Sistema Fondi Zenit

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Sistema Fondi Zenit
Parte III del Prospetto Completo
Altre informazioni sull’investimento
Sistema Fondi Zenit
Zenit Monetario
Zenit Obbligazionario
Zenit Azionario
Zenit Absolute Return
Zenit Zerocento FdF
La Parte III del Prospetto Completo, da consegnare su richiesta
all’Investitore, è volta ad illustrare le informazioni di dettaglio
sull’offerta.
Data di deposito in Consob dalla Parte III: 29/06/2011
Data di validità della Parte III: dal 01/07/2011
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Zenit sgr s.p.A.
A. INFORMAZIONI GENERALI
1. La SGR
Zenit SGR S.p.A. - Società di Gestione del Risparmio per Azioni, (di seguito SGR) è stata costituita in data 28
novembre 1991 con atto del Notaio Maria Fanfani di Roma ed è iscritta con il n. 51 all’Albo delle Società di
Gestione del Risparmio tenuto dalla Banca d’Italia. La SGR fa parte del Gruppo PFM Finanziaria S.p.A.
La sede legale ed amministrativa è in Milano, via Privata Maria Teresa 7. La durata della società è stabilita sino
al 31 dicembre 2100 e la chiusura dell’esercizio sociale è stabilita al 31 dicembre di ogni anno.
Il capitale sociale della SGR è di Euro 4.000.000,00=. sottoscritto e interamente versato; gli azionisti della
società, oltre alla PFM Finanziaria S.p.A. che ne detiene il controllo, sono Cape Live S.p.A. e Marco Rosati.
Le attività effettivamente svolte dalla SGR sono le seguenti:
- la prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio realizzata attraverso: 1) la promozione,
istituzione e organizzazione di Fondi comuni d’investimento, ivi compresi fondi speculativi, e l’amministrazione dei rapporti con i partecipanti; 2) la gestione del patrimonio di OICR, di propria istituzione o
di cui abbia ricevuto delega gestionale, mediante l’investimento avente ad oggetto strumenti finanziari,
crediti o altri beni mobili o immobili;
- la prestazione del servizio di gestione su base individuale di portafogli d’investimento per conto terzi;
- la gestione in regime di delega di portafogli di investimento per conto di terzi;
- la commercializzazione di quote degli OICR di propria istituzione o di cui abbia ricevuto delega gestionale
nonché di terzi;
- lo svolgimento dell’attività di consulenza in materia di investimenti in strumenti finanziari;
- la custodia di quote di OICR di propria istituzione.
Organo Amministrativo
L’organo amministrativo della SGR è il Consiglio di Amministrazione composto da 7 membri che durano in carica 3 anni e sono rieleggibili; l’attuale Consiglio è in carica per il triennio 2011-2012-2013 ed è così
composto:
• Leonardo Belloni, nato a Milano il 13/01/1942 - Presidente
Opera nel settore finanziario dal 1976, dapprima come Agente di Cambio presso la Borsa Valori di Milano
e successivamente quale socio della SPRIND S.p.A. – Società di gestione di Fondi. Dal 1992 al 1995 ha
operato nel settore della negoziazione in Sim quali la L.B.C. Securities S.p.A. e la R.d.S. Securities S.p.A.
Dal 1996 ricopre cariche di amministratore nelle società facenti parte del Gruppo PFM. Dal 2002 al 2009
ha ricoperto il ruolo di Amministratore di Zenit Alternative Investments SGR S.p.A.
Le principali attività svolte al di fuori della Società sono le seguenti: Vice Presidente di PFM Finanziaria
S.p.A.
• Marco Rosati, nato a Torino il 23/03/1958 - Amministratore Delegato
Opera nel settore della gestione del risparmio dal 1985, inizialmente presso la Sogestim S.p.A., e successivamente presso il Gruppo FIDA in posizioni di crescente responsabilità con la qualifica finale di direttore
centrale gestioni mobiliari. Nel 1994, insieme ad alcuni soci, dà vita al Gruppo PFM, nelle cui società
ricopre cariche nei consigli di amministrazione. Dal 2001 al 2002 e successivamente dal 2006 al 2009 ha
ricoperto il ruolo di Amministratore e di Presidente di Zenit Alternative Investments SGR S.p.A.
Le principali attività svolte al di fuori della Società sono le seguenti: Presidente di PFM Finanziaria S.p.A.
• Valter Conca, nato a Milano il 24/03/1951 - Amministratore
Opera nell’insegnamento universitario dal 1979, dapprima in qualità di Assistente borsista e di Ricercatore, successivamente dal 2002 quale Professore Associato presso l’Università Luigi Bocconi di Milano e
Docente di Finanza Aziendale presso la SDA Bocconi di Milano dal 1980.
Inoltre è Direttore del Laboratorio PE e LBO SDA Bocconi ed ha avuto incarichi di C.T.U. dal Tribunale
di Milano.
Presta attività professionale nel campo della finanza straordinaria e nel private equity; svolge le attività
di Consigliere di amministrazione e di Sindaco presso società finanziarie ed industriali, in precedenza
presso Redaelli, Tecna, Gepi, Gruppo Artemide, Malerba, Filo Diretto, nel periodo dal 1980 al 2000 ed
attualmente riveste la carica di Consigliere di Amministrazione presso D Group dal 2007, Cape Live dal
febbraio 2011 e Sanya srl dal 2007.
• Roberto Clerici, nato a Milano il 03/08/1937 - Amministratore
Opera dal 1977 nell’ambito del settore finanziario, dopo una consolidata esperienza nel settore legale e
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societario di primarie imprese immobiliari, industriali e commerciali. Nel settore finanziario ha coperto
per un decennio la responsabilità di Direttore Affari Generali di Eurogest S.p.A. per assumere successivamente, dal 1987 al 2001 posizioni di crescente responsabilità presso il Gruppo Fida, dove è stato Direttore
Generale della Capogruppo. Dal 2001 al 2008 ha assunto la presidenza di Zenit Alternative Investments
SGR S.p.A., società del Gruppo PFM. Dal 2008 al 2009 ha ricoperto il ruolo di Amministratore di Zenit
Alternative Investments SGR S.p.A.
• Teresa Naddeo, nata a Torino il 22/05/1958 - Amministratore
Opera dal 1982 nell’ambito del settore finanziario dapprima presso la società di revisione Arthur Andersen
S.p.A. e quindi presso il Gruppo Fida quale responsabile della Direzione Centrale Finanza e Controllo
delle società del gruppo. Dal 1995 al 1998 ha esercitato la libera professione di Dottore Commercialista
come consulente per le società del settore finanziario ricoprendo cariche di amministratore nelle società
facenti parte del Gruppo PFM. Nel 1999 e fino al febbraio 2000 ha assunto la carica di Amministratore
Delegato della A.M.O.S. S.p.A., società operante nel settore dell’outsourcing amministrativo, controllata
da SIA S.p.A. Dal 2000 ricopre cariche di amministratore nelle società facenti parte del Gruppo PFM. Dal
2001 al 2009 ha ricoperto il ruolo di Amministratore e, dal 2006, di Amministratore Delegato di Zenit Alternative Investments SGR S.p.A.
Le principali attività svolte al di fuori della Società sono le seguenti: Amministratore di PFM Finanziaria
S.p.A.
• Luca Mori, nato a Fidenza (PR) il 28/05/1966 - Amministratore
Opera dal 1995 nell’ambito del settore della gestione del risparmio, dapprima presso la Banca Popolare
di Sondrio, successivamente in Zenit SGR, Bipielle Fondicri SGR e Romagest, in posizioni di crescente
responsabilità nell’ambito della gestione collettiva, con specializzazione negli investimenti sul mercato
azionario italiano. Dal 2001 al 2005 presso Fineco Asset Management è Responsabile del portafoglio
azionario Italia dei Fondi gestiti. Successivamente, dal 2005 al 2008 presso Capitalia Asset Management è
Vice Responsabile dell’area Equity e Responsabile dell’area Equity Italia, partecipando ai comitati gestionali e strategici della società. Dal 2008 presso Zenit SGR S.p.A., assumendo la responsabilità dell’Unità
Equity e successivamente, da marzo 2011 dell’Unità Organizzativa Investimenti.
Le principali attività svolte al di fuori della Società sono le seguenti: Amministratore di PFM Finanziaria
S.p.A.
• Mario Speciale, nato a Palermo il 21/01/1956 - Amministratore
Opera nell’ambito del settore finanziario dagli anni ottanta, con ampie e diversificate esperienze nel campo
finanziario tra cui Mediocredito Lombardo S.p.A. dal 1983 al 1984 nel settore fidi, C.B.F. S.r.l. società di
consulenza a banche nel 1984, Gestnord S.p.A. società di gestione Fondi comuni di investimento dal 1985
al 1986, Sopafin S.p.A. dal 1986 al 1992 quale direttore titoli e tesoreria, Gamba e Azzoni SIM dal 1992
al 1993 come dirigente responsabile della negoziazione obbligazionaria, U.A.P. dal 1993 al 1997 come
responsabile della Tesoreria e degli investimenti delle società italiane del Gruppo, consulente per l’assetmanagement della Reali e Associati SIM e Amministratore Delegato della controllata Gesti-Re SGR dal
1997 al 1999. Dal 2000 nel Gruppo SAI, dove ha rivestito la carica di Amministratore Delegato di SAI
Asset Management SGR S.p.A. dal 2003 a luglio 2010 e dove riveste, attualmente, la carica di Amministratore Delegato di SAI Mercati Mobiliari SIM S.p.A. Dal 2008 è inoltre Vice Presidente di Saint George
Capital Management SGR S.p.A.
Organo di controllo
L’organo di controllo della SGR è il collegio sindacale composto da 3 membri che durano in carica 3 anni e
sono rieleggibili; l’attuale collegio è in carica per il triennio 2009 – 2010 – 2011 ed è così composto:
• Enrico Jacques Potukian, nato a Milano l’11/11/1953 - Presidente
• Luciano Ceruti, nato a Milano il 09/07/1938 - Sindaco Effettivo
• Renata Ricotti, nata a Casteggio (PV) il 28/09/1960 – Sindaco Effettivo
• Maria Gabriella Lezoche, nata a Milano il 23/01/1959 - Sindaco Supplente
• Marco Ceruti, nato a Milano, il 26/02/1967 - Sindaco Supplente
Funzioni aziendali che la Società ha delegato a terzi in outsourcing
La Società esternalizza alcune funzioni aziendali ai seguenti soggetti esterni al gruppo della SGR:
• Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane S.p.A.:
- Amministrazione titoli, valorizzazioni e determinazione del valore della quota dei Fondi;
- Contabilità Prodotto relativa ai Fondi e tenuta dei libri;
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- Tenuta del registro dei detentori delle quote, emissione e riscatto delle quote;
- Avvaloramento delle disposizioni dei clienti e tenuta dell’Archivio Unico Informatico;
Il contratto di prestazione di servizi relativo alla gestione amministrativa e contabile degli OICR prevede
meccanismi di controllo per garantire la qualità del servizio.
• Sigma Business Management S.r.l.:
- Attività di elaborazione contabile dei dati del personale.
Funzioni direttive
Le funzioni direttive sono affidate all’Amministratore Delegato, Marco Rosati, le cui qualifiche ed informazioni
sono state indicate in precedenza.
Non è attualmente ricoperta la carica di Direttore Generale.
Altri Fondi gestiti
Oltre a gestire i Fondi disciplinati dal presente Prospetto, la SGR ha ricevuto delega gestionale da parte di una
Società terza, Degroof Gestion Institutionnelle S.A., per i portafogli di investimento di compendio dei comparti di
due Sicav di diritto lussemburghese.
2. Il fondo
Il Fondo comune d’investimento è un patrimonio collettivo costituito dalle somme versate da una pluralità
di partecipanti ed investite in strumenti finanziari. Ciascun partecipante detiene un numero di quote, tutte di
uguale valore e con uguali diritti, proporzionale all’importo che ha versato a titolo di sottoscrizione. Il patrimonio del Fondo costituisce patrimonio autonomo e separato da quello della SGR e dal patrimonio dei singoli
partecipanti, nonché da quello di ogni altro patrimonio gestito dalla medesima SGR.
Il Fondo è “mobiliare” poiché il suo patrimonio è investito esclusivamente in strumenti finanziari. E’ “aperto”
in quanto il risparmiatore può ad ogni data di valorizzazione della quota sottoscrivere quote del Fondo oppure
richiedere il rimborso parziale o totale di quelle già sottoscritte.
Soggetti preposti alle effettive scelte di investimento
Il processo decisionale inerente le scelte di investimento prevede, accanto alla responsabilità in capo al Consiglio di Amministrazione, l’intervento diretto della Unità Organizzativa Investimenti e del suo responsabile,
coadiuvato dai Comitati Investimenti, nell’ambito della gestione strategica (Comitato Strategico), operativa e
gestionale (Comitato Tattico) dei patrimoni.
La composizione del Comitato Investimenti Strategico e del Comitato Investimenti Tattico varia e prevede
la presenza, nel Comitato Strategico, del Presidente del Consiglio di Amministrazione, dell’Amministratore
Delegato, dei responsabili delle attività gestionali, oltre alla presenza di membri esterni, esperti di settore e/o
personale qualificato di Investitori istituzionali.
La SGR non ha conferito deleghe gestionali a Società terze.
Caratteristiche dei Fondi
Il Fondo Zenit Monetario è stato istituito dall’assemblea ordinaria in data 24 gennaio 1996 ed autorizzato con
provvedimento della Banca d’Italia in data 20 febbraio 1996. L’operatività è stata avviata in data 3 giugno
1996.
La parte del Regolamento Unico che disciplina la politica di gestione del Fondo è stata modificata con decorrenza 9 febbraio 2004, prevedendo la possibilità di effettuare investimenti con carattere residuale in obbligazioni convertibili o cum warrants.
La parte di Regolamento Unico che disciplina le spese a carico dei Fondi è stata modificata dal Consiglio di
Amministrazione, con delibera del 21 luglio 2005, con decorrenza 12 settembre 2005 (modifica approvata in
via generale dalla Banca d’Italia), prevedendo la riduzione delle commissioni di gestione applicate al Fondo
alla percentuale annua dello 0,60%, rispetto alla precedente percentuale dell’1,00%.
La parte di Regolamento Unico che disciplina le spese a carico dei Fondi è stata modificata dal Consiglio di
Amministrazione, con delibera del 10 giugno 2009, con decorrenza 1 ottobre 2009 (modifica approvata in via
generale dalla Banca d’Italia), prevedendo un incremento delle commissioni di gestione applicate alla classe
I del Fondo alla percentuale annua dello 0,30%, rispetto alla precedente percentuale dello 0,20% e con decorrenza 1 gennaio 2010, prevedendo l’adozione, per il calcolo delle commissioni di incentivo, della modalità
highwatermark assoluto.
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Il Fondo Zenit Obbligazionario è stato istituito dall’assemblea ordinaria in data 29 gennaio 1997 ed autorizzato con provvedimento della Banca d’Italia in data 21 marzo 1997 n. 15050. L’operatività è stata avviata in
data 13 giugno 1997.
La parte di Regolamento Unico che disciplina la politica di gestione del Fondo è stata modificata con decorrenza 1 gennaio 2005, con aumento dal 10% al 15% della percentuale massima di patrimonio del Fondo
investibile in azioni. Dalla stessa data il Fondo Zenit Obbligazionario ha incorporato il Fondo Zenit Bond.
La parte di Regolamento Unico che disciplina le spese a carico dei Fondi è stata modificata dal Consiglio di
Amministrazione, con delibera del 10 giugno 2009, con decorrenza 1 ottobre 2009 (modifica approvata in via
generale dalla Banca d’Italia), prevedendo un incremento delle commissioni di gestione applicate alla classe
I del Fondo alla percentuale annua dello 0,60%, rispetto alla precedente percentuale dello 0,50%.
Il Fondo Zenit Azionario è stato istituito dall’assemblea ordinaria in data 24 gennaio 1996 ed autorizzato con
provvedimento della Banca d’Italia in data 20 febbraio 1996. L’operatività è stata avviata in data 3 giugno
1996.
La parte di Regolamento che disciplina l’entità delle spese a carico del Fondo è stata aggiornata in occasione della sostituzione dell’indice Mibtel con l’indice FTSE Italia All-Share, per l’indisponibilità dell’indice
Mibtel, con modifica del parametro di riferimento disposta dalla Società dal 10 giugno 2009.
La parte di Regolamento Unico che disciplina le spese a carico dei Fondi è stata modificata dal Consiglio di
Amministrazione, con delibera del 10 giugno 2009, con decorrenza 1 ottobre 2009 (modifica approvata in via
generale dalla Banca d’Italia), prevedendo un incremento delle commissioni di gestione applicate alla classe I
del Fondo alla percentuale annua dello 0,90%, rispetto alla precedente percentuale dello 0,80%, e con decorrenza 1 gennaio 2010, prevedendo una diversa ripartizione dei pesi percentuali che compongono il parametro
di riferimento per il calcolo della commissione di incentivo.
Con decorrenza 2 ottobre 2009, il Fondo Zenit Azionario ha incorporato il Fondo Zenit Eurostoxx 50 Plus ed
il Fondo Zenit S&P 100 Plus.
Il Fondo Zenit Absolute Return è stato istituito dall’assemblea ordinaria in data 29 gennaio 1997 ed autorizzato con provvedimento della Banca d’Italia in data 21 marzo 1997 n. 15050. L’operatività è stata avviata in
data 13 giugno 1997.
Dal 1 gennaio 2005 il Fondo ha modificato la precedente denominazione “Zenit Target” ed adotta una stile
gestionale che persegue un ritorno assoluto dell’investimento, al fine di conseguire performance stabili e crescenti nel corso del tempo.
Il Fondo Zenit Zerocento FdF è stato istituito dal Consiglio di Amministrazione in data 27 febbraio 2008 ed
è stato autorizzato dalla Banca d’Italia in via generale.
L’operatività è stata avviata in data 10 aprile 2008.
Con decorrenza 2 ottobre 2009, il Fondo Zenit Zerocento FdF ha incorporato il Fondo Zenit High Trend 0-100
FdF.
Le modifiche regolamentari che hanno avuto decorrenza dal 1 gennaio 2005 sono state deliberate dal Consiglio
di Amministrazione della Società nella riunione del 31 marzo 2004 ed approvate dalla Banca d’Italia in data
27 aprile 2004 e 20 agosto 2004.
Le modifiche regolamentari che hanno avuto decorrenza dal 18 maggio 2007 sono state deliberate dal
Consiglio di Amministrazione nelle riunioni del 20 novembre 2006 e 22 dicembre 2006 ed approvate dalla
Banca d’Italia con comunicazioni del 16 gennaio 2007 e del 14 febbraio 2007. Tali modifiche hanno riguardato
l’adeguamento del testo regolamentare alle disposizioni del Provvedimento della Banca d’Italia del 14 aprile
2005 in materia di gestione collettiva del risparmio - Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio e la
rielaborazione dell’intero testo regolamentare, con particolare riguardo alla politica di investimento dei Fondi
ed al regime delle spese a carico dei Fondi, oltre alla integrale sostituzione della Parte C) del Regolamento
di Gestione (“Modalità di funzionamento”), riproducendo integralmente le nuove formulazioni previste dal
citato Regolamento emanato dalla Banca d’Italia.
Le modifiche al Regolamento Unico dei Fondi oggetto di delibera del Consiglio di Amministrazione nella
riunione del 27 febbraio 2008, approvate dalla Banca d’Italia in via generale, con decorrenza dal 10 aprile
2008, hanno riguardato:
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- l’adeguamento del testo regolamentare alle disposizioni del Provvedimento della Banca d’Italia 21 giugno
2007 – aggiornamento con modifiche del Provvedimento del 14 aprile 2005 (Regolamento sulla gestione
collettiva del risparmio), con adozione dello schema di regolamento semplificato e conseguente trasposizione, nelle parte C) del Regolamento, delle precedenti disposizioni;
- l’istituzione del Fondo Zenit Zerocento FdF.
Le modifiche al Regolamento Unico dei Fondi oggetto di delibera del Consiglio di Amministrazione nella
riunione del 27 febbraio 2008, approvate dalla Banca d’Italia in via generale, con decorrenza dal 1 luglio 2008,
hanno riguardato, oltre a quelle ricordate per ciascun Fondo, il regime delle spese di alcuni Fondi:
- introduzione per tutti i Fondi (Zenit Monetario, Zenit Obbligazionario, Zenit Azionario, Zenit Absolute
Return, Zenit Eurostoxx 50 Plus – ora incorporato in Zenit Azionario - e Zenit S&P 100 Plus – ora incorporato in Zenit Azionario), con esclusione dei Fondi di Fondi (Zenit Zerocento FdF e Zenit High Trend
0-100 FdF – ora incorporato in Zenit Zerocento FdF), di una doppia classe di quote, classe “I” (Investitori
professionali) e classe “R” (Investitori al dettaglio), caratterizzate dalle condizioni di accesso e da un
diverso profilo commissionale (commissione di gestione differenziata per ciascuna classe);
- introduzione per i Fondi di Fondi (Zenit Zerocento FdF e Zenit High Trend 0-100 FdF – ora incorporato
in Zenit Zerocento FdF) di commissioni di rimborso. Sono mantenute commissioni di sottoscrizione solo
per la modalità di versamento con piani di accumulo.
Le modifiche al Regolamento Unico dei Fondi oggetto di delibera del Consiglio di Amministrazione nella
riunione del 15 luglio 2008, approvate dalla Banca d’Italia in via generale e con approvazione specifica, con
decorrenza dal 15 settembre 2008, sono intervenute a meglio specificare alcuni aspetti applicativi nella sottoscrizione della classe I dei Fondi e nelle modalità tecniche di calcolo del valore dalla quota delle classi. Con
particolare riferimento al primo aspetto, sono stati inseriti elementi quantitativi oggettivi per la qualificazione
della clientela professionale su richiesta, identificata con l’assenso della Società di gestione, nonché è stata
esclusa la classe I dalla sottoscrizione mediante piani di accumulo.
Le modifiche al Regolamento Unico dei Fondi oggetto di delibera del Consiglio di Amministrazione nella
riunione del 10 giugno 2009, approvate dalla Banca d’Italia in via generale, hanno riguardato la sostituzione
dell’indice Mibtel, il cui calcolo è stato sospeso da parte della Società Borsa Italiana S.p.A., con l’indice FTSE
Italia All-Share ai fini della composizione del parametro di riferimento utilizzato dal Fondo Zenit Azionario
per il calcolo della provvigione di incentivo.
Ulteriori modifiche, con decorrenza 1 luglio 2009, hanno riguardato il regime delle spese a carico dei sottoscrittori, con adozione, per tutti i Fondi, di commissioni di rimborso con percentuale decrescente in funzione
del periodo di permanenza, in luogo della commissione di sottoscrizione; sono mantenute commissioni di
sottoscrizione solo per la modalità di versamento con piani di accumulo.
Con decorrenza 1 ottobre 2009, ulteriori modifiche hanno riguardato il regime delle spese a carico dei Fondi
Zenit Monetario, Zenit Obbligazionario e Zenit Azionario (innalzamento della commissione di gestione della
sola classe I), ed il prelievo mensile, anziché trimestrale, delle commissioni di gestione e di incentivo (calcolate con la modalità high watermark).
Nella stessa riunione, inoltre, è stata deliberata, con decorrenza 2 ottobre 2009, la fusione per incorporazione nel Fondo Zenit Azionario dei Fondi Zenit Eurostoxx 50 Plus e Zenit S&P 100 Plus e nel Fondo Zenit
Zerocento FdF del Fondo Zenit High Trend 0-100 FdF e, con decorrenza 1 gennaio 2010 la modifica al regime
delle spese per il fondo Zenit Monetario, con adozione della modalità high watermark, e la diversa ripartizione
dei pesi percentuali per la composizione del benchmark del fondo Zenit Azionario.
La SGR non ha delegato, neppure in parte, l’attività di gestione di alcun Fondo.
Caratteristiche specifiche dei benchmark
I benchmark adottati per i Fondi sono di seguito riportati. Nel caso in cui il benchmark adottato per il Fondo
fosse composto da più indici, il ribilanciamento dei pesi di ciascun indice, necessario per mantenere costante
la proporzione tra le diverse componenti, avviene su base giornaliera.
Merrill Lynch EMU Direct Government 1-3 Years
È un indice rappresentativo dell’andamento delle quotazioni dei principali titoli di debito pubblico emessi da
paesi appartenenti all’area dell’Euro e negoziati sul mercato locale o sul mercato degli eurobond.
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All’interno dell’indice il peso delle singole emissioni è proporzionato al peso del relativo valore di mercato.
I criteri di selezione si basano sul criterio generale della liquidità degli strumenti finanziari inclusi. L’indice
misura il rendimento complessivo (plus/minusvalenze in conto capitale più i flussi cedolari) dei titoli compresi nel “paniere”. I titoli inseriti nell’indice devono essere a tasso fisso ed avere vita residua compresa tra
i 12 e i 36 mesi; sono esclusi titoli a cedola variabile, indicizzata o collegata al tasso d’inflazione, nonché i
cosiddetti zero-coupon bond. Inoltre i titoli considerati devono essere stati emessi per un ammontare minimo
di 1 miliardo di Euro ed avere un rating di credito composite almeno investment grade (min BBB3), calcolato
su una media dei rating attribuiti all’emissione o all’emittente dalle agenzie Moody’s e Standard & Poor’s.
L’indice non considera costi di transazione e oneri fiscali.
L’indice viene ribilanciato l’ultimo giorno di calendario del mese; la selezione e l’aggiornamento dei titoli che
compongono l’indice è a cura dell’istituzione che procede al calcolo del medesimo.
La valuta base per il calcolo dell’indice è l’Euro.
Le informazioni relative all’indice sono reperibili alla pagina Internet www.mlindex.ml.com e sull’Information System Provider Bloomberg (ticker EG01). Data-type: total return.
Merrill Lynch Euribor Constant Maturity 3 Months
E’ un indice rappresentativo del tasso interbancario offer a 3 mesi sull’Euro, basato sulla simulazione di
acquisto di uno strumento sintetico avente vita residua esattamente pari a tre mesi e una cedola fissa pari al
valore giornaliero di chiusura del tasso interbancario offer a tre mesi e sulla simulazione di vendita del titolo
nel giorno seguente, ad un prezzo che uguagli il rendimento a scadenza dello strumento al valore giornaliero
di chiusura del tasso interbancario offer a tre mesi. Il valore giornaliero dell’indice riflette quindi il prezzo
nominale comprensivo del rateo di interessi maturato dalla data dell’ultimo stacco cedola (corso tel quel), di
un titolo sintetico avente come rendimento a scadenza il tasso interbancario considerato e come vita residua
costante esattamente tre mesi. L’indice non considera costi di transazione e oneri fiscali.
L’indice non viene ribilanciato, essendo costituito da un unico strumento sintetico, su cui viene effettuata
un’operazione di roll-over giornaliera.
La valuta base per il calcolo dell’indice è l’Euro.
Le informazioni relative all’indice sono reperibili alla pagina Internet www.mlindex.ml.com e sull’Information System Provider Bloomberg (ticker LEC3). Data-type: total return.
Merrill Lynch EMU Corporate1-3 Years
È’ un indice rappresentativo dell’andamento delle quotazioni dei principali titoli obbligazionari investment
grade denominati in Euro emessi da emittenti privati. All’interno dell’indice il peso delle singole emissioni è
proporzionato al peso del relativo valore di mercato. I criteri di selezione si basano sul criterio generale della
liquidità degli strumenti finanziari inclusi. L’indice misura il rendimento complessivo (plus/minusvalenze in
conto capitale più i flussi cedolari) dei titoli compresi nel “paniere”. I titoli inseriti nell’indice devono essere a
tasso fisso ed avere vita residua compresa tra i 12 e i 36 mesi; sono esclusi titoli a cedola variabile, indicizzata
o collegata al tasso d’inflazione, nonché i cosiddetti zero-coupon bond. Inoltre i titoli considerati devono essere stati emessi per un ammontare minimo di 100 milioni di Euro, avere un rating di credito composite almeno
investment grade, calcolato su una media dei rating attribuiti all’emissione dalle agenzie Moody’s e Standard
& Poor’s e l’emittente deve essere domiciliato in un paese avente rating a lungo termine sul debito in valuta
estera almeno investment grade, secondo le stesse specifiche del rating del titolo. L’indice non considera costi
di transazione e oneri fiscali.
L’indice viene ribilanciato l’ultimo giorno di calendario del mese; la selezione e l’aggiornamento dei titoli che
compongono l’indice è a cura dell’istituzione che procede al calcolo del medesimo.
La valuta base per il calcolo dell’indice è l’Euro.
Le informazioni relative all’indice sono reperibili alla pagina Internet www.mlindex.ml.com e sull’Information System Provider Bloomberg (ticker ER01). Data-type: total return.
Merrill Lynch EMU Direct Government
È’ un indice rappresentativo dell’andamento delle quotazioni dei principali titoli di debito pubblico emessi da
paesi appartenenti all’area dell’Euro e negoziati sul mercato locale o sul mercato degli eurobond.
All’interno dell’indice il peso delle singole emissioni è proporzionato al peso del relativo valore di mercato.
I criteri di selezione si basano sul criterio generale della liquidità degli strumenti finanziari inclusi. L’indice
misura il rendimento complessivo (plus/minusvalenze in conto capitale più i flussi cedolari) dei titoli compresi
nel “paniere”. I titoli inseriti nell’indice devono essere a tasso fisso ed avere vita residua pari ad almeno 12
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mesi; sono esclusi titoli a cedola variabile, indicizzata o collegata al tasso d’inflazione, nonché i cosiddetti
zero-coupon bond. Inoltre i titoli considerati devono essere stati emessi per un ammontare minimo di 1 miliardo di Euro ed avere un rating di credito composite almeno investment grade (min BBB3), calcolato su una
media dei rating attribuiti all’emissione o all’emittente dalle agenzie Moody’s e Standard & Poor’s. L’indice
non considera costi di transazione e oneri fiscali.
L’indice viene ribilanciato l’ultimo giorno di calendario del mese; la selezione e l’aggiornamento dei titoli che
compongono l’indice è a cura dell’istituzione che procede al calcolo del medesimo.
La valuta base per il calcolo dell’indice è l’Euro.
Le informazioni relative all’indice sono reperibili alla pagina Internet www.mlindex.ml.com e sull’Information System Provider Bloomberg (ticker EG00). Data-type: total return.
Merrill Lynch EMU Corporate Large Cap
È’ un indice rappresentativo dell’andamento delle quotazioni dei principali titoli obbligazionari investment
grade denominati in Euro emessi da emittenti privati, anche asset-backed. All’interno dell’indice il peso delle
singole emissioni è proporzionato al peso del relativo valore di mercato. I criteri di selezione si basano sul
criterio generale della liquidità degli strumenti finanziari inclusi. L’indice misura il rendimento complessivo
(plus/minusvalenze in conto capitale più i flussi cedolari) dei titoli compresi nel “paniere”. I titoli inseriti
nell’indice devono essere a tasso fisso ed avere vita residua almeno pari a 12 mesi; sono esclusi titoli a cedola
variabile, indicizzata o collegata al tasso d’inflazione, nonché i cosiddetti zero-coupon bond. Inoltre i titoli
considerati devono essere stati emessi per un ammontare minimo di 500 milioni di Euro, avere un rating di
credito composite almeno investment grade, calcolato su una media dei rating attribuiti all’emissione dalle
agenzie Moody’s e Standard & Poor’s e l’emittente deve essere domiciliato in un paese avente rating a lungo
termine sul debito in valuta estera almeno investment grade, secondo le stesse specifiche del rating del titolo.
L’indice non considera costi di transazione e oneri fiscali.
L’indice viene ribilanciato l’ultimo giorno di calendario del mese; la selezione e l’aggiornamento dei titoli che
compongono l’indice è a cura dell’istituzione che procede al calcolo del medesimo.
La valuta base per il calcolo dell’indice è l’Euro.
Le informazioni relative all’indice sono reperibili alla pagina Internet www.mlindex.ml.com e sull’Information System Provider Bloomberg (ticker ERL0). Data-type: total return.
MSCI Italy – Total Return Gross Dividend
L’indice MSCI Italy misura la performance globale del mercato azionario italiano. E’ un indice a capitalizzazione basato sia sui prezzi delle azioni che sui rendimenti provenienti dai dividendi. La revisione del paniere
dei titoli avviene trimestralmente secondo i seguenti principi generali: rappresentatività per settore merceologico; massima liquidità; massimo flottante. L’indice non considera costi di negoziazione e oneri fiscali.
La selezione e l’aggiornamento dei titoli che compongono l’indice è a cura dell’istituzione che procede al
calcolo del medesimo.
Le informazioni relative all’indice sono reperibili su primari quotidiani economici italiani ed internazionali
(Il Sole 24 Ore, Financial Times), alla pagina Internet www.msci.com e sull’Information System Provider
Bloomberg (ticker GDDLIT). Data-type: total return – dividendi lordi.
FTSE Italia All-Share – Total Return
L’indice FTSE Italia All-Share, che ha come componenti le azioni appartenenti agli indici FTSE MIB (società di grandi dimensioni), FTSE Italia Mid Cap e FTSE Italia Small Cap, misura la performance delle azioni
italiane quotate sui mercati MTA e Expandi di Borsa Italiana e rappresenta circa il 95% della capitalizzazione
del mercato azionario italiano. L’indice può prevedere la presenza di alcune azioni estere quotate su Borsa
Italiana già incluse nell’indice FTSE MIB. E’ un indice a capitalizzazione basato sia sui prezzi delle azioni che
sui rendimenti provenienti dai dividendi. La revisione dell’indice avviene con periodicità annuale. La valuta
base per il calcolo dell’indice è l’Euro.
La selezione e l’aggiornamento dei titoli che compongono l’indice è a cura dell’istituzione che procede al
calcolo del medesimo.
Le informazioni relative all’indice sono reperibili su primari quotidiani economici (Il Sole 24 Ore, MF), alla
pagina Internet www.ftse.com/italia e sull’Information System Provider Bloomberg (ticker ITLMS). Datatype: total return.
MTS Italia BOT - ex Banca d’Italia
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Zenit sgr s.p.A.
È un indice rappresentativo delle emissioni di Buoni Ordinari del Tesoro italiani. Viene elaborato dalla società
EuroMTS, una società del gruppo MTS. Gli indici EuroMTS vengono calcolati sulla base dei prezzi quotati
sulla piattaforma MTS . Per il calcolo degli indici vengono utilizzati i prezzi denaro (bid), mentre per i nuovi
titoli che entrano a far parte degli indici i prezzi lettera (offer). Gli indici EuroMTS vengono calcolati in tempo
reale. L’indice non considera i costi di negoziazione e gli oneri fiscali.
La selezione e l’aggiornamento dei titoli che compongono l’indice è a cura dell’istituzione che procede al
calcolo del medesimo. La revisione del paniere dei titoli avviene con ribilanciamento settimanale.
La valuta base per il calcolo dell’indice è l’Euro. L’indice sostituisce, assicurando una continuità di serie
storica, il precedente indice MTS BOT (ex-Bankit) calcolato dalla società Analysis.
Le informazioni relative all’indice sono reperibili sui più diffusi quotidiani economici (es. Il Sole 24Ore,
MF), alla pagina Internet www.euromtsindex.com e sull’Information System Provider Bloomberg (ticker
MTSIBOT5). Data-type: total return.
3. Le classi di quote
Per i Fondi Zenit Monetario, Zenit Obbligazionario, Zenit Azionario e Zenit Absolute Return è presente una
doppia classe di quote, ognuna caratterizzata da specifiche condizioni di accesso e da un diverso profilo commissionale.
In particolare, la classe R è sottoscrivibile dalla generalità degli Investitori, tra cui gli Investitori retail o al dettaglio; mentre la classe I è sottoscrivibile da Investitori istituzionali, prevedendo per la clientela professionale
su richiesta un ulteriore requisito minimo di partecipazione alla classe del Fondo consistente nell’importo del
primo versamento almeno pari a 250.000 Euro.
Per il Fondo di Fondi Zenit Zerocento FdF è presente un’unica classe di quote.
4. Gli intermediari distributori
La distribuzione delle quote dei Fondi avviene, oltre che da parte della SGR che opera presso la propria sede
sociale nonché attraverso le tecniche di comunicazione a distanza descritte nel successivo punto 8.1, anche da
parte dei soggetti indicati nell’Allegato n. 1, denominato “Elenco degli intermediari distributori”, al presente
documento.
5. La banca depositaria
Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane S.p.A. con sede in Milano, corso Europa 18, è la Banca Depositaria dei Fondi e svolge le funzioni di banca depositaria presso tale sede.
6. La società di revisione
La revisione della contabilità e il giudizio sui rendiconti dei Fondi nonché la revisione della contabilità e il
giudizio sul bilancio di esercizio della SGR sono effettuati dalla società di revisione PricewaterhouseCoopers
S.p.A. con sede in Milano, via Monte Rosa 91.
L’incarico alla società di revisione è stato conferito per il novennio 2008-2016 con delibera dell’assemblea dei
soci della SGR in data 8 maggio 2008.
Per l’attività di revisione della contabilità e di giudizio del rendiconto vengono riconosciuti i seguenti onorari
annui, deliberati, in occasione della assemblea dei soci della SGR in data 8 maggio 2008, aggiornabili in base
all’indice ISTAT sul costo della vita e per fatti eccezionali ed imprevedibili, oltre alle spese vive sostenute per
lo svolgimento dell’incarico:
MASSA GESTITA (Euro)
0 – 5.000.000
5.000.001 – 10.000.000
10.000.001 – 15.000.000
ONORARI (Euro)
2.000
3.800
4.800
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MASSA GESTITA (Euro)
15.000.001 – 20.000.000
20.000.001 – 50.000.000
50.000.001 – 100.000.000
ONORARI (Euro)
6.250
7.000
10.000
Zenit sgr s.p.A.
B. TECNICHE DI GESTIONE DEI RISCHI DI PORTAFOGLIO
7. Tecniche adottate per la gestione dei rischi di portafoglio del fondo in relazione agli obiettivi e alla politica di investimento
Nell’ambito della gestione finanziaria, assume particolare rilevanza l’attività di Risk Management, che consiste sia nel supportare ex ante l’attività di investimento nella costruzione di portafogli con determinate caratteristiche di rischio-rendimento, sia nel controllarne ex post il profilo di rischio.
Ex ante, il controllo è incentrato sul rischio di mercato (nella duplice forma di rischio assoluto e – per i prodotti
“a benchmark” – di rischio relativo all’indice) e sul rischio di tasso per i prodotti aventi natura obbligazionaria.
Gli indicatori utilizzati per il controllo del rischio di mercato sono il Value at Risk (VaR) e il Relative Value
at Risk (ReVaR). Entrambi sono calcolati con una metodologia Monte Carlo e con un orizzonte temporale
mensile; sono esposti con un livello di confidenza pari al 99%.
Per il controllo del rischio di tasso, si utilizza un indicatore che misura – attraverso un metodo simulativo – la
variazione attesa dei portafogli conseguente ad uno spostamento della curva dei rendimenti correlata a ciascuno strumento finanziario in posizione.
Ex post, vengono calcolati sia il VaR e il ReVaR realizzati, sia alcuni dei principali indicatori quantitativi di
rischio-rendimento, su diversi orizzonti temporali, tra cui i rendimenti assoluti confrontati anche con indici di
mercato, di categoria e con prodotti concorrenti.
Viene monitorato il grado di rischio del prodotto indicato nel Prospetto, al fine di cogliere eventuali migrazioni da una classe all’altra di volatilità, nonché – per i prodotti “a benchmark” – il grado di scostamento
rispetto all’indice.
Infine, viene effettuata un’analisi periodica dei portafogli volta a controllare il rispetto delle indicazioni di
asset allocation definite nell’ambito del processo di investimento e, in particolare, la percentuale di esposizione al mercato azionario e la percentuale di esposizione al rischio di credito.
In sintesi, le principali attività svolte nell’ambito del Risk Management sono:
- analisi del rischio di mercato dei prodotti gestiti, sia assoluto, sia relativo, ove giudicato rilevante e analisi
del rischio di tasso, ove opportuno;
- analisi delle performance rispetto al benchmark e alla concorrenza;
- analisi di allocazione dei portafogli con particolare riferimento all’esposizione azionaria e all’esposizione
al rischio di credito;
- aggiornamento e manutenzione dei modelli e degli applicativi utilizzati per il calcolo degli indicatori.
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Zenit sgr s.p.A.
C. PROCEDURE DI SOTTOSCRIZIONE,
RIMBORSO E CONVERSIONE (c.d. SWITCH)
8. La sottoscrizione ed il rimborso delle quote
8.1 Sottoscrizione e rimborso mediante tecniche di comunicazione a distanza
La sottoscrizione delle quote può essere effettuata direttamente dal sottoscrittore anche mediante tecniche di
comunicazione a distanza (Internet), nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti. A tal fine
la SGR e/o i soggetti incaricati del collocamento possono attivare servizi “on line” che, previa identificazione
dell’Investitore e rilascio di password o codice identificativo, consentano allo stesso di impartire richieste
di acquisto via Internet in condizioni di piena consapevolezza. La descrizione delle specifiche procedure da
seguire è riportata nei siti operativi. I soggetti che hanno attivato servizi “on line” per effettuare le operazioni di acquisto mediante tecniche di comunicazione a distanza sono indicati nell’Allegato n. 1, denominato
“Elenco degli intermediari distributori”, al presente documento.
Nei siti internet sono riportate le informazioni che devono essere fornite al consumatore prima della conclusione del contratto, ai sensi dell’art. 10 del D. Lgs. 19 agosto 2005 n. 190, ai fini dell’eventuale applicazione
alla prima sottoscrizione mediante internet della sospensiva di sette giorni per un eventuale ripensamento da
parte dell’Investitore. In caso di applicazione della sospensiva, l’esecuzione della sottoscrizione e il regolamento dei corrispettivi avverranno una volta decorso il periodo di sospensiva di sette giorni. Entro tale termine
l’Investitore può comunicare il proprio recesso senza spese né corrispettivo alla SGR o ai soggetti collocatori.
Il solo mezzo di pagamento utilizzabile per la sottoscrizione mediante tecniche di comunicazione a distanza
è il bonifico bancario.
L’utilizzo di Internet non grava sui tempi di esecuzione delle operazioni di investimento ai fini della valorizzazione delle quote emesse. In ogni caso, le disposizioni inoltrate in un giorno non lavorativo, si considerano
pervenute il primo giorno lavorativo successivo.
L’utilizzo di Internet non comporta variazioni degli oneri indicati al paragrafo 9.1 della Parte I “Caratteristiche
dei Fondi e modalità di partecipazione”.
La lettera di conferma dell’avvenuta operazione può essere inviata in forma elettronica (ad esempio con
e-mail) in alternativa a quella scritta, conservandone evidenza.
La SGR ha posto in essere procedure di controllo delle modalità di sottoscrizione, di rimborso e di switch per
assicurare la tutela degli interessi dei partecipanti al Fondo e scoraggiare pratiche abusive.
La lettera di conferma dell’avvenuto investimento (paragrafo 14 della Parte I del Prospetto d’offerta) contiene
il numero delle quote attribuite e tutti gli altri estremi dell’operazione effettuata (ad esempio: data di ricevimento della domanda di sottoscrizione e del mezzo di pagamento, la valuta riconosciuta al mezzo di pagamento, etc). Analoghe informazioni sono contenute nella lettera di conferma dell’avvenuto rimborso (paragrafo 15
della Parte I del Prospetto d’offerta).
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Zenit sgr s.p.A.
D. REGIME FISCALE
9. Il regime fiscale
Regime di tassazione del Fondo
Il Fondo non è soggetto alle imposte sui redditi e all’Irap. Il Fondo percepisce i redditi di capitale al lordo
delle ritenute e delle imposte sostitutive applicabili, tranne talune eccezioni. In particolare, la deroga al regime
delle ritenute alla fonte non opera per i redditi di capitale per i quali è stabilita un’aliquota di tassazione del
27% (interessi e altri proventi da depositi, titoli atipici e obbligazioni con scadenza inferiore a 18 mesi) nonché
per i proventi assoggettati alla ritenuta alla fonte del 12,50% in modo indifferenziato da parte dell’emittente
(interessi e altri proventi delle obbligazioni emesse da società non quotate, proventi delle cambiali finanziarie).
Regime di tassazione dei partecipanti
Sui redditi di capitale derivanti dalla partecipazione al Fondo è applicata una ritenuta del 12,50 per cento. La
ritenuta si applica sui proventi distribuiti in costanza di partecipazione al Fondo e su quelli compresi nella
differenza tra il valore di rimborso, di liquidazione o di cessione delle quote e il costo medio ponderato di
sottoscrizione o acquisto delle quote medesime. In ogni caso il valore e il costo delle quote è rilevato dai
prospetti periodici.
Tra le operazioni di rimborso sono comprese anche quelle realizzate mediante conversione delle quote da un
comparto ad altro comparto del medesimo Fondo.
La ritenuta è applicata anche nell’ipotesi di trasferimento delle quote a rapporti di custodia, amministrazione
o gestione intestati a soggetti diversi dagli intestatari dei rapporti di provenienza, salvo che il trasferimento sia
avvenuto per successione o donazione.
La ritenuta è applicata a titolo d’acconto sui proventi percepiti nell’esercizio di attività di impresa commerciale e a titolo d’imposta nei confronti di tutti gli altri soggetti, compresi quelli esenti o esclusi dall’imposta
sul reddito delle società. La ritenuta non si applica nel caso in cui i proventi siano percepiti da soggetti esteri
che risiedono, ai fini fiscali, in Paesi che consentono un adeguato scambio di informazioni nonché da altri
organismi di investimento collettivo italiani e da forme pensionistiche complementari istituite in Italia.
Nel caso in cui le quote siano detenute da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa commerciale sui redditi diversi conseguiti dal Cliente (ossia le perdite derivanti dalla partecipazione al Fondo e le
differenze positive e negative rispetto agli incrementi di valore delle quote rilevati in capo al Fondo) si applica
il regime del risparmio amministrato di cui all’art. 6 del d.lgs. n. 461 del 1997, che comporta l’adempimento
degli obblighi tributari da parte dell’intermediario. E’ fatta salva la facoltà del Cliente di rinunciare al predetto
regime con effetto dalla prima operazione successiva.
Nel caso in cui le quote siano oggetto di donazione o di altro atto di liberalità, l’intero valore delle quote
concorre alla formazione dell’imponibile ai fini del calcolo dell’imposta sulle donazioni. Nell’ipotesi in cui
le quote siano oggetto di successione ereditaria non concorre alla formazione della base imponibile ai fini
dell’imposta di successione la parte di valore delle quote corrispondente al valore dei titoli, comprensivo dei
frutti maturati e non riscossi, emessi o garantiti dallo Stato e ad essi assimilati, detenuti dal Fondo alla data di
apertura della successione. A tali fini la SGR fornirà le indicazioni utili circa la composizione del patrimonio
del Fondo.
(PIII)
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