Canon EF 400mm f/4 DO IS USM
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Canon EF 400mm f/4 DO IS USM
Canon EF 400mm f/4 DO IS USM Nitidezza - MTF Distorsione Vignettatura Diaframma L'opinione di Sergio Namias direttore del Centro Studi Progresso Fotografico Quello che presentiamo questo mese è un obiettivo unico nel suo genere. Esso utilizza infatti frontalmente un elemento ottico diffrattivo Multi -Layer invece di una tradizionale lente a rifrazione, come la sigla DO (Diffractive Optical element) sta ad indicare. I problemi in luce bianca L’utilizzo di reticoli di diffrazione al posto di lenti a rifrazione è una prassi consolidata in applicazioni in luce monocromatica, ad esempio in lettori CD, dove la luce è emessa da un laser; in questo caso con un solo reticolo si ottengono risultati di alta qualità. In luce bianca invece, dato che ogni colore dello spettro viene deviato in maniera diversa, si produce luce diffratta spuria, con il risultato di un vistoso flare e quindi di un degrado inaccettabile dell’immagine. La soluzione di Canon La soluzione di Canon è stata quella di porre uno di fronte all ’altro due reticoli di diffrazione circolari concentrici: questa soluzione evita la formazione di luce diffratta spuria. Eliminazione dell’aberrazione cromatica Uno degli aspetti più interessanti che ha portato all ’utilizzo di un elemento diffrattivo multi-layer, è che è stato possibile realizzare un dispositivo dotato di una dispersione cromatica opposta a quella dei normali elementi rifrattivi. Mentre questi ultimi focalizzano il rosso più lontano del blu, con il nuovo elemento diffrattivo è stato possibile focalizzare il rosso più vicino ed il blu più lontano. Accoppiando i due sistemi è stato possibile realizzare in modo semplice un sistema acromatico, in grado cioè di focalizzare entrambi i colori in un solo punto, il fuoco. Le difficoltà costruttive La costruzione di un simile dispositivo è estremamente complessa in quando l ’altezza e la frequenza dei due reticoli devono essere realizzate con precisioni a livello di micron (1/1000 di mm), e lo stesso dicasi per il loro allineamento. Solo la grande esperienza maturata da Canon nella realizzazione di elementi asferici ha consentito alla casa giapponese di realizzare un simile dispositivo. Un 400 leggerissimo. L’idea iniziale era quella di realizzare un obiettivo 400 mm compatto e leggero. Per accorciare un obiettivo occorre utilizzare una lente frontale più convergente, quindi anche di maggior spessore; ciò però introduce maggiori aberrazioni cromatiche che devono venire controbilanciate da un altro gruppo ottico. L’utilizzo un elemento frontale diffrattivo multi-layer accoppiato ad una lente tradizionale ha consentito di contenere fortemente l ’aberrazione cromatica, impiegando tra l ’altro una lente molto leggera e di piccolo spessore; questo ha consentito di ridurre ulteriormente le dimensioni del barilotto. Rispetto ad un ’ottica di pari focale e apertura realizzata in modo tradizionale Canon dichiara che è stato possibile avere un risparmio in termini di peso di circa il 36%, e di lunghezza del 26%. Non esistono però in casa Canon obiettivi di focale e apertura analoga, e quindi per avere un una verifica abbiamo preso in considerazione il modello Contax N Tele ApoTessar 400mm f/4 ; ebbene le promesse Canon per quanto riguarda la riduzione di lunghezza non sono state mantenute, perché la verifica abbiamo preso in considerazione il modello Contax N Tele ApoTessar 400mm f/4 ; ebbene le promesse Canon per quanto riguarda la riduzione di lunghezza non sono state mantenute, perché la lunghezza del suo obiettivo è inferiore solo del 20% (e non del 26%), ma il peso è incredibilmente inferiore, ben il 46% in meno! Pensiamo di poter sostenere che i tecnici Canon hanno fatto davvero un buon lavoro. La stabilizzazione La sigla IS indica poi la presenza in questo obiettivo di un ’altra importante tecnologia Canon, la stabilizzazione dell ’immagine. Nell ’obiettivo sono infatti presenti due giroscopi che rivelano le accelerazioni e quindi le vibrazioni a cui esso è sottoposto, ed un circuito elettronico che comanda degli attuatori piezoelettrici che muovono un gruppo ottico interno; l ’immagine viene riportata nella sua posizione originale sul piano pellicola (o sul sensore di immagine) eliminando l ’effetto mosso. Si tratta di un sistema ormai collaudato ed molto efficiente, in grado di far scattare a mano libera anche a 1/100 s con una focale 400mm, quando la prassi richiederebbe un tempo di almeno 1/400 s. Sono presenti due modalità di lavoro, una per la stabilizzazione in entrambe le direzioni, ed una per la stabilizzazione solo in verticale, per consentire il panning. La costruzione È un obiettivo costruito in modo eccellente con 17 elementi in 13 gruppi ed un diaframma a 8 lamelle; dispone di un attacco per il treppiede ruotabile a 360° ed eventualmente rimovibile dal barilotto; il paraluce è molto voluminoso, ma leggero, e rivestito internamente di nylon antiriflesso. È presente un cassetto posteriore estraibile per introdurre filtri in gelatina di diametro 52mm. È presente un deviatore per limitare la corsa dell’autofocus tra 8m e infinito. L’obiettivo infine è custodito in uno splendido cofanetto rigido in grado di assorbire gli urti. Le nostre misurazioni La resa MTF è molto elevata specialmente alla massima apertura, di pochissimo inferiore a quella del diaframma f/5,6, dove abbiamo le prestazioni massime. Si tratta di una resa leggermente inferiore a quella dell’ottimo Canon EF 400mm f/5.6 L USM, per quanto riguarda i diaframmi comuni. Quest’obiettivo ha però il vantaggio di una maggiore apertura relativa. Ottima la correzione della distorsione, inferiore all ’1% a 20mm fuori asse; ben corretta anche la vignettatura. Sufficientemente preciso il diaframma. Il giudizio complessivo Si tratta di un obiettivo davvero notevole. È difficile poter concepire un’ottica migliore per l ’impiego a mano libera: ha dimensioni contenute, è leggerissima, ha una grande apertura relativa e se non bastasse è anche stabilizzata. La nitidezza è molto buona anche alla massima apertura; è però sotto questo punto di vista leggermente inferiore al Canon EF 400mm f/5.6 L USM, che ha dalla sua anche un prezzo decisamente più abbordabile. © Editrice Progresso Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati. CANON EF 400mm f/4 DO IS USM Prezzo Num. serie Costruzione Fuoco min. Innesto 7799 Euro 2140 17 elementi, 13 gruppi 3.5 m (1:8.3) Canon Filtri Diametro Lunghezza Peso posteriori 128 mm 232.7 mm 1940 g su Canon 5D o pellicola su Canon 1D Mark II Giudizio: molto buono Giudizio: molto buono 5 4 7 6 5 4 3 8 11 16 22 32 Giudizio: ottimo 1,3 X (eq. 499) +10 % +5 % 0% -5 % -10 % 1 2 CENTRO 2.8 0% -5 % -10 % 16 5 4 3 1.4 2 1 2 CENTRO 22 1 0 -.5 -1 5.6 8 11 16 8 11 16 22 32 +5 % 0% -5 % -10 % BORDO Giudizio: ottimo 0 1 2 BORDO CENTRO BORDO Giudizio: buono .5 4 5.6 Giudizio: ottimo BORDO 1.5 -1.5 4 CENTRO Giudizio: ottimo 0 2.8 +10 % BORDO 1,6 X (eq. 630) -1 ERRORE DI APERTURA IN DIAFRAMMI 0 -.5 11 6 11 16 22 32 +5 % BORDO 1,3 X (eq. 499) 396 mm 1 8 7 Giudizio: buono .5 5.6 8 Giudizio: ottimo Giudizio: buono 4 5.6 +10 % BORDO 1.5 -1.5 4 CENTRO Giudizio: ottimo 0 BORDO 2 BORDO 1,3 X (eq. 499) CADUTA DI LUCE AI BORDI IN DIAFRAMMI CENTRO 396 mm 1.4 1,6 X (eq. 630) 5.6 1,6 X (eq. 630) 4 8 22 ERRORE DI APERTURA IN DIAFRAMMI 2.8 BARILOTTO CUSCINETTO 2 9 3 CADUTA DI LUCE AI BORDI IN DIAFRAMMI 396 mm BARILOTTO CUSCINETTO 1.4 1,6 X (eq. 630) 6 8 10 BARILOTTO CUSCINETTO 7 9 CADUTA DI LUCE AI BORDI IN DIAFRAMMI 8 10 1,3 X (eq. 499) 396 mm 9 su Canon 350D o 20D Giudizio: buono 10 ERRORE DI APERTURA IN DIAFRAMMI DIAFRAMMA VIGNETTATURA DISTORSIONE NITIDEZZA - MTF È un obiettivo molto particolare, che utilizza frontalmente un sottilissimo elemento ottico diffrattivo. La nitidezza sul pieno formato della 1Ds è molto buona, specie alla f/4 dove quasi si raggiungono le prestazioni massime; ottima anche la correzione della distorsione e della vignettatura. Sulla 300D abbiamo un abbassamento della nitidezza sufficientemente contenuto, che consente una resa ancora buona. Il prezzo è purtroppo molto elevato. 1.5 1 .5 0 -.5 -1 -1.5 4 5.6 8 11 16 22