CIRANO di Michele Santeramo

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CIRANO di Michele Santeramo
CIRANO di Michele Santeramo
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Saturday, 01 November 2008 20:07 - Last Updated Sunday, 02 November 2008 09:38
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all'AUDITORIUM LA VALLISAMichele SanteramoCIRANOScritto e diretto da MICHELE
SANTERAMO
Genere:
Contemporaneo
di e con Michele Santeramo/ Giorgio Vendola
Musiche di Giorgio Vendola
cura del progetto Antonella Papeo
COPRODUZIONE COMUNE DI ANDRIA
IN COLLABORAZIONE CON IL FESTIVAL CASTEL DEI MONDI DI ANDRIA
SOSTEGNO ALLA PRODUZIONE COMUNE DI TERLIZZI – PROVINCIA DI BARI –
REGIONE PUGLIA
Cirano è innamorato di sua cugina Rossana. Ma lei è innamorata di un bel giovane, Cristiano,
che la ricambia. Cirano è brutto e lo sa, perché ha un naso troppo lungo, sul quale gli uccelli
potrebbero farci il nido.
Fa schifo Cirano a guardarlo, oggi si rifarebbe il naso.
Cristiano è bello ma non sa parlare. Rossana non ci ha mai parlato. Rossana ama sentir ben
parlare.
Cirano sa parlare, gran rimatore, e gran spadaccino.
Cirano e Cristiano mettono insieme un corpo bello e un’anima bella, e fanno un’altra persona.
E Rossana, Rossana come si innamora di questa persona che non esiste, e che è la somma di
questi due.
Ma poi c’è da andare a fare la guerra. E la guerra uccide, peggio del tabacco.
Cristiano muore e Rossana se ne va in convento.
Cirano per 14 anni, ogni settimana va a trovarla, e non le rivela mai l’amore che da sempre ha
per lei. Ma una sera, qualche minuto prima che Cirano muoia assassinato, lei capisce che le
lettere che ha amato non erano di Cristiano, ma di questo suo cugino nasone, questo che oggi
si sarebbe rifatto il naso. E glielo chiede: eravate voi, Cirano, ad amarmi così tanto? Vostre le
lettere che m’hanno innamorata? Eravate voi ad amarmi?
No, mio caro amore, io non vi ho mai amata.Lo spettacolo, nella sua forma narrativa, segue
l’esempio già sperimentato da Calvino nel racconto dell’Orlando Furioso: a parti di pura
narrazione, riscritte dal punto di vista di Cirano, si alternano passi dell’opera di Rostand.
In scena poche luci, musiche, Cirano, e tutta la leggerezza di questa storia.
Le musiche non sono mai trattate in maniera da rappresentare sfondi o accompagnamento, ma
hanno la pretesa di partecipare al racconto dell’opera. E’ chiarificatore l’intervento di trattazione
del quarto atto: la guerra, la morte di Cristiano, l’arrivo di Rossana, sono raccontati da una
piccola opera musicale, in maniera che la partitura musicale evochi gli avvenimenti e li porti,
emozionalmente, allo spettatore. Il gioco del racconto in musica è continuamente costruito su
domande e risposte, con delle parti pre-registrate che, richiamate nel live attraverso l’uso di una
loop, contribuiscono a dare continuamente ritmo al racconto.
Il punto di vista di Cirano diventa fondamentale per il racconto. Spesso, come anche detto nella
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prima parte di questa scheda, si è portati a riconoscere in Cirano e Cristiano due parti di una
stessa persona; il tentativo di questo racconto è di dimostrare che questa necessità di
accorpare i due personaggi, in realtà, è una falsa necessità; Cirano è personaggio, lo è in sé;
Cirano non è una maschera, è sentimento e desiderio; Cirano non lo sa com’è un bacio, e
quando deve descriverlo a Rossana, nella scena al balcone, quando deve descriverlo annuncia
a se stesso di non saperne niente, e quindi è costretto a farne poesia, immagine,
perché non saprebbe descriverne la sensazione, perché quella impreparazione è la condizione
che lo rende nuovamente uomo, che lo distanzia dalla condizione di eroe.
Quella di Cirano è una storia viva, perché ancora oggi chiede di scegliere da che parte stare;
per questo non somiglia ad altre storie, nelle quali vinti e vincitori sono scritti in partenza, e quel
che si può fare è rimanere ad ascoltare, ed essere d’accordo tutti, che quelli erano i cattivi, e
che noi siamo i buoni.Auditorium La Vallisa / Diaghilev - via Vallisa, centro storico di Bari06/11/
2008-07/11/2008
Orario: feriali ore 21.00, domenica ore 19,00
POSTO SINGOLO € 15,00 € 10,00 (ridotto)
I biglietti LAST MINUTE saranno in vendita per tutti gli ordini di posto disponibili presso i
botteghini dei Teatri un’ora prima del sipario.
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