Boicottiamo Nestlè

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Boicottiamo Nestlè
CSA Vittoria
Boicottiamo Nestlè
venerdì 13 ottobre 2000
Nestlè: n.1 nell'uccisione dei neonati
da www.tmcrew.org
Ogni giorno nei paesi poveri del mondo
muoiono 4.000 bambini poichè non sono allattati al seno. Questa non è
una nostra tesi, ma un dato dell'UNICEF.
"Molte persone oggi credono nelle superstizioni moderne, queste
includono l'allattamento col biberon. Queste superstizioni non sono
meno dannose di alcune insalubri superstizioni antiche. Ma mentre
alcune antiche supestizioni hanno le loro radice nell'ignoranza, quelle
moderne traggono la loro sorgente dall'avidità. E noi sappiamo che il
profitto ha forti e potenti interessi"
Un ex Segretario generale della
Sanità delle Filippine
"Un bambino allattato con latte in polvere è 25 volte più a rischio
di morire di dissenteria di uno allattato al seno, in posti dove
l'acqua non è sicura."
UNICEF
Come ripetutamente segnalato dall'UNICEF la Nestlè viola il codice
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internazionale redatto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e
dalla stessa UNICEF, che proibisce la promozione dell'uso di latte in
polvere per l'alimentazione dei neonati.
L'uso di tale latte, in sostituzione a quello materno, fornito
gratuitamente negli ospedali nei primi giorni di allattamento, crea nel
lattante disaffezione al latte materno. Ciò ha causato e causa la morte
di un altissimo numero di bambini nei primi mesi di vita, poichè nel
terzo mondo il latte in polvere viene preparato con acqua spesso
malsana. Fonti dell'UNICEF parlano di più di 1.000.000 neonati morti
all'anno nel Sud del mondo perchè non più nutriti al seno.
Nestlè è uno dei simboli della globalizzazione, della distruzione
di ciò che non è mercato globale, ma anzi uno dei promotori
dell'appiattimento globale, per favorire i loro profitti di grandi
economie, prodotti unificati per tutti i consumatori del pianeta, un
po' come il McDonald's, di cui è infatti sempre più spesso partner,
anche con Disney, per aggredire i piccoli consumatori del nord del
mondo.
Una delle ultime azioni contro tutti noi (esclusi gli azionisti
Nestlè) è stato quello di far passare la possibilità di etichettare
come cioccolato, prodotti fatti anche senza il cacao, quindi sempre più
da un lato cibo uscito dai compilatori di materia* e dall'altro un
nuovo mezzo per far ribbassare i prezzi ai contadini del sud del mondo
produttori di cacao.
Nestlè è il più grande produttore di cibo mondiale, il gigante del
settore agroalimentare, con stabilimenti in più di 80 paesi ed un giro
d'affari di circa 52 miliardi di dollari. Con un budget pubblicitario
di circa 8 miliardi di dollari all'anno, Nestlè ha un notevole
vantaggio sulle donne che producono naturalmente il latte per i loro
neonati e non hanno "una fortuna" da investire per promuovere la bontà
del loro prodotto.
Nestlè ha infatti dalla fine del 1999 iniziato una vera e propria
operazione di contropropaganda, a partire dalla Gran Bretagna, che
cercasse di ridare lustro al marchio della compagnia oramai logorato
dai 23 anni di boicottaggio, che si sono fatti sentire ed hanno
lasciato il segno nell'opinione pubblica, e che hanno posto problemi,
come quello di avere campagne pubblicitarie bloccate perchè giudicate
ingannevoli dalla Advertising Standard Authority o dal fatto che il
parlamento europeo vorrebbe convocare delle multinazionali in audizioni
pubbliche per gli abusi e i danni da queste causate negli anni. Nestlè è la prima compagnia che vorrebbero mettere in
questa scomoda
posizione.
Così Nestlè ha cercato di incrementare, e molto pubblicizzare, le
sue iniziative di beneficienza verso attivitý dedicate ai bambini ed
alle chiese. La loro nuova tattica comprende anche arrivare a mettere
la pubblicitý su media abbastanza rispettati per i loro contenuti
attenti (come "The Big Issue") per recuperare immagine anche nei
settori che più sono stati attenti ai motivi del boicottaggio e per
cercare di cancellare l'immagine che si è diffusa negli anni ossia che
Nestlè tragga i suoi massimi profitti succhiando con avidità dai paesi
del terzo mondo (ma in effetti è così). Ed anche per far recedere le
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chiese che si sono molto impegnate nelle campagne di boicottaggio a
causa della devastante pratica di diffondere il latte in polvere nei
paesi poveri con la susseguente mortalità dovuta a diarrea, che non si
verificherebbe con l'allattamento al seno (secondo l'Organizzazione
Mondiale della Sanità più di un milione di bambini muoiono ogni anno a
causa di una nutrizione con biberon/latte in polvere fatta in modo non
igienico, solitamente a causa delle acque non potabili).
In pratica un bambino ogni 30 secondi.
Nestlè controlla il 40% del mercato mondiale del latte per bambini,
pubblicizzandolo con molta aggrssività nei paesi del terzo mondo,
cercando anche di scoraggiare l'allattamento al seno. Chiaramente dopo
un piccolo periodo di allattamento da biberon il latte della madre si
asciuga e non viene più prodotto dall'organismo... un nuovo consumatore è nato.
Nestlè "incoraggia" gli operatori della sanità a spingere i suoi
prodotti. Lo fanno facendo donazioni, per esempio agli ospedali del
Gabon (Africa), malgrado il governo di quel paese abbia chiesto alla
Nestlè di farla finita. Nelle Filippine la compagnia ha dovuto subire
lo scandalo di essere stata scoperta a "affittare" delle infermiere
diplomate in funzione di "educatrici sanitarie" per andare per le case
e convincere le madri ad usare i prodotti Nestlè. Ignorando i consigli
della Organizzazione Mondiale della Sanità che raccomanda che i cibi
complementari debbono essere utilizzati dopo i sei mesi di vita, i
prodotti Nestlè sono etichettati come utilizzabili dopo la seconda
settimana di vita. Le etichette non forniscono informazioni chiare, e,
in alcuni casi, in lingue che le madri non possono capire.
Nestlè esporta il suo latte nelle "colonie" fin dal 1873, sono 126
anni che la compagnia ignora le leggi. Attualmente Nestlè è sotto
processo in India per via delle etichette, ma per fare un altro
esempio, nel 1939 la compagnia esportava i suoi prodotti in Singapore e
Malesia etichettati come "ideali per bambini delicati", mentre era
stata vietata la commercializzazione in Gran Bretagna per via dei casi
di cecità e rachitismo.
Allattamento al seno : alcuni fatti
L'allattamento al seno è andato declinando rapidamente tra gli anni
1960/70, con l'espansione del mercato del latte in polvere. In Messico
si è passati dal 100% al al 40 %, in Cile dal 90% di allattati al seno
si è passati al 5%, a Singapore dall'80% al 5% (fonte: UK Food Group)
L'allattamento al seno è vitale non solo per l'apporto
nutrizionale, ma soprattutto per la sua funzione di trasmissione di
anticorpi e quindi protezione contro le malattie.
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Nei paesi sviluppati il cibo in più che deve assumere la madre per
allattare, viene a costare meno di un decimo del cibo artificiale per
il bambino.
La gente povera solitamente dilusce troppo il latte in polvere
spesso con acqua malsana, causando così, per lo meno malnutrizione.
Una recente ricerca del British Medical Council ha riscontrato che
il latte di mucca, quello da 26p a pinta va altrettanto bene per i
bambini sopra i sei mesi di vita del latte in polvere che costa circa 5
sterline per 10 pinte.
Nestlè produce quasi tutto quello che nel settore alimentare può
essere confezionato e venduto. Qui di seguito c'è l'impressionante
serie di marchi e prodotti commercializzati dalla Nestlè, che è
comunque in continua espansione e come uno squalo continua ad ingoiare
società più piccole. Quindi questa lista è spesso in ritardo nel
segnalare le nuove acquisizioni. Avete però a disposizione un bel
numero di prodotti da boicottare, sconsigliare, trasformare le
pubblicità... etc. etc. ;->
Caffè e simili: Nescafè, Orzoro, Nesquik, Malto Kneipp
Biscotti e simili: Dorè, Cheerios,
Pasta e riso: Buitoni, Pezzullo, Curtiriso, Bella Napoli
Surgelati: Surgela, Mare fresco, Valle degli Orti
Gelati: Motta, Alemagna, Antica gelateria del corso, McDonald's McFlurry
Acqua: Acqua Vera, S. Bernardo, S. Antonio, S. Pellegrino, Perrier, Claudia, Panna, Pejo, Levissima, Lora recoaro
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Soft drinks: One-O-One, Chinò, Aranciata S. Pellegrino, Acqua
Brillante Recoaro, Beltè, Gingerino Recoaro, Nestea, Nestè, Sanbitter
Dolci: KitKat, Galak, Lion, Crunch, Smarties, After Eight, Quality Street, Toffee, Polo
Conserve: Berni, Condipasta, Condiriso
Formaggi, latticini: Locatelli (Pizzaiola), Fiorello, Fruttolo, Formaggino Mio,
Cibi per animali: Friskies, Buffet
Salumi: Vismara, King
Cioccolato: Perugina (Cacao, Le Ore Liete, Baci Perugina), Nestlè (Cioccoblocco, Galak)
Olii: Sasso
Brodo: Maggi
Cosmetici: L'Oreal
Varie: Diger Seltz
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