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SENEGAL
SENEGAL
1° giorno
Italia-Dakar
Arrivo a Dakar. Trasferimento in hotel. Tempo a disposizione. Cena e pernottamento in hotel.
2° giorno
Dakar-deserto di Lampoul
Dakar, capitale del Senegal, è oggi una vivace metropoli africana che conta più di un milione di
abitanti. Fu “la capitale” intellettuale e culturale dell’Africa Occidentale Francese, e di quell’epoca
mantiene il palazzo della presidenza ed il museo dell’Institut Francais d’Afrique Noire, ospitato in
un edificio in bello stile coloniale. Il museo accoglie un’importante raccolta di oggetti d’arte
Africana, provenienti da tutto il continente. Dopo il pranzo si parte verso il deserto di Lampoul. Lo
affronteremo con un veicolo 4x4 che ci attende ai limiti delle dune. Cena e pernottamento al campo,
in tende confortevoli con letti e bagno privato.
3° giorno
Saint Louis
Trasferimento verso Saint Louis, una cittadina dal fascino particolare, pittoresca e caotica. Per la
sua storia, le sue viuzze coloniali, la posizione sulle foci del fiume Senegal è stata eletta a far parte,
nel 2000, del Patrimonio dell’Umanità. Si andrà alla scoperta di Saint Louis in calesse, il mezzo
migliore per scoprire la città e la zona del porto, dove i pescatori mettono ad essiccare buona parte
del pescato notturno su impalcature di legno, cospargendolo di sale. Pranzo in ristorante tipico.
Cena e pernottamento presso lo storico “Hotel de la Poste” dove pernottavano i piloti
dell’Aeropostale, e tra loro St.Exupery, il celebre autore de “Il piccolo Principe”.
4° giorno
Parco di Djoudj e deserto del Ferlo
Ci si dirige verso nord per scoprire un isolato ecosistema: il Parco di Djoudj, “paradiso umido” ai
confini del deserto composto da centinaia di chilometri parzialmente inondati, abitato da oltre un
milione di uccelli sia stanziali che migratori, che qui nidificano. Il Santuario nazionale degli uccelli di
Djoudj ospita circa 400 specie di volatili, ma i più numerosi sono pellicani e fenicotteri. Dopo il
pranzo si prosegue verso il deserto del Ferlo, abbandonando la strada asfaltata e spingendosi verso
le steppe dove nomadizzano le grandi mandrie di zebù dei nomadi Peul. I Peul sono i più grandi
allevatori dell’Africa Occidentale e la principale etnia delle savane, dal Senegal al Tchad. Eredi di
una storia millenaria ancora poco conosciuta, si dividono in numerose tribù sia nomadi che
sedentarie; possiedono una grande diversità di tradizioni ma si riconoscono tutti nel comune culto
della bellezza, che peraltro ben si addice ai loro fini lineamenti nilotici. Una guida locale ci
accompagnerà a visitare alcuni villaggi nei dintorni e potremmo assistere al rientro degli armenti. Chi
è interessato può… partecipare alla mungitura! Cena e pernottamento in un campo composto da
semplici capanne, gestito dalla comunità locale (camere con letto e zanzariere).
5° giorno
la confraternita Tuba
L’arrivo di un gruppo di viaggiatori occidentali è un avvenimento inconsueto presso la città sacra di
Tuba, dove scopriremo il senso di ospitalità che caratterizza le grandi confraternite dell’Islam
Africano. A Tuba abitano circa 500.000 seguaci della confraternita dei Mouridi, la città sacra è uno
“stato nello stato”, l’autorità suprema è il Califfo discendente del fondatore Sufi Amhadou Bàmba
Mbake. Durante la loro festa, si stima che la città sacra venga visitata da milioni di pellegrini. Una
cosa è certa: la grande importanza sociale ed economica dei Mouridi, il loro attaccamento a una
visione pacifica dell’Islam, la loro “africanità” sono il vero bastione che ha difeso e difende il
Senegal dalla penetrazione di forme estremiste di questa religione. Tuba è una città sacra,
occorrerà quindi seguire alcune semplici regole: durante la visita non è possibile fumare, portare
vestiti provocanti, bere alcool ed ascoltare musica. Rispettando queste regole saremo molto ben
accolti. I Mouridi sono fieri della loro città ed apprezzano il nostro interesse a visitarla. In seguito
raggiungiamo il Lago Rosa noto anche come Lac Retba, un lago salato poco profondo e circondato
da dune. Le sue acque sono dieci volte più salate di quello dell’oceano ed è proprio a causa
dell’alta concentrazione salina che, in alcuni giorni, le acque del lago sembrano tingersi di rosa!
Ogni giorno più di 600 lavoratori raccolgono il sale a piedi o con piroghe, utilizzando metodi
tradizionali. Per chi lo desiderasse c’è possibilità di fare un bagno, o meglio di galleggiare, sulle
acque del lago. Pranzo in ristorante, cena e pernottamento presso l’affascinante hotel Le Traza,
con ristorante all’aperto che si affaccia sul lago, stanze con aria condizionata e bagni privati.
6° giorno
a Dakar lungo la costa
Il mattino siamo pronti per una spettacolare escursione in 4x4 lungo la spiaggia, correndo per
chilometri tra sabbia e oceano fino a raggiungere il più grande villaggio di pescatori del Senegal. Più
di 4500 piroghe arrivano a riva con il pescato del giorno! Lasciamo i nostri veicoli per spostarci con
un mezzo di trasporto meno invadente ma divertente: un carretto trainato dall’asino che ci porta ad
incontrare i pescatori che vendono le merci al mercato locale, gestito da donne. Incontreremo anche
gli artigiani che dipingono le grandi piroghe con colori molto vivaci e brillanti, ritraendo anche il
“santo protettore locale” che funge da ultima magica benedizione prima di affrontare l’oceano… In
seguito affitteremo un taxi locale per raggiungere Dakar e visitare il “Village des Arts”, dove
curiosare tra 52 ateliers di artisti delle varie discipline di arte visiva: pittura, scultura, ceramica,
fotografia, video installazioni etc.. Il Village è davvero il luogo migliore per incontrare gli artisti più
noti ma anche i giovani talenti della scena senegalese, molto vivace e promettente. Arrivo al porto di
Dakar per imbarcarci sulla motonave “Aline Sitoe Diatta” che collega la capitale del Senegal alla
Casamance , la regione a sud del Paese. La traversata dura una notte. Cena e pernottamento a
bordo in cabine con aria condizionata e bagni privati; ogni cabina ospita 4 passeggeri.
7° giorno
La Casamance fuori dai sentieri battuti
All’alba la nave entrerà nel grande estuario del fiume Casamance. Nella luce rosata i pescatori in
piroga ritireranno le reti, mentre i delfini ci seguiranno festosi. Intorno a noi scopriremo un nuovo
panorama, quello lussureggiante dei grandi alberi africani e delle foreste sacre dove con l’animismo
sopravvivono le forme più autoctone ed originali di religiosità di questo continente. Sbarcheremo a
Carabane Island e a bordo di una imbarcazione locale attraverseremo un intricato labirinto di
mangrovie e lagune per raggiungere una piccola isola dove parteciperemo alle “Essipati”, gioiose
danze delle donne Diola. Il pranzo verrà servito in un ristorante locale e sarà a base di fantastiche
ostriche alla griglia e formaggio di capra. Una volta ritornati sulla terraferma raggiungeremo in
minibus Cap Skirring, o più semplicemente “Cap”, destinazione ormai molto cool per le sue
eccellenti spiagge. Avremo tempo libero per relax lungo le spiagge selvagge del nostro accogliente
hotel. Cena e pernottamento all’Hotel La Pailotte in confortevoli bungalow nascosti nella
lussureggiante vegetazione e di fronte all’oceano, con aria condizionata e bagni privati.
8° giorno
Casamance-Ziguinchor
Visita alle bellissime case fortificate d’argilla dei Diola, un bell’esempio di “architettura sculturale
africana” che riflette il concetto di difesa tipico delle società tribali, egualitarie ed acefale. Le case a
impluvio, con una grande apertura nel centro del tetto, sono vere costruzioni fortificate, dove regna
l’armonia delle forme e la fusione dei materiali tradizionali: legno e argilla. Ci riceverà il monarca di
uno dei più antichi reami della Casamance. Sua Maestà appartiene alla categoria più tradizionale
dei Re africani, ossia è capo politico della comunità ma anche leader magico-religioso, “grande
sacerdote” che unisce poteri politici a poteri spirituali. Dopo il pranzo seguiremo una pista che ci
condurrà ad un grazioso villaggio dove incontreremo le maschere che lasciano la foresta sacra
(dove solo gli iniziati sono ammessi) per danzare davanti ad un pubblico entusiasta. Le maschere
fanno parte della cultura animista e tradizionale dei Diola e Malinka, tutti le rispettano e ne hanno
soggezione in quanto incarnano gli Spiriti che assolvono un ruolo importante nel risolvere le dispute
tra i vari villaggi. In serata arrivo a Ziguinchor. Pernottamento al Kadiandoumange Hotel, sulla
sponda del fiume, in camere con aria condizionata e bagni privati.
9° giorno
Isola di Goré
Trasferimento in aeroporto ed imbarco per lo spettacolare volo che sorvolando estuari e costa
atlantica porta a Dakar. Trasferimento al porto per imbarcarci sul traghetto che ci condurrà all’isola
di Goré. L’isola, di fronte a Dakar, fu punto di raccolta degli schiavi destinati alle Americhe. Di
quell’epoca buia conserva ancora numerose vestigia. La più nota ed emozionalmente coinvolgente
è la “maison des esclaves”, dalla cui “porta del non ritorno”, affacciata al mare gli schiavi uscivano
per essere imbarcati sulle navi che li portavano ad una nuova vita, seppur tremenda. Quelli che
erano considerati troppo deboli per affrontare la traversata venivano direttamente buttati a mare.
Una realtà terribile che non va dimenticata. Oggi Goré ha assunto una nuova dimensione: grazie al
suo clima sempre rinfrescato dalla brezza marina, alla storia, alla ben conservata architettura
dell’epoca, ai numerosi e simpatici ristorantini, alle colorate boutiques, ha saputo trasformarsi in
apprezzata meta di escursione per locali e stranieri. Pranzo in ristorante. Il traghetto ci riporterà a
Dakar. Tempo a disposizione. Cena libera. Imbarco sul volo di rientro.
10° giorno
Italia
Arrivo a destinazione finale.
N.B. La recettività alberghiera è scarsa. In caso di indisponibilità di camere negli hotel previsti sarà
necessario ricorrere ad altre strutture, il più possibile simili. Per la stessa ragione in qualche caso
potrebbe non essere garantita la camera singola.
POSSIBILITA’ DI ESTENSIONE BALNEARE.
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