"La Bohème" sul "palco" della Val di Fassa Traversate in quota
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"La Bohème" sul "palco" della Val di Fassa Traversate in quota
Il meteo OGGI 03/08/2011 Proposte e curiosità per la tua vacanza. A cura dell'Apt Val di Fassa Primo Piano "La Bohème" sul "palco" della Val di Fassa "La Bohème" di Puccini fu rappresentata per la prima volta, l’1 febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino, diretta da un giovane maestro Arturo Toscanini. Il successo di pubblico fu immediato mentre la critica, in principio meno entusiasta, dovette cedere al consenso popolare. I melomani la adorano per la delicatezza delle sue arie e romanze, come "Che gelida manina", "Sì, mi chiamano Mimì" e le altre, che a tutti, almeno una volta nella vita, è capitato di ascoltare. "La Bohème", la più celebre opera lirica di Giacomo Puccini (basata sul romanzo di Henri Murger), va in scena questa sera alle ore 21.00 al Gran Tobià Taverna & Teater di Canazei. A rappresentare in palcoscenico le vicende drammatiche, in una Parigi del 1830, dei giovani Mimì, Rodolfo, Musetta e Marcello l’Orchestra Filarmonica Italiana, diretta dal maestro Alessandro Arigoni, che da diverse estati presenta con successo i suoi spettacoli in Val di Fassa. I biglietti (costo: 20 euro) si possono acquistare direttamente al Teatro prima dell’inizio della rappresentazione. DOMANI Alcune manifestazioni del giorno Ciampac sotto le stelle Canazei Ore 19.30 - Alba, loc. Ciampac. La splendida conca prativa dominata dal Colac in versione notturna. Il tutto condito da una cena d’alta quota (su prenotazione) a scelta nei rifugi: Baita Valeruz, Tobià del Giagher e Rifugio Ciampac (funivia gratuita ore: 19.30-20.30 e 22.00-23.30). Arriva la banda Vigo di Fassa Ore 21.00 - Padiglione manifestazioni. Sfila per Strada Rezia e si esibisce in concerto la banda altoatesina di Penon che ha più di 90 anni di storia. A tutto ballo Pozza di Fassa Ore 21.00 - Pera, piazzetta di fronte la canonica. Il duo "Gianni e Daniele" fa ballare a più non posso (in caso di pioggia: Padiglione manifestazioni). Traversate in quota Passepartout Dalla Val Monzoni alla Val San Nicolò L’"Ursus Ladinicus" ha trovato casa Il calendario completo delle manifestazioni è disponibile negli Uffici Turistici della valle. Risalita la verde Val San Nicolò per 4,5 km, si lascia l’auto al bivio per la Val Monzoni, presso la cappella del Crocifisso. Si prosegue, a destra, su strada asfaltata che sale al limite del bosco. Si supera la sbarra e ci si inoltra nella Val Monzoni fino a prendere il sentiero n. 641. Si attraversa il rio, si entra nel bosco e si arriva ai pascoli dei Monzoni. Il sentiero sale piuttosto ripidamente fino alla sella del Pief (ore 1.45). Qui si prosegue verso la Palacia e il Pecol e si scende a sinistra. Si arriva allo splendido lago di Lauscel (ore 0.15; 2.00). Si attraversa piacevolmente il pascolo fino all’antico tracciato che scende verso il fondovalle e ci si avvia sulla "Strada di Rusci" (ore 0.40; 2.40). Si supera il Ruf de Sèn Nicolò e, poco dopo, si ritorna comodamente sulla strada asfaltata che scende fino al Crocifisso (ore 1.00; 3.40). È stata inaugurata il 30 luglio scorso la sezione staccata del Museum Ladin Ciastel de Tor a San Cassiano in Val Badia che ospita il Museum Ladin Ursus Ladinicus. Qui trovano casa i resti fossili di una specie di orsi, che circa 40 mila anni fa popolava l’Europa, rinvenuti nella Grotta delle Conturines (2800 m) scoperta nel 1987 in alta Badia. L’antro conteneva decine di scheletri di animali (per lo più femmine e cuccioli) che, per gli scienziati dell’Università di Vienna che li hanno analizzati, hanno abitato queste vette in epoca interglaciale con temperature compatibili a uno sviluppo boschivo ideale per la vita dei plantigradi erbivori. Il percorso espositivo, su tre piani (400 mq), illustra la formazione delle Dolomiti e ricostruisce anche la Grotta con "l’orso che dorme" (visite: lun-sab ore 10.0018.00; dom 14.00-18.00). Iniziative per gli ospiti Lo sapevi che... "Come sono strani questi scienziati". Questo dovevano pensare, nell’Ottocento, i fassani dei primi geologi e mineralogisti giunti in valle. Gli studiosi erano considerati anche "visionari": dicevano che le montagne si erano formate in fondo al mare e che in alcuni casi erano antichi vulcani, ma i valligiani non avevano mai visto quei crateri che, una volta emersi, gli agenti atmosferici avevano levigato. Inoltre gli scienziati appena arrivati da oltralpe, dopo faticosi viaggi in carrozza, non si riposavano ma andavano subito sulle vette e tornavano a valle felici e carichi di borse piene di "sassi". Per partecipare alle iniziative per gli ospiti è obbligatorio iscriversi, almeno un giorno prima, presso gli Uffici Turistici con la Val di Fassa Card (da richiedere al proprio datore d'alloggio). Le attività sono riservate agli Ospiti delle strutture associate all'Apt Val di Fassa. 04/08/2011 (Ore 9.00) Facile camminata con gli esperti che illustrano il territorio da Moena a Palua, Soraga, Someda e Forte. Moena 04/08/2011 (Ore 17.00) Laboratorio per bambini di introduzione ai minerali della Val di Fassa: giochi tra le rocce. Vigo di Fassa Si ringraziano