Buone vacanze - Associazione Pensionati Cariplo

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Buone vacanze - Associazione Pensionati Cariplo
Il Giornale dei Pensionati
della “Ca’ de Sass”
Anno XXXIV, numero 94, giugno 2008
Associazione Pensionati CARIPLO e Banca Intesa
Bilancio di un anno difficile
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale – 70% DCB Milano
Avvicendamento alla
Direzione del Giornale
La lettera con cui l’amico Paolo Paoletti comunicava la decisione di lasciare momentaneamente la direzione
del Giornale per motivi di salute, ha
indotto i Consiglieri dell’Associazione
ad affidarmi anche questo nuovo, e
per me insolito, compito. Nell’accettarlo, consapevole delle difficoltà che
mi attendono, ho chiesto l’aiuto di
un comitato di redazione, per il quale si sono offerti i consiglieri Ardore,
Baldi, Bassano e Serafini.
Confidando che il collega Paoletti non
ci farà mancare i suoi graditi suggerimenti e la voce della sua pluridecennale esperienza in questo campo, ritengo doveroso manifestargli, a nome
di tutta la grande famiglia dei nostri
associati, il più sentito e caloroso ringraziamento per quanto ha fatto per
il nostro periodico come redattore e, in
seguito alle dimissioni del dottor Zagnoli, come direttore responsabile. Il
suo impegno, i suoi scritti, la sua cura
nell’impostazione del periodico e nella
ricerca delle immagini hanno fatto
del “Giornale dei Pensionati della Ca’
de Sass” una pubblicazione di notevole livello, in linea del resto con la
grande tradizione editoriale della Cariplo. Questo rende il mio compito, e
quello di coloro che mi assistono nell’impresa, ancor più impegnativo ma
in pari tempo più gratificante; compito che, con l’ausilio dei collaboratori,
cercherò di svolgere nel miglior modo
possibile, consapevole, peraltro, di non
poter raggiungere i livelli di competenza di Paolo Paoletti.
Giovanni F. Catenaccio
La relazione integrale sul bilancio, sullo stato e sull’attività
dell’Associazione Pensionati CARIPLO e Banca Intesa.
Vi ringrazio di essere intervenuti alla nostra assemblea annuale, anticipata rispetto al solito anche al fine
di consentire una più rapida informazione sulle questioni trattate attraverso il Giornale, che, servizio
postale permettendo, contiamo di
far pervenire a tutti prima del periodo estivo.
Alla nostra annuale riunione, per la
prima volta dopo tanti anni, non ci
è più dato di vedere la figura di Angelo Pellegrini, venuto a mancare
alla fine dello scorso dicembre. Angelo Pellegrini è una figura molto
importante, se non fondamentale,
della storia della nostra Associazione per l’attività che ad essa ha dedicato, come protagonista, nel tempo
della pensione. Un tempo vissuto a
lungo con la ferma determinazione
di impegnarsi per il bene comune:
determinazione connaturata nell’uomo che, fino all’ultimo, ancora
pochi giorni di prima di lasciarci,
non ha mancato di dimostrare interesse per le questioni che più da vicino riguardano la nostra categoria.
In particolare, voglio ricordare il
gravoso compito da lui assunto come Presidente del Fondo Pensioni
in un periodo delicatissimo, compito che è stato capace di svolgere con
lungimiranza, competenza e abnegazione. Il suo impegno è poi proseguito come consigliere del Fondo
stesso fino a quattro anni fa, anche
in questo caso in tempi di trasfor-
mazione non proprio facili, orientato sempre a difendere non tanto
gli interessi quanto, piuttosto, i diritti, compressi da più parti, della
nostra categoria. Ciò, nonostante le
difficoltà di vario genere, personali
e no, che, soprattutto ultimamente,
lo hanno coinvolto. A lui vada il
nostro più sentito riconoscimento
postumo, nel ricordo di quanto egli
ha fatto per il bene di tutti.
Passo ora ad esporre e trattare i diversi temi all’ordine del giorno.
Il bilancio
L’avanzo di gestione del trascorso
esercizio, come avrete potuto notare, appare assai più contenuto
rispetto a quello dell’esercizio precedente. L’incremento delle spese
generali ha pesato in misura notevole poiché, rispetto al 2006, queste spese hanno avuto un aumento di circa 20 mila euro, anche se
in parte compensate dalla riduzione degli oneri per attività associative, che l’anno scorso hanno risentito delle spese per il rinnovo
delle cariche.
Fra tali spese spiccano per la loro
consistenza quelle postali per circa
12 mila euro, quelle per l’affitto
della sede per 24 mila euro e quelle per la pulizia dei locali per circa
9.300 euro; spese alle quali vanno
aggiunte quelle legali per 35 mila
euro per il ricorso in Cassazione
Buone vacanze
a pagina 2
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Assemblea
segue da pagina 1
relativo alla questione VAP, di cui
dirò oltre. Le finanze associative
sono comunque in buona salute,
con un tranquillizzante Fondo di
riserva che si è attestato, in base alle
risultanze del rendiconto, su oltre
372.000 euro, con un aumento di
circa 5.500 euro rispetto allo scorso esercizio.
Ancora una volta, peraltro, vorrei
far notare che la nostra Associazione
non ha alcuna finalità di lucro; sotto il profilo contabile, pertanto, l’obiettivo che si deve prefissare è il
pareggio di bilancio, tanto più che
gli accantonamenti susseguitisi nel
tempo hanno raggiunto un livello
di assoluto rispetto e permettono,
quindi, di guardare avanti con la
tranquillità necessaria per affrontare
eventuali periodi meno favorevoli.
anno XXXIV, numero 94, giugno 2008
In definitiva, auspicando che la necessariamente breve analisi da me
effettuata in ordine al rendiconto
possa essere da Voi condivisa, chiedo, una volta sentita anche la relazione dei Revisori dei conti, che il
bilancio al 31 dicembre 2007 venga
approvato.
Lo stato dell’Associazione e la sua
attività
Attualmente l’Associazione annovera 5.297 iscritti, costituenti il
66,32% del totale dei pensionati e
degli appartenenti al Fondo esuberi,
con un decremento, rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, di poche unità in termini assoluti, ma di circa il 3,5% in termini
percentuali. In attesa del perfezionamento dell’iscrizione vi sono poi
154 ex colleghi, che costituiscono, a
loro volta, l’1,93% del numero
complessivo. I non iscritti sono
2.381, pari al 29,81% del totale,
con un incremento di circa il 2% rispetto al precedente esercizio.
Sebbene il numero degli associati
sia sempre ragguardevole, il suo costante, seppur lento, assottigliarsi
impone di ricercare nuovi orizzonti
di proposte per invogliare chi lascia
il lavoro ad aderire. D’altra parte,
le difficoltà sono notevoli e non
sempre superabili, e sono dovute, a
mio avviso, principalmente al fatto
che ormai vengono a mancare, in
chi lascia ora il lavoro, quei segni di
automatica continuità che caratterizzavano, nei tempi trascorsi, il
passaggio dalla vita lavorativa a
quella da pensionati. In altri termini, oggi qualsiasi adesione ai presidi
sociali quando si va in pensione ri-
Cronaca dell’assemblea 2008
L’inclemenza del tempo non ha impedito che
170 coraggiosi soci (alcuni venuti dalla Valtellina)
fossero presenti all’assemblea 2008. Tenendo conto
delle 159 deleghe e dell’implacabile innalzarsi dell’età
media dei nostri iscritti, il livello di partecipazione si
può ritenere soddisfacente.
Veniamo alla cronaca dell’incontro, al quale hanno presenziato – graditi ospiti – il dr. Renato Bagnato e
Adriano Martignoni, entrambi nella veste ufficiale di
esponenti del Fondo Pensioni. Scelto per presiedere all’incontro il collega Giuseppe Baldi, la forzata assenza
di alcuni consiglieri ha costretto il presidente Catenaccio a riferire su quasi tutti i punti all’ordine del giorno.
Al termine della relazione sullo stato e sul bilancio dell’Associazione, ha preso la parola Ulderico Acerbi, revisore, che ha letto la relazione dei revisori dei conti; concluso il suo intervento, l’assemblea ha approvato il bilancio. La relazione del presidente e quella dei consiglieri Sacchi e Pellegrini sul Fondo Pensioni sono riportate nelle pagine che seguono. In tema di Cassa Sanitaria pubblichiamo uno scritto del socio Francesco Fiore,
che in qualità di consigliere segue attentamente gli sviluppi della situazione. L’ultimo argomento in programma è la riforma dello statuto in vista della costituzione
di un “Fondo della solidarietà” interno all’Associazione
Pensionati: la proposta è stata approvata dall’assemblea,
che ha autorizzato il consiglio direttivo a studiare un
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progetto di fattibilità da presentare il prossimo anno.
Nel corso dell’assemblea si è dibattuto su alcuni
punti dell’ordine del giorno. Momento cruciale è stata
la discussione sul fallimento della trattativa con il
Fondo Pensioni circa il VAP e la modifica dell’art. 44:
hanno preso la parola i soci Adriano Martellosio, Valter
Galli (chiedendo di fare qualcosa in difesa del potere di
acquisto e ricordando che esistono dei diritti acquisiti),
Mario Valli (invitando a una solidarietà fra generazioni)
e Angelo Losi (auspicando maggiore attenzione per le
pensioni più basse). È poi intervenuto Adriano Martignoni, che ha stilato per il nostro Giornale il contenuto
essenziale della sua esposizione (si veda alle pagine 4 e
5). Sempre su questo tema, l’assemblea ha poi concesso
al signor Tagliarini, non iscritto, di esporre la sua personale interpretazione dei fatti. Il dibattito si è poi spostato sulla Cassa Sanitaria, per la quale sono intervenuti il
collega Vito Luca di Lecco (sollecitando un più marcato interessamento dell’Associazione) e ancora Martignoni, che in qualità di esponente del sindacato FABI
ha riferito come l’Intersindacale non sia disposta ad accettare delle gestioni separate e punti invece a un’unica
Cassa Sanitaria per tutto il Gruppo: mutualità e solidarietà devono essere tangibili.
Superato il mezzogiorno, il presidente Giuseppe
Baldi ha chiuso la riunione dando appuntamento al
prossimo anno.
anno XXXIV, numero 94, giugno 2008
chiede la decisione di accedervi e,
ancorché l’invito venga rivolto e ripetuto, le risposte non sono proporzionate allo sforzo fatto per ampliare il numero degli associati. Tuttavia, nonostante che i tempi non
siano propizi alle aggregazioni sociali, i dati che ho illustrato vanno
visti positivamente, perché confermano, da un lato, la permanente
visibilità dell’Associazione e, dall’altro, costituiscono, a mio avviso,
un segnale di apprezzamento per
l’attività svolta dall’Associazione
stessa, attività che riflette e consolida la sua immagine.
D’altro canto, come sempre, il lavoro di molti, svolto con gratuità e soprattutto con competenza e professionalità, permette di considerare
l’Associazione un punto di riferimento di sicura affidabilità. Del resto, a chi si è trovato a frequentare
gli ambiti associativi anche solo saltuariamente, non sarà certamente
sfuggita la costante presenza di persone che, a vario titolo, utilizzano i
presidi messi a loro disposizione.
Anche nel 2007 molti iscritti si sono avvalsi delle opportunità offerte
dai nostri consulenti. Le consulenze
effettuate in sede sono state quasi
400, ma la cifra supera il migliaio
ove si tenga conto di quelle telefoniche. Spicca ancora una volta il
numero di coloro che richiedono
assistenza a Enrico Moneta su problemi di carattere immobiliare e
successorio: sono stati 135 e ciò
costituisce il maggior numero di
interventi di consulenza, seguito a
ruota da quelli in tema di previdenza, relativi in particolare alle
posizioni Inps; queste consulenze
sono state effettuate dai colleghi
Caja e Razzaboni, forti dell’esperienza maturata nel settore quando
operavano presso il Fondo Pensioni.
Né va dimenticato il gravoso impegno dei colleghi – cito per tutti
Consonni – che ogni anno in questi
giorni – spesso per l’intera giornata
– aiutano i nostri soci nella compilazione dei modelli 730.
Un accenno particolare va riservato
anche all’attività di sportello leggero della Cassa Sanitaria di Gruppo.
Lo sportello gestito dall’Associazione ha svolto ben 5.061 interventi
durante il 2007, dei quali 1.846 rivolti al rilascio di impegnative, 136
all’annullamento a vario titolo delle
impegnative stesse, 941 all’esame
delle domande di rimborso per il
loro corretto inoltro agli uffici competenti, 2.138 a consulenze telefoniche. I numeri si commentano da
soli e, dato il costante aumento,
confermano la bontà dell’intuizione
avuta quando abbiamo proposto di
svolgere questo tipo di servizio, tanto più attuale in quanto lo sportello
leggero gestito direttamente dalla
Cassa Sanitaria in via Unione è stato soppresso.
Da ultimo devo segnalare che, sempre sotto la guida e con l’impegno
costante del vice presidente, Giorgio Ardore, continua la sua attività
la Consulta Provinciale, costituita
nel 2004 per creare un collegamento fra il centro e la periferia, con il
preciso intento di mantenere anche
fuori sede quella visibilità che costituisce il fondamento dell’essere e
dell’operare dell’Associazione. Al riguardo, avuta presente l’ampiezza
della collocazione sul territorio nazionale che ormai va assumendo la
banca, penso che la Consulta Provinciale andrà sempre più assumendo un ruolo particolarmente importante per la sopravvivenza dell’Associazione; da qui la necessità di
dotarla, anche sotto il profilo organizzativo, di strumenti adeguati affinché l’Associazione stessa possa incidere nelle realtà locali come incide
al centro.
Mi sento pertanto di poter affermare, alla luce dei dati esposti, che ancora una volta la nostra Associazione, grazie a una consolidata e collaudata organizzazione, è stata capace di raggiungere pienamente le
proprie finalità. Ciò è stato possibile per la collaborazione, preziosissima e disinteressata, offerta gratuita-
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Assemblea
mente da tutti coloro che si rendono disponibili perché l’Associazione
continui ad avere il ruolo che le
compete, collaborazione alla quale
deve essere aggiunto l’impegno,
competente, apprezzato e fattivo,
del Segretario, dei volontari che periodicamente lo supportano, nonché del personale di segreteria, attraverso il quale si realizza il contatto quotidiano con gli iscritti. A loro
vada il ringraziamento di tutti noi.
La vertenza giudiziaria relativa al
VAP
Nelle periodiche comunicazioni
che vi sono state inoltrate, si è riferito della sentenza della Corte
d’Appello di Brescia che, dopo il
rinvio operato dalla Corte di Cassazione accogliendo un primo ricorso avverso la decisione contraria del Tribunale di Milano, ha
nuovamente rigettato la richiesta
relativa al riconoscimento del VAP
nel coacervo delle voci pensionistiche da prendere in considerazione
per il calcolo delle pensioni percepite dai colleghi in quiescenza anteriormente al 31 ottobre 1992.
Ancora una volta la pronuncia
non convince, anche perché le
motivazioni appaiono oscure. Per
tale ragione, e avendo rilevato la
sussistenza dei presupposti, accogliendo il suggerimento del legale
che ha patrocinato i colleghi appellanti si è nuovamente ricorsi in
Cassazione. La determinazione assunta al riguardo dall’Associazione
è volta a non lasciare nulla di intentato per avere ragione in una
vicenda che penalizza ingiustamente circa 2.800 persone.
Le realtà sociali
Lo scorso anno, in questa sede, nel
suo breve cenno di saluto il Presidente del Fondo Pensioni, sulla
scorta dell’orientamento espresso
dal Consiglio del Fondo medesimo,
aveva suscitato nell’assemblea pensieri positivi circa la concreta possia pagina 4
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Assemblea
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bilità di andare incontro alle aspettative dei pensionati nel vedersi riconoscere degli adeguamenti annualmente correlati al buon andamento dei conti gestionali. In altri
termini, sembrava aprirsi uno spiraglio per portare finalmente a soluzione la questione della staticità delle nostre pensioni attraverso una
modifica dell’art. 44 dello statuto
del Fondo in modo tale da renderlo
equo oltre che logico, modifica alla
quale era correlata l’eventualità di
addivenire ad una onorevole transazione sul problema del VAP vantaggiosa per entrambe le parti.
Tuttavia, come ben sapete, sebbene
il Consiglio del Fondo Pensioni
avesse recepito tale esigenza e deliberato di conseguenza la modifica,
la componente delle cosiddette fonti istitutive costituita dal comparto
sindacale al completo ha ritenuto di
non accogliere la proposta, con motivazioni tanto demagogiche quanto
pretestuose, accusando i pensionati
di avidità; accusa che, a buona ragione, rinviamo al mittente.
Non posso esimermi, infine, dal rilevare quanto sia stato sprezzante nei
nostri confronti l’atteggiamento assunto dal sindacato in generale, con
punte di particolare accanimento da
parte di alcuni soggetti che, quantomeno astrattamente per cultura sindacale, avrebbero dovuto essere i più
attenti e disponibili alle problematiche poste sul tappeto per ricercare
una soluzione positiva, anche in
un’ottica di riparazione dei danni
perpetrati circa dieci anni or sono,
in sede di trasformazione del Fondo.
Agoal
L’Agoal è tuttora retta da un consiglio scaduto da tempo immemorabile, che oggi è chiamato ad assumere decisioni, anche di carattere contingente, rese particolarmente difficili per l’endemica
mancanza di fondi, da un lato, e a
confrontarsi con gravosi problemi,
anche strutturali, che investono
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realtà importanti come Follonica
ed Alassio, dall’altro. Decisioni e
problemi che richiederebbero di
essere affrontati e trattati da organi
nel pieno e completo esercizio delle loro peculiari funzioni.
È di recente dominio pubblico, per
aver avuto anche l’onore di comparire su autorevoli quotidiani come
“Il Sole-24ore”, l’allarmante situazione economico-finanziaria e gestionale appurata dall’Azienda attraverso il proprio Auditing, con il
quale ha messo il naso nelle questioni dell’ente, con la protervia che
le è propria da molto tempo a questa parte. L’intervento è avvenuto
con il solo consenso del presidente
dell’Agoal senza alcuna determinazione consiliare e, soprattutto, senza
il coinvolgimento dell’Organo di
controllo, in totale spregio delle più
elementari norme di correttezza.
Già lo scorso anno – ma anche in
quelli precedenti – avevamo denunciato la precarietà di una situazione
di prorogatio del Consiglio dell’ente
che non trova uguali, per la lunghezza del periodo, da nessun’altra
parte. L’attuale atteggiamento
aziendale lascia tuttavia perplessi,
perché anche Intesa Sanpaolo, ultimo dei tanti nomi che nel tempo
ha avuto questa banca, nella situazione che oggi denuncia non è certamente esente da colpe, prima fra
tutte l’aver drasticamente ridotto il
sostentamento finanziario.
Concludo ringraziando tutti i componenti degli Organi amministrativo e di controllo per il supporto e la
collaborazione, avveduta e competente, con la quale è consentito all’Associazione di continuare ad essere una realtà visibile ed un punto di
riferimento costante per tutti coloro
che, come Voi, ne conoscono ed apprezzano la funzione e l’attività che
svolge e continuerà a svolgere, finché potrà mantenere la credibilità
sin qui conquistata.
Giovanni F. Catenaccio
L’intervento di Adriano Martignoni,
consigliere del Fondo Pensioni
e segretario di coordinamento
FABI Intesa Sanpaolo
Prima di entrare nelle problematiche, voglio ringraziare i colleghi
Giorgio Sacchi e Aurelio Pellegrini,
rappresentanti dei pensionati iscritti alla Sezione I, per la corretta,
sincera e proficua collaborazione
con tutti gli Amministratori del
Fondo Pensioni, in particolare con
i rappresentanti degli iscritti in attività e mi auguro che tale atteggiamento, adeguatamente ricambiato, sia da loro riconosciuto.
Grazie a questo eccellente rapporto
di collaborazione stiamo nuovamente lavorando insieme intensamente al fine di riprendere il percorso, interrotto lo scorso anno, riguardante le necessarie e possibili
modifiche al vigente articolo 44
dello Statuto del Fondo.
Partendo sempre dalla delibera del
16.3.2007, approvata all’unanimità dal Consiglio del Fondo, apportando alcuni ragionevoli e sostenibili adeguamenti, ritengo - anche
a seguito della deliberazione COVIP del gennaio scorso, che “suggerisce” alcune precisazioni e perciò
“invita” ad apportare ulteriori modifiche ad alcuni articoli del vigente Statuto – di ripresentare le modifiche all’art. 44, riconfermate
proprio di recente da tutto il Consiglio di Amministrazione, utilizzando anche percorsi alternativi.
Ci crediamo tutti fortemente, nella
consapevolezza di raggiungere un risultato positivo sia per gli iscritti al
Fondo di entrambe le Sezioni sia per
il Fondo stesso, in quanto si andrebbe anche a sanare una causa dall’esito alquanto incerto, ossia quella sul
VAP pendente ora in Cassazione,
che riguarda qualche migliaio di
pensionati, che hanno contribuito a
fare “grande” il nostro Fondo; una
causa che, qualora fosse vinta dai ri-
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F
Fondo Pensioni
IL FONDO PENSIONI CARIPLO NEL 2007
L’anno in esame è stato caratterizzato dal tentativo di risolvere l’annosa vertenza del VAP con contestuale modifica dell’art. 44 dello
Statuto al fine di renderlo applicabile in misura proporzionale tra le
due Sezioni: ciò aveva portato a
un accordo (difficile e sofferto)
con i rappresentanti degli attivi e a
una delibera approvata all’unanimità dal Consiglio di amministrazione del Fondo Pensioni. Purtroppo, nonostante la delibera del
Fondo e la disponibilità della Banca, le OO.SS. hanno ancora una
volta impedito che la soluzione
proposta fosse oggetto di referendum fra gli iscritti.
Gli eventi sono già stati resi noti
attraverso il Giornale e la relazione
del nostro presidente; resta, comunque, la grande amarezza di
aver dovuto constatare come siano
stati disattesi gli accordi presi con
gli esponenti delle sigle sindacali
che rappresentano la quasi totalità
correnti, avrebbe un costo pari a diverse decine di milioni di euro.
Nel confermare la comune volontà
di persistere nel nostro fermo obiettivo, mi preme evidenziare che Intesa Sanpaolo, oltre a non avere alcun
onere a proprio carico, dalla soluzione prospettata potrebbe addirittura trarre beneficio a seguito dell’aumento del cosiddetto “Fondo di
garanzia”.
Confidiamo, questa volta, sia sul
grande senso di responsabilità delle
organizzazioni sindacali, anche a
motivo degli attesi benefici derivanti agli iscritti al Fondo, sia su
quello della Società per le irripetibili opportunità offerte dall’eventuale accordo tra le parti, accordo
necessario per avviare un percorso
referendario dall’esito scontato.
degli iscritti al Fondo. Inoltre, è
sorprendente che le deliberazioni
del Consiglio del Fondo non siano
assolutamente considerate dalle
OO.SS., soprattutto se si tiene
conto del fatto che il rappresentante della sigla di maggioranza relativa all’interno del Fondo è anche
vicepresidente del Fondo stesso.
È ormai evidente che la componente ex Cariplo all’interno delle
OO.SS. di Intesa Sanpaolo ha un
peso estremamente limitato.
Il mancato perfezionamento dell’accordo crea i presupposti affinché gli avanzi della nostra Sezione
non vengano mai distribuiti, con
un chiaro danno non solo per i
pensionati, ma anche per gli iscritti ancora in servizio (dai quali ci
aspettiamo una pressione sui sindacati di appartenenza che porti a
una modifica di queste posizioni
negative).
Condividiamo totalmente la decisione della nostra Associazione di
continuare e ampliare la vertenza
sul VAP. Ovviamente sarà nostro
compito seguire la problematica
con la massima attenzione, pronti
a cogliere eventuali ripensamenti
delle OO.SS., che si spera si decidano a operare anche nell’interesse
degli iscritti alla Sezione II.
Riserva matematica
In data 9 aprile 2007 gli attuari,
che annualmente vengono incaricati di redigere il bilancio tecnico
della nostra Sezione, hanno presentato la loro relazione e il calcolo della riserva matematica. I criteri base sono gli stessi dell’anno
precedente con la sola eccezione
della tavola demografica utilizzata
(anno 2004 anziché anno 2002).
La valutazione della riserva matematica della Sezione I al
31.12.2007 è di 965,4 milioni di
euro per 4.585 pensionati (3.065
diretti e 1.520 indiretti). Se si utilizzassero le precedenti tabelle, tale
riserva sarebbe inferiore di 27,7
milioni di euro.
È opportuno sottolineare che i dati sono provvisori in quanto non
ancora approvati dal Consiglio del
Fondo.
Andamento gestionale
Nel corso del 2007 è proseguito
l’adeguamento del patrimonio del
Fondo alla composizione ritenuta
ottimale da un punto di vista strategico. Attualmente il patrimonio
della Sezione I è composto per il
50% circa da obbligazioni e liquidità, per il 12% circa da titoli
azionari e per il resto da immobili
e aziende agricole.
Pur tenendo conto di un rallentamento delle dismissioni immobiliari e dell’andamento non soddisfacente del mercato finanziario, il
rendimento complessivo della Sezione I è stato del 5,04%. Sembra
corretto ricordare che il costante
monitoraggio degli investimenti
ha evitato di incorrere nelle note
disavventure dei mercati.
Il valore complessivo del patrimonio, sempre al 31.12.2007, ammonta a 1.009 milioni di euro. Di
conseguenza, anche nell’ipotesi
più prudenziale, l’avanzo ammonta a circa 44 milioni di euro.
In chiusura si sottolinea che, nonostante le incertezze dei mercati
finanziari, il nostro Fondo continua a presentare la massima solidità in misura più che tranquillizzante e consente di assicurare le
prestazioni previste anche nel medio-lungo termine.
Giorgio Sacchi - Aurelio Pellegrini
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Art. 44 e VAP
anno XXXIV, numero 94, giugno 2008
LA CAUSA VAP VA AVANTI
La Comunicazione ai Soci n. 4/2007 e il “Giornale
dei Pensionati” del dicembre scorso informavano
che la Corte d’Appello di Brescia – Sezione Lavoro
– con sentenza del 25 ottobre 2007 ha respinto il
nostro appello a una precedente sentenza del Tribunale di Milano.
Esaminato il dispositivo della sentenza di Brescia, lo
studio legale Rocco di Torrepadula, che ci ha assistito
nelle precedenti udienze, ritiene che vi siano “ragioni
per poter impugnare nuovamente e fondatamente
la sentenza” davanti alla Corte di Cassazione.
Il Consiglio di Presidenza e successivamente il Consiglio Direttivo dell’Associazione, con parere unanime,
hanno deciso di accogliere il consiglio dei legali; pertanto, considerato che il termine ultimo per il ricorso
scadeva l’8 aprile 2008, in data 10 marzo 2008 è stato conferito all’avv. Rocco di Torrepadula l’incarico
ufficiale di ricorrere presso la Suprema Corte.
Diciamo con franchezza che non avremmo voluto ricorrere ancora una volta alla Magistratura, ma lo dobbiamo a quei colleghi, tra l’altro i più anziani di noi, che hanno visto il loro potere d’acquisto ridursi di circa il
30% dal 1992 ad oggi.
Lo dobbiamo ai nostri rappresentanti nel Fondo Pensioni che, dopo avere raggiunto con una faticosa mediazione
un accordo di transazione con tutte le componenti del personale presenti nel Consiglio di Amministrazione, si sono visti derisi e quasi insultati nei successivi incontri con le “fonti istitutive” di emanazione sindacale (un sindacato ha poi palesemente sconfessato il suo consigliere del Fondo).
Lo dobbiamo a quei pensionati (circa 800) che, pur avendo percepito il premio di rendimento in servizio, a differenza di tutti gli altri non lo trovano conteggiato nella pensione.
Lo dobbiamo anche per il vigente offensivo art. 44 dello Statuto, che lascia ai pensionati meno delle briciole.
Lo dobbiamo perché ci sembra che nessuno voglia più occuparsi di noi pensionati ex Cariplo, ignorando volutamente il nostro contributo allo stato di salute e di solidità del Fondo Pensioni, che è divenuto di fatto terreno di caccia per chi è venuto dopo a prendersi i meriti e gli utili.
Giorgio Ardore
Ricordo di Angelo Pellegrini
Angelo Pellegrini ci ha lasciati il 28 dicembre 2007.
L’implacabile malattia, che da diversi anni l’aveva colpito,
alla fine ha prevalso, nonostante la strenua difesa che, nel
tempo, Angelo aveva opposto al male con la determinazione che gli era propria. La perdita è grave, ma l’eredità che
lascia in termini di competenza, abnegazione, impegno
costituiscono patrimonio ed esempio per ciascuno di noi.
Le tre doti che ho ricordato lo hanno accompagnato sempre, sia nel periodo di attività sindacale e di lavoro, sia in
quella di consigliere del Fondo Pensioni in stagioni non
certamente facili, sia, infine, nella lungimiranza con la
quale ha partecipato alle vicende dell’Associazione, alla
quale, fino all’ultimo, non ha fatto mancare il suo intelligente e prezioso contributo di impegno e di idee.
Un’ulteriore dote di Angelo che deve essere rammentata è
il coraggio con cui ha sempre affrontato ogni situazione.
Quel coraggio che lo ha spinto, unitamente ad altri pionieri coraggiosi come lui, a lavorare, dagli inizi degli anni
Sessanta, per la costruzione di un sindacato, la CISL, che
avesse una visione complessiva e non limitata delle problematiche del lavoro da trasferire nell’ovattato mondo
bancario, nel quale era fortemente radicato, anche in ter-
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mini di adesione, l’indirizzo
dettato dall’autonomia sindacale. Quel coraggio che
lo ha indotto ad impegnarsi
nel Fondo Pensioni, portando in esso l’esperienza
acquisita nell’attività lavorativa, anche a livello dirigenziale, in posizioni di responsabilità.
Quel coraggio con il quale
ha affrontato, quale vice
presidente del Fondo Pensioni, un periodo particolarmente travagliato per tale istituzione, governandola nel
mare tempestoso della cosiddetta tangentopoli. Di quel
periodo molti hanno un lucido ricordo per l’onestà intellettuale che Angelo ha profuso, onestà che ne ha caratterizzato l’azione anche successivamente, quale consigliere
eletto dai pensionati. Non vado oltre, convinto che Angelo, uomo schivo e riservato, votato alla concretezza, non
gradirebbe certamente.
Arrivederci, Angelo, che la terra ti sia lieve.
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C
Cassa Sanitaria
Quale Cassa Sanitaria ci attende?
Il progetto di riforma della Cassa Sanitaria aziendale sta suscitando forti preoccupazioni. Il progetto tendente alla omogeneizzazione dei diversi trattamenti esistenti (Intesa e Sanpaolo) – prevede la divisione nelle sottoelencate tre distinte gestioni dell’attuale struttura unitaria che ci riguarda, connotata da forti elementi di solidarietà intergenerazionale:
1. Gestione iscritti in servizio
2. Gestione iscritti in pensione (ex pensionati Sanpaolo e nuovi pensionati dal 1° gennaio 2009)
3. Gestione pensionati ex Banca Intesa iscritti al 31 dicembre 2008 alla relativa Cassa (gestione a numero chiuso).
Condizione essenziale dello schema di riforma è l’equilibrio finanziario di ogni gestione. Sempre
secondo tale schema, è evidente che la totalità dei nostri soci finirebbe nella gestione 3 (quella a numero
chiuso e destinata all’estinzione). Dato che tale gestione raggruppa le persone più anziane e quindi, ragionevolmente, le più bisognose di ricorrere alla Cassa Sanitaria, la mancanza di solidarietà intergenerazionale – ossia l’assenza di soci giovani - costringerà in breve tempo gli iscritti a ricevere prestazioni ridotte e/o a versare maggiori contributi.
Riteniamo aberrante e inaccettabile una simile discriminazione nei confronti dei pensionati.
Le OO.SS., che inizialmente nella quasi totalità sembravano accettare l’impostazione della Banca, hanno
ora modificato il loro atteggiamento e stanno accogliendo e sostenendo le giuste richieste dei pensionati
provenienti da Banca Intesa.
Ovviamente seguiamo molto da vicino l’evolversi della situazione e continueremo ad attivarci in ogni direzione nell’interesse della nostra categoria, interesse che è sostanzialmente di tutti i lavoratori, dato che
gli attivi di oggi saranno i pensionati di domani.
Francesco Fiore
LA CONSULTA PROVINCIALE
Si è riunita a Milano, il 23 maggio, la Consulta Provinciale, organo creato quattro anni fa per dare voce agli
iscritti residenti nelle province e per recepire le loro esigenze, secondo quello spirito di servizio che, in ultima
analisi, è la vera ragion d’essere dell’Associazione.
Nel corso dell’incontro il presidente Catenaccio ha
esposto ai presenti il proposito di tenere annualmente, nei mesi di ottobre e novembre, delle assemblee locali, chiedendo loro di pensare al modo migliore per organizzarle. E sempre per andare incontro alle necessità dei soci più lontani, i referenti provinciali sono stati invitati a individuare dei colleghi
disposti a svolgere attività di consulenza agli iscritti
e ad assisterli nella compilazione delle dichiarazioni
dei redditi, analogamente a quanto avviene per la
sede di Milano. I colleghi pensionati che sono in
grado di svolgere tale attività sono sin d’ora invitati
a contattare i propri referenti provinciali.
A sua volta il vice presidente Ardore ha riferito su
Fondo Pensioni - e relative vertenze VAP e art. 44 e Cassa Sanitaria. (Sul primo argomento questo
Giornale fornisce una interessante informativa di
fonte sindacale). La Cassa Sanitaria, i suoi problemi
gestionali e le poco rosee prospettive per i pensionati hanno dato vita a un vivace scambio di opinioni;
in particolare, sono emerse le difficoltà degli iscritti
delle zone periferiche che in tema di strutture sanitarie e di convenzioni sono da sempre sacrificati (e
oggi ancora di più) per le minori possibilità di fruizione. Tutti i presenti hanno inoltre rimarcato l’importanza di combattere gli sprechi come primo atto
concreto per la sopravvivenza stessa della Cassa.
Gli esponenti del direttivo dell’Associazione sono
profondamente grati ai rappresentanti delle province per l’impegno che si sono accollati e per il loro
contributo in termini di idee e proposte. La loro disponibilità è anche il più efficace pungolo per chi ha
incarichi di responsabilità a operare concretamente
ed efficacemente nell’interesse di tutti gli iscritti. Il
Giornale, le Comunicazioni ai Soci e il sito internet
sono a disposizione di tutti coloro che vorranno
contribuire al comune obiettivo di una Associazione
attiva, presente e funzionante.
Presenti: Francesco Baldioli (Verbano-Cusio-Ossola),
Adriano Bellandi (Brescia), Moreno Beltrami (Novara),
Andrea Camnasio (Monza), Bruno Cremascoli (Lodi),
Vito Luca (Lecco), Franco Nicola (Pavia), Adolfo Pirovano (Como), Everardo Schiavi (Varese) e, per il Consiglio Direttivo, Giovanni F. Catenaccio, Giorgio Ardore
ed Ermanno Cavagnera.
7
G
Gita Sociale
anno XXXIV, numero 94, giugno 2008
In gita nelle terre di Matilde di Canossa
In una delle inquadrature aeree del
film “Cento chiodi”, l’opera più recente di Ermanno Olmi, appare per
pochi secondi un imponente edificio
religioso: è l’abbazia di Polirone a San
Benedetto Po, nell’Oltrepò mantovano. Si tratta di uno dei più vasti e
importanti monasteri benedettini
d’Europa, le cui vicende storiche durarono per quasi otto secoli (10071797), fino a quando Napoleone ne
decretò la soppressione.
Con questo atto ebbe inizio una devastante dispersione di mobili, dipinti e documenti (fortunatamente gran
parte dei manoscritti è confluita nei depositi degli archivi di Stato di Mantova e Milano), accompagnata
dall’abbattimento di molti ambienti per recuperare
materiale da costruzione. Ciò nonostante, quanto rimane è di tali dimensioni da colpire il visitatore, che
non può non intuire l’importanza sotto il profilo storico e storico-artistico dell’abbazia di Polirone.
Polirone, sorto alla confluenza di un vecchio ramo
del Po e del suo affluente Lirone, deve il proprio
nome alla sua posizione geografica. La data ufficiale
di fondazione è il 1007, quando Tedaldo di Canossa
trasforma in monastero la basilica fatta da lui edificare anni prima. Agli inizi del 1077 Matilde di Canossa consegna il monastero alla protezione apostolica di Gregorio VII, il quale dispone che la nomina
dell’abate polironiano spetti all’abate di Cluny. Durante la lotta per le investiture il monastero diventa
uno dei caposaldi del partito avverso all’imperatore.
Sono questi gli anni di maggior splendore per Polirone per l’importanza politico-religiosa acquisita,
per le ricche donazioni matildiche e per la straordinaria produzione di manoscritti miniati.
Le successive vicende storiche, le continue trasformazioni architettoniche e la presenza di grandi artisti (fra i quali il giovane Correggio) sono state magistralmente narrate da Paolo Piva, docente di Storia
dell’arte e all’epoca Conservatore del Museo Civico
Polironiano, in un articolo pubblicato nel numero
109 di “Ca’ de sass” del marzo 1990 (da cui ho tratto le informazioni sopra riportate). Nello stesso articolo l’autore ricorda anche le benemerenze della Cariplo, i cui munifici interventi hanno reso possibile
il restauro del bellissimo chiostro gotico di S. Si-
8
meone (foto in basso) e il parziale recupero della sala
quattrocentesca del Capitolo. In questo periodo
l’abbazia di Polirone sta festeggiando il millenario
della propria fondazione. A San Benedetto Po, a
Mantova e a Milano sono state organizzate manifestazioni culturali di vario tipo. La gita sociale del
2008 avviene dunque in un momento di particolare
significato e ciò rende ancor più interessante la partecipazione.
e. c.
La gita sociale 2008 sarà effettuata il prossimo
11 ottobre. Il programma della gita prevede la visita guidata dell’Abbazia, il pranzo in un qualificato agriturismo di Suzzara e una sosta pomeridiana a Brescello, località resa famosa dai personaggi di Don Camillo e Peppone. La Segreteria
dell’Associazione fornirà agli interessati il programma della giornata e i moduli di iscrizione a
partire dal 30 giugno.
Le foto, gentilmente concesse dal Comune di San Benedetto Po,
sono di Carlo Perini.
anno XXXIV, numero 94, giugno 2008
C
Culture d’impresa
Le riviste aziendali delle banche
Fra i tanti primati della Cassa di
Risparmio delle Provincie Lombarde c’è anche quello di essere stata
all’avanguardia nel campo della comunicazione interna. Risale infatti
al febbraio 1929 l’uscita del primo
numero del “Bollettino d’informazioni”, quasi certamente il primo
house organ bancario italiano.
Questo e molto altro è stato detto
nel corso dell’incontro “Culture
d’impresa attraverso le riviste aziendali delle banche: un’indagine sul
caso Intesa Sanpaolo”, tenutosi il
21 novembre 2007 presso la prestigiosa sede dell’Archivio Storico di
Intesa Sanpaolo a Milano.
Nell’occasione è stata presentata
una approfondita ricerca condotta
dagli archivisti di Intesa Sanpaolo e
da quelli della Compagnia di San
Paolo, che hanno classificato e confrontato i periodici aziendali delle
banche di origine. Sono così apparse sullo schermo di proiezione copertine e immagini tratte da pubblicazioni che per anni hanno fornito spunti di riflessione e discussione ai maggiori quotidiani – economici e no – del nostro paese.
Nutrito l’elenco delle testate prese
in esame, come del resto era prevedibile data l’im-
portanza degli archivi storici coinvolti. In questa sede mi limiterò a
una rapida carrellata di ciò che è
stato fatto in Cariplo, non avendo
titoli per parlare delle altre riviste.
Il già ricordato “Bollettino d’informazioni” cessò le pubblicazioni con
il n. 3 del 1942 per l’acuirsi della
situazione bellica oltre che per le
difficoltà di approvvigionamento
della carta. L’intera raccolta costituisce in ogni caso uno dei documenti più preziosi per la storia bancaria italiana. Dopo una parentesi
di ventuno anni gli subentrava “Ca’
de Sass”, rivista aziendale (nel senso di house organ) fra le più note e
apprezzate.
La rassegna dei periodici Cariplo
comprende un’ampia gamma di
pubblicazioni di carattere tecnico,
ognuna delle quali meriterebbe un
discorso particolare, a cominciare
da “Congiuntura economica lombarda”, un mensile, nato nel 1965,
che ha rappresentato per anni l’unico osservatorio sistematico degli
andamenti congiunturali regionali;
basti dire che ancora nel 1978 il
“Corriere della sera” riproduceva,
commentandolo, l’indice congiunturale Cariplo. Altra pubblicazione
esterna era il “Bollettino trimestrale
sull’economia italiana” (stampato
in francese, inglese, tedesco e poi
anche in spagnolo), diretto esclusivamente alle banche e ai centri studi esteri. Destinati invece alle dipendenze e ai Servizi centrali della
banca erano il bimensile “Notizie
sui mercati” e il bimestrale “Bollettino d’informazioni”, fonti di
informazione e documentazione
per dirigenti, funzionari e responsabili delle dipendenze.
Nei primi anni Ottanta la Cariplo
allarga il proprio orizzonte territoriale, apre filiali in tutto il Paese e
all’estero e procede a una articolata
ristrutturazione interna, con il trasferimento di alcune funzioni fra i
vari Servizi della direzione. Sotto la
direzione di Giampaolo Rugarli,
nominato responsabile del Servizio
Studi e Statistica dal gennaio 1981,
le pubblicazioni Cariplo compiono
un deciso salto di qualità in termini
di contenuti, veste grafica e collaborazioni di prestigio. Il primo numero della “Rivista milanese di
economia” esce all’inizio del 1982,
mentre “Ufficio Studi Notiziario”
prende il posto, dal luglio 1981,
dei citati “Bollettino d’informazioni” e “Notizie sui mercati”. A sua
volta “Ca’ de Sass” da curata e gradevole rivista aziendale si trasforma
in un raffinato periodico di letteratura e cultura, che contribuisce in
notevole misura a qualificare l’immagine esterna della Cariplo.
Nel 1983, proprio nell’ambito della citata ristrutturazione, al Servizio
Studi viene affidata l’intera produzione editoriale, che riguarda quindi anche le collane di libri, siano essi di economia e finanza o di storia
e storia dell’arte.
Trascorso un decennio, grandi
9
L
Libri
anno XXXIV, numero 94, giugno 2008
Storie di luoghi, di gente e di fantasmi
Non mi è mai capitato di scrivere di un libro e se
affronto questa esperienza, nuova come nuovo è
per me il compito di dirigere un periodico, è perché quello di cui parlerò mi ha veramente colpito.
L’Autore è Giampaolo Rugarli, avvocato, collega
conosciuto e apprezzato, da tempo in pensione.
Conclusa la sua carriera in Cariplo
come dirigente responsabile del Servizio Studi, nel breve volgere di
qualche anno Rugarli si è affermato
come uno dei maggiori scrittori italiani in assoluto, ricevendo numerosi riconoscimenti e premi letterari
per la sua straordinariamente ricca e
vasta produzione letteraria.
La mia Milano. Storie di luoghi, di
gente e di fantasmi è stato pubblicato
dall’editore Alfredo Guida di Napoli
(nella collana “Ritratti di città”) nel
2002, ma solo ora ho avuto il piacere di leggerlo. L’opera prende le mosse dall’arrivo a
Milano della famiglia Rugarli nell’autunno del
1941: la città non ha ancora subito i tremendi
bombardamenti che due anni dopo devasteranno il
centro storico, ma il clima è pesante e la guerra rende la vita oltremodo difficile. Il racconto, che inizia
con la prima esperienza scolastica del giovane auto-
cambiamenti si profilano all’orizzonte della banca, cambiamenti che
preludono alla sua scomparsa, puntualmente giunta al volgere del secondo millennio.
Il piacere di aver potuto idealmente
sfogliare le pubblicazioni che hanno segnato gran parte dei miei anni
di lavoro non mi fa però velo all’ottima riuscita e al significato della
manifestazione sulle “culture d’impresa”. I documenti presentati
hanno davvero segnato un’epoca e
rivelato uno stile straordinario di
gestione culturale delle banche
coinvolte; è pertanto fondamentale
che – come fortunatamente accade
- essi siano conservati, studiati e so-
10
re, si dipana su due livelli: nel primo sono raccontate alcune vicende personali del narratore, mentre
nel secondo sono rievocati particolari momenti della vita milanese di illustri personaggi della storia,
della letteratura e della musica. Un ideale filo rosso
unisce in modo originale i due piani e questo tramite è proprio la metropoli ambrosiana o, meglio, i luoghi cittadini in
cui – ovviamente in epoche differenti - hanno vissuto o si sono mossi
sia i personaggi sia il narratore.
Se queste affascinanti rievocazioni
storiche costituiscono indubbiamente la parte più lirica del libro, non
posso negare di essere rimasto particolarmente coinvolto dal racconto
che Rugarli fa della sua vita di lavoro
in Ca’ de Sass, alla quale sono dedicate non poche pagine. Pagine da
cui emergono figure e atmosfere che,
in modo e su un piano diversi, anch’io ho conosciuto durante i miei anni lavorativi. Questa riscoperta di fatti, uomini e luoghi è stata per me tanto
più coinvolgente in quanto l’Autore li ripropone
con garbo e fine ironia, il che ha reso la lettura ancora più gradevole e attraente.
prattutto messi a disposizione degli
studiosi e degli studenti. È un merito che va riconosciuto all’Archivio
Storico di Intesa Sanpaolo e in particolare alla dottoressa Francesca
Francesco G. Catenaccio
Pino, che lo dirige con professionalità, competenza e passione, e al
suo ristretto ma motivato gruppo
di collaboratori.
Ermanno Cavagnera
anno XXXIV, numero 94, giugno 2008
L
Libri
La pagina dei libri
Nella convinzione che il nostro Giornale non debba limitarsi ai resoconti delle assemblee, ai temi legati all’attività
dell’Associazione e alle comunicazioni di servizio, ma possa offrire anche spunti di riflessione e curiosità culturali,
abbiamo pensato, riprendendo una antica consuetudine
redazionale, di presentare una breve rassegna di libri. Si
tratta, nel caso specifico, di opere scritte dai nostri soci e/o
dai loro familiari o di libri da essi segnalati.
Intelligenza sociale
di Daniel Goleman (Rizzoli, pp. 337)
Il libro di Goleman, docente all’università di Harvard oltre che psicologo di fama internazionale, può essere di
grande aiuto a capire noi stessi e coloro che ci circondano, siano essi familiari o amici oppure persone incontrate
casualmente. “La tecnologia – dice l’autore nel Prologo, riferendosi a Internet, cellulari, walkman e iPod – trasferisce i suoi utenti in una realtà virtuale tanto da attenuare il contatto con gli esseri umani circostanti. L’autismo
sociale che ne deriva si aggiunge alla lista di conseguenze imprevedibili sul piano umano provocate dalla continua
interferenza della tecnologia nella vita quotidiana”. Attraverso un percorso affascinante che tocca molteplici
aspetti della vita emotiva, in particolare quello della solitudine, Goleman invita i lettori a promuovere o a recuperare le relazioni interpersonali e, più in generale, ad agire con saggezza nei rapporti umani.
Luigi Serafini
Il sottile respiro elettrico di Milano
di Alessio Odini (Edizioni Clandestine, pp. 220)
In questa sua opera prima l’autore, figlio di un nostro socio, ci presenta una variegata galleria di personaggi: estremisti di ogni colore politico, fondamentalisti islamici, camorristi che trattano meloni, genitori assenti (ma meno
dannosi di quando sono presenti) e una coppia di anziani e colti coniugi borghesi che osservano con occhio ironico e bonario l’intricato svolgersi dei fatti. Nel finale la storia assume toni drammatici prima di stemperarsi verso
una conclusione più tranquilla, dove tutti e tutto rientrano in un quadro di quasi normalità. Il libro si presenta
come un affresco sulle condizioni di vita nella Milano attuale, descritta impietosamente, ma con molto realismo,
nei suoi luoghi cardine: l’università, la stazione Centrale, il metrò, gli anonimi condomini, le vie centrali e periferiche. Il linguaggio, decisamente forte, è comunque in linea con il protagonista e i comprimari oltre che con i
tempi e i luoghi in cui essi si muovono. Non infrequenti le citazioni letterarie erudite.
Eterogenesi dei fini e altri saponi
di Beppe Baldi (Edizioni autoprodotte, pp. 241)
Schopenauer divideva gli scrittori in due categorie: quelli che scrivono per la cosa (cioè quelli che scrivono perché
hanno avuto idee o per raccontare esperienze) e quelli che scrivono per scrivere (ossia quelli che lo fanno per denaro). Senza mancare di rispetto all’insigne filosofo di Danzica, si potrebbe aggiungere una terza categoria, quella
di chi scrive per puro diletto, per il piacere di scrivere. È la prima impressione che si ricava leggendo i quaranta
brevi racconti che Beppe Baldi ha raccolto in questo suo libro. Dopo aver stilato centinaia di rapporti nel corso
della sua lunga e brillante carriera in Cariplo – in ogni caso un ottimo allenamento alla scrittura - il nostro collega non ha deposto il calamo, intensificando anzi il suo impegno con la partecipazione a un corso di scrittura
creativa. Si direbbe con profitto, a giudicare dalla facilità con cui si leggono i suoi gradevoli racconti.
Carte di famiglia
di Gabrio Gabriele (Casa editrice “Il Filo”, pp.183)
È il tema della memoria a dominare questo romanzo, in cui la storia entra prepotentemente nella vicenda personale dell’autore. Partendo dal ricordo del padre, Gabrio Gabriele rievoca la sua infanzia ad Abbazia, nell’Istria ancora italiana, e apre una finestra su un mondo che la guerra stava per sconvolgere irrimediabilmente, in cui genti,
lingue e tradizioni diverse si armonizzavano pacificamente e in maniera del tutto originale, in un luogo da sempre crocevia di civiltà e di cultura.
La seconda Guerra Mondiale giungerà inesorabile con il suo carico di dolore a spazzar via tutta questa ricchezza.
Ed è tale atmosfera di fine imminente a caratterizzare la narrazione, la tenera rievocazione dei personaggi che,
ognuno a suo modo, si troveranno a recitare un ruolo nei giorni difficili del conflitto.
11
C
Convenzioni
anno XXXIV, numero 94, giugno 2008
Rinnovata la convenzione con Energy Broker
È stata di recente rinnovata la convenzione in essere
fra l’Associazione Pensionati e la Energy Broker, con
la quale diversi nostri soci intrattengono rapporti assicurativi.
L’accordo raggiunto contiene alcune rilevanti novità, in
primis l’impegno della Società a dare assistenza e mettere a disposizione dell’Associazione, oltre alla sede di Milano, le filiali di Arcore, Roma, Salerano al Lambro, Varese e Vercelli quali centri di consulenza e assistenza
operativa, presso ognuno dei quali esistono persone appositamente dedicate alle richieste dei nostri iscritti.
Non meno importanti, nell’ambito dell’accordo, sono l’assistenza nella gestione dei sinistri e per la loro
liquidazione in base alla nuova procedura dell’indennizzo diretto (in vigore dal 1° febbraio 2007) e la
messa a disposizione delle risorse dell’ufficio legale
interno di Energy Broker in caso di contenzioso.
Sul sito web dell’Associazione Pensionati, nella colonna a destra in basso, è stato inserito il link di Energy
Broker. Cliccando sul relativo logo è possibile ottenere tutte le informazioni oltre che richiedere preventivi
on line.
Nuove convenzioni
L’elenco delle aziende che offrono condizioni agevolate e/o
sconti ai nostri iscritti si arricchisce di un nuovo nome.
A tutti gli interessati ricordiamo di portare con sé la tessera di socio da esibire al momento di richiedere lo sconto.
F.LLI MILANI S.N.C. – CONCESSIONARIA AUTO SUZUKI
La società, che ha sede in viale Espinasse 8/14 a Milano, offre agli iscritti all’Associazione Pensionati CARIPLO e Banca
Intesa – muniti di tessera di socio – condizioni di favore per l’acquisto di autovetture e il primo tagliando gratuito. Gli
sconti applicati varieranno a seconda dei modelli e delle condizioni di mercato. Pratica inoltre uno sconto del 10% su
tutte le riparazioni meccaniche e di carrozzeria.
Lun./Ven. 8.30 – 12.30 14.00 – 19.00 / Sab. 8.30 – 12.30 14.00 – 18.00
Tel. 02 39216239 / fax 02 325466 / e.mail: [email protected] / sito: www.fllimilani.com
Nuovo showroom: viale Papiniano, 21 / Tel. 02 48028502 R.A. / Fax 02 48105742
Convenzioni in essere
ALBA Divani e Poltrone srl – Meda (Mi).
COS-FER sas di Pergola Alessio – Cologno Monzese (Mi).
LA VERSA – VITICOLTORI DAL 1905 – Santa Maria della Versa (Pv).
TERME DI SALICE – Salice Terme (Pv).
TORREVILLA – VINI E SPUMANTI OLTREPO’ PAVESE di Torrazza Coste (Pv) e Codevilla (Pv).
Comitato TFR
Si comunica che allo stato attuale si sono concluse in primo grado 4 cause, 3 con esito negativo e
una con esito positivo. Permangono fissati al 9 febbraio 2009 gli appelli delle cause già concluse.
Hanno collaborato a questo numero:
Giorgio Ardore, Giovanni F. Catenaccio, Ermanno Cavagnera, Dante Manara, Francesco Fiore, Alberto
Locatelli, Adriano Martignoni, Giuseppe Passaglia, Aurelio Pellegrini, Giorgio Sacchi, Luigi Serafini.
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anno XXXIV, numero 94, giugno 2008
V
Varie
MERCATINO IMMOBILIARE
Ricordiamo a chi vorrà fare inserzioni che il “Giornale” è distribuito di norma entro giugno e prima di Natale.
Se nel periodo intercorso fra la comunicazione alla Redazione e l’uscita del periodico l’affare fosse già stato
concluso, il proponente è invitato a darne immediata notizia alla Segreteria dell’Associazione via e-mail o con
lettera, in modo da evitare segnalazioni inutili.
Resta comunque inteso che l’Associazione non assume alcuna responsabilità per le questioni che a qualsiasi titolo, in relazione agli annunci, dovessero sorgere fra le parti interessate.
MADONNA DI CAMPIGLIO – Campo Carlo Magno (Tn)
Vendonsi in multiproprietà a Rio Falzè tre settimane (ultima di gennaio – seconda e terza di settembre) – Posti letto
4+ 2 – Circuito RCI.
Cedonsi settimane di settembre per visionare il residence. € 15.000 trattabili.
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Vendesi casa indipendente su due piani, completamente ristrutturata, 8 finestre con doppi vetri, balconata, riscaldamento a metano, due bagni, due camini, mq 140; dotata di uno scantinato luminoso di mq 35 con doccia e lavanderia e di un solaio abitabile semiristrutturato (6 finestre, altezza centrale cm 280, altezze laterali cm 180 e cm 100.
Giardinetto recintato, pergolato, praticello, orto, alberi da frutta e 40 piante di vite. Libero subito. Prezzo € 170.000
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Laura Bonaccorso / tel. 02 83.21.740 – cell. 348 04.67.410 - cell. 333 73.64.040
Settimana azzurra ad Alassio
Si informano i nostri soci che il Gruppo Atletica e il
Gruppo Sci organizzano una “settimana azzurra”
presso la residenza al mare di Alassio dal 27 settembre
al 4 ottobre 2008.
La quota di partecipazione è di € 290 (duecentonovanta). Per gli esterni che intendono partecipare è obbligatoria l’iscrizione al Gruppo Sci o Atletica.
La quota comprende 7 giorni di pensione completa
in camera doppia, accesso gratuito alla spiaggia, parcheggio auto gratuito oltre ad allenamenti atletici,
escursioni giornaliere, serate danzanti e altre piacevoli
iniziative.
Per informazioni e prenotazioni entro il 31.7.2008
rivolgersi a Giorgio Villa (tel. 02 89531809 – cell.
335 6306114 / [email protected]).
Alassio settembre
Si comunica che, in seguito a variazioni nei programmi dei tornei sportivi, si è resa disponibile la settimana dal 13
al 20 settembre alla tariffa giornaliera di € 49,00 (aggregati € 54,00). Per informazioni e prenotazioni contattare
direttamente la Residenza al Mare ai seguenti recapiti: telefono 0182.64751 / e-mail: [email protected]
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A
Anagrafe
anno XXXIV, numero 94, giugno 2008
Anagrafe (ottobre 2007 – maggio 2008)
Per garantire un migliore funzionamento e aggiornamento degli archivi si invitano i soci a segnalare tempestivamente alla Segreteria dell’Associazione (02/866.497 – 02/877.253) ogni variazione anagrafica e/o di indirizzo.
NUOVI PENSIONATI DIRETTI (Le località fra parentesi sono quelle di residenza): Bellato Gabriele
(Milano), Bellini Giulia Maria (Milano), Bortignon Agostino (Cesate), Brambillasca Marina (Sesto San
Giovanni), Callegari Franco (Stazzano), Cesana Luigi (Merone), Crescini Roberto (Milano), Croce Jeannette (Cornaredo), De Rosa Mario (Desenzano del Garda), Di Domenico Sergio (Milano), Esposito Aldo
Enzo (Massalengo), Ghiglione Francesco (Treviso), Leni Paolo (Lugo), Leone Vito (Putignano), Meacci
Luigi (Milano), Montanari Piera (Milano), Oggionni Ernesto (Montevecchia), Pedrini Giacomo Michele
(Coccaglio), Porzio Carmelo (Segrate), Radice Lorenzo (Pregnana Milanese), Scotti Sergio (Cremona),
Soresi Marinella (Milano), Tagliarini Ernesto (Milano).
NUOVI PENSIONATI INDIRETTI: Abati Paolina vedova di Giori Eugenio, Albertini Chiara vedova
di Negri Libero, Battistessa Maria vedova di Tunesi Stefano, Borella Maria Luisa vedova di Bernasconi
Paolo, Bori Donatella Paola vedova di Giunta Gianni, Bragadina Maria Giuseppina vedova di Passi Ermes, Broggi Carolina vedova di Garbin Leone, Cattaneo Gabriella vedova di Ubizzoni Osvaldo, Cernuschi Rosa Angela vedova di Vimercati Giovanni, Colombo Maria vedova di Giussani Oreste, Colombo
Maria Rosa vedova di Baraggia Carlo, Dalla Fiore Maria vedova di Lombardini Mario, Depoli Mirella vedova di Pandini Giancarlo, Fortichiari Nestorina vedova di Freddi Nestore, Galetti Giuditta vedova di
Lecchi Giordano, Galbarini Ercolina vedova di Gilardini Angelo, Gastoni Aurora vedova di Cutini Marcello, Ghidini Angiolina vedova di Lorandi Carlo, Ghisolfi Rosanna vedova di Bailo Paolo, Goceva Costadinova Kicha vedova di Mariani Graziano, Grossi Silvana vedova di Lo Vetro Carlo Gaetano, Lietti Maria
Luisa vedova di Tarini Renato, Menin Paola vedova di Griguol Umberto, Moiraghi Elena vedova di Pasetti Giuseppe, Palmitessa Edda vedova di Bandera Arialdo, Panni Elisa vedova di Falcinella Aldo, Piccinini
Alida vedova di Barbieri Antonio, Pomentale Cristina Emma vedova di Maniscalco Angelo Maria, Ponzano Maria vedova di Repetto Roberto Egidio, Rabbi Annamaria vedova di Casalini Enzo, Riva Irma vedova di Malpeli Fernando, Sacchi Claudia vedova di Longoni Giovanni, Salvadori Colette vedova di Rizzoni
Antonio, Salvaneschi Angela vedova di Pecorara Giuseppe, Sartori Adriana Anna Giovanna vedova di Sgaragli Giuliano, Segale Valentina vedova di Banfi Luigi, Servadei Vanda vedova di Cunati Alessandro, Storni Ermenegildo vedovo di Filipazzi Loredana, Torti Emilia vedova di Riccardi Giacomo, Torti Giulia vedova di Presepio Angelo Carlo, Vanzini Bruna vedova di Gianello Gianni, Vertemati Maria Cristina vedova di Bottelli Silvio, Viretti Giannina vedova di Ierep Emilio, Vismara Emiliana vedova di Pellegrini Angelo, Zanella Fernanda vedova di Facchinelli Ettore.
NUOVI PENSIONATI INDIRETTI ESATTORIA: Fiammetti Luigi vedovo di Guazzetti Fernanda, Fumagalli Luciana vedova di Bonioli Giannino, Malerba Carmela vedova di Giordano Pietro, Nebbia Graziella vedova di Balossini Giuliano, Palladino Giuseppa vedova di Risi Leonardo, Scali Anna vedova di Baccerini Giuliano.
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anno XXXIV, numero 94, giugno 2008
A
Anagrafe
DECEDUTI: Anelli Vincenza, Angeli Bruna, Asperti Anna Maria, Banfi Luigi, Barbieri Antonio, Basile Enrico, Benedetti Andreina, Bergamaschi Rosa Carla, Bernacchi Ernesta, Bottelli Silvio, Brivio Maria, Casalini
Enzo, Chini Luigia, Citella Angela, Colleoni Rachele, Colombara Carolina, Colombo Lucia, Cunati Alessandro, Cutini Marcello, De Benedittis Luigi, Del Bene Antonia, Delù Carla, D’Imperio Marianna, Draghetti Maurilia, Facchinelli Ettore, Falcinella Aldo, Farina Angelo, Fasola Augusto, Ferranti Adele, Fisogni
Pietro, Fontana Giovanni, Freddi Nestore, Garbin Leone, Gennari Maria, Ghisleni Elisa, Gianello Gianni,
Gilardini Angelo, Giordano Pietro, Giori Eugenio, Giussani Oreste, Greguol Umberto, Ierep Emilio, Jori
Giuseppe, Laminafra Nicola, Lombardini Mario, Longoni Giovanni, Losa Carolina, Lo Vetro Carlo Gaetano, Lupidi Giuseppe, Luvieri Mario, Magrotti Albertina, Malpeli Fernando, Maniscalco Angelo Maria, Mariani Maria, Martinotti Marco, Mazza Maria, Molteni Alessandro, Montani Claudio, Montegani Biancamaria, Negri Libero, Negrini Fiamma, Pandini Giancarlo, Pasetti Giuseppe, Pasquali Gino, Pè Beatrice, Pecorara Giuseppe, Pellegrini Angelo, Pirovano Evelina, Polli Erminia, Presepio Angelo Carlo, Ragnoli Beniamino,
Rota Pierina Elena, Sandri Gabriela, Savio Emilia, Scandolara Franco, Soresi Marinella, Tarini Renato Ferdinando, Trezzi Rina, Tunesi Stefano, Ubizzoni Osvaldo, Vangi Valeria, Varoli Agnese, Vegezzi Ubaldo, Vimercati Giovanni, Zambon Egidio, Zanichelli Liliana.
DECEDUTI ESATTORIA: Balossini Giuliano, Bertossi Alfonso, Festa Maria, Gambarini Ferdinando, Ganelli Roma, Occa Arturo, Restelli Raffaele, Risi Leonardo, Vitto Nereo.
L’Associazione esprime alle famiglie il suo partecipe cordoglio.
Appello ai lettori
Nel corso dei suoi 61 anni di vita la nostra Associazione ha più volte cambiato sede, sistemandosi
nei locali che, caso per caso, la Cassa
di Risparmio le metteva a disposizione. Si sa che i traslochi sono
un’ottima occasione per disfarsi di
carte e pesi inutili, ma nel nostro caso, purtroppo, con le scartoffie è andata perduta la documentazione dei
primi anni di attività. Queste perdite sono state parzialmente compensate dalle testimonianze dei colleghi
che, a partire dal 1970, hanno scritto per il nostro Giornale, di cui conserviamo gelosamente due intere
raccolte rilegate fino all’anno 1990 compreso. Nel
proseguire in quest’opera di conservazione della
memoria, ci siamo accorti di avere
un solo esemplare del n. 50 (giugno 1991) e non ci basta. Ci rivolgiamo pertanto ai nostri iscritti, in
particolare ai figli e ai nipoti …
d’arte (ossia a quelli che si sono tramandati il lavoro in Cariplo per
più di una generazione), perché ci
aiutino a trovare una seconda copia
del Giornale dei Pensionati.
Ringraziamo sin d’ora sentitamente
quanti vorranno o potranno raccogliere il nostro appello.
15
S
Segreteria
anno XXXIV, numero 94, giugno 2008
Notizie
NOTIZIE IN BREVE DALL’ASSOCIAZIONE
LA SEGRETERIA INFORMA
Nel periodo estivo gli uffici dell’Associazione Pensionati rimarranno chiusi dal giorno 11 al giorno
18 agosto compresi. I recapiti telefonici sono 02-866.497 e 02-877.253. Fax diretto: 02-86.99.36.24
CONSULENZE
• Rag. Giorgio ARDORE
- Problemi di carattere assistenziale (case di riposo)
- Problemi di carattere assicurativo
• Rag. Piero BACCHETTA
- Assistenza per investimenti finanziari e gestione del risparmio
• Rag. Giovanni BASSANO
- Problemi di carattere condominiale
• Rag. Franco CAJA
- Problematiche previdenziali
• Sig. Enzo CAPOLONGO
- Problemi di carattere fiscale
• Avv. Giovanni CATENACCIO - Problemi di carattere legale
• Avv. Agostino COLACE
- Problemi di carattere legale
• Dr. Benito COVOLAN
- Assistenza per investimenti finanziari e gestione del risparmio
• Avv. Ferdinando DE PAOLA
- Problemi di carattere legale
• Dr. Giovanni MAZZAMUTO - Assistenza per investimenti finanziari e gestione del risparmio
• Geom. Enrico MONETA
- Problemi di carattere catastale, urbanistico,
compilazione delle dichiarazioni di successione
• Dr. Aurelio PELLEGRINI
- Assistenza per investimenti finanziari e gestione del risparmio
• Dr. Giuseppe POGLIO
- Problemi di carattere esattoriale
• Sig. Roberto RAZZABONI
- Problematiche previdenziali
• Sig. Luigi SERAFINI
- Problemi di carattere assistenziale (assistenza agli anziani,
case di riposo, iniziative di solidarietà)
Come ogni anno, le consulenze saranno sospese in linea di massima dal 15 luglio al 15
settembre. Si ricorda che il servizio viene prestato a titolo gratuito ed esclusivamente previo
appuntamento da richiedere tramite la Segreteria dell’Associazione, ai numeri telefonici
02-866.497 – 02-877.253 oppure all’indirizzo e-mail: [email protected].
visitate il nostro sito Web
per la nostra posta elettronica
www.pensionaticariplo.it
e-mail: [email protected]
Direttore Responsabile: Giovanni F. Catenaccio - Redattore: Ermanno Cavagnera
Testata: Alberto Locatelli
Comitato di Redazione: Giorgio Ardore, Giuseppe Baldi, Giovanni Bassano, Luigi Serafini
Grafica, Impaginazione, Stampa: Areaimmagine - Milano
Direzione, Redazione e Amministrazione: - Via dell’Unione, 1 - Milano
Registrazione: Tribunale di Milano n. 127 del 18 aprile 1975
(licenziato alle stampe il 5/6/2008)
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