Giusto un giro nell`economia solidale

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Giusto un giro nell`economia solidale
Trento
l'Adige
Parte questa mattina da Trento
il viaggio dei cicloturisti alla ricerca
di attività poco conosciute al grande
mercato. Un’avventura per tredici
L’INIZIATIVA
venerdì
20 luglio 2007
31
Antonella Valer: «Sempre attenti
al consumo critico». I ricordi di chi ha già
partecipato. Silvia Larcheri: «Un modo
diverso di ammirare i posti del Trentino»
Giusto un giro nell’economia solidale
In bici per cinque giorni
per le valli del Trentino
LA SCHEDA
di MATTIA FRIZZERA
LA SQUADRA
I TREDICI
Dario Pedrotti, Antonella Valer,
Marco Cattani, Silvia Larcheri,
Michele Bancher, Emanuela
Silvestris, Milena Bernard,
Lorenza Erlicher, Emanuele Corn,
Michela Ventura, Giorgio Viganò,
Piergiorgio Bertoli, Mattia
Frizzera.
LE TAPPE
CINQUE GIORNI
La prima tappa è prevista per
oggi (45 km), da Trento fino a
Cavedago; domani (52 km) arrivo
al lago di Tenna; domenica 22
luglio (60 km) arrivo previsto ad
Ala; lunedì quarta frazione di 58
km e salita conclusiva fino a
Mezzomonte di Folgaria; martedì
tappone conclusivo di 60 km fino
a Trento.
IL PERCORSO
Ricorda la prima edizione del
giro, quando stoicamente «Emanuele Corn ha partecipato con
le stampelle». Cicloturismo «in
santa calma», per Lorenza Erlicher, 39 anni, che va al lavoro
in bici, anche se ultimamente
ha preso un po’ di fregature a
due ruote. Della scorsa edizione del giro ricorda positivamente la tappa con l’arrivo a Campo Carlo Magno e la finale dei
mondiali vista in un bar di Giustino. Silvia Larcheri, 29 anni,
darà del filo da torcere a Cattani, con un bellicoso «sarà lui a
seguirmi a ruota. Mi sono avvicinata a questo mondo - racconta - con la prima edizione del giro e sono rimasta stupita dai
molti che mi avevano chiesto
dell’esperienza con curiosità.
Ho scoperto la bellezza del cicloturismo assaporando diversamente i posti».
In gruppo ci saremo anche
noi e fino a mercoledì tutti i
giorni descriveremo l’atmosfera del giro, ma soprattutto le
specificità delle tante realtà visitate.
RADIO. «Giusto un giro» verrà seguito in diretta anche dalle frequenze di Radio Dolomiti
(www.radiodolomiti.com) con
due collegamenti giornalieri, al
mattino ed al pomeriggio. Oggi primo appuntamento alle 8,
con collegamento dal Barycentro dove la classica «colazione
del ciclista» anticiperà i 45 Km
della prima tappa, Trento-Cavedago.
A7072085
CAVEDAGO
1
2
TRENTO
5
TENNO
MEZZOMONTE
DI FOLGARIA
3
4
ALA
Una fatica lunga 275 km
Martedì gli 800 metri di dislivello
Il percorso di «Giusto un giro» 2007 seguirà il
percorso di quattro itinerari proposti da «Due ruote arcobaleno» (in totale, 275 km): il giro della Paganella, il giro del granturco, il giro del Trentino
meridionale ed il giro degli altipiani. Oggi (45 Km)
giorno dedicato a «Non solo golden ed i progetti
di filiera corta»: lo start alle 8 dal Barycentro e
dopo una fugace visita al prestabici Tambosi, via
lungo l’asta dell’Adige fino a Nave San Rocco. Il
maso del Gusto anticiperà la prima salita e dopo
la Rocchetta si smanetterà sul cambio, per arrivare incolumi all’azienda di Marco Osti, a Spormaggiore. Dopo le api di Castel Belfort (azienda Marcolla) nanna all’agritur Alpino di Cavedago.
Domani (52 Km), il percorso di «2 ruote arcobaleno», con l’incontro con Apt, parco e Trentino Trasporti a Comano, le noci del Bleggio a Cavrasto (azienda Calliari) ed il caseificio Pinzolo
Fiavè. Dopo aver ritemprato le membra al lago di
Tenno cena con l’associazione Agriturismo trentino all’agritur Calvola. Domenica (60 Km) «sottobosco arcobaleno e marroni», con una partenza
enologica, presso Torboli vini. Alle 12 visita al castagneto di Castione di Brentonico con la locale
associazione di tutela dei marroni, quindi piccoli frutti all’azienda Castellani di Cazzanelli di Cornè. Picchiata quindi verso Ala e meritato riposo
all’agritur «Al picchio» di Sdruzzinà. Lunedì quarta frazione di 58 Km dedicata alla fiera «Fa’ la cosa giusta», con due stop a Rovereto: presso la cooperativa Girasole e alla torre civica, ristrutturata
seguendo i criteri della bioedilizia. Due chiacchiere con Fausto Nicolussi di «Biosipuò» al bicigrill
di Nomi prima di cercare nel serbatoio le energie
per affrontare la salita fino a Mezzomonte di Folgaria, dove in serata si cercherà sollievo nelle erbe officinali presso l’agritur La Fonte.
Il tappone è posto però l’ultimo giorno: 60 Km
e 800 metri di dislivello. A Lavarone si visiteranno la bottega Mandacarù e l’Apt degli altipiani
Folgaria-Lavarone-Luserna. Passaggio anche dal
panificio Marchi di Centa San Nicolò e presso la
cooperativa la Gerla, tra Villazzano e Povo, che
porta nelle case degli aderenti la «biocesta», una
serie di prodotti biologici freschi. Passerella finale per i cicloturisti, ma qualcuno nel frattempo
avrà già abbandonato la compagnia, alle 18.30
presso lo sportello «Fa’ la cosa giusta» di Trento.
Per chi volesse saperne di più sul cicloturismo,
ideale la visita del sito www.trentinoarcobaleno.it.
Racconti, esperienze e diari di cicloturisti sono
raccolti
anche
sul
sito
wwwmath.science.unitn.it/Bike.
M.Fri.
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Minimo 15 Parole
1
M7070315
Un viaggio su due ruote attraverso l’economia solidale
trentina, per evidenziare come
nella nostra provincia si debba
puntare maggiormente sul cicloturismo. Cinque tappe, 13
partecipanti, 275 km di percorrenza, 3350 metri di dislivello:
la terza edizione di «Giusto un
giro», promossa da Trentino Arcobaleno, si presenta così sul
piano delle cifre. Antonella
Valer, «genitrice» dell’iniziativa,
riassume in tre obiettivi la pedalata: far vedere che il cicloturismo ha ottime potenzialità
attualmente non valorizzate,
promuovere la fiera sul consumo critico «Fa’ la cosa giusta»
in programma dal 2 al 4 novembre, dare la possibilità a realtà
dell’economia solidale del territorio di farsi conoscere. L’economia solidale è più efficiente
del mercato «tradizionale», perchè tecnicamente «internalizza
le esternalità - spiega Valer - ed
i costi; è più efficiente».
La filosofia sta comunque nel
legare aspetti diversi del consumo, avendo la certezza della provenienza dei prodotti, ma
soprattutto «pagando un valore aggiunto - aggiunge Dario Pedrotti - per un prodotto che ha
determinate caratteristiche di
valore, non legate al marchio,
alla pubblicità o al fatto di essere uno status symbol». «Giusto un giro» è anche un modo
diverso di fare vacanza, lo stesso che porterà in agosto Diego
ed Antonella a percorrere su
due ruote i 1600 Km tra Trieste
e Salonicco. Per Michele Bancher, 30 anni originario di Siror,
è «un giro in compagnia, in amicizia, per conoscere il cicloturismo», ma anche più prosaicamente «un modo per incrociare un po’ di gnocca». Come dargli torto? Altro passista, ma con
maggiori velleità sulle rampe di
«Giusto un giro» è Pedrotti, 33
anni, che ricorda l’arrivo due
anni fa in vetta a passo Rolle come «un’impresa che sembra
epica, ma in fondo è alla portata di tutti». Compagno di classe di Dario al liceo Galilei e capitano della squadra è Marco
Cattani, che quest’anno parteciperà anche al Giro ciclistico
del Trentino per amatori. «Ho
scoperto da poco il cicloturismo - spiega - capendo che nulla vieta di andare un po’ più piano. Sono il più "ateo" del gruppo in tema di economia solidale, ma vedo questa come un’occasione di soddisfare la mia
creatività, per scoprire questo
mondo».
Antonella si cimenta da otto
anni con il cicloturismo e sottolinea anche l’obiettivo di «riuscire a mettere in collegamento le realtà visitate, affinchè leghino con rapporti di collaborazione». Lei teme di andare
«fuori giri» sulle salite, ma probabilmente sarà in buona compagnia. Emanuela Silvestris, 37
anni di Milano, è al suo primo
«Giusto un giro» e vede nell’iniziativa un modo per conoscere meglio il Trentino, «scorgendo realtà molto belle e rendersi conto di cosa c’è tra un punto ed un altro». Emanuela si è
avvicinata alla realtà dell’economia solidale attraverso i
gruppi d’acquisto: pasta, legumi e pelati direttamente dai produttori.
Milena Bernard, 35 anni, si definisce «ciclista della domenica». Con la cooperativa Samuele gestisce il Barycentro, bar
«bianco» dove vi sarà il raduno
di partenza di «Giusto un giro».
DUE RUOTE. Foto di gruppo
per i partecipanti
all’edizione 2007
dell’iniziativa «Giusto un giro»
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