intervento di Stefano Sacchi

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intervento di Stefano Sacchi
Jobs act: una nuova riforma per il mercato del lavoro
La riforma degli ammortizzatori sociali in costanza di
rapporto di lavoro
TSM, Trento, 30 ottobre 2015
Stefano Sacchi
Università degli Studi di Milano
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
[email protected]
STEFANO SACCHI 2015
La riforma degli ammortizzatori sociali
 Dlgs 22/2015 (marzo 2015): riforma prestazioni di
disoccupazione
 Dlgs 23/2015 (marzo 2015): riforma contratto a tempo
indeterminato
 Dlgs 80/2015 (giugno 2015): misure di conciliazione vita e
lavoro
 Dlgs 81/2015 (giugno 2015): revisione disciplina dei contratti di
lavoro
 Dlgs 148/2015 (settembre 2015): riforma delle integrazioni
salariali
 Dlgs 149/2015 (settembre 2015): riforma attività ispettiva
 Dlgs 150/2015 (settembre 2015): riforma politiche attive e
introduzione ANPAL
 Dlgs 151/2015 (settembre 2015): semplificazioni normative
STEFANO SACCHI 2015
La riforma degli ammortizzatori sociali nel Jobs
Act del governo Renzi
• Rafforzare le tutele per il lavoratore
• Ricalibrare le tutele dal posto di lavoro al lavoratore
• Tutelare le transizioni tra stati occupazionali
• Rafforzare i sussidi di disoccupazione
– Estendere copertura, inclusività e durate (legate a storia
contributiva)
– Introdurre schema dopo sussidio assicurativo
• Razionalizzare le integrazioni salariali
– Funzione originaria di mantenimento del capitale umano
– Estensione della copertura delle integrazioni
STEFANO SACCHI 2015
Dlgs 22/2015
• Tre nuove prestazioni di sostegno al reddito:
• NASpI – Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per
l’Impiego
• ASDI – Assegno di Disoccupazione
• (solo per il 2015: DIS-COLL – Indennità di
disoccupazione per i cococo e i cocopro)
STEFANO SACCHI 2015
NASpI: neutralizzazione al fine dei requisiti
• Vengono considerati neutri al fine del raggiungimento
dei requisiti contributivo e lavorativo, i periodi per:
 malattia e infortunio
 cassa integrazione ordinaria e straordinaria a zero ore, contratti
di solidarietà a zero ore
 cassa integrazione in deroga a zero ore
 periodo disponibilità lavoratori in somministrazione a tempo
indeterminato
 assenze per permessi parenti disabili
 aspettativa sindacale
• Di conseguenza, i periodi nei quali rintracciare il
requisito (4 anni e 12 mesi, rispettivamente) si
espandono
STEFANO SACCHI 2015
NASpI: regole di condizionalità
Mancata
presentazione a
convocazioni
del CpI o
appuntamenti
previsti nel
patto di servizio
Mancata
partecipazione
a iniziative di
orientamento
Mancata
Rifiuto
partecipazione offerta
a iniziative di
congrua
formazione o
riqualificazione
Prima volta
Decurtazione
25% di una
mensilità
Decurtazione
25% di una
mensilità
Decurtazione di
una mensilità
Seconda
volta
Decurtazione di
una mensilità
Decurtazione di
una mensilità
Decadenza
Terza volta
Decadenza
Decadenza
–
Decadenza
–
–
STEFANO SACCHI 2015
NASpI: incentivi alla rioccupazione
• Incentivi all’autoimprenditorialità resi strutturali
– Liquidazione anticipata in unica soluzione trattamento non
ancora erogato, per avviare attività lavorativa autonoma o
impresa individuale o sottoscrizione quota capitale cooperativa
• Conferma compatibilità con lavoro autonomo ed
estensione a lavoro subordinato
– Entro soglia esenzione reddito, possibile cumulo con reddito da
lavoro con income disregard del 20%
– Oltre soglia esenzione, sospensione per contratto lavoro
subordinato sino a sei mesi
• Incentivi all’assunzione
– 20% della NASpI residua per imprenditore che assume
beneficiario NASpI con contratto a tempo pieno e indeterminato
[30% al fondo politiche attive]
STEFANO SACCHI 2015
NASpI: inclusione per tipo di contratto
APPRENDISTA
TEMPO
DETERMINATO
TEMPO
INDETERMINATO
SOMMINISTRATO
STAGIONALE
TOTALE
% media di copertura della prestazione
ASpI+MiniASpI
NASpI
Differenza
92,5%
93,6%
1,10%
85,1%
89,4%
4,30%
98,1%
84,0%
82,3%
95,9%
98,8%
88,6%
89,6%
97,2%
0,70%
4,60%
7,30%
1,30%
Elaborazioni: S. Sacchi – G. Santoro su esposti al rischio 2015
STEFANO SACCHI 2015
NASpI: effetto tetto contribuzione figurativa
Totale
Sopra tetto
retribuzione
media
retribuzione
media
% del totale
APPRENDISTA
TEMPO
DETERMINATO
TEMPO
INDETERMINATO
1265
2156
7,6%
1551
2237
28,4%
1472
2402
24,5%
SOMMINISTRATO
1633
2127
31,6%
STAGIONALE
1604
2234
27,3%
TOTALE
1527
2298
26,3%
Elaborazioni: S. Sacchi – G. Santoro su percettori sussidi ASpI e miniASpI 2013
STEFANO SACCHI 2015
NASpI: chi vince chi perde
(rispetto ad ASpI e MiniASpI)
Elaborazioni: S. Sacchi – G. Santoro su percettori sussidi ASpI e miniASpI 2013
“allungare” = durata teorica NASpI superiore almeno di un mese rispetto
alla durata teorica ASpI o miniASpI
“accorciare” = durata teorica NASpI inferiore almeno di un mese rispetto
alla durata teorica ASpI o mini ASpI
STEFANO SACCHI 2015
NASpI: chi vince chi perde
(confronto sui soli beneficiari di ASpI)
Elaborazioni: S. Sacchi – G. Santoro su percettori sussidi ASpI e miniASpI 2013
“allungare” = durata teorica NASpI superiore almeno di un mese rispetto
alla durata teorica ASpI
“accorciare” = durata teorica NASpI inferiore almeno di un mese rispetto
alla durata teorica ASpI
STEFANO SACCHI 2015
NASpI: terza circolare INPS
• Prossima pubblicazione di una nuova circolare INPS
• Chiarimenti, integrazioni e rettifiche relativamente a vari
aspetti, inclusi:
– Calcolo contribuzione che ha già dato luogo a prestazioni DS e
ASpI nel quadriennio
– Lavoro domestico e giornate di lavoro effettivo
STEFANO SACCHI 2015
ASDI: che cosa è
• Una misura europea finora assente in Italia
• Rivolto a chi finisce la NASpI senza avere trovato lavoro
ed è in condizione di bisogno
• Soggetto al nuovo ISEE e a un progetto personalizzato
con i servizi per l’impiego
• Sostegno al reddito per 6 mesi, dà il 75% della NASpI
precedente con il limite dell’assegno sociale
STEFANO SACCHI 2015
ASDI: Regole attuative
• Beneficiari: disoccupati con figli minori + disoccupati
ultra55enni
• Soglia ISEE: 5.000€
• Incremento prestazione base per tenere conto dei carichi
familiari
• Previsione di un minimo pari all’importo del SIA
• Regole di condizionalità
STEFANO SACCHI 2015
ASDI: regole di condizionalità
Mancata
presentazione a
convocazioni
del CpI o
appuntamenti
previsti nel
patto di servizio
Mancata
partecipazione
a iniziative di
orientamento
Mancata
Rifiuto
partecipazione offerta
a iniziative di
congrua
formazione o
riqualificazione
Prima volta
Decurtazione
25% di una
mensilità
(salvaguardia
carichi familiari)
Decurtazione di
una mensilità
(salvaguardia
CF)
Decadenza
Seconda
volta
Decurtazione di
una mensilità
(salvaguardia
CF)
Decadenza
Terza volta
Decadenza
-
Decadenza
-
–
–
–
STEFANO SACCHI 2015
Legge di stabilità 2016
• Intervento massiccio e strutturale contro la povertà, in
primo luogo delle famiglie con figli minori
• 600 milioni di € aggiuntivi nel 2016 (+ 100 milioni
attraverso il fondo contro la povertà educativa)
• 1 miliardo di € all’anno aggiuntivo strutturale dal 2017
• Fondo contro la povertà educativa: 100 milioni/anno dal
governo, 33 dalle fondazioni bancarie per il 2016, 2017,
2018
• Ddl delega collegato alla legge di stabilità
STEFANO SACCHI 2015
Risorse contro la povertà nel 2016
• Nuovi: 600 milioni (220 all’ASDI, 380 al SIA)
• Vecchi:
– 200 milioni Carta acquisti (250 strutturali – 50 che per il 2016
vanno al SIA)
– 370 milioni SIA (sperimentazioni non avviate)
– 380 milioni ASDI (200 dal dlgs 22/2015, 180 dal dlgs 148/2015)
– 54 indennità una tantum cocopro
• Totale: 1,6 miliardi per il 2016, di cui:
– 600 milioni ASDI
– 200 milioni Carta acquisti
– 800 milioni SIA
• 133 milioni (100 Stato, 33 Fob) Fondo povertà educativa
 Gran totale: 1,7 miliardi contro la povertà nel 2016
STEFANO SACCHI 2015
Risorse contro la povertà dal 2017
• Nuovi: 1 miliardo
• Vecchi:
– 250 milioni Carta acquisti
– 200 milioni ASDI (27 nel 2017, 170 nel 2018, 200/anno dal 2019)
– 54 indennità una tantum cocopro
• Nel 2017: 1,6 miliardi + Fondo povertà educativa = 1,7
• Nel 2018: 1,5 miliardi + Fondo povertà educativa = 1,6
 A regime: 1,5 miliardi a regime per finanziare strumento
unico
 Delega al governo da esercitare entro 5 mesi per
introduzione strumento unico e riordino assistenza
SUSSIDI DI
DISOCCUPAZIONE
STEFANO SACCHI 2015
Verso un sistema moderno di
sostegno al reddito
NASPI
Assegno di Disoccupazione ASDI (basato
sull’ISEE)
IN FUTURO
Reddito di inclusione sociale
contro povertà assoluta
FRA, SPA, AT, UK, FIN
Sistema integrato di
assistenza sociale per abili
al lavoro
GER
STEFANO SACCHI 2015
Imprese soggette a integrazioni salariali
prima della riforma del dlgs n. 148 del 2015
• CIGO: imprese industriali (tutte)
• CIGO edilizia: imprese edili (tutte)
• CIGS: imprese industriali e loro indotto sopra i 15 dipendenti,
commercio e turismo sopra i 50, altre imprese e altri datori
• Per datori di lavoro sopra i 15 dipendenti senza CIGO o CIGS,
obbligo introdotto dalla legge 92/2012 di aderire a un FONDO
DI SOLIDARIETA’, bilaterale cioè promosso dalle parti sociali
nel settore di attività del datore, oppure residuale, costituito
presso l’INPS, per i settori nei quali non sono stati costituiti
fondi bilaterali. I fondi di solidarietà erogano integrazioni
salariali, ma devono mantenere il pareggio di bilancio, cioè
sostentarsi esclusivamente in base ai contributi di datori e
lavoratori
STEFANO SACCHI 2015
Fondi di solidarietà prima della riforma
• Fondi bilaterali preesistenti adeguati (credito, assicurazioni, ...):
tutti senza limite dimensionale
• Fondi bilaterali costituiti dopo legge 92/2012: tutti senza limite
dimensionale esclusi trasporto pubblico locale e marittimi
(>15). Imprese pagano, ma ancora non avviati.
• Fondo residuale per settori che non hanno costituito proprio
fondo (quali commercio, terziario): sopra i 15, pagano 0,50%.
Imprese pagano, ma il Fondo ancora non è avviato
• Fondi bilaterali alternativi (artigianato, somministrazione).
Senza limiti dimensionali. Problema adeguatezza del fondo
dell’artigianato (0,20% nominale non reale, no prestazioni vere
e proprie)
STEFANO SACCHI 2015
Il dlgs n. 148 del 2015: obiettivi
• Semplificare il quadro normativo
• Estendere il sistema di sostegno al reddito e avviare il
sistema dei fondi di solidarietà
• Razionalizzare la cassa integrazione
• Mettere a regime le misure del Jobs Act già introdotte in
modo sperimentale
STEFANO SACCHI 2015
Semplificazione
• Unico testo normativo per:
– Cassa integrazione ordinaria (CIGO) e straordinaria (CIGS)
– Contratti di solidarietà (CDS)
– Contratti di solidarietà espansiva
– Fondi di solidarietà
 Abrogazione norme stratificate dal 1945 a oggi
STEFANO SACCHI 2015
Riforma degli ammortizzatori sociali
 Tutele in costanza di rapporto di lavoro (integrazioni
salariali):
 Sistema della cassa integrazione
 Sistema dei fondi di solidarietà
 Regole comuni, pavimento di tutele comuni a tutti
STEFANO SACCHI 2015
Integrazioni salariali: dipendenti privati
• 5 milioni coperti da CIGO, CIGS o CIGO+CIGS
• 5,7 milioni coperti dai Fondi di solidarietà
 10,7 milioni di lavoratori coperti
• 1,5 milioni occupati da datori troppo piccoli
STEFANO SACCHI 2015
Ammortizzatori sociali: inclusione
• Inclusione nei Fondi di solidarietà di tutti i datori di
lavoro sopra i 5 dipendenti
 Inclusione di 150.000 nuovi datori di lavoro
• Inclusione degli apprendisti nella CIG e nei Fondi
(apprendistato professionalizzante)
 Estensione delle tutele a 1.400.000 lavoratori
STEFANO SACCHI 2015
Fondi di solidarietà
• Inclusione di tutte le aziende con oltre 5 dipendenti:
adeguamento dei fondi entro 31/12/2015
• Fondi bilaterali: tutto uguale, con più possibilità
• Fondi bilaterali alternativi: rafforzamento tutele e quadro
normativo certo
• Fondo residuale (commercio e servizi): estensione e
rafforzamento tutele nel FIS – Fondo di integrazione
salariale
 Prestazioni e contributi figurativi integralmente coperti
dai contributi ai Fondi: nessun aggravio per la finanza
pubblica
STEFANO SACCHI 2015
Strumenti dei Fondi di solidarietà
• Assegno ordinario (come la Cassa integrazione)
• Per FIS (e, opzionale, i fondi bilaterali alternativi):
Assegno di solidarietà (come i Contratti di solidarietà)
STEFANO SACCHI 2015
Assegno ordinario
• Causali previste da normativa CIGO e CIGS
• Importo almeno pari all’integrazione salariale
• Durata massima non inferiore a 13 settimane in un biennio
mobile, non superiore a durata integrazioni salariali secondo la
causale invocata, nel rispetto limite complessivo
• Domanda di accesso può essere presentata non prima di 30
giorni dalla sospensione o integrazione programmata. Se
presentata dopo l’avvio, non oltre 15 giorni da questo
• Norma di chiusura, utilizzo regole CIGO ove compatibili (es.
per raccordo con infortuni, maternità, ecc.)
STEFANO SACCHI 2015
Fondi bilaterali: cosa cambia
• Più possibilità: possibili durate prestazioni pari a quelle della
causale invocate, inclusa la CIGS
• Regole uniformate a quelle della Cassa integrazione, ma
importi assegno ordinario derogabili in melius
• CdS possibili attraverso la causale di CdS della CIGS
• Requisiti di professionalità e assenza conflitto interesse
amministratori Fondo
• Possono offrire (già previsto dalla l. 92/2012) tutele ulteriori:
integrative dei sussidi di disoccupazione, scivoli verso il
pensionamento, formazione dei lavoratori
STEFANO SACCHI 2015
Fondi bilaterali alternativi: cosa cambia
• Sono esplicitamente riconosciuti dalla normativa per i soli
settori dell’artigianato e della somministrazione, nei quali vi
era consolidata esperienza di bilateralità
• Devono offrire almeno una di queste due tutele:
 Assegno ordinario, con durata massima non inferiore a 3 mesi
nel biennio
 Assegno di solidarietà, con durata massima non inferiore a 6
mesi nel biennio
• Possono offrire tutele ulteriori: integrazione dei sussidi di
disoccupazione e scivoli verso il pensionamento (formazione
già prevista dalla tradizione di bilateralità in tali settori)
STEFANO SACCHI 2015
Fondi bilaterali alternativi
• Fondo bilaterale dell’artigianato: aliquota contributiva
dello 0,45% (Aziende e sindacati decideranno come
ripartirla)
• Fondo bilaterale della somministrazione: possibilità di
utilizzare quota parte della contribuzione al fondo
Formatemp (previsto dal dlgs n. 276 del 2003 e
alimentato da un contributo del 4%); in questo caso,
possibilità che il Fondo bilaterale sia alimentato dal solo
contributo del datore di lavoro, in misura pari almeno
allo 0,30%.
STEFANO SACCHI 2015
Fondo residuale: cosa cambia
• Dal 1 gennaio 2016 si chiama Fondo di integrazione
salariale (FIS)
• Includerà circa 3.500.000 lavoratori
• Contribuzione (1/3 lavoratore, 2/3 datore):
– 0,45% tra 6 e 15 lavoratori
– 0,65% oltre i 15 lavoratori
STEFANO SACCHI 2015
FIS: le prestazioni
 Per aziende tra 6 e 15 lavoratori:
• Assegno di solidarietà – sino a 1 anno nel biennio
 Per aziende oltre i 15 lavoratori:
• Assegno di solidarietà (come sopra)
• Assegno ordinario – sino a 6 mesi nel biennio
• Assegno ordinario per causali CIGO escluse le
intemperie stagionali, per causali CIGS esclusi i contratti
di solidarietà
STEFANO SACCHI 2015
FIS: partenza 1 gennaio 2016
• Ciascuna azienda può utilizzare sino a 4 volte i
contributi versati (mutualità)
• Periodo transitorio con limiti più elevati
• Aziende tra 6 e 15: prestazioni dal 1 luglio 2016
STEFANO SACCHI 2015
Messa a regime Fondi di solidarietà
• Tutti i Fondi: Se entro 30 novembre 2015 manca il
comitato amministratore, il Ministro del lavoro nomina
commissario straordinario
 Tutti i Fondi devono essere operativi dal 1 gennaio
2016
 Uscita dalla cassa in deroga nel 2016
STEFANO SACCHI 2015
Riforma cassa integrazione
• Razionalizzazione della durata: massimo 24 mesi di CIGO+CIGS in
un quinquennio mobile, non più fisso
• Durata CDS sino a un limite di 24 mesi conta la metà
 Se si usano i contratti di solidarietà si può arrivare sino a 36 mesi
• Nell’edilizia si può arrivare sino a 30 mesi, anche senza i contratti di
solidarietà (poco usati in edilizia)
• Inclusione apprendisti con contratto di apprendistato
professionalizzante. CIGO, dove assente CIGS. Proroga periodo
apprendistato alla ripresa dell’attività produttiva
• Requisito di 90 giornate di lavoro effettivo alla data di presentazione
della domanda, anche per CIGO, tranne che nel settore dell’industria
per eventi oggettivamente non evitabili
– Incluse ferie, festività, infortuni, maternità obbligatoria
STEFANO SACCHI 2015
Esempi (nel quinquennio mobile)
• 12 mesi di CIGO+12 mesi di CIGS (es. riorganizzazione):
stop a 24 mesi
• 12 mesi di CIGO+24 mesi di CDS: ok 36 mesi
• 12 mesi di CIGS (es. crisi)+24 mesi di CDS: ok 36 mesi
• 36 mesi di CDS: ok
• 12 mesi di CIGO+12 mesi di CDS: possibili altri 6 mesi di
CIGO/CIGS oppure altri 12 mesi di CDS
STEFANO SACCHI 2015
Contribuzione ordinaria
• Contributi su tutte le imprese CIGS: invariati (0,60%
impresa + 0,30% lavoratore)
• Contributi su tutte le imprese CIGO: riduzione
generalizzata del 10%
 Industria fino a 50 da 1,90% a 1,70%
 Industria oltre i 50 da 2,20% a 2%
 Edilizia da 5,20% a 4,70%
 Lapidei da 3,70% a 3,30%
STEFANO SACCHI 2015
Responsabilizzazione nell’uso
• Problema del rischio morale ex post
• Principio chi usa di più paga di più: franchigia adeguata
• Contributo d’uso per l’impresa:
– 9% retribuzione persa sino a 12 mesi
– 12% tra 12 e 24 mesi
– 15% oltre i 24 mesi
• Zero ore ancora possibili, ma stop zero ore per tutti i lavoratori
per tutto il tempo
– No autorizzazione oltre un terzo delle ore complessivamente
lavorabili nell’unità produttiva nel biennio mobile per CIGO
– No autorizzazione oltre 80% ore complessivamente lavorabili
nell’unità produttiva nel periodo autorizzato per CIGS
STEFANO SACCHI 2015
CIGO
• Durate invariate
• Aliquote ridotte per tutti, aumentate per chi usa
• Semplificazione procedure
– Abolizione commissioni provinciali
– Trattamenti autorizzati direttamente da INPS
• Maggiore certezza per imprese e per lo Stato
– Conguaglio o richiesta rimborso entro 6 mesi
– Domanda di CIGO entro 15 giorni dall’avvio di riduzione o
sospensione
– Salvaguardia domande tempestive secondo la vecchia normativa
e non ancora presentate
STEFANO SACCHI 2015
CIGS: le causali
• Riorganizzazione (include ristrutturazioni aziendali)
• Crisi
• Contratti di solidarietà
 No CIGS quando cessa attività produttiva
 Fondo CIGS speciale 50 milioni/anno 2016-17-18 per
favorire cessione dell’azienda a nuovo investitore entro 12
(2016)- 9 (2017)- 6 (2018) mesi da cessazione attività
STEFANO SACCHI 2015
CIGS: semplificazioni per le imprese
• Semplificazione comunicazione: le modalità di scelta e
rotazione dei lavoratori costituiscono oggetto dell’esame
congiunto, ma escono dalla comunicazione iniziale alle
organizzazioni sindacali
• Semplificazione procedure autorizzazione: sarà possibile
richiedere CIGS per tutto il periodo necessario
(direttamente 24 mesi per riorganizzazione)
• Certezza tempi: CIGS parte 30 giorni dopo la domanda
• Semplificazione controlli: un unico controllo tre mesi
STEFANO SACCHI 2015
Contratti di solidarietà
• Ricompresi nella disciplina CIGS
– Prestazione: stessa misura CIG, con massimali
– Imprese: pagano contributi addizionali
• Favoriti in materia di durata
• Ciascun lavoratore deve lavorare almeno 30% ore nel
periodo del CDS
• Per poter usare altre causali CIGS le parti sociali devono
dichiarare esplicitamente che non è stato possibile fare
CDS
STEFANO SACCHI 2015
Cassa e TFR: novità
• Nei periodi di cassa il datore versa le quote di
accantonamento al TFR. Non lo recupera se licenzia il
lavoratore al termine del periodo di cassa
• Nei periodi di contratto di solidarietà il datore non versa
le quote di accantonamento al TFR, le quote sono a
carico della GIAS. Versa le quote relative al contratto di
solidarietà, se licenzia il lavoratore per motivo oggettivo
o nell’ambito di procedura di licenziamento collettivo
entro 90 giorni dal termine del CDS, ovvero entro 90
giorni dal termine di un ulteriore periodo di CIGS
concesso entro 120 giorni dal termine del CDS
STEFANO SACCHI 2015
Condizionalità e politiche attive
• Si applicano a lavoratori in cassa integrazione e lavoratori
beneficiari di trattamenti dei fondi bilaterali e FIS
• I centri per l’impiego convocano i lavoratori per i quali la
sospensione o riduzione orario di lavoro è superiore al
50% nell’arco di un anno
• Profilazione e stipula di un patto di servizio
personalizzato per attività di formazione e utilizzo diretto
delle professionalità del lavoratore
• Regole di condizionalità (vedi dlgs 150/2015)
STEFANO SACCHI 2015
Tutele in costanza: regole di
condizionalità (dlgs 150/2015)
Mancata
presentazione
a convocazioni
del CpI o
appuntamenti
previsti nel
patto di
servizio
Mancata
partecipazione
a iniziative di
orientamento
Mancata
partecipazione
a iniziative di
formazione o
riqualificazione
Mancata
partecipazione
utilizzo diretto
a fini di
pubblica utilità
Prima
volta
Decurtazione
25% di una
mensilità
Decurtazione
25% di una
mensilità
Sospensione di
una mensilità
Sospensione di
una mensilità
Seconda
volta
Sospensione di Sospensione di
una mensilità
una mensilità
Decadenza
Decadenza
Terza
volta
Decadenza
Decadenza
–
–
STEFANO SACCHI 2015
Contratti di solidarietà espansiva
• Riproposizione, con aggiornamenti, della disciplina
previgente
• Accordi collettivi per aumentare occupazione:
dipendenti riducono orario di lavoro, impresa assume
nuovi lavoratori con incentivi
• Interessante per lavoratori prossimi (24 mesi) all’età di
pensionamento per vecchiaia: possibilità di
pensionamento in presenza di part-time
STEFANO SACCHI 2015
Transizione
• Le nuove regole si applicano ai trattamenti richiesti a
decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto
• Nel nuovo quinquennio mobile non si computano i periodi
fruiti in passato: si riparte da zero
– Nuove durate “mordono” dalla fine del 2017
• Il divieto delle zero ore di CIGS per tutti per l’intero periodo
autorizzato entra in vigore solo fra 2 anni
• Gli accordi sindacali conclusi prima dell’entrata in vigore del
decreto (anche se la cassa non è ancora stata autorizzata)
restano validi anche qualora prevedano durate maggiori. I
periodi fruiti dall’entrata in vigore del decreto si computano
però ai fini dei nuovi limiti
STEFANO SACCHI 2015
Fondo per accordi strategici già conclusi
• Fondo di 90 milioni nel 2017 e 100 milioni nel 2018 per
accordi di rilevanza strategica per l’economia nazionale,
siglati in sede governativa entro il 31/7/2015 i cui piani
industriali prevedano periodi di cassa oltre le nuove
durate massime
• Commissione nominata dal governo certifica gli accordi
e i periodi di cassa necessari
STEFANO SACCHI 2015
Fondo territoriale intersettoriale delle
Province autonome di Trento e Bolzano
• In virtù della delega sugli ammortizzatori sociali, TN e BZ
possono sostenere costituzione fondo di solidarietà
territoriale intersettoriale
• Al fondo si applica, salvo diverse disposizioni, la
disciplina dei fondi di solidarietà bilaterali ex art 26:
– Costituzione per decreto (d’intesa con Presidenti Province
autonome)
– Assegno ordinario
– Eventuali prestazioni ulteriori
– Comitato amministratore (integrato da rappresentanti delle
Province autonome)
– Equilibrio finanziario del fondo
– Contribuzione addizionale almeno pari all’1,5% retribuzioni
STEFANO SACCHI 2015
Fondo territoriale intersettoriale delle
Province autonome di Trento e Bolzano
• A decorrere dalla sua istituzione, il fondo è obbligatorio per i
datori soggetti al fondo residuale/FIS e che occupano almeno il
75% dei dipendenti in unità produttive ubicate nel territorio
delle province di TN e BZ
• Al fondo possono aderire datori già aderenti a fondi bilaterali e
fondi bilaterali alternativi che soddisfino il criterio di
prevalenza occupazionale
• Aliquota contributiva pari almeno a quella prevista dal FIS per
datori fino a 15 (0,45%): 2/3 datori, 1/3 lavoratori
 Gli accordi istitutivi del fondo possono includere datori già
soggetti alla cassa, per fornire prestazioni ulteriori alle
integrazioni salariali