Buone vacanze - Associazione Pensionati Cariplo
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Buone vacanze - Associazione Pensionati Cariplo
Il Giornale dei Pensionati della “Ca’ de Sass” Anno XXXIV, numero 94, giugno 2008 Associazione Pensionati CARIPLO e Banca Intesa Bilancio di un anno difficile Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale – 70% DCB Milano Avvicendamento alla Direzione del Giornale La lettera con cui l’amico Paolo Paoletti comunicava la decisione di lasciare momentaneamente la direzione del Giornale per motivi di salute, ha indotto i Consiglieri dell’Associazione ad affidarmi anche questo nuovo, e per me insolito, compito. Nell’accettarlo, consapevole delle difficoltà che mi attendono, ho chiesto l’aiuto di un comitato di redazione, per il quale si sono offerti i consiglieri Ardore, Baldi, Bassano e Serafini. Confidando che il collega Paoletti non ci farà mancare i suoi graditi suggerimenti e la voce della sua pluridecennale esperienza in questo campo, ritengo doveroso manifestargli, a nome di tutta la grande famiglia dei nostri associati, il più sentito e caloroso ringraziamento per quanto ha fatto per il nostro periodico come redattore e, in seguito alle dimissioni del dottor Zagnoli, come direttore responsabile. Il suo impegno, i suoi scritti, la sua cura nell’impostazione del periodico e nella ricerca delle immagini hanno fatto del “Giornale dei Pensionati della Ca’ de Sass” una pubblicazione di notevole livello, in linea del resto con la grande tradizione editoriale della Cariplo. Questo rende il mio compito, e quello di coloro che mi assistono nell’impresa, ancor più impegnativo ma in pari tempo più gratificante; compito che, con l’ausilio dei collaboratori, cercherò di svolgere nel miglior modo possibile, consapevole, peraltro, di non poter raggiungere i livelli di competenza di Paolo Paoletti. Giovanni F. Catenaccio La relazione integrale sul bilancio, sullo stato e sull’attività dell’Associazione Pensionati CARIPLO e Banca Intesa. Vi ringrazio di essere intervenuti alla nostra assemblea annuale, anticipata rispetto al solito anche al fine di consentire una più rapida informazione sulle questioni trattate attraverso il Giornale, che, servizio postale permettendo, contiamo di far pervenire a tutti prima del periodo estivo. Alla nostra annuale riunione, per la prima volta dopo tanti anni, non ci è più dato di vedere la figura di Angelo Pellegrini, venuto a mancare alla fine dello scorso dicembre. Angelo Pellegrini è una figura molto importante, se non fondamentale, della storia della nostra Associazione per l’attività che ad essa ha dedicato, come protagonista, nel tempo della pensione. Un tempo vissuto a lungo con la ferma determinazione di impegnarsi per il bene comune: determinazione connaturata nell’uomo che, fino all’ultimo, ancora pochi giorni di prima di lasciarci, non ha mancato di dimostrare interesse per le questioni che più da vicino riguardano la nostra categoria. In particolare, voglio ricordare il gravoso compito da lui assunto come Presidente del Fondo Pensioni in un periodo delicatissimo, compito che è stato capace di svolgere con lungimiranza, competenza e abnegazione. Il suo impegno è poi proseguito come consigliere del Fondo stesso fino a quattro anni fa, anche in questo caso in tempi di trasfor- mazione non proprio facili, orientato sempre a difendere non tanto gli interessi quanto, piuttosto, i diritti, compressi da più parti, della nostra categoria. Ciò, nonostante le difficoltà di vario genere, personali e no, che, soprattutto ultimamente, lo hanno coinvolto. A lui vada il nostro più sentito riconoscimento postumo, nel ricordo di quanto egli ha fatto per il bene di tutti. Passo ora ad esporre e trattare i diversi temi all’ordine del giorno. Il bilancio L’avanzo di gestione del trascorso esercizio, come avrete potuto notare, appare assai più contenuto rispetto a quello dell’esercizio precedente. L’incremento delle spese generali ha pesato in misura notevole poiché, rispetto al 2006, queste spese hanno avuto un aumento di circa 20 mila euro, anche se in parte compensate dalla riduzione degli oneri per attività associative, che l’anno scorso hanno risentito delle spese per il rinnovo delle cariche. Fra tali spese spiccano per la loro consistenza quelle postali per circa 12 mila euro, quelle per l’affitto della sede per 24 mila euro e quelle per la pulizia dei locali per circa 9.300 euro; spese alle quali vanno aggiunte quelle legali per 35 mila euro per il ricorso in Cassazione Buone vacanze a pagina 2 A Assemblea segue da pagina 1 relativo alla questione VAP, di cui dirò oltre. Le finanze associative sono comunque in buona salute, con un tranquillizzante Fondo di riserva che si è attestato, in base alle risultanze del rendiconto, su oltre 372.000 euro, con un aumento di circa 5.500 euro rispetto allo scorso esercizio. Ancora una volta, peraltro, vorrei far notare che la nostra Associazione non ha alcuna finalità di lucro; sotto il profilo contabile, pertanto, l’obiettivo che si deve prefissare è il pareggio di bilancio, tanto più che gli accantonamenti susseguitisi nel tempo hanno raggiunto un livello di assoluto rispetto e permettono, quindi, di guardare avanti con la tranquillità necessaria per affrontare eventuali periodi meno favorevoli. anno XXXIV, numero 94, giugno 2008 In definitiva, auspicando che la necessariamente breve analisi da me effettuata in ordine al rendiconto possa essere da Voi condivisa, chiedo, una volta sentita anche la relazione dei Revisori dei conti, che il bilancio al 31 dicembre 2007 venga approvato. Lo stato dell’Associazione e la sua attività Attualmente l’Associazione annovera 5.297 iscritti, costituenti il 66,32% del totale dei pensionati e degli appartenenti al Fondo esuberi, con un decremento, rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, di poche unità in termini assoluti, ma di circa il 3,5% in termini percentuali. In attesa del perfezionamento dell’iscrizione vi sono poi 154 ex colleghi, che costituiscono, a loro volta, l’1,93% del numero complessivo. I non iscritti sono 2.381, pari al 29,81% del totale, con un incremento di circa il 2% rispetto al precedente esercizio. Sebbene il numero degli associati sia sempre ragguardevole, il suo costante, seppur lento, assottigliarsi impone di ricercare nuovi orizzonti di proposte per invogliare chi lascia il lavoro ad aderire. D’altra parte, le difficoltà sono notevoli e non sempre superabili, e sono dovute, a mio avviso, principalmente al fatto che ormai vengono a mancare, in chi lascia ora il lavoro, quei segni di automatica continuità che caratterizzavano, nei tempi trascorsi, il passaggio dalla vita lavorativa a quella da pensionati. In altri termini, oggi qualsiasi adesione ai presidi sociali quando si va in pensione ri- Cronaca dell’assemblea 2008 L’inclemenza del tempo non ha impedito che 170 coraggiosi soci (alcuni venuti dalla Valtellina) fossero presenti all’assemblea 2008. Tenendo conto delle 159 deleghe e dell’implacabile innalzarsi dell’età media dei nostri iscritti, il livello di partecipazione si può ritenere soddisfacente. Veniamo alla cronaca dell’incontro, al quale hanno presenziato – graditi ospiti – il dr. Renato Bagnato e Adriano Martignoni, entrambi nella veste ufficiale di esponenti del Fondo Pensioni. Scelto per presiedere all’incontro il collega Giuseppe Baldi, la forzata assenza di alcuni consiglieri ha costretto il presidente Catenaccio a riferire su quasi tutti i punti all’ordine del giorno. Al termine della relazione sullo stato e sul bilancio dell’Associazione, ha preso la parola Ulderico Acerbi, revisore, che ha letto la relazione dei revisori dei conti; concluso il suo intervento, l’assemblea ha approvato il bilancio. La relazione del presidente e quella dei consiglieri Sacchi e Pellegrini sul Fondo Pensioni sono riportate nelle pagine che seguono. In tema di Cassa Sanitaria pubblichiamo uno scritto del socio Francesco Fiore, che in qualità di consigliere segue attentamente gli sviluppi della situazione. L’ultimo argomento in programma è la riforma dello statuto in vista della costituzione di un “Fondo della solidarietà” interno all’Associazione Pensionati: la proposta è stata approvata dall’assemblea, che ha autorizzato il consiglio direttivo a studiare un 2 progetto di fattibilità da presentare il prossimo anno. Nel corso dell’assemblea si è dibattuto su alcuni punti dell’ordine del giorno. Momento cruciale è stata la discussione sul fallimento della trattativa con il Fondo Pensioni circa il VAP e la modifica dell’art. 44: hanno preso la parola i soci Adriano Martellosio, Valter Galli (chiedendo di fare qualcosa in difesa del potere di acquisto e ricordando che esistono dei diritti acquisiti), Mario Valli (invitando a una solidarietà fra generazioni) e Angelo Losi (auspicando maggiore attenzione per le pensioni più basse). È poi intervenuto Adriano Martignoni, che ha stilato per il nostro Giornale il contenuto essenziale della sua esposizione (si veda alle pagine 4 e 5). Sempre su questo tema, l’assemblea ha poi concesso al signor Tagliarini, non iscritto, di esporre la sua personale interpretazione dei fatti. Il dibattito si è poi spostato sulla Cassa Sanitaria, per la quale sono intervenuti il collega Vito Luca di Lecco (sollecitando un più marcato interessamento dell’Associazione) e ancora Martignoni, che in qualità di esponente del sindacato FABI ha riferito come l’Intersindacale non sia disposta ad accettare delle gestioni separate e punti invece a un’unica Cassa Sanitaria per tutto il Gruppo: mutualità e solidarietà devono essere tangibili. Superato il mezzogiorno, il presidente Giuseppe Baldi ha chiuso la riunione dando appuntamento al prossimo anno. anno XXXIV, numero 94, giugno 2008 chiede la decisione di accedervi e, ancorché l’invito venga rivolto e ripetuto, le risposte non sono proporzionate allo sforzo fatto per ampliare il numero degli associati. Tuttavia, nonostante che i tempi non siano propizi alle aggregazioni sociali, i dati che ho illustrato vanno visti positivamente, perché confermano, da un lato, la permanente visibilità dell’Associazione e, dall’altro, costituiscono, a mio avviso, un segnale di apprezzamento per l’attività svolta dall’Associazione stessa, attività che riflette e consolida la sua immagine. D’altro canto, come sempre, il lavoro di molti, svolto con gratuità e soprattutto con competenza e professionalità, permette di considerare l’Associazione un punto di riferimento di sicura affidabilità. Del resto, a chi si è trovato a frequentare gli ambiti associativi anche solo saltuariamente, non sarà certamente sfuggita la costante presenza di persone che, a vario titolo, utilizzano i presidi messi a loro disposizione. Anche nel 2007 molti iscritti si sono avvalsi delle opportunità offerte dai nostri consulenti. Le consulenze effettuate in sede sono state quasi 400, ma la cifra supera il migliaio ove si tenga conto di quelle telefoniche. Spicca ancora una volta il numero di coloro che richiedono assistenza a Enrico Moneta su problemi di carattere immobiliare e successorio: sono stati 135 e ciò costituisce il maggior numero di interventi di consulenza, seguito a ruota da quelli in tema di previdenza, relativi in particolare alle posizioni Inps; queste consulenze sono state effettuate dai colleghi Caja e Razzaboni, forti dell’esperienza maturata nel settore quando operavano presso il Fondo Pensioni. Né va dimenticato il gravoso impegno dei colleghi – cito per tutti Consonni – che ogni anno in questi giorni – spesso per l’intera giornata – aiutano i nostri soci nella compilazione dei modelli 730. Un accenno particolare va riservato anche all’attività di sportello leggero della Cassa Sanitaria di Gruppo. Lo sportello gestito dall’Associazione ha svolto ben 5.061 interventi durante il 2007, dei quali 1.846 rivolti al rilascio di impegnative, 136 all’annullamento a vario titolo delle impegnative stesse, 941 all’esame delle domande di rimborso per il loro corretto inoltro agli uffici competenti, 2.138 a consulenze telefoniche. I numeri si commentano da soli e, dato il costante aumento, confermano la bontà dell’intuizione avuta quando abbiamo proposto di svolgere questo tipo di servizio, tanto più attuale in quanto lo sportello leggero gestito direttamente dalla Cassa Sanitaria in via Unione è stato soppresso. Da ultimo devo segnalare che, sempre sotto la guida e con l’impegno costante del vice presidente, Giorgio Ardore, continua la sua attività la Consulta Provinciale, costituita nel 2004 per creare un collegamento fra il centro e la periferia, con il preciso intento di mantenere anche fuori sede quella visibilità che costituisce il fondamento dell’essere e dell’operare dell’Associazione. Al riguardo, avuta presente l’ampiezza della collocazione sul territorio nazionale che ormai va assumendo la banca, penso che la Consulta Provinciale andrà sempre più assumendo un ruolo particolarmente importante per la sopravvivenza dell’Associazione; da qui la necessità di dotarla, anche sotto il profilo organizzativo, di strumenti adeguati affinché l’Associazione stessa possa incidere nelle realtà locali come incide al centro. Mi sento pertanto di poter affermare, alla luce dei dati esposti, che ancora una volta la nostra Associazione, grazie a una consolidata e collaudata organizzazione, è stata capace di raggiungere pienamente le proprie finalità. Ciò è stato possibile per la collaborazione, preziosissima e disinteressata, offerta gratuita- A Assemblea mente da tutti coloro che si rendono disponibili perché l’Associazione continui ad avere il ruolo che le compete, collaborazione alla quale deve essere aggiunto l’impegno, competente, apprezzato e fattivo, del Segretario, dei volontari che periodicamente lo supportano, nonché del personale di segreteria, attraverso il quale si realizza il contatto quotidiano con gli iscritti. A loro vada il ringraziamento di tutti noi. La vertenza giudiziaria relativa al VAP Nelle periodiche comunicazioni che vi sono state inoltrate, si è riferito della sentenza della Corte d’Appello di Brescia che, dopo il rinvio operato dalla Corte di Cassazione accogliendo un primo ricorso avverso la decisione contraria del Tribunale di Milano, ha nuovamente rigettato la richiesta relativa al riconoscimento del VAP nel coacervo delle voci pensionistiche da prendere in considerazione per il calcolo delle pensioni percepite dai colleghi in quiescenza anteriormente al 31 ottobre 1992. Ancora una volta la pronuncia non convince, anche perché le motivazioni appaiono oscure. Per tale ragione, e avendo rilevato la sussistenza dei presupposti, accogliendo il suggerimento del legale che ha patrocinato i colleghi appellanti si è nuovamente ricorsi in Cassazione. La determinazione assunta al riguardo dall’Associazione è volta a non lasciare nulla di intentato per avere ragione in una vicenda che penalizza ingiustamente circa 2.800 persone. Le realtà sociali Lo scorso anno, in questa sede, nel suo breve cenno di saluto il Presidente del Fondo Pensioni, sulla scorta dell’orientamento espresso dal Consiglio del Fondo medesimo, aveva suscitato nell’assemblea pensieri positivi circa la concreta possia pagina 4 3 A Assemblea anno XXXIV, numero 94, giugno 2008 segue da pagina 3 bilità di andare incontro alle aspettative dei pensionati nel vedersi riconoscere degli adeguamenti annualmente correlati al buon andamento dei conti gestionali. In altri termini, sembrava aprirsi uno spiraglio per portare finalmente a soluzione la questione della staticità delle nostre pensioni attraverso una modifica dell’art. 44 dello statuto del Fondo in modo tale da renderlo equo oltre che logico, modifica alla quale era correlata l’eventualità di addivenire ad una onorevole transazione sul problema del VAP vantaggiosa per entrambe le parti. Tuttavia, come ben sapete, sebbene il Consiglio del Fondo Pensioni avesse recepito tale esigenza e deliberato di conseguenza la modifica, la componente delle cosiddette fonti istitutive costituita dal comparto sindacale al completo ha ritenuto di non accogliere la proposta, con motivazioni tanto demagogiche quanto pretestuose, accusando i pensionati di avidità; accusa che, a buona ragione, rinviamo al mittente. Non posso esimermi, infine, dal rilevare quanto sia stato sprezzante nei nostri confronti l’atteggiamento assunto dal sindacato in generale, con punte di particolare accanimento da parte di alcuni soggetti che, quantomeno astrattamente per cultura sindacale, avrebbero dovuto essere i più attenti e disponibili alle problematiche poste sul tappeto per ricercare una soluzione positiva, anche in un’ottica di riparazione dei danni perpetrati circa dieci anni or sono, in sede di trasformazione del Fondo. Agoal L’Agoal è tuttora retta da un consiglio scaduto da tempo immemorabile, che oggi è chiamato ad assumere decisioni, anche di carattere contingente, rese particolarmente difficili per l’endemica mancanza di fondi, da un lato, e a confrontarsi con gravosi problemi, anche strutturali, che investono 4 realtà importanti come Follonica ed Alassio, dall’altro. Decisioni e problemi che richiederebbero di essere affrontati e trattati da organi nel pieno e completo esercizio delle loro peculiari funzioni. È di recente dominio pubblico, per aver avuto anche l’onore di comparire su autorevoli quotidiani come “Il Sole-24ore”, l’allarmante situazione economico-finanziaria e gestionale appurata dall’Azienda attraverso il proprio Auditing, con il quale ha messo il naso nelle questioni dell’ente, con la protervia che le è propria da molto tempo a questa parte. L’intervento è avvenuto con il solo consenso del presidente dell’Agoal senza alcuna determinazione consiliare e, soprattutto, senza il coinvolgimento dell’Organo di controllo, in totale spregio delle più elementari norme di correttezza. Già lo scorso anno – ma anche in quelli precedenti – avevamo denunciato la precarietà di una situazione di prorogatio del Consiglio dell’ente che non trova uguali, per la lunghezza del periodo, da nessun’altra parte. L’attuale atteggiamento aziendale lascia tuttavia perplessi, perché anche Intesa Sanpaolo, ultimo dei tanti nomi che nel tempo ha avuto questa banca, nella situazione che oggi denuncia non è certamente esente da colpe, prima fra tutte l’aver drasticamente ridotto il sostentamento finanziario. Concludo ringraziando tutti i componenti degli Organi amministrativo e di controllo per il supporto e la collaborazione, avveduta e competente, con la quale è consentito all’Associazione di continuare ad essere una realtà visibile ed un punto di riferimento costante per tutti coloro che, come Voi, ne conoscono ed apprezzano la funzione e l’attività che svolge e continuerà a svolgere, finché potrà mantenere la credibilità sin qui conquistata. Giovanni F. Catenaccio L’intervento di Adriano Martignoni, consigliere del Fondo Pensioni e segretario di coordinamento FABI Intesa Sanpaolo Prima di entrare nelle problematiche, voglio ringraziare i colleghi Giorgio Sacchi e Aurelio Pellegrini, rappresentanti dei pensionati iscritti alla Sezione I, per la corretta, sincera e proficua collaborazione con tutti gli Amministratori del Fondo Pensioni, in particolare con i rappresentanti degli iscritti in attività e mi auguro che tale atteggiamento, adeguatamente ricambiato, sia da loro riconosciuto. Grazie a questo eccellente rapporto di collaborazione stiamo nuovamente lavorando insieme intensamente al fine di riprendere il percorso, interrotto lo scorso anno, riguardante le necessarie e possibili modifiche al vigente articolo 44 dello Statuto del Fondo. Partendo sempre dalla delibera del 16.3.2007, approvata all’unanimità dal Consiglio del Fondo, apportando alcuni ragionevoli e sostenibili adeguamenti, ritengo - anche a seguito della deliberazione COVIP del gennaio scorso, che “suggerisce” alcune precisazioni e perciò “invita” ad apportare ulteriori modifiche ad alcuni articoli del vigente Statuto – di ripresentare le modifiche all’art. 44, riconfermate proprio di recente da tutto il Consiglio di Amministrazione, utilizzando anche percorsi alternativi. Ci crediamo tutti fortemente, nella consapevolezza di raggiungere un risultato positivo sia per gli iscritti al Fondo di entrambe le Sezioni sia per il Fondo stesso, in quanto si andrebbe anche a sanare una causa dall’esito alquanto incerto, ossia quella sul VAP pendente ora in Cassazione, che riguarda qualche migliaio di pensionati, che hanno contribuito a fare “grande” il nostro Fondo; una causa che, qualora fosse vinta dai ri- anno XXXIV, numero 94, giugno 2008 F Fondo Pensioni IL FONDO PENSIONI CARIPLO NEL 2007 L’anno in esame è stato caratterizzato dal tentativo di risolvere l’annosa vertenza del VAP con contestuale modifica dell’art. 44 dello Statuto al fine di renderlo applicabile in misura proporzionale tra le due Sezioni: ciò aveva portato a un accordo (difficile e sofferto) con i rappresentanti degli attivi e a una delibera approvata all’unanimità dal Consiglio di amministrazione del Fondo Pensioni. Purtroppo, nonostante la delibera del Fondo e la disponibilità della Banca, le OO.SS. hanno ancora una volta impedito che la soluzione proposta fosse oggetto di referendum fra gli iscritti. Gli eventi sono già stati resi noti attraverso il Giornale e la relazione del nostro presidente; resta, comunque, la grande amarezza di aver dovuto constatare come siano stati disattesi gli accordi presi con gli esponenti delle sigle sindacali che rappresentano la quasi totalità correnti, avrebbe un costo pari a diverse decine di milioni di euro. Nel confermare la comune volontà di persistere nel nostro fermo obiettivo, mi preme evidenziare che Intesa Sanpaolo, oltre a non avere alcun onere a proprio carico, dalla soluzione prospettata potrebbe addirittura trarre beneficio a seguito dell’aumento del cosiddetto “Fondo di garanzia”. Confidiamo, questa volta, sia sul grande senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali, anche a motivo degli attesi benefici derivanti agli iscritti al Fondo, sia su quello della Società per le irripetibili opportunità offerte dall’eventuale accordo tra le parti, accordo necessario per avviare un percorso referendario dall’esito scontato. degli iscritti al Fondo. Inoltre, è sorprendente che le deliberazioni del Consiglio del Fondo non siano assolutamente considerate dalle OO.SS., soprattutto se si tiene conto del fatto che il rappresentante della sigla di maggioranza relativa all’interno del Fondo è anche vicepresidente del Fondo stesso. È ormai evidente che la componente ex Cariplo all’interno delle OO.SS. di Intesa Sanpaolo ha un peso estremamente limitato. Il mancato perfezionamento dell’accordo crea i presupposti affinché gli avanzi della nostra Sezione non vengano mai distribuiti, con un chiaro danno non solo per i pensionati, ma anche per gli iscritti ancora in servizio (dai quali ci aspettiamo una pressione sui sindacati di appartenenza che porti a una modifica di queste posizioni negative). Condividiamo totalmente la decisione della nostra Associazione di continuare e ampliare la vertenza sul VAP. Ovviamente sarà nostro compito seguire la problematica con la massima attenzione, pronti a cogliere eventuali ripensamenti delle OO.SS., che si spera si decidano a operare anche nell’interesse degli iscritti alla Sezione II. Riserva matematica In data 9 aprile 2007 gli attuari, che annualmente vengono incaricati di redigere il bilancio tecnico della nostra Sezione, hanno presentato la loro relazione e il calcolo della riserva matematica. I criteri base sono gli stessi dell’anno precedente con la sola eccezione della tavola demografica utilizzata (anno 2004 anziché anno 2002). La valutazione della riserva matematica della Sezione I al 31.12.2007 è di 965,4 milioni di euro per 4.585 pensionati (3.065 diretti e 1.520 indiretti). Se si utilizzassero le precedenti tabelle, tale riserva sarebbe inferiore di 27,7 milioni di euro. È opportuno sottolineare che i dati sono provvisori in quanto non ancora approvati dal Consiglio del Fondo. Andamento gestionale Nel corso del 2007 è proseguito l’adeguamento del patrimonio del Fondo alla composizione ritenuta ottimale da un punto di vista strategico. Attualmente il patrimonio della Sezione I è composto per il 50% circa da obbligazioni e liquidità, per il 12% circa da titoli azionari e per il resto da immobili e aziende agricole. Pur tenendo conto di un rallentamento delle dismissioni immobiliari e dell’andamento non soddisfacente del mercato finanziario, il rendimento complessivo della Sezione I è stato del 5,04%. Sembra corretto ricordare che il costante monitoraggio degli investimenti ha evitato di incorrere nelle note disavventure dei mercati. Il valore complessivo del patrimonio, sempre al 31.12.2007, ammonta a 1.009 milioni di euro. Di conseguenza, anche nell’ipotesi più prudenziale, l’avanzo ammonta a circa 44 milioni di euro. In chiusura si sottolinea che, nonostante le incertezze dei mercati finanziari, il nostro Fondo continua a presentare la massima solidità in misura più che tranquillizzante e consente di assicurare le prestazioni previste anche nel medio-lungo termine. Giorgio Sacchi - Aurelio Pellegrini 5 A Art. 44 e VAP anno XXXIV, numero 94, giugno 2008 LA CAUSA VAP VA AVANTI La Comunicazione ai Soci n. 4/2007 e il “Giornale dei Pensionati” del dicembre scorso informavano che la Corte d’Appello di Brescia – Sezione Lavoro – con sentenza del 25 ottobre 2007 ha respinto il nostro appello a una precedente sentenza del Tribunale di Milano. Esaminato il dispositivo della sentenza di Brescia, lo studio legale Rocco di Torrepadula, che ci ha assistito nelle precedenti udienze, ritiene che vi siano “ragioni per poter impugnare nuovamente e fondatamente la sentenza” davanti alla Corte di Cassazione. Il Consiglio di Presidenza e successivamente il Consiglio Direttivo dell’Associazione, con parere unanime, hanno deciso di accogliere il consiglio dei legali; pertanto, considerato che il termine ultimo per il ricorso scadeva l’8 aprile 2008, in data 10 marzo 2008 è stato conferito all’avv. Rocco di Torrepadula l’incarico ufficiale di ricorrere presso la Suprema Corte. Diciamo con franchezza che non avremmo voluto ricorrere ancora una volta alla Magistratura, ma lo dobbiamo a quei colleghi, tra l’altro i più anziani di noi, che hanno visto il loro potere d’acquisto ridursi di circa il 30% dal 1992 ad oggi. Lo dobbiamo ai nostri rappresentanti nel Fondo Pensioni che, dopo avere raggiunto con una faticosa mediazione un accordo di transazione con tutte le componenti del personale presenti nel Consiglio di Amministrazione, si sono visti derisi e quasi insultati nei successivi incontri con le “fonti istitutive” di emanazione sindacale (un sindacato ha poi palesemente sconfessato il suo consigliere del Fondo). Lo dobbiamo a quei pensionati (circa 800) che, pur avendo percepito il premio di rendimento in servizio, a differenza di tutti gli altri non lo trovano conteggiato nella pensione. Lo dobbiamo anche per il vigente offensivo art. 44 dello Statuto, che lascia ai pensionati meno delle briciole. Lo dobbiamo perché ci sembra che nessuno voglia più occuparsi di noi pensionati ex Cariplo, ignorando volutamente il nostro contributo allo stato di salute e di solidità del Fondo Pensioni, che è divenuto di fatto terreno di caccia per chi è venuto dopo a prendersi i meriti e gli utili. Giorgio Ardore Ricordo di Angelo Pellegrini Angelo Pellegrini ci ha lasciati il 28 dicembre 2007. L’implacabile malattia, che da diversi anni l’aveva colpito, alla fine ha prevalso, nonostante la strenua difesa che, nel tempo, Angelo aveva opposto al male con la determinazione che gli era propria. La perdita è grave, ma l’eredità che lascia in termini di competenza, abnegazione, impegno costituiscono patrimonio ed esempio per ciascuno di noi. Le tre doti che ho ricordato lo hanno accompagnato sempre, sia nel periodo di attività sindacale e di lavoro, sia in quella di consigliere del Fondo Pensioni in stagioni non certamente facili, sia, infine, nella lungimiranza con la quale ha partecipato alle vicende dell’Associazione, alla quale, fino all’ultimo, non ha fatto mancare il suo intelligente e prezioso contributo di impegno e di idee. Un’ulteriore dote di Angelo che deve essere rammentata è il coraggio con cui ha sempre affrontato ogni situazione. Quel coraggio che lo ha spinto, unitamente ad altri pionieri coraggiosi come lui, a lavorare, dagli inizi degli anni Sessanta, per la costruzione di un sindacato, la CISL, che avesse una visione complessiva e non limitata delle problematiche del lavoro da trasferire nell’ovattato mondo bancario, nel quale era fortemente radicato, anche in ter- 6 mini di adesione, l’indirizzo dettato dall’autonomia sindacale. Quel coraggio che lo ha indotto ad impegnarsi nel Fondo Pensioni, portando in esso l’esperienza acquisita nell’attività lavorativa, anche a livello dirigenziale, in posizioni di responsabilità. Quel coraggio con il quale ha affrontato, quale vice presidente del Fondo Pensioni, un periodo particolarmente travagliato per tale istituzione, governandola nel mare tempestoso della cosiddetta tangentopoli. Di quel periodo molti hanno un lucido ricordo per l’onestà intellettuale che Angelo ha profuso, onestà che ne ha caratterizzato l’azione anche successivamente, quale consigliere eletto dai pensionati. Non vado oltre, convinto che Angelo, uomo schivo e riservato, votato alla concretezza, non gradirebbe certamente. Arrivederci, Angelo, che la terra ti sia lieve. anno XXXIV, numero 94, giugno 2008 C Cassa Sanitaria Quale Cassa Sanitaria ci attende? Il progetto di riforma della Cassa Sanitaria aziendale sta suscitando forti preoccupazioni. Il progetto tendente alla omogeneizzazione dei diversi trattamenti esistenti (Intesa e Sanpaolo) – prevede la divisione nelle sottoelencate tre distinte gestioni dell’attuale struttura unitaria che ci riguarda, connotata da forti elementi di solidarietà intergenerazionale: 1. Gestione iscritti in servizio 2. Gestione iscritti in pensione (ex pensionati Sanpaolo e nuovi pensionati dal 1° gennaio 2009) 3. Gestione pensionati ex Banca Intesa iscritti al 31 dicembre 2008 alla relativa Cassa (gestione a numero chiuso). Condizione essenziale dello schema di riforma è l’equilibrio finanziario di ogni gestione. Sempre secondo tale schema, è evidente che la totalità dei nostri soci finirebbe nella gestione 3 (quella a numero chiuso e destinata all’estinzione). Dato che tale gestione raggruppa le persone più anziane e quindi, ragionevolmente, le più bisognose di ricorrere alla Cassa Sanitaria, la mancanza di solidarietà intergenerazionale – ossia l’assenza di soci giovani - costringerà in breve tempo gli iscritti a ricevere prestazioni ridotte e/o a versare maggiori contributi. Riteniamo aberrante e inaccettabile una simile discriminazione nei confronti dei pensionati. Le OO.SS., che inizialmente nella quasi totalità sembravano accettare l’impostazione della Banca, hanno ora modificato il loro atteggiamento e stanno accogliendo e sostenendo le giuste richieste dei pensionati provenienti da Banca Intesa. Ovviamente seguiamo molto da vicino l’evolversi della situazione e continueremo ad attivarci in ogni direzione nell’interesse della nostra categoria, interesse che è sostanzialmente di tutti i lavoratori, dato che gli attivi di oggi saranno i pensionati di domani. Francesco Fiore LA CONSULTA PROVINCIALE Si è riunita a Milano, il 23 maggio, la Consulta Provinciale, organo creato quattro anni fa per dare voce agli iscritti residenti nelle province e per recepire le loro esigenze, secondo quello spirito di servizio che, in ultima analisi, è la vera ragion d’essere dell’Associazione. Nel corso dell’incontro il presidente Catenaccio ha esposto ai presenti il proposito di tenere annualmente, nei mesi di ottobre e novembre, delle assemblee locali, chiedendo loro di pensare al modo migliore per organizzarle. E sempre per andare incontro alle necessità dei soci più lontani, i referenti provinciali sono stati invitati a individuare dei colleghi disposti a svolgere attività di consulenza agli iscritti e ad assisterli nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi, analogamente a quanto avviene per la sede di Milano. I colleghi pensionati che sono in grado di svolgere tale attività sono sin d’ora invitati a contattare i propri referenti provinciali. A sua volta il vice presidente Ardore ha riferito su Fondo Pensioni - e relative vertenze VAP e art. 44 e Cassa Sanitaria. (Sul primo argomento questo Giornale fornisce una interessante informativa di fonte sindacale). La Cassa Sanitaria, i suoi problemi gestionali e le poco rosee prospettive per i pensionati hanno dato vita a un vivace scambio di opinioni; in particolare, sono emerse le difficoltà degli iscritti delle zone periferiche che in tema di strutture sanitarie e di convenzioni sono da sempre sacrificati (e oggi ancora di più) per le minori possibilità di fruizione. Tutti i presenti hanno inoltre rimarcato l’importanza di combattere gli sprechi come primo atto concreto per la sopravvivenza stessa della Cassa. Gli esponenti del direttivo dell’Associazione sono profondamente grati ai rappresentanti delle province per l’impegno che si sono accollati e per il loro contributo in termini di idee e proposte. La loro disponibilità è anche il più efficace pungolo per chi ha incarichi di responsabilità a operare concretamente ed efficacemente nell’interesse di tutti gli iscritti. Il Giornale, le Comunicazioni ai Soci e il sito internet sono a disposizione di tutti coloro che vorranno contribuire al comune obiettivo di una Associazione attiva, presente e funzionante. Presenti: Francesco Baldioli (Verbano-Cusio-Ossola), Adriano Bellandi (Brescia), Moreno Beltrami (Novara), Andrea Camnasio (Monza), Bruno Cremascoli (Lodi), Vito Luca (Lecco), Franco Nicola (Pavia), Adolfo Pirovano (Como), Everardo Schiavi (Varese) e, per il Consiglio Direttivo, Giovanni F. Catenaccio, Giorgio Ardore ed Ermanno Cavagnera. 7 G Gita Sociale anno XXXIV, numero 94, giugno 2008 In gita nelle terre di Matilde di Canossa In una delle inquadrature aeree del film “Cento chiodi”, l’opera più recente di Ermanno Olmi, appare per pochi secondi un imponente edificio religioso: è l’abbazia di Polirone a San Benedetto Po, nell’Oltrepò mantovano. Si tratta di uno dei più vasti e importanti monasteri benedettini d’Europa, le cui vicende storiche durarono per quasi otto secoli (10071797), fino a quando Napoleone ne decretò la soppressione. Con questo atto ebbe inizio una devastante dispersione di mobili, dipinti e documenti (fortunatamente gran parte dei manoscritti è confluita nei depositi degli archivi di Stato di Mantova e Milano), accompagnata dall’abbattimento di molti ambienti per recuperare materiale da costruzione. Ciò nonostante, quanto rimane è di tali dimensioni da colpire il visitatore, che non può non intuire l’importanza sotto il profilo storico e storico-artistico dell’abbazia di Polirone. Polirone, sorto alla confluenza di un vecchio ramo del Po e del suo affluente Lirone, deve il proprio nome alla sua posizione geografica. La data ufficiale di fondazione è il 1007, quando Tedaldo di Canossa trasforma in monastero la basilica fatta da lui edificare anni prima. Agli inizi del 1077 Matilde di Canossa consegna il monastero alla protezione apostolica di Gregorio VII, il quale dispone che la nomina dell’abate polironiano spetti all’abate di Cluny. Durante la lotta per le investiture il monastero diventa uno dei caposaldi del partito avverso all’imperatore. Sono questi gli anni di maggior splendore per Polirone per l’importanza politico-religiosa acquisita, per le ricche donazioni matildiche e per la straordinaria produzione di manoscritti miniati. Le successive vicende storiche, le continue trasformazioni architettoniche e la presenza di grandi artisti (fra i quali il giovane Correggio) sono state magistralmente narrate da Paolo Piva, docente di Storia dell’arte e all’epoca Conservatore del Museo Civico Polironiano, in un articolo pubblicato nel numero 109 di “Ca’ de sass” del marzo 1990 (da cui ho tratto le informazioni sopra riportate). Nello stesso articolo l’autore ricorda anche le benemerenze della Cariplo, i cui munifici interventi hanno reso possibile il restauro del bellissimo chiostro gotico di S. Si- 8 meone (foto in basso) e il parziale recupero della sala quattrocentesca del Capitolo. In questo periodo l’abbazia di Polirone sta festeggiando il millenario della propria fondazione. A San Benedetto Po, a Mantova e a Milano sono state organizzate manifestazioni culturali di vario tipo. La gita sociale del 2008 avviene dunque in un momento di particolare significato e ciò rende ancor più interessante la partecipazione. e. c. La gita sociale 2008 sarà effettuata il prossimo 11 ottobre. Il programma della gita prevede la visita guidata dell’Abbazia, il pranzo in un qualificato agriturismo di Suzzara e una sosta pomeridiana a Brescello, località resa famosa dai personaggi di Don Camillo e Peppone. La Segreteria dell’Associazione fornirà agli interessati il programma della giornata e i moduli di iscrizione a partire dal 30 giugno. Le foto, gentilmente concesse dal Comune di San Benedetto Po, sono di Carlo Perini. anno XXXIV, numero 94, giugno 2008 C Culture d’impresa Le riviste aziendali delle banche Fra i tanti primati della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde c’è anche quello di essere stata all’avanguardia nel campo della comunicazione interna. Risale infatti al febbraio 1929 l’uscita del primo numero del “Bollettino d’informazioni”, quasi certamente il primo house organ bancario italiano. Questo e molto altro è stato detto nel corso dell’incontro “Culture d’impresa attraverso le riviste aziendali delle banche: un’indagine sul caso Intesa Sanpaolo”, tenutosi il 21 novembre 2007 presso la prestigiosa sede dell’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo a Milano. Nell’occasione è stata presentata una approfondita ricerca condotta dagli archivisti di Intesa Sanpaolo e da quelli della Compagnia di San Paolo, che hanno classificato e confrontato i periodici aziendali delle banche di origine. Sono così apparse sullo schermo di proiezione copertine e immagini tratte da pubblicazioni che per anni hanno fornito spunti di riflessione e discussione ai maggiori quotidiani – economici e no – del nostro paese. Nutrito l’elenco delle testate prese in esame, come del resto era prevedibile data l’im- portanza degli archivi storici coinvolti. In questa sede mi limiterò a una rapida carrellata di ciò che è stato fatto in Cariplo, non avendo titoli per parlare delle altre riviste. Il già ricordato “Bollettino d’informazioni” cessò le pubblicazioni con il n. 3 del 1942 per l’acuirsi della situazione bellica oltre che per le difficoltà di approvvigionamento della carta. L’intera raccolta costituisce in ogni caso uno dei documenti più preziosi per la storia bancaria italiana. Dopo una parentesi di ventuno anni gli subentrava “Ca’ de Sass”, rivista aziendale (nel senso di house organ) fra le più note e apprezzate. La rassegna dei periodici Cariplo comprende un’ampia gamma di pubblicazioni di carattere tecnico, ognuna delle quali meriterebbe un discorso particolare, a cominciare da “Congiuntura economica lombarda”, un mensile, nato nel 1965, che ha rappresentato per anni l’unico osservatorio sistematico degli andamenti congiunturali regionali; basti dire che ancora nel 1978 il “Corriere della sera” riproduceva, commentandolo, l’indice congiunturale Cariplo. Altra pubblicazione esterna era il “Bollettino trimestrale sull’economia italiana” (stampato in francese, inglese, tedesco e poi anche in spagnolo), diretto esclusivamente alle banche e ai centri studi esteri. Destinati invece alle dipendenze e ai Servizi centrali della banca erano il bimensile “Notizie sui mercati” e il bimestrale “Bollettino d’informazioni”, fonti di informazione e documentazione per dirigenti, funzionari e responsabili delle dipendenze. Nei primi anni Ottanta la Cariplo allarga il proprio orizzonte territoriale, apre filiali in tutto il Paese e all’estero e procede a una articolata ristrutturazione interna, con il trasferimento di alcune funzioni fra i vari Servizi della direzione. Sotto la direzione di Giampaolo Rugarli, nominato responsabile del Servizio Studi e Statistica dal gennaio 1981, le pubblicazioni Cariplo compiono un deciso salto di qualità in termini di contenuti, veste grafica e collaborazioni di prestigio. Il primo numero della “Rivista milanese di economia” esce all’inizio del 1982, mentre “Ufficio Studi Notiziario” prende il posto, dal luglio 1981, dei citati “Bollettino d’informazioni” e “Notizie sui mercati”. A sua volta “Ca’ de Sass” da curata e gradevole rivista aziendale si trasforma in un raffinato periodico di letteratura e cultura, che contribuisce in notevole misura a qualificare l’immagine esterna della Cariplo. Nel 1983, proprio nell’ambito della citata ristrutturazione, al Servizio Studi viene affidata l’intera produzione editoriale, che riguarda quindi anche le collane di libri, siano essi di economia e finanza o di storia e storia dell’arte. Trascorso un decennio, grandi 9 L Libri anno XXXIV, numero 94, giugno 2008 Storie di luoghi, di gente e di fantasmi Non mi è mai capitato di scrivere di un libro e se affronto questa esperienza, nuova come nuovo è per me il compito di dirigere un periodico, è perché quello di cui parlerò mi ha veramente colpito. L’Autore è Giampaolo Rugarli, avvocato, collega conosciuto e apprezzato, da tempo in pensione. Conclusa la sua carriera in Cariplo come dirigente responsabile del Servizio Studi, nel breve volgere di qualche anno Rugarli si è affermato come uno dei maggiori scrittori italiani in assoluto, ricevendo numerosi riconoscimenti e premi letterari per la sua straordinariamente ricca e vasta produzione letteraria. La mia Milano. Storie di luoghi, di gente e di fantasmi è stato pubblicato dall’editore Alfredo Guida di Napoli (nella collana “Ritratti di città”) nel 2002, ma solo ora ho avuto il piacere di leggerlo. L’opera prende le mosse dall’arrivo a Milano della famiglia Rugarli nell’autunno del 1941: la città non ha ancora subito i tremendi bombardamenti che due anni dopo devasteranno il centro storico, ma il clima è pesante e la guerra rende la vita oltremodo difficile. Il racconto, che inizia con la prima esperienza scolastica del giovane auto- cambiamenti si profilano all’orizzonte della banca, cambiamenti che preludono alla sua scomparsa, puntualmente giunta al volgere del secondo millennio. Il piacere di aver potuto idealmente sfogliare le pubblicazioni che hanno segnato gran parte dei miei anni di lavoro non mi fa però velo all’ottima riuscita e al significato della manifestazione sulle “culture d’impresa”. I documenti presentati hanno davvero segnato un’epoca e rivelato uno stile straordinario di gestione culturale delle banche coinvolte; è pertanto fondamentale che – come fortunatamente accade - essi siano conservati, studiati e so- 10 re, si dipana su due livelli: nel primo sono raccontate alcune vicende personali del narratore, mentre nel secondo sono rievocati particolari momenti della vita milanese di illustri personaggi della storia, della letteratura e della musica. Un ideale filo rosso unisce in modo originale i due piani e questo tramite è proprio la metropoli ambrosiana o, meglio, i luoghi cittadini in cui – ovviamente in epoche differenti - hanno vissuto o si sono mossi sia i personaggi sia il narratore. Se queste affascinanti rievocazioni storiche costituiscono indubbiamente la parte più lirica del libro, non posso negare di essere rimasto particolarmente coinvolto dal racconto che Rugarli fa della sua vita di lavoro in Ca’ de Sass, alla quale sono dedicate non poche pagine. Pagine da cui emergono figure e atmosfere che, in modo e su un piano diversi, anch’io ho conosciuto durante i miei anni lavorativi. Questa riscoperta di fatti, uomini e luoghi è stata per me tanto più coinvolgente in quanto l’Autore li ripropone con garbo e fine ironia, il che ha reso la lettura ancora più gradevole e attraente. prattutto messi a disposizione degli studiosi e degli studenti. È un merito che va riconosciuto all’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo e in particolare alla dottoressa Francesca Francesco G. Catenaccio Pino, che lo dirige con professionalità, competenza e passione, e al suo ristretto ma motivato gruppo di collaboratori. Ermanno Cavagnera anno XXXIV, numero 94, giugno 2008 L Libri La pagina dei libri Nella convinzione che il nostro Giornale non debba limitarsi ai resoconti delle assemblee, ai temi legati all’attività dell’Associazione e alle comunicazioni di servizio, ma possa offrire anche spunti di riflessione e curiosità culturali, abbiamo pensato, riprendendo una antica consuetudine redazionale, di presentare una breve rassegna di libri. Si tratta, nel caso specifico, di opere scritte dai nostri soci e/o dai loro familiari o di libri da essi segnalati. Intelligenza sociale di Daniel Goleman (Rizzoli, pp. 337) Il libro di Goleman, docente all’università di Harvard oltre che psicologo di fama internazionale, può essere di grande aiuto a capire noi stessi e coloro che ci circondano, siano essi familiari o amici oppure persone incontrate casualmente. “La tecnologia – dice l’autore nel Prologo, riferendosi a Internet, cellulari, walkman e iPod – trasferisce i suoi utenti in una realtà virtuale tanto da attenuare il contatto con gli esseri umani circostanti. L’autismo sociale che ne deriva si aggiunge alla lista di conseguenze imprevedibili sul piano umano provocate dalla continua interferenza della tecnologia nella vita quotidiana”. Attraverso un percorso affascinante che tocca molteplici aspetti della vita emotiva, in particolare quello della solitudine, Goleman invita i lettori a promuovere o a recuperare le relazioni interpersonali e, più in generale, ad agire con saggezza nei rapporti umani. Luigi Serafini Il sottile respiro elettrico di Milano di Alessio Odini (Edizioni Clandestine, pp. 220) In questa sua opera prima l’autore, figlio di un nostro socio, ci presenta una variegata galleria di personaggi: estremisti di ogni colore politico, fondamentalisti islamici, camorristi che trattano meloni, genitori assenti (ma meno dannosi di quando sono presenti) e una coppia di anziani e colti coniugi borghesi che osservano con occhio ironico e bonario l’intricato svolgersi dei fatti. Nel finale la storia assume toni drammatici prima di stemperarsi verso una conclusione più tranquilla, dove tutti e tutto rientrano in un quadro di quasi normalità. Il libro si presenta come un affresco sulle condizioni di vita nella Milano attuale, descritta impietosamente, ma con molto realismo, nei suoi luoghi cardine: l’università, la stazione Centrale, il metrò, gli anonimi condomini, le vie centrali e periferiche. Il linguaggio, decisamente forte, è comunque in linea con il protagonista e i comprimari oltre che con i tempi e i luoghi in cui essi si muovono. Non infrequenti le citazioni letterarie erudite. Eterogenesi dei fini e altri saponi di Beppe Baldi (Edizioni autoprodotte, pp. 241) Schopenauer divideva gli scrittori in due categorie: quelli che scrivono per la cosa (cioè quelli che scrivono perché hanno avuto idee o per raccontare esperienze) e quelli che scrivono per scrivere (ossia quelli che lo fanno per denaro). Senza mancare di rispetto all’insigne filosofo di Danzica, si potrebbe aggiungere una terza categoria, quella di chi scrive per puro diletto, per il piacere di scrivere. È la prima impressione che si ricava leggendo i quaranta brevi racconti che Beppe Baldi ha raccolto in questo suo libro. Dopo aver stilato centinaia di rapporti nel corso della sua lunga e brillante carriera in Cariplo – in ogni caso un ottimo allenamento alla scrittura - il nostro collega non ha deposto il calamo, intensificando anzi il suo impegno con la partecipazione a un corso di scrittura creativa. Si direbbe con profitto, a giudicare dalla facilità con cui si leggono i suoi gradevoli racconti. Carte di famiglia di Gabrio Gabriele (Casa editrice “Il Filo”, pp.183) È il tema della memoria a dominare questo romanzo, in cui la storia entra prepotentemente nella vicenda personale dell’autore. Partendo dal ricordo del padre, Gabrio Gabriele rievoca la sua infanzia ad Abbazia, nell’Istria ancora italiana, e apre una finestra su un mondo che la guerra stava per sconvolgere irrimediabilmente, in cui genti, lingue e tradizioni diverse si armonizzavano pacificamente e in maniera del tutto originale, in un luogo da sempre crocevia di civiltà e di cultura. La seconda Guerra Mondiale giungerà inesorabile con il suo carico di dolore a spazzar via tutta questa ricchezza. Ed è tale atmosfera di fine imminente a caratterizzare la narrazione, la tenera rievocazione dei personaggi che, ognuno a suo modo, si troveranno a recitare un ruolo nei giorni difficili del conflitto. 11 C Convenzioni anno XXXIV, numero 94, giugno 2008 Rinnovata la convenzione con Energy Broker È stata di recente rinnovata la convenzione in essere fra l’Associazione Pensionati e la Energy Broker, con la quale diversi nostri soci intrattengono rapporti assicurativi. L’accordo raggiunto contiene alcune rilevanti novità, in primis l’impegno della Società a dare assistenza e mettere a disposizione dell’Associazione, oltre alla sede di Milano, le filiali di Arcore, Roma, Salerano al Lambro, Varese e Vercelli quali centri di consulenza e assistenza operativa, presso ognuno dei quali esistono persone appositamente dedicate alle richieste dei nostri iscritti. Non meno importanti, nell’ambito dell’accordo, sono l’assistenza nella gestione dei sinistri e per la loro liquidazione in base alla nuova procedura dell’indennizzo diretto (in vigore dal 1° febbraio 2007) e la messa a disposizione delle risorse dell’ufficio legale interno di Energy Broker in caso di contenzioso. Sul sito web dell’Associazione Pensionati, nella colonna a destra in basso, è stato inserito il link di Energy Broker. Cliccando sul relativo logo è possibile ottenere tutte le informazioni oltre che richiedere preventivi on line. Nuove convenzioni L’elenco delle aziende che offrono condizioni agevolate e/o sconti ai nostri iscritti si arricchisce di un nuovo nome. A tutti gli interessati ricordiamo di portare con sé la tessera di socio da esibire al momento di richiedere lo sconto. F.LLI MILANI S.N.C. – CONCESSIONARIA AUTO SUZUKI La società, che ha sede in viale Espinasse 8/14 a Milano, offre agli iscritti all’Associazione Pensionati CARIPLO e Banca Intesa – muniti di tessera di socio – condizioni di favore per l’acquisto di autovetture e il primo tagliando gratuito. Gli sconti applicati varieranno a seconda dei modelli e delle condizioni di mercato. Pratica inoltre uno sconto del 10% su tutte le riparazioni meccaniche e di carrozzeria. Lun./Ven. 8.30 – 12.30 14.00 – 19.00 / Sab. 8.30 – 12.30 14.00 – 18.00 Tel. 02 39216239 / fax 02 325466 / e.mail: [email protected] / sito: www.fllimilani.com Nuovo showroom: viale Papiniano, 21 / Tel. 02 48028502 R.A. / Fax 02 48105742 Convenzioni in essere ALBA Divani e Poltrone srl – Meda (Mi). COS-FER sas di Pergola Alessio – Cologno Monzese (Mi). LA VERSA – VITICOLTORI DAL 1905 – Santa Maria della Versa (Pv). TERME DI SALICE – Salice Terme (Pv). TORREVILLA – VINI E SPUMANTI OLTREPO’ PAVESE di Torrazza Coste (Pv) e Codevilla (Pv). Comitato TFR Si comunica che allo stato attuale si sono concluse in primo grado 4 cause, 3 con esito negativo e una con esito positivo. Permangono fissati al 9 febbraio 2009 gli appelli delle cause già concluse. Hanno collaborato a questo numero: Giorgio Ardore, Giovanni F. Catenaccio, Ermanno Cavagnera, Dante Manara, Francesco Fiore, Alberto Locatelli, Adriano Martignoni, Giuseppe Passaglia, Aurelio Pellegrini, Giorgio Sacchi, Luigi Serafini. 12 anno XXXIV, numero 94, giugno 2008 V Varie MERCATINO IMMOBILIARE Ricordiamo a chi vorrà fare inserzioni che il “Giornale” è distribuito di norma entro giugno e prima di Natale. Se nel periodo intercorso fra la comunicazione alla Redazione e l’uscita del periodico l’affare fosse già stato concluso, il proponente è invitato a darne immediata notizia alla Segreteria dell’Associazione via e-mail o con lettera, in modo da evitare segnalazioni inutili. Resta comunque inteso che l’Associazione non assume alcuna responsabilità per le questioni che a qualsiasi titolo, in relazione agli annunci, dovessero sorgere fra le parti interessate. MADONNA DI CAMPIGLIO – Campo Carlo Magno (Tn) Vendonsi in multiproprietà a Rio Falzè tre settimane (ultima di gennaio – seconda e terza di settembre) – Posti letto 4+ 2 – Circuito RCI. Cedonsi settimane di settembre per visionare il residence. € 15.000 trattabili. Alessandro Cotti / tel. 02 41.91.06 - cell. 338 35.52.679 - cell. 333 52.94.127 (lasciare SMS) MONTRONIO - Frazione di Castiglione d’Intelvi (Co) Vendesi casa indipendente su due piani, completamente ristrutturata, 8 finestre con doppi vetri, balconata, riscaldamento a metano, due bagni, due camini, mq 140; dotata di uno scantinato luminoso di mq 35 con doccia e lavanderia e di un solaio abitabile semiristrutturato (6 finestre, altezza centrale cm 280, altezze laterali cm 180 e cm 100. Giardinetto recintato, pergolato, praticello, orto, alberi da frutta e 40 piante di vite. Libero subito. Prezzo € 170.000 trattabili. Laura Bonaccorso / tel. 02 83.21.740 – cell. 348 04.67.410 - cell. 333 73.64.040 Settimana azzurra ad Alassio Si informano i nostri soci che il Gruppo Atletica e il Gruppo Sci organizzano una “settimana azzurra” presso la residenza al mare di Alassio dal 27 settembre al 4 ottobre 2008. La quota di partecipazione è di € 290 (duecentonovanta). Per gli esterni che intendono partecipare è obbligatoria l’iscrizione al Gruppo Sci o Atletica. La quota comprende 7 giorni di pensione completa in camera doppia, accesso gratuito alla spiaggia, parcheggio auto gratuito oltre ad allenamenti atletici, escursioni giornaliere, serate danzanti e altre piacevoli iniziative. Per informazioni e prenotazioni entro il 31.7.2008 rivolgersi a Giorgio Villa (tel. 02 89531809 – cell. 335 6306114 / [email protected]). Alassio settembre Si comunica che, in seguito a variazioni nei programmi dei tornei sportivi, si è resa disponibile la settimana dal 13 al 20 settembre alla tariffa giornaliera di € 49,00 (aggregati € 54,00). Per informazioni e prenotazioni contattare direttamente la Residenza al Mare ai seguenti recapiti: telefono 0182.64751 / e-mail: [email protected] 13 A Anagrafe anno XXXIV, numero 94, giugno 2008 Anagrafe (ottobre 2007 – maggio 2008) Per garantire un migliore funzionamento e aggiornamento degli archivi si invitano i soci a segnalare tempestivamente alla Segreteria dell’Associazione (02/866.497 – 02/877.253) ogni variazione anagrafica e/o di indirizzo. NUOVI PENSIONATI DIRETTI (Le località fra parentesi sono quelle di residenza): Bellato Gabriele (Milano), Bellini Giulia Maria (Milano), Bortignon Agostino (Cesate), Brambillasca Marina (Sesto San Giovanni), Callegari Franco (Stazzano), Cesana Luigi (Merone), Crescini Roberto (Milano), Croce Jeannette (Cornaredo), De Rosa Mario (Desenzano del Garda), Di Domenico Sergio (Milano), Esposito Aldo Enzo (Massalengo), Ghiglione Francesco (Treviso), Leni Paolo (Lugo), Leone Vito (Putignano), Meacci Luigi (Milano), Montanari Piera (Milano), Oggionni Ernesto (Montevecchia), Pedrini Giacomo Michele (Coccaglio), Porzio Carmelo (Segrate), Radice Lorenzo (Pregnana Milanese), Scotti Sergio (Cremona), Soresi Marinella (Milano), Tagliarini Ernesto (Milano). NUOVI PENSIONATI INDIRETTI: Abati Paolina vedova di Giori Eugenio, Albertini Chiara vedova di Negri Libero, Battistessa Maria vedova di Tunesi Stefano, Borella Maria Luisa vedova di Bernasconi Paolo, Bori Donatella Paola vedova di Giunta Gianni, Bragadina Maria Giuseppina vedova di Passi Ermes, Broggi Carolina vedova di Garbin Leone, Cattaneo Gabriella vedova di Ubizzoni Osvaldo, Cernuschi Rosa Angela vedova di Vimercati Giovanni, Colombo Maria vedova di Giussani Oreste, Colombo Maria Rosa vedova di Baraggia Carlo, Dalla Fiore Maria vedova di Lombardini Mario, Depoli Mirella vedova di Pandini Giancarlo, Fortichiari Nestorina vedova di Freddi Nestore, Galetti Giuditta vedova di Lecchi Giordano, Galbarini Ercolina vedova di Gilardini Angelo, Gastoni Aurora vedova di Cutini Marcello, Ghidini Angiolina vedova di Lorandi Carlo, Ghisolfi Rosanna vedova di Bailo Paolo, Goceva Costadinova Kicha vedova di Mariani Graziano, Grossi Silvana vedova di Lo Vetro Carlo Gaetano, Lietti Maria Luisa vedova di Tarini Renato, Menin Paola vedova di Griguol Umberto, Moiraghi Elena vedova di Pasetti Giuseppe, Palmitessa Edda vedova di Bandera Arialdo, Panni Elisa vedova di Falcinella Aldo, Piccinini Alida vedova di Barbieri Antonio, Pomentale Cristina Emma vedova di Maniscalco Angelo Maria, Ponzano Maria vedova di Repetto Roberto Egidio, Rabbi Annamaria vedova di Casalini Enzo, Riva Irma vedova di Malpeli Fernando, Sacchi Claudia vedova di Longoni Giovanni, Salvadori Colette vedova di Rizzoni Antonio, Salvaneschi Angela vedova di Pecorara Giuseppe, Sartori Adriana Anna Giovanna vedova di Sgaragli Giuliano, Segale Valentina vedova di Banfi Luigi, Servadei Vanda vedova di Cunati Alessandro, Storni Ermenegildo vedovo di Filipazzi Loredana, Torti Emilia vedova di Riccardi Giacomo, Torti Giulia vedova di Presepio Angelo Carlo, Vanzini Bruna vedova di Gianello Gianni, Vertemati Maria Cristina vedova di Bottelli Silvio, Viretti Giannina vedova di Ierep Emilio, Vismara Emiliana vedova di Pellegrini Angelo, Zanella Fernanda vedova di Facchinelli Ettore. NUOVI PENSIONATI INDIRETTI ESATTORIA: Fiammetti Luigi vedovo di Guazzetti Fernanda, Fumagalli Luciana vedova di Bonioli Giannino, Malerba Carmela vedova di Giordano Pietro, Nebbia Graziella vedova di Balossini Giuliano, Palladino Giuseppa vedova di Risi Leonardo, Scali Anna vedova di Baccerini Giuliano. 14 anno XXXIV, numero 94, giugno 2008 A Anagrafe DECEDUTI: Anelli Vincenza, Angeli Bruna, Asperti Anna Maria, Banfi Luigi, Barbieri Antonio, Basile Enrico, Benedetti Andreina, Bergamaschi Rosa Carla, Bernacchi Ernesta, Bottelli Silvio, Brivio Maria, Casalini Enzo, Chini Luigia, Citella Angela, Colleoni Rachele, Colombara Carolina, Colombo Lucia, Cunati Alessandro, Cutini Marcello, De Benedittis Luigi, Del Bene Antonia, Delù Carla, D’Imperio Marianna, Draghetti Maurilia, Facchinelli Ettore, Falcinella Aldo, Farina Angelo, Fasola Augusto, Ferranti Adele, Fisogni Pietro, Fontana Giovanni, Freddi Nestore, Garbin Leone, Gennari Maria, Ghisleni Elisa, Gianello Gianni, Gilardini Angelo, Giordano Pietro, Giori Eugenio, Giussani Oreste, Greguol Umberto, Ierep Emilio, Jori Giuseppe, Laminafra Nicola, Lombardini Mario, Longoni Giovanni, Losa Carolina, Lo Vetro Carlo Gaetano, Lupidi Giuseppe, Luvieri Mario, Magrotti Albertina, Malpeli Fernando, Maniscalco Angelo Maria, Mariani Maria, Martinotti Marco, Mazza Maria, Molteni Alessandro, Montani Claudio, Montegani Biancamaria, Negri Libero, Negrini Fiamma, Pandini Giancarlo, Pasetti Giuseppe, Pasquali Gino, Pè Beatrice, Pecorara Giuseppe, Pellegrini Angelo, Pirovano Evelina, Polli Erminia, Presepio Angelo Carlo, Ragnoli Beniamino, Rota Pierina Elena, Sandri Gabriela, Savio Emilia, Scandolara Franco, Soresi Marinella, Tarini Renato Ferdinando, Trezzi Rina, Tunesi Stefano, Ubizzoni Osvaldo, Vangi Valeria, Varoli Agnese, Vegezzi Ubaldo, Vimercati Giovanni, Zambon Egidio, Zanichelli Liliana. DECEDUTI ESATTORIA: Balossini Giuliano, Bertossi Alfonso, Festa Maria, Gambarini Ferdinando, Ganelli Roma, Occa Arturo, Restelli Raffaele, Risi Leonardo, Vitto Nereo. L’Associazione esprime alle famiglie il suo partecipe cordoglio. Appello ai lettori Nel corso dei suoi 61 anni di vita la nostra Associazione ha più volte cambiato sede, sistemandosi nei locali che, caso per caso, la Cassa di Risparmio le metteva a disposizione. Si sa che i traslochi sono un’ottima occasione per disfarsi di carte e pesi inutili, ma nel nostro caso, purtroppo, con le scartoffie è andata perduta la documentazione dei primi anni di attività. Queste perdite sono state parzialmente compensate dalle testimonianze dei colleghi che, a partire dal 1970, hanno scritto per il nostro Giornale, di cui conserviamo gelosamente due intere raccolte rilegate fino all’anno 1990 compreso. Nel proseguire in quest’opera di conservazione della memoria, ci siamo accorti di avere un solo esemplare del n. 50 (giugno 1991) e non ci basta. Ci rivolgiamo pertanto ai nostri iscritti, in particolare ai figli e ai nipoti … d’arte (ossia a quelli che si sono tramandati il lavoro in Cariplo per più di una generazione), perché ci aiutino a trovare una seconda copia del Giornale dei Pensionati. Ringraziamo sin d’ora sentitamente quanti vorranno o potranno raccogliere il nostro appello. 15 S Segreteria anno XXXIV, numero 94, giugno 2008 Notizie NOTIZIE IN BREVE DALL’ASSOCIAZIONE LA SEGRETERIA INFORMA Nel periodo estivo gli uffici dell’Associazione Pensionati rimarranno chiusi dal giorno 11 al giorno 18 agosto compresi. I recapiti telefonici sono 02-866.497 e 02-877.253. Fax diretto: 02-86.99.36.24 CONSULENZE • Rag. Giorgio ARDORE - Problemi di carattere assistenziale (case di riposo) - Problemi di carattere assicurativo • Rag. Piero BACCHETTA - Assistenza per investimenti finanziari e gestione del risparmio • Rag. Giovanni BASSANO - Problemi di carattere condominiale • Rag. Franco CAJA - Problematiche previdenziali • Sig. Enzo CAPOLONGO - Problemi di carattere fiscale • Avv. Giovanni CATENACCIO - Problemi di carattere legale • Avv. Agostino COLACE - Problemi di carattere legale • Dr. Benito COVOLAN - Assistenza per investimenti finanziari e gestione del risparmio • Avv. Ferdinando DE PAOLA - Problemi di carattere legale • Dr. Giovanni MAZZAMUTO - Assistenza per investimenti finanziari e gestione del risparmio • Geom. Enrico MONETA - Problemi di carattere catastale, urbanistico, compilazione delle dichiarazioni di successione • Dr. Aurelio PELLEGRINI - Assistenza per investimenti finanziari e gestione del risparmio • Dr. Giuseppe POGLIO - Problemi di carattere esattoriale • Sig. Roberto RAZZABONI - Problematiche previdenziali • Sig. Luigi SERAFINI - Problemi di carattere assistenziale (assistenza agli anziani, case di riposo, iniziative di solidarietà) Come ogni anno, le consulenze saranno sospese in linea di massima dal 15 luglio al 15 settembre. Si ricorda che il servizio viene prestato a titolo gratuito ed esclusivamente previo appuntamento da richiedere tramite la Segreteria dell’Associazione, ai numeri telefonici 02-866.497 – 02-877.253 oppure all’indirizzo e-mail: [email protected]. visitate il nostro sito Web per la nostra posta elettronica www.pensionaticariplo.it e-mail: [email protected] Direttore Responsabile: Giovanni F. Catenaccio - Redattore: Ermanno Cavagnera Testata: Alberto Locatelli Comitato di Redazione: Giorgio Ardore, Giuseppe Baldi, Giovanni Bassano, Luigi Serafini Grafica, Impaginazione, Stampa: Areaimmagine - Milano Direzione, Redazione e Amministrazione: - Via dell’Unione, 1 - Milano Registrazione: Tribunale di Milano n. 127 del 18 aprile 1975 (licenziato alle stampe il 5/6/2008) 16