L`8 luglio 1998 è stata approvata la legge n

Transcript

L`8 luglio 1998 è stata approvata la legge n
Confederazione Generale Italiana del Lavoro
_______________________________________________________________________________
L’8 luglio 1998 è stata approvata la legge n.230 "Nuove norme in materia di obiezione di
coscienza" che prevede la piena equiparazione tra servizio militare e servizio civile. Un
provvedimento, che dopo circa 11 anni di girovagare nelle aule parlamentari ed un rinvio alle
Camere dall’ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, rappresenta certamente il frutto di
una lunga elaborazione culturale e di un compromesso tra la struttura militare, le posizioni
antimilitariste e anche pacifiste presenti nella sinistra e il solidarismo cattolico. Una tela
faticosamente tessuta che ha posto fine all’ormai superata legge 772 del 1972 e a tutti gli equivoci
che ruotavano intorno all’obiezione di coscienza, riadeguando la normativa alla società civile, e
che in futuro servirà ad affrontare la materia del "Servizio civile nazionale". Con tale provvedimento
viene riconosciuta finalmente l’obiezione di coscienza come diritto di libertà individuale del
giovane, diversamente dalla legge 772 del 1972 che configurava l’obiezione come un beneficio
soggetto a concessione, stante il potere discrezionale dell’autorità amministrativa di accogliere o
meno la domanda di obiezione presentata dal giovane. Il riconoscimento di tale diritto soggettivo
all’obiezione di coscienza fa sì che essa venga elevata non solo a vero e proprio diritto soggettivo,
ma viene collocata a pieno titolo fra le libertà individuali.
Il ragazzo che non intende imbracciare il fucile, e vuole prestare il servizio civile sostitutivo, non
dovrà più presentare domanda ma una semplice dichiarazione.
Ma è indubbio che l’altro grande elemento di valore politico della riforma è che per la prima volta il
servizio civile viene visto come risorsa positiva, come opportunità per i giovani e non come un
mezzo di elusione del tradizionale servizio militare di leva.
Il trasferimento della gestione ad una nuova amministrazione fuori dal Ministero della Difesa apre
la strada ad una vera riforma del servizio civile, pensata ed adattata a questo, senza mutuare le
regole militari. L’ampliamento delle opportunità di servizio civile è un altro elemento significativo.
Sarà possibile fare il servizio civile all’estero e su una gamma di attività maggiore di quelle previste
dalla vecchia normativa. Coerentemente con questo orientamento positivo verso il servizio civile, la
formazione, anch’essa prevista dalla normativa in questione, rappresenta un momento di grande
importanza sia per gli obiettori che per i responsabili delle attività. L’approvazione della riforma è
un segno di fiducia per i giovani, di liberazione di energie e potenzialità fino ad oggi compresse da
un giudizio negativo e una visione residuale del servizio civile.
Il prossimo passo, dunque, sarà quello di diffondere e pubblicizzare ancora di più il diritto di
opzione tra servizio civile e servizio militare, affinché tutti possano scegliere, e non solo i neolaureati e i laureandi. Finora infatti i giovani di cultura medio-superiore hanno costituito la
maggioranza degli obiettori, oltre ad essere i più informati sul servizio civile. Se vogliamo che
l’obiezione di coscienza non sia una scelta elitaria ma dia una risposta alla volontà di servire la
patria senza dover indossare una divisa ed imbracciare le armi, è necessario difendere e
diffondere il diritto all’obiezione in tutti gli strati sociali. L’auspicio è che l’approvazione della legge
possa dare seguito ad un dibattito proprio su questi temi e sia utile alla diffusione delle idee che
ne sono alla base.
Nell'anno 2000 Il Parlamento ha deciso la sospensione dell'obbligo di leva a partire dal 1°
gennaio 2007(legge 14 novembre 2000, n.331): fino a quella data, tutti i giovani obbligati alla
leva potranno continuare a scegliere tra il servizio militare e, per chi si dichiara obiettore di
coscienza, il servizio civile. A partire dal 2007,indica la legge.( Entro la fine del 2004, ha
www.cgil.it
Confederazione Generale Italiana del Lavoro
_______________________________________________________________________________
annunciato da poco il ministro della Difesa Antonio Martino). il servizio militare e il servizio civile
saranno esclusivamente volontari
Nell'anno 2001 con la legge n.64 è stato istituito il servizio civile nazionale (volontario). Tale
legge prevede un periodo transitorio, durante il quale l'ammissione alla prestazione del servizio, su
base volontaria, è rivolta alle cittadine italiane di età compresa tra il 18° e il 26° anno ed ai cittadini
riformati per inabilità al servizio di leva che non abbiano anch'essi superato il 26° anno di età.
L'approvazione della legge 64 del 6 marzo 2001 ha disposto "istituzione del servizio civile
nazionale". In pratica, con la fine della leva obbligatoria,sia il servizio militare sia quello civile
saranno articolati su base volontaria. La legge in questione ha ampliato le possibilità di prestare
servizio civile previste dalla legge 230/98 in materia di obiezione di coscienza creando le basi per
la legislazione del futuro servizio civile. L'organo dello Stato che gestisce il Servizio Civile
Nazionale è l'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC) presso la presidenza del Consiglio dei
Ministri.
E' auspicabile che si diffonda sempre più nell'opinione pubblica la convinzione dell'utilità di forme
di partecipazione e di responsabilità sociale, che si esprimano oltre che nella scelta del servizio
militare volontario (Legge 14 novembre 2000 n.331), anche nella scelta del servizio civile
nazionale (volontario) (Legge 6 marzo 2001 n.64),sopratutto dopo che il servizio civile non sarà più
obbligatorio perchè alternativo alla leva.
www.cgil.it