HotelNews_n9 - Benvenuto in Hotel News!

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HotelNews_n9 - Benvenuto in Hotel News!
HotelNews
La prima NEWSLETTER dedicata al mondo alberghiero
Milano, 21 dicembre 2010- Anno II - Numero 9 - www.hotel-news.it - e-mail: [email protected]
Focus on
Real Estate:
Clara Garibello,
Scenari Immobiliari
Botta &
Risposta:
Fabio Marangini,
fondatore del Gruppo
Pro Turismo su LinkedIn
Focus on
Formazione:
ESSEC MBA in
International Hospitality
Management, Francia
vieni via con me
Per guardare a cosa succede all’estero o per meglio vedere cosa succede nel nostro Paese nel mondo alberghiero.
Sempre attraverso il contributo di professionisti dell’ospitalità che ci racconteranno perché andrebbero via,
perché restano o perché andare via con loro. Il tutto attraverso una lista di motivazioni che ci faranno riflettere
e magari ricevere qualche spunto per apprezzare maggiormente quello che abbiamo e non buttarlo via ma,
piuttosto, migliorarlo. Un modo diverso per analizzare pregi e difetti, punti di forza e di debolezza del mondo
dell’hotellerie, raccontati dai suoi principali protagonisti, per un confronto internazionale a 360°.
Inaugura Vieni Via con Me Giuliano Gasparini, un italiano all’estero come tanti altri, Senior Associate HVS, Madrid
• Vado via o rimango qui? Ci sono sempre dei validi motivi per entrambe le opzioni ed è la priorità che conta.
• Sono andato via perché la priorità era inseguire il “momento giusto”.
• Sono andato a Budapest un anno dopo l’ingresso dell’Ungheria nell’Unione Europea perché il cambio di direzione e d´interesse
di investitori, equity funds e fondi europei era evidente ed era un “momento”, appunto, da non perdere.
• Sono ritornato in Italia nel 2007 quando questi interessi si erano spostati ulteriormente a est per via dell’ingresso di altri
paesi come Romania o Bulgaria e il matrimonio finanza-hotellerie che si stava registrando in Italia rappresentava un’altra
opportunità.
• Sono andato via dall’Italia perché la maggior parte dei fondi legati all’hospitality non è riuscita a superare la soglia del 2008
o l’approvazione dell’authority.
• Sono andato in Spagna perché era il paese europeo con l’economia più dinamica e che finalmente riceveva un alto livello
d’interesse da parte di istituzioni finanziarie internazionali. La vocazione turistica del paese era chiara con un numero di arrivi
stranieri che, per la prima volta, superavano addirittura l’Italia secondo i dati del WTO. Anche questo era un “momento giusto”.
Per di più lavorare per un società specializzata ma globale mi permetteva di entrare in contatto con i principali attori del
mercato. E da qui il mio ulteriore spostamento verso occidente.
• Rimango in Spagna perché, nonostante HVS sia di base a Madrid, seguo molto da vicino il mercato italiano e sono più
spesso su progetti a Roma, in Sicilia o in Toscana di quanto sia a Valencia o Zaragozza. E forse la chiave é proprio questa:
un bilanciamento dinamico, un lavoro che ti permetta di godere dei vantaggi di vivere all’ estero ma allo stesso tempo ti offra
l’opportunità di far crescere il tuo paese.
• E poi, se dicessi a tutti i miei amici-colleghi di espatriare, con chi andrei a cena la prossima settimana a Roma?
focus on real estate
Si sta aprendo un ciclo positivo per l’immobiliare alberghiero. È quanto emerso dal 2° Rapporto sul mercato immobiliare
alberghiero realizzato dall’Istituto di ricerche Scenari Immobiliari. “Dopo un 2009 di particolare difficoltà a livello europeo,
nel primo semestre del 2010 si sono registrati i primi segnali di miglioramento del mercato, nei principali Paesi europei.
Sono aumentati il tasso di occupazione (+ 4,2 per cento) e il RevPar (+ 9,2 per cento). In Italia, il comparto ha seguito il
trend dei principali Paesi europei, con un discreto numero di transazioni, facendo registrare un fatturato di circa 310 milioni
di euro nel 2009, con una variazione di meno 32 per cento rispetto all’anno precedente. Tra il 2009 e il primo semestre del
2010 sono state scambiate strutture alberghiere per un totale complessivo di 2.264 camere. Nel primo semestre del 2010
sono cresciuti, sia il tasso di occupazione a camera che il RevPar nelle location più importanti: Brescia (da 29,9 passa a
34,5), Roma (sale da 89,8 a 97,8), Firenze (da 60,7 a 66,5) e Torino (da 42,2 a 53,1). Viceversa altre città appaiono in sofferenza: principalmente
Milano (scende da 70,8 a 69,9), Venezia (da 91,8 passa a 89,9) e Palermo (da 24,6 a 24). Le prospettive per il mercato degli immobili alberghieri
nella penisola nel breve medio termine sono di una graduale ripresa, a iniziare dal 2011 con una continua risalita almeno fino al 2014. Il fatturato
dovrebbe raddoppiare nel 2011 e poi continuare con un incremento di circa dieci punti percentuali medi annui, almeno per i prossimi quattro
anni. Entro il 2014 l’offerta ricettiva italiana dovrebbe incrementarsi di almeno 2mila camere, per un totale di 27 strutture, principalmente di
categoria elevata (4 o 5 stelle).” Clara Garibello, direttore di Ricerca, Scenari Immobiliari
Milano, 21 dicembre 2010- Anno II - Numero 9 - www.hotel-news.it - e-mail: [email protected]
Botta e Risposta
Diffuso in tutti i continenti, cresce a una velocità
di 100.000 iscritti a settimana , 68 milioni di utenti
a maggio 2010. Si tratta di LinkedIn, un servizio
di social networking impiegato principalmente per
ampliare e mantenere contatti con la propria rete
professionale, trovare offerte di lavoro e opportunità
di business, pubblicare offerte di lavoro e ricercare
potenziali candidati. Ma non solo. Ed è sempre più
utilizzata nel mondo del Turismo. Ne parliamo con Fabio Marangini,
fondatore e ideatore su LinkedIn del Gruppo ProTurismo che
raccoglie 1230 iscritti.
Domanda: Cosa è ProTurismo? Risposta: ProTurismo è
un’associazione di persone innanzitutto, professionisti che lavorano
o che hanno operato a lungo nel settore del turismo. Vuole migliorare
la comune percezione dell’intero comparto turistico italiano, attrarre
menti e talenti a lavorare con orgoglio nel settore, sensibilizzare
istituzioni e politica sulle riforme necessarie allo sviluppo del settore.
D: Un’altra associazione. Non ne avevamo già abbastanza? R: Si,
questa però è diversa, innanzitutto è di persone e, contrariamente
a tante altre associazioni del turismo che mettono insieme gli interessi
particolaristici di “casta”, qui si fondono in un coacervo unico le
professionalità degli uomini e delle donne che amano il settore in
cui operano. D: Come è nata? R: ProTurismo nasce un po’ per gioco
di due che operano nel settore. Circa 3 anni fa raccontai questa mia
“folle idea” ad Andrea De Bernardi (Tmind) e parti una scommessa.
Dovevamo mettere insieme una associazione 2.0 nata su Internet
su un Social Network Professionale e nel giro di due anni avremmo
dovuto raccogliere almeno 300 iscritti. D: Perché iscriversi a
ProTurismo? R: Si discute, ci si aiuta, si offrono e si trovano opportunità
di lavoro e/o di collaborazioni. Tra gli iscritti di ProTurismo trovi
davvero chiunque sia in termini di ruolo aziendale sia come settore
di appartenenza.
best news
100 Nuovi Alberghi per B&B Hotels con il
supporto di Carlyle, nel Mirino anche l’Italia
Lo scorso settembre il Gruppo
Carlyle ha acquisito per 480 milioni
di euro la catena di hotel economici
B&B Hotels - 230 alberghi in Europa,
prevalentemente in Francia e
Germania - e investirà ulteriori 150
milioni di euro per supportarne lo
sviluppo e la crescita. L’obiettivo è di aggiungere 100 nuove strutture
nelle principali città europee e posizionarsi al top nella classifica
dei budget hotels. Non si esclude in futuro anche la crescita attraverso
il franchising, data la richiesta elevata di affiliazioni, ma con una
forte selezione. B&B Hotels, che nasce nel 1989 in Francia - dove
rappresenta la terza catena alberghiera low-cost - è presente in
Italia dal 2008 e conta oggi 5 alberghi in 3 destinazioni: la nuova
apertura di Milano-Monza, 3 nuovi alberghi a Firenze e Padova.
Tutte le camere sono arredate in uno stile moderno e offrono un
elevato livello di confort a un prezzo contenuto, un’attenzione al
servizio elevata e una dislocazione ottimale. Questa è la filosofia
del Gruppo che ha dichiarato un fatturato di 175 milioni di euro nel
2009. In Italia il piano di sviluppo prevede la presenza nelle principali
città con strutture dalla dimensione minima di 80 camere attraverso
la costruzione di nuovi hotel di proprietà, la gestione di nuovi hotel
di proprietà di terzi, l’affitto di hotel esistenti, l’affitto di ramo
d’azienda alberghiera.
Destinazione Venezia : Il nome Venezia non
basta, ora l’isola deve diventare 2.0
Venezia occupa già una grossa fetta di
mercato dell’utenza internet, con cifre
che si aggirano attorno al 9% di traffico
degli utenti, e che verranno incrementate
anche attraverso le future applicazioni
sui social network. Ma se vuole crescere,
ci vuole sinergia tra tutte le parti coinvolte,
per offrire un prodotto di massima qualità
perché è il turismo di qualità - che oggi
passa anche attraverso il passaparola sul
web - quello che decide di permanere in un luogo e di farvi una
vacanza. Destinazione Venezia come vacanza, quindi, con questi
ingredienti per una ricetta di successo: più comunicazione, più utilizzo
del web, più coinvolgimento delle istituzioni, e più convergenza tra
le parti della filiera turismo. Questo, in sintesi, l’oggetto del convegno
“Destinazione Venezia. La domanda incontra l’Offerta”
organizzato a inizio mese da VeneziaProgetta. “Ci auguriamo di
poter ottenere anche per la città di Venezia quanto sviluppato da HArt per la Regione Toscana che ha creato un’unica piattaforma
promozionale per il territorio, frutto, per la prima volta in Italia, della
collaborazione con APT, Regione, Province e Comuni” - commenta
Marta Locatelli, Presidente dell’Associazione - “Venezia non è
Disneyland, non ha bisogno di più turisti, ma di turisti che vi
permangano più giorni con un nuovo concetto di vacanza, con
differenti attitudini e interessi. Tutto ciò grazie a una riprogettazione
logistica, di servizi e culturale.”
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•A Palermo apre il Falkensteiner Hotel Palazzo Sitano
focus on formazione
Diamo uno sguardo
all’estero, partendo dai
nostri vicini francesi. “La
formazione alberghiera in
Francia parte dopo il Bac,
equivalente del diploma delle superiori, e dura 3 anni minimo. Gli
studenti che escono dal Bac hanno 19 anni e quindi hanno la maturità
per scegliere il loro percorso professionale. L’Italia e’ l’unico paese in
Europa dove gli studenti decidono a 14 anni se intraprendere una
carriera nell’ hotellerie e a quell’età non hanno gli strumenti idonei
per capire se è quello che realmente vogliono fare”, commenta da
Londra Leonardo Stassi, Senior Analyst, Feasibility & Investment
Analysis EMEA per Hilton Worldwide e partecipante nel 2008 all’
ESSEC MBA in International hospitality management (IMHI), il
primo Master in Francia nell’hospitality e che al momento “compete”
in questo segmento con l’ Ecole Hoteliere de Lausanne (Svizzera) e la
Cornell Hotel School. L’IMHI, creato nel 1981 da una partnership tra
Cornell Hotel School (USA) and ESSEC Business School di Parigi che
dal 2006 lo gestisce direttamente, si pone l’obiettivo di formare
personale manageriale nei vari ambiti del mondo dell’hotellerie. I punti
di forza del master sono il corpo accademico di rilievo internazionale
e le classi con studenti provenienti da tutte le parti del mondo dove
si impara a riconoscere le differenze culturali e come comportarsi al
fine di evitare conflitti. Alcune delle specializzazioni principali che si
possono conseguire includono l’e-commerce e il real estate alberghiero
che portano molto spesso gli studenti a lavorare per i grandi intermediari
dell’ online travel come Expedia e Booking e per le maggiori società
di consulenza alberghiera come HVS e JLLS o per le divisioni
development dei maggiori gruppi alberghieri mondiali.
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