[1 Novembre – 30 Novembre] La Liguria in Europa: www.casaliguria

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[1 Novembre – 30 Novembre] La Liguria in Europa: www.casaliguria
[1 Novembre – 30 Novembre]
La Liguria in Europa: www.casaliguria.org
Lo scopo del Notiziario Europeo è di fornire al lettore una panoramica delle principali
novità riguardanti l’attività delle Istituzioni dell’Unione Europea e di CASALIGURIA.
Saremo lieti di ricevere le vostre richieste d’informazioni, di chiarimenti o d’approfondimenti
sulle notizie riportate, alle seguenti coordinate:
Regione Liguria - Sede di Bruxelles
CASALIGURIA, Rue du Luxembourg 15, B-1000 Bruxelles
Tel. +322 289 13 89 - Fax +322 289 13 99 - e-mail: [email protected]
Le fonti principali del Notiziario Europeo sono:
• Agence Europe (Bollettino quotidiano europeo)
• Rapid (a cura del servizio Stampa e Comunicazione della Commissione europea
http://europa.eu./rapid/
• Eurostat:http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page?_pageid=1090,1&_dad=portal&_sc
hema=PORTAL
• Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea http://eur-lex.europa.eu/JOIndex.do?ihmlang=it
AGENDA EUROPEA
Parlamento Europeo
Sessione Plenaria: 2° settimana di Novembre (Bruxelles)
4° settimana di Novembre (Strasburgo)
Commissioni:
Commissione per gli affari esteri: 9, 18, 22, 23, 30 Novembre
Sotto-commissione per i diritti dell’uomo: 8, 29 Novembre
Sotto-commissione per la sicurezza e la difesa: 15, 22, 29, 30 Novembre
Commissione per lo sviluppo: 8 Novembre
Commissione per il commercio internazionale: 9 Novembre
Commissione per i bilanci: 9, 18 Novembre
Commissione per il controllo dei bilanci: 9, 15, 30 Novembre
Commissione per i problemi economici e monetari: 8, 22, 30 Novembre
Commissione per l’occupazione e gli affari sociali: 8, 22 Novembre
Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare: 9, 29 Novembre
Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia: 8, 8, 9 Novembre
Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori: 8, 9, 18, 22, 29 Novembre
Commissione per i trasporti e il turismo: 8, 30 Novembre
Commissione per lo sviluppo regionale: 30 Novembre
Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale: 15, 18, 30 Novembre
Commissione per la pesca: 8, 30 Novembre
Commissione per la cultura e l’istruzione: 18 Novembre
Commissione giuridica: 22 Novembre
Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni: 15, 25, 29, 30 Novembre
Commissione per gli affari costituzionali: 8, 29 Novembre
Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere: 8, 8, 29, 29 Novembre
Commissione per le petizioni: 9, 22 Novembre
Commissione speciale crisi finanziaria ed economica: 11 Novembre
Commissione speciale sfide politiche: 22, 29 Novembre
Consiglio UE
CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA: Presidenza del Belgio (1°Luglio – 31 Dicembre)
Consiglio Giustizia e Affari Interni: 8, 9 Novembre
Consiglio Affari Economici e Finanziari: 11, 17 Novembre
Consiglio Occupazione, Politica Sociale, Salute e Consumatori: 21 Novembre
Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne: 22 Novembre
Consiglio Educazione, gioventù, cultura e sport: 18, 19 Novembre
Consiglio Agricoltura e Pesca: 29, 30 Novembre
Consiglio Competitività: 25, 26 Novembre
Comitato delle Regioni
Commissione CAFA (affari amministrativi e finanziari): 5 Novembre
Commissione COTER (coesione territoriale): 16 Novembre
Commissione EDUC (educazione, gioventù cultura e ricerca): 18 Novembre
Commissione ECOS (politiche economiche e sociali): 24 Novembre
CASA LIGURIA
Il nostro staff ha partecipato/organizzato:
04/11/2010 Partecipazione alla Conferenza "EU Challenges and Regional Initiatives Strengthening
Public Policies for SMEs Logistics" presso la sede di Bruxelles della Regione Emilia Romagna. La
conferenza è stata organizzata dagli attori del progetto CASTLE, finalizzato alla condivisione di buone
pratiche nel campo dei trasporti e della logistica.
08/11/2010 Conferenza e dibattito con Enrique Barón Crespo, ex presidente del Parlamento Europeo,
per il lancio del suo libro "Trattato di Lisbona. Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea". Il
dibattito si è incentrato sul futuro dell'Europa, specialmente per quanto riguarda la Carta dei diritti
fondamentali e il trattato di Lisbona.
09/11/2010 Conferenza a Mezzogiorno, appuntamento mensile organizzato dal CLENAD Italia presso
la sede di Bruxelles della Regione Campania, dal tema "Gli aiuti di Stato concessi durante la recente
crisi economica e finanziaria: strumenti e prospettive" a cura di Flavia Tomat, della DG Concorrenza
della Commissione Europea.
10/11/2010 Incontro del Coordinamento degli Uffici Regionali con il Consigliere Daniele Rampazzo,
coordinatore del settore ambiente, tenutosi presso la Rappresentanza Permanente d'Italia presso
l'UE.
15-16/11/2010 Quarta Conferenza Europea sullo "Strategic Energy Technology Plan (SET-Plan)",
organizzata dal Dipartimento di Economia, Scienza e Innovazione del Governo Fiammingo in stretta
collaborazione con la Commissione Europea al fine della comunicazione dei progressi nella
realizzazione del SET- Plan.
16-17/11/2010 Conferenza "Trasporto merci urbano e logistica. Soluzioni innovative e sostenibili per
l'Europa" organizzata dalla Direzione Generale Trasporti della Commissione Europea e dalla Regione
di Bruxelles Capitale in nome della Presidenza Belga del Consiglio dell'Unione Europea, al fine di
promuovere soluzioni di trasporto sostenibile applicate e applicabili in Europa.
23/11/2010 Conferenza "Il ruolo primario dei porti europei nello sviluppo delle catene di distribuzione
ferroviaria delle merci agli entroterra industrializzati" organizzata da TIGER e HINTERPOT presso la
Biblioteca Solvay.
24/11/2010 Riunione dei responsabili degli Uffici di Collegamento delle Regioni Italiane a Bruxelles
con l'Ambasciatore Roberto Bettarini, tenutasi presso la sede della Provincia Autonoma di Trento al
fine di esaminare i progetti in corso, proposti durante la riunione precedente.
26/11/2010 Conferenza "Giornata Europea delle Città e dell'Acqua" organizzata presso il Comitato
Economico e Sociale con il Supporto della Presidenza Belga del Consiglio dell'Unione Europea al fine
di creare una rete tra le città europee per la condivisione di politiche innovative legate all'acqua come
bene di tutti.
Il materiale riguardante gli eventi è disponibile per coloro i quali fossero interessati. Per informazioni si
prega di contattare l'indirizzo: [email protected]
AFFARI ECONOMICI E COMMERCIO
9/11/2010, Pechino - Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea responsabile per
imprese ed industria, ha inaugurato a Pechino il Centro per le piccole e medie imprese dell’Unione
Europea. Questo nuovo ente, finanziato dalla Commissione Europea, fornirà informazioni, consigli,
formazione e occasioni di incontro alle PMI europee che desiderino esportare o investire nel mercato
cinese. Nell’inaugurare il Centro, il vicepresidente Tajani ha dichiarato: "L’inaugurazione del Centro
per le PMI dell’UE a Pechino costituisce una tappa importante dell’attuazione dello Small Business
Act, che è la principale iniziativa UE finalizzata al sostegno delle PMI, e dell’applicazione concreta del
principio “pensare anzitutto in piccolo”, che riassume la politica europea a favore di tali imprese. Una
crescita che superi i confini dei mercati nazionali e l’internazionalizzazione delle PMI sono
fondamentali ai fini della concorrenzialità europea, e alla Commissione spetta un ruolo cruciale
nell’agevolare tale processo”. Lo Small Business Act richiede la costituzione di Centri commerciali
europei in specifici mercati, in particolare di Cina e India. Attualmente il 25% delle piccole e medie
imprese europee esporta o ha esportato i propri beni o servizi negli scorsi tre anni. Si prevede che
questa percentuale sia destinata ad aumentare considerevolmente, specialmente in mercati in rapida
crescita quale quello cinese. Spesso tuttavia le PMI risultano attrezzate meno bene delle grandi
imprese per affrontare, ad esempio, gli ordinamenti giuridici diversi e la varietà di rischi che
contraddistinguono i mercati esteri ed è a questo problema che vuole porre rimedio il Centro.
Inaugurazione del Centro per le PMI dell'UE a Pechino:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1478&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=fr
25/11/2010, Strasburgo - Herman Van Rompuy, Presidente del Consiglio Europeo, nel suo intervento
durante la sessione plenaria del Parlamento, ha spiegato i risultati dell'ultimo vertice del Consiglio,
parlando anche del rapporto della sua task force che, a suo parere, sarebbe una buona base per
evitare in futuro deficit eccessivi e per rafforzare l'Unione Europea nel caso che uno Stato membro
metta di nuovo a rischio la stabilità comune. Tra le misure esposte da Van Rompuy c'è quella sul
meccanismo di sanzione per i deficit eccessivi, che dovrebbe diventare automatico e deciso dalla
Commissione, a meno che gli Stati membri non lo rigettino a maggioranza qualificata. Una svolta netta
rispetto al passato, quando a decidere delle sanzioni erano soltanto i governi, anche se l'idea deve
passare al vaglio di questi, che potrebbero essere reticenti a delegare nuovi poteri a Bruxelles. Il
Presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, ha sottolineato, invece, l'importanza di
salvaguardare la stabilità finanziaria dell'Irlanda, della Zona Euro e dell'intera Unione Europea e,
quindi, di far diventare operative il prima possibile le proposte della Commissione volte a rafforzare
l'economia europea. Se l'UE vuole avere un ruolo primario sul palcoscenico mondiale, ha aggiunto,
servono più coerenza e obiettivi comuni. Il socialdemocratico tedesco Martin Schulz ha invece
sottolineato come una tassa sulle transazioni finanziarie potrebbe essere un modo di far partecipare il
settore privato alla risoluzione della crisi.
Il Parlamento Europeo ha esaminato i risultati dell'ultimo vertice del Consiglio:
http://www.europarl.europa.eu/news/public/focus_page/008-94348-001-01-01-90120101112FCS94327-01-01-2006-2006/default_p001c011_it.htm
29/11/2010, Bruxelles - Le previsioni d'autunno della Commissione per il periodo 2010-2012 indicano
che la ripresa economica attualmente in corso nell'UE proseguirà. Il PIL dovrebbe aumentare nel
corso del periodo, tuttavia, a causa dell'attenuazione dei fenomeni mondiali e dell'avvio del
risanamento delle finanze pubbliche, l'attività dovrebbe declinare verso la fine del 2010 e nel 2011 per
poi riprendere nel 2012 grazie al rafforzamento della domanda privata. Con il consolidamento della
ripresa economica nell'UE, le condizioni del mercato del lavoro e i bilanci dovrebbero lentamente
migliorare nel corso del periodo di riferimento. Il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere e il
disavanzo pubblico diminuire, ma l'evoluzione nei diversi Stati Membri è tuttavia destinata a restare
disuguale. Olli Rehn, Commissario Europeo per gli Affari economici e monetari, ha dichiarato: "La
ripresa economica si è consolidata. Trovo confortante la prospettiva che l'occupazione sia infine
destinata a salire in Europa nel prossimo anno. Grazie alle misure di risanamento adottate e alla
ripresa della crescita i disavanzi pubblici stanno iniziando a diminuire. Tuttavia questa ripresa non è
omogenea e numerosi Stati Membri stanno attraversando un difficile periodo di aggiustamento. Al fine
di creare solide basi per una crescita e un'occupazione sostenibili, è indispensabile portare avanti con
determinazione il risanamento delle finanze pubbliche e l'attuazione delle politiche intese a
promuovere la crescita. Le turbolenze verificatesi sui mercati del debito sovrano segnalano la
necessità di una forte azione politica".
Previsioni d'autunno della Commissione Europea per il periodo 2010-2012:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1614&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=fr
AGRICOLTURA
16/11/2010, Bruxelles - Con i prezzi dei cereali saliti ai massimi da due anni per colpa del cattivo
tempo e della speculazione, potrebbe accadere che gli allevatori europei non siano più in grado di
nutrire i loro animali e la produzione di carne potrebbe subire quindi un calo notevole. I deputati
europei hanno discusso di questo argomento, nel corso della sessione plenaria, con il Commissario
Europeo all'Agricoltura Dacian Ciolo e hanno adottato una risoluzione che sollecita la Commissione
ad assicurarsi che l'impatto della speculazione nel settore agricolo resti limitata. "Il settore sta
affrontando molte difficoltà a causa di una serie di fattori: l'aumento dei costi di produzione, la
competizione delle importazioni da paesi terzi e il rialzo dei costi dei mangimi", ha commentato il
britannico James Nicholson, dei Conservatori e riformisti, uno dei gruppi che, insieme a popolari e
socialdemocratici europei, ha sollecitato la domanda alla Commissione in Parlamento. Inoltre, come
ha sottolineato la socialista spagnola Iratxe García Pérez i prezzi dei cereali, che già pesano per il
60% sui costi di produzione, sono aumentati del 50% a causa della speculazione. "La situazione è
grave già da anni. Le statistiche ci mostrano come molte aziende agricole siano già state
abbandonate", commenta ancora la popolare spagnola Esther Herranz García. Infine i deputati hanno
accolto con favore la recente decisione della Commissione di immettere sul mercato parte delle
proprie riserve di cereali per aiutare ad abbassare i prezzi del mangime e dare un contributo agli
allevatori.
Discussione sui problemi degli allevatori europei:
http://www.europarl.europa.eu/news/public/story_page/032-92548-312-11-46-90420101108STO92428-2010-08-11-2010/default_it.htm
18/11/2010, Bruxelles - La Commissione Europea ha pubblicato la comunicazione "La politica
agricola comune (PAC) verso il 2020 – Rispondere alle sfide future dell'alimentazione, delle risorse
naturali e del territorio". La riforma è volta a rendere il settore agricolo europeo più dinamico,
competitivo ed efficace nel conseguire l'obiettivo della strategia "Europa 2020" di stimolare una
crescita sostenibile, intelligente e inclusiva. Il documento delinea tre opzioni per la futura riforma e, al
termine del dibattito sulla strategia prospettata, la Commissione presenterà le proposte legislative
formali verso la metà del 2011. Nell'illustrare la comunicazione, il Commissario UE per l'agricoltura e
lo sviluppo rurale Dacian Cioloş ha sottolineato l'importanza di rendere la PAC "più verde, più equa,
più efficiente e più efficace" e ha quindi aggiunto: "La PAC non riguarda solo gli agricoltori, ma tutti i
cittadini dell'UE in quanto consumatori e contribuenti. È dunque importante concepire una politica che
sia più comprensibile per il grande pubblico e chiarisca i vantaggi collettivi offerti dagli agricoltori
all'intera società. L'agricoltura europea deve essere competitiva non solo dal punto di vista economico,
ma anche sotto il profilo ambientale". Nei mesi scorsi la Commissione ha organizzato un dibattito
pubblico e una grande conferenza sul futuro della PAC da cui sono fuoriusciti tre obiettivi principali
quali la produzione alimentare economicamente redditizia, la gestione sostenibile delle risorse naturali
e l'azione a favore del clima.
Pubblicazione della Comunicazione della Commissione sul futuro della PAC:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1527&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=fr
AFFARI SOCIALI
5/11/2010, Bruxelles - Anche se la libertà di circolazione è uno dei pilastri su cui si fonda l'UE, nella
pratica ancora troppi ostacoli impediscono l'esercizio delle professioni all'estero. Una direttiva del 2005
sancisce il riconoscimento delle qualifiche ma ci sono ancora barriere che un medico, un architetto o
un avvocato, che vogliono esercitare la professione in un altro paese UE, devono superare. In questo
contesto, Parlamentari nazionali, europei e altri esperti si sono incontrati in una riunione della
Commissione Mercato Interno e Protezione dei Consumatori per discutere delle modifiche da
apportare alla direttiva sul Riconoscimento delle qualifiche professionali, al fine di renderla più
efficace. Il testo del 2005 specifica le norme di validità all'estero per 800 tipi diversi di professioni, e
sancisce il riconoscimento automatico per sette di esse. Ma a cinque anni di distanza, molta strada
resta da fare per colmare i buchi e le debolezze della legge. Per la Commissione Europea, il problema
maggiore risiede nella lentezza con cui gli Stati membri hanno trasposto la direttiva nella legislazione
nazionale, nella reticenza ad accogliere professionisti da altri paesi UE e nella mancata applicazione
di alcune delle norme previste e ha presentato quindi un documento di lavoro in settembre, sulla base
del quale stilerà una revisione della Direttiva, che nel 2012 dovrebbe diventare una nuova proposta di
legge. Per questo motivo il dibattito è già iniziato in Parlamento, e a fine anno si aprirà una fase di
consultazione rivolta ai professionisti, ai datori di lavoro e ai consumatori.
Revisione della direttiva sul riconoscimento delle professioni all'estero:
http://www.europarl.europa.eu/news/public/story_page/038-89983-298-10-44-90620101025STO89967-2010-25-10-2010/default_it.htm
15/11/2010, Bruxelles - Gli 80 milioni di cittadini europei con disabilità possono incontrare gravi
ostacoli che rendono impossibili attività quotidiane come salire su un autobus o navigare in internet.
La Commissione Europea ha adottato pertanto una nuova strategia per abbattere queste barriere, la
quale illustra come l'UE e i governi nazionali possano consentire ai disabili di esercitare i propri diritti.
Nei prossimi dieci anni saranno adottate misure specifiche che vanno dal riconoscimento reciproco
delle tessere d'invalidità nazionali alla promozione della standardizzazione, fino all'applicazione più
mirata delle norme in materia di appalti pubblici e aiuti di Stato. Tali misure produrranno non solo
benefici sociali sostanziali, ma anche un effetto trainante per l'economia europea. Inoltre, la
Commissione valuterà la possibilità di proporre, entro il 2012, un Atto Europeo per l'Accessibilità allo
scopo di sviluppare ulteriormente il mercato unico dei prodotti e dei servizi accessibili. "Per poter
partecipare pienamente alla nostra società e alla nostra economia, le persone con disabilità devono
poter accedere più facilmente agli edifici e ai trasporti pubblici, nonché ai servizi digitali", ha dichiarato
la vicepresidente Viviane Reding, Commissaria per la Giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza,
"e un metodo particolarmente efficace per ottenere questo consiste nell'elaborare norme a livello
europeo per beni e servizi accessibili e nell'utilizzare gli appalti pubblici per promuovere l'accessibilità
degli edifici pubblici. È necessario, inoltre, che queste persone non incontrino difficoltà aggiuntive
quando attraversano una frontiera, ma devono invece poter godere degli stessi benefici che avevano
nel proprio paese di origine. Il mio obiettivo è realizzare entro il 2020 un'Europa realmente priva di
barriere per i disabili".
Strategia della Commissione Europea per l'abbattimento delle barriere architettoniche:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1505&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=fr
24/11/2010, Bruxelles - Il 10% della popolazione attiva dell'UE, cioè 23 milioni di persone, é
attualmente disoccupato e questo crea serie conseguenze per la crescita e per i sistemi di welfare in
Europa. Nel contempo, alcuni datori di lavoro segnalano difficoltà di reclutamento, soprattutto per
colmare posti di lavoro che richiedono qualifiche elevate. Nel futuro si potrebbero registrare carenze di
manodopera per ambiti come quello delle TIC o nei settori sanitari. Per affrontare queste sfide e fare
aumentare il tasso di occupazione nell'UE, al fine di raggiungere l'obiettivo del 75% di occupati entro il
2020, la Commissione Europea ha avviato la sua iniziativa faro "Un'agenda per nuove competenze e
nuovi posti di lavoro". Essa delinea 13 interventi chiave volti a riformare i mercati del lavoro, migliorare
le competenze e renderle consone alla domanda del mercato, al fine di accrescere l'occupabilità e
rendere più agevole il passaggio da un posto di lavoro all'altro, migliorare le condizioni lavorative e la
qualità del lavoro, oltre che creare nuovi posti di lavoro. László Andor, Commissario Europeo
responsabile per l'occupazione, gli affari sociali e l'inclusione, ha affermato: "La nostra priorità è far sì
che le persone abbiano un lavoro. Non possiamo permetterci un tasso di disoccupazione vicino al
10%. La crisi ha azzerato tutti i progressi realizzati in passato, ragion per cui dobbiamo ora riformare
urgentemente i mercati del lavoro, far sì che le competenze disponibili siano in linea con la domanda e
che le condizioni lavorative siano quelle giuste per incoraggiare la creazione di lavoro." Il commissario
ha poi aggiunto: "Sono fiducioso che tutti i cittadini dell'UE trarranno vantaggio dagli interventi
proposti, in particolare i gruppi vulnerabili che sono stati maggiormente colpiti dalla crisi."
Al via l'iniziativa faro "Un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro":
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1541&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=fr
AMBIENTE E TURISMO
2/11/2010, Bruxelles - Sebbene in generale l'energia eolica non costituisca una minaccia per la fauna
selvatica, la presenza di parchi eolici inadeguatamente progettati o collocati in zone critiche può
incidere negativamente su specie e habitat vulnerabili. Per questo motivo, la Commissione Europea
ha pubblicato alcuni orientamenti sulla collocazione di parchi eolici in zone naturali protette.
Gli orientamenti sono rivolti alla rete Natura 2000, uno degli assi portanti della politica dell'Unione
Europea in materia di biodiversità e uno strumento fondamentale per conseguire il suo obiettivo di
arrestare ed invertire la perdita di biodiversità entro il 2020. L'energia eolica riveste un ruolo
importante per riuscire a centrare l'obiettivo dell'UE di ottenere il 20% del totale del fabbisogno
energetico europeo da energie rinnovabili entro il 2020, di conseguenza, la presenza di impianti eolici
all'interno di aree Natura 2000 non è automaticamente esclusa. D'altro canto, è importante valutare
tali impianti caso per caso. Janez Potočnik, Commissario Europeo per l'Ambiente, ha affermato: "I
nuovi orientamenti forniranno agli Stati membri e all'industria indicazioni più chiare su come sviluppare
attività e parchi eolici che rispettino i requisiti Natura 2000. Non sono stati apportati cambiamenti alla
normativa o alle politiche in materia, si tratta semplicemente di orientamenti più precisi sulla
legislazione vigente. Lo scopo è di assicurare che gli obiettivi legati all'energia rinnovabile siano
raggiunti nel pieno rispetto della normativa UE sulla protezione delle specie naturali".
Orientamenti della Commissione Europea sulla collocazione di parchi eolici in zone naturali
protette:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1450&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=fr
8/11/2010, Bruxelles - La Commissione Europea ha adottato una direttiva che consentirà di ridurre le
emissioni dei grandi impianti di combustione in tutta l'Unione e apporterà ai cittadini europei numerosi
benefici sotto il profilo ambientale e sanitario, tra cui un calo dei decessi prematuri, stimato ora in
13.000 casi l'anno. Tali norme più severe in materia di emissioni industriali erano state proposte dalla
Commissione Europea nel dicembre 2007. La nuova normativa consentirà anche notevoli risparmi
grazie alla riduzione degli oneri amministrativi e condizioni più eque per il settore industriale. Il
Commissario Europeo responsabile dell'ambiente, Janez Potočnik, ha dichiarato: "Il voto con cui il
Consiglio ha adottato la nuova direttiva sulle emissioni industriali è una pietra miliare nella lotta contro
l'inquinamento da fonti industriali nell'UE. Grazie alla direttiva, i cittadini europei saranno tutelati come
meritano. La nuova normativa rafforzerà in modo sostanziale il quadro giuridico vigente, consentirà di
ridurre ulteriormente l'inquinamento dell'aria e altre forme di inquinamento ambientale e darà un
impulso importante all'ecoinnovazione."
Direttiva della Commissione Europea in materia di emissioni industriali:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1477&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=fr
19/11/2010, Malta - Durante il Forum Europeo del Turismo, tenutosi a Malta, il vicepresidente della
Commissione Europea responsabile per l'industria, Antonio Tajani, ha accolto con favore i recenti dati
riguardanti il recupero del settore turistico in Europa, come segno di una ripresa economica
complessiva per l'UE e il tema del forum, "Rafforzare il ruolo dell'Europa quale principale meta
turistica", riflette lo stesso ottimismo. Il Commissario, ha infatti dichiarato: "L'Europa è la destinazione
turistica principale del mondo e noi vogliamo continuare in questa direzione. I nuovi mercati emergenti,
come il Brasile, la Russia, l'India e la Cina, possono offrire all'Europa l'occasione di mantenere il suo
tasso di crescita, perché l'industria del turismo può giocare un ruolo importante nell'attenuare gli effetti
della crisi. Stiamo discutendo di un piano per attuare con successo la strategia del turismo in Europa.
Si tratta di una tabella di marcia per lo sviluppo di azioni determinanti, come l'Osservatorio Europeo
del Turismo, la Piattaforma per Turismo e ICT e il Marchio Europeo di Qualità". È stato stimato che il
settore turistico generi oltre il 5% del PIL dell'UE, dando lavoro a circa 10 milioni di persone.
L'industria del turismo in Europa, per continuare a crescere, deve guardare ai mercati emergenti
promettenti dei paesi BRIC, di cui la Cina è il primo esempio e, deve dimostrare inoltre che può unire
l'alta qualità con la sostenibilità, in modo da cogliere le opportunità di nuovi mercati e rafforzare la sua
posizione di leader.
Forum Europeo del Turismo dal titolo "Rafforzare il ruolo dell'Europa come principale meta
turistica":
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1529&format=HTML&aged=0&langua
ge=EN&guiLanguage=en
COMUNICAZIONE E MEDIA, SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE
26/11/2010, Bruxelles - Secondo le statistiche pubblicate dalla Commissione Europea, le connessioni
a banda larga in Europa sono molto più veloci rispetto a un anno fa. Nel luglio 2010 la percentuale
delle linee europee a banda larga che viaggiavano ad una velocità di almeno 10 megabit per secondo,
è quasi raddoppiata rispetto dell'anno precedente. L'adozione della banda larga è in continuo aumento
nell'UE, con 25,6 abbonati ogni 100 cittadini, rispetto ai 23,9 dell'anno precedente. Il tasso annuale di
crescita dalla banda larga mobile ha raggiunto la percentuale del 45%, con 6 dispositivi mobili di
accesso alla banda larga dedicati ogni 100 cittadini. Ma la strada da percorrere è ancora lunga prima
che l'UE possa permettere ad ogni cittadino europeo di accedere ai servizi di base a banda larga entro
il 2013 e alla banda larga veloce e ultraveloce entro il 2020, come indicato nell'Agenda Digitale
Europea. Le misure per favorire l'introduzione e l'adozione della banda larga veloce e ultraveloce
nell'UE sono state presentate dalla Commissione nel settembre 2010. Neelie Kroes, vicepresidente
della Commissione Europea responsabile per l'Agenda digitale, ha dichiarato in proposito: "La velocità
della banda larga è ossigeno per le comunicazioni digitali, essenziale per la prosperità e il benessere
dell'Europa. Sono stati fatti molti progressi per quanto riguarda l'adozione della banda larga e la
velocità di connessione, ma dobbiamo fare di più per realizzare i nostri obiettivi. La nostra proposta
necessita, infatti, di un accordo urgente per fare in modo che lo spettro radio diventi disponibile per la
banda larga mobile, la cui domanda è in rapido aumento".
Statistiche della Commissione sulle connessioni a banda larga:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1602&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=fr
CONCORRENZA
11/11/2010, Bruxelles - La Commissione Europea ha autorizzato, a norma del regolamento sulle
concentrazioni, l’acquisizione della banca al dettaglio Cassa di Risparmio della Spezia SpA e di
diverse altre agenzie bancarie al dettaglio di Intesa San Paolo da parte di Crédit Agricole. Secondo la
Commissione, l'operazione non ostacolerà in maniera significativa una concorrenza effettiva nello
Spazio Economico Europeo o in una sua parte sostanziale. Di conseguenza, la Commissione ha
concluso che non occorreva che la questione fosse esaminata dall’autorità italiana garante della
concorrenza, la quale aveva chiesto che il caso le fosse rinviato per competenza. Con l’operazione
proposta Crédit Agricole acquisirebbe la Cassa di Risparmio della Spezia SpA, banca che attualmente
è indirettamente controllata da Intesa San Paolo SpA e una rete di 96 agenzie appartenenti a Intesa
San Paolo SpA o a imprese dello stesso gruppo, denominate collettivamente “la rete target”. Le
agenzie della rete target sono situate prevalentemente nell’Italia settentrionale e centrale, in
particolare in Liguria, Lombardia, Toscana e Lazio. La rete target possiede inoltre alcune agenzie in
Emilia Romagna e in Veneto. Crédit Agricole opera già nei servizi bancari al dettaglio in Italia
attraverso una serie di controllate, con una presenza maggiore in Emilia Romagna. L'indagine della
Commissione ha dimostrato che l’acquisizione non porrà problemi di concorrenza, in particolare
perché il Crédit Agricole detiene attualmente solo una quota relativamente limitata del mercato
bancario al dettaglio in Italia e l’operazione darà luogo soltanto a sovrapposizioni di scarsa rilevanza in
alcune regioni o province.
Acquisizione di alcune agenzie bancarie italiane da parte di Crédit Agricole:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1497&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=fr
ENERGIA E TRASPORTI
10/11/2010, Bruxelles - La Commissione Europea ha presentato una nuova strategia per un'energia
competitiva, sostenibile e sicura. La Comunicazione "Energia 2020" definisce, infatti, le priorità
energetiche per il prossimo decennio e delinea le azioni da adottare per affrontare le sfide del
risparmio energetico, della realizzazione di un mercato caratterizzato da prezzi competitivi e forniture
sicure, della promozione del primato tecnologico e di negoziati effettivi con i partner internazionali. Il
commissario per l'Energia, Günther Oettinger, ha dichiarato: "La sfida energetica è una delle prove più
importanti che dobbiamo sostenere. Ci vorrà tempo per avviare il nostro sistema energetico lungo un
percorso di maggiore sostenibilità e sicurezza ma è adesso che occorre prendere decisioni ambiziose.
Se vogliamo un'economia efficiente, competitiva e a bassa emissione di carbonio dobbiamo
europeizzare la nostra politica energetica e concentrarci su poche ma urgenti priorità". La
Commissione ha individuato nella comunicazione cinque priorità principali e, sulla base di queste e
dell'azione presentata, si farà ideatrice di iniziative e proposte legislative concrete entro i prossimi 18
mesi.
La Commissione presenta la nuova strategia "Energia 2020":
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1492&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=fr
12/11/2010, Bruxelles - Il Parlamento Europeo ha approvato un accordo insieme al Consiglio per
liberare 146 milioni di € di fondi non impegnati per finanziare una serie di progetti per l'efficienza
energetica e le energie rinnovabili. L'emendamento alla legislazione sul Piano Europeo di Ripresa
Energetica permetterà di utilizzare i fondi disponibili per finanziare progetti come la ristrutturazione di
edifici pubblici e privati per migliorare l'efficienza energetica o il passaggio alle energie rinnovabili, la
costruzione di impianti basati su fonti rinnovabili di calore e energia, soluzioni di trasporto pubblico
urbano "verde", come veicoli elettrici a idrogeno e progetti per le infrastrutture locali. I fondi si
concentreranno sul sostegno alle autorità locali e regionali per progetti che dovranno essere
economicamente e finanziariamente efficienti, cosi da poter garantire il rimborso dell'investimento in
tempi giusti. Un totale di €146.34 milioni sarà messo a disposizione dal gennaio 2011 al 31 marzo
2014. I contributi ricevuti potrebbero prendere la forma di prestiti, fondi di garanzia, equities o altri
prodotti finanziari. Fino al 15% delle somme corrisposte potrà essere utilizzato per fornire assistenza
alle autorità pubbliche per la preparazione dei progetti, i quali saranno selezionati anche secondo un
criterio di equilibrio geografico.
Accordo congiunto di Parlamento e Consiglio per il finanziamento di progetti per l'efficienza
energetica:
http://www.europarl.it/view/it/press-release/pr-2010/pr-2010-November/pr-2010-Nov-10.html
18/11/2010, Bruxelles - La Commissione Europea ha presentato le sue priorità in materia di
infrastrutture energetiche per i prossimi vent'anni, stabilite nell'ottica di adeguare le reti al XXI secolo.
Nella comunicazione sono individuati corridoi UE prioritari per il trasporto di elettricità, gas e petrolio.
Sulla base di questa mappa saranno prese in futuro le decisioni relative al rilascio di autorizzazioni e
al finanziamento di progetti UE concreti. Günther Oettinger, Commissario Europeo per l'Energia, ha
dichiarato in proposito: "Le infrastrutture energetiche sono un elemento chiave per raggiungere i nostri
obiettivi in materia di energia: dalla sicurezza dell'approvvigionamento all'integrazione delle fonti di
energia rinnovabili con il rendimento energetico, fino al corretto funzionamento del mercato interno.
Quindi è fondamentale riunire le nostre risorse finanziarie e accelerare la realizzazione dei progetti
europei prioritari". La comunicazione definisce un numero limitato di corridoi UE prioritari che occorre
sviluppare con urgenza per conseguire gli obiettivi fissati dalle politiche dell'Unione Europea in termini
di competitività, sostenibilità e sicurezza degli approvvigionamenti, collegando gli Stati Membri che
sono pressoché isolati dagli altri mercati europei dell'energia, nonché rafforzando in maniera
significativa le interconnessioni transfrontaliere esistenti e integrando le energie rinnovabili nella rete.
Sulla base di questi corridoi predefiniti, nel 2012 saranno individuati dei progetti di "interesse europeo"
che dovrebbero beneficiare di finanziamenti UE e di concessioni edilizie, che prevedono un limite
temporale per la decisione finale e garantiscono nel contempo il pieno rispetto della normativa UE, in
particolare quella in materia di ambiente, e la partecipazione del pubblico.
Comunicazione della Commissione sul futuro delle infrastrutture energetiche:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1512&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=en
GIUSTIZIA LIBERTA’ E SICUREZZA
22/11/2010, Bruxelles - La "Strategia di sicurezza interna in azione" dell'UE, di nuova adozione,
comprende 41 misure destinate a far fronte alle minacce più imminenti alla sicurezza europea. Si
prevede fra l'altro un programma comune per smantellare le reti criminali e terroristiche, proteggere i
cittadini, le imprese e la società contro la criminalità informatica, aumentare la sicurezza dell'UE grazie
a una gestione più intelligente delle frontiere e rendere l'Unione più preparata e capace di rispondere
alle situazioni di crisi. "La sicurezza interna dell'UE segue per tradizione una mentalità
compartimentata, concentrandosi su un solo settore alla volta. È giunto il momento di adottare
un'impostazione comune sul modo di reagire alle minacce alla sicurezza e alle sfide che abbiamo di
fronte. Il terrorismo, la criminalità organizzata, la criminalità transfrontaliera e quella informatica, le crisi
e le catastrofi sono altrettanti settori in cui dobbiamo unire i nostri sforzi e collaborare per aumentare la
sicurezza dei nostri cittadini, delle imprese e della società in tutta l'UE. Questa strategia individua le
minacce che ci troviamo di fronte e le azioni che dobbiamo intraprendere per essere in grado di
combatterle. Incoraggio tutte le parti interessate ad assumersi le loro responsabilità nella realizzazione
di queste iniziative ed a potenziare in tal modo la sicurezza dell'UE", ha dichiarato Cecilia Malmström,
Commissaria per gli affari interni.
Nuova strategia UE per la sicurezza:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1535&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=fr
24/11/2010, Bruxelles - La legislazione europea deve essere al servizio del cittadino, in particolare in
materie sensibili quali il diritto di famiglia, e le divergenze fra i sistemi giuridici nazionali devono essere
prese in considerazione al fine di evitare conseguenze negative per i cittadini implicati in processi
transfrontalieri. La relazione di Luigi Berlinguer (S&D, IT), approvata dal Parlamento Europeo,
riconosce che, in un'area così importante per i cittadini come quella del diritto civile, "è necessario
rispettare e dare spazio ad approcci giuridici e tradizioni costituzionali radicalmente differenti", ma
anche che "è necessario affrontare le conseguenze giuridiche negative per i cittadini risultanti da tale
divergenza". Gli europarlamentari invitano quindi la Commissione Europea a far sì che il piano
d'azione di Stoccolma risponda all'esigenza dei cittadini e delle imprese di sentirsi maggiormente parte
dell'Europa. In particolare, sulla libertà di movimento, i deputati chiedono maggior impegno per la
rimozione delle restanti barriere giuridiche all'accesso alle prestazioni sociali e al diritto di voto alle
elezioni municipali. La capacità di comprendere le differenze fra 27 sistemi giuridici differenti può
derivare solo da una "cultura giuridica europea", dicono i deputati, da costituirsi attraverso
l'insegnamento e la formazione giuridica. I deputati propongono quindi un "forum regolare" in cui
giudici che si occupano con frequenza di questioni transfrontaliere, come nelle cause di diritto
marittimo, commerciale e di famiglia "potrebbero tenere discussioni su ambiti che abbiano causato di
recente controversie o difficoltà giuridiche in modo da incoraggiare la discussione", iniziativa che
dovrebbe avvalersi della partecipazione di Università e professionisti. Infine, snellire la burocrazia, con
una riduzione di oneri amministrativi, finanziari e regolamentari, dicono i deputati, è obiettivo
necessario per sostenere le PMI che operano al di là delle frontiere in tutta l'UE.
Approvato il rapporto Berlinguer per l'abolizione delle barriere giuridiche nelle questioni
transfrontaliere:
http://www.europarl.it/view/it/press-release/pr-2010/pr-2010-November/pr-2010-Nov-28.html
ISTRUZIONE, FORMAZIONE, GIOVENTU’, CULTURA E MULTILINGUISMO
2/11/2010, Bruxelles - È cominciata la procedura di selezione per l'edizione del prossimo anno del
Premio per la gioventù Carlo Magno. Il premio viene assegnato ai giovani coinvolti in progetti che
promuovono l'intesa tra i popoli di diversi paesi europei. Il 23 gennaio 2011 è il termine fissato per la
presentazione dei progetti. Il Premio Carlo Magno per la gioventù, giunto ormai alla sua quarta
edizione, è organizzato congiuntamente dal Parlamento Europeo e dalla Fondazione del Premio
Internazionale Carlo Magno di Aquisgrana. Il premio è assegnato a progetti intrapresi da giovani tra i
16 e i 30 anni e i progetti vincitori dovrebbero servire come esempio pratico di vita insieme come
comunità per i giovani europei. Tra i progetti selezionati ci sono programmi di scambio dei giovani e
progetti artistici e internet con dimensione europea. Il montepremi totale é di 10.000 euro e ai tre
progetti vincitori sarà assegnato rispettivamente un finanziamento di 5.000, 3.000 e 2.000 euro,
insieme all'invito a visitare il Parlamento Europeo. Nel 2010 il primo premio è stato assegnato al
progetto tedesco "European CNC Network - Train for Europe". Un progetto che riuniva 24 scuole
professionali per costruire una locomotiva con vagoni a scartamento ridotto. Il secondo premio è
andato a "You are here", un libro irlandese e il terzo premio al progetto bulgaro "Best Engineering
Competition".
Edizione 2011 del Premio per la Gioventù Carlo Magno:
http://www.europarl.it/view/it/press-release/pr-2010/pr-2010-October/pr-2010-Oct-45.html
18/11/2010, Bruxelles - Attraverso Europeana, la biblioteca digitale europea, gli utenti di internet di
tutto il mondo potranno accedere agli oltre 14 milioni di libri, carte geografiche, fotografie, quadri, film e
videoclip digitalizzati provenienti dalle istituzioni culturali di tutta Europa. Avviato nel 2008 con due
milioni di opere, il progetto Europeana ha già superato l'obiettivo iniziale previsto per il 2010, che
prevedeva 10 milioni di opere digitalizzate. Il gruppo di riflessione, denominato "Comité des Sages" e
composto da Maurice Lévy, Elisabeth Niggemann e Jacques de Decker, è stato istituito dalla
Commissione per studiare nuovi metodi per mettere in rete il patrimonio culturale europeo. Neelie
Kroes, vicepresidente della Commissione Europea e commissaria per l’Agenda Digitale, ha dichiarato:
"Europeana è un eccellente esempio di come la cooperazione a livello europeo possa arricchire la vita
di ciascuno. 14 milioni di opere disponibili on-line faranno contenti gli utenti di internet che desiderano
accedere al materiale conservato nelle biblioteche, nei musei e negli archivi europei. Tuttavia, il
progetto Europeana potrebbe essere perfezionato ulteriormente se un maggior numero di istituzioni
culturali digitalizzasse le proprie collezioni e le rendesse accessibili attraverso questo portale europeo.
Attendo fiduciosa gli ambiziosi consigli del Comité des Sages per accelerare il processo di
digitalizzazione."
14 milioni di opere disponibili on-line su Europeana, la biblioteca digitale europea:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1524&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=en
22/11/2010, Bruxelles - Le politiche in materia di istruzione e formazione non possono, da sole,
combattere la povertà e l'esclusione sociale, ma servono invece sinergie tra queste ed altre politiche
per giungere a risultati concreti. Questo è quanto hanno concluso i Ministri dell'Istruzione Europei
durante il dibattito sul ruolo dell'istruzione nella lotta alla povertà e all'esclusione sociale. L'argomento
era già stato dibattuto durante la presidenza spagnola dell'UE, ma la presidenza belga ha tenuto ad
approfondirlo in seguito alla crisi economica e sociale di cui si sentono ancora le conseguenze. I
Ministri hanno scambiato le loro esperienze in materia di strategie e misure trasversali particolari,
messe in atto nei rispettivi paesi, al fine di combattere questi problemi. "Sono stati realizzati alcuni
progressi, siamo sulla stessa lunghezza d'onda e andiamo nella stessa direzione", così si è felicitato il
Ministro belga Pascal Smet, che ha presieduto il dibattito. Come ha osservato il Ministro, la povertà si
concentra soprattutto negli ambienti urbani e gli sforzi dovrebbero quindi focalizzarsi su questi. Nei
vari interventi, si é sottolineata l'importanza di rafforzare il dialogo tra gli insegnanti, le famiglie e la
società. Grande accento è stato posto anche sull'inclusione sociale degli immigrati, soprattutto dei
Rom, e sulla necessità di istituire un sistema scolastico che si adatti alle loro esigenze. Anche la
Commissaria Europea all'Educazione, Androulla Vassiliou, ha espresso la necessità di mettere in
pratica le politiche adeguate a questi bisogni, coordinandole con altre, in campi correlati, nell'ottica di
una riforma più vasta.
Dibattito dei Ministri dell'Istruzione sul ruolo dell'istruzione nella lotta alla povertà:
Agence Europe, Bollettino Europeo Quotidiano 10260 del 20/11/2010
PESCA E AFFARI MARITTIMI
12/11/2010, Bruxelles - La Commissione Europea ha adottato la proposta relativa alle possibilità di
pesca per il 2011, che stabilisce i livelli dei totali ammissibili di catture (TAC) e dello sforzo di pesca
per l'Atlantico, il Mare del Nord e le acque internazionali regolamentate da un'organizzazione
regionale di gestione della pesca. La proposta si fonda su pareri scientifici riguardanti le quantità di
pesce che è possibile catturare in maniera sostenibile e, nel realizzarla, la Commissione ha discusso i
metodi di lavoro con gli Stati Membri e con le parti interessate ed ha tenuto conto del loro parere,
senza perdere di vista l'obiettivo di raggiungere il rendimento massimo sostenibile entro il 2015. La
Commissaria Europea per gli affari marittimi e la pesca, Maria Damanaki, ha affermato commentando
la proposta: "Non dobbiamo perdere di vista i fatti principali. La quantità di pesce nel mare è limitata, e
lo è anche la quantità di pesce che può essere catturato senza mettere a rischio il futuro degli stock.
Ogni anno chiediamo agli scienziati di dirci quali sono questi limiti e la Commissione basa la propria
proposta sul loro parere". La Commissaria ha poi aggiunto: "Mi auguro vivamente che l'UE possa
raggiungere l'obiettivo del vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile riguardante lo sfruttamento degli
stock ittici entro il 2015. La data non è poi così lontana, quindi dobbiamo agire sin da ora. È evidente
che le decisioni fondate su basi scientifiche rappresentano l'unico modo per riportare gli stock ittici a
livelli tali da sostenere un settore della pesca europeo redditizio e prospero. Ci saranno purtroppo
notizie deludenti per alcuni livelli di contingenti, ma il passato ci insegna che chi ritiene di poter
scendere a patti con la natura non avrà futuro nel settore della pesca".
Proposta della Commissione per le possibilità di pesca 2011:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1501&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=fr
POLITICA REGIONALE
2/11/2010, Bruxelles - In seguito all'adozione da parte della Commissione Europea della
"Comunicazione sulla revisione del budget UE", il commissario per il budget e la programmazione
finanziaria, Janusz Lewandoski, ha partecipato ad un dialogo strutturato con i rappresentanti politici e i
rappresentanti delle associazioni dei poteri locali e regionali presso il Comitato delle Regioni (CdR). La
riunione, che è stata convocata e presieduta dalla Presidente del CdR, Mercedes Bresso, ha visto
partecipare anche Flo Clucas, Presidente della Commissione Temporanea per il budget EU e Ramon
Luis Valcarcel Siso, 1° Vice Presidente del CdR. Il dibattito ha avuto per argomenti principali la politica
di coesione, i contratti di partenariato, la PAC, il valore aggiunto del budget europeo e le risorse
proprie. Il commissario Lewandoski, in seguito alle domande degli interlocutori sul futuro della politica
di coesione, ha ricordato la sua determinazione per quanto riguarda il mantenimento di un approccio
integrato e coerente perché, come ha dichiarato, "i fondi strutturali hanno avuto spesso un effetto
anticrisi per i paesi in difficoltà e hanno prodotto un effetto moltiplicatore per le economie regionali.
Ora bisogna trovare il modo di allineare la politica di coesione con la Strategia 2020 ed evitare che i
criteri diventino troppo stretti e burocratici".
Dialogo strutturato in seguito alla comunicazione della Commissione sulla revisione della
Riforma Budgetaria:
http://www.cor.europa.eu/pages/PressTemplate.aspx?view=detail&id=c91880d5-ac15-4fef-94349704ce5f2e7c
11/11/2010, Bruxelles - La Quinta Relazione della Commissione Europea sulla Coesione Economica
e Territoriale dimostra che la politica di coesione dell’Unione ha considerevolmente contribuito alla
crescita ed alla prosperità dell’UE, oltre a promuovere lo sviluppo equilibrato dei paesi che ne fanno
parte, ma, visti i cambiamenti di rilievo intervenuti negli ultimi anni in campo economico e sociale, tale
politica deve far fronte a problematiche nuove. Collocandosi nel più ampio contesto della revisione del
bilancio dell’Unione, la relazione dà risalto al fatto che i futuri investimenti nell’ambito della politica di
coesione devono risultare rigorosamente allineati agli obiettivi di Europa 2020 e propone d’irrigidire le
condizioni cui tali investimenti devono sottostare e d’introdurre incentivi, nell’intento di garantire che i
fondi destinati alla politica di coesione vengano impiegati in modo efficiente e più orientato ai risultati.
Nel presentare la relazione Johannes Hahn, Commissario responsabile per la politica regionale, ha
dichiarato: "Questa relazione dimostra come la politica di coesione abbia prodotto effetti di rilievo
sull’economia europea, riducendo i divari economici e promuovendo lo sviluppo in campo ambientale
e sociale. Per garantire che i fondi ad essa destinati siano impiegati in modo più produttivo dobbiamo
rendere tale politica ancora più efficace, facendo sì che produca risultati concreti e misurabili.
Dobbiamo spendere in modo più intelligente, concentrarci sugli obiettivi con la più alta priorità per l’UE
e conferire maggior valore a quanto stanno già facendo le amministrazioni nazionali e regionali. Le
costatazioni fatte in questa relazione e la consultazione che seguirà ci aiuteranno a elaborare una
politica di coesione più adeguata all’attuale situazione economica."
Pubblicazione della Quinta Relazione della Commissione Europea sulla Coesione Economica e
Territoriale:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1490&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=fr
RELAZIONI ESTERNE, COOPERAZIONE INTERNAZIONALE,
ALLARGAMENTO
19/11/2010, Bruxelles - Le norme di origine applicabili dall'UE ai prodotti importati dai paesi in via di
sviluppo ammissibili nel sistema di preferenze generalizzate (SPG) saranno semplificate e
modernizzate per una più agevole comprensione e per garantirne quindi un uso migliore. La
Commissione Europea ha adottato, infatti, un regolamento che modifica in questo senso le norme di
provenienza, che erano state stabilite negli anni '70, e criticate a lungo per la loro complessità. Dette
regole sono utilizzate per determinare se le merci importate da paesi che beneficiano di accordi
commerciali con l'UE possano beneficiare per questo motivo di tariffe preferenziali. "L'aggiornamento
delle regole di provenienza dell'Unione Europea permetterà di garantire che i paesi in via di sviluppo
utilizzeranno realmente le preferenze commerciali a loro offerte, e che i paesi più poveri del mondo
non saranno danneggiati a causa delle inutili complessità del nostro sistema ", ha detto Algirdas
Semeta, Commissario Europeo per la Fiscalità e l'Unione Doganale, l'Audit e la Lotta Antifrode. Le
nuove norme tengono conto delle specificità dei diversi settori produttivi e delle esigenze specifiche di
trasformazione dei prodotti. Per evitare frodi, sarà introdotta una nuova procedura per la prova di
origine, che assegna maggiori responsabilità agli operatori: dal 2017, il sistema di certificazione usato
originariamente dalle autorità dei paesi terzi sarà sostituito da dichiarazioni di origine a cura degli
esportatori, registrati su un sistema elettronico. Le autorità dei paesi esportatori potranno così
dedicare le proprie risorse a migliorare la lotta contro le frodi e gli abusi e le imprese, nel frattempo,
riceveranno un alleggerimento dei loro oneri amministrativi, come sottolinea la Commissione.
Modifica della normativa di origine per i prodotti provenienti da paesi in via di sviluppo:
Agence Europe, Bollettino Europeo Quotidiano 10259 del 19/11/2011.
30/11/2010, Bruxelles - Il Terzo Vertice Africa-UE si è concluso a Tripoli con l'accordo dei
partecipanti, sebbene non tutte le divergenze nei campi del commercio, degli investimenti e del
cambiamento climatico si siano potute risolvere. In un'epoca in cui i paesi emergenti sono sempre più
presenti in Africa, africani ed europei sono determinati ad approfondire le loro relazioni facendo forza,
in particolare, sul settore privato. José Manuel Barroso, Presidente della Commissione Europea e
Jean Ping, Presidente della Commissione dell'Unione Africana, hanno entrambi visto questo incontro
come un "successo" al più alto livello politico, in quanto si è parlato di investimenti, di crescita e di
occupazione, campi di cui la crisi economica globale richiede di occuparsi. Gli 80 capi di Stato e di
Governo provenienti da Europa e Africa hanno adottato la Dichiarazione di Tripoli, che ha fissato la
volontà dei dirigenti di consolidare il partenariato strategico istituito tre anni fa tra i due continenti, per
affrontare meglio insieme sfide comuni e promuovere la crescita a vantaggio di tutti, in Africa e in
Europa. "Noi capi di Stato e di Governo dell'Africa e dell'UE, in quanto rappresentanti oltre 1,5 miliardi
di persone, siamo determinati a cogliere ogni nuova opportunità di iniziative reciprocamente
vantaggiose", hanno affermato, includendo tale dichiarazione politica in un piano d'azione di tre anni
(2010-2013) per affrontare le priorità che sono state individuate, come la pace e la sicurezza, la
democrazia e i diritti umani, il commercio e le infrastrutture, l'energia, l'immigrazione e l'occupazione.
Concluso il Terzo Vertice Africa-UE a Tripoli:
Agence Europe, Bollettino Europeo Quotidiano 10267 del 1/12/2010
SALUTE E PROTEZIONE DEI CONSUMATORI
5/11/2010, Bruxelles - La scoperta di una nuova variante genetica da parte di un team di ricercatori
finanziato dall'UE apre la strada a innovazioni in materia di prevenzione e cura dell'ipertensione.
Nell'UE un adulto su quattro soffre di ipertensione e questa patologia, essendo il principale fattore di
rischio cardiovascolare, è in ultima analisi la prima causa di morte a livello mondiale. È stato
dimostrato che la nuova variante genetica scoperta riduce il rischio di ipertensione e di patologie
cardiache poiché sono stati riscontrati il 15% di casi in meno di ictus, infarti miocardici e decessi
coronarici nei portatori di tale variante. Questa importante scoperta è il risultato di uno dei più vasti
studi genetici mai condotti in questo campo, che ha coinvolto 40.000 persone provenienti da otto paesi
europei. La ricerca, è stata condotta dall'Università di Glasgow e dall'Istituto auxologico italiano di
Milano. In totale sono coinvolti 31 team di ricerca, attivi in 11 Stati membri dell'UE e alla rete
partecipano anche scienziati attivi in Svizzera, Russia e Cina. Máire Geoghegan-Quinn, Commissaria
Europea per la ricerca, l'innovazione e la scienza, ha dichiarato: "Mi congratulo con tutti coloro che
hanno contribuito al successo di questo ottimo lavoro. Le scoperte dovute a studi genetici di ampio
respiro come questo possono aprire nuove strade alla prevenzione e alle cure innovative, in modo che
ciascuno possa beneficiare dei farmaci più adeguati alla propria condizione. L'assistenza sanitaria è
una priorità assoluta nel quadro dell'iniziativa della Commissione L'Unione dell'Innovazione: niente è
più importante di salvare vite e alleviare le sofferenze. Nel contempo, il risultato raggiunto dal progetto
InGenious HyperCare può portare anche ad enormi benefici economici, aprendo nuovi mercati per le
imprese dell'UE e aiutando a mantenere le persone in attività e in salute più a lungo".
Scoperta una nuova variante genetica nell'ambito degli studi sull'ipertensione:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/1467&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=fr
23/11/2010, Bruxelles - Il popolare svedese Christofer Fjellner ha presentato al Parlamento, durante
la sessione plenaria, due rapporti relativi ai medicinali e alla necessità di una maggiore chiarezza nei
confronti del pubblico. "Oggi ci sono moltissime informazioni su internet non controllate, parziali e
spesso addirittura non corrette", commenta Fjellner. "Queste leggi risolveranno il problema,
obbligando le società a fornire ai pazienti, tutte le volte che lo chiedano, informazioni imparziali sui
medicinali". Nel dettaglio le società farmaceutiche dovranno fornire le ultime informazioni sulle
caratteristiche del prodotto, la più recente nota esplicativa su etichetta e confezione, l'ultima versione
pubblica del rapporto di valutazione delle autorità competenti e altre informazioni non promozionali,
una volta approvate, come per esempio l'impatto ambientale del prodotto. Le due relazioni si
concentrano in particolar modo su due punti: la necessità di stabilire una differenza netta tra
informazione e pubblicità e quella di permettere ai cittadini di accedere a informazioni non
promozionali sia su internet che per via tradizionale. Per il deputato Fjellner la più grande conquista
del rapporto è il cambiamento di prospettiva: "I miei rapporti si concentrano sul diritto dei pazienti a
essere informati e non su quello delle società farmaceutiche a diffondere informazioni, stabilendo
anche una chiara differenza tra informazione e pubblicità, rafforzando il divieto su quest'ultima".
Obbligo di informazione imparziale sui medicinali in discussione al Parlamento Europeo:
http://www.europarl.europa.eu/news/public/focus_page/008-94348-001-01-01-90120101112FCS94327-01-01-2006-2006/default_p001c003_it.htm
VARIE
29/11/2010, Bruxelles - Il rapporto del francese Yannick Jadot (Verdi), approvato dal Parlamento
Europeo in sessione plenaria, invita l'Unione Europea a modificare le sue politiche commerciali in
modo da tenere conto del loro impatto sul clima. Nella risoluzione, il Parlamento ha quindi chiesto alla
Commissione di rilanciare le discussioni, in seno all'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC),
sui procedimenti e metodi di produzione, ovvero sulla possibilità di discriminare i prodotti in funzione
della loro impronta ecologica. Inoltre, il Parlamento invita l'OMC a riformare le regole in materia di
antidumping, per includervi la questione del giusto prezzo per l'ambiente ed evitare quindi che paesi
non virtuosi in materia climatica dispongano di vantaggi concorrenziali. Ancora, il Parlamento chiede
che sia realizzata l'impronta di carbonio per tutte le politiche commerciali e che, in caso di impronta
negativa per il clima, siano obbligatoriamente prese delle misure compensative, soprattutto in materia
di cooperazione tecnologica. Prendendo atto che la lotta contro i cambiamenti climatici è un fattore di
competitività dell'Europa e che pochi settori industriali sono veramente sensibili ai rischi delle perdite
di carbonio, i deputati chiedono alla Commissione di identificare meglio questi settori e di ricorrere a
strumenti come un meccanismo di regolazione delle frontiere insieme all'asta delle quote di CO2.
Infine, il Parlamento invita ancora la Commissione a proporre rapidamente un calendario per
l'eliminazione delle sovvenzioni UE ai produttori di energia fossile e auspica che, nel G20, l'UE
prenderà la posizione di leadership su questi argomenti.
Risoluzione del Parlamento Europeo per una più forte coerenza climatica:
Agence Europe, Bollettino Europeo Quotidiano 10265 del 27/11/2010
BANDI
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — EACEA/34/10 - MEDIA 2007 —
Promozione e accesso al mercato
Scadenza: 8 Dicembre 2010 e 1 Giugno 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:275:0007:0009:EN:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — HOME/2010/ERFX/CA
Fondo Europeo per i rifugiati - Azioni Comunitarie 2010
Scadenza: 14 dicembre 2010
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:287:0013:0013:EN:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — EACEA/24/10
Sostegno del programma Jean Monnet alle associazioni europee attive a livello europeo nel campo
dell'istruzione, della formazione e dell'integrazione europea.
Scadenza: 15 dicembre 2010
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:287:0008:0012:EN:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — INVITO A MANIFESTARE INTERESSE
Programma ESPON 2013
Apertura: Gennaio 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:323:0023:0023:EN:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — EACEA/27/10 - MEDIA 2007 —
Sviluppo, distribuzione, promozione e formazione
Scadenza: 10 Gennaio 2011, 6 Giugno 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:304:0010:0012:EN:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — Programma di lavoro «Persone» 2011 del Settimo
Programma Quadro della Commissione Europea per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e la
dimostrazione
Scadenza: 12 Gennaio 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:261:0006:0006:IT:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — DG ENTR ENT-SAT-10/5010
Sistema di attribuzione del premio GALILEO-EGNOS
Scadenza: 15 Gennaio 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:292:0023:0024:EN:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — DG ENTR ENT-SAT-10/5011
Supporto ad attività internazionali: centri di informazione, assistenza e formazione.
Scadenza: 15 Gennaio 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:292:0025:0025:EN:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — Programmi di lavoro 2011 e 2012 del Settimo Programma
Quadro della Commissione Europea per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e la dimostrazione
Scadenza: 18 Gennaio 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:261:0007:0007:IT:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — IMI-JU-2010
Iniziative Tecnologiche Congiunte
Scadenza: 18 Gennaio 2011
http://cordis.europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=UserSite.FP7DetailsCallPage&call_id=387
INVITO A MANIFESTARE INTERESSE — Sistema di Supporto alla Conoscenza
Scadenza: 21 Gennaio 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:318:0008:0008:EN:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — EAC/49/10
Programma di apprendimento permanente (LLP)
Scadenze: varie (da Gennaio a Ottobre 2011)
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:290:0013:0014:EN:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — EACEA/32/10- Tempus IV —
Riforma dell'istruzione superiore attraverso la cooperazione internazionale delle università
Scadenza: 15 Febbraio 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:278:0018:0021:EN:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — FP7-PEOPLE-2011-COFUND
Cofinanziamento Marie Curie per programmi regionali, nazionali ed internazionali
Scadenza: 17 Febbraio 2011
http://cordis.europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=UserSite.FP7DetailsCallPage&call_id=381
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — FP7-PEOPLE-2011-CIG
Sovvenzioni di integrazione alla carriera Marie Curie
Scadenza: 8 Marzo 2011
http://cordis.europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=UserSite.FP7DetailsCallPage&call_id=379
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — Programma di lavoro "Idee" 2011 del Settimo Programma
Quadro della Commissione Europea per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e la dimostrazione
Scadenza: 10 Marzo 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:298:0009:0009:EN:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — FP7-PEOPLE-2011-IRSES
Schema di Scambi internazionali di ricercatori Marie Curie
Scadenza: 17 Marzo 2011
http://cordis.europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=UserSite.FP7DetailsCallPage&call_id=382
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — Programma di paternariato Canada-EU per la cooperazione
nell'educazione superiore, la formazione e gli scambi culturali per i giovani
Scadenza: 31 Marzo 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:323:0020:0022:EN:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — EACEA/29/10
MEDIA 2007 — Sostegno alla distribuzione transnazionale di film europei — Sistema «selettivo» 2011
Scadenza: 1 Aprile, 1 Luglio 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:259:0011:0012:IT:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — EACEA/25/10 — Media 2007 — Sviluppo, distribuzione,
promozione e formazione — Sostegno allo sviluppo di progetti di produzione — Fiction, documentari di
creazione e opere di animazione — Progetti individuali, Slate Funding e Slate Funding 2nd stage
Scadenza: 11 Aprile 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:262:0016:0018:IT:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — EACEA/26/10 – Media 2007 —
Sviluppo, distribuzione, promozione e formazione
Supporto per lo sviluppo di opere interattive online e offline
Scadenza: 11 Aprile 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:262:0019:0021:IT:PDF
Invito a manifestare interesse: selezione di esperti indipendenti per il programma «internet piu' sicuro»
(2009-2013)
Scadenza: 31 Dicembre 2013
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2009:130:0005:0005:IT:PDF
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