marco ei videogiochi - WRITING THEATRE at school
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marco ei videogiochi - WRITING THEATRE at school
MARCO E I VIDEOGIOCHI testo vincitore di Marco Cannati testo riadattato da Antonio Marinetti e Luigi Gilio E’ venerdì mattina, il ragazzo si alza dal letto, si mette le pantofole e sbadiglia. Si strofina forte gli occhi con le dita delle mani e si gratta in testa. Va in cucina, prende la tazza, la mette sul tavolo e prepara il caffè: moka, setino, acqua. Chiude la caffettiera e la mette sul fornello del gas. Si siede, versa il caffè nella tazza, mette lo zucchero e beve; Guarda l’orologio appeso alla parete; sono le 9,15 e si dirige in camera sua. Entra, si siede davanti allo schermo e vai……video games. Tasto dopo tasto lui si entusiasma, ride, ma …….ad un certo punto ecco un bagliore fuoriesce dalla TV. Lui è sorpreso, ha paura ma quella luce lo incuriosisce. Marco: Che cosa succede?, chi sono quelle persone? Ma ………. Ma………stanno venendo da me…Ma………io….io………..non li conosco Quegli strani personaggi escono lentamente dallo schermo , lo guardano come se avessero di fronte un essere strano, diverso. Il ragazzo rimane lì fermo, terrorizzato. Fissa quegli uomini Marco: (con voce tremante) Chi siete? Cosa volete da me? Gli stranieri non hanno buone intenzioni. Uno di loro avanza e sbraitando va verso il ragazzo che cerca riparo. Ora il poverino è proprio in trappola, è sconvolto ma…ecco che un uomo esce all’improvviso e velocemente va verso il ragazzo, lotta, scalcia e mette così in difficoltà gli stranieri che si allontanano ed il ragazzo riesce a mettersi in salvo. E’ silenzio, finalmente un po di respiro, l’uomo buono si avvicina al ragazzo e gli tende la mano per presentarsi Dante: Piacere, io sono Dante, figlio del cavaliere Sparda Marco: (sorridendo) Io sono Marco e comunque sia ti conosco bene Dante: Sai dirmi cosa sta succedendo? perché mi trovo qui? Marco: Forse un’idea ce l’avrei, sediamoci e parliamone con calma Marco gli prende la sedia per farlo sedere e per raccontargli com’è andata poi prende un’altra sedia, la posizione vicino quella di Dante ma come cerca di mettersi a sedere un fulmine improvviso squarcia il cielo e d ecco il demone-ombra. Demone-ombra: Ah, ah, ah, ah… Marco: Aiutooooo! Dante: Marco, rimani qui accanto a me, così sei al riparo Un balzo e Dante salta sul balcone piombandosi sul nemico e dopo una lunga lotta, ne esce vincitore. Marco è spaventato ma si precipita da lui, lo tocca per capire se è ferito Marco: Stai bene? Dante: Si tutto bene, per un pelo ce l’abbiamo fatta, hai coraggio ragazzo! All’improvviso ecco che appare in scena il fratello malvagio di Dante Vergil Vergil: Questo mondo appartiene a me! Dante ora consegnami il medaglione! Dante: Fratello, lo sai che questo medaglione è prezioso per me Vergil: Fu di nostra madre Dante: Sì, ma lo regalò a me! E le promisi di custodirlo gelosamente! Vergil: Dammelo!!! Dante: Hai già il tuo Vergil: Stupido fratello, non fare storie, dammi il medaglione! Marco è lì fermo, li osserva; all’improvviso lui reagisce e dà uno spintone a Vergil facendolo cadere. Vergil can tanta facilità si rialza e si mette davanti a Marco, rabbiosamente sguaina la spada e cerca di colpirlo, Dante con uno scatto felino prende la sua spada e blocca quella dl fratello, gli dà un calcio con ferocia Dante: (rivolgendosi a Marco) Presto scappiamo BUIO LUCE (Marco e Dante si ritrovano di nuovo in scena, i due si guardano, sono quasi sicuri di essere salvi. Non è così vengono subito circondati da mostri di ogni genere e la loro unica speranza è quella di unire le loro forze e combattere. Marco è senza armi, subito si trova in seria difficoltà ma viene tempestivamente soccorso da Dante che lotterà all’impazzata, colpisce, con acrobazie incredibili disarmando i mostri. E’ stanco ma deve ancora combattere contro Vergil che con un grande scatto riesce a spingere Dante ed a portargli via il medaglione. Marco cerca di combattere con Vergil ma è inutile, lui riesce a liberarsi facilmente e scappa via. Dante: (guarda Marco con una faccia delusa) Stupido ragazzino, cosa cercavi di fare, poteva ucciderti! Marco: Volevo solo aiutarti e questo è il ringraziamento! Dante: Dobbiamo fermare mio fratello, costi quel che costi! Marco: (sorride) Sono con te fino alla fine! BUIO