RiFiUTi Istituto Comprensivo Tuenno
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RiFiUTi Istituto Comprensivo Tuenno
DALLE SCUOLE Istituto Comprensivo Tuenno RIFIUTI Un progetto di riciclaggio e riutilizzo “Scuola verticale” è un progetto individuato dallo staff di direzione dell’I.C. Tuenno come risposta ad uno degli obiettivi contenuti nelle “Linee guida alle scuole per il biennio 2010-2012”. Si è trattato di una diversa organizzazione oraria e logistica dello spazio-tempo scuola della durata di due giornate intere complete, nei giorni 12-13 maggio 2011, sul tema“Rifiuti: Riciclaggio e Riutilizzo” e che ha previsto la presenza di tutti gli alunni presso la sede centrale di Tuenno. Due giornate diverse Driiiiiiiin! Driiiiiiiin! Sono le ore 8.00 e come ogni mattina il campanello dell’Istituto Comprensivo di Tuenno suona per richiamare l’attenzione degli studenti. Stanno per iniziare le lezioni, ma cosa succede oggi, 12 maggio 2011? Perché il cortile della scuola di Tuenno è stracolmo di bambini e ragazzi? Ci sono anche molti genitori che con visi un po’ preoccupati, ma nello stesso tempo incuriositi, si guardano attorno, tengono vicino il loro figlio o lo cercano con gli occhi in mezzo alla ressa. Non sono all’oscuro di tutto perché sanno che oggi e domani ci sarà una diversa organizzazione oraria e logistica dello spazio-tempo scuola, e che tutti gli studenti dell’Istituto parteciperanno in queste due giornate intere ad attività laboratoriali sul tema “Rifiuti: Riciclaggio e Riutilizzo”. plessi, i sette gruppi del biennio 3 comprenderanno alunni di 5° SP e I SSPG e, infine, i sei gruppi del biennio 4 comprenderanno alunni di 2° e 3° SSPG, per un totale di 26 gruppi. Ogni gruppo avrà un contrassegno diverso, appositamente disegnato e realizzato da alcune classi della SSPG sotto la guida del docente di educazione artistica, e ogni componente del gruppo, compreso il tutor, lo dovrà indossare per tutto il tempo scuola. Questo permetterà al tutor di rendersi conto subito se c’è uno studente che ha sbagliato gruppo e agli studenti di riconoscere il loro tutor all’istante. Tante collaborazioni contemporaneamente I genitori sanno anche che il servizio mensa funzionerà regolarmente per tutti e si effettuerà in due tur- ni e utilizzerà sia gli spazi consueti che l’Aula Magna, appositamente allestita allo scopo. Sanno che l’evento è stato pianificato in diversi incontri da un’apposita commissione formata da Dirigente, staff di direzione, docenti, genitori e rappresentanti delle tre amministrazioni comunali. Inoltre, sono stati informati che alla progettazione hanno collaborato numerosi organi/enti, anche attraverso finanziamenti e interventi ad hoc: la Consulta dei genitori, le Amministrazioni Comunali di Tuenno, Tassullo e Nanno, la Comunità della Valle di Non, l’APPA, il Servizio mensa, il Centro Anziani di Tuenno e alcuni gruppi culturali, sportivi e di solidarietà presenti sul territorio e nazionali. Per la prima volta tante organizzazioni diverse si sono messe in gioco contemporaneamente per un singolo progetto della scuola. Questa idea è piaciuta, ma ora vogliono verificare se e come la scuola saprà gestire il tutto - studenti e attività. 26 gruppi e docenti –tutor Attenzione! Fate largo! perché stanno arrivando gli studenti e i docenti della scuola primaria di Tassullo che hanno percorso a piedi un breve tratto di strada e ora sono giunti anch’essi nel cortile. Che confusione! Ma ecco che ogni docente ini- L’organizzazione “in verticale” Le famiglie sanno che oggi e domani i 415 studenti dell’Istituto non verranno suddivisi come al solito per classi, ma in gruppi, “in verticale”, per bienni. Ogni gruppo sarà composto da un minimo di 15 ad un massimo di 18 alunni. I sette gruppi del biennio 1 comprenderanno alunni di 1° e 2° SP dei due plessi (Tuenno e Tassullo), i sei gruppi del biennio 2 comprenderanno alunni di 3° e 4° SP dei due 34 n. 11 novembre 2011 zia puntualmente a fare l’appello: chiama gli studenti del suo gruppo e questi si dispongono ordinatamente in fila e, dopo aver ricevuto e indossato il proprio contrassegno, salgono lentamente le scale e si dirigono nello spazio-aula a loro riservato. Alle ore 8.30 il cortile della scuola è ormai deserto; tutti i 26 gruppi, accompagnati dai loro docenti-tutor, sono al lavoro nelle aule e, dopo una breve presentazione reciproca, stanno predisponendo, sotto la guida del tutor, la mappa mentale individuale sul tema delle due giornate “Rifiuti: Riciclaggio e Riutilizzo” e scrivendo le loro aspettative sulle due giornate su un unico cartellone che con le mappe sarà conservato nell’apposita cartelletta colorata consegnata al tutor. Il compito principale del tutor è quello di essere responsabile del gruppo affidatogli e di accompagnarlo nei vari laboratori e nelle uscite didattiche, ove gli esperti interni ed esterni effettueranno le diverse attività in sua presenza. 40 laboratori a moduli Il tempo scorre in fretta e alle ore 9.15 si dà inizio all’attività laboratoriale vera e propria. A differenza della didattica tradizionale, dove è il docente che si sposta nelle varie aule sul suo piano, oggi e domani sono gli alunni che si spostano tra le varie aule e nei vari piani per recarsi negli spazi riservati ai laboratori condotti da alcuni docenti che ripeteranno le loro attività con più gruppi di alunni, a complemento di quelli offerti dagli esperti esterni. Gli studenti sono particolarmente bravi: si spostano nell’edificio in modo ordinato e tranquillo anche se nell’aria si avverte una certa eccitazione e dai volti degli studenti traspare entusiasmo e curiosità per tutto ciò che vanno a fare e ad ascoltare. E così ogni gruppo ha la possibilità, secondo uno schema già predisposto, di svolgere ogni 45’ o 90’ un’attività laboratoriale diversa, poiché in queste due giornate la didattica comprende uscite sul territorio, riflessioni su alcuni aspetti fondanti della tematica, giochi sul tema con le LIM, attività manuali, realizzazione di cartelloni, partecipazione ad uno spettacolo teatrale attinente al tema, visita al Centro Raccolta Materiali di Tassullo, incontri con vari esperti del territorio e di fuori provincia. I giudizi sugli esperti Al termine del laboratorio i tutor e gli studenti esprimono un giudizio su un foglio apposito sull’attività a cui hanno assistito e partecipato, e gli organizzatori delle due giornate sperano in cuor loro che siano magnanimi e comprensivi, non troppo severi! Ascoltando alcune voci di corridoio, a parte qualche problema di tipo organizzativo-logistico, sembra che tutto proceda bene; infatti tutti i docenti, anche quelli meno entusiasti e un po’ scettici su questa iniziativa, si dimostrano soddisfatti e partecipano in modo collaborativo affinché tutto riesca al meglio. Anche nella nostra scuola le voci sono diverse, ma nel momento del concerto il coro canta all’unisono! Alle ore 10.00 suona la campanella dell’intervallo e tutti ci godiamo quei 15 minuti di meritato riposo, docenti e alunni, durante i quali noi insegnanti possiamo scambiarci opinioni, idee, dichiarare le nostre preoccupazioni o dubbi, mentre gli studenti possono entrare in relazione e conoscersi fra di loro, giocare insieme, parlarsi in libertà, sempre sotto l’occhio vigile del tutor. Poi tutto riprende, con spirito sempre vivo ma con maggior tranquillità. Il baratto Nel corridoio del piano della scuola primaria alcuni genitori hanno allestito una mostra di oggetti di proprietà degli alunni, messi volontariamente a disposizione per il baratto. A tale scopo, nei giorni scorsi, gli studenti hanno portato a scuola un oggetto di loro proprietà, che non utilizzano più e di cui sono disposti a disfarsi in cambio di un oggetto simile che appartiene ad un altro studente. Così ogni gruppo viene accompagnato dal tutor a prendere visione degli oggetti esposti e consigliato dai genitori presenti nell’effettuare la scelta. Piace questa attività, semplice ma molto educativa, e i genitori sono particolarmente bravi ad intrattenere gli studenti anche in attività di gioco e di riflessione! Lo spettacolo Kass & Netto Oggi, dopo la pausa, si andrà tutti insieme in teatro a vedere uno spettacolo dal titolo Kass & Netto. Speriamo sia divertente, oltre che edu- n. 11 novembre 2011 35 cativo! Alle ore 11.45, di ritorno dal teatro (lo spettacolo è piaciuto ai ragazzi!), sentiamo suonare la campanella per il pranzo della SP e tutti gli alunni, sempre in ordine e accompagnati, si recano nel locale mensa per consumare il pasto. Viene loro servito un piatto freddo (insalata di riso): ad alcuni piace ad altri meno. Ma cosa vedono i nostri alunni sui tavoli? Acqua naturale in bottiglia, in bottiglia di plastica? Come può accadere questo? I bambini capiscono che c’è contraddizione con quello che stanno imparando oggi (non vogliamo fare ulteriori rifiuti!) e quindi fanno le loro civili rimostranze e chiedono spiegazioni. Viene loro risposto che c’è stato un problema di tipo organizzativo (non si erano trovate brocche a sufficienza per servire acqua del rubinetto!) che viene subito risolto e le bottiglie di plastica spariscono dai tavoli, sostituite dalle brocche in vetro che solitamente sono presenti in mensa. La visita dell’assessore Dalmaso Al termine del pranzo della SP entrano in mensa gli studenti della SSPG e poi ci si ritrova tutti insieme nel cortile per la pausa, durante la quale i piccoli corrono per sgranchirsi le gambe mentre i più grandi chiacchierano fra di loro. Nel pomeriggio abbiamo l’onore di avere fra noi l’Assessore all’istruzione Marta Dalmaso che, accompagnata dalla Dirigente sempre presente con la sua macchina fotografica, entra silenziosamente nei vari laboratori ed assiste curiosa ad alcune attività proposte ai ragazzi; ad alcune partecipa pure! Si dichiara soddisfatta di ciò che vede ed auspica che questa iniziativa di Scuola verticale si ripeta nei prossimi anni e si diffonda in altre scuole del Trentino. Ringrazia i docenti per la loro disponibilità e invita gli studenti a divenire sempre più, con l’aiuto degli insegnanti, protagonisti della loro educazione-istruzione. Alla fine della 1^ giornata E così, attività dopo attività, laboratorio dopo laboratorio, il tutto ripreso e fotografato dalle abili mani e dall’ottima vista di due competenti insegnanti e di alcuni genitori, altrettanto competenti e capaci, il tempo-scuola oggi a nostra disposizione è ormai scaduto e gli studenti lasciano l’edificio per ritornare a casa. Sono tutti stanchi ma soddi- sfatti e sanno che domani questo nuovo modo di fare scuola si ripeterà e avranno occasione di lavorare, di parlare e di confrontarsi con altri esperti perché interverranno anche domani, come hanno già fatto oggi, l’assessore all’ambiente della Comunità di Valle di Non Rolando Valentini, il Sindaco di Tuenno Pietro Leonardi, gli esperti dell’APPA, i due volontari fiorentini dell’associazione Mani Tese, gli anziani del Circolo di Tuenno, e molti altri esperti. Gli obiettivi perseguiti Tutte queste persone esterne alla scuola, in stretta collaborazione con i docenti, hanno cercato in queste due giornate di “Scuola verticale” di perseguire alcuni obiettivi: sensibilizzare gli studenti sul tema dei rifiuti e del loro impatto sull’ambiente; sensibilizzare gli studenti sul tema del riciclaggio e del riutilizzo dei rifiuti prodotti; permettere agli studenti di interagire con persone diverse, dai ruoli diversi e in modalità diverse dalla normale attività didattica; permettere agli studenti di svolgere in vari spazi attività diverse, con materiali e strumenti diversi; coinvolgere gli studenti della SSPG come docenti dei compagni della SP; far sì che gli studenti divengano sempre più promotori presso le famiglie di una maggior sensibilità al rispetto dell’ambiente. Da dove siamo partiti Stimolati e invitati più volte dalla Dirigente a rispondere ad uno 36 n. 11 novembre 2011 LA DIRIGENTE Il senso di una scelta degli obiettivi obbligatori della Giunta Provinciale contenuti nelle “Linee guida alle scuole per il biennio 2010-2012”, i docenti e il Consiglio dell’Istituzione, dopo alcune remore, dubbi, tentennamenti, confronti e perché no, anche visioni discordanti, avevano deciso nel mese di gennaio di perseguire in questo modo l’obiettivo: “Promuovere modelli organizzativi innovativi che affianchino alla “classe” altre modalità organizzative, caratterizzate da una sempre maggiore flessibilità rispetto a tempi, spazi e articolazione del gruppo classe al fine di sviluppare l’innovazione metodologica e didattica e migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’utilizzo delle risorse umane, strumentali e finanziarie, anche per una qualificazione della spesa complessiva.”. Per questo obiettivo abbiamo lavorato con impegno e serietà e ora lasciamo la scuola al termine di questa giornata impegnativa, preceduta da altre altrettanto impegnative e faticose, con la speranza di aver anche oggi seminato bene per un raccolto che forse non sarà immediato ma che darà i suoi frutti in futuro, almeno così noi tutti speriamo. E con tranquillità e soddisfazione per ciò che abbiamo fatto, visto e sentito, ci diamo appuntamento per l’indomani sapendo che sarà sicuramente migliore! Loretta Pasquali Docente collaboratrice della dirigente I. C. Tuenno n. 11 novembre 2011 Lo spunto “forte” per il Progetto Scuola Verticale è venuto da un obiettivo obbligatorio alle scuole per il biennio 2010-2012. Obiettivo sfidante, poiché se è vero che da tempo nelle scuole vengono messe in atto attività diverse con finalità analoghe, spesso si tratta di iniziative che vedono coinvolti piccoli gruppi di alunni o un numero esiguo di classi alla volta. Lo staff di direzione dell’IC Tuenno ha interpretato invece l’obiettivo come volto a produrre un maggiore impatto nella scuola, coinvolgendola tutta intera, con studenti e insegnanti di tutti i plessi riuniti per la prima volta nella sede centrale. Tanti contributi e partecipazione Non è stato facile convincere i docenti della validità del Progetto, più entusiasti invece i genitori. Il compito non era semplice, il tempo per la preparazione non infinito, il lavoro da fare moltissimo. Una commissione interna ha messo in dialogo per quattro mesi le diverse componenti: dirigenza, staff, docenti, genitori, amministrazioni locali, esperti esterni, l’ufficio amministrativo, tutti invitati a dare un contributo tecnico, logistico, organizzativo per risolvere i tanti problemi (uno per tutti: come organizzare la mensa per 100 persone in più senza aumentare di un turno?). I contributi sono stati molti, le riunioni partecipate e produttive; alla fine tutti gli aspetti sono stati considerati e niente è andato davvero storto, nonostante l’ansia precedente all’inizio. La programmazione della didattica, di tipo laboratoriale e calibrata per le diverse età, è stata in mano ai docenti, con la collaborazione di enti esterni che hanno proposto ulteriori laboratori gratuitamente; la suddivisione dei gruppi, la dislocazione nei due giorni e la tenuta complessiva, invece, allo staff. I genitori i più entusiasti Ma la vera novità, per l’IC Tuenno, è rappresentata dal forte impegno dei genitori, per la prima volta invitati ad una commissione che non si occupava soltanto di Regolamenti interni, ma del cuore del fare scuola, la didattica. Si sono subito messi in gioco e hanno dato un forte contributo, gestendo autonomamente il Baratto e molta documentazione fotografica, e rendendosi conto, nel processo, della complessità e dello spessore del lavoro dei docenti, che spesso dall’esterno non si vedono. Il lavoro prosegue anche quest’anno Tanti i dati raccolti, tanti gli apprendimenti da cui partire per l’edizione di quest’anno. Sì, perché, anche se con qualche voce discorde, inevitabile quando si sperimenta, l’esperienza continua anche nel 2011-12: appuntamento a marzo prossimo, tema scelto dal Collegio docenti L’acqua. Dato il buon successo tra genitori e alunni, la programmazione seguirà la falsariga dello scorso anno. Questa volta però siamo tutti più sereni: molti aspetti organizzativi rimangono simili, possiamo contare su una buona base di collaborazione interna ed esterna, costruire sul legame che si è costituito con i genitori e, last but not least, sulla riflessione effettuata sui dati raccolti, che ci dà una marcia in più per comprendere dove apportare le inevitabili modifiche. A marzo, dunque! Sandra Lucietto Dirigente scolastico , Istituto Comprensivo Tuenno 37