Boxing IQ - I 10 pugili più intelligenti della boxe di oggi

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Boxing IQ - I 10 pugili più intelligenti della boxe di oggi
Boxing IQ - I 10 pugili più intelligenti della boxe di oggi
BOXENEWS
Scritto da Carlo Tartaglia
Creato: venerdì, 04 luglio 2014
Chi si è avvicinato solo da poco alla boxe, tende a sottovalutare l'importanza che l'intelligenza riveste in questo sport
apparentemente fatto solo di muscoli, forza fisica e pugni.
"Si è campioni dal collo in su" dice Bernard Hopkins, intendendo che la capacità di resistere ai colpi e quella di
usare il cervello sono le chiavi di un pugilato vincente.
Intelligenza vuol dire forza mentale, capacità di gestire le situazioni difficili e di adattarsi all'avversario, ma
anche imparare a sfruttare al meglio le proprie caratteristiche, esaltando i pregi e nascondendo il più possibile i
difetti.
Intelligenza è evitare di prendere colpi inutili e attaccare con criterio e autorità.
A volte persino un difetto può essere trasformato in un pregio utilizzando acume, tattica e strategia.
In questa speciale classifica abbiamo selezionato i 10 pugili più intelligenti della scena attuale, sia dentro che
fuori dal ring. La maggior parte di questi pugili trovano spazio anche nelle più aggiornate classifiche pound for
pound, a testimonianza di quanto siano decisive le qualità mentali nella Nobile Arte.
10 POSTO: Omar Narvaez E' uno dei campioni piu' dominanti del panoramaattuale: il suo record dice 42 vittorie, 2 pareggi, 1 sola
sconfitta con il forte Nonito Donaire, e per giunta nei pesi gallo. Pugile coriaceo, difensivamente molto accorto
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ma in grado di attaccare con ferocia come si intuisce dal suo soprannome 'El Huracan', l'Uragano, Narvaez a 38
anni continua a sbaragliare la concorrenza nei pesi supermosca, di cui detiene il titolo WBO. L'argentino,
nonostante un incontro tardivo con la boxe, ha saputo imparare in fretta e migliorare con l'esperienza. Ha
battuto i record di difese consecutive del titolo dei suoi illustri connazionali Pascual Perez e Carlos Monzon.
Questo piccolo mancino argentino è probabilmente uno dei pugili più sottovalutati in circolazione.
9 POSTO: Wladimir Klitschko Padrone incontrastato di una categoria tutt'altro che piena di talento come quella dei massimi, Wladimir
Klitschko da anni dà prova di razionalità e autocontrollo dentro e fuori dal ring.
Professionista esemplare in allenamento e nel lasciar cadere le provocazioni degli avversari, ha avuto l'umiltà di
lavorare sui suoi difetti riuscendo quasi a nasconderli completamente negli ultimi anni.
L'uso del range e della distanza unite a trattenute e un po' di mestiere li ha perfezionati grazie all'aiuto del
mitico maestro Emanuel Steward, tutto il resto l'ha fatto lavorando duramente e facendo valere precisione e
potenza. Esprimendo un pugilato poco adatto ai network americani, Wladimir ha saputo crearsi un pubblico e un
mercato in Germania dove è amato e ben retribuito. Non perde da 10 anni.
8 POSTO: Terence Crawford
L'intelligenza di Crawford è evidente sia dal modo in cui combatte che dai rischi calcolati che si è preso in
carriera, facendola decollare.
Crawford è in grado di combattere in entrambe le guardie e di cambiare strategia in corso. Sfrutta gli errori
degli avversari con straordinaria abilità e sangue freddo, sa quando contrattaccare e quando prendere
l'iniziativa. Sarà un rebus molto duro da risolvere per qualunque avversario.
7 POSTO: Erislandy Lara
Viene dal sistema dilettantistico cubano, un sistema rigido che insegna disciplina ferrea e grande tecnica. Non è
un caso che negli ultimi anni sia stata dura per Lara reperire avversari di livello.
Gambe efficienti, grande difesa, movimenti eleganti e aggraziati. Il cubano è maestro nel contrattacco e si
rende un bersaglio molto difficile perchè oltre ad essere mancino, non sta mai direttamente di fronte
all'avversario, dà sempre angoli, non concede mai una strada diretta verso la sua mascella ed ha grande colpo
d'occhio e precisione per piazzare i suoi colpi di rimessa.
Con la brillante intuizione di sfidarlo pubblicamente in conferenza stampa, Lara si è conquistato il match più
remunerativo e importante della sua carriera contro Canelo Alvarez. Anche questo è ingegno.
6 POSTO: Mikey Garcia Inattivo da qualche mese in seguito a dispute legali con la Top Rank, Mikey Garcia resta un pugile degno della
nostra top 10 per quanto ha dimostrato in questi anni.
Counter-puncher di estrema precisione e dalle mani pesanti, Mikey ha respirato pugilato sin da piccolo ma ci ha
messo un po' prima di capire che effettivamente era quella la sua strada. Composto, concetratissimo, dotato di
un formidabile mix di potenza esplosiva e scelta di tempo, tutto fa pensare che Garcia, archiviati i problemi con
il suo promoter, possa presto tornare sul ring e affermare a lungo la sua superiorità fisica e tattica.
5 POSTO: Juan Manuel Marquez
Per anni oscurato dai mitici connazionali Barrera e Morales, Marquez ha saputo aspettare il suo momento ed è
venuto fuori in grande stile, crescendo qualitativamente con il passare degli anni.
Oggi questo messicano è una delle action star più amate dai fan e oltre al tremendo KO su Pacquiao, il motivo
di questo affetto sta nel fatto che Juan non si è mai scoraggiato, ha sempre continuato a lavorare sodo con la
grande passione che gli fa brillare gli occhi quando pronuncia la parola "boxeo", il pugilato.
Le sue combinazioni sono un piacere per gli occhi, pungenti e imprevedibili grazie a una ricchissima varietà di
colpi ben alternati alla testa e alla figura. Precisione e prontezza di riflessi sono le altre chiavi del sucesso
questo meraviglioso incontrista messicano.
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Scritto da Carlo Tartaglia
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Juan Manuel è versatile e un gran lavoratore, sa quando boxare alla distanza e quando lanciarsi come una furia
in uno scambio selvaggio. Difensivamente non è impenetrabile ma i suoi colpi d'incontro disciplinano gli
avversari costringendoli spesso a ridurre il proprio output. Se va al tappeto, si rialza più pericoloso che mai.
4 POSTO: Andre Ward E' uno dei pugili più completi della scena attuale e un grande studente della scienza del pugilato. Ha
saltuariamente partecipato anche alle telecronache di HBO dimostrandosi un grande osservatore anche
dall'esterno.
Quando è in azione mostra una straordinaria versatilità: sa combattere in tutti i modi e adattarsi a qualsiasi
stile, non sempre è bello da vedere ma trova sempre la strategia per vincere.
Sa farsi rispettare con forza fisica e durezza nell'in-fighting come imporsi alla distanza con l'uso del jab, del
tempismo e del contrattacco.
3 POSTO: Guillermo Rigondeaux Rigo è un'intelligenza superiore. Agisce come un computer: studia l'avversario, ne scopre i limiti e li espone
senza pietà. Sul ring ogni piccolo elemento dell'azione è sotto il suo controllo e la sua capacità di tenere alta la
concentrazione per tutte le riprese è impressionante per un pugile abituato per centinaia di match a combattere
nel sistema dilettantistico sulla distanza delle 3,4 riprese.
Ogni volta che lo si osserva combattere si può imparare qualcosa di nuovo e i numeri dicono che El Chacal è il
pugile che prende meno colpi in assoluto.
Magiche le sue schivate, dolorosi i suoi attacchi selettivi e fulminanti, la sua boxe è una assoluta meraviglia per
i puristi.
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2 POSTO: Bernard Hopkins
L'infinita storia di Hopkins parla di un pugile di rara brillantezza e cervello fino unite a grande personalità,
carisma e concretezza.
Accoltellato due volte e finito in carcere per 5 anni, nessuno avrebbe scommesso un centesimo su Bernard
Hopkins campione del mondo, ne' tanto meno fino ai 49 anni d'età.
B-Hop ha fatto tesoro dei propri errori di gioventu' e grazie a una disciplina irremovile e tecnica old school è
diventato la leggenda vivente che è oggi.
Quando parla in pubblico calamita a se' le attenzioni dell'ascoltatore, è un grande uomo d'affari, oratore e nello
stesso tempo un gran conoscitore della storia della boxe.
Sul ring porta con se un bagaglio ricchissimo di piccoli trucchi e movimenti finalizzati alla demolizione fisica e
psicologica dell'avversario, la sua astuzia riesce ancora oggi a trarre in inganno gli arbitri e a stupire il
pubblico. Non spreca un passo, combatte rilassato e potrebbe scrivere libri sull'arte di conservare energie. E'
tecnicamente impressionante e ha l'entusiasmo e la voglia di un ragazzino.
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Creato: venerdì, 04 luglio 2014
1 POSTO: Floyd Mayweather Jr.
Imbattuto da 18 anni e 46 incontri, Floyd Mayweather è un pugile di straordinaria completezza e capacità di
ragionare sul ring anche sotto pressione o quando le cose si mettono male (es. i ricorrenti problemi alle mani
che l'hanno infastidito negli anni).
Money è difensivamente geniale e quasi impenetrabile grazie a quella shoulder roll applicata in maniera
magistrale e a riflessi ancora a puntino in barba agli anni che passano.
Mayweather è un genio anche nell'auto-promozione, capacità che gli ha permesso di diventare l'atleta più
pagato al mondo e una stella assoluta da pay-per-view, di cui ha fissato il record di vendite nell'incontro con il
messicano Canelo Alvarez.
Pugile mentalmente fortissimo e uomo dotato di immenso fiuto per gli affari, Mayweather è meritatamente il
numero 1 della nostra speciale classifica.
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