per un polo industriale di sviluppo nel mezzogiorno d`italia
Transcript
per un polo industriale di sviluppo nel mezzogiorno d`italia
PER UN POLO INDUSTRIALE DI SVILUPPO NEL MEZZOGIORNO D'ITALIA Il 12 febbraio u. s, quaranta rappresentanti di Puglia e Lucania; accompagnati dal ministro Codacci - Pisanelli, presidente del Centro Studi e Informazioni sulle Comunità Europee, si sono recati nel Belgio, per una serie di incontri nell'ambito della C.E.C.A. e della C.E.E., al fine di creare un polo di sviluppo industriale in quelle regioni. Della delegazione di Capitanata ha fatto parte anche l'avv. Gabriele Consiglio che, prima di lasciare Foggia, ha reso le seguenti dichiarazioni a « Il Popolo Dauno »: « Ho deciso di accompagnarmi con il mio assessore alle Pubbliche Relazioni, avv. Capobianco, in questa missione di lavoro a Bruxelles e a Lussemburgo, in rappresentanza dell'Amministrazione Provinciale di Foggia, in considerazione dell'estremo interesse che il nostro ente può e deve esprimere in ordine al problema dello sviluppo industriale della Capitanata. « Oggetto dell'incontro è esattamente questo: "Polo industriale di sviluppo nel Mezzogiorno d'Italia ". Posso dire che vi sarà una prima riunione di lavoro presso l'Alta Autorità della CECA a Lussemburgo sui problemi della politica regionale di sviluppo. Ch'io sappia in questo primo contatto si discuterà, particolarmente, del settore siderurgico e, allo stato, non ho idea di come la nostra provincia possa positivamente e concretamente inserirsi in un'organica visione regionale in questo settore. A Bruxelles, invece, fra gli altri contatti, è prevista una visita alla Banca Europea per gli investimenti, per discutere la possibilità d'interventi della Banca stessa nel Mezzogiorno d'Italia. « Come si vede la nostra provincia non può rimanere assente di fronte ad iniziative a cosí alto livello. E' certo che, in vista dei piani regionali di sviluppo, non può prescindersi da tutto ciò che in fatto di programmazioni si va elaborando nell'ambito del MEC. « Personalmente sono contrario alla tendenza, che, purtroppo, va già manifestandosi, di impostare i piani di sviluppo in ambiti settoriali, comunali o provinciali, perché sono fermamente convinto che tali piani possano seriamente enuclearsi soltanto a livello regionale e per zone omogene. Tuttavia, intendiamoci bene, ciò non toglie che la Provincia non si preoccupi di affrontare tutti gli elementi di studio di indagini e di ricerche che intanto serviranno a dare a noi stessi un'esatta fotografia dell'economia della Daunia e che domani costituiranno il presupposto per la formulazione e la esecuzione dei piani regionali di sviluppo. « In proposito, posso aggiungere che la nostra provincia sta rapidamente accelerando i tempi tecnici ed amministrativi per la realizzazione del Nucleo di Sviluppo Industriale. Il che costituirà un primo e decisivo passo nella politica di sviluppo. Ma non vi è dubbio che non solo a Foggia, ma anche in altre zone della Capitanata, dovranno sorgere nuclei satelliti, onde estendere il processo di trasformazione industriale in maniera piú adeguata alle nostre esigenze, il che significa che dobbiamo proporci, sin da ora, una volta realizzato il nucleo di Foggia, l'obiettivo di ottenere anche per la Daunia il riconoscimento dell'e area industriale ». « Il problema è di scottante attualità e ci rende profondamente responsabile non soltanto di fronte al processo di trasformazione industriale, ma di fronte all'aspetto assai piú vasto di tutto lo sviluppo economico e sociale della Daunia. Queste non sono conclusioni d'ordine politico-amministrativo, ma esprimono la sintesi degli studi e dei lavori rassegnati dai tecnici. « Parto per il Belgio con la piú viva speranza che in seno alla CECA ed alla CEE 69 possiamo incontrare la migliore comprensione e solidarietà per le esigenze della nostra regione e di quella lucana ». Numerosi, ed alcuni rilevanti, sono stati gli interventi dei nostri corregionali. Per Foggia, hanno parlato il presidente dell'Amministrazione Provinciale avv. Consiglio, il quale ha instistito sulla necessità di estendere a tutta la Capitanata la zona d'influenza del polo di sviluppo industriale; gli assessori comunali Giuffreda e Imbimbo; il commissario governativo del Consorzio di Bonifica, prof. Nobili, con il segretario generale prof. Curatolo, i dirigenti dott. Rotella e ing. Salvatori; l'assessore provinciale avv. Capobianco. Del gruppo barese hanno parlato il v. sindaco Formica; il provveditore agli Studi prof. Cassano sulla qualificazione tecnica e sul finanziamento alle scuole prefabbricate; l'assessore comunale Trisorio-Liuzzi sul finanziamento dei servizi pubblici municipalizzati attraverso la Banca Europea; il dott. Donatelli che ha trattato delle sovvenzioni all'edilizia popolare; il dott. Primiano Lasorsa, segretario generale della Camera di Commercio; il dott. Milella, direttore delle Acciaierie Pugliesi e l'assessore provinciale avv. Ventura che ha posto vari quesiti in materia di credito industriale. Per il gruppo brindisino, sono intervenuti il sindaco Bruno, l'avv. Palma v. presidente dell'Amministrazione provinciale, il dott. Montagna direttore della Associazione Industriali ; l'avv. De Guido presidente del Consorzio del Porto. Di Taranto erano presenti il sindaco ing. Spallitta e il segretario generale dell'Amministrazione provinciale, prof. Guernieri, i quali sono intervenuti nella discussione. Di leccesi, dopo la forzata rinunzia dell'avv. Vergine, soltanto il consigliere provinciale doti. Gorgone. Ma l'intero Salento è stato autorevolmente rappresentato dal ministro Codacci-Pisanelli, al quale ha rivolto parole di viva amicizia il sen. Caron, che ha anche lodato l'attività del « Centro studi » di Bari e il dinamismo del suo vice presidente Marrone. Questi ha preso la parola per ringraziare il presidente della B.E.I. prof. Formentini, al quale ha illustrato fra l'altro le varie inziative di collegamento tra la Puglia e le Comunità europee attualmente in preparazione al « Centro ». Per il gruppo materano hanno parlato il presidente della Camera di Commercio comm. Annunziata, che si è occupato dello sviluppo del « polo » in relazione agli impianti di Ferrandina, e il Consigliere provinciale D'Amelio. 70