16-17 maggio 2015 - presentazione i Tesori della Laguna Venezia

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16-17 maggio 2015 - presentazione i Tesori della Laguna Venezia
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16 – 17 maggio 2015
7° EDIZIONE
“I TESORI DELLA LAGUNA DI VENEZIA”
VENEZIA”
Cari Soci e Amici, benvenuti alla VII° edizione dei Tesori della Laguna di
Venezia.
Anche quest’anno, andremo alla ricerca di angoli nascosti della nostra
laguna, ovvero di qualche luogo che magari abbiamo già visitato con il
nostro gommone, ma forse troppo in fretta e senza ben conoscerne la
storia. Attraverseremo dunque tutta la laguna partendo da Sud (così
potremo anche dar libero sfogo ai nostri cavalli, mare permettendo!),
iniziando dalla Valle Millecampi, e per la precisione dal Casone Millecampi,
caratteristico esempio di architettura lagunare dei secoli scorsi, inserito
in un contesto ambientale molto suggestivo.
E' l'unico lembo lagunare
della Provincia di Padova, poco lontano da Chioggia, al di la dei grandi scavi
di canalizzazione e deviazione dei fiumi Brenta e Bacchighione.
Tutt'attorno la terraferma strappata alla laguna con le opere di bonifica
iniziate già nel 1500 per volere del ricco possidente, nonché famoso
mecenate, Alvise Cornaro. Qui ormeggeremo per una visita al luogo,
recentemente ristrutturato.
Pranzo al sacco, e nel pomeriggio, partenza per l’Isola della Certosa,
situata nelle immediate vicinanze di Venezia, dove ormeggeremo e
allestiremo le tende per la notte.
L’isola, che fino a 10 anni fa giaceva in stato di abbandono, è stata
recentemente interessata da un ampio processo di valorizzazione, nel
rispetto dell’ambiente e del particolare contesto storico e ambientale
della Laguna di Venezia. Infatti, dapprima è stata costruita una darsena,
con circa 300 posti barca fino a 40 metri. Sono seguiti un albergo, un bar,
un ristorante, una scuola di vela, assistenza meccanica, due cantieri
specializzati anche nel restauro di barche d’epoca.
In alternativa al campeggio nautico, sono disponibili alcune stanze
dell’albergo (singole e doppie), ma il numero è limitato, e si consiglia di
affrettarsi per la prenotazione.
Avremo modo di apprezzare l’appena inaugurato Parco Urbano della
Certosa, una vera e propria oasi di verde nel mezzo della laguna.
Una volta predisposti gli ormeggi, ci attenderà Luana della cooperativa
Limosa, per una visita guidata all’isola, e alle vestigia dell’antica Certosa.
Per chi vuole, altra visita guidata alla più grande barca mossa ad energia
solare esistente al mondo: Planet Solar, reduce da un viaggio intorno al
mondo durato due anni.
Alla sera, cena presso il ristorante Il Certosino, ospiti dello chef Claudio,
che ci delizierà con i suoi manicaretti.
Dopo cena musicale presso il bar all’aperto.
La mattina, sempre Luana ci attenderà per una rapida visita alla vicina
isola di Sant’Andrea, tutt’ora base militare dei Lagunari, ma con passato
memorabile. Nell’antico Forte cinquecentesco, per esempio, Giacomo
Casanova fu imprigionato per 15 gg, ma questo non gli impedì di recarsi
una notte a Venezia e di regolare un conto in sospeso con un avversario.
L’incredibile episodio è mirabilmente narrato del libro “Storia della mia
vita” di G. Casanova.
….e ora, la parola alle guide, per il programma completo di sabato
pomeriggio e domenica!
Le isole della laguna di Venezia
Forti, Conventi e Lazzaretti: la difesa della città dalle incursioni di
genti e malattie.
La laguna di Venezia è costellata di isole ed isolette: da quelle che divise
dai canali e
unite dai ponti formano il centro storico di Venezia, alle isole maggiori dei
litorali che separano le acque lagunari da quelle marine. Dalle isole più
conosciute e visitate da migliaia di turisti ogni anno, ai numerosi isolotti
ricchi di storia per lo più abbandonati o inutilizzati, sino alle isole
scomparse dove la memoria si confonde con i ritmi delle maree. Ogni isola,
a seconda della posizione geografica e della superficie ebbe, durante la
Serenissima,
una
destinazione
particolare
e
fu
proprio
questa
organizzazione estesa a tutta la laguna e indispensabile alla vita lagunare,
a contribuire a rendere Venezia città potente e ricca.
Oltre San Michele, cimitero di Venezia, Murano isola delle fornaci e del
vetro, Burano conosciuta per i merletti e la pesca, Torcello che conserva
con i suoi monumenti memoria dei primi insediamenti stabili lagunari, Le
Vignole e Sant’Erasmo da sempre gli orti di Venezia, ci sono decine di
isole che, dimenticate, attendono una nuova destinazione.
Se i sottili e allungati litorali di Lido e Pellestrina rappresentano la
naturale difesa della laguna dal mare, le tante piccole isole costruite
intorno a Venezia, le polveriere Fisolo, Trezze, San Secondo, Carbonera,
Buel del Lovo e gli ottagoni Caroman, Alberoni, San Pietro, costituivano il
sistema di fortificazioni inizialmente realizzato dalla Repubblica
di
Venezia e successivamente ampliato durante l'occupazione austriaca.
Sempre a scopi difensivi alla bocca di porto del Lido si erge il forte di
Sant'Andrea con i maestosi bastioni in pietra d’Istria realizzati dal
Sanmicheli.
Comune a molte isole é la costruzione e l'utilizzo in epoche più antiche di
impianti conventuali, sostituiti o utilizzati nello scorso secolo e fino a
pochi decenni orsono, come polveriere e capannoni militari oggi
abbandonati. Si tratta delle isole di: Santo Spirito, San Giorgio in Alga,
Madonna del Monte, Sant'Angelo della Polvere, San Giacomo in Palude. La
Certosa è fra tutte la più grande e forse la più ricca di storia, molto
vicina a Venezia è stata recuperata con un progetto ambizioso ancora in
divenire.
Due invece le isole dove la destinazione originaria è rimasta immutata:
San Francesco del Deserto convento francescano e San Lazzaro dei Padri
Armeni. Altre due più vicine alla bocca di porto del Lido, vennero
destinate dalla Serenissima ad ospitare nel periodo delle pestilenze merci
e persone sospette di contagio o infette: il Lazzaretto Vecchio e il
Lazzaretto Nuovo. Altre isole, più vicine a Venezia, sono state utilizzate a
scopi sanitari: San Servolo e San Clemente fino a qualche decennio fa
erano ospedali psichiatrici, la Grazia ospitava un centro ospedaliero per
malattie contagiose, mentre Sacca Sessola, anch’essa ospedale è ora un
hotel. La bellissima Poveglia invece, in Laguna Sud, fra le tante
vicissitudini venne trasformata in convalescenziario e poi abbandonata.
Ammiana, Castrazio, Costanziaca sono alcune delle isole il cui nome non
compare più nella mappa della laguna, sono le isole scomparse che
costituivano il ricco e vitale Arcipelago Torcellano.
Il programma di visita delle giornate del 16 e 17 maggio prevede di
scoprire alcune
delle isole minori della laguna veneziana.
Sabato 16 maggio
Ore 17:30 arrivo in Certosa
Ore 18:00 circa incontro con la guida naturalista SlowVenice - Limosa.
Percorso a piedi in isola di circa 1 ora e 30 minuti per conoscere la storia
dell’isola che fu convento agostiniano e poi certosino, presidio militare,
fabbrica di armi, per essere abbandonata per molti anni e ora interessata
da un ambizioso progetto di recupero.
Ai bambini fino ai 12 anni, dopo la visita della Certosa, sarà dedicato un
laboratorio di durata di 30 minuti circa per costruire un libro con la
storia dell’isola.
Domenica 17 maggio
Ore 9:30 incontro con la guida in Certosa e trasferimento dei
partecipanti al vicino Forte di Sant’Andrea. Percorso all’interno dei
bastioni della fortificazione, ora abbandonata, costruita nella prima metà
del secolo XVI dall'architetto Sanmicheli, autore di numerose costruzioni
civili e militari rimaste celebri in tutti i domini della Serenissima. Con le
sue cannoniere a pelo d'acqua rendeva quasi impossibile l'ingresso di navi
nemiche in città.
Ore 11:30 trasferimento dei partecipanti alle Vignole e visita dell’azienda
agricola L’Orto delle Vignole dove si coltiva il carciofo violetto di
Sant’Erasmo.
Pranzo nel prato dell’azienda a base di piatti preparati con le gustose
castraure (carciofi), a base di prodotti locali presso l’Orto delle Vignole
(lasagne di verdure, frittata con erbe selvatiche, assaggi sfiziosi).
Ore 14:00 partenza del gruppo verso l’isola del Lazzaretto Vecchio, il
primo lazzaretto: della storia istituito dalla Repubblica di Venezia nel
1423. L’isola, ora abbandonata ma gestita dall’associazione Ekosclub che si
batte per il suo recupero, conserva un patrimonio monumentale di grande
interesse, che testimonia la fondamentale funzione sanitaria svolta nei
secoli a difesa dei commerci della Serenissima e all’avanguardia nel
mondo.
Ore 16,00 partenza verso Fusina per il rientro.