8 corso aggionamento-le magioni

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8 corso aggionamento-le magioni
Storica Compagnia Insigniti Cavalieri del Tau o di S. Jacopo d’Altopascio
Palazzo Vescovile – San Miniato
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CORSO DI AGGIORNAMENTO PERMANENTE
DEI CONFRATELLI CAVALIERI DEL TAU
E DELLE CONSORELLE DAME DEL TAU
2
TEMA:
LE MAGIONI
DELLA STORICA COMPAGNA
funzionamento, ordinamento, ammissioni
Massa,
25 settembre 2010
1
Scopo del presente elaborato è quello di fornire una sintesi organica
dell’architettura statutaria per meglio comprenderne le potenzialità nello
sviluppo strategico dell’operare nell’attuazione degli scopi statutari
Siamo quindi chiamati a riflettere sulla normativa che ci siamo dati
il 29 novembre 2009, vivente il 1° Gran Cancelliere Gr. Uff. Dott. Luigi
PACINI di venerata memoria, approvata canonicamente da S. Ecc. Rev.ma
il Vescovo di San Miniati l’8 dicembre 2009.
Dopo aver trattato del Confratello e della Dama e dopo aver
esaminato gli Organi Statutari (il Capitolo Generale, il Consiglio dei
Reggenti e le figure che lo compongono, l’Alto Protettore della Storica
Compagnia e Sua Vigilanza) ora approfondiremo l’argomento delle
Magioni della Storica Compagnia.
2. Le Magioni
Occorre qui fare una premessa di carattere storico, poiché l’idea delle
strutture periferiche, che nello Statuto sono denominate “Magioni”, è
l’attuazione contemporanea di ciò che è riportato nella “Regola
dell’Altopascio” del 1239, che occorre sia pur con brevi cenni, esaminare..
2.1
Le Magioni nella Regola del 1239
Negli antichi “Statuti Altopascini” vengono più volte richiamate le
“Dipendenze”, le “Obbedienze”, i “Priorati”, le “Case”, le “Bajulie” ecc..
L’architettura ordinamentale che emerge dallo studio della “Regola del
1239” vede al suo vertice il “Capitolo Generale dell’Ospedale Altopascio”
che è diverso dal “Capitolo Generale di Altopascio”, infatti il primo
riguarda esclusivamente “l’Ospedale” – all’epoca l’ “Ospedale”
2
corrisponde quello che noi oggi chiamiamo “Ordine Equestre” ( 1 ) –
mentre il secondo riguarda la “Grande Magione”, cioè Altopascio,
residenza del Gran Maestro o Custode Generale.
Mentre il “Capitolo Generale dell’Altopascio” era saltuario ( 2 ), il
“Capitolo Generale di Altopascio” era come per tutti i Capitoli delle
Magioni di cadenza annuale ( 3 ) infatti si recita “ … in ciascun priorato
non sia nulla casa, la quale a suo podere ogni anno ad capitulo non
risponda, et delle lemosine acquistate ad uopo dei poveri, et della terza
parte di lavorii, et nutrimenti, secondo l’ordinamento della casa
dell’Ospitale in ciascuno anno”; quindi ogni “Casa” quella che chiamiamo
oggi “Magione” aveva un suo ordinamento della casa, cioè regolamento
interno.
Nel Ns. Statuto del 29 novembre 2008, il Capitolo Generale è la
riunione di tutti i componenti della Compagnia: Confratelli Cavalieri del
Tau, Consorelle Dame del Tau, Ecclesiastici delle Magioni ed
Ecclesiastici della Compagnia.
Alcune Magioni degli Altopascini, avevano giurisdizioni vastissime:
basti ricordare che la Magione di Parigi aveva dipendenze ( denominate
“Hospitali”) sparse in tutta la Francia; altre erano più limitate nel territorio,
comunque in tutte dovevano essere celebrati i Capitoli annuali le cui
norme erano dettate dal capitolo LXXXVI, qui esamino solo quelle di
carattere organizzativo.
Vediamo innanzitutto quali erano gli Organi periferici dell’Ordine che
componevano il Capitolo Locale, insieme a tutti i Frati della “Obedientia”,
in ordine gerarchico abbiamo: il “Maestro della Bajulia”, il Priore della
Chiesa della Magione, i Chierici, il Diacono. Il Sub Diacono, ed infine i
Frati-Cavalieri.
Il Maestro locale o “Custos” passava in rassegna la situazione
finanziaria chiedendo quali elemosine “si de’ vivi, come dei morti” i
1
)- L. Guelfi Camaiani, Relazione per il XIX congresso di araldica e genealogia- Parigi 1990, pagina 1
)- il Capitolo generale dell’Ospedale è regolamentato : dal capitolo LXXVII della Regola (d’ora in poi si citeranno
solo i Capitoli intendendosi quelli della Regola del 1239) in caso di morte del Gran Maestro; e dal capitolo LXXVIII in
caso di convocazione del Gran Maestro
3
)- tale capitolo Generale è statuito dal capitolo LXXXXV
2
3
singoli Frati avevano portato; poi domandava ai singoli componenti di
rendere conto della casa loro assegnata. Successivamente chiedeva la
situazione patrimoniale di ogni singola casa, se avessero animali, terreni
non coltivati, ecc. in modo che “potrà conoscere lo stato della bajulìa, et
chi farà peggio et mellio”. Se del caso “rendeva giustizia”.
Il Maestro sceglieva dieci Frati – “o vero quali vorrà” – ed attribuiva
loro l’incarico di eleggere: “l’ospitalieri, et priore et comandatore del
tesoro della chiesa” ed altri che avrebbero provveduto all’organizzazione
della casa in base alle esigenze locali.
Ad elezione avvenuta i dieci Frati si recavano di nuovo in Capitolo ed
annunciavano, al Maestro e ai Frati, di essere addivenuti alla decisione
loro demandata; quindi il Maestro assegnava ai prescelti i vari incarichi,
essi si riunivano – insieme agli altri per il quali il Maestro si era riservato
la nomina – per impartire le direttive ai “comandatori nelle case della
bajulia”, per studiare i piani di autofinanziamento.
Concluso il Capitolo i frati tornavano nelle loro dipendenze con la
raccomandazione di tenere e custodire bene tutto quanto loro assegnato,
animali, e cose della loro casa, con particolare riguardo a far coltivare bene
le vigne e le terre da seminare perché in quel modo “ se bene lavoreranno,
aranno quelle cose che seranno necessarie al maestro et ai frati
dell’Ospitale; potranno sovvenire alli infermi, et ai poveri dare le
lemosine”
Era quindi una organizzazione estremamente snella, dove le singole
Magioni godevano di grande autonomia e avevano un duplice raccordo
con la Grande Magione: cioè quello di dipendere direttamente dal Gran
Maestro e del” Capitolo Generale dell’Altopascio”
2.2) Le Magioni nello Statuto del 2008
Ora che abbiamo idea di come erano strutturale le Organizzazioni
Territoriali dell’antico Ordine degli Altopascini, penso si possa ben
4
comprendere il contenuto dell’odierno Statuto della Ns. Confraternita, che
a differenza dell’Ordine del Tau, non ha al vertice gerarchico un Gran
Maestro o Custode Generale bensì un Gran Cancelliere; così come al
vertice della Magione non c’è un Maestro, bensì un Custode.
Nello Statuto della Confraternita, le Magioni sono citate negli articoli:
• art. 2 al punto f; fra le finalità della Compagnia vi è infatti “la
formazione e la costituzione di Magioni”
• art. 5 al comma 3 e comma 9; inerente la vestizione da parte del
Vescovo della Diocesi ospitante la Magione
• art. 6; inerente la solennità del 25 luglio, festa del celeste Patrono
l’Apostolo S. Jacopo “da celebrarsi con particolare solennità in
tutte le Magioni”
• art. 7; inerente i Cappellani delle Magioni da nominarsi
dall’Ordinario del luogo
• art. 8; commi 3 e 4 ; il comma 3 recita: “ La costituzione i
Magioni della Storica Compagnia in Diocesi diverse da quella di
San Miniato sarà deliberata dal Consiglio dei Reggenti sentito il
Vescovo di San Miniato e con il nulla-osta del Vescovo del
luogo” ( 4 ); il comma 4 recita “ le Magioni sono ospitate nelle
sedi di fondazione e dipendono dalla casa madre per la
concertazione dei programmi e delle nomine del Custode della
Magione e dei confratelli Cavalieri.”
• art. 9; comma 1; nel comma 1 è riportata la composizione del
Consiglio dei Reggenti del quale i Custodi delle Magioni fanno
parte
• art. 10 per intero; verrà esaminato in seguito
• art. 11 comma 2; nel comma 2 si precisa che i Confratelli e le
Consorelle, e gli Ecclesiastici della Magione “si impegnano in
modo responsabile e creativo nella propria Chiesa diocesana,
4
)- alcuni Confratelli hanno visto in questo comma, qualcosa di non immediatamente evidente e cioè se il comma può
essere interpretato anche nel modo che possa far intendere che in una Diocesi possano coesistere due Magioni
autonome: il Consiglio dei Reggenti, il 23 ottobre 2009 e il Capitolo Generale del 4 luglio 2010 hanno autenticamente
interpretato che in ogni Diocesi deve esserci una sola Magione; invero il Consiglio dei Reggenti, del 23 ottobre
suddetto, lasciava uno spiraglio sulla possibilità di aprire all’interno di una Magione anche sue Deputazioni; è stato
osservato che se ritenuto necessario, sarà la singola Magione a deliberare la formazione di una sua Deputazione
dipendente dalla Magione medesima, ma ciò non riguarda la Compagnia ma solo l’ ”organizzazione interna” che la
Magione può attribuirsi liberamente, in base alla conoscenza del territorio assegnato, infatti ciò non ha rilevanza ai fini
dell’’architettura della Compagnia, che ha giurisdizione sulle Magioni nella sua globalità e non scende nei particolari
organizzativi interni, che ciascuna Magione può liberamente stabilire per il raggiungimento degli scopi statutari
5
coinvolgendosi attivamente nei progetti pastorali della propria
Diocesi e condividono il progetto pastorale diocesano, in
atteggiamento costante di ascolto e dialogo con il proprio
Vescovo”
Dall’attenta disamina dell’articolato, si comprende che le Magioni
della Compagnia sono state pensate come Entità dotate di amplissima
autonomia, affinché si adattino al loro territorio Diocesano, che può non
essere solo in Italia, ma in tutte le Diocesi della Via Francigena, e ovunque
si ritenga – in una prospettiva universale, di servizio alla Santa Chiesa di
Romana - sia possibile e necessario impiantarle, in tutto il resto del
mondo.
La Persona che aderisce alla Compagnia entra nell’organico di una
Magione, normalmente quella impiantata nella Diocesi della Sua
residenza, in modo da soggiacere alle direttive spirituali dello stesso
Vescovo diocesano.
Per la costituzione di una Magione della Compagnia è previsto un iter
statutario abbastanza complesso; nella prassi, in realtà, costituire una
Magione è ancor più complesso di come è sancito nello Statuto. Qui
vediamo come lo Statuto organizza la Magione, della prassi ne parleremo
dopo.
2.2.1) – Le Magioni nell’art. 10 dello Statuto
Chi si avvicina a questo corso di formazione, ha già sperimentato come
funziona la Magione alla quale è stato assegnato.
E’ necessario però focalizzare la nostra attenzione sul dettato
statutario poiché esso, a differenza dello Statuto delle singole Magioni, è
valido ed efficace per tutta la Compagnia; in particolare vediamo di
approfondire il dettato dell’articolo 10 dello Statuto della Ns.
Confraternita.
Innanzitutto rileviamo ciò che non c’è, partendo dal presupposto che
ciò che non è vietato o che non è compreso nello Statuto si può
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legittimamente porre in essere, poiché ininfluente per il funzionamento
globale dell’intera Compagnia.
Nello Statuto non è previsto il Capitolo Generale della Magione!
Proprio non esiste, non è regolamentato. Perché lo Statuto non ha previsto
il Capitolo della Magione? Non è che il Capitolo Generale di Fondazione,
del 29 novembre 2008, stava pensando ad altro quando ha esaminato la
struttura periferica. E’ semplicemente osservabile che, per la Compagnia,
non ha nessuna rilevanza che in una Magione ci sia o meno il Capitolo
della Magione; riguarda esclusivamente l’organizzazione interna della
singola Magione che, nella sua autonomia può decidere se ne ha necessità
o se può farne a meno ( 5 ).
Lo Statuto nel regolamentare le Magioni, stabilisce che le stesse
vengono ad esistenza quando il Consiglio di Reggenti ne ravvisa
l’opportunità. L’iter di costituzione è abbastanza complesso, vi è previsto
innanzitutto il parere favorevole dell’Ordinario diocesano locale, poi
occorre il nulla osta dell’Alto Protettore della Storica Compagnia, poi
occorre che il Capitolo Generale della Compagnia elegga il Custode ma
per fare il nome del Custode occorre prima il nulla osta dell’Ordinario
diocesano, poi il nulla osta dell’Alto Protettore poi ancora il nulla osta del
Consiglio dei Reggenti, infine, a conclusione dell’iter è necessario che il
Gran Cancelliere lo proponga al Capitolo Generale che può, o meno,
eleggere il 1° Custode della costituenda Magione.
Solo dopo che il Capitolo Generale ha eletto il 1° Custode la Magione
viene ad esistenza e può diventare operativa.
Nella prassi, il già complesso iter statutario, è nella realtà molto più
complesso, ed è una complessità che solo il Consiglio dei Reggenti può
dipanare.
Infatti in tutto l’iter non si è ancora tenuto conto di un fattore
fondamentale: quantitativamente, in quella Diocesi dove andiamo a
fondare una nuova Magione, quanti Confratelli e Consorelle vi sono?
5
)- attualmente il Capitolo di Magione esiste sia nello statuto della Magione di Massa, sia nello Statuto della vecchia
Magione di San Romano, ancora vigente – ad oggi - nell’attuale Magione di San Miniato
7
Le Risorse Umane sono il fondamento istitutivo della Magione. Poiché
la Magione è destinata ad operare in una realtà ecclesiale diocesana, è
impensabile porla in esistenza con poche o scarse Risorse Umane poiché si
creerebbero dei problemi insormontabili al 1° Custode e a tutti i
Confratelli che sono chiamati a collaborare con lui per il raggiungimento
delle Finalità statutarie.
L’evidenza empirica ci dimostra che nelle precedenti esperienze, oltre
al costante impegno per la rivitalizzazione della Via Francigena, che è la
Missione Principale della Compagnia, le direttive che ci giungono, spesso
comportano un fatto - che a molti di noi (me compreso) può creare
titubanza e timidezza – che ci fa vivere la nostra essenza di cristiani, quello
di testimoniare in pubblico che stiamo da una Parte: che stiamo nella
Chiesa!
Infatti, oltre alle Ns. cerimonie interne: S. Messa di Vestizione; S.
Messa dei Defunti ecc.; siamo chiamati al Servizio nelle manifestazioni
esterne: le processioni, i concerti nei Santuari, la Giornata della Pace, ecc.
ebbene in tali occasioni i componenti della Magione mostrano la loro
faccia indossando la Cappa della Compagnia e sfilano nelle Processioni
spesso in posizioni chiave quali la Scorta d’Onore al Santissimo
Sacramento o più semplicemente la Scorta d’Onore al Santo Patrono.
Ecco che l’evidenza empirica cui accennavo sopra, ci insegna che in
una Magione si può contare sulla presenza di circa 1/3 dei suoi
componenti, in tali manifestazioni esterne. Tenete conto che una Scorta
d’Onore inferiore a sei Confratelli NON va effettuata (in tali occasioni, se
fossimo inferiori a sei Confratelli meglio non indossare le Cappe e non
partecipare) perché ciò può nuocere gravemente all’immagine della Storica
Compagnia, inoltre crea nocumento alle potenzialità di sviluppo della
nuova Magione.
Nella prassi, il Consiglio dei Reggenti delibera la costituzione della
nuova Magione tenendo conto anche dell’entità numerica dei Confratelli.
Come sapete il Piano Strategico di Sviluppo della Compagnia, prevede la
prossima costituzione di una Magione a Lucca e di una Magione a
Pietrasanta, in Diocesi di Pisa. I rispettivi Vescovi ancora non ne sanno
nulla. Infatti occorre prima che ci sia un buon nucleo di Confratelli che
8
possano entrare nell’organico delle nuove Magioni: a Lucca non abbiamo
nessuno; a Pietrasanta non abbiamo nessuno.
Per la costituzione di una Magione, il Consiglio dei Reggenti, prosegue
con il “Metodo Pacini”. Infatti il Ns. 1° Gran Cancelliere, di Venerata
Memoria, nella lungimiranza del suo pensiero vedeva una Magione in
ogni Diocesi attraversata dalla Via Francigena; veniva incaricato un
Consigliere Delegato alla Fondazione della Magione; lo stesso cercava i
primi collaboratori, i collaboratori entravano nella Magione di San
Romano e diventavano Confratelli; quando esisteva la reale
e
incontrovertibile certezza che la nuova Magione potesse raggiungere
l’organico di una ventina di Confratelli veniva costituita la nuova
Magione: così è stato per la Magione di Massa, così sarà per la Magione di
Pietrasanta e poi di Lucca.
Dalla prassi, torniamo ora allo Statuto e vediamo come è previsto
l’Organigramma delle Magioni della Storica Compagnia.
2.2.1.1)- I Custodi delle Magioni ( 6 )
Dalla lettera dell’articolo 10 si evince che:
• I Custodi governano le Magioni della Storica Compagnia ( 7 )
• Vengono eletti dal Capitolo Generale, su proposta del Gran
Cancelliere, previo parere del Consiglio dei Reggenti e dell’Alto
Protettore (art. 10 punto 1)
• Propongono l’accoglienza dei nuovi Membri della Compagnia ( 8 )
6
) – Le Magioni sono a livello Diocesano, una Diocesi una Magione. Attualmente le Magioni sono 2, quella di San
Miniato e quella di Massa, esse esistono dalla fondazione, 29 novembre 2009. Il 1° Custode della Magione di San
Miniato è stato il Dott. Alessando VALIANI, dal 29 novembre 2009 al 28 giugno 2009; il 2° Custode della Magione di
San Miniato è il Cav. O.M.R.I. M.o. Pierluigi LUTI, eletto dal Capitolo Generale del 28 giugno 2009 a Massa; il 1°
Custode della Magione di Massa è il Cav.Uff. O.M.R.I. e Cav. S.M.O.Costantiniano di S. Giorgio Geom. Egisto
Umberto BORGHINI, eletto il 29 novembre 2008
7
) - il fatto che governino le Magioni significa anche che ne sono i Legali Rappresentanti, e quindi provvedono a
firmare gli atti di competenza , compresa la corrispondenza con la rispettiva Curia episcopale e le proposte di
ammissione alla Compagnia
8
) - il Capitolo Generale del 28 febbraio 2009 ha deciso di inviare copia dei curriculum degli Aspiranti anche all’Alto
Protettore, quindi i Custodi ne inviano copia all’Alto Protettore e l’originale alla Gran Cancelleria, i curriculum
vengono conservati nel “Fascicolo Personale” di ogni Membro della Compagnia a cura del Gran Cerimoniere
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• I Custodi durano in carica tre anni
• Nominano i Consigli delle Magioni, che li assistono nel governo
delle Magioni stesse
• Fanno parte del Consiglio dei Reggenti
2.2.1.2) I Consigli delle Magioni
L’entità dei componenti del Consiglio della Magione non è
predeterminata, infatti nell’articolo 10, al comma 2° si dice solo che
esistono i Consigli di Magione, nominati dal Custode: pensate che lo
Statuto è stato studiato per valere nel futuro, quando avremo una decina di
Magioni o più sia in Italia che all’Estero.
Quindi alla Compagnia non interessa sapere chi sono gli Elemosineri, i
Cerimonieri, i Cancellieri delle singole Magioni, alla Compagnia interessa
esclusivamente che il Custode di quella Magione sappia organizzare il
proprio Consiglio di Magione secondo le necessità di quel particolare
territorio diocesano.
Ogni Magione si organizza in base alle proprie esigenze: infatti ogni
Magione conosce il suo territorio diocesano dove opera e quindi potranno
esserci Consigli con 5, 6, 7 o più componenti. Non va dimenticato infatti
che l’unico legale rappresentante della Magione è il Custode, poiché è
l’unico che viene eletto dal Capitolo Generale della Compagnia ed è
l’unico membro della Magione che siede nel Consiglio dei Reggenti.
Allo stato attuale le Magioni hanno tutte:
•
•
•
•
Un Vice Custode
un Cancelliere o Segretario
un Elemosiniere o Tesoriere
Un Cerimoniere
2.3)- Conclusioni
E’ ora agevole giungere ad una conclusione della presente esposizione
sulle Magioni della Storica Compagnia.
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L’Aspirante, che condivide in ogni sua parte lo Statuto, inizia un
cammino spirituale insieme agli altri Confratelli, per l’attuazione degli Alti
Ideali statutari; entra nella Storica Compagnia, con la suggestiva
Cerimonia di Vestizione da parte dell’Alto Protettore, o dal suo Vescovo
Diocesano.
Poteva, quell’Aspirante entrare in un’altra realtà ecclesiale, poteva
entrare nella Caritas, poteva far parte del Movimento Carismatico oppure
dei Focolarini, o di ognuna delle molteplici Entità ecclesiali che rendono
feconda l’opera della Chiesa.
Una domanda porgo a Voi, che vi apprestate ad essere Vestiti
Confratelli Cavalieri del Tau e Consorelle Dame del Tau; alla conclusione
di questo Corso di Formazione, sapete ora tutto della Compagnia: questa è
la Compagnia che noi abbiamo fondato e costituito; questa è la nostra
Compagnia, siete consapevoli che entrando in questa Compagnia accettate
incondizionatamente quello che la Compagnia è realmente?
Siete Voi disposti a condividere con noi la vita della Compagnia?
Questo è l’ultimo passo che Vi si chiede: ora che la conoscete, se
decidete che questa NON è la Vostra Compagnia non entrateci, perché per
noi è una cosa importante e la Vostra presenza potrebbe danneggiarci; se
invece decidete, con spirito di servizio, che questa è la Vostra Compagnia
entrateci! Farete parte di una Magione del Tau!
Ostentando la TAU - simbolo di Salvezza e di Resurrezione - cucita
sulla Vostra Cappa, dimostrerete al Mondo che appartenete alla Chiesa e
sarete riconosciuti come Persone coraggiose, che non temono di asseverare
l’adesione al Cristo Risorto!
Noi Vi accogliamo, con cuore sincero, nella Nostra Compagnia, per
continuare a costruirla insieme. E Voi, tutti Voi, sarete fra le cose più
preziose che la Vostra Magione avrà.
Egisto Umberto Borghini
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