gioia, certo anche un trauma. La
Quando me ne ricordo sì, anche per-
profili: è un modo straordinario per
mia prima volta è stata a Bordighera
ché quando si superano i 25 anni,
confrontarsi e rimanere informati.
per il primo collegamento esterno
come mi è capitato di recente, trat-
Frequentare i blog televisivi aiuta, an-
con “Il Barattolo” (Rai 2, ottobre
tare bene la pelle del viso fa la diffe-
che a superare ogni forma di perma-
1980): ero reduce dal classico pranzo
renza.
losità: al confronto le critiche di Aldo
Grasso diventano delle carezze di af-
in cui ti coccolano e ti fanno sentire a
fetto puro.
casa, così avevo mangiato e bevuto
Baglioni, De Gregori o Jovanotti?
troppo. Al momento del collega-
Non faccio più classifiche. Sto ascol-
mento mi sono presentato eccessiva-
tando l’ultimo lavoro dei Coldplay, di
Fa molta beneficenza, ha condotto
mente disinvolto. Agitavo i fogli del
Cremonini e l’album del trentennale
Telethon per tanti anni: ha mai
copione con la forza delle bracciate
di Luca Carboni. E il cd dei finalisti di
verificato se poi i progetti siano
di Federica Pellegrini, con la mia com-
“Musicultura”, un festival che pre-
stati effettivamente attuati?
pagna di lavoro Roberta Manfredi
sento da 6 anni.
Sono onorato di essere utile agli altri.
che cercava pazientemente di non
Telethon ogni anno riporta quello che
soccombere alla mia vivacità. Un ri-
Fabrizio Frizzi canta sotto la doc-
è stato fatto e dettagli su come sono
cordo molto tenero.
cia?
stati spesi i soldi raccolti. La cosa stra-
Quando sono sereno, canto, anche
ordinariamente paradossale è che, se
Propositi personali per l’autunno:
senza accorgermene. Ora insegno a
magari per una volta non ti rendi di-
dieta, palestra, più relax?
mia figlia a elaborare melodie: mi se-
sponibile, cominciano a dire che sei
Per essere pronto a prendere il testi-
gue e formiamo una coppia straordi-
insensibile. E pazienza.
34
C’è una partita che
non possiamo perdere...
Foto: Helder Tavares/ActionAid
...quella contro la povertà
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è facoltativo, ma in mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; f) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi all’indicato responsabile per conoscere i Suoi dati, verificare le modalità del trattamento,
ottenere che i dati siano integrati, modificati, cancellati, ovvero per opporsi al trattamento degli stessi e all’invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei miei dati.
Data e luogo
Firma
ActionAid Via Broggi 19/A, 20129 Milano - Tel. 02 742001 - [email protected] - actionaid.it
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OFTALMOLOGIA
INTERVISTA
L’occlusione
della vena centrale
della retina è una
patologia tipica
della terza età.
Oggi esistono farmaci
in grado di curarla.
36
Insieme alla retinopatia diabetica, è una delle principali
cause di perdita della vista nelle persone anziane. Stiamo
parlando dell’occlusione della vena centrale della retina, in
sigla CRVO, dall’inglese “central retinal vein occlusion”.
Fino a pochi anni fa, le speranze di curarla erano scarse.
Oggi esistono farmaci e trattamenti in grado di mettere un
freno alla sua evoluzione. Ne parliamo con Antonio Polito,
dirigente medico di struttura semplice, responsabile del servizio di Retina Medica, Unità operativa di Oculistica, ospedale Sacro Cuore don Calabria di Negrar (VR).
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Pagina 37
Di Massimo Barberi
RETINA:
QUANDO SI “CHIUDE”
LA VENA CENTRALE
Quanto è diffusa l’occlusione
tico che ne consegue determina un
della vena centrale della retina?
minor apporto di nutrimento e ossi-
È una patologia abbastanza fre-
geno a tutti i settori retinici drenati
quente. Secondo alcuni studi colpisce
dalla vena stessa. C’è un calo signifi-
circa 80 individui ogni milione di abi-
cativo e improvviso della vista. Im-
tanti. Siccome, in genere, è una pa-
possibile non accorgersene, di solito
tologia tipica dell’anziano e insorge
chi è colpito da questa malattia arriva
dopo i 50-60 anni, è probabile che
al Pronto soccorso.
con l’aumento dell’aspettativa di vita
A differenza della retinopatia diabe-
la sua incidenza aumenterà nei pros-
tica, la velocità con cui si perde la
Antonio Polito
Responsabile del servizio
di Retina Medica, ospedale
Sacro Cuore don Calabria
di Negrar, Verona.
simi anni. La CRVO non fa distinzioni
vista è rapida e improvvisa, mentre
di sesso, colpisce in egual misura uo-
nel diabetico avviene per gradi.
particolare la presenza di iperten-
mini e donne. E con retinopatia dia-
Da parte del medico, la diagnosi è
sione, diabete e dislipidemie. A cui
betica, una patologia che interessa
semplice: è presente un quadro of-
vanno aggiunti altri fattori di rischio,
molti diabetici, è una delle principali
talmoscopico del fundus caratteri-
quali fumo di sigaretta, dieta non
cause retinovascolari di perdita visiva.
stico. Difficilmente può essere con-
equilibrata e ricca di grassi di origine
fusa con un’altra patologia.
animale, sedentarietà.
Quante forme esistono?
La prognosi è molto differenziata a
Principalmente due. La più diffusa
seconda di alcune variabili, come la
È possibile fare prevenzione?
(75 per cento dei casi) è la forma non
precocità di diagnosi e la forma, cioè
Sì, seguendo stili di vita sani. Anzi-
ischemica, o perfusa. Per fortuna è
se ischemica o non ischemica.
tutto bisogna smettere di fumare, poi
seguire un regime alimentare ricco di
anche la meno grave, nel senso che
di solito provoca un danno retinico
È una malattia ereditaria?
vegetali, verdure e frutta, in modo da
minore. La seconda è la forma ische-
Sicuramente ci sono componenti ge-
ridurre il rischio cardiovascolare e,
mica, più grave e con minori possibi-
netiche. Chi, per esempio, ha in fa-
quindi, anche il rischio di CRVO.
lità di ripristino dell’acuità visiva persa.
miglia casi di occlusione della vena
centrale della retina ha una probabi-
E per quanto riguarda le terapie?
Quali sono i suoi sintomi?
lità maggiore di andare incontro allo
Fino a qualche anno fa, davanti a
Quando la vena centrale della retina
stesso problema. Poi ci sono i cosid-
questa malattia gli oftalmologi erano
si occlude, è bloccata la fuoriuscita di
detti fattori modificabili, che ricalcano
pressoché impotenti. Non esistevano
sangue dalla retina e il ristagno ema-
quelli del rischio cardiovoascolare, in
terapie in grado di contrastare in
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Pagina 38
OFTALMOLOGIA INTERVISTA
L’OCCHIO UMANO
corpo ciliare
sclera
retina
iride
camera
anteriore
corpo vitreo
ternative della retina. La risoluzione
pupilla
arteria
cornea
nervo
ottico
lente
vena
ora serrata
muscolo retto
mediale
dell’occlusione è spontanea, ma di
solito ci mette alcuni mesi o anni.
Mentre a causare la perdita visiva è
l’edema che si instaura nei primi
mesi, per questo è essenziale contrastarlo da subito con gli anti VEGF.
La terapia può richiedere alcuni anni:
dopo una terapia di attacco, che
consiste in un’iniezione al mese per tre
modo efficace la perdita della vista,
ficaci nel prevenire il glaucoma neo-
o sei mesi, si passa a quella di man-
c’era soltanto il trattamento laser, che
vascolare, la complicanza più temuta.
tenimento, la cui frequenza varia a se-
scongiurava le complicanze gravi,
In genere, infatti, la terapia con corti-
conda dei casi. Dopodiché si effettua
come il glaucoma neovascolare, ma
costeroidi si associa al laser.
un monitoraggio mensile, per il rischio
non migliorava la prognosi visiva. Il
Gli anti VEGF, invece, sono più pro-
di recidiva, che è alto in particolare dal
laser, in pratica, “brucia” la retina pe-
mettenti. Sono le stesse molecole
secondo anno in poi. I controlli devo-
riferica così da salvaguardare quella
usate nel trattamento della maculo-
no essere serrati, perché per il mo-
centrale. Veniva impiegato soltanto
patia senile. Bloccano la crescita di
mento non abbiamo strumenti che ci
nella forma ischemica. Anche oggi si
nuovi vasi sanguigni. E non solo.
aiutino a individuare i pazienti a mag-
Cioè agiscono su più fronti?
invece, non ne avranno.
gior rischio di ricadute da quelli che,
usa, ma soltanto in alcune situazioni.
Oggi quali sono, invece, le terapie?
Sì. Gli anti VEGF sono in grado sia di
Circa tre anni fa sono entrate in com-
bloccare l’edema maculare, il rigon-
Quali sono questi farmaci?
mercio le iniezioni intravitreali, che
fiamento della macula causato dalla
Sono due: ranibizumab e aflibercept.
hanno rivoluzionato la terapia di que-
fuoriuscita di siero, sia di migliorare la
Quest’ultimo è stato approvato in Ita-
sta patologia. Sono due le categorie
perfusione delle aree retiniche ische-
lia, con questa indicazione specifica,
di farmaci impiegate: i corticosteroidi
miche, riducendo lo stimolo neova-
da pochissimo. Entrambi sono anti
e gli anti VEGF, ossia gli inibitori del
scolare. Ma è principalmente l’edema
VEGF, ma il loro meccanismo d’azione
fattore di crescita vascolare endote-
il responsabile del danno visivo. Gli
non è completamente identico. Afli-
liale (VEGF).
anti VEGF e i corticosteroidi lo fanno
bercept si lega con maggiore affinità
regredire, riducendo la perdita visiva.
alle molecole di VEGF, inibendone il
legame con i recettori e, invece di es-
Sono equivalenti?
No, i corticosteroidi sono antinfiam-
Ma in questo modo si interviene
sere un anticorpo come ranibizumab,
matori, sembrano essere meno effi-
sulle conseguenze della CRVO,
è una proteina di fusione di origine
caci degli anti VEGF nelle forme
non sulla causa…
umana in grado di inibire non solo
ischemiche e danno effetti indeside-
Scongiuriamo la perdita della vista in-
tutte le isoforme del VEGF-A, il princi-
rati maggiori. Per esempio, favori-
tervenendo sull’edema. Ma è più che
pale promotore dello sviluppo nuovi
scono la formazione di cataratta e
sufficiente dal momento che la
vasi anomali, ma anche il VEGF-B, re-
aumentano la pressione intraoculare.
causa, ossia l’occlusione della vena
sponsabile della sopravvivenza dei
Per questo sono meno indicati sui pa-
centrale, si risolve da sola. L’organi-
vasi sanguigni. In più è dotato di atti-
zienti giovani e in tutti coloro che
smo, attraverso la formazione e la
vità nei confronti di un altro fattore di
sono a rischio di pressione intraocu-
crescita di circoli sanguigni collaterali
crescita, chiamato PlGF, anch’esso im-
lare elevata. Inoltre non sembrano ef-
di compenso, crea vie di scarico al-
plicato nella formazione dell’edema.
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ESTETICA
NEMICI DELLA PELLE
Opacizza,
spegne colorito
e luminosità,
favorisce le rughe.
I danni della sigaretta
non colpiscono
solo cuore e polmoni,
ma anche l’aspetto
esteriore di chi
cede al vizio.
Il fumo, si sa, fa male. E il pensiero corre subito ai disturbi dell’apparato respiratorio e cardiovascolare e alle malattie dei polmoni. Pochi, invece, pensano anche ai danni che il fumo di sigaretta provoca sulla pelle: nicotina e
tossine della combustione la fanno invecchiare precocemente, favoriscono
la disidratazione, la perdita di luminosità e la comparsa delle rughe.
Tutto questo è causato dall’azione vasocostrittrice della nicotina, che riduce l’afflusso di irrorazione sanguigna nel
microcircolo cutaneo, compromettendo l’ossigenazione del derma e la
normale nutrizione delle cellule
dell’epidermide. Colpevoli i 4.000
composti chimici tossici della
combustione del tabacco, che
colpiscono collagene ed elastina, sostanze indispen-
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Pagina 41
Di Anna Triscotti
BELLEZZA
IN FUMO
STOP A STRESS
E CATTIVI
STILI DI VITA
Non è soltanto il fumo a essere nemico della pelle, perché altre cause ancora possono attentare alla sua salute e
bellezza. La luce del sole, per esempio,
sabili per il tono e l’elasticità cutanea.
mento della temperatura: la pelle ten-
E questa azione è lenta e progressiva:
de a disidratarsi e raggrinzirsi, perdendo
e per fissare il calcio nelle ossa, è re-
i suoi effetti si accumulano con il pas-
la capacità di rinnovarsi e ripararsi. Ma
sponsabile dei processi d’invecchia-
sare degli anni, con intensità propor-
anche la parte superiore del viso ha ri-
mento cutaneo, oltre a causare macchie
zionale al numero di sigarette fumate
velato segni di sofferenza: maggior
scure e sfibrare i capelli. Per non parla-
ogni giorno. E la degenerazione delle
gonfiore delle palpebre superiori e del-
re, poi, dell’eccessiva o scorretta espo-
strutture del derma è destinata a di-
le borse sotto gli occhi. Infine, i ricer-
ventare inarrestabile e irreversibile.
catori hanno riscontrato che il vizio del
fumo causa anche l’ingiallimento e poi
LA RICERCA MADE IN USA
il progressivo grigiore della cute, con
Una riprova dei danni provocati dal
una maggiore comparsa di macchie e
fumo sulla pelle viene da un recente
rughe più o meno marcate.
studio pubblicato sul giornale dell’American society of plastic surgeons,
CORRERE AI RIPARI, SUBITO
effettuato dai ricercatori dell’universi-
Il primo rimedio per evitare danni alla
tà di Cleveland, in Ohio, durante un ra-
salute e alla bellezza della pelle è sem-
duno di gemelli. Coinvolte 79 copie di
plice e parecchio ovvio: smettere di fu-
fratelli eterozigoti e monozigoti, dove
mare. E prima lo si fa, meglio è.
uno fumava da almeno 5 anni e l’al-
Poi si può intervenire sul fronte idra-
tro no. 57 coppie erano formate da
tazione, passandosi sul viso, più volte
donne e l’età media del campione era
al giorno, un tonico detergente asso-
di 48 anni, periodo in cui la pelle in-
ciato a una crema nutriente, mentre
comincia a mostrare i primi segni del
per il contorno occhi è bene ricorrere
tempo. Ebbene, l’attenta analisi del viso
all’uso di creme e fluidi ideati proprio
ha dimostrato che i segni della sigaretta
per la zona perioculare. Particolarmente
erano molto evidenti in chi fumava, so-
utile risulta, infine, integrare questi ri-
prattutto intorno al naso e alla bocca.
medi cosmetici con impacchi e mas-
Notevole, in particolare, il cedimento
saggi che richiamino il sangue all’epi-
delle guance, con il formarsi di sacche
dermide ed esporre ogni giorno la cute
cadenti dallo zigomo verso il mento. Più
all’aria fresca.
marcate rispetto ai non fumatori era-
Allontanare lo stress, dormire almeno
no, poi, le linee di espressione che dal-
7 ore a notte e alimentarsi in manie-
le narici vanno verso i lati della labbra.
ra sana rimangono le regole base. Ma
Sono queste le zone dove la combu-
questo vale per tutto, non soltanto per
stione del tabacco provoca un au-
garantirsi una pelle sana e bella.
così preziosa per il sistema immunitario
sizione, che può addirittura provocare
la comparsa di tumori della pelle. Anche gonfiori, occhiaie e borse scure sotto gli occhi possono essere la conseguenza di troppo stress, alimentazione
scorretta e di cattivi stili di vita.
Come prevenire questi inestetismi o
combatterli al loro apparire? Per quanto riguarda l’esposizione al sole, la regola da seguire è usare sempre adeguati
filtri protettivi e, meglio ancora, prepararsi in anticipo, idratando bene la pelle e stimolando la produzione di melanina, magari ricorrendo a specifici integratori alimentari. In tutti i casi è opportuno seguire, poi, un’alimentazione
a base di verdura e di frutta, soprattutto
agrumi e frutti rossi e arancioni, che contengono vitamina C e che rinforzano i
capillari, producono melanina e svolgono un’azione antiossidante. Non dimenticare, infine, di bere sempre almeno due litri d’acqua al giorno. E per
combattere le occhiaie vale il classico rimedio casalingo: applicare sulla zona
qualche fetta di cetriolo fresco, oppure bustine di camomilla o tè verde, bagnate e fatte raffreddare in frigorifero.
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Pagina 42
PSICHE
IMBROGLIARE L’AVVERSARIO
Quali sono i segnali che possono svelare un bluff sul tavolo
da gioco? Non è necessario essere psicologi per smascherare
chi cerca di imbrogliarci. A poker, ma non solo. L’arte di bluffare è usata, da chi la sa applicare bene, anche nella vita di
tutti i giorni. Sul lavoro, per esempio, ma anche nelle relazioni tra amici e in quelle sentimentali.
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Pagina 43
Di Cristiano Minotti
L’ARTE DEL
BLUFF
Far credere
all’avversario
di avere
in mano
un poker
è un’attività
raffinata.
Non è una bugia, il bluff. Ma non
dei comportamenti umani, delle
è nemmeno una “maschera”, an-
reazioni emotive, della comuni-
che se gli assomiglia parecchio.
cazione non verbale.
Per bluffare non si usano parole
Anzitutto bisogna stare attenti
false e in questo è diverso dalle
agli occhi dell’avversario. In ge-
menzogne. Si usano piuttosto il
nere, chi non sostiene lo sguardo
corpo, gli sguardi, la postura.
può avere qualcosa da nascon-
L’obiettivo è fare in modo che
dere, anche se talvolta il suo com-
l’avversario o l’interlocutore si
portamento può essere esatta-
convinca di cose non vere e van-
mente l’opposto, ovvero sostenere
taggiose per chi lo mette in atto.
in modo evidente lo sguardo. Bisogna fare attenzione agli ecces-
ATTENTI AGLI OCCHI
E NON SOLO...
si e altro elemento essenziale è la
postura: difficile interpretarla se
È usatissimo nel poker perché è
non si conosce bene l’avversario.
un gioco ad alto contenuto psi-
È bene osservare le variazioni
cologico. Richiede una cono-
nella postura: per esempio se
scenza abbastanza approfondita
qualcuno sbilancia il tronco in
avanti o indietro potrebbe na-
LO FANNO SPESSO
ANCHE GLI ANIMALI
scondere qualcosa.
Anche il sorriso è un utile parametro: può, per esempio, ma-
Le condotte bluffanti sono presenti anche nel regno ani-
scherare (o tentare di farlo) il
male, a dimostrazione del fatto che, dal punto di vista evo-
disagio che si prova nel bluffare,
lutivo, in fondo in fondo abbiamo origini in comune.
ma in questi casi è diverso dal so-
Un esempio su tutti: l’istintivo arruffare il pelo. Molti ani-
lito. Poi ci sono le mani: gestico-
mali, mammiferi ma non solo, quando percepiscono un
lare, soprattutto verso di sé, è un
pericolo raddrizzano il pelo per far credere al “nemico”, in
altro segnale d’allarme, così
genere un predatore, che sono più grossi e più forti di
come, toccarsi i capelli, accaval-
quanto siano nella realtà dei fatti. Lo stesso bluff si può os-
lare le gambe, mordersi le labbra
servare anche nell’impennare del cavallo e nel mostrare le
o incrociare le braccia, classici sin-
corna del cervo.
tomi di disagio, di ansia o senso
di colpa. Chi li fa generalmente
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PSICHE - IMBROGLIARE L’AVVERSARIO
IL PIÙ GRANDE BLUFF
DELLA STORIA
“Operazione Mincemeat”: è questo il nome in codice di uno
dei bluff meglio riusciti della storia contemporanea. Riguarda lo sbarco degli alleati in Sicilia, nel luglio 1943: i tedeschi sapevano che ci sarebbe stato uno sbarco nel Sud
Europa, ma non sapevano se sarebbe avvenuto in Grecia, in
Sicilia oppure in Sardegna.
Le spie britanniche fecero trovare ai tedeschi, nel mare di
Huelva, in Spagna, il cadavere del finto maggiore inglese
William Martin, che nella tasca aveva una lettera indirizzata
al generale Alexander, il vice di Eisenhower, contenente i
dettagli dello sbarco in Grecia. Poi fecero trovare una seconda lettera, in cui si descriveva come i servizi segreti alleati avrebbero dovuto far credere ai tedeschi che lo sbarco
sarebbe avvenuto in Sicilia.
In pratica hanno detto il vero sotto forma di inganno, il
modo migliore di bluffare.
Mani, occhi, postura, voce:
sono tanti i modi per svelare
un possibile bluff. Ma bisogna
conoscere bene l’avversario.
verde, quando si vedono le carte, si
vince oppure si perde e tutto finisce
lì. In amore invece -quantomeno in
teoria- quando si scoprono le carte
siamo soltanto agli inizi di una ipotetica relazione. E se, oltre al fumo,
non c’è anche l’arrosto non si fa di
nasconde qualcosa. Grande atten-
biano in realtà può funzionare al
zione andrebbe rivolta anche al tono
poker o in altre situazioni. Ma
certo una bella figura.
della voce: chi mente usa, infatti,
quando si gonfiano le proprie virtù
una tonalità più alta del normale. Se
al primo appuntamento con una
SONO IL CANDIDATO IDEALE
PERCHÉ SO FARE...
ci si accorge che il giocatore avver-
donna, le cose possono prendere
Lo stesso vale nei colloqui di lavoro,
sario fa più pause del solito, utilizza
una brutta piega. Sembra un consi-
dove non pochi candidati tentano la
frasi più brevi e frammentate e im-
glio scontato, ma non è così. Dal
carta di apparire più competenti e
piega qualche istante in più per ini-
momento che non sono pochi co-
brillanti di quanto non siano in re-
ziare una risposta, è probabile che
loro che adottano le tecniche del
altà. Con il risultato di deludere il da-
abbia in mano carte diverse da
bluff anche in queste circostanze.
tore di lavoro non appena si
quelle che lascia intendere.
Pavoneggiarsi al primo approccio,
comincia a lavorare sul serio. E sic-
per esempio, fare i brillanti, magari
come la gran parte dei contratti pre-
AL PRIMO APPUNTAMENTO
È MEGLIO EVITARE
indossando magliette attillate che
vede un periodo di prova, non è
mettono in evidenza i muscoli, è di
proprio un approccio geniale quello
Far credere a chi ci sta davanti di
sicuro un bluff che richiede un certo
di millantare abilità che non si pos-
avere più chance di quante se ne ab-
sforzo. Il problema è che al tavolo
siedono.
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insieme
costruiamobellezza
www.legambiente.it
2015
Siamo al lavoro per costruire un futuro fatto di bellezza, ambiente e coesione sociale. Valorizzando e
facendo conoscere le tante esperienze positive che già caratterizzano il nostro presente e, contemporaneamente, dando vita a campagne, iniziative, progetti partecipati che dimostrino nel concreto che il nostro
Paese può e deve puntare sulla qualità dell’ambiente, sulla cura del territorio, su un’economia a basso
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TERZA ETÀ
NONNI BABY SITTER
I NIPOTI
FANNO BENE,
A PICCOLE DOSI
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Di Gianbruno Guerrerio
I nipotini sono la gioia di tutti i nonni,
i quali possono dare un grande aiuto
alla coppia di genitori con bimbi piccoli.
Ma non sempre è tutto rose e fiori...
re” per tutti: genitori, nonni e nipoti.
hanno un rischio di morte nell'arco di
IL FACILE
STRESS
DELLE NONNE
Ma non è proprio così, soprattutto per
sette anni superiore del 26 per cento.
Lo stress è l'insieme delle risposte delto di equilibrio turbato o messo in for-
un po’ di tempo è, infatti, uno stimolo
TROPPA TENSIONE
NUOCE AL CERVELLO
per attenzione e memoria, quando
Perché, allora, trascorrere tanto tem-
ca. A gestire queste ci pensa l’asse ipo-
l'impegno diventa costante e gravo-
po con i nipoti ha un effetto negati-
talamo-ipofisi-surreni, un meccanismo
A prima vista sembrerebbe un “affa-
pochi o nessun contatto con i familiari,
l'organismo per ripristinare uno sta-
le nonne, che in genere si fanno carico dei nipotini. Se passare con loro
se da una “sfida”, fisica o psicologi-
vo? La ragione, secondo i ricercatori,
di allarme in cui sistema nervoso e or-
è la trasformazione di un rapporto fa-
monale sono in stretto contatto. In
PIÙ “BRILLANTI”
SE A PICCOLE DOSI
miliare e sociale gratificante in una fon-
particolare l'ipofisi, stimolata dal-
te di stress legato a fatica fisica e re-
l'ipotalamo, attiva le ghiandole sur-
Ad appurarlo è uno studio condotto
sponsabilità. Gran parte delle nonne
renali, che producono maggiori quan-
dall'Università di Melbourne che ha va-
intervistate ha lamentato che quanto
tità di cortisolo, l’ormone, appunto,
lutato le capacità cognitive su 186 don-
più si mostravano disposte ad affian-
dello stress.
ne di età compresa tra i 57 e i 68 anni,
care i figli nell'accudimento dei nipo-
Più pericoloso lo stress cronico: se i
so sortisce l'effetto contrario.
120 delle quali erano nonne. Le più
ti, tanto più si trovavano a fronteggiare
fattori che lo generano persistono,
“brillanti” sono risultate le nonne
successive e incalzanti richieste.
anche a bassa intensità, il cortisolo è
che accudivano i nipoti uno o due gior-
Lo stress ha un impatto negativo sul-
costantemente presente in quantità
ni alla settimana. Quelle che trascor-
le prestazioni cognitive soprattutto nel-
elevate, favorendo, tra l'altro, osteo-
revano cinque o più giorni alla setti-
le donne dopo la menopausa: uno stu-
porosi, diabete, atrofia muscolare e
mana con i piccoli hanno ottenuto, in-
dio dell'Università della Ruhr di Bo-
depressione.
vece, punteggi parecchio più bassi. A
chum, in Germania, ha trovato che
Con l'età, il sistema dello stress diventa
“soffrire” sono, in particolare, la me-
uno stress emotivo anche relativa-
meno efficiente e non riesce a rego-
moria di lavoro e la velocità di elabo-
mente lieve riduceva del 10 per cen-
lare perfettamente i livelli di cortiso-
razione del pensiero.
to la capacità di ricordare le informa-
lo. Proprio per questo gli anziani
Altri studi condotti con la risonanza
zioni recentemente acquisite.
sono più sensibili allo stress, soprat-
magnetica funzionale -che permette
Per le nonne è, dunque, un bene fre-
tutto le donne, perché i cambia-
di osservare l’attività delle varie aree del
quentare i nipoti e dare una mano al
menti ormonali che si verificano con
cervello- mostrano che nelle persone
loro accudimento, ma devono stare at-
la menopausa alterano il funziona-
socialmente isolate e senza contatti si
tente a non trasformarsi in baby sitter
mento dell'ipofisi. Il fatto più rilevante
riduce l'attività delle regioni che con-
a tutti gli effetti. Tanto più che anche
è che a sua volta il cortisolo influen-
trollano sia la capacità di assumere il
la salute dei bambini ne soffrirebbe:
za l'attività di alcune regioni cerebrali,
punto di vista di un altro, sia quella di
quelli normalmente accuditi dalle
come l'amigdala, l'ippocampo e la cor-
apprendere. L'isolamento danneggia
nonne hanno una probabilità del 20-
teccia prefrontale, che sono impor-
anche la salute generale: gli anziani che
25 per cento in più di diventare so-
tanti per la memoria.
trascorrono una vita solitaria e hanno
vrappeso od obesi.
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NUTRIZIONE
ACQUISTI CONSAPEVOLI
A fine anno
entra in vigore
un nuovo
regolamento
europeo.
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Di Gianbruno Guerrerio
LA SALUTE
SI LEGGE IN
ETICHETTA
Novità in vista sul fronte delle tabelle nutrizionali.
Sulle confezioni troveremo indicate
molte informazioni: ecco come orientarsi.
Leggere le etichette dei prodotti che si ac-
può essere comunque consumato senza al-
quistano è importante per la salute (ma a
cun rischio per la salute.
volte anche per il portafoglio), ma capire
ture può essere arduo. È in arrivo, però, una
SARANNO INDICATI
ANCHE I GRASSI “CATTIVI”
che cosa realmente significano quelle dicibuona notizia: a fine anno sarà operativo un
Gli ingredienti saranno elencati in ordine de-
regolamento comunitario che cerca di fare
crescente di quantità: il primo è, quindi, quel-
chiarezza.
lo più abbondante, l'ultimo quello che contri-
L’etichetta dovrà contenere la denominazio-
buisce in misura minore al peso. Novità im-
ne dell'alimento, l'elenco degli ingredienti, la
portante, i componenti che possono causare
scadenza del prodotto, le condizioni di con-
allergie devono essere evidenziati con un ca-
servazione e d'uso, il Paese di origine e il luo-
rattere diverso (per dimensioni, stile o colore)
go di provenienza, il nome del produttore, le
e, inoltre, la loro eventuale presenza occasio-
indicazioni nutrizionali e la quantità netta di
nale deve essere espressamente evidenziata con
prodotto, compresa quella sgocciolata per i
una apposita dicitura come, “può contenere
prodotti conservati in liquido.
tracce di...”. Per gli oli e i grassi vegetali va sem-
La prima cosa da controllare è la data di sca-
pre specificata l'origine (olio di palma, di coc-
denza: per i prodotti facilmente deperibili, è
co, grassi idrogenati e via dicendo).
preceduta dalla dicitura “Da consumarsi en-
Grosse novità anche per le tabelle nutrizio-
tro”: rappresenta il limite oltre il quale il pro-
nali: attualmente possono limitarsi a calorie,
dotto non deve essere consumato. Negli al-
proteine, grassi, carboidrati, ma in futuro sa-
tri casi si troverà, invece, la dicitura “prefe-
ranno più ricche, dovendo riportare anche
ribilmente entro” o “Tmc” (termine minimo
acidi grassi saturi (quelli “cattivi” per la sa-
di conservazione): oltre questa data il pro-
lute), zuccheri e sale. A sfuggire a questo ob-
dotto può subire alterazioni organolettiche
bligo (che in alcuni casi slitta al 2016) sono gli
(che interessanno, cioè, sapore e odore), ma
ortofrutticoli freschi, gli alimenti porzionati
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“sul momento” (per esempio dai re-
drati complessi (come gli amidi della
parti del supermercato) e altri pro-
pasta) e che possono creare improv-
dotti come farine, aromi, spezie,
visi picchi di glicemia.
erbe, dolcificanti, gomme da masti-
L'apporto calorico sarà sempre riferito
care, integratori alimentari.
ai 100 grammi o 100 ml di prodotto,
Attenzione: le nuove etichette preve-
ma può essere indicato anche come
dono che non siano indicati soltanto
percentuale del fabbisogno energe-
i carboidrati totali, ma anche gli zuc-
tico di un adulto medio, ossia circa
cheri, ossia i carboidrati semplici (glu-
2.000 calorie al giorno. L'indicazione
cosio, fruttosio, saccarosio) che sono
delle calorie fornite da una singola
assorbiti più rapidamente dei carboi-
porzione confezionata è facoltativa,
Sarà obbligatorio
riportare
le quantità di
zuccheri semplici,
quelli che danno
il picco
di insulina.
REGOLE CHIARE
PER GLI SLOGAN NUTRIZIONALI
Molti prodotti vantano in bella evidenza parti-
nel caso del latte parzialmente scremato)
colari proprietà nutrizionali benefiche. Ecco i re-
• di grassi saturi: acidi grassi saturi e acidi grassi
quisiti che un prodotto dovrà soddisfare per
trans non superano in totale 1,5 g/100 g o 0,75
fregiarsi delle diverse caratteristiche.
g/100 ml, e non rappresentano più del 10% del-
SENZA
• calorie: non più di 4 kcal/100 ml
• grassi: non più di 0,5 g di grassi per 100 g o
l’apporto energetico.
FONTE
• di fibre: almeno 3 g di fibre per 100 g o 1,5 g
100 ml
di fibre per 100 kcal
• grassi saturi: acidi grassi saturi e acidi grassi
• di proteine: almeno il 12% delle calorie è ap-
trans non superano in totale gli 0,1 g per 100 g
portato da proteine
o 100 ml
• di acidi grassi Omega-3: almeno 0,3 g di
• zuccheri: non più di 0,5 g di zuccheri per 100
acido alfa-linolenico (ALA) per 100 g o 100 kcal.
g o 100 ml
• zuccheri aggiunti: non contiene mono o disaccaridi aggiunti o altri prodotti alimentari usati
come dolcificanti. Se contiene naturalmente
degli zuccheri, deve riportare “Contiene in natura zuccheri”
• sodio o sale: non più di 0,005 g di sodio (0,01
g di sale) per 100 g.
AD ALTO CONTENUTO (O RICCO)
• di fibre: almeno 6 g di fibre per 100 g o 3 g
per 100 kcal
• di proteine: almeno il 20% delle calorie è apportato da proteine
• di acidi grassi Omega-3: almeno 0,6 g di ALA
per 100 gr o 100 kcal
• di acidi grassi mono o polinsaturi: almeno
A BASSO CONTENUTO
il 45% degli acidi grassi sono mono o polinsaturi,
• calorico: non più di 40 kcal/100 g o 20 kcal/100
apportano oltre il 20% delle calorie
ml
• di acidi grassi insaturi: almeno il 70% degli
• di grassi: non più di 3 g di grassi per 100 g o
acidi grassi sono insaturi e devono apportare
1,5 g per 100 ml (ma 1,8 g di grassi per 100 ml
oltre il 20% delle calorie.
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ma se è presente deve sempre riportare anche il peso della porzione.
SE C’È CAFFEINA
DEVE ESSERE CHIARO
REF 925833978
Saranno riportati i livelli di sale totale,
non soltanto di sodio, la cui indicazione è facoltativa. In sua assenza,
per avere un'idea della quantità presente si può dividere il valore riportato per 2,5. Sarà poi indicata la presenza, nei dolciumi e nelle bevande,
di una concentrazione pari o superiore a 100mg/kg o 10mg/l di liquirizia, il cui consumo eccessivo può
portare a problemi di ipertensione.
Un alimento (che non sia caffè o tè)
che contiene caffeina in quantità superiore ai 150 mg/l deve riportare le
scritte: “Tenore elevato di caffeina” e
“Non raccomandato per bambini e
donne in gravidanza o nel periodo di
allattamento”. Quest’ultima sarà
presente anche sui prodotti a cui
siano stati aggiunti fitosteroli e fitostanoli, la cui presenza va segnalata
(“addizionato di steroli/stanoli vegetali”), specificando che sono destinati esclusivamente a quanti intendono ridurre il livello di colesterolo
nel sangue.
20 PROGRAMMI
7 per farine senza gluƟne
6 per farine speciali
7 per riceƩe tradizionali
3 DIVERSE FORME DI PANE
PagnoƩa, ciabaƩa e panini
SPECIALE RICETTARIO
80 gustose e semplici riceƩe
per dolce e salato
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SCIENZA
SALUTE MASCHILE
Anche se il nome
è simile,
non ha niente
a che vedere
con la menopausa.
ANDROPAUSA
ESISTE
DAVVERO?
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Di Marco Gimmel
COS’È IL TESTOSTERONE
Il testosterone, il “re” degli ormoni sessuali maschili, è prodotto principalmente da alcune cellule dei testicoli e, in misura molto minore, dalle ghiandole surrenali e dal fegato. Anche se è noto soprattutto per il suo ruolo
nello sviluppo dei caratteri sessuali maschili durante la crescita, esercita
un'importante azione anche al di là della sfera sessuale, influendo sulla
crescita e il mantenimento dei tessuti muscolari della cute e dell'adipe.
Proprio a questi effetti va imputata l'opinione, a lungo ampiamente condivisa, che il testosterone sia un fattore di rischio per l'infarto, dato che la
sua incidenza è quattro volte superiore nell'uomo rispetto alla donna. In
realtà studi recenti hanno dimostrato che nel maschio i livelli fisiologici di
testosterone hanno un effetto positivo sul “profilo” lipidico del sangue,
inducendo una diminuzione del colesterolo totale e del colesterolo LDL e
svolgendo, quindi, un'azione protettiva sul sistema cardiovascolare.
L’andropausa esiste, se con questa
parola si intende la diminuzione di
ormoni sessuali maschili che
avviene dai 50 anni in poi. Non
esiste se si vuole indicare un corrispettivo maschile della menopausa. Le sue caratteristiche sono
L’aumento di peso
è uno dei primi
sintomi più evidenti.
Fondamentale
la visita medica.
diverse da quelle che interessano
ipertensione arteriosa, sindrome
metabolica, disturbi della tiroide,
insufficienza renale cronica. In
questi casi, per risolvere il problema
è necessario intervenire sulla causa
che è all'origine della ridotta produzione di ormoni, a partire dagli
stili di vita, con un'alimentazione
le donne durante il climaterio,
“cattivo” (LDL), con un aumento
corretta, facendo attività fisica
tant'è che i medici preferiscono
del rischio cardiovascolare.
per ridurre il peso in eccesso ed
co e alcol.
degli androgeni, come il testo-
POSSONO ESSERCI PROBLEMI
ANCHE SOTTO LE LENZUOLA
sterone, avviene, infatti, in modo
A risentirne è soprattutto la sfera
patico, cioè non ha una causa
graduale: negli uomini non ci sono
sessuale, con calo del desiderio,
precisa, si può valutare l'oppor-
sbalzi di umore e di solito non in-
erezioni modeste o assenti, allun-
tunità di intraprendere una terapia
tacca la fertilità.
gamento del periodo refrattario -
sostitutiva con testosterone, ma
ossia del tempo necessario perché
soltanto dopo avere controllato
eliminando eventualmente tabac-
chiamarla “ipogonadismo a insorgenza tardiva”. La riduzione
Se, invece, l'ipogonadismo è idio-
UN PROCESSO GRADUALE
A PARTIRE DAI QUARANTA
dopo un'erezione se ne possa pre-
che non vi siano controindicazioni
sentare un'altra- e a volte una ri-
all’assunzione di ormoni maschili,
Tutto inizia intorno ai 40 anni, con
duzione o addirittura l'assenza
e che non vi sia un tumore alla
un calo medio di testosterone
dell’orgasmo.
prostata o anche un'ipertrofia
dell'uno per cento all'anno. In
In presenza di tali sintomi il medico
prostatica benigna, che ponga,
questo periodo si può andare in-
prescriverà un esame per control-
comunque sia, qualche problema
contro a un aumento di peso (5-
lare i livelli di testosterone e per
alla minzione. Tra i possibili effetti
10 chili) e a perdita di forza mu-
scongiurare che non si tratti di
collaterali di questa terapia, da
scolare. Di solito si verifica anche
un'altra patologia, l’ipogonadismo
tenere particolarmente d'occhio, vi
una riduzione del colesterolo
secondario, cioè conseguenza di
è un aumento dell'irascibilità e
“buono” (HDL) e crescita di quello
altre malattie quali diabete mellito,
dell'aggressività.
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MEDICINA PRATICA
HERPES LABIALIS
HO LA FEBBRE
ALLE LABBRA!
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Di Monica Oldani
UNA FAMIGLIA
NUMEROSA
CHE DÀ MOLTI
PROBLEMI
Inizia con un senso di pizzicore, prurito o calore in una zona circoscritta
del labbro e nel giro di poche ore
compaiono vescicole tondeggianti,
attaccate l’una all’altra “a grappolo”,
che rimangono per qualche giorno,
per poi aprirsi all’esterno, svuotando
il contenuto sieroso. Infine diventano
piccole croste giallastre. Dopo un
Si risveglia ogni volta
che le nostre
difese immunitarie
si riducono.
Attenzione anche
al sole e ai piccoli
traumi locali.
paio di settimane il tutto scompare. E
del molesto germe che le provoca ci
mentaneo, delle difese immunitarie:
si può anche dimenticare. Almeno
una malattia concomitante, la fase
fino alla prossima eruzione…
mestruale, un periodo di stress, un
Responsabile della cosiddetta “febbre
evento doloroso. Nella sede di eru-
delle labbra” è un virus che, quando
zione delle vescicole, possono avere
penetra nell’organismo attraverso un
un effetto predisponente anche
contagio, vi resta per sempre: si in-
un’infiammazione o un trauma mec-
staura una forma di convivenza per lo
canico, oppure l’esposizione al sole.
più innocua, senza causare danni, ma
In caso di deficit immunitario grave e
che dà origine a manifestazioni clini-
persistente (Aids, immunodeficienze
che ogniqualvolta si creino le condi-
congenite, assunzione di cortisonici, di
zioni predisponenti.
farmaci antitumorali o antirigetto e simili), le manifestazioni sono più este-
UN “CONVIVENTE”
OPPORTUNISTA
se e più intense e le recidive più rav-
Herpes simplex di tipo 1, questa la
trario, le lesioni labiali semplici tendono
sua identità. È un virus molto diffuso,
a guarire da sole in pochi giorni.
con il quale si viene in contatto già
Per limitarne l’estensione può essere
durante l’infanzia attraverso la saliva
utile applicare, all’insorgere dei primi
o per passaggio diretto da lesioni la-
sintomi, una pomata contenente far-
biali aperte.
maci antivirali. Tra i rimedi naturali
Dopo la prima infezione -che rara-
sono consigliati gli estratti di Echina-
mente provoca sintomi di una certa
cea angustifolia, Chamomilla recu-
entità- il virus prende domicilio in un
tita, Melissa officinalis o i preparati a
ganglio del trigemino (un nervo del
base di propoli.
viso) situato all’interno del cranio, e lì
Infine, è buona norma, onde preve-
rimane in uno stato di “latenza fun-
nire complicanze e ridurre il rischio di
zionale” fino a quando si riattiva, si
contagio, non provocare la rottura
moltiplica, migra lungo le fibre ner-
delle vescicole, non toccarle con le
vose verso le loro terminazioni cuta-
mani, non sfregarsi mai contempora-
nee, dove provoca le vescicole.
neamente gli occhi, lavare spesso le
A favorire il “risveglio” del virus sono
mani ed evitare di avvicinarsi con la
il più delle volte un calo, anche mo-
bocca ai bambini piccoli.
vicinate e di lenta risoluzione. Al con-
L’Herpes simplex di tipo 1 fa parte di
una grande famiglia di virus che, pur
condividendo caratteristiche strutturali simili, prediligono nell’organismo
sedi di infezione differenti ed esplicano effetti patogeni diversi.
Gli Herpesvirus che contagiano l’uomo
attualmente noti sono otto.
• Herpes simplex di tipo 1 (HSV1): è l’agente causale della “febbre
labiale”, di altre forme muco-cutanee (orofaringe, naso) e di un’infezione oculare (cheratite erpetica).
• Herpes simplex di tipo 2 (HSV2): è responsabile di infezioni localizzate a livello delle mucose e della
cute degli organi genitali esterni maschili e femminili.
• Virus Varicella-Zoster (VZV): è
responsabile delle lesioni cutanee
della varicella e anche della forma
comunemente chiamata “fuoco di
Sant’Antonio”.
• Cytomegalovirus (CMV): determina quadri clinici molto diversi e più
o meno gravi a seconda dell’età del
soggetto e dell’efficienza del suo sistema immunitario.
• Herpesvirus umano 6: è responsabile dell’infezione esantematica infantile nota come “sesta malattia”.
• Herpesvirus umano 7: ha patogenesi ancora poco conosciuta.
• Virus di Epstein-Barr (EBV): è
l’agente causale della mononucleosi
(conosciuta anche come “malattia del
bacio”).
• Herpesvirus umano 8: è il responsabile del Sarcoma di Kaposi,
una neoplasia che insorge tipicamente in età avanzata oppure in
soggetti immunodepressi.
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INTERNET
CYBERBULLISMO & CO.
I PERICOLI
DELLA RETE
Immagini, video
e messaggi
che possono
danneggiare
la reputazione
degli utenti.
56
scambia informazioni. Fondamen-
SOPRUSI ANTICHI,
STRUMENTI NUOVI
tale per programmare un viaggio,
Per descrivere l’insieme di possibili
leggere notizie e condividere opi-
soprusi online è stato coniato un
nioni ed esperienze con gli amici
nuovo termine: “cyberbullismo”. Con-
del social network preferito.
siste nella diffusione di messaggi, in-
Il web, gioia e dolore di chi cerca e
Ma internet può anche essere un
formazioni, immagini e video che
luogo ricco di insidie e pericoli di
possono danneggiare l’immagine di
ogni genere. Specialmente per i più
una persona o diffamarla. Insulti, pre-
giovani e per gli incauti.
giudizi, immagini imbarazzanti sono
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Di Carlo Buonamico
La gran parte
degli under 18
è costantemente
connessa alla rete.
Per loro, il rischio
è elevato.
Fondamentale
sapere
come comportarsi
e sapersi
anche difendere.
FACEBOOK
SI ATTIVA
CONTRO
I BULLI
sunta superiorità. Altre volte si na-
Il fenomeno è diventato tanto
conoscendo bene la vittima.
rilevante da destare l’atten-
In entrambi i casi, le conseguenze per
zione anche del principale so-
la vittima sono gravi: si perde la fidu-
cial network: Facebook ha
cia in se stessi, insorgono ansia e de-
voro. A volte l’autore del sopruso
mette in chiaro la propria identità,
perché si sente forte della sua presconde dietro a un nickname, pur
lanciato insieme a Save the
pressione. In alcuni casi -i più gravi- si
Children e a Telefono Azzurro
arriva persino al suicidio.
la piattaforma di prevenzione
contro il cyberbullismo www.
facebook.com/safety/bullying.
Chi segnalerà episodi di cyberbullismo sarà indirizzato automaticamente sulla piattaforma,
dove si potranno trovare consigli utili per affrontare questo
fenomeno e sapere come comportarsi in questa specifica circostanza.
PREVENIRE E INTERVENIRE
Accorgersi di un episodio di cyberbullismo può essere difficile, ma non
impossibile. La vittima si vergogna e
non condivide l’accaduto, ma ci sono
segnali d’allarme che devono accendere il sospetto in genitori e insegnanti.
Per esempio, ritrosia, afflizione, cambio
repentino di comportamento sociale,
rifiuto di apparire in pubblico.
Essenziale instaurare un dialogo con
l’adolescente per cercare di capire se
si tratta di cyberbullismo o c’è qual-
gli strumenti più utilizzati. Il fenomeno
condotte tra gli adolescenti è consi-
cos’altro. Di grande aiuto anche la
è particolarmente grave. Basti pensare
derato più pericoloso persino della
prevenzione: i ragazzi devono imparare
che immagini, “cinguettii”, commenti
droga, delle molestie e delle aggres-
a usare la rete con senso critico ed
o post immessi nel web impiegano
sioni. Cosa abbastanza preoccupante,
evitare rischi inutili. Come, per esem-
pochi istanti per essere inoltrati, con-
se si considerano i dati di utilizzo di
pio, condividere online dati personali
divisi, letti e ri-twittati. E una volta in
internet: il 23% di chi ha meno di 18
e intimi o foto imbarazzanti.
rete, è quasi impossibile bloccare o
anni è connesso 24 ore su 24 e il
Chi cade nella rete di un “cyberbullo”,
cancellare un contenuto.
44% lo è indipendentemente dal
può intraprendere diverse strade: de-
Quando, invece, il tutto è fatto da
luogo in cui si trova, grazie a wi-fi e
nunciare l’autore -è sufficiente anche
più persone contemporaneamente si
smartphone, che ormai sono un na-
il solo nickname- al moderatore della
parla di cybermobbing.
turale prolungamento della mano
chat o al webmaster del social network
dell’85% dei minorenni.
e chiedere la cancellazione dei con-
NUMERI CHE METTONO
IN ALLARME
PERCHÉ È PERICOLOSO
salvare le prove di ciò che sta succe-
Il rischio di diventare vittime di cyber-
Vittima e carnefice del cyberbullismo
dendo (screenshot del computer, con-
bullismo e cybermobbing è alto e par-
in genere si conoscono. Frequentano
versazioni, immagini commentate) e
ticolarmente sentito soprattutto tra i
di solito la stessa scuola, la stessa pa-
denunciare l’accaduto alla Polizia Po-
più giovani. Secondo indagini recenti
lestra. Oppure sono colleghi di la-
stale.
tenuti lesivi della propria immagine;
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IL CONSIGLIO
a cura del dottor Renato Raimo
farmacista titolare a Pisa, perfezionato in fitoterapia,
esperto in piante medicinali e fitopreparatore
www.fitoterapiadottorraimo.wordpress.com
CALENDULA OFFICINALIS,
la forza che viene dal sole
Il suo nome deriva dal latino “kalen-
menagoga (cioè in grado di provoca-
dae” -primo giorno dell’anno- a indi-
re e facilitare il flusso mestruale) e cole-
care l’abbondante fioritura che,
retica (agevola la secrezione della bile).
rendo il processo di epitelizzazione,
puntuale, caratterizza ogni mese
Esiste forse un farmaco di derivazione
cioè la ricostruzione con tessuto epi-
dell’anno. I latini la chiamarono, poi,
chimica-industriale che esplichi da solo
teliale, processo “riparativo” che
“solsequium” -che segue il sole- per-
questo mix di attività?
porta alla definitiva guarigione. L’ap-
ché i fiori della calendula sbocciano
Chi conosce poco la calendula la con-
plicazione costante di un preparato
quando il sole è già alto e a lui si rivol-
siglia soprattutto nel trattamento delle
per uso topico idoneo dal 10 al 20%
gono sempre. Lo seguono tutto il
pelli secche, delicate e facilmente ar-
in tintura madre di calendula è molto
giorno, fino a chiudersi al tramonto. E
rossabili, per la presenza delle mucil-
efficace, in particolare, nel tratta-
che sia proprio a questa continua
lagini, limitandone l’uso all’ambito
mento dell’insufficienza venosa a li-
esposizione al sole che dobbiamo
cosmetico. In realtà, la calendula è
vello degli arti inferiori e delle ulcere
tutta la forza vitale medicamentosa
molto di più ed è un tutto da risco-
venose. La tollerabilità è ottima anche
della calendula?
prire. L’uso dei suoi estratti è prevalen-
con un uso prolungato: riduce la flo-
Racchiude in una sola pianta tante
temente topico o locale: oltre a
gosi a livello di cute e mucose e la ten-
azioni differenti: nel fitocomplesso
migliorare l’elasticità e il trofismo cu-
sione tissutale locale, migliorandone
della calendula, infatti, i flavonoidi, gli
taneo, rende la pelle più resistente agli
la vascolarizzazione. Per queste atti-
olii essenziali, le mucillagini, le saponine,
stress meccanici. Ma la sua forza si
vità un preparato a base di calendula
la vitamina C e altri composti la ren-
esplica soprattutto nelle forme di sof-
a queste concentrazioni è tra i migliori
dono preziosa in diversi casi. Per esem-
ferenza della pelle, dal trattamento
anche per la prevenzione delle piaghe
pio, è antinfiammatoria, antisettica,
delle infiammazioni, agli eczemi e bru-
da decubito e nelle ferite difficili: ac-
cicatrizzante, antispasmodica, ed em-
ciature, fino alle ulcere varicose, favo-
celera la cicatrizzazione, riduce il pro-
LA CARTA D’IDENTITÀ
DI QUESTO RICCO FITOCOMPLESSO
• Nome comune: Calendula officinalis L. - Famiglia: asteracee.
• Parte utilizzata: foglie e sommità fiorite.
• Attività principali: antinfiammatorio, antisettico, cicatrizzante; antispasmodico, coleretico.
• Impiego terapeutico: uso esterno (sostenuto da studi in vitro e in
vivo): trattamento di pelli secche, screpolate, delicate, facilmente arrossabili, in caso di dermatosi eritematosa (eritema da pannolino, lievi
ustioni, eritema da agenti chimico-fisici), acne, ulcere, foruncoli, ipercheratosi (callosità e cheratosi);
- uso interno: irregolarità mestruali e dismenorrea, raffreddore, faringiti,
forme virali (non sostenuto da studi, ma derivante dall’uso accreditato
nella tradizione).
• Formulazioni: creme dal 10 al 20 % in tintura madre, da preferire i
preparati estemporanei in farmacia senza conservanti;
- soluzioni in acqua con 25/30 gocce di tintura madre per applicazioni topiche.
• Tossicità: non sono segnalati effetti collaterali o tossici, salvo sensibilità
individuale verso le asteracee.
• Interazioni con farmaci: non segnalate.
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cesso infiammatorio e ostacola le infezioni da stafilococchi.
Sono state evidenziate, poi, proprietà
antivirali della calendula nei confronti
dell’herpex simplex (ne inibisce la crescita), ma trova largo uso anche nel
quotidiano trattamento igienizzante
della pelle, risultando efficace nel
combattere alcune infezioni micotiche. Esempio tipico è il “Tinea pedis”,
il fungo responsabile del “piede
d’atleta”, che si può contrastare con
un’asciugatura accurata e l’uso di un
talco alla calendula. I deodoranti alla
calendula senza profumazioni sono,
poi, da preferire per la sanificazione di
una corretta sudorazione ascellare. E
contro eczemi, dermatosi e infiammazioni delle mucose del cavo orale si
possono diluire 25 gocce di tintura
madre in un bicchiere d’acqua, per lavaggi e medicazioni.
Riguardo a un uso interno, la calendula è molto efficace nei disturbi del
ciclo mestruale, poiché svolge attività
emmenagoga e antispasmodica. La
sua azione ristabilisce il flusso, diminuendone i fenomeni dolorosi e gli
spasmi e favorendo al contempo una
regolarizzazione del ciclo. In particolare, sono i flavonoidi presenti nel fitocomplesso di calendula i responsabili
dell’azione antispasmodica e antiflogistica. Per un’azione efficace in questi
casi si può assumere tintura madre in
dose di 40 gocce 2-3 volte al giorno,
diluite in un bicchiere d’acqua, per
una settimana, incominciando 10
giorni prima dell’inizio delle mestruazioni. Affidatevi, però, a professionisti
esperti e confrontatevi sempre con
loro: sapranno illuminarvi sui mille impieghi della calendula.
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È POSSIBILE PREVENIRE
IL RAFFREDDORE?
L’ESPERTO
PIÙ CONSULTATO
È questa la domanda del mese. Se vuoi ascoltare i consigli dei
farmacisti di Saperesalute.it vai nella sezione “In farmacia” e
Marina Battaglioli
pediatra
e neonatologa
scegli tra quelli che ti interessano.
UN UTENTE HA SCRITTO
Il bimbo di mia sorella ha 4 anni e mezzo
e ancora non toglie il pannolino. Lei
vuole convincerlo con le buone, ma così
facendo trascina il problema. Non è il
caso di imporglielo con le maniere forti?
Quando deve fare pipì lo capisce, va in
un’altra stanza e la fa nel pannolino...
LA RISPOSTA DELLA PEDIATRA
In effetti, 4 anni e mezzo non sono
pochi per avere ancora il pannolino. In
qualche modo il bambino va aiutato.
Prima di tutto, consultate il suo pediatra:
Gli articoli più cliccati
percepisce lo stimolo a urinare o eva-
• Colesterolo: perché va tenuto sotto controllo
cuare? Se la risposta è sì, bisogna capire
• Stanchezza cronica o passeggera: ecco le differenze
• Sindrome da rientro più soft con minerali e vitamine
• Combattere la candida con i probiotici
• Prurito “da lavatrice”: perché viene?
perché non vuol saperne di mantenersi
pulito e conquistare una tappa importante della sua autonomia e del diventare grandi. Le deiezioni sono percepite
dai più piccoli come parte di sé e qualcuno fatica a separarsene. Se la risposta
è no o incerta, prima di qualsiasi ap-
CANDIDA, LA VIDEOSTORY
proccio educativo o psicologico è indispensabile indagare ogni possibile causa
Chiara, avvocato di 35 anni, soffre di candida ri-
organica. Il fatto che si allontani in
corrente. Deve fare i conti con il disturbo anche tre
alcuni momenti, non è di per sé indi-
o quattro volte all’anno, un vero incubo. Al-
cativo della corretta percezione dello
l’inizio aveva sottovalutato i sintomi, pensava a
stimolo: potrebbe percepire la perdita
un problema passeggero, che sarebbe scomparso
di urine o feci, ma non lo stimolo che
da solo. Poi, grazie anche ai consigli del suo gine-
precede la loro emissione. Le cause
cologo, ha scoperto che con la dieta giusta,
possono essere locali oppure un pro-
l’igiene intima corretta e con i giusti probiotici è possibile tenere a
blema di trasmissione neurologica dello
bada la candida. Finalmente è tornata a sorridere. Ha ristabilito
stimolo. Parlatene con il pediatra, saprà
l’equilibrio che aveva perso. Vuoi sapere esattamente come? Visita
indicarvi quali altri specialisti consultare
il sito Saperesalute.it e lo scoprirai.
e quali esami fare.
60
Vincere il cancro per un bambino
non è un gioco.
Associazione UNA Onlus
s’impegna perchè
i bambini possano crescere
e giocare.
Puoi sostenerci anche tu.
...la vita di un bambino è un bene prezioso per tutti. Unisciti a noi!
Potrai aiutarci a sostenere la battaglia contro i tumori infantili,
per dare a tutti i bambini la possibilità di continuare a
sperare di diventare grandi.
Puoi aiutare Associazione UNA Onlus a sostenere gli impegni economici
dei progetti che sta allestendo attraverso: Bonifico Bancario
c/o BCC di Caravaggio
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Pagina 62
INDAGINI
Troppe pulizie
FAVORISCONO
ALLERGIE E ASMA
Gli allergeni, ovvero le sostanze che
Vitamina D:
MAI ABBASTANZA
CONTRO L’OSTEOPOROSI
Le donne conoscono bene l’osteoporosi, sanno che è una
possono causare allergie, svolgono
patologia che le riguarda da vicino e sono consapevoli che
un ruolo molto importante nel creare
la prevenzione può far molto per evitarla, ma, nonostante
il sistema immunitario del bambino, raf-
questo, poche mettono in pratica i consigli medici. Que-
forzandolo. Vivere in un ambiente privo del
sto risulta da un’inchiesta condotta dall’Osservatorio na-
tutto o in gran parte di batteri e allergeni potrebbe, dun-
zionale sulla salute della donna, che ha interessato 600 sog-
que, causare scarse risposte del sistema immunitario adul-
getti. Oltre la metà delle intervistate considera l’osteopo-
to, favorendo allergie e asma. È quanto emerge dallo stu-
rosi una malattia grave, ma soltanto il 25% si considera
dio condotto al Johns Hopkins children’s center di Balti-
a rischio e solamente il 31% delle donne sa che i com-
mora, negli Stati Uniti, e pubblicato sul “Journal of aller-
portamenti preventivi andrebbero attuati fin dall’adole-
gy and immunology”. I ricercatori hanno seguito dalla na-
scenza. Alimentazione corretta, niente fumo e alcol, at-
scita 467 bambini, analizzando l’ambiente in cui viveva-
tività fisica costante e assun-
no e registrando i livelli e i diversi tipi di allergeni presen-
zione delle giuste quantità di
ti. I risultati evidenziano che il 51% dei bimbi cresciuti in
vitamina D: così si previene la
case troppo pulite sviluppavano problemi di asma contro
malattia. In particolare, il cal-
il 17% di quelli cresciuti, invece, in presenza di polvere,
cio gioca un ruolo cruciale per
pelo di animali domestici e sostanze allergizzanti in ge-
rinforzare le ossa e andrebbe
nerale. Naturalmente i ricercatori invitano a non frain-
assunto fin dalla più giovane
tendere i risultati: vivere in ambienti del tutto privi di igie-
età, ma soltanto un’intervi-
ne è dannoso e non soltanto per i bambini, ma qualche
stata su 10 dichiara di inte-
granello di polvere non può di certo nuocere troppo.
grare con la vitamina D.
Animali in casa?
PIÙ FELICITÀ PER TUTTA LA FAMIGLIA
Dà buonumore, alleggerisce le preoccupazioni e stempera le tensioni, favorisce
un clima sereno in famiglia, è un antidoto anticrisi: vivere con un amico a quattro zampe regala felicità a tutta la casa. Lo dice l’ultimo rapporto Assalco-Zoomark, che ha intervistato 458 italiani padroni di cani e gatti, chiedendo loro di
illustrare tutti i benefici dell’avere vicino un animale domestico. Per il 94% degli
interpellati, il pet trasmette gioia a tutti i membri della famiglia, in particolare ai
bambini: oltre a divertirli, li educa anche al rispetto e alle responsabilità. Prendersi cura di un amico a 4 zampe aiuta, poi, anche gli anziani favorendo l’attività fisica e mantenendo giovane corpo e spirito. Per le coppie, poi, Fido e Fufi
sarebbero preziosi anche per allentare le tensioni e i litigi e alleggerire anche le
preoccupazioni legate al difficile periodo di crisi. Il cane, in particolare, spinge
anche a vivere momenti all’aria aperta, a tenersi in movimento e a non impigrirsi
troppo. Un toccasana, insomma, almeno secondo chi già condivide quotidianamente la propria esistenza con un amico a 4 zampe.
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NEWS
Consigli pratici
PER MARMELLATE “SICURE”
Conserve fatte in casa che passione. Attenzione, però, il pericolo botulino è dietro
l’angolo, tanto che l’Istituto superiore di Sanità ha pubblicato e diffuso vere e proprie “Linee guida per la corretta preparazione delle conserve alimentari in ambito
domestico”, in collaborazione con il Centro antiveleni di Pavia. In primo piano le norme di igiene: è bene lavarsi sempre le mani e pulire le superfici della cucina prima
di mettersi all’opera. Poi i contenitori: il vetro, materiale più indicato, va sterilizzato prima dell’uso, con temperature superiori ai 100 gradi (consigliate addirittura 5
ore di bollitura per eliminare ogni traccia di microbi). I contenitori, poi, non vanno
riempiti fino all’orlo, perché l’effetto “sottovuoto” non sarebbe più garantito e, una
volta riempiti, vanno lasciati bollire in acqua coprendo la pentola con un coperchio.
Poi si potrà verificare la chiusura dei tappi: dovranno apparire leggermente incurvati verso l’interno e, se premendo con un dito il centro del coperchio, non sentirete nessun rumore, allora la vostra conserva sarà ben chiusa e al sicuro dai germi.
Il pesce in tavola
ALLONTANA LA DEPRESSIONE
Aiuta la memoria e la salute delle ossa, ma secondo gli
scienziati australiani il pesce favorirebbe anche il buonumore, allontanando il rischio di depressione, soprat-
A due mesi IL 1° SORRISO
tutto tra le donne. Lo studio, condotto in Tasmania e
Due mesi: questa l’età in cui il neonato comincia a sorri-
durato cinque anni e ha interessato 1.400 soggetti dai
dere secondo un’indagine condotta dai ricercatori della Lon-
26 ai 36 anni, evidenziando un legame tra il consumo
pubblicato sull’“American journal of epidemiology”, è
don Birkbeck University, che hanno coinvolto circa 1.500
di pesce e l’incidenza della depressione.
genitori in 25 diversi Paesi del mondo, facendo registrare
Soprattutto le donne traggono i maggiori benefici,
loro i comportamenti del neonato nei primi mesi di vita. Il
perché sono gli ormoni femminili sessuali
90% ha indicato proprio nei due mesi il periodo in cui il
(estrogeni e progesterone) a meglio
piccino cominciava a reagire alle simpatiche smorfie di mam-
combinarsi con gli acidi grassi
ma e papà, rispondendo con larghi sorrisi. E pare che sia-
omega-3 contenuti, in particolare,
no i maschietti i più reattivi: sorridono in media 50 volte
in salmone, tonno, cernie, ac-
al giorno contro le 37 delle “colleghe” femmine.
ciughe, gamberi e pesce
La ricerca si è concentrata sul sorriso come strumento di
spada. Nei soggetti fem-
comunicazione familiare e in futuro catalogherà ogni tipo
minili il pesce consu-
di contatto tra genitori e figli in grado di generare felicità
mato almeno due-tre
nei neonati. Il solletico -anche soltanto simulato- pare es-
volte a settimana ri-
sere il veicolo di felicità maggiore per i bebè, ma anche il
durrebbe del 6%,
momento del bagnetto, con le annesse indispensabili coc-
secondo gli stu-
cole, stimola in maniera involontaria la risposta nervosa del
diosi, il rischio di ca-
bambino, inducendolo alla gioia.
dere in stati depressivi.
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INIZIATIVE
La App
Nuova campagna
CHE CORRELA
ACNE & ALIMENTI
SULLA DONAZIONE DI ORGANI
Si chiama “Diet & acne” la nuo-
accompagna l’immagine di persone impegnate in gesti quo-
“Forse non salverò il mondo, ma una vita sì” è lo slogan che
va App gratuita per IPhone che,
tidiani -come fare la spesa o caricare nel bagagliaio dell’auto
su base scientifica, illustra la correlazione che esiste
un passeggino- che in un attimo svelano costumi da super-
tra alcuni alimenti e l’insorgenza dell’acne.
eroi. È la nuova campagna del ministero della Salute per spin-
Realizzata dalla Northwestern University di Chicago
gere sempre più persone a donare i propri organi. Dal 2000
l’applicazione riguarda soltanto cibi dai comprovati
a oggi sono quasi un milione e 400 mila gli italiani che han-
effetti negativi o benefici su questa patologia della pel-
no già compiuto questa scelta generosa, ma tante sono an-
le, che interessa, in particolare, gli adolescenti. L’App
cora le resistenze nei confronti della donazione. Secondo una
si basa, infatti, sulla letteratura scientifica ed è un uti-
recente ricerca di Eurobarometro il 30% della popolazione
le strumento per diffondere informazioni mediche nel-
non ha fiducia nel sistema e il 29% ha paura della mani-
la popolazione. Prove scientifiche collegano, per esem-
polazione del corpo umano. La campagna ministeriale vuo-
pio, il cioccolato, i grassi, gli zuccheri e le proteine del
le diffondere informazioni corrette e sensibilizzare sull’affi-
latte all’acne, così come evidenziano che gli alimen-
dabilità del nostro sistema trapianti. In ognuno di noi c’è un
ti ricchi di fibre e di antiossidanti aiutano, invece, a
potenziale donatore, afferma la campagna, basta saperlo
ridurre la presenza di questo diffuso disturbo cuta-
scoprire. Per informazioni www.salute.gov.it.
neo. C’è anche una sezione riservata a un questionario, per raccogliere informazioni sulla diffusione dell’acne. Dai primi dati raccolti emerge che ben l’87%
degli utilizzatori dell’App ne ha sofferto per oltre un
anno senza mai consultare, però, un medico specialista.
Al via i primi Pronto Soccorso PER LA COPPIA
Napoli, Milano, Modena e Bari: queste le città in cui sono già attivi o si attiveranno a breve i Dipartimenti del benessere di coppia, veri e propri Pronto Soccorso pubblici per affrontare i disturbi sessuali, che in Italia interessano almeno
16 milioni di persone, con un nuovo approccio, però: gestire la coppia come
un tutt’uno. Per questo i Dipartimenti vedranno operativi urologi e ginecologi
insieme, che lavoreranno fianco a fianco nell’ottica che la coppia è un’unità
unica funzionale e per questo i problemi che la riguardano vanno affrontati su
più fronti e nel loro complesso. Gli specialisti saranno a disposizione non soltanto per visite, esami diagnostici, consulti e cure, ma anche per diffondere informazioni corrette, per dialogare e ascoltare. Spesso, infatti, chi soffre di
patologie come la disfunzione erettile o il calo del desiderio è restio a parlarne
anche con i medici. Avere a disposizione centri appositi potrà aiutare a superare timidezza e imbarazzi e favorire nuovi approcci terapeutici ai problemi della
sfera sessuale. L’iniziativa è la prima di questo tipo in Europa. Per maggiori informazioni, www.dipartimentibenesserecoppia.it.
64
CanCelliamo dagli oCChi di ahmed
l’orrore del viaggio Che ha affrontato
per fuggire dalla guerra.
La sua famiglia sta fuggendo da una guerra sempre più feroce, da un Paese in cui non può più
immaginare un futuro per sé, ma soprattutto per Ahmed e i suoi fratelli. Hanno bisogno di tutto e non
ci chiedono niente: solo di aiutarli a ripartire, per cercare in altre nazioni nuova vita e nuova speranza.
Da aprile noi di Progetto Arca, in Siria, in Sicilia, a Milano abbiamo assistito più di 6000 siriani,
tra cui più del 30% bambini. Altri ne arrivano ogni giorno. Aiutaci ad accogliere famiglie come quella di Ahmed,
a farle ripartire più serene di come sono arrivate. Anche una piccola donazione farà tanto; falla subito così:
con carta di credito
sul sito
www.progettoarca.org/siria
con bonifico bancario
c/c Credito Valtellinese
IBAN IT06 P052 1601 6180 0000 0001 166
aiutaci ad accogliere i profughi siriani, aiutaci a farli ripartire verso la pace.
Fondazione Progetto Arca onlus - Via degli Artigianelli 6 -20159 Milano
Per informazioni: tel. 02 69002965 - www.progettoarca.org
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22/07/14 09:50
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Pagina 66
A cura di Massimo Barberi
IN LIBRERIA
GUARIRE LA MALATTIA
CHE NON C’È
ÀMATI!
Silvio Spinelli
Editions
Comunica
euro 18,00
A chi non è dedicato questo libro?
A coloro che cercano una dieta fa-
C’è chi si sottopone di continuo a esami
e controlli medici di ogni tipo. E c’è chi,
al contrario, ignora qualunque sintomo
e si rifiuta tassativamente di andare dal
medico, anche davanti alla sofferenza.
Sono i due volti dello stesso problema,
ossia la paura inconscia della malattia e
il desiderio ossessivo di tenerla ben alla
larga dalla propria esistenza. Ma dove
nasce questa paura? Quali sono le
cause? In questo libro ci sono tutte le risposte alle domande sull’ipocondria.
Hans Morschitzky,
Thomas Hartl
Urra Edizioni
euro 15,00
cile per dimagrire e a quelli che
prediligono le scorciatoie alla rifles-
di Striscia la notizia, non sta zitto.
sione e al pensiero complesso.
Anzi. Il “buon Fabio” ci racconta, in
Questo libro nasce dalla convin-
Sotto il segno della Bilancia che cosa
zione, antica e moderna allo stesso
vuol dire essere diversamente magri.
tempo, che gli alimenti possono
Con una spiccata chiave ironica,
essere usati a scopo terapeutico,
certo, perché il personaggio la esige.
basta scegliere quelli giusti e comi-
Ma, al tempo stesso, ci fornisce una
narli nel modo corretto.
lettura analitica e introspettiva delle
Il volume spazia in diversi “terri-
sue esperienze di oversize, di obeso.
tori”: dall’agricoltura alla medi-
Attraverso le storie e le emozioni,
cina, dalla cucina agli stili di vita.
l’autore fotografa perfettamente la
Perché amarsi, vuol dire anche vo-
nostra società, che spesso dimostra
lersi bene attraverso il cibo.
SOTTO IL SEGNO
DELLA BILANCIA
IL LIBRO
DEL TALENTO
Cristiano
Ghibaudo
Sonda
euro 12,50
di essere impreparata alle esigenze
Trovare e coltivare il proprio talento,
di chi non rientra nei canoni del peso
nel lavoro e nella vita. Sembra un
normale. Fabio De Nunzio ripercorre
ostacolo insormontabile, ma non è
così le tappe della sua esistenza, con
così. Prima, però, bisogna conoscersi
un sarcasmo che fa riflettere. L’in-
bene, partendo da quelli che per noi
Fabio
fanzia, l’adolescenza, i successi fa-
sono i parametri su cui misuriamo il
De Nunzio,
miliari e professionali. Ci apre le
nostro benessere.
Vittorio
porte della sua vita, permettendoci
L’autore de Il libro del talento è un
Aliberti
di conoscere anche gli angoli più se-
formatore e un coach e in questo
Editore
greti di uno dei protagonisti del Tg
libro -che poi è la storia di una rana
euro 13,00
satirico più famoso della televisione
di nome Lara alle prese con infelicità
commerciale. La prefazione è di Giu-
e frustrazione- ci offre un bel po’ di
Graziosi
seppe Mele, presidente della Società
spunti per iniziare una riflessione
Siamo abituati a vederlo, ma non
italiana medici pediatri e dell’Osser-
personale e individuare i nostri ta-
conosciamo la sua voce. Questa
vatorio nazionale sulla salute dell’in-
lenti. E aiutare chi ci sta intorno a
volta, invece, Fabio, il popolare volto
fanzia e dell’adolescenza.
trovare i propri.
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26/08/14
13:38
Gyno-Canesflor
La microflora vaginale rifiorisce.
Previene
la crescita di microorganismi
patogeni
Favorisce
il ripristino della microflora
vaginale
Contrasta
l’insorgere di infezioni
N U OVO
Ristabilisce il naturale equilibrio della flora vaginale e inibisce le recidive.
Nuovo Gyno-Canesflor, le capsule vaginali con Lactobacillus plantarum P
17630, lattobacilli selezionati per la loro elevata capacità di adesione alla
mucosa vaginale, creano una barriera protettiva nei confronti dei germi
patogeni e aiutano a prevenire le infezioni come la candida e le altre micosi.
È un dispositivo medico . Leggere attentamente le avvertenze e le istruzioni per l’uso.
Autorizzazione del 09/07/2013.
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www.canesten.it
DALLA RICERCA BAYER
NUOVA
CON TECNOLOGIA MICROACTIVE
2 VOLTE
PIÙ VELOCE
CONTRO IL DOLORE
RISPETTO AD UNA COMPRESSA DI ASPIRINA CLASSICA 500 mg
La nuova Aspirina è stata formulata per un’azione più
rapida su DOLORE e INFIAMMAZIONE.
Grazie all’innovativa tecnologia MICROACTIVE la sua
compressa a rapida dissoluzione libera particelle di
micro-dimensioni che si dissolvono in pochi minuti
consentendo un più rapido assorbimento del principio
attivo. Da qui il vantaggio di un’azione 2 volte più veloce
contro il dolore.
Disponibile in confezioni
da 20 e 8 compresse.
È un medicinale a base di acido acetilsalicilico. Può avere effetti indesiderati anche gravi. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Autorizzazione del 13/03/2014.