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COMUNICATO STAMPA
Le 19 Associazioni Aderenti al
Progetto Occhi sulle Colline:
A.A.L.Sci.Tec. (Associazione di Associazioni Livornesi per la
Scienza e la Tecnologia)
Agire Verde Livorno
A.S.C.A. (Associazione Scienze e Comunicazione
Ambientale)
C.S.S.T.O. (Comitato Salvaguardia e Sviluppo Territorio e
Occupazione)
Circolo Ippico l'Unicorno
A.N.W.I. Livorno (Associazione Nordic Walking Italia)
CAI Livorno (Club Alpino Italiano)
G.I.R.O.S. (Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee
Spontanee)
GAPL (Gruppo Archeologico Paleontologico Livornese)
Circolo Porto di Livorno gruppo MTB
G.U.L.Li (Gruppo Utenti Linux Livorno)
Asd Il Mandriolo
I.N.B.AR. Sez. Livorno e Arcipelago Toscano (Istituto
Nazionale Bioarchitettura)
INITINERE
Legambiente Livorno
L.I.P.U. Livorno (Lega Italiana Protezione Uccelli)
Trekking Libertas
U.A.A.R. (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti)
WWF Livorno (World Wide Fund for Nature)
Livorno, 7/10/2015
A CHI INTERESSA TUTELARE L'AMBIENTE DELLE COLLINE LIVORNESI?
Gli effetti della nuova Legge Regionale 30/2015 sul nostro territorio.
Negli anni '80 c'era un sogno di "pochi" che immaginava un parco che tutelasse tutto il comprensorio delle
colline livornesi. Il sogno non si è realizzato. Tuttavia è presente un Parco Provinciale frammentato, alcune
ANPIL (Aree Naturali Protette di Interesse Locale) e un SIR (Monte Pelato) che interessano un'area ristretta
ma importante da conservare. In particolare è di alta rilevanza la funzione delle ANPIL come "corridoi
ecologici" per collegare insieme le aree di Parco Provinciale che sono di fatto staccate l'una dalle altre.
Con la nuova Legge Regionale 30/2015 tutte queste aree rientrano nelle categorie che verranno sottoposte
a verifica e riclassificazione da parte della Regione Toscana. O le aree diventano Riserve Regionali o di fatto
scompariranno: saranno eliminate dalla lista delle aree protette e i relativi territori ricadranno nella
ordinaria pianificazione territoriale dei Comuni, con tutti i rischi connessi. Il primo passo spetta alla
Provincia che, sentiti i Comuni, entro Marzo 2016 dovrà preparare una proposta alla Regione. Le nuove
Riserve Regionali dovranno essere gestite dalle Province e/o dai Comuni e/o da Enti Parco regionali (ad es.
Parco S. Rossore): mancano pochi mesi e occorre invece tempo per trovare soluzioni adeguate e per creare
convergenza tra tutti questi attori per evitare che i problemi economici e organizzativi dei singoli enti ci
portino a rinunciare a tutte le forme di tutela. Le associazioni di Occhi sulle Colline lanciano questo appello
perché ad oggi nessuno dei nostri amministratori ha dichiarato pubblicamente la volontà di mantenere le
nostre aree protette. Il Piano del Parco Provinciale auspicava, data la frammentazione delle aree tutelate,
che la gestione del territorio fosse omogenea e si "allargasse" il più possibile alle aree circostanti ma così di
fatto non è stato e gran parte degli obiettivi da raggiungere sono rimasti su carta, venendo meno anche
quella forte funzione di volano per le attività legate al turismo verde e alle attività eco-sostenibili che oggi
significherebbe preziose opportunità di lavoro.
In un mondo in cui le aree protette sono per fortuna in aumento, il nostro territorio potrebbe fare marcia
indietro. Per noi esiste una sola direzione possibile, che va verso la conferma e il rilancio in maniera sempre
più efficace della tutela delle Colline per realizzare finalmente quel "sogno" di trenta anni fa. I volontari
delle Associazioni di Occhi sulle Colline hanno lavorato, lavorano e lavoreranno sempre e comunque per
questo obiettivo; oggi chiediamo agli Enti che ci governano qual è il loro.
Per info e contatti: www.occhisullecolline.it; [email protected]