Todini, General Contractor in Italia e
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Todini, General Contractor in Italia e
L’ ecc e lle nz a i m pr e n d ito r iale | to d i n i F INANZIARIA Imprese in Algeria e in Russia. Il percorso della Todini Finanziaria attraverso le grandi opere realizzate e le parole di Luisa Todini, la manager alla guida dal 2006 di Stefano Cianciotta Giugno 2007 N. 5 General Contractor in Italia e oltreconfine IL NUOVO CANTIERE 66 uisa Todini, umbra, 40 anni, dal 2006 è a capo della Todini Finanziaria spa, la holding del gruppo di costruzioni che si avvia a compiere 60 anni di attività. Nonostante la giovane età la manager vanta già un curriculum di indubbio valore, e soprattutto un’esperienza molto significativa sul piano delle relazioni internazionali, che l’hanno posta come una delle più autorevoli rappresentanti all’estero del sistema italiano delle costruzioni. Lei presiede una società che ha rappresentato nel passato un momento, se vuole anche pionieristico, della storia italiana delle costruzioni. Cosa manterrebbe della impostazione originale della sua impresa, e cosa invece vorrebbe che nel tempo venisse cambiato? Mio padre Franco è stato un uomo molto arguto e coraggioso che ha iniziato dal nulla pensando ai suoi primi operai come parte della sua famiglia. Oggi siamo oltre 2500 nella Todini Costruzioni ma, mi auguro, non abbiamo perduto il senso di appartenenza che dovrebbe permeare ogni organizzazione pubblica e privata. Il mio desiderio è che l’azienda possa continuare a crescere e consolidarsi anche intraprendendo nuovi percorsi, non necessariamente legati al capitalismo familiare. Il mio obiettivo è garantire un futuro ed una visione strategica alle tante famiglie che lavorano per noi. Quali sono le peculiarità che una manager donna può portare in un ambito dominato quasi esclusivamente dagli uomini? Forse bisognerebbe chiederlo agli uomini. Credo che il genere femminile sia più abituato a cimentarsi con attività molto disparate fra loro. Una nostra giornata tipo è fatta dal lavoro professionale unito all’attenzione per la casa, alla cura della famiglia, con tante sfumature impossibili da delegare anche per chi, come me, ha il privilegio di essere aiutata da terze persone. Questo ci rende capaci di avere una visione del problema a 360°. Ma io sono convinta che non si possa generalizzare e che più del genere contino la preparazione, la competenza e l’impegno. La presidenza di Luisa Todini sarà ricordata per quali aspetti? Anche questa è una domanda che bisognerebbe «Nel nostro settore occorrono sempre più grandi dimensioni per competere ad armi pari all’estero con gli altri contractor. Lo storico nanismo delle imprese italiane risiede nella dimensione limitata dei lotti messi in gara, nella frammentazione dei centri di spesa, nella mancanza di ossigeno finanziario per le imprese». Pochi general contractor stranieri partecipano a gare italiane. Molti investitori stranieri hanno poca fiducia nel nostro Paese, che è giudicato poco affidabile. Lei di recente ha polemizzato con il ministro Di Pietro perché l’annullamento dei contratti Tav avrebbe fatto crescere la diffidenza verso il sistema Italia. È proprio difficile adeguarsi agli standard comunitari? A prescindere dalle motivazioni, più o meno valide, di introdurre nuove regole, ritengo che la “pre-conditio sine qua non” per garantire un mercato corretto e sviluppato sia quella che non si possono cambiare le regole in corsa, salvo utilizzare gli strumenti civilistici normalmente previsti come il recesso o la risoluzione consensuale, strumenti che comportano un inevitabile ristoro per la parte danneggiata. Qui non si mette in discussione che la procedura di gara pubblica per general contractor sarebbe stata più conforme agli standard comunitari, sebbene il sistema delle concessioni- Una storia italiana con forte vocazione all’estero Il gruppo di costruzioni Todini nasce agli inizi degli anni ’50 per iniziativa di Franco Todini. Nel 1965 l’impresa ottiene la prima iscrizione all’Albo Nazionale Costruttori Italiano. Nel 1970 la Todini supera già i 50 milioni di euro di fatturato e viene trasferita la sede da Perugia a Roma. L'attività, dapprima circoscritta ai confini nazionali, viene estesa alla fine degli anni '80 al campo internazionale, ampliando progressivamente l'interesse verso i paesi dell'Est Europa, del Nord Africa e del Sud America, raggiungendo un valore della produzione consolidato di circa 400 milioni di Euro ed un portafoglio lavori di circa 1000 milioni di euro. Nel 2000 il fatturato in lavori all’estero si consolida rappresentando oltre il 50% del totale. Nel triennio 199092 avviene il primo grande balzo del fatturato, che Il progetto riguarda la realizzazione della metropolitana di Bari nel tratto compreso tra la Stazione Lamasinata ed il quartiere San Paolo. Il tracciato si sviluppa su una lunghezza complessiva di 5 chilometri, di cui 1.850 metri in viadotto, 1.670 in galleria ed i restanti 1.600 in superficie. Il viadotto è costituito da 2 file di 80 pile corrispondenti a 78 campate della lunghezza di 24 metri ciascuna. Completano il progetto le opere di armamento ed elettrificazione. cresce dell’80%. Successivamente, superati gli anni più difficili con un processo di ristrutturazione e investimenti, si ottiene una seconda importantissima espansione della produzione nel triennio 2003-2005 (+ 113%), che porta l’azienda tra le Luisa Todini, vicepresidente Fiec e co-presidente Foro di Dialogo Italo-russo rivolgere ad altri e, ci si augura, tra molti anni. E poi tante mie ambizioni e desideri devono ancora avverarsi. La Variante di Valico è sicuramente il lavoro principale di tutta la storia Todini. I lavori per l'adeguamento del tratto stradale, compreso tra i comuni di Sasso Marconi e Barberino di Mugello, sono cominciati agli inizi del 2004 e termineranno nel 2010. Il costo dell'intervento è di 552 milioni di euro. prime 15 del settore in Italia. La Todini è qualificata individualmente come General Contractor per gli appalti di importo fino a 350 milioni di euro (classifica I). Oltre alla certificazione di qualità Iso Uni En 9001 (ottenuta nel 1999 e regolarmente confermata), l’azienda ha avviato l’iter per ottenere entro la fine del 2007 la certificazione ambientale Iso Uni En 14001. Tra i principali lavori in corso si segnalano in Italia il tratto La Quercia-Aglio della Variante di Valico ed il Project Financing a Terni per il completamento di Corso del Popolo; all’estero la realizzazione della nuova linea tranviaria di Algeri, e la costruzione del lotto autostradale M’Saken-Karkar in Tunisia. Giugno 2007 N. 5 e da qui nel resto del Paese, L 67 IL NUOVO CANTIERE Da Perugia a Roma convenzioni Tav del 1991-92 ottenne comunque il beneplacito della Ue, quanto il fatto che la revoca unilaterale decisa dal governo comporta due gravi danni per il nostro sistema-paese: il ritardo nella realizzazione dei progetti che, ricordiamo, fanno parte dei Corridoi europei sulla cui realizzazione il nostro paese si è impegnato, ed il danno d’immagine e quindi economico. Probabilmente tale danno è ben più grave degli eventuali risparmi ottenibili dalla messa in gara, che sono ancora tutti da dimostrare. Infatti il nostro grado di attrattività degli investimenti esteri, già notevolmente più scarso rispetto ai paesi Ocse, e non solo, è destinato in questo modo a peggiorare ulteriormente e sappiamo quanto il grado di sviluppo di un paese sia dipendente dal flusso di investimenti che riesce ad attirare. Lei co-presiede il Foro di Dialogo Italo-Russo ed è vicepresidente Fiec con delega ai rapporti con i Paesi dell’Est Europa. Le relazioni economiche tra l’Italia e la Russia sembrano essersi incanalate in un binario molto positivo e proficuo. Quali possono essere i benefici che il sistema italiano delle costruzioni può ottenere da questa nuova fase? Lo scorso 13 marzo il Foro di Dialogo ha orga- L’i mpegno tra impresa e politica Luisa Todini è nata il 22 ottobre 1966 a Perugia. Laureata in Giurisprudenza, parla correntemente inglese, francese e spagnolo. Sposata con Luca Josi, che ha promosso agli inizi di marzo il Patto generazionale per eliminare la gerontocrazia dalle classi dirigenti italiane, è madre di Olimpia. La manager presiede dal febbraio 2006 laTodini Finanziaria Spa, la holding del gruppo. In precedenza, dal marzo 1999 al febbraio 2006 aveva ricoperto la carica di presidente della Todini Costruzioni Generali Spa, la principale società del Gruppo Todini. Nel 2004 Luisa Todini è stata nominata vice-presidente della Fiec (Féderation de l’Industrie Européenne de la Construction) con la responsabilità dell’Est Europeo e le problematiche dell’allargamento della Ue ai paesi nizzato a Roma, a Villa Madama, come preludio al vertice bilaterale tra i capi dei due governi, una conferenza basata su due sessioni, una economico-energetica e l’altra culturale-mediatica, il cui motto può essere riassunto in “la cultura dell’energia, l’energia della cultura”. Effettivamente, gli incontri avvenuti in quel giorno tra il top management del mondo imprenditoriale e bancario italiano e quello russo hanno facilitato gli importanti accordi che proprio in quei giorni hanno preso forma, dall’acquisto di giacimenti siberiani di gas da parte di Eni-Enel all’accordo Finmeccanica-Sukhoi fino all’offerta Aeroflot su Alitalia, coordinata da Unicredit. Nel settore infrastrutturale si stanno aprendo sul mercato russo grandi progetti in Ppp per la realizzazione e concessione di tratti autostradali mentre, nel settore immobiliare, c’è un grande fermento di attività, soprattutto nella capitale Mosca, forse la città con il mer- di quell’area ed è stata riconfermata nell’ottobre 2006 per un secondo mandato biennale. Dal giugno 2005 l’imprenditrice fa parte del Consiglio di amministrazione dell’Ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) ed è membro del Consiglio di amministrazione della Luiss dal 2004. Nell’aprile dello stesso anno è stata nominata dal governo Berlusconi co-presidente del Foro di Dialogo delle Società Civili di Italia e Russia, incarico che le è stato riconfermato nel giugno 2006 dal governo Prodi. Dal 1999 è membro del Consiglio direttivo di Agi. Luisa Todini è stata anche parlamentare europeo nelle fila di Forza Italia, dal 1994 al 1999. cato del real estate più dinamico al mondo già da un paio d’anni. La Russia può rappresentare per le imprese italiane una porta di ingresso privilegiato nei mercati della nuova Europa? La Russia può diventare per il nostro settore il mercato principale di tutta l’area eurasiatica. Non dimentichiamo che la lingua russa è parlata praticamente in tutti i paesi della Csi, la Comunità nata dalle ceneri dell’ Urss. È determinante a mio avviso per le sorti della nostra economia nel breve-medio termine un approccio orientato allo sviluppo dei rapporti lungo la nuova “via della seta”, attraverso i Balcani, senza fermarsi sul Mar Nero ma puntando ai nuovi paesi emergenti del Caspio e dell’Eurasia centrale, i cui fermenti politici attuali altro non sono che un sintomo del crescente sviluppo economico e della diffusione della ricchezza, seppur limitata a poche fasce sociali. Ne beneficerebbero anche i nostri porti adriatici come Trieste, Ancona, Bari, Brindisi, che potrebbero divenire gateway cities ovvero snodi essenziali dello sviluppo spaziale europeo, città dotate di “distripark”, aree manifatturiere, attività di assemblaggio, piattaforme logistiche multimodali, ma anche città dotate di porti «È determinante per le sorti della nostra economia nel breve-medio termine un approccio orientato allo sviluppo dei rapporti lungo la nuova “via della seta”, attraverso i Balcani, senza fermarsi sul Mar Nero ma puntando ai nuovi paesi emergenti del Caspio e dell’Eurasia centrale». e aeroporti competitivi, di fiere, attività culturali, università e centri di ricerca, con una connotazione di grandi centri di ingresso e di attrazione nel territorio dell’Unione. Il trend del mercato interno tedesco, dopo anni di crisi, sta lentamente risalendo la china. In Italia si sta assistendo all’esatto contrario. Quale è il suo punto di vista sul mercato delle costruzioni nel nostro Paese? Nel breve termine purtroppo sono pessimista. Da un lato assistiamo al crollo dei bandi di gara Anas, sempre più a corto di risorse (malgrado l’apprezzabile impegno del Ministro di Pietro e del management dell’Azienda), dall’altro noto una pericolosa tendenza ad attribuire ai general contractor tanti mali del settore infrastrutturale italiano quando invece i nodi principali restano ancora irrisolti: carenze progettuali degli enti appaltanti, tempi e procedure estenuanti, aggiudicazioni basate sul massimo ribasso che aprono le porte a contenziosi continui, sistema delle Soa inefficace. A tutto ciò aggiungiamo la sindrome Nimby, spesso fomentata dagli stessi organi di governo centrale o locale, con il risultato che si bloccano, facendo scappare i finanziatori, i rigassificatori, gli inceneritori, le centrali eoliche, di Il ponte Bolshoy a Mosca Raddoppio e potenziamento Linea Ferroviaria Ba-Ta. La concessione riguarda le prestazioni integrali occorrenti per la progettazione esecutiva dei lavori di raddoppio e potenziamento della linea Bari - Taranto e il ripristino e raddoppio della linea di raccordo tra le linee Bari Taranto e Bologna Lecce, nonchè la progettazione esecutiva e la realizzazione di tutte le opere. IL NUOVO CANTIERE Giugno 2007 N. 5 68 Il viadotto e la galleria Becciu della SS125 Sarda in località Squirra (Ca) In Algeria, insieme ad Astaldi, Todini ha realizzato la diga di Kramis, la seconda diga mai realizzata in Algeria. È in corso la commessa per un nuovo intervento a cui l'impresa sta lavorando con l'impresa Pizzarotti: la diga di Kef Eddir. 69 IL NUOVO CANTIERE Giugno 2007 N. 5 Il mercato agrario di Verona trovare una via d’uscita? Certamente c’è questo rischio. Nel nostro settore occorrono sempre più grandi dimensioni per competere ad armi pari all’estero con gli altri contractor. Lo storico nanismo delle nostre imprese, oltre che in una visione familistico-proprietaria della “propria ditta”, risiede nella dimensione limitata dei lotti messi in gara (aspetto che la Legge Obiettivo aveva cominciato a migliorare), nella frammentazione dei centri di spesa, nella mancanza di ossigeno finanziario per le imprese, mancando meccanismi di anticipazioni e revisione prezzi che in altri paesi sono invece presenti. questo passo i costruttori saranno costretti ad abbandonare l’Italia. Qualità e sicurezza. Il Governo si appresta a varare il nuovo Testo Unico. Il mondo delle costruzioni con la introduzione del Durc ha fatto prima di altri settori la propria parte. Cosa manca perché la consapevolezza di lavorare sicuri non sia più un’opzione? Il problema della sicurezza nei cantieri è giustamente centrale. La Fiec sta elaborando una proposta in accordo con i sindacati europei al fine di spingere i singoli paesi a stabilire target di diminuzione degli incidenti misurabili annualmente. In Italia ritengo che, anziché fare nuove leggi, si poteva e si può destinare il personale del Ministero del Lavoro precedentemente impiegato negli uffici di collocamento, ormai svuotati delle loro storiche funzioni, per le attività di ispezione sul campo. Con un adeguato corso di formazione preliminare e con un piano d’incentivi legato ai risultati ottenuti penso che si otterrebbe molto di più. Sarebbe un opportuno compito dei sindacati proporre questi tipi di riorganizzazione invece di puntare il dito contro le Imprese in maniera generalizzata. Gli Spagnoli e i Francesi “fanno sistema” molto più degli Italiani. In Sud-America, abituale nostro mercato di riferimento, gli Spagnoli avanzano impetuosi, mentre i Francesi ottengono commesse importanti anche negli Usa, dove noi quasi non esistiamo. Non è che a lungo andare i nostri mercati di riferimento rischiano di esaurirsi sempre di più, e il nostro sistema di ripiegarsi su se stesso senza La galleria Beverate ad Airuno Non solo costruzioni: no profit e produzioni vitivinicole Giugno 2007 N. 5 La sistemazione dell’alveo del fiume El-Harrach in Algeria IL NUOVO CANTIERE 70 L’Italia delle costruzioni sta vivendo una stagione rappresentativa felice, con lei e Gian Alfonso Borromeo, che è anche presidente Eic, alla vicepresidenza Fiec. Quali benefici ha prodotto per il sistema Italia avere due rappresentanti nel Board dei general contractor europei? A questa domanda dovrebbe rispondere un rappresentante di Ance o Agi. Comunque, sia nel caso di Borromeo che nel mio, c’è stata una richiesta di rinnovo o prolungamento dell’incarico. Forse qualche segno positivo c’è stato! Per promuovere la responsabilità sociale d’impresa ed il sistema di valori a cui il Gruppo Todini si ispira da sempre, è stata istituita la Fondazione Franco Todini, dedicata proprio al capostipite del gruppo, il cavaliere Franco Todini. La Fondazione finanzia l’attuazione, senza fini di lucro, di iniziative di alto interesse umanitario, sociale, culturale. Dal 2005 è operativo presso la sede Todini di Roma Asilo Nido, struttura in grado di ospitare fino a 50 bambini, sia figli dei dipendenti e collaboratori, sia figli di lavoratori di altre aziende e cittadini del municipio. La Todini ha promosso iniziative benefiche per raccogliere fondi per l’innovazione tecnologica dei reparti neonatali del Bambin Gesù di Roma e del Policlinico di Perugia, ed ha sostenuto iniziative a favore della Comunità Vanaprastha, istituita in India nei pressi di Bangalore per aiutare i bambini abbandonati. La Todini, inoltre, è stata la prima impresa italiana di costruzioni ad aderire al Global Compact, l’associazione creata dall’Onu per diffondere nel mondo il rispetto di dieci principi fondamentali relativi ai diritti umani, al lavoro, all’ambiente ed alla lotta alla corruzione. Oltre al sociale gli altri interessi della Todini sono rivolti anche alle produzioni vitivinicole di qualità. In località Collevalenza di Todi, in una zona prettamente collinare e tra le più fertili della regione Umbria, è ubicata l'Agricola Todini, che produce vini selezionati Doc e Igt di elevato pregio, come il Rubro, premio Gambero Rosso nel 2001, e il Rosso della Cervara.